L’esonero di Pioli continua a non andare giù a gran parte dell’ambiente biancoceleste. C’è la grande convinzione che è stata scaricata tulla la responsabilità al meno colpevole e questo è a dir poco ingiusto. Ne è convinto anche Felice Pulici, che ai microfoni di Radiosei ha parlato del momento biancoceleste e toccando diverse tematiche:“Stagione fallimentare. Possiamo illuderci come tifosi, ma penso che con il derby si sia concluso il campionato della Lazio. Ho vissuto male la sconfitta contro la Roma, non ero allo stadio, sono 11 anni che non vado, ma a casa si soffre forse di più. Il primo tempo è stato completamente buttato, mentre nella ripresa meritavamo qualcosa di più. Anche se, sul gol di Parolo, Szczęsny sbaglia completamente il tempo dell’uscita, sembrava il ‘Pulici della situazione’ (ride, ndr). Il derby più brutto della storia della Lazio? Ce ne sono stati anche di peggio. Anche un derby che perdi di poco pur giocando bene ti lascia una tristezza unica”.
IL COMUNICATO DI LOTITO – “Ho provato a non leggerlo, ma non ce l’ho fatta. Mancano proprio le idee su come recuperare il rapporto con la tifoseria. Forse ha capito anche lui che non c’è alcuna possibilità di tornare indietro. Ora dovrà fare le giuste valutazioni. Ormai ha tutta la tifoseria contro, voglio proprio vedere come farà a riportare i tifosi allo stadio. È questa la mia preoccupazione. Siamo ad un punto di non ritorno. Facesse un passo indietro e mettesse qualcuno al suo posto. Non c’è più alternativa, perché i tifosi in questo modo non torneranno sui propri passi”.
ESONERO PIOLI, C’E’ INZAGHI – “È indubbio che per lui (Inzaghi, ndr) sia un’opportunità per dimostrare di essere all’altezza della situazione. Ma è stata scaricata tutta la responsabilità delle sventure della squadra a Stefano Pioli, al quale deve andare l’applauso di tutta la tifoseria. La società è in difetto anche in questo, per averlo esonerato senza neanche un “grazie”. Pioli ha riportato migliaia di persone alle 3 di notte a Formello per festeggiare l’accesso in Champions League a distanza di anni”. Infine torna sul neo allenatore biancoceleste Inzaghi: “Dipenderà dalle sue capacità di incidere sul gruppo e di portare nell’immediato qualche risultato importante sul campo”.

“L’Armata Brancaleone”, il famoso film del 1966 di Mario Monicelli compie 50 anni. Una commedia considerata come uno dei maggiori capolavori del regista. Il film è un concentrato di emozioni che spingono lo spettatore alla risata come quando, alla sua uscita nei cinema, in poche settimane ne fecero un autentico fenomeno popolare. La pellicola uscì nelle sale cinematografiche italiane il 7 aprile del 1966, diventando subito campione di incassi. Presentato a Cannes nel maggio dello stesso anno, venne poi esportato in Germania e in Spagna. Cast del tutto eccezionale con interpreti della grandezza di Gian Maria Volonté, Carlo Pisacane, Catherine Spaak, Enrico Maria Salerno, Maria Grazia Buccella, magistralmente guidati da quel fantastico attore che è stato Vittorio Gassman.
Soggetto della pellicola una rivisitazione alquanto originale dell’Italia medioevale, creando un genere di idioma immaginario, tra il latino maccheronico, la lingua volgare medievale e l’espressione dialettale. Il richiamo ad un precedente film di grande successo del regista (I soliti ignoti) è evidente sia nella sceneggiatura (la compagnia sgangherata che cerca di compiere una grande impresa fallendola miseramente), sia nella somiglianza dei personaggi interpretati da Gassman e Pisacane nei due film, che in alcune sequenze, come quella in cui Gassman, viene contattato per entrare nella compagnia.
Il protagonista in un primo momento rifiuta ma poi accetta dopo la sconfitta nel combattimento (di pugilato ne “I soliti ignoti” e al torneo ne “L’armata Brancaleone”). Inoltre, anche un’altra scena in cui durante una pausa del duello tra Brancaleone e Teofilatto, il primo consiglia al rivale una cura per il fegato, scena che ricorda quella tra Totò e Fabrizi in “Guardie e ladri”, film del 1951 di Monicelli e Steno. Nonostante sia una commedia in costume, in molti concordano nel ritenere che appartenga di diritto al genere della commedia all’italiana. In effetti nel film viene rappresentata un’Italia povera ed affamata – a volte anche meschina – ma che, al tempo stesso, è capace di grandi gesti eroici.
della ferrovia Roma-Lido presso la Stazione Piramide, pochi istanti prima di essere colpita, in torno alle 15, da una raffica di calci. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe aggredito fisicamente la conducente, lamentando un’attesa troppo lunga. Ma in realtà “il servizio sulla linea era sostanzialmente regolare, con sette treni in servizio su otto programmati con attese non superiori ai dieci minuti sui tempi previsti“. Questo è ciò riporta una nota di Atac che, prontamente, è per allertare le forze dell’ordine che hanno preso in consegna l’uomo, e per soccorrere la macchinista, che è stata portata in ospedale per controlli. L’aggressione ha provocato la perdita di quattro corse nell’orario compreso fra le 16.10 e le 18.15 con i conseguenti disservizi nei confronti dell’utenza. Atac, nell’esprimere piena solidarietà alla macchinista aggredita, stigmatizza fermamente l’accaduto, non giudicando in alcun modo tollerabile che si commettano atti di violenza nei confronti di lavoratori impegnati nel difficile compito di garantire il servizio pubblico alla città. L’azienza di trasporto rivolge un appello a tutti i cittadini perché, nel fruire del servizio di trasporto, agiscano e collaborino con senso civico, rispettando chi lavora e il patrimonio pubblico.




Ne abbiamo assaggiata di ogni tipo e sapore, ma questa fragranza non ce la saremmo mai aspettata. Sta per arrivare sul mercato la Order of Yoni – Bottle Istinct, la prima birra artigianale al gusto di…vagina! Le birre artigianali sono ormai diventate un must per moltissimi locali di tutto il mondo, e difficilmente ora i veri amanti del nettare degli Dei si accontentano di una semplice e banalissima “media bionda” a caso. Ed ecco la stravagante idea di un’azeinda polacca, che ha deciso di irrompere nello stagnante mercato delle birre artigianali con la sua
nuova, inedita fragranza. Citando i suoi ideatori: “La birra si propone di catturare lo charme, la sensualità, la passione, il gusto, l’odore…la voce della donna“. Gli stravaganti ideatori non hanno ancora fornito molti dettagli sul processo produttivo, ma ha reso noto il nome della modella che ha “donato” la sua fragranza: lei è Alexandra Brendlova, una splendida modella ceca, la quale sarà però solamente la prima di tante donne che saranno chiamate ad offrire “un po’ di sé” affinché la loro essenza possa diventare birra. La modella ceca è già apparsa nel video promozionale dell’azienda su Youtube.