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Lazio, conclusa la tournée in Turchia: il programma dei prossimi giorni

Si è ufficialmente conclusa la tournée estiva della Lazio in Turchia, con il pareggio nell’amichevole contro il Galatasaray che ha chiuso il ciclo di test internazionali. Nella notte, la squadra è rientrata a Roma, dove godrà di due giorni di riposo prima di tornare al lavoro. Il ritrovo è fissato per martedì 5 agosto a Formello: l’allenamento pomeridiano inizierà alle ore 18:00.

La preparazione entrerà nel vivo mercoledì, con una doppia seduta in programma, mentre giovedì 7 agosto sarà una giornata particolare: nel pomeriggio si terrà un allenamento alla presenza del commissario tecnico della Nazionale italiana, Rino Gattuso, che seguirà da vicino il lavoro di alcuni giocatori biancocelesti in ottica azzurra.

Venerdì mattina ci sarà un’ultima sessione a Formello prima della partenza verso l’Inghilterra. Nel pomeriggio la squadra volerà a Manchester per poi raggiungere Burnley, dove sabato affronterà i Clarets in amichevole. Si tratterà del penultimo test prima del debutto ufficiale in Serie A, previsto per il 24 agosto sul campo del Como.

La sfida contro il Burnley rappresenterà un importante banco di prova per valutare lo stato di forma della squadra e gli automatismi tattici voluti dal tecnico. Con l’avvicinarsi del campionato, ogni dettaglio diventa cruciale, e queste ultime settimane di preparazione saranno determinanti per arrivare pronti all’appuntamento con la nuova stagione.

La Lazio prosegue quindi il suo percorso di avvicinamento alla Serie A, cercando di integrare i nuovi innesti e consolidare il gruppo, con l’obiettivo di partire con il piede giusto.

Lazio, senti Guendouzi: “Quando indossi questa maglia devi dare tutto”

Nella giornata di ieri, la Lazio è uscita dalla Rams Park Arena con un ottimo pareggio (2-2) contro un ostico Galatasaray. La sfida ha regalato molti spunti a mister Maurizio Sarri, in generale contento della prestazione dei suoi. Al termine della gara è stato Mattéo Guendouzi a presentarsi davanti ai microfoni per offrire due parole ai giornalisti presenti.

Lazio, Mattéo Guendouzi e la sua personalità tutta da vendere

Al termine del match, Mattéo Guendouzi ha parlato in zona mista esprimendo tutto il suo attaccamento alla maglia:

“Io do tutto e lotto sempre per questa maglia. quando indossi questa maglietta, devi sentirti in dovere di dare tutto, sempre”

Parole forti e chiare che confermano lo spirito da guerriero del centrocampista francese, diventato in poco tempo tempo un punto fermo della squadra per grinta e personalità.

Molto spesso odiato dai suoi avversari, Guendo è sempre il primo a metterci la faccia per difendere la sua gente e soprattutto la Lazio. Nella partita di ieri, a causa di alcuni suoi atteggiamenti sopra le righe, è uscito tra i fischi assordanti dello stadio, ma a lui ciò non importa. A lui interessa solamente vincere e giocare per la gente che ama.

Lazio
Lazio, parla Mattéo Guendouzi

Nuno Tavares, l’ex Lazio lo avvisa: “Per sfondare come terzino con Sarri, dovrà…”

L’ex capitano della Lazio ha un consiglio chiave per Nuno Tavares – Scopri se il portoghese è pronto per il prossimo livello! #Lazio #Calcio #SerieA

Stefano Mauri, l’iconica bandiera biancoceleste, ha sorpreso i fan con la sua analisi lucida su Nuno Tavares durante un intervento pre-partita. Immaginate un talento come il portoghese, con abilità offensive che sembrano uscite da un videogioco, ma che deve ancora dimostrare di poter reggere in difesa. Mauri, con la sua esperienza sul campo, non si è limitato a elogiare: ha indicato esattamente cosa serve per trasformare Tavares in un giocatore completo.

L’analisi dell’ex capitano biancoceleste solleva una domanda intrigante: Tavares riuscirà a bilanciare la sua esplosività in attacco con una fase difensiva più solida? Secondo Mauri, il vero banco di prova per il terzino portoghese è proprio qui, specialmente in un contesto dove la disciplina tattica fa la differenza. Eppure, c’è ottimismo: Mauri è fiducioso che il lavoro in corso stia portando frutti, rendendo tutti curiosi di vedere l’evoluzione del giocatore prima dell’inizio della stagione.

Ecco l’intervento completo di Mauri, che cattura perfettamente le sue insights: «Per fare il terzino con Sarri bisogna saper fare soprattutto la fase difensiva. Deve migliorare da quel punto di vista, dalla metà campo in su è straripante. Sarri credo ci stia lavorando dall’inizio del ritiro e credo che alla fine sarà pronto per il campionato. Ovviamente il terzino destro dovrà spingere davvero poco».

Le parole di Mauri non solo evidenziano la fiducia nel processo di crescita di Tavares, ma anche come questo potrebbe ridisegnare l’equilibrio della squadra. Con un terzino così orientato all’attacco, la Lazio potrebbe diventare ancora più letale in avanti, ma solo se il resto della difesa compensa adeguatamente. È un cambio tattico che i tifosi non vedono l’ora di osservare sul campo, rendendo questa stagione piena di suspense e potenziale sorprese.

Lazio, 25 milioni in uscita: ecco chi potrebbe partire subito

Il calciomercato della Lazio procede con cautela, tra esigenze economiche e valutazioni tattiche ancora in corso. Due nomi su tutti catalizzano l’attenzione in uscita: Tijjani Noslin e Matteo Cancellieri. Entrambi gli esterni offensivi sono sotto esame dopo una stagione con più ombre che luci.

Noslin, arrivato solo un anno fa per 18 milioni di euro, rappresenta un investimento importante per la società. Tuttavia, il suo rendimento non ha convinto, e la Lazio valuta una possibile cessione. Il club, però, non intende accettare offerte inferiori ai 14-15 milioni, per evitare una pesante minusvalenza. La situazione è in stallo: l’olandese ha mercato, ma manca ancora una proposta concreta.

Diverso il discorso per Cancellieri, valutato intorno ai 10 milioni. La sua partenza potrebbe generare una plusvalenza, rendendolo un profilo appetibile per club italiani ed esteri. Anche per lui, però, si attende un’offerta ufficiale.

Sarri, da sempre attento all’equilibrio tattico, sta lavorando con il gruppo in ritiro e ha già dato indicazioni su chi potrebbe rientrare nel progetto e chi no. La sua visione resta centrale nella costruzione della rosa, e le eventuali cessioni saranno coerenti con le sue esigenze di gioco.

Il calciomercato della Lazio non è ancora entrato nella fase calda, ma la direzione è chiara: nessuna rivoluzione, solo operazioni mirate, nel segno della sostenibilità economica e della coerenza tattica.

SOCIAL - Lazio, i gol di ieri visti da una prospettiva inedita (VIDEO)

Lazio – La gara di ieri contro il Galatasaray è terminata con un soddisfacente 2 a 2 per gli uomini guidati da mister Maurizio Sarri. Un autorete e un gol del Taty Castellanos, arrivato al termine di un’ottima trama tattica di gioco, hanno impedito alla doppietta di Torreira di far uscire i biancocelesti nuovamente sconfitti in amichevole.

Lazio, una buona squadra per 70 minuti, poi il crollo: l’analisi

La Lazio si è resa partecipe di un’ottima gara alla Rams Park Arena. Mattia Zaccagni e compagni hanno dimostrato grande tenacia, rimanendo in gara anche dopo l’1 a 0 subito dopo i primi venti minuti di gioco, trovando un uno-due in pochissimi minuti prima del fischio finale del primo tempo (analisi della prima frazione di gioco qui).

Nella ripresa più volte gli uomini di Sarri sono andati vicini alla rete del possibile 3 a 1 definitivo, soprattutto con Pedro che, a porta spalancata, spedisce fuori il pallone della vittoria. Buona tenuta difensiva scardinata solamente da un eurogol di Torreira su cui Provedel, rimasto completamente immobile, poteva fare di più.

Finisce così con un pareggio la terza amichevole per la Lazio. Il bilancio ora racconta di una vittoria, un pareggio e una sconfitta nelle tre gare pre campionato disputate.

Lazio
Lazio, gli uomini di Sarri non vanno oltre il pareggio (2 a 2) contro il Galatasaray (Foto Fraioli)

Lazio, i gol biancocelesti da una prospettiva particolare

 

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Inter travolge la U23: 7-2, i big non si sono trattenuti!

Inter, esordio con goleada: 7-2 contro l’U23! I nerazzurri partono incerti ma dominano nella ripresa. #Inter #Calcio #Amichevole

L’Inter di Cristian Chivu ha dato il via alla nuova stagione con un inizio scoppiettante, superando nettamente la formazione Under 23 in una amichevole interna ad Appiano Gentile. Una partita che ha mescolato incertezze iniziali e un’esplosione offensiva nella ripresa, lasciando intravedere spunti interessanti per i tifosi curiosi di vedere come evolverà questa squadra sotto la guida del nuovo tecnico.

Buona la prima per l’Inter di Chivu contro l’Under 23

Contro la squadra di Stefano Vecchi, impegnata nei preparativi per il suo debutto storico in Serie C, i nerazzurri hanno mostrato una condizione fisica promettente e un attacco vivace fin dai primi minuti. Chivu ha optato per un’ampia rotazione dei giocatori, schierando due formazioni distinte tra primo e secondo tempo, con l’obiettivo di valutare tutti gli effettivi in un contesto reale di gara. Questo approccio ha permesso di testare la squadra in modo dinamico, rivelando una risposta sul campo che ha catturato l’attenzione per la sua varietà e intensità.

Pioggia di gol: a segno in sei, c’è anche il nuovo acquisto Bonny

La gara è stata segnata da una vera e propria ondata di reti, con sei diversi giocatori nerazzurri che hanno trovato la via del gol. A sbloccare il punteggio è stato il neoacquisto Ange-Yoan Bonny, che si è adattato rapidamente ai meccanismi della squadra. Si sono uniti a lui Kristjan Asllani su calcio di rigore, il capitano Lautaro Martinez, il giovane Pio Esposito, l’esterno Luis Henrique e Hakan Calhanoglu, quest’ultimo a segno nonostante le voci di mercato che lo riguardano. Tuttavia, la difesa ha mostrato qualche distrazione nel primo tempo, come evidenziato da un errore banale, bilanciando l’entusiasmo con qualche nota di cautela.

Primi segnali in vista dei test più impegnativi

Questa amichevole ha servito come primo passo per affinare i meccanismi del nuovo corso, offrendo una base solida di gol e atteggiamento positivo. Con questa performance, l’Inter si prepara ad alzare l’asticella nelle prossime sfide internazionali, dove avversari più impegnativi testeranno i progressi reali della squadra in vista dell’inizio ufficiale della stagione. I segnali incoraggianti visti finora promettono una campagna intrigante per i nerazzurri.

Calciomercato Lazio, solo 15 minuti per Noslin: cessione vicina?

Calciomercato Lazio – La dirigenza del club del Presidente Claudio Lotito, guidata dal Direttore Sportivo Angelo Fabiani, si trova di fronte ad una scelta importante da dover compiere. Il tecnico Maurizio Sarri già ha fatto capire le proprie volontà, adesso spetterà alla società biancoceleste di riuscire a piazzare Tijjani Noslin in qualche squadra.

Calciomercato Lazio, ballottaggio terminato tra Cancellieri e Noslin? La partita di ieri dice tanto

Nella giornata di ieri parlavamo di un ballottaggio in casa Lazio che avrebbe riguardato anche il calciomercato Lazio. Quello tra Noslin e Matteo Cancellieri si prospettava essere un duello lungo, in cui ad averla vinta sarebbe stato chi si sarebbe adattato meglio ai nuovi dettami tattici di Maurizio Sarri.

Tuttavia, nella gara amichevole contro il Galatasaray, terminata con il risultato di 2 a 2, Mau sembra aver fatto la sua scelta. Infatti, senza Isaksen, il tecnico toscano ha optato per l’italiano dal primo minuto, facendo entrare dalla panchina Tijjani solamente per un quarto d’ora finale, proprio al posto del numero 22.

C’è da raccontare anche di una non proprio ottima partita disputata da parte di Matteo. Qualche giocata a due interessante con Castellanos, sì. Ma troppo poco per essere da Lazio, soprattutto per una squadra che mira a rientrare nell’Europa che conta dopo un anno disastroso.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, Tijjani Noslin pronto a fare le valigie in casa biancoceleste? Sarri gli preferirebbe Cancellieri (Foto Fraioli)

A questo punto, risulta molto probabile che Noslin verrà messo ai margini del progetto firmato Maurizio Sarri, e la sua presenza nel corso di tutta la stagione allo Stadio Olimpico risulta sempre più improbabile. Di lui resterà iconica la corsa sotto la Curva Nord al seguito del gol della speranza contro il Bodo in Europa League.

 

Castellanos in picchiata nelle gerarchie? La mossa shock di Sarri dopo il ko con Galatasaray

Le gerarchie in attacco della Lazio si rimescolano: Castellanos in difficoltà dopo il Galatasaray?

I tifosi della Lazio si chiedono: chi sarà il vero protagonista al centro dell’attacco? Dopo l’amichevole contro il Galatasaray, il duello per il ruolo di centravanti è più acceso che mai, con Boulaye Dia che convince e scala posizioni, mentre Taty Castellanos continua a faticare. L’attaccante argentino è apparso nuovamente in difficoltà, non riuscendo a entrare nei meccanismi di Maurizio Sarri e rimanendo ancora a secco di gol in questo precampionato, un segnale che non sfugge agli osservatori.

La prestazione di Castellanos contro il Galatasaray è stata deludente. Come evidenziato dal Corriere della Sera, l’argentino è sembrato a tratti smarrito in campo, mostrando evidenti limiti nell’apprendimento dei principi di gioco del “sarrismo”. Queste difficoltà, a poche settimane dall’inizio del campionato, sono un campanello d’allarme che potrebbe influenzare le sceltefuture, anche se c’è ancora tempo per un’inversione di tendenza.

Al contrario, Boulaye Dia ha impressionato con la sua entrata in campo. Subentrato nel secondo tempo al posto di Castellanos, l’attaccante senegalese ha dimostrato maggiore dinamismo e intesa con i compagni, risultando più adatto al gioco della squadra. La sua abilità nel duettare con gli esterni e nell’attaccare gli spazi lo rende, al momento, una scelta più funzionale per l’attacco laziale.

Con le gerarchie in evoluzione, la Lazio guarda già alla prossima sfida. In vista dell’amichevole contro il Burnley in Inghilterra, le quotazioni di Dia sono in ascesa, e potrebbe partire titolare. Per Castellanos, invece, è tempo di ribaltare la situazione, sfruttando ogni opportunità per non perdere terreno in questa battaglia per il posto da centravanti.

Matteo Materazzi e la SLA: divorato dalla malattia, un milione e mezzo per l’ultima chance, pace con Marco sul campo della vita

La commovente lotta di un campione dietro le quinte: l’appello della famiglia Materazzi per sconfiggere la SLA

Immaginate una battaglia epica, dove il coraggio di una famiglia contro una malattia spietata ispira e fa riflettere: è la storia di Matteo Materazzi e la sua lotta contro la SLA, raccontata con cuore dalla moglie. Un appello che unisce amore e urgenza, ricordandoci quanto ogni secondo conti. #LottaControLaSLA #ForzaFamigliaMaterazzi

In una testimonianza che colpisce dritto al cuore, Maura Soldati, moglie di Matteo Materazzi, apre le porte alla sua vita privata, condividendo con il Corriere della Sera i dettagli di una sfida quotidiana contro una forma rara e aggressiva di SLA. È un racconto che mescola dolore e determinazione, dove la famiglia si stringe intorno a Matteo, incluso il fratello Marco, tornato a essere un pilastro in questo momento cruciale. Questa storia non è solo un grido di aiuto, ma un invito a riflettere su come l’amore possa trasformare l’impossibile in speranza, attirando l’attenzione su una lotta che potrebbe riguardare tutti.

“L’obiettivo è salvare la vita di mio marito e di chi in futuro affronterà la stessa malattia. Penso anche ai nostri figli, Geremia di 18 anni e Gianfilippo di 16, che hanno fra il 15 e il 20% di possibilità di sviluppare la medesima mutazione”. Queste parole di Maura evidenziano la posta in gioco, trasformando la loro battaglia in un appello universale per il futuro, un elemento che incuriosisce per la sua portata emotiva e familiare.

Mentre la situazione clinica di Matteo si complica, “Abbiamo solo una speranza, creare una terapia ASO personalizzata per la mutazione rara che lo ha colpito. Nel suo caso, poi, c’è una difficoltà in più: la proteina che si accumula nelle cellule neuronali e che le intossica è anche funzionale alla cellula stessa. Il che rende la ricerca di una cura più difficile”. Questa citazione sottolinea la complessità della malattia, spingendo il lettore a chiedersi come la scienza possa fare la differenza in tempo reale, in una corsa contro l’orologio che affascina per il suo mix di urgenza e innovazione.

I costi e i tempi rappresentano un ostacolo enorme, come rivelato da Maura: “Siamo in contatto con la Columbia University e il dottor Shneider, un pioniere. Servono un milione e mezzo di dollari. E tempo. Un anno, ma chissà se lo avremo”. È un dettaglio che accende la curiosità, facendoci interrogare su quanto vicina sia la salvezza e su come piccoli contributi possano cambiare il corso di una vita.

I primi sintomi della malattia emergono in modo graduale e inquietante, come narrato da Maura: “Da una forte depressione, che lo ha portato a chiudersi, a non voler più uscire con gli amici. Ci hanno spiegato che potrebbe essere stata il preludio alla malattia. Ha iniziato a zoppicare, pensava di essersi fatto male saltando una staccionata. Cadeva spesso, camminava in modo robotico, si stancava molto. Ma non voleva fare esami, non gli è mai piaciuto”. Queste parole creano un senso di suspense, invitando a riflettere su come le malattie possano iniziare in modo subdolo, simile a un avversario invisibile in una partita decisiva.

Il modo in cui la famiglia ha gestito la notizia con i figli è stato diretto e carico di emozione: “Tornando a casa ho provato a chiamare la mia psicologa per un consiglio, ma non mi ha risposto. Sono stata diretta con loro, senza troppi giri di parole. Quando l’ho sentita, mi ha detto che ho fatto bene”. Questo passaggio aggiunge un tocco umano, suscitando interesse sul coraggio necessario per affrontare simili conversazioni.

La reazione della famiglia è stata un misto di dolore e resilienza: “Abbiamo pianto per una settimana intera, giorno e notte. Poi abbiamo reagito. Io sono una persona pragmatica, lui ottimista per natura”. È un’affermazione che ispira, mostrando come il superamento del lutto possa trasformarsi in azione, un tema che cattura l’immaginazione per la sua forza interiore.

Oggi, la condizione di Matteo è precaria: “In pochi mesi ha perso l’uso delle gambe, finendo sulla sedia a rotelle. Oggi non muove più neanche le braccia, solo un po’ le mani. La malattia sta avanzando velocemente. Vorrebbe vedere crescere i figli ma non ci crede. È realista, il 50% di malati di Sla muore entro tre anni”. Queste parole, cariche di realismo, invitano a una riflessione profonda, alimentando la curiosità su quanto sia fragile e preziosa la vita.

Infine, il rapporto con il fratello Marco ha trovato nuova linfa: “Per anni hanno avuto un rapporto complicato, ma dall’inizio della malattia sono tornati a parlarsi quotidianamente. Anche Marco si sta spendendo nelle sue possibilità, non possiamo dimenticare che ha una famiglia. Ma è accanto a lui, come tutti noi. E di questo Matteo è felicissimo”. Questa chiusura sottolinea il potere della famiglia e dell’amicizia, lasciando un senso di speranza e unità che risuona come un vero inno alla resilienza umana.

Guendouzi domina di nuovo la Lazio: pressing spietato e leadership ferrea. Sarri lo considera irrinunciabile?

Guendouzi torna più forte che mai: una reazione da leader che stupisce tutti! #Lazio #Calcio #Guendouzi

Dopo un errore fatale che ha condizionato la sconfitta contro il Fenerbahce, Mattéo Guendouzi ha risposto alla grande, dimostrando di essere il leader che la Lazio stava aspettando. Nel match amichevole contro il Galatasaray, il centrocampista francese ha brillato con una prestazione eccezionale, guidando il pressing della squadra e confermando il suo ruolo come pilastro insostituibile. Chissà se questa è solo l’anteprima di una stagione da protagonista?

Come riportato da fonti attendibili, nei 67 minuti in campo, Guendouzi ha imposto un pressing asfissiante sui difensori avversari, assimilando perfettamente i dettami tattici richiesti. Inizialmente da solo per supportare l’attacco, poi alternandosi con Vecino nella ripresa, ha incarnato il motore della squadra, unendo corsa, aggressività e intelligenza tattica. Questa prova ha spazzato via le critiche, ribadendo con forza la sua centralità nel progetto biancoceleste – un vero colpo di scena che fa riflettere su quanto possa crescere un giocatore in pochissimo tempo.

Ma cosa rende Guendouzi così motivato? La sua mentalità emerge con chiarezza dalle parole rilasciate a fine partita, che rivelano una dedizione totale. «Ogni partita penso a dare tutto sul campo per la squadra, cerco di dare il meglio e lottare per il club per farlo crescere e spero sempre di ottenere il miglior risultato». Questa ambizione va oltre la singola gara, puntando anche a obiettivi personali, come migliorare in zona gol: «Spero di segnare di più, cercherò di essere più presente in area di rigore. Spero di fare tra i 5 e gli 8 gol in questa stagione». Parole che accendono la curiosità: è pronto a diventare l’arma in più della Lazio?

Il futuro di Guendouzi sembra saldamente legato alla Lazio, con la clausola rescissoria da 50 milioni di euro ormai scaduta, eliminando ogni dubbio sulla sua permanenza a Roma. La sua leadership e qualità saranno essenziali per una stagione piena di sfide, offrendo alla squadra un punto di riferimento affidabile per rilanciarsi verso nuovi traguardi. Con prestazioni del genere, i tifosi non possono che attendere con impazienza cosa riserverà il prossimo capitolo.

Provedel-Mandas, alternanza flop già al debutto? Le amichevoli testeranno la coppia

Provedel vs Mandas: L’alternanza in porta della Lazio funziona già? Scopri le incertezze emerse nell’ultima amichevole e cosa attende i biancocelesti verso l’inizio della stagione #Lazio #Calcio #Portieri

Il mistero sui portieri della Lazio si sta complicando sempre di più, lasciando i tifosi con il fiato sospeso. La competizione tra Ivan Provedel e Christos Mandas per il ruolo da titolare ha dominato l’intero precampionato, senza ancora una risposta chiara. L’ultima amichevole contro il Galatasaray, come riportato da La Gazzetta dello Sport, ha solo alimentato il dubbio, offrendo spunti interessanti ma anche qualche preoccupazione che potrebbe influenzare le scelte finali.

In campo contro i turchi, l’alternanza è stata messa alla prova in modo evidente: Mandas è partito titolare, con Provedel subentrato a mezzora dalla fine. Entrambi hanno sfoderato parate decisive che sottolineano il loro potenziale, ma non sono mancati momenti di incertezza. Secondo l’analisi del quotidiano, questi difetti difensivi hanno contribuito in parte ai due gol subiti dalla squadra, rendendo la sfida ancora più aperta e intrigante per chi segue da vicino le dinamiche biancocelesti.

Analizzando gli episodi chiave, gli errori sui gol hanno messo sotto i riflettori entrambi i portieri. Sul primo rete di Torreira, arrivata da un colpo di testa ravvicinato, Mandas ha mostrato insicurezza, fallendo un’uscita alta che avrebbe potuto evitare il problema. Allo stesso modo, per il gol del 2-2 sempre dell’uruguaiano, Provedel è stato superato da un tiro da fuori area potente ma non irresistibile, considerato “tutt’altro che imparabile”, un dettaglio che fa riflettere sulle loro prestazioni in momenti cruciali.

Ora, con il precampionato che avanza, appare evidente che una gerarchia definita sia necessaria per stabilizzare la difesa e mantenere alto il livello della squadra. Una rotazione continua in un ruolo così sensibile potrebbe non reggere per tutta la stagione, e nelle prossime amichevoli è probabile che vengano testati ulteriormente per raccogliere indizi decisivi. Con le settimane che corrono, le scelte finali si avvicineranno, promettendo di sciogliere questo nodo intrigante proprio mentre la stagione sta per iniziare.

Isaksen in rimonta sfacciata? Le chiacchiere dal Como che intrigano i tifosi

Isaksen verso il recupero? Aggiornamenti in arrivo per la Lazio e aggiornamenti dall’infermeria

Sta emergendo qualcosa di intrigante sull’infermeria della Lazio: Isaksen potrebbe essere sulla via del ritorno, con notizie che fanno sperare per Gigot. Cosa succederà nei prossimi giorni? #Lazio #Calcio #Infortuni #Recupero

Con la mini-tournée in Turchia archiviata, i riflettori si accendono sulla Lazio, che si prepara a tornare a Roma per l’ultima e decisiva fase della preparazione estiva. I tifosi si chiedono se la squadra riuscirà a essere al top per il test contro il Burnley e per l’esordio in campionato, ma c’è un’incognita: l’infermeria rimane affollata, e il tecnico dovrà valutare attentamente le risorse a disposizione.

Ora l’attenzione si sposta sul ritorno a Formello e sul prossimo impegno internazionale. La Lazio volerà in Inghilterra per sfidare il Burnley nell’amichevole penultima del precampionato, in programma sabato 9 agosto (e non 9 luglio, come erroneamente riportato in precedenza) al Turf Moor. Sarà un’opportunità affascinante per misurare la forma della squadra contro un avversario europeo, lasciando i fan con il fiato sospeso su cosa mostrerà il gruppo sul campo.

Sull’infermeria, le speranze sono alte per due giocatori chiave. Si attende il via libera per Samuel Gigot, alle prese con un mal di schiena che lo ha tenuto fuori dalla trasferta in Turchia, e per Gustav Isaksen. Come riporta Il Messaggero, l’esterno danese, reduce da una mononucleosi, è in attesa dei risultati delle analisi mediche per potersi unire di nuovo al resto della squadra e tornare in forma.

Per altri, però, i tempi sono più lunghi: Patric dovrà aspettare ancora. Il difensore spagnolo, colpito da uno stiramento nelle scorse settimane, resterà lontano dai campi per almeno un mese, con un rientro previsto solo all’inizio del campionato e un percorso di recupero che richiederà pazienza extra. Chissà se queste assenze influenzeranno la Lazio nelle sfide imminenti?

Lazio fugge dalla tournée turca: il programma che promette scintille nei prossimi giorni

La Lazio torna a Roma e si prepara per una sfida elettrizzante in Inghilterra!

La squadra biancoceleste è rientrata da una tournée in Turchia piena di emozioni, culminata in un pareggio contro il Galatasaray. Ora, con due giorni di riposo meritato alle spalle, i giocatori sono pronti a tuffarsi in una settimana decisiva, che promette allenamenti intensi e un test internazionale da non perdere. Chissà quali progressi mostreranno sul campo prima dell’esordio in campionato?

Il programma della settimana a Formello è stato delineato nei minimi dettagli, per garantire una preparazione ottimale. Martedì 5 agosto, la squadra si riunirà per una seduta di allenamento alle ore 18:00, seguita da una doppia sessione mercoledì per alzare il livello atletico e tattico. Giovedì 7 agosto, invece, ci sarà un’allenamento pomeridiano reso ancora più intrigante dalla visita del Commissario Tecnico della Nazionale, Gennaro Gattuso, al centro sportivo. Questa settimana potrebbe riservare sorprese che faranno la differenza per la stagione.

La trasferta in Inghilterra per l’amichevole contro il Burnley è l’evento clou che tiene tutti con il fiato sospeso. Come riportato da il Corriere dello Sport, venerdì la squadra partirà per Manchester e poi si sposterà a Burnley per l’ultimo grande esame del precampionato. La partita contro i Clarets, una squadra della seconda divisione inglese, si giocherà sabato 9 agosto allo storico stadio, il Turf Moor, con calcio d’inizio alle ore 16:00 italiane. Sarà un’occasione perfetta per testare la forma della squadra in un contesto competitivo.

Un test probante in vista dell’esordio a Como

Questa amichevole contro il Burnley non è solo un match amichevole, ma un vero banco di prova che potrebbe rivelare i segreti della Lazio per l’inizio della stagione. Con circa due settimane ancora da Countdown al debutto in Serie A, in trasferta contro il Como nel weekend del 24 agosto, ogni mossa in campo sarà osservata da appassionati e addetti ai lavori. Come risponderà la squadra a questa sfida? Non resta che attendere per scoprirlo.

Galatasaray Lazio 2-2. Il Video del match

Un bel pareggio quello della Lazio ottenuto in Turchia contro il Galatasaray. 2 a 2 contro i giallorossi di Istambul.

nel video di Galatasaray Lazio possiamo rivivere le emozioni più importanti di questo quarto match amichevole che chiude la parentesi in Turchia.

La Lazio ha giocato bene, tenendo testa all’avversario. certo che però far segnare Torreira al decimo del primo tempo non è stato di certo il massimo. Il suo gol di testa, forse con responsabilità di Alessio Romagnoli e Nuno Tavares poteva essere evitato.

Però la sorte ripaga, si fa per dire la Lazio, perché al 32′ il Galatasaray si fa gol da solo con un tocco beffardo di Davinson Sanchez che porta il risultato sul punteggio di uno a uno.

Poco prima della fine della prima frazione di gioco, lodevole progressione ‘come ai vecchi tempi’ del portoghese Nuno Tavares che dopo essersi fatto sessanta metri di campo serve egregiamente Dele Bashiuru che col destro calcia a rete ma il suo rasoterra viene respinto dal portiere turco Guvenc.

Al 45′ prima azione di puro stampo Sarriano: una transizione bella sulla metà campo della Lazio, Cancellieri s’invola sulla destra serve Zaccagni che porta la Lazio in vantaggio.

Nella ripresa la Lazio tiene botta sfiorando dopo un quarto d’ora il gol del tre a uno con Pedro con palla che esce di un soffio. Al 74 arriva però il gol di Torreira. All’ottantaquattresimo però una manovra troppo leziosa della difesa della Lazio stava per creare la frittata. Per fortuna che i turchi non riescono ad aprofittarne.

Gattuso irrompe a Formello: ha i suoi favoriti nel mirino, chi rischia?

Gattuso a Formello: un incontro carico di aspettative per la Nazionale! Cosa bolle in pentola con i biancocelesti? #NazionaleItaliana #SerieA #Lazio

Il nuovo corso della Nazionale italiana, guidato da Gennaro Gattuso, fa una tappa intrigante a Formello, il quartier generale della Lazio. Il commissario tecnico, impegnato in un tour per visitare i ritiri dei club di Serie A, arriverà giovedì 7 agosto, proprio alla vigilia della partenza della squadra per l’Inghilterra. Lì, l’8 agosto, è in programma un’amichevole contro il Burnley. Questa visita, come riportato dall’edizione odierna de il Corriere dello Sport, promette sviluppi che potrebbero influenzare le prime convocazioni della stagione.

L’agenda della giornata è ricca di obiettivi che alimentano la curiosità tra i tifosi. Il primo è un confronto diretto con l’allenatore Maurizio Sarri, per scambiare idee e rafforzare la sinergia tra il club e la Nazionale. Il secondo obiettivo è osservare da vicino i giocatori biancocelesti che potrebbero essere nel mirino per le sfide di settembre, come quelle contro Estonia e Israele nella Nations League. Gattuso vuole assicurarsi che questi talenti siano pronti, creando un ponte solido tra i mondi del club e della selezione azzurra.

Al centro dell’attenzione ci sono tre profili che Gattuso monitorerà con particolare interesse. Innanzitutto, si sincererà delle condizioni di Mattia Zaccagni, reduce da un intervento chirurgico per pubalgia e impegnato in un recupero delicato. Altro osservato speciale è Nicolò Rovella, già integrato nel gruppo dalla gestione precedente e ora chiamato a confermarsi. Per Alessio Romagnoli, invece, la strada è più complicata: con ogni probabilità salterà le prime giornate di campionato e avrà bisogno di tempo per tornare in forma, rendendo una convocazione immediata meno probabile.

A rendere l’incontro ancora più affascinante ci sarà la presenza di Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci, che accompagneranno Gattuso come capodelegazione e assistente tecnico. I due formeranno una suggestiva reunion dal sapore bianconero, avendo condiviso lo spogliatoio con Maurizio Sarri nella sua stagione alla Juventus nel 2019/20. Questo incrocio aggiunge un tocco di storia e intrigo, lasciando i fan a chiedersi come influirà sul futuro delle convocazioni e sui rapporti tra Nazionale e Lazio.

Gigot e il mal di schiena: La Lazio a caccia di verità nascoste nel calciomercato?

Il mistero dietro il “mal di schiena” di Samuel Gigot: un caso che potrebbe cambiare tutto per la Lazio? #CalciomercatoLazio #FuturoGigot #SerieA

Il futuro di Samuel Gigot alla Lazio è avvolto da un’incertezza che va oltre le semplici scelte tecniche. Il difensore francese è al centro di un caso complesso, che unisce un’evidente incompatibilità con il gioco del tecnico a un misterioso problema fisico, sullo sfondo di nuove e concrete opportunità di mercato che potrebbero portare al suo addio.

Il “mal di schiena” e il sospetto di un “mal di pancia”.
Il caso è nato quasi due settimane fa, quando Gigot ha accusato un “mal di schiena” che lo ha costretto a saltare l’intera tournée della squadra in Turchia, rimanendo a Roma per un percorso di recupero personalizzato. Come riportato da fonti attendibili, la speranza in casa Lazio è che si tratti di un semplice acciacco fisico, ma il dubbio serpeggia: dietro questo stop potrebbe nascondersi anche un “mal di pancia”, un malcontento legato alla sua posizione ormai marginale nel progetto tecnico.

L’incompatibilità tattica: le ragioni del possibile addio.
Il potenziale malumore di Gigot ha radici tattiche ben precise. Il tecnico, infatti, non lo considera un giocatore idoneo al suo calcio: essendo un “marcatore puro”, abituato a un tipo di difesa diverso da quello a zona richiesto, si trova in fondo alle gerarchie del reparto. Questa situazione, unita all’emergenza creata dal lungo stop di un altro difensore, crea un rebus per lo staff, che potrebbe trovarsi costretto a tenerlo in rosa per necessità numerica.

Cessione possibile: la pista araba e il nodo ingaggio.
Tuttavia, nonostante la carenza di uomini, la cessione di Gigot resta un’opzione concreta. A spingere per la sua partenza è il pesante ingaggio da 2 milioni di euro, che la Lazio vorrebbe risparmiare per rientrare nei paletti finanziari entro il 30 settembre. In questo senso, si è aperta una pista molto seria: sarebbero stati avviati contatti con club della penisola araba (Qatar e Dubai), disposti a garantire al giocatore lo stesso stipendio. Una soluzione che risolverebbe il problema tattico, quello economico e anche l’eventuale “mal di pancia”.

Lazio al bivio: Taglio doppio, Cancellieri sfida il compagno – Chi crolla?

Nel calciomercato della Lazio, due giocatori a rischio taglio: Cancellieri sfida Noslin per un posto! Chi sarà epurato da una rosa troppo ampia? #CalciomercatoLazio #Esuberi #SerieA

Il ritiro estivo della Lazio non è solo sudore e tattica, ma un momento cruciale per il futuro di diversi giocatori. Con una rosa che conta ancora due esuberi dopo la sola cessione di Tchaouna, l’allenatore sta utilizzando queste settimane per fare le sue valutazioni definitive. Come riportato da Il Messaggero, la competizione più intensa è in attacco, dove è in corso un vero ballottaggio per l’ultimo posto disponibile nel reparto. Ma chi uscirà vincitore da questa lotta interna?

In questa sfida, Matteo Cancellieri è direttamente coinvolto contro Tijjani Noslin. L’insistenza con cui l’allenatore sta impiegando Cancellieri nelle amichevoli ha un motivo preciso: vuole verificare se l’esterno romano può essere un’alternativa affidabile per la stagione o se debba essere ceduto per liberare spazio. “Tagliato” e messo sul mercato: alla fine del ritiro, uno dei due potrebbe essere sacrificato. La decisione spetterà all’allenatore, basata sulle prestazioni in campo.

Tuttavia, Cancellieri ha già fatto una mossa decisiva. Considerato un sicuro partente all’inizio del ritiro, la sua grande prestazione nell’amichevole di ieri sera contro il Galatasaray ha cambiato le carte in tavola. Le sue giocate decisive hanno dimostrato qualità e determinazione, mettendo pressione al rivale e facendo sorgere una domanda: riuscirà a convincere fino in fondo?

Dall’altra parte, Tijjani Noslin ha un vantaggio significativo: l’investimento economico di quasi 18 milioni di euro fatto dal presidente Lotito per portarlo a Roma, che complica una sua eventuale cessione. Ma l’attenzione dell’allenatore non si ferma all’attacco. Rimangono sotto esame (“sub iudice”) anche altri giocatori, come i difensori Gigot e Patric e il centrocampista Basic, in una rosa che deve essere alleggerita per la stagione in arrivo. Come evolverà questa situazione? Solo il tempo lo dirà.

Cancellieri spinge col Galatasaray: Sarri smette di brontolare?

Cancellieri brilla contro il Galatasaray: dal possibile esubero a stella emergente? Scopri cosa filtra sul suo futuro #Lazio #Cancellieri #PreSeason

Immaginate un giocatore che solo pochi mesi fa sembrava destinato a lasciare la squadra, ma che ora sta ribaltando completamente le aspettative. È proprio questo il caso di Matteo Cancellieri con la Lazio, protagonista di un precampionato sorprendente che ha catturato l’attenzione di tutti. Da inizio ritiro, quando era considerato un esubero pronto alla cessione, l’attaccante romano ha dimostrato una crescita esponenziale, culminata in una prestazione da vero protagonista nell’ultima amichevole contro il Galatasaray. Chissà se questa ascesa improvvisa cambierà davvero il suo destino in biancoceleste?

Nella sfida contro i turchi, Cancellieri è stato l’uomo in più dell’attacco della Lazio. È entrato in quasi tutte le azioni pericolose create dalla squadra, mostrando una maturazione evidente. Suo, infatti, il contributo decisivo in occasione di entrambe le reti: prima ha provocato l’autogol del momentaneo pareggio, poi ha fornito a Zaccagni l’assist vincente per il secondo gol. Una prestazione a tutto campo, che non è la prima di un’estate in cui sta brillando.

Il cambiamento è stato radicale: se a inizio luglio Cancellieri era visto come un esubero, ora le sue buone prove nelle prime uscite e la grande partita di ieri stanno convincendo l’allenatore a rivedere i piani. La scelta di schierarlo titolare per la seconda volta consecutiva è un segnale chiaro. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

Ora, Cancellieri non si accontenta più di un posto in rosa, ma punta dritto a una maglia da titolare. L’opportunità potrebbe arrivare presto, grazie alla situazione fisica di Gustav Isaksen, ancora ai box e da valutare. Con l’esterno danese indisponibile, l’attaccante romano si candida con forza per un posto nell’undici iniziale nelle prime gare ufficiali della stagione, completando così un’incredibile inversione di rotta che promette di tenere tutti con il fiato sospeso.

Guendouzi non si frena: “Lazio è forte, giochiamo da paura, Sarri è bravo possiamo crescere!”

Guendouzi entusiasta dopo il pareggio in Turchia: “Siamo forti e possiamo fare una stagione importante”! #Lazio #Guendouzi #Calcio

La tournèe turca della Lazio si conclude con un pareggio per 2-2 contro il Galatasaray, un risultato che lascia più di un interrogativo sul potenziale della squadra. Ma cosa ha detto il centrocampista Mattéo Guendouzi al termine della gara? Le sue parole, cariche di ottimismo, invitano i tifosi a sognare in grande, rivelando dettagli intriganti su come la squadra stia evolvendo.

Questo test contro un avversario di alto livello, come i campioni in carica del Galatasaray, ha offerto spunti affascinanti per i biancocelesti. Immaginate una partita in un ambiente elettrico come Istanbul, dove la Lazio ha dimostrato progressi tangibili nel gioco e nella forma fisica, tenendo testa a una formazione internazionale. È un segnale che fa riflettere: la squadra potrebbe essere pronta per sfide ancora più impegnative.

Ai microfoni di Lazio style channel, Guendouzi ha condiviso la sua analisi con sincerità, evidenziando la solidità della prestazione. Ecco cosa ha dichiarato: «Una Lazio forte che avrebbe meritato anche qualcosa in più nel secondo tempo. Il mio obiettivo è quello di aiutare la squadra a crescere e fare tutto in campo per i nostri tifosi. Questa è una Lazio che ha le qualità per giocare bene, è una Lazio che può crescere. Sarri? È quello di sempre. Abbiamo una bella squadra e se lavoriamo insieme possiamo fare bene e fare una stagione importante per tutti».

Le sue affermazioni trasmettono una fiducia palpabile, quasi contagiosa, sul futuro del gruppo. Guendouzi non solo ribadisce la coesione interna, ma lascia intendere che con il giusto impegno, la Lazio potrebbe scrivere una storia memorabile. È un messaggio che stimola curiosità: cosa riserva davvero questa stagione per i biancocelesti?

Gregucci in delirio per la Lazio: “Quel biancoceleste è immenso, e vi sconvolgerà il motivo”

Gregucci approfondisce l’attacco della Lazio: sorprese e valutazioni da non perdere! #Lazio #Calcio #Gregucci

Angelo Gregucci, ex difensore biancoceleste e oggi opinionista di rilievo, ha offerto spunti affascinanti durante un’intervista a Radiosei, focalizzandosi sull’evoluzione dell’attacco della Lazio. In un momento di transizione per il club, con potenziali uscite e giocatori da valutare, le sue parole accendono la curiosità su come si sta plasmando la squadra.

Gregucci ha toccato il quadro generale del club, evidenziando le dinamiche del mercato: «Sono convinto che qualche operazione in uscita la Lazio la farà prima della fine del mercato. C’è da dire che Sarri ha avuto la squadra praticamente al completo già all’inizio del ritiro, e questo è un vantaggio raro, anche in un contesto di mercato complicato come l’attuale». Questa prospettiva fa riflettere su quanto il timing possa influire sulle prestazioni future.

Passando al singolo caso di Cancellieri, l’ex difensore ha espresso dubbi intriganti: «Bisogna capire se ci sono offerte valide. Il Parma, ad esempio, non ha esercitato il riscatto. Sarà importante vedere se la Lazio deciderà di puntare ancora su di lui o se verrà ceduto». Chissà se questa decisione cambierà le carte in tavola per l’attacco?

L’analisi si sposta poi sulle possibili variazioni tattiche, con Gregucci che stimola l’immaginazione: «Mi incuriosisce capire se Sarri sarà costretto ad adattare il proprio calcio. Potremmo vedere una Lazio meno posizionale e più aggressiva nella pressione, soprattutto considerando le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Senza il terzo impegno settimanale, Sarri può dare qualcosa in più a diversi elementi della rosa». È eccitante pensare a come questi adattamenti potrebbero rendere la squadra più imprevedibile.

Sul fronte dei singoli, Gregucci non ha risparmiato giudizi netti, alimentando il dibattito: «Isaksen è superiore sia a Noslin che a Cancellieri. Premetto che non seguendoli ogni giorno in allenamento, il giudizio è parziale, ma da quanto visto finora, Isaksen sembra avere più qualità. Noslin ha fatto bene in parte della stagione a Verona, ma dovrà dimostrare di poter reggere il salto di qualità in un contesto come quello della Lazio». Queste parole invitano a monitorare da vicino le prestazioni di questi talenti.

Infine, un’occhiata al futuro con Belahyane, il giovane centrocampista che potrebbe emergere: «Come mezzala può essere interessante. Se Sarri lavora su di lui con continuità, potrebbe inserirlo nei meccanismi della Lazio, valorizzandone palleggio e doti tecniche». Con queste osservazioni, Gregucci sottolinea i margini di crescita per la Lazio, lasciando i tifosi con l’anticipazione di una squadra in costante evoluzione.