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Lazio Campione d’Italia 1915: lo striscione all’Olimpico per la petizione

26.000 firme. La petizione lanciata dall’avvocato Gian Luca Mignogna per restituire alla Lazio il titolo del 1915, da assegnare ex aequo con il Genoa, sta arrivando sempre più vicina all’obiettivo delle 30.000 sottoscrizioni, fondamentale per presentare alla società e in FIGC l’istanza per la revisione del caso. In occasione del match casalingo contro il Frosinone, è stato esposto uno striscione in Tribuna Tevere che ha ricordato come la Lazio possa e debba essere considerata per l’assegnazione di un titolo che, oltre ad essere il primo della Capitale, sarebbe un sacrosanto riconoscimento a cento anni dal sacrificio di tanti atleti biancocelesti nella Grande Guerra.

Questo il link su Change.org per firmare la petizione per la Lazio Campione d’Italia 1914/15.

Fabio Belli

 

 

Corino a “I Laziali Sono Qua”: “Pioli bravo a restare sé stesso”

Nella trasmissione radiofonica di riferimento per tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva sugli 88.100 di Elle Radio, è intervenuto Gigi Corino. Ex centrocampista ora allenatore, rimasto nel cuore dei tifosi biancocelesti per la sua grinta ed il suo attaccamento alla maglia, ha fatto il punto sull’ottimo momento della squadra di Stefano Pioli, con quattro vittorie consecutive tra campionato ed Europa League che hanno rilanciato il cammino di Anderson e compagni.

“La Lazio gioca un calcio di sostanza e di cattiveria. Gli infortuni e i tanti impegni ravvicinati non hanno irretito la squadra, che ha ritrovato lo spirito che i laziali veri devono avere in campo, ed è una squadra che mi rende orgoglioso come tifoso. I ragazzi hanno capito che il campionato dell’anno scorso è finito: servivano forse i due schiaffoni di Napoli e Verona per tornare sulla retta via.”

Alla settima giornata il campionato di Serie A sta rivelando nuove gerarchie. Secondo Corino: “E’ sin troppo facile indicare la Fiorentina come sorpresa. Ma il Napoli al momento a mio avviso è la squadra da tenere d’occhio. I partenopei possono dare fastidio per il titolo, così come di contro il Milan, in netta difficoltà, non ha la qualità per puntare all’obiettivo massimo. Ci sono giocatori che ancora non sono da maglia rossonera, per quanto la società abbia provato ad operare con decisione sul mercato. Al Milan ci sono giocatori che soffrono il peso della maglia, venendo da realtà provinciali. Ci sono stati calciatori pagati cifre “strane”, se si può dire così, e ora si stanno pagando le conseguenze di determinate scelte.”

“Alla luce di questo equilibrio nel campionato, la Lazio può crescere moltissimo. Non bisogna perdere l’umiltà che è stata ritrovata dopo la sconfitta col Napoli. In questo Pioli può avere un ruolo decisivo, tenendo tutti sulla corda così come sta facendo. L’allenatore della Lazio mi è piaciuto nelle difficoltà, non ha dato segnali di resa né tantomeno di nervosismo, e tenendo botta nel momento più difficile è rimasto sé stesso, sfruttando al meglio la fiducia di cui gode nel gruppo. E’ stato complicato iniziare la preparazione dal preliminare, messo alle spalle il momento più difficile la Lazio può tornare grande.”

Tra i tanti giovani che si sono messi in luce, Corino ne passa in rassegna alcuni. “Milinkovic-Savic ha grandi qualità tecniche e tattiche, ma da allenatore fatico a posizionarlo con precisione in campo. Io vorrei vederlo da interno, mentre vedo che Pioli lo schiera come trequartista. Nel 4-3-3 mi piacerebbe vederlo schierato al fianco di Paolo e Biglia. Una soluzione in più anche alla luce dello spostamento di Lulic, che al momento come esterno basso di sinistra offre maggiori garanzie rispetto a Radu. Keita dalla sua è un grandissimo talento, ma deve crescere sotto determinati aspetti, anche nella vita privata. Però anche ieri ha dimostrato di avere la capacità di spaccare le partite.”

Dopo la sosta per le attività delle Nazionali, la Lazio ripartirà da Reggio Emilia, sul campo del Sassuolo, per provare a lanciare l’assalto alla vetta della classifica. “Sarà una partita fondamentale,” spiega Corino, “complicata dall’assenza dei vari giocatori nelle Nazionali nelle prossime due settimane. Ma la Lazio ha un impianto di gioco collaudato, e ha soluzioni già chiare in testa. Servirà mantenere l’aspetto mentale al massimo come quello delle ultime partite. Anche il pubblico, pur avendo sofferto col Frosinone, ha apprezzato la prestazione dei ragazzi, perché avendo fatto sette partite in ventidue giorni ci poteva stare la stanchezza: lo spirito e la voglia di sacrificarsi è stata però quella che ha reso orgogliosi i tifosi.”

La Lazio di Pioli torna sul podio

Con la vittoria contro il Frosinone per due reti a zero, la Lazio occupa in solitudine la terza posizione con 15 punti, precedendo Roma, Napoli, Milan e Juventus, squadre che, da diversi addetti ai lavori, furono giudicate all’inizio della stagione come più attrezzate per ambire ai primi posti della classifica. Per carità, siamo soltanto a quasi un quinto di campionato, ma con la vittoria sofferta e, per certi aspetti, nemmeno troppo meritata – complice anche la buonissima prestazione della squadra allenata da Stellone – la compagine di mister Pioli chiude al meglio un ciclo di partite che la collocano come terza forza del campionato italiano e prima nel girone di Europa League.

I dati sono inequivocabili e ci dicono che i pionieri capitolini, quando gioca davanti al proprio pubblico, sono simili a un rullo compressore. 4 vittorie su 4, 8 gol fatti e 1 subito. Numeri da capogiro. Numeri da leader. Oltre a ciò, sono ben quattro le vittorie consecutive ottenute in questo ultimo periodo: Genoa, Verona, St Etienne e Frosinone. Non accadeva da aprile.

Rispetto allo scorso anno, fra le prime tre classificate (Juve, Roma e appunto Lazio), soltanto la compagine di Pioli può vantare un parziale di +3. La Roma è in ritardo di 4 punti, mentre la Juventus addirittura di 11 lunghezze. Una squadra che, nonostante ieri abbia sofferto più del solito (ed è vero), ha comunque avuto un possesso palla pari al 66%, segno tangibile di come la squadra capitolina abbia tenuto in mano il pallino del gioco per larghi tratti dell’incontro; mentre l’ostico avversario si rendeva pericoloso soltanto con le ripartenze e il recupero di palloni a centrocampo. Eccellenti infatti sono state le prestazioni di Chibsah e Gucher sulla linea mediana, che mettevano in difficoltà Parolo e soprattutto Cataldi, mentre Soddimo e Dionisi si rendevano pericolosi con i loro scatti brucianti.

Oltre alla “solita” prodezza di Keita, ormai sempre più maturo, ci preme sottolineare che la nostra redazione ha deciso di premiare, come Migliore in campo Laziochannel.it, il portiere biancoceleste Etrit Berisha. Portiere che ieri non ha fatto assolutamente rimpiangere il grande Marchetti, uscito per una botta allo zigomo a dieci minuti dalla fine della prima frazione di gioco. La parata sulla conclusione di Dionisi è stata fantastica e anche quella su Soddimo non è stata da meno. Se la Lazio ha ottenuto una vittoria fondamentale, gran parte del merito va attribuito al portiere albanese.

Ora mister Pioli potrà concedere qualche giorno di riposo ai suoi ragazzi, sperando di recuperare gli infortunati de Vrij e Klose, portando a pieno ritmo la condizione atletica di Antonio “Turbo” Candreva. Fra quindici giorni ci sarà il Sassuolo, un’altra battaglia per un percorso di crescita che vede la Lazio protagonista assoluta del campionato in corso.

Campagna abbonamenti, dal 6 al 23 ottobre di nuovo al via le sottoscrizioni

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Altra bella notizia in vista per i tifosi della Lazio: come comunicato dalla stessa società biancoceleste sul proprio sito ufficiale, da domani martedì 6 ottobre fino a venerdì 23 ottobre sarà infatti riaperta la campagna abbonamenti e sarà dunque possibile, presso i Lazio Style 1900 e le ricevitorie Ticketone abilitate, prenotare un posto per le gare casalinghe di qui al termine del campionato. Dal 6 al 13 ottobre, con le stesse modalità, si potrà inoltre sottoscrivere la Tessera del Tifoso ‘1900’. L’iniziativa è volta ad incrementare un dato al momento non proprio confortante: appena 13700 infatti le tessere staccate. La speranza è dunque che i tifosi, rinfocolati anche dalla striscia di vittorie consecutive messe insieme dagli uomini di Pioli, ne approfittino per accaparrarsi un posto al sole, in modo da non perdersi nemmeno una delle emozioni che Candreva e compagni saranno in grado di regalare.

FORMELLO – Mercoledì la ripresa: con Klose. De Vrij out a Sassuolo?

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Dopo la vittoria sul Frosinone, la terza su tre partite in una settimana di fuoco tra campionato ed Europa League, per la Lazio, come per tutte le squadre di serie A, arriva (benedetta) la sosta. Per i ragazzi di Pioli sono previste 48 ore di riposo, in attesa di ritrovarsi mercoledì a Formello per la ripresa dei lavori. Che vedrà da un lato l’assenza dei giocatori impegnati con le Nazionali, dall’altro il rientro in gruppo di Miro Klose, ormai vicino al pieno recupero dal guaio muscolare rimediato nell’andata con il Bayer. Il tedesco potrebbe rivedersi, probabilmente a partita in corso, alla ripresa del 18 ottobre al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Così come Candreva, che ha superato completamente il problema alla caviglia e al quale ieri solo i cambi obbligati di Pioli hanno impedito di tornare ad assaggiare il campo da gioco. Dubbi invece su De Vrij, per il quale il persistere dell’infiammazione al ginocchio rende al momento difficile il recupero per la sfida ai neroverdi. Dove sarà invece nuovamente disponibile Mauricio, ieri assente per squalifica.

Da valutare inoltre i giocatori usciti malconci dal match con i gialloblu, in primis Marchetti e Basta: il portiere ha ricevuto una botta allo zigomo ed è stato visitato in Paideia a gara in corso, mentre al terzino è stata riscontrata una lussazione alla spalla, che non dovrebbe tuttavia impedirgli di rispondere alla convocazione nella Nazionale serba. Sotto osservazione anche Djordjevic, colpito al volto e che ha lasciato lo stadio con l’occhio destro completamente chiuso, e Lulic, rimasto stoicamente in campo negli ultimi 20 minuti ma che dovrebbe essere vittima semplicemente di crampi.

La Lazio ha ritrovato la difesa: 1 gol subito in 3 partite, aspettando De Vrij…

3 a Leverkusen, 4 a Verona sponda Chievo, 5 a Napoli. Un’escalation preoccupante che aveva fatto anche traballare le certezze intorno a Stefano Pioli. Certezze costruite faticosamente lo scorso anno, risultato dopo risultato fino alle otto vittorie consecutive che avevano mandato in orbita i biancocelesti. La difesa era finita sotto accusa, e le performance europee avevano alimentato questi dubbi. Il pari-beffa subito contro il Dnipro, nel mezzo le due reti, entrambe decisamente evitabili, incassate contro il Saint Etienne: l’assenza di De Vrij sembrava pesare come un macigno, l’irruenza di Mauricio, la scarsa reattività di Gentiletti e l’inesperienza di Hoedt di contro non garantivano le giuste garanzie.

In campionato la musica ha iniziato a cambiare contro il Genoa. Anche con un pizzico di fortuna, considerando il palo colpito da Rincon su una traiettoria che aveva battuto Marchetti. A Verona, stavolta sponda Hellas, era arrivata la distrazione sul gol di Helander, ma anche la prima grande reazione. Ieri col Frosinone ancora un legno avversario, ma la porta difesa in coabitazione tra Marchetti (ancora problemi fisici per lui) e Berisha è rimasta di nuovo inviolata. Un gol in tre partite aspettando De Vrij. Una netta inversione di tendenza, visto che nelle prime quattro partite di campionato la Lazio aveva subito dieci reti (senza considerare le tre “preliminari” col Leverkusen). Cosa è cambiato?

Si poteva pensare, prima di Lazio-Frosinone, ad un cambio di modulo, visto che Pioli aveva virato sul 4-2-3-1 dopo le problematiche legate alle prime partite. Maggiore protezione per la difesa da parte del centrocampo? Forse, ma contro i ciociari si è tornati al 4-3-3 e le cose hanno continuato a funzionare meglio. Una mossa decisiva sembra essere quella legata a Lulic: incerto come mezzala nel 4-3-3, perfetto nelle partite disputate scalando come esterno sinistro di difesa nella linea a quattro. E dire che il bosniaco, durante la sua esperienza alla Lazio, è stato spesso e volentieri spostata a centrocampo proprio per la sua scarsa propensione difensiva. Il momento opaco di Radu ha probabilmente contribuito al rilancio di questa soluzione. In più, a centrocampo le gerarchie sono state definite meglio: Cataldi si è ripreso spazio, le sue geometrie e la sua qualità, per quanto la condizione non sia ancora al 100%, sono fondamentali per l’equilibrio della squadra. Milinkovic-Savic, inizialmente inquadrato come vice-Biglia, è stato avanzato nel trio di incursori nel 4-2-3-1: il rebus riguardo il serbo è ora legato al suo potenziale inserimento nel 4-3-3, modulo in cui non sembra ancora avere una collocazione certa.

Insomma, segnali incoraggianti a livello tattico per una difesa che nelle prime uscite era stato il vero tallone di Achille per la squadra di Pioli. In attesa del ritorno di quello che è il vero ministro della difesa, Stefan De Vrij, che sta curando un ginocchio che è forse costato caro ad inizio stagione, causando errori che l’olandese non avrebbe mai commesso lo scorso anno. Ma domani è un altro giorno, e dopo la sosta la Lazio avrà l’occasione di aggredire una classifica mai così invitante negli ultimi anni: per cogliere l’attimo, servirà la difesa delle ultime tre partite di campionato, cancellando una volta per tutte gli incubi delle prime quattro.

Fabio Belli

MOVIOLA – Di Bello bene, ma su Marchetti…

La gara contro il Frosinone non ha visto particolari episodi da moviola, l’arbitro Di Bello ha commesso però alcune sbavature – come sottolinea il sito della Gazzetta dello Sport – la più evidente è nell’azione che porta all’infortunio di Marchetti, colpito duro al volto dal gomito molto largo tenuto da Paganini. Non c’è volontarietà da parte del giocatore ospite (sarebbe stata espulsione), ma il fallo è evidente eppure Di Bello lascia giocare.

Rosenborg e Dnipro come la Lazio, sconfitto il St Etienne

Nel girone G di Europa League oltre la Lazio, vittoriosa all’Olimpico sul Frosinone, nei loro rispettivi campionati vincono anche il Rosenborg ed il Dnipro. Solo il Saint Etienne, dopo il 3-2 incassato giovedì scorso dai capitolini, esce sconfitto di misura dal proprio confronto in Ligue 1 in casa contro il Caen. Fortissimo invece il Rosenborg, prossimo avversario laziale all’Olimpico, che infligge un secco 4-0 all’Idrettsklubben Start. Il Dnipro infine ha vinto per 2-0 il confronto interno contro l’Oleksandriya

SOCIAL – Anderson esulta in romano: “E daje”, Djordjevic scherza sul suo infortunio

La Lazio chiude la settima giornata con una vittoria che la conferma al terzo posto dietro Fiorentina e Inter. C’è euforia in quel di Formello come dimostrano i post dei giocatori sui vari social. Il primo della serata ad esultare è stato Djordjevic, che ha scherzato sul suo infortunio: “Una vittoria che ci è costata un occhio della testa!!!“, ha simpaticamente twettato il serbo:

 

Esulta anche Stefano Mauri, che pur non scendendo in campo ha fatto sentire dalla panchina il suo apporto alla squadra: “Bum Bum…2-0…tre punti…andiamooooo”.

 

Coriaceo Keita che anche stasera ha cambiato volto alla partita con una rete stupenda: “E si continua…. Non si molla! Grande vittoria ragazzi!”

E si continua…. Non si molla! Grande vittoria ragazzi! 👊🏾🙏🏾🔵⚪️💪🏾 #2-0 #gol

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

 

Gli fa coro Wesley Hoedt autore di una buona prestazione: “Si continua! Grande vittoria!”

 

Immancabile su Instagram Felipe Anderson che stasera abbandona il portoghese esultando in romano: “E daje.. Vamos cosi”

E daje.. Vamos cosi ⚽️✌🏾️

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

INFERMERIA – Il punto su Marchetti, Lulic e Djordjevic. Tegola Basta

AGGIORNAMENTO ORE 23:00 – Il medico sociale biancoceleste, Roberto Bianchini, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel: “Marchetti ha riportato una contusione con una bella ferita lacero contusa allo zigomo che è stata suturata da Salvatori. Poi era doveroso andare a controllare lo stato dello zigomo. Lo abbiamo portato alla Mater Dei e ha fatto la tac che non ha evidenziato eventi fratturativi dell’osso. Siamo fermi ad una lesione, una ferita lacero contusa suturata con 5 punti. Basta cadendo ha riportato una lussazione della spalla che ho ridotto in campo, l’abbiamo fatto uscire, gli è stato applicato un tutore, faremo dei controlli nei prossimi giorni ma 15/20 giorni dovrà tenerlo, faremo di tutto per rendere brevi i tempi. Djordjevic ha preso una testata nelle zona temporale zigomatica, era gonfio deve riassorbire l’edema, è solo una contusione.
Lulic aveva i crampi all’arto inferiore sinistro”.

Federico Marchetti ha dovuto abbandonare il campo anzitempo per un brutto taglio allo zigomo rimediato dopo uno scontro di gioco con Paganini al 15′. Il portiere appena sostituito si è avvicinato allo staff medico biancoceleste chiedendo di essere portato subito in clinica per dei controlli a causa di capogiri che non gli hanno permesso di proseguire la partita. Intanto gli sono stati messi 5 punti di sutura per chiudere il taglio. Seguono aggiornamenti…

Stellone: “La Lazio era stanca e abbiamo provato a vincerla…”

Dopo la conferenza di Pioli, c’è stata quella del tecnico del Frosinone Roberto Stellone. Ecco le sue parole: “C’è rammarico per il risultato e non per la prestazione. Primo tempo meglio la Lazio in fase di palleggio e occasioni. Noi facevamo partita di sacrificio e dovevamo essere forse più bravi nelle ripartenze. Nel secondo tempo con le occasioni avevamo preso il pallino del gioco. La Lazio ha subito due cambi forzati e secondo me non ne aveva più e anche con dei cambi abbiamo provato a vincere la partita. Sono soddisfatto della prestazione ma meno del risultato. Nell’occasione del gol non ho visto bene ma forse qualche giocatore che era li in zona non ha accorciato a dovere, bisognava accorciare le distanze anche se è stata un’ottima giocata di Keita. Il cambio Tonev Paganini? Per come era la situazione in quel momento avevo pensato che Paganini stava facendo benissimo ma con la velocità di Tonev volevo vincere la partita. Erano praticamente quasi in dieci loro perché Lulic era in difficoltà a centrocampo. Quindi ho inserito Tonev e lo rifarei. In quel momento ho avvertito che la gara si poteva vincere e Tonev con la sua velocità poteva dare giovamento alla gara. Vista come si stava giocando nel secondo tempo c’erano le possibilità di provarla a vincere. Abbiamo incontrato Roma, Lazio e Juventus. La Lazio vista oggi forse fisicamente stava un poco in affanno perché veniva dall’impegno europeo. Sono tre squadre costruite per vincere ma la Juventus la vedo un gradino sopra le altre. Chanche salvezza? Noi ci crediamo e non solo dopo questa gara. Se all’inizio dell’anno c’era un punto interrogativo se potevamo stare o no in questa categoria, adesso la risposta è si. Al di la dei complimenti comunque abbiamo concesso qualche occasione alla Lazio che non dovevamo concedere. Adesso lavorare, lavorare e lavorare. Abbiamo le carte in regola per restare in Serie A”.

VIDEO – Cataldi in zona mista: “Vittoria sofferta ma importante. Il mio rendimento? Devo migliorare”

Danilo Cataldi in zona mista dopo la vittoria sul Frosinone, ha commentato così i tre punti conquistati al termine di una gara sofferta: “Vittoria importantissima perchè volevamo continuare a vincere. Siamo molto contenti adesso recuperiamo le energie durante la pausa per la sosta“. Non è stata però una vittoria semplice: “Vittoria tanto sofferta anche perchè loro non sono una squadra facile. Giocano un buon calcio e ci hanno spesso messo in difficoltà. Il Frosinone ha fatto bene veniva da una vittoria e dal pari contro la Juve“. Poi sulla Lazio e sul suo rendimento ancora non ad alti livelli come lo scorso anno: “La Lazio sta bene e gioca bene. Il mio non è un momento particolarmente positivo ma l’importante è che la squadra stia bene. Motivo? Lo scorso anno ero poco conosciuto e giocavo più spensierato. Invece quest’anno la gente si aspetta molto da me. Ma questo fa parte del calcio, cerco di sfruttare questa pressione come beneficio. L’inizio del ritiro non è stato fantastico perché sono arrivato dopo e sono stato male con la febbre. Abbiamo iniziato subito con le amichevoli e non ho lavorato molto a livello fisico però ho cercato di mettermi al pari con i compagni e spero di esserci riuscito. Lazio terza? Ora siamo in alto in classifica e il tempo dirà dove potremmo arrivare. Frosinone? E’ una squadra tosta che veniva dal pareggio con la Juve allo Stadium e dalla prima vittoria in serie A. Era motivato ed è venuto qua a fare la partita. Non è stato facile giocare con loro perché giocavano dietro la linea della palla, ma alla fine siamo riusciti a girare la partita a nostro favore“.

Dal nostro inviato all’Olimpico
Marco Savo

La riproduzione parziale o totale dell’articolo è possibile previa citazione della fonte

Cataldi: “Risultato fondamentale raggiunto con grinta e pazienza”

Oggi ritrovava la maglia da titolare Danilo Cataldi, e la Lazio trova il quarto successo in fila. Non può che esserne felice il centrocampista romano che commenta così la gara ai microfoni di Lazio Style Radio “Oggi era importantissimo trovare tre punti, queste partite non vanno mai sottovalutate! La mia esultanza? (Ha fatto il gesto di chi tiene grandi attributi, ndr) E’ stata automatico, avevamo mille difficoltà ma non molliamo mai. Il mio primo gol? Prima o poi arriverà, ma sarà brutto, quando la prendo bene tiro sempre fuori” dice ridendo.

CONFERENZA – Pioli: “Cerchiamo sempre la vittoria, fino alla fine”

Ecco le dichiarazioni di mister Pioli in conferenza stampa dopo l’importantissima vittoria contro il Frosinone.

Complimenti mister!  Ci può raccontare un po’ cosa è successo oggi?

“Nulla di particolare. Durante il primo tempo ci è mancato soltanto l’ultimo passaggio, l’avversario era tutto chiuso in difesa e piano piano ha preso fiducia. Nella ripresa abbiamo addirittura rischiato tantissimo ma poi alla fine i ragazzi hanno voluto la vittoria che cercavamo”.

Quali sono gli aspetti che l’hanno soddisfatto maggiormente durante il match di oggi?

“Credo che la squadra debba crescere ancora nel ritmo, e per ritmo intendo far correre velocemente la palla. Però credo che la squadra abbia tenuto bene il campo. Oggi affrontavamo un avversario molto fisico e non era facile riuscire a realizzare gol. Volevamo questa quarta vittoria e ci siamo riusciti. Volevamo chiudere questo blocco di partite con un’altra vittoria e nel migliore dei modi”.

Come stanno gli infortunati?

“Beh, nulla di grave. Marchetti non ha nessuna frattura. Dusan (Basta) ha avuto una lussazione alla spalla, Lulic soltanto un affaticamento e per quanto riguarda Djodrjeviec nulla di particolarmente grave”.

Mister nel percorso di crescita una cosa è certa: questa squadra non vuole mai perdere. Cerca sempre la vittoria. Ci può spiegare la mentalità che vi contraddistingue?

“Concordo con lei, la squadra cerca sempre il massimo fino alla fine. Nonostante abbiamo giocato per diversi minuti con Lulic a mezzo regime, ho spostato Parolo sul lato e con un grande lavoro di gruppo, abbiamo cercato fino alla fine la vittoria finale. Certo, abbiamo corso anche qualche rischio di troppo, però se vuoi vincere qualcosa, devi anche provarci e rischiare qualcosa. Lo spirito che ci contraddistingue è importante e noi vogliamo sempre vincere. Questa appena conclusa si può definire certamente come una settimana positiva”.

La scelta di Keita nella ripresa è una scelta meditata?

“Io credo che Keita stia facendo molto bene. Oggi ho voluto dar fiducia a Kishna perchè era più fresco rispetto allo spagnolo. Entrambi stanno facendo molto bene e l’ingresso in campo di Keita ha dato quella spinta che ci serviva. Lui è sicuramente un giocatore di grandissima qualità e questo è quello che conta”.

Dal nostro inviato
Davide Sperati

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Gentiletti: “Siamo contenti, oggi non era facile. Il ginocchio? Migliora sempre di più”

Al termine della partita il giocatore  Santiago Gentiletti è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:

Abbiamo fatto una buona partita, non era facile come per tutte le partite in serie A. Siamo contenti perché abbiamo vinto e piano piano stiamo trovando la squadra che vogliamo.” Un po’ di sfortuna con gli infortuni: “Si un po’ di sfortuna per Marchetti e Basta, anche Senad stava male però l’importante è aver vinto facendo una buona partita. Anche Djordjevic aveva occhio gonfio ma volevamo vincere, abbiamo controllato bene la partita e abbiamo vinto e questo era importante. Adesso ci riposiamo 2 giorni poi torniamo a lavorare. Hoedt? Mi trovo bene, parliamo abbastanza, siamo 2 mancini e questo è strano ma ci siamo trovati bene facendo una buona prestazione”. Il recupero dall’infortunio: “Giocare per me è importante perché mi sento meglio e il ginocchio va meglio, non è facile tornare veloce e bene con il ginocchio operato, ma piano piano tornerò al livello dell’anno scorso”

Lotito: “Partita difficile, bravi a crederci fino all’ultimo!”

Anche il presidente Claudio Lotito esulta per la quarta vittoria consecutiva, ed esprime grossa soddisfazione per lo spirito dimostrato dai ragazzi in campo. Lo fa attraverso un comunicato, il seguente. “Quella di oggi e’ stata una partita complessa, giocavamo contro una squadra che, nei precedenti incontri, ha dimostrato sempre determinazione e grande agonismo. Ma i ragazzi sono stati bravi a crederci fino alla fine, riuscendo ad ottenere una vittoria che oggi ci proietta al secondo posto in classifica, grazie soprattutto alle scelte tecniche di mister Pioli, rivelatesi fondamentali. I miei complimenti alla squadra: con questo gruppo possiamo arrivare in alto anche quest’anno e faremo il possibile per regalare ai nostri tifosi nuovi traguardi”.

Pioli a Sky: “Sono molto soddisfatto dello spirito! Dovevamo sbloccarla prima”

Felice per i tre punti conquistati e per il coraggio dimostrato dai propri ragazzi, Pioli parla così ai microfoni di SkySport “Abbiamo sofferto tanto, nel primo tempo abbiamo giocato bene ma non abbiamo trovato il vantaggio, nel secondo tutto si è complicato. Queste partite vanno sbloccate nei primi minuti, poi arrivano le difficoltà. Sono felice però per lo spirito dimostrato dai miei ragazzi, è fondamentale! Con difese schierate il nostro tipo di gioco può trovare delle difficoltà, ma abbiamo lottato molto e creato con grande generosità! Non eravamo abituati a giocare ogni tre giorni, ma lo abbiamo fatto con ottimi risultati. Ho una squadra giovane e talentuosa, sono felice di averla, ma a volte bisogna concedergli delle pause. Sono molto soddisfatto della prestazione, volevamo questa quarta vittoria e l’abbiamo raggiunta, ma ancora non abbiamo fatto nulla. Dobbiamo proseguire a lavorare!

TABELLINO – Lazio Frosinone 2-0

TABELLINO LAZIO-FROSINONE 2-0

Lazio (4-3-3): Marchetti (dal 36′ Berisha); Basta (dal 61′ Konko), Gentiletti, Hoedt, Lulic; Cataldi, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Djordjevic, Kishna (dal 60′ Keita). A disp: Braafheid, Patric, Radu, Onazi, Milinkovic-Savic, Candreva, Morrison, Mauri, Matri. All. Stefano Pioli

Frosinone (4-4-2): Leali; Rosi, Bertoncini, Blanchard, Pavlovic (dal 86′ Castillo), Soddimo (dal 85′ Verde), Chibsah, Gucher, Paganini (dal 74′ Tonev), Dionisi, D. Ciofani. A disp: Zappino, Gomis, Russo, Crivello, M. Ciofani, Frara, Gori, Sammarco, Carlini, Castillo. All. Roberto Stellone

Arbitro: Marco Di Bello della sezione di Brindisi

Marcatori: 78′ Keita (L), 93′ Djordjevic (L)

Ammoniti: 52′ Dionisi (F), 52′ Biglia (L), 59′ Gentiletti (L), 80′ Keita (L)

Espulsi:

PAGELLE DI LAZIO-FROSINONE

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LAZIO

Marchetti 6 – Dopo un quarto d’ora di gioco, subisce una contusione allo zigomo sinistro che lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco quando mancano dieci minuti alla fine del primo tempo.
Dal 36′ Berisha 7 – Il migliore. Due grandi interventi durante la seconda frazione di gioco: prima il paratone su Dionisi a inizio ripresa, con palla che viene deviata in corner, poi ancora in tuffo sul rasoterra di Soddimo al 62′.

Basta 6 – Un treno sul versante destro. Nella ripresa, durante uno scontro di gioco si fa male alla spalla sinistra e dopo pochi minuti è costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Dal 61′ Konko 6 – Entra per sostituire il compagno infortunato. Al 78′ ci prova dalla distanza ma la palla termina sul fondo. Comunque buono l’impatto sulla gara.

Gentiletti 6,5 – Va vicino al gol nei primi minuti di gioco ma il suo colpo di testa lambisce il palo alla destra di Leali. Regge bene per tutti i novanta minuti di gioco.

Hoedt 6 – Nel primo tempo nessun problema particolare ma nel secondo tempo si fa sorpassare con troppa facilità da Dionisi che per poco non realizza in rete il gol degli ospiti.

Lulic 6,5 – È suo il primo tiro del match al 6′ ma da buona posizione il bosniaco spedisce sopra la traversa. È ispirato e durante la prima frazione propina due buoni assist per i compagni che però non realizzano in rete. Anche nella ripresa gioca al massimo della sue capacità senza mai tirarsi indietro.

Cataldi 5 – Il peggiore. Dopo i venti minuti finali in Europa League, il centrocampista dell’under 21 viene schierato titolare nei tre di centrocampo ma non gioca una grande partita perché soffre la fisicità di Chibsah. Ci prova al 63′ ma il suo sinistro è fuori bersaglio. Manca di continuità e in forza fisica.

Biglia 6,5 – Impossibile togliergli la palla fra i piedi è, ancora una volta, uno dei migliori in campo. Durante la ripresa viene ammonito per una piccola lite con Dionisi, ma ciò nonostante non perde mai la lucidità necessaria per guidare il centrocampo biancoceleste alla vittoria finale.

Parolo 6 – Paganini e compagni non gli lasciano molto spazio per i suoi inserimenti. Ha la palla buona per realizzare il vantaggio capitolino ma il suo tiro è debole e viene respinto con il corpo da Rosi.

Felipe Anderson 6 – Un tiro al 10′ è il preambolo di una prestazione molto tecnica ma allo stesso tempo molto leziosa.  La sua classe dovrebbe essere a volte più pratica e meno carioca.

Djordjevic 6,5 – Marcato a uomo da Bertoncini e Blanchard non riesce mai a rendersi pericoloso. Lotta, combatte e alla fine del match trova il gol che mette al sicuro il risultato.

Kishna 5,5 – Viene preferito a Keita, Mauri e Milinkovic-Savic e al 35′ sfiora la rete con una puntata stile calcio a 5. Ci riprova allo scadere del primo tempo ma il suo sinistro finisce di poco fuori.
Dal 60′ Keita 7 – Pioli prova a giocarsi la carta che ha funzionato anche contro il Genoa. Lo spagnolo entra realizzando il gol vittoria che scaccia le paure di dosso e corre verso la sua Curva che lo ha sempre incitato.

All. Pioli 6,5 – Il mister prova il 4-3-3- dando fiducia a Cataldi. e preferendo Kishna a Candreva. Il Frosinone blocca tutti gli spazi a disposizione fino all’inserimento di Keita al 60′. L’ingresso del giovane attaccante spagnolo ancora una volta spezza in due il match, e il gol al 78′ è una liberazione per i tifosi laziali. Ora Pioli ha quasi raggiunto l’Inter a quota 16 punti e dopo la sosta potrà contare anche sui recuperi di de Vrij e Klose. Dove può arrivare questa Lazio?

FROSINONE

Leali 6,5 – Durante la gara qualche parata ma nulla di veramente interessante. Cede soltanto al 78′ sul diagonale perfetto di Keita.

Rosi 7 – L’ex Siena è sempre attento nelle marcature su Kishna e Felipe Anderson. Al 65′ salva in extremis sulla conclusione di Parolo a due metri dalla porta.

Bertoncini 6,5 – Al posto di Diakitè gioca una buonissima partita non cedendo nemmeno un metro alla punta della Lazio.

Blanchard 7 – Cognome francese ma a tutti gli effetti giocatore italiano, dopo le ottime prove contro Juve e Empoli, anche nel pomeriggio dell’Olimpico non dispiace affatto. Spesso gioca d’anticipo sugli avversari e nella seconda frazione di gioco colpisce una clamorosa traversa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Pavlovic 6,5 – Una sua punizione impensierisce Marchetti al 12′. Dai suoi piedi partono tutti i calci da fermo della compagine ciociara. Bene anche la marcatura su Anderson. Dal 86′ Castillo s.v.

Soddimo 6,5 – Sulla fascia sinistra lotta contro Basta che spesso lo costringe ad arretrare. Nella ripresa (65′) va vicino al gol con una buonissimo rasoterra che Berisha devia in corner. Dal 85′ Verde s.v.

Chibsah 7 – Dopo lo spezzone contro l’Empoli, il mister Stellone lo getta nella mischia per dar manforte al centrocampo, lui ringhia e combatte su ogni pallone dominando a più riprese gli avversari. Gara perfetta al fianco di Gucher.

Gucher 7 – Il migliore. Ritorno in campo dal primo minuto per il playmaker austriaco che dimostra di avere una buona visione di gioco e dei piedi all’altezza della situazione.

Paganini 6 – Preferito a Tonev il centrocampista italiano agisce sull’out di destra e va anche alla conclusione a cinque minuti dal termine del primo tempo con Berisha che para a terra. Dal 74′ Tonev 6 – Entra per sostituire il compagno nell’ultimo quarto di gara. Continua il suo momento no.

Dionisi 6,5 – L’eroe di Lunedì scorso, oggi non è particolarmente in forma ma quel diagonale a inizio ripresa fa venire i brividi a tutti i sostenitori biancocelesti.

D. Ciofani 5 – Il peggiore. L’alto attaccante dei gialloblu è marcato da Hoedt che non gli lascia molto spazio. Troppo statico e prevedibile non riesce mai a rendersi veramente pericoloso.

All. Stellone 6,5 – Dopo la vittoria contro l’Empoli il tecnico promuove il 4-4-2 con l’inserimento di Paganini al posto di Tonev e Bertoncini al posto di Diakitè. Una gara pressocchè perfetta quella della sua squadra che avrebbe meritato quantomeno il pareggio, se non addirittura la vittoria. Ottima l’intelaiatura di gioco, se continua così, la formazione di Stellone avrà buone chance per centrare l’obiettivo salvezza.

Arbitro: Di Bello 7 – Perfetta gestione del match per l’arbitro di Brindisi. Un primo tempo senza ammoniti e un tempo di recupero di ben quattro minuti. Nella ripresa qualche cartellino giallo per smorzare gli animi, ma tutto sommato la direzione della gara è stata ineccepibile.

Keita: “Sono contento, era una partita difficile. Le altre squadre? Pensiamo solo a noi”

Al termine della partita l’eroe di giornata Keita Baldé Diao è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium:

Sono contento per la prestazione ma soprattutto per la vittoria, era una partita difficilissima, abbiamo lavorato tanto. Quando sono entrato volevo dare più velocità e aiutare la squadra e penso che l’ho fatta. Non penso alle altre squadre, penso solo a noi, abbiamo anche l’Europa League, dobbiamo guardare solo noi stessi. Biglia? A fine partita l’ho preso in giro perché nell’ultima azione pensavo tirasse, per questo gliel’ho data e invece dovevo andare da solo (ride, ndr)”

Intervenuto anche a Sky, il match winner commenta così il suo ingresso determinante in campo “Oggi come a Verona sono entrato ed ho fatto bene. Non so se ci sto prendendo l’abitudine o meno, sicuramente entro sempre per aiutare la squadra, fortunatamente oggi ci sono riuscito! Abbiamo finito un tour de force importante con quattro vittorie in fila, bene così”