Per commentare il differente cammino stagionale della squadra di Pioli, in campionato e in coppa, ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Giuseppe Materazzi. Queste le dichiarazioni dell’ex tecnico biancoceleste: “I percorsi fatti dalla squadra nei due tornei sono differenti. In campionato i biancocelesti sono stati sfortunati. Il discorso è questo, se hai giocatori bravi in contropiede è meglio tentare di creare spazi”.
Sull’ultima sconfitta subita per mano del Sassuolo: “E’ stata una gara strana e difficile. Il terreno pesante dell’Olimpico ha favorito la squadra emiliana, con quelle condizioni climatiche non è facile giocare per gente come Anderson, Candreva, Keita. Sono elementi che partono palla al piede, ma il campo non li ha di certo favoriti. La Lazio è stata penalizzata sia nel reparto avanzato che in difesa”.
Su Mauricio: “Con un terreno in quelle condizioni bisogna fare molta attenzione, non si possono fare falli del genere. Il difensore brasiliano fa della forza fisica uno dei suoi punti di forza ma non sempre va bene. Nell’occasione del rigore è entrato in maniera scomposta e troppo frettolosamente. La Lazio sta pagando a caro prezzo errori simili. Regalare un rigore a un giocatore che si sta defilando verso l’esterno dell’area è un grande errore, avrebbe dovuto accompagnarlo verso la bandierina”.
Sui nuovi: “Milinkovic è un ottimo elemento, possiede grande personalità e molta qualità. Anche Bisevac sta facendo bene, ha i tempi giusti come deve avere un difensore. Con il Sassuolo ha sbagliato anche lui ma mi piace molto”.
Sul cammino europeo: “Qualificarsi in Europa League è alquanto difficile, la situazione è ormai compromessa. Ora bisogna cambiare registro, sia per aumentare la fiducia nella squadra che nei singoli giocatori. Bisogna pensare ad affrontare una gara per volta convinti di essere una grande squadra. Ciò che sarà stato ottenuto si vedrà alla fine. Pioli è una persona seria, deve continuare a credere nel proprio lavoro, lui come la squadra. Troppo turn over nel reparto avanzato? Il tempo passa inesorabile, ovvio che se Klose fosse stato quello di due anni fa il tecnico biancoceleste sarebbe stato più felice. Al Napoli non credo abbiano dubbi su chi sia il centravanti. I giocatori devono dare risultati, se non lo fanno l’allenatore per forza di cose deve ricorrere al turn over”.
Sulla corsa per la qualificazione in Europa League tramite il campionato e sul prossimo avversario nella competizione europea: “Come ho detto prima i giocatori biancocelesti devono giocare soprattutto per se stessi, hanno una propria credibilità e una professionalità da rispettare. Ora c’è il Torino, bisogna ritrovare le motivazioni, senza di quelle non si va da nessuna parte. I tifosi hanno a cuore la squadra, ci tengono molto. A Roma è una continua altalena, le cose funzionano così. Per tutta la stagione è un derby continuo. Se una delle due squadre va bene l’altra va male e viceversa. Sparta Praga? Squadra operaia, non saprei dire se per fortuna o meno. E’ una da prendere con le molle, composta da giocatori che possono fare bene. La Lazio deve fare più attenzione, perde troppe partite per errori individuali“.

Un hotel targato Lazio, con nome e colori legati al club biancoceleste. L’annuncio è stato dato dal direttore amministrativo, Cavaliere: “Attualmente è in progetto anche la realizzazione di un albergo in centro, attraverso l’acquisto di un immobile dal valore di 22 milioni (ma Lotito lo rilevò dalla fallita Cirio Immobiliare spendendone 7,5, ndr ). Un investimento a medio-lungo termine finanziato attraverso un mutuo della durata di 15 anni”.
Un volo speciale diretto a Londra per salvare una vita. Quella di una giovane donna palermitana, Rossella Madonia. Un volo atteso da tempo, che per settimane sembrava non si riuscisse a organizzare e che ora invece è decollato. Rossella è partita questa mattina ed è atterrata pochi minuti fa.
L’ex cittì della nazionale ceca Petr Rada, fa una disamina di quella che sarà la prossima partita di Europa League tra Lazio e Sparta Praga, facendo una considerazione che pende a favore dei cechi. Come riporta la redazione di “efotbal.cz”: “Lo Sparta si trova in un momento positivo, grazie anche al successo meritato nell’ultimo turno con il Krasnodar. Sono sicuro che se manterranno questa forma, supereranno la Lazio. I capitolini, infatti, non si trovano in un periodo ottimale a livello mentale. Inoltre, quando le squadre italiane giocano in Europa League non hanno la massima concentrazione. Sono sicuro che le probabilità dello Sparta Praga sono dell’80% di passare il turno, quelle della Lazio appena il 20%”.
Contro lo Sparta Praha la Lazio dovrà sfornare una prestazione d’altri tempi, non soltanto per la partita difficile in sé, ma per l’atmosfera che i cechi stanno organizzando allo Stadio Letnà.
Dove si sono mai visti dei minatori entrare in miniera fischiettando e cantando allegramente? Ognuno di noi, ha visto almeno una volta, una scena del genere, più di una volta se abbiamo figli piccoli, guardando il cartone animato “Biancaneve e i sette nani”. Ma, “perfino Brontolo appare troppo felice di lavorare in miniera”, osserva la Duke University, come riporta il Daily Mail di Londra, tralasciando di notare che il film – uno dei più amati dai bambini – tratta con leggerezza anche la questione del lavoro minorile, mandando anche Cucciolo, il più giovane dei sette nani, a scavare sotto terra con il piccone.
L’università tramite la ricerca fatta denuncia come “non realistica” la rappresentazione della classe lavoratrice sia in questo che in altri film della Walt Disney. Lo studio della Duke University afferma che il cinema, perlomeno quello rivolto all’infanzia, fornisce una visione zuccherosa, artificiale e ipocrita dei mestieri più umili, e in generale rende un’immagine distorta della povertà e delle differenze di classe. Critiche del genere sono rivolte anche ad altre pellicole della Disney, in “Mary Poppins”, lo spazzacamino, interpretato dall’attore Dick Van Dyke, sembra “troppo spensierato rispetto alla durezza della vita della working class nella Londra dell’era edoardiana”; “Aladino” viene accusato per una scena in cui il protagonista e la principessa Jasmine paragonano i propri diversi vissuti sociali per poi concludere che entrambi hanno avuto un’esistenza non facile.
I ricercatori americani hanno analizzato trentadue film, di cui molti prodotti dalla Disney, che ai botteghini hanno incassato più di 100 milioni di dollari e che hanno avuto come principale pubblico l’infanzia. L’analisi che ne viene fuori dimostra che nella maggior parte dei casi gli eroi sono o finiscono per diventare ricchi, e che la maggioranza dei personaggi appartengono a classi privilegiate o medio-alte. Le trame danno a intendere che l’ineguaglianza sociale è un bene e che le classi meno abbienti non hanno nulla di cui lamentarsi. Anzi, molto spesso i poveri vengono descritti come più felici dei ricchi, con questi ultimi che farebbero volentieri cambio per vivere al posto dei primi.
Tare ha sempre creduto in lui a differenza di Pioli: il mister ha provato a dargli più di un’occasione, ma la scarsa propensione alla professionalità e all’impegno del giovane inglese lo ha fatto sempre di più allontanare dai suoi schemi tattici. La società non demorde ed è sicura che il ragazzo metterà la testa a posto e si rivelerà una scommessa vinta nonostante i problemi caratteriali confermati anche nel corso degli ultimi mesi. Sperano che presto possa dimostrare al mondo di essere un giocatore VERO, quello stesso giocatore che anni fa fu capace di far impazzire Sir Alex Ferguson quando era ancora allenatore del Manchester United e che regalava goal pazzeschi in grado di far sognare chiunque. La speranza è che il 23enne ex West Ham si sblocchi e che, soprattutto, Pioli gli dia ancora la possibilità facendogli giocare gran parte di queste 11 partite che restano alla fine.
sempre comportato in modo esemplare seguendo come
di poterlo ammirare. Qualcuno (viste le prove altalenanti di Marchetti prima e Berisha poi) avrebbe voluto vederlo subito titolare, un po’ come la favola che sta vivendo “Gigio” Donarumma del Milan. Probabile invece che il ragazzo la prossima stagione andrà a farsi le ossa in prestito da qualche parte (stesso procedimento utilizzato per Strakosha, girato provvisoriamente a Salerno), ma visto che è quasi certa la partenza di Berisha (sarà sostituito da Vargic a partire da giugno) e con Marchetti che non ha ancora recuperato dall’influenza che gli ha fatto saltare la partita con il Sassuolo, allora la sfida di domenica prossima a Torino potrebbe essere una bella occasione per testarlo in palcoscenici diversi dal campionato Primavera.