Dario Marcolin è intervenuto questa mattina ai microfoni di ‘Elle Radio’.
Sulla delicata e non ancora risolta questione dell’allenatore, l’ex biancoceleste ha commentato: “La scelta del tecnico è fondamentale, molto più di quella dei giocatori, perché è da essa che dipendono le altre scelte. Secondo me al massimo c’è ancora una settimana di tempo, perché andare oltre il 15 giugno comporterebbe delle difficoltà anche logistiche che potrebbe influenzare tutta la stagione. Bisogna fissare le amichevoli e sviluppare il progetto tecnico, tutte problematiche che possono presentarsi e che vanno risolte sul nascere”.
Poi su Cesare Prandelli: “Lo conosco personalmente ed è un ottimo allenatore. Sono arrivato ad allenare a Firenze, come secondo di Mihajlovic, proprio dopo il suo ciclo, sotto il quale giocatori come Frey, Montolivo, Pasqual sono stati portati ai massimi livelli. Dopo essere stato fermo un anno, si presenterebbe con un grande spirito di rivalsa, desideroso di mostrare a tutti di essere rimasto quello di Firenze e della finale dell’Europeo conquistata con la Nazionale nel 2012″. Infine, sulle eventuali cessioni di Biglia e Candreva: “Se dovessi proprio scegliere, rinuncerei all’argentino, che può essere rimpiazzato attraverso più soluzioni, magari anche aumentando l’apporto in fase di interdizione o viceversa. Invece difficilmente si trova un sostituto con la qualità che Candreva porta negli ultimi trenta metri”.

Mercoledì 8 giugno a Roma, presso il teatro Quirinetta, si terrà una serata di festa insieme alla JC Band, la cover band di Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria, nata nel 2008 e da tempo impegnata in progetti di beneficenza. Musica, ballo e divertimento in un evento dedicato a UNIAMO FIMR Onlus, la Federazione Italiana Malattie Rare.
L’8 giugno 1916 a Salò in provincia di Brescia nasce il grande regista italiano Luigi Comencini. Viene ricordato oltre per la sua vasta produzione cinematografica anche per essere uno dei promotori, con Alberto Lattuada e Mario Ferrari, della Cineteca Italiana, primo archivio cinematografico del nostro paese. Dopo essersi laureato in architettura, nel dopoguerra, Comencini si dedica al giornalismo diventando critico cinematografico. Prima lavora per “L’Avanti!”, poi per “Il Tempo”.
Il successo arriva nel 1953 con “Pane, amore e fantasia” e nel 1954 con “Pane, amore e gelosia”, entrambi con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida. Nei primi anni ’60 è tra i protagonisti della nascita della commedia all’italiana. Il suo lavoro più importante è del 1960: “Tutti a casa”, con Alberto Sordi e Eduardo De Filippo. Altri lavori sono “A cavallo della tigre”, con Nino Manfredi e Gian Maria Volontè, “Il commissario”, ancora con Alberto Sordi e “La ragazza di Bube”, con Claudia Cardinale. Firma anche il quinto capitolo della saga di Don Camillo: “Il Compagno Don Camillo”, con Gino Cervi e Fernandel. Nel 1964 realizza “Incompreso: vita col figlio”.
Nel 1971 gira per la tv “Le avventure di Pinocchio”, con un grande Nino Manfredi, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e Gina Lollobrigida. Degli anni ’70 sono inoltre da ricordare lavori come “Lo scopone scientifico”, con Bette Davis, Silvana Mangano e Alberto Sordi, “La donna della domenica”, con Jacqueline Bisset e Marcello Mastroianni), “Il gatto”, “L’ingorgo, una storia impossibile”. Nell’81 firma “Cercasi Gesù”. Nel 1984, sempre per la tv , firma “Cuore” con Johnny Dorelli, Giuliana De Sio ed Eduardo De Filippo. Poi è la volta dello splendido “Voltati, Eugenio” del 1980. Poi firma nel 1986 “La Storia”, “La Boheme” nel 1987, “Un ragazzo di Calabria”, “Buon Natale, buon anno” nel 1989, “Marcellino pane e vino” nel 1991. Con il passare del tempo e a causa di problemi di salute il grande regista abbandona l’attività. Luigi Comencini si è spento a Roma il 6 aprile 2007.