Ai microfoni di Lazio Style Radio per parlare dell’incontro di questa sera e più in generale sui biancocelesti è intervenuto l’ex Fabio Poli: “La squadra di Pioli in Europa ha sempre fatto bene quindi ho fiducia, mi auguro sia una gara facile per la Lazio. Però bisogna stare attenti perchè è il campionato a dare quelle sensazioni positive che ti permettono di poter far bene ed esser pronti ad affrontare partite importanti ma, se gli stimoli vengono meno, è difficile durare nel tempo. Spero che la Lazio sia in grado di ritrovare quella concentrazione giusta che serve in una competizione europea. L’Europa League è diventata una competizione molto importante. Bisogna evitare di sottovalutare i cechi, a questo punto più si va avanti e più si incontrano squadre forti. Per essere arrivati sin qui significa che hanno sempre fatto bene. Non facciamo confronti con il campionato, dove ormai la Lazio non riesce più a concentrarsi. Mi auguro invece ci riesca in Europa, è importante andare avanti e i biancocelesti hanno tutte le caratteristiche per fare bene e meritano di arrivare fino in fondo. Il sorteggio è stato abbastanza benevolo, visto il cartellone poteva capitare un avversario molto più difficile da affrontare. Bisogna raggiungere l’obiettivo per riuscire a restare tra le squadre più forti. Arrivare fino in fondo vuol dire essere veramente competitivi. La Lazio deve tornare a pensare e a giocare da squadra, ha perso continuità e purtroppo questa la si crea solo vincendo. Bisognerà cercare di commettere meno errori possibili. I biancocelesti devono tornare ad avere fame, giocando concentrati al massimo. Stasera, giocando la prima in trasferta, ci sarà da lottare. Punterei su Candreva, o Felipe Anderson, sarebbero molto utili. Uno dei due è più bravo ad attaccare e ad aiutare i compagni se la squadra dovesse avere difficoltà. Dipenderà dall’andamento della partita, spero non si debba ricorrere a sostituzioni per ribaltare situazioni particolari. E’ difficile capire ciò che pensa l’allenatore, sono sensazioni del momento e personali. Così come è difficile scegliere tra Matri o Keita, uno può essere più esperto dell’altro. Bisognerebbe provare come faceva la Juve quando Pirlo veniva marcato e faceva il regista al contrario. Non dipenderà solo da Biglia, ma anche dai movimenti dei compagni. Se marcano Biglia gli altri dovranno abbassarsi e muoversi differentemente”.

Si è spento a 87 anni all’ospedale Gavazzeni di Bergamo, Silvestro Bellini, il ‘papà’ di uno dei bambolotti più celebri e amati dalle bambine: Cicciobello. Bellini, originario di Adrara San Martino (Bergamo), si era formato all’Accademia Carrara di Bergamo e aveva lavorato come artista disegnatore anche in Austria e negli Stati Uniti,
Bambolotto che riproduce un neonato a grandezza naturale: morbidoso, occhioni azzurri, chioma bionda e sguardo da angioletto, Cicciobello, fece innamorare bambine di mezzo mondo. Fu in grado, come pochi altri giochi, di stabilire un rapporto affettivo tanto duraturo con le bambine, le quali si immedesimavano nel ruolo di mamme davanti a quell’indimenticabile tutina azzurra correndo a mettere il ciuccio in bocca al bambolotto per evitarne pianti e lamenti.
Svolta decisiva nel “Caso Cucchi”. La corte di Cassazione ha deciso di annullare le assoluzioni dei cinque medici, che avrebbero dovuto prendersi cura di Stefano Cucchi, il giovane morto nel 2009 in seguito ad una settimana di ricovero.
che non può giustificare l’inerzia del sanitario o il suo errore diagnostico. Non è accettabile che i giudici dell’appello abbiano rinunciato a fare chiarezza sulle cause della morte di Cucchi a fronte di una sentenza di primo grado che aveva ben motivato sulla morte per mancanza di liquidi e nutrimento. È di manifesta illogicità, secondo i supremi giudici, la decisione con la quale la Corte di assise di appello, ha escluso di procedere ad un nuovo accertamento peritale. Non può essere impedito dalla solo presunta impossibilità di effettuare riscontri sulla salma di Cucchi, dato l’imponente mole del materiale probatorio acquisito agli atti, si sarebbe potuto svolgere sugli atti stessi, giovandosi anche dei contributi forniti dai diversi esperti. È da escludere, inoltre che Stefano sia stato picchiato dagli agenti della penitenziaria dal momento che ci sono plurime deposizioni di fondamentale importanza, secondo le quali sarebbe stato aggredito da appartenenti all’arma dei carabinieri, quindi prima di essere preso in carico dagli agenti di polizia penitenziaria tratti a giudizio.
DIFESA FOFFO – Michele Andreano, legale di Foffo uscendo dal penitenziario ha dichiarato che “è stato Marco a dare il colpo finale e lo ha ribadito oggi con dovizia di particolari” poi ha proseguito: “c’era un contesto sessuale ma il movente non è ancora uscito fuori. Il mio assistito continua a ripetere che non sa perché lo hanno fatto”. Secondo quanto riferito dall’avvocato, “le cose non sono andate come è stato detto fino ad oggi. Manuel ha confermato che al momento del delitto erano solo loro due. Ha indicato tanti e tanti testimoni che sono andati all’interno di questa abitazione. Qualcuno è arrivato ed andato via, gente è stata chiamata ma non è andata”. Andreano aveva già detto: “Come primo atto chiederò l’esame tossicologico per il mio assistito, per valutare il livello di sostanze stupefacenti presenti nel suo corpo. Oggi, comunque, il pensiero va alla famiglia di Varani per la tragedia che li ha colpiti”.
DIFESA PRATO – Opposta la replica del legale Pasquale Bartolo, rappresentante di Marco Prato: “Non è stato lui ad infliggere il colpo finale, la coltellata al cuore a Varani, si è mostrato pentito e sta come può stare un ragazzo che ha appena tentato il suicidio. So che ha scritto una lettera prima di tentare il suicidio, dei messaggi ma non so nulla, non la ho ancora tra gli atti”.
Stanno iniziando a schiudersi le variopinte e rigogliose fioriture che annunciano la primavera. Azalee, camelie, giacinti, glicini, iris, narcisi, rododendri e tulipani, in una incredibile e affascinante esplosione di colori e profumi, sono le varietà che rallegreranno l’aria e delizieranno il nostro sguardo da marzo fino a maggio. Le più belle fioriture della Primavera 2016, selezionate tra oltre mille tra Parchi e Giardini italiani, sono raffigurate nella
A Valeggio sul Mincio (Verona) dal 6 marzo al 30 aprile si terrà Tulipanomania, la fioritura più importante in Italia e la seconda in tutta Europa. Un milione di tulipani, giacinti, muscari e narcisi coloreranno il Parco Giardino Sigurtà. Uno spettacolo della Natura che grazie a composizioni floreali sempre nuove cambia ogni anno.
Con la riapertura dei Giardini di Villa della Pergola, ad Alassio (Savona), dal 19 marzo, oltre alla collezione – unica in Europa – con più di 350 varietà di agapanti torna la suggestiva fioritura di oltre 28 varietà di coloratissimi e profumati glicini. Questi giardini uniscono la tipica vegetazione mediterranea con rare piante esotiche.


Infine a metà maggio all’Oasi Zegna di Trivero (Biella) inizia il mese delle spettacolari fioriture dei rododendri – 4 chilometri di strada panoramica in mezzo a un’esplosione di colori – piantati a partire dagli anni ’40 e diventati oramai parte integrante del paesaggio. Meravigliosamente affascinante il comodo sentiero della splendida Conca dei Rododendri.