E’ oramai questione di poco e il tecnico argentino Marcelo Bielsa sarà il nuovo allenatore biancoceleste. Il presidente Lotito si è convinto e lo ha scelto per affidargli il progetto tecnico. A quanto riporta Radiosei lunedì, al ritorno nella capitale del segretario generale Armando Calveri, potrebbe essere il giorno della firma.
Nel frattempo il tecnico ha già preparato la lista degli acquisti: il primo nome è quello di Fernando Llorente, l’ex attaccante della Juventus. Quello del giocatore spagnolo sarebbe il nome perfetto per il progetto tattico del mister che lo conosce per averlo allenato ai tempi dell’Athletic Bilbao, ma non sarà semplice trovare un accordo con il Siviglia, dipenderà molto anche dalla volontà del calciatore. Altro nome che circola è quello di Mauricio Isla: il cileno, dopo un anno in prestito all’Olympique Marsiglia, rientra alla Juventus e sarebbe l’esterno perfetto per gli schemi tattici del tecnico argentino.


rova, all’improvviso, di fronte ad un “bivio, postole davanti dalla vita. Complici le “porte scorrevoli” di un metrò, da ciò il nome del film, il regista ci pone di fronte a due fatti totalmente diversi, ovvero, le due “possibilità” cui la protagonista sarebbe potuta venirsi a trovare prendendo o non prendendo quella metro. Ieri la “porta scorrevole” del giocatore della nazionale, Eder, è stato quel tiro al 88′ a termine di un azione personale bellissima. L’italo-brasiliano con quel tiro ha cambiato il peso specifico della situazione. E’ ironico come fino al momento del gol molti continuavano a ripetersi: “Ma perché Conte si ostina a tenere in campo Eder che sono 2 partite che sta facendo ridere? C’è Insigne ed El Shaarawy in panchina, facesse entrare loro…“. E invece…”proprio lui” (per dirla alla Piccinini) risolve la partita e regala gli ottavi di finale all’Italia, sfatando anche un fastidioso tabù: l’Italia non r
iusciva più a vincere la seconda partita degli europei. E ora? Puff. Le critiche? Accantonate. E’ il bello del calcio. Lui, con una maturità invidiabile che colleghi di di quasi 40 anni ancora non hanno, non da peso a queste critiche perché sa che oggi sei un fenomeno, domani sei scarso e viceversa…è il calcio.



