E’ un vero e priprio rebus (tanto per cambiare) quello che sta vivendo la Lazio sulla questione allenatore. L’unica cosa che possiamo dire che velata certezza è che ormai la corsa verso la panchina della Lazio è ormai una questione a due tra Bielsa e Prandelli.
L’ex ct della nazionale italiana è dal 23 maggio che attende una firma che sembrava vicinissima… Ma che ancora non è arrivata. Lui non molla e attende con una pazienza invidiabile, molti avrebbero (giustamente) mollato da tempo. Troppo importante l’occasione di rilanciarsi in una grande piazza come quella biancoceleste. Purtroppo è costretto a competere con un titano come Marcelo Bielsa: un maestro di calcio, una figura quasi rivoluzionaria per come concepisce il calcio e per come ama il lavoro duro. I colleghi lo venerano ed hanno molta stima di lui. Inoltre è dotato di grande polso all’interno di uno spogliatoio. Vediamo chi la spunterà: stando alle ultime notizie, l’argentino è decisamente in vantaggio. E’ anche vero peròche quando si tratta della Lazio può succedere tutto ed il contrario di tutto. Prandelli resta tranquillo o almeno questo è quello che emerge dalle sue parole riportate dall’Ansa: “Con il presidente ci siamo incontrati e dati una stretta di mano. Per me è un impegno morale e aspetto senza parlare con nessun altro”. Per la serie: “la speranza è l’ultima a morire“. Occhio però che a tutto c’è un limite. Con Bielsa la volata finale si avvicina, finalmente…
Seguiranno aggiornamenti.

Dopo aver lavorato nel cinema come comparsa e controfigura, grazie al suo fisico atletico ottiene delle parti in film western di serie B. Nel 1925, Tom Mix, il divo dei primi western, gli offre un posto di lavoro sul set come facchino. Nente di trascendentale ma è l’occasione giusta per conoscere John Ford e iniziare a recitare in piccole parti, con lo pseudonimo di Duke Morrison.
Quella mentalità da lui stesso più volte messa in risalto ed esaltata, come emerge anche da un film direttamente prodotto e diretto, il celebre “La battaglia di Alamo”. Un altro film che mostra questo atteggiamento politico è certamente “Berretti verdi” in cui gli ideali americani (anche dinanzi a una guerra “sbagliata” come quella del Vietnam) emergono con tutta la loro forza. John Wayne, tra l’altro, ha contribuito a fondare nel 1944 la “Motion Picture Alliance for the Preservation of American Ideals”, divenendone anche presidente. Tornando alla carriera cinematografica l’attore americano ha interpretato più di 250 film, tutti di gran successo. 




E’ quello che sta succedendo in queste ore in casa Roma, con la cessione di Miralem Pjanic agli acerrimi rivali della Juventus sempre più vicina. Sui social si è scatenata la rabbia dei tifosi contro il centrocampista bosniaco, accusato di essere un mercenario ed un traditore. E questi sono gli epiteti più “morbidi” usati dai supporters giallorossi…In particolare ad esser preso di mira è stato il profilo Instagram del giocatore: nei commenti alle foto si leggono insulti di ogni genere, accompagnati da vere e proprie maledizioni (“Spero che da ora prenderai tutte traverse su punizione“). Una cessione che sta infiammando il popolo giallorosso, e che è destinata ad avere lunghi strascichi.