Il giovedì di fuoco dei tifosi del Galatasaray nel centro di Roma, è ancora vivo nelle menti dei cittadini romani e in quelle delle Istituzioni. Quest’ultime non hanno saputo “difendere” la città dall’assalto degli ultrà stranieri che, come spesso è accaduto in passato, hanno fatto letteralmente ciò che volevano una volta sbarcati a Roma. Ma le Istituzioni pensano solo a dividere le Curve perchè i violenti (sempre secondo loro) sono i biancocelesti e i giallorossi. Ma analizziamo con ordine questo incredibile PARADOSSO:
AGOSTO 2015 – “…Innalzamento delle barriere che separano il settore distinti dalle curve, in modo da impedirne lo scavalcamento; divisione delle due curve in due settori, attraverso l’installazione di un’apposita barriera; riduzione della capienza delle due curve; installazione di apposite separazioni, atte a creare corridoi per rendere più agevoli le operazioni di filtraggio e pre-filtraggio dei tifosi che accedono alle curve…”. Così parlò il Prefetto Gabrielli in occasione dell’inaugurazione delle barriere in Curva Nord e in Curva Sud dello Stadio Olimpico di Roma. Motivi di ordine pubblico, motivi di sicurezza. Ma il motivo era uno solo: limitare l’accesso al cuore della tifoseria di Lazio e Roma perché considerate violente.
SCIOPERO DEL TIFO = STADIO VUOTO – Non si fece attendere la risposta dei tifosi di Lazio e Roma che uniti iniziarono (e stanno continuando a portarla avanti) la battaglia per eliminare queste barriere. Lo Stadio non è più visto come un luogo di svago, ma di stress dovuti ai troppi ed eccessivi controlli che spesso hanno portato a disagi ai tornelli con file interminabili e gente esasperata. Ma tutto rientra nell’ordine pubblico voluto da Gabrielli che si è detto soddisfatto per la quasi eliminazione degli scontri (?) intorno e dentro l’impianto di gioco.
E GLI ULTRA’ STRANIERI? – Lo scempio che i cittadini romani hanno dovuto assistere mercoledì e giovedi nel cuore di Roma, da parte dei tifosi del Galatasaray, è ancora all’ordine del giorno nella Città Eterna. Come è mai possibile che 200 persone abbiano potuto fare il bello ed il cattivo tempo nel centro della Capitale d’Italia? Nonostante i ferrei (cosi’ dicono…) controlli da parte delle forze dell’ordine ed un piano sicurezza studiato a tavolino, i turchi si sono presentati in città con droghe, stupefacenti, armi e vari oggetti pericolosi, nonché ubriachi (e lo stop alla vendita degli alcolici al centro e nelle zone limitrofe dello Stadio?), spaventando i passanti e imbrattando la città.
EPPUR C’ERA UN PRECEDENTE, FEYENOORD – Lo scorso anno, 19 Febbraio 2015, i tifosi olandesi del Feyenoord, in occasione del match di Europa League contro la Roma, danneggiarono niente proprio di meno che… la Barcaccia! Danni da 1,2 milioni di euro e monumento da restaurare. Uno scempio, uno sfregio che ha indignato tutto il Mondo e che ha messo di nuovo in discussione le forze dell’ordine di Roma. Ma oltre al danno si aggiunse anche la beffa. Infatti i tifosi olandesi sono rimasti impuniti per mancanza di immagini idonee che potessero far risalire all’identità dei supporters colpevoli. Preme infine ricordare che gli scontri tra tifosi olandesi e polizia costarono 16 feriti tra le forze dell’ordine. Fatti abbastanza importanti da far prendere misure adeguate nel futuro. Cosa che però non è accaduta…
GABRIELLI DIA DELLE RISPOSTE – Inutile negare l’evidenza. La Questura di Roma si è fatta di nuovo trovare impreparata all’evento. E pensare che il 17 marzo verranno i tifosi dello Sparta Praga e la domanda è di nuovo la stessa: cosa accadrà? Roma non può essere presa in ostaggio da beceri tifosi che non hanno rispetto, in primis per chi li ospita, poi per i cittadini, per la storia di questa città e per il calcio in generale. Perché questo non è calcio, questa è ignoranza. Ma le responsabilità sono anche del Prefetto Gabrielli. Come si fa a pensare che il pericolo violenza sia a casa nostra e “prendersela” con i tifosi di Lazio e Roma, per poi consegnare le chiavi della città ai primi barbari stranieri che vengono a vedere una partita di calcio? Oltre allo sfregio per la storia di Roma e per l’immagine della politica di Roma e d’Italia che ne esce ridimensionata agli occhi dell’Europa, c’è anche l’umiliazione nei confronti di gente per bene che vorrebbe seguire la propria squadra del cuore allo Stadio, ma che per mille motivi è costretta a restare a casa. GABRIELLI DIA DELLE RISPOSTE AI TIFOSI BIANCOCELESTI E GIALLOROSSI, GRAZIE!
Marco Corsini

Si è tenuta ieri al Golf Club di Arenzano (Ge) la seconda tappa del Campionato Nazionale di Footgolf. Paolo Di Canio, nella categoria over 45, non è riuscito a bissare il successo ottenuto nella prima tappa. Al via della gara hanno preso parte 190 atleti, l’ex biancoceleste seppur caricato a mille dalla vittoria conquistata nel turno precedente non è riuscito ad andare oltre la ventunesima posizione finale terminando con il risultato di 71 punti. La tappa è stata vinta da Marchegiani Dennis, della squadra Roma Footgolf, che a pari merito con Caverzan Massimo, del Footgolf Treviso, ha totalizzato 65 punti aggiudicandosi la gara. Al terzo posto Piscopo Andrea della SS Lazio Footgolf, che ha terminato con 67 punti. Dopo la splendida giornata di ieri per la prossima tappa del Campionato Nazionale l’appuntamento è fissato per il 3 aprile in Toscana al Golf Club Poggio dei Medici di Firenze.
La prima fu quella famosa della contestazione del popolo laziale nei confronti del presidente Lotito, che per dare un segnale forte i sostenitori si presentarono all’evento ricordato come il giorno del “LiberalaLazio”, in 45.000. Era il 23 febbraio 2014, e in un clima surreale creato dai tifosi contrariati da una scriteriata gestione societaria, la Lazio del mister Edy Reja sconfisse 3-2 la squadra neroverde, in quell’occasione, allenata da Alberto Malesani. Quella sera fu una gara al cardiopalma, il gol iniziale di Radu fu pareggiato dall’ex di turno Sergio Floccari, neanche il tempo di esultare che dopo 2 minuti il Sassuolo venne punito dal bomber tedesco Miro Klose. A dieci minuti dalla fine, arriva quella che sembra poter essere la definitiva doccia fredda per la Lazio, punizione dell’appena subentrato Floro Flores e risultato di nuovo in parità. Ma come accaduto dopo il gol di Floccari che aveva visto la Lazio tornare subito in vantaggio, ecco di nuovo la reazione biancoceleste che passati 3 minuti trovano il gol del definitivo 3-2 grazie ad un’autorete di Paolo Cannavaro.
L’altro precedente tra le mura amiche biancocelesti è datato 5 ottobre 2014, scontro valevole per la sesta giornata
