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Ancelotti condannato a un anno per frode fiscale: il guru del calcio inciampa sul fisco

Svelati i dettagli della condanna fiscale di un top allenatore: cosa nasconde questa sentenza? #Ancelotti #FrodeFiscale #CalcioInternazionale

Nel mondo del calcio, dove i successi sul campo spesso fanno notizia, una sentenza dalla Spagna sta accendendo i riflettori su un capitolo inaspettato della carriera di un iconico allenatore. Carlo Ancelotti, ora alla guida della Nazionale brasiliana, è stato condannato a un anno di reclusione per frode fiscale legata al suo primo mandato al Real Madrid. Ma ecco il twist che incuriosisce: la pena è commutabile e non comporterà carcere effettivo, dato che è inferiore ai due anni. Cosa ha spinto i giudici a questa decisione, e quali lezioni imparerà il mondo del calcio da questa storia?

I dettagli emersi dalla Sezione 30 del Tribunale Provinciale di Madrid rivelano che Ancelotti è stato ritenuto colpevole solo per l’anno 2014, con un’evasione fiscale confermata di 386.361 euro, mentre è stato assolto dalle accuse relative al 2015. Questa parziale vittoria per la difesa solleva domande su come vengono gestiti i contratti nel calcio d’élite. Oltre alla reclusione, la condanna include una multa equivalente all’importo evaso e la revoca del diritto a ricevere sovvenzioni o aiuti pubblici per tre anni. In più, Ancelotti è tenuto a versare direttamente la somma all’Agenzia delle Entrate spagnola come responsabilità civile. Originariamente, le accuse puntavano a un’evasione totale superiore al milione di euro, ma la sentenza si è concentrata solo sul 2014, lasciando spazio a speculazioni su possibili errori procedurali.

Al cuore della vicenda c’è la gestione dei diritti d’immagine, con Ancelotti che si è difeso in aula affermando di non essere a conoscenza di alcuna irregolarità. Le sue parole sono state: «L’unica cosa che mi interessava era ricevere sei milioni netti per tre anni e non mi sono mai reso conto che ci fosse qualcosa di sbagliato, né ho ricevuto alcuna comunicazione che la Procura mi stesse indagando». In questa dichiarazione, Ancelotti enfatizza la sua focalizzazione sullo stipendio concordato, suggerendo una mancanza di consapevolezza riguardo alle implicazioni fiscali. Continuando la sua difesa, ha spiegato: «A quel tempo lo facevano tutti i calciatori, anche il mio predecessore, Mourinho, aveva la stessa struttura, quindi mi sembrava abbastanza normale accettarlo». Qui, l’allenatore evidenzia come questa pratica fosse diffusa, puntando il dito su una norma comune nel calcio che potrebbe averlo ingannato, e invitando a riflettere su quanto i club influiscano sulle scelte dei tecnici.

Questa sentenza non solo segna un momento di riflessione per Ancelotti, ma anche per l’intero panorama sportivo, dove i dettagli finanziari spesso si intrecciano con le vittorie in campo. Con la sua esperienza internazionale, come evolverà ora la sua carriera alla luce di questi sviluppi? Il calcio attende risposte che potrebbero cambiare le regole del gioco.

Paglia, ex Lazio: “Che figuraccia! Vi svelo i timori veri”

Esplosione di polemiche: un ex dirigente svela i timori dietro la gestione della conferenza stampa #Lazio #Polemiche #Calcio

Il mondo del calcio è in fermento per il caos scatenato dalla gestione della conferenza stampa, con voci autorevoli che continuano a far discutere. Un ex responsabile della comunicazione del club biancoceleste ha parlato ai microfoni di TMW Radio, offrendo un’analisi tagliente e rivelatrice. Le sue parole non solo criticano un errore evidente, ma insinuano motivazioni più profonde, lasciando i tifosi a chiedersi cosa stia realmente accadendo dietro le quinte. Questa prospettiva potrebbe cambiare il modo in cui si guarda alle dinamiche interne del team.

L’ex dirigente parte con una critica feroce alla professionalità della gestione comunicativa attuale. Egli afferma: “Mancano i fondamentali, squallore indicibile”. Con questa frase, l’ex responsabile sottolinea come l’assenza di competenze adeguate, come affidare la comunicazione a un giornalista esperto, abbia portato a errori frequenti e imbarazzanti, descrivendo la situazione come un vero e proprio disastro gestionale che non fa altro che danneggiare l’immagine del club.

Secondo l’analisi, il problema non era legato a un tentativo di “proteggere” l’allenatore da domande difficili, dal momento che lui avrebbe saputo gestirle con esperienza. Invece, l’ex dirigente individua una motivazione più complessa e “politica”, che solleva interrogativi sul vero equilibrio di potere all’interno della società. Questa lettura invita il lettore a riflettere su quanto le questioni comunicative possano mascherare tensioni più profonde.

La chiave del discorso è il potenziale conflitto interno, come evidenziato dall’ex dirigente: “dualismo con il presidente, ed è questo il problema”. Qui, egli spiega che la vera paura era quella di un confronto che esaltasse la popolarità dell’allenatore, vista come l'”unico grande acquisto” del club, rischiando di oscurare la figura del presidente e creando dinamiche di potere instabili. Tale commento solleva curiosità su come una semplice conferenza possa diventare un campo di battaglia per il controllo.

Ora, con l’attenzione su temi di campo come il passaggio dal modulo precedente al nuovo stile di gioco e l’adattabilità dei giocatori, la situazione resta sospesa. Non resta che attendere la fine del ritiro per vedere come si evolverà questo episodio, che continua a tenere i fan con il fiato sospeso e a interrogarsi sulle vere priorità del club.

Pedullà stuzzica Sarri: “Conferenza senza stampa? Meglio un monologo al Sistina”

Pedullà irrompe nel dibattito sulle conferenze: “Per un monologo vado al Sistina” #GiornalismoSportivo #LibertàDiStampa

Il mondo del calcio si trova al centro di una accesa discussione che solleva interrogativi sul ruolo dei media nelle presentazioni ufficiali. Dopo le polemiche che hanno portato all’annullamento di un evento previsto senza la presenza di giornalisti, un esperto come Alfredo Pedullà ha condiviso un commento incisivo, difendendo con passione i principi della libertà di stampa e invitando i lettori a riflettere su quanto sia essenziale il confronto in questi contesti.

Attraverso il suo profilo su X, Pedullà ha espresso una critica diretta contro l’idea di una presentazione controllata, sottolineando come perdere il dialogo con i giornalisti priverebbe l’evento di ogni valore autentico. Le sue parole rappresentano una difesa ferma del giornalismo, capace di accendere il dibattito e far pensare a quanti seguono lo sport da vicino.

Ecco il suo pensiero integrale, riportato così come espresso: «Le conferenze (ogni conferenza: dal RealMadrid alla terza categoria) devono essere aperte al pubblico, ai giornalisti, alle domande. Altrimenti la presentazione di qualsiasi allenatore, Sarri compreso, non avrebbe senso. E non avrebbe senso, per qualsiasi allenatore, prestarsi a simile balletto. Per un monologo vado al Sistina: toglimi tutto, ma non la libertà». [Questa frase sottolinea l’assurdità di un evento senza interazioni, paragonandolo a uno spettacolo teatrale privo di sostanza, e ribadisce che la libertà di porre domande è irrinunciabile per il giornalismo.]

L’analisi di Pedullà è tagliente e avvincente, definendo la potenziale conferenza un “simile balletto” che la riduce a una farsa senza vero scambio. La metafora del “Sistina” è particolarmente efficace, evocando un palcoscenico teatrale per evidenziare come un monologo non appartenga al mondo dell’informazione sportiva.

Nel chiudere con “toglimi tutto, ma non la libertà”, Pedullà eleva il discorso a un principio universale, riecheggiando il sentimento di molti nel settore. Questo intervento non solo critica una specifica situazione, ma ricorda quanto la trasparenza e il contraddittorio siano vitali nel calcio e nella vita pubblica, lasciando i lettori con una riflessione profonda su valori condivisi.

Artistico saluta la Lazio per la Juventus: ennesimo colpo basso ai biancocelesti?

Svolta nel Calciomercato: Artistico Lascia la Lazio per una Nuova Sfida allo Spezia! #Calciomercato #Lazio #Spezia

Hai mai sognato di vedere un giovane talento fare il salto decisivo nella sua carriera? Ecco una notizia che potrebbe catturare la tua attenzione: Gabriele Artistico, l’attaccante classe 2002 della Lazio, è pronto a partire in prestito per lo Spezia, segnando la fine di una trattativa estenuante che ha tenuto i tifosi col fiato sospeso per settimane. Con questa mossa, il calciomercato estivo si infiamma, offrendo un’opportunità intrigante per un giocatore promettente che potrebbe emergere come la prossima stella della Serie B.

Ma cosa ha reso questa storia così avvincente? La volontà del giocatore è stata decisiva, come spesso accade nei dietro le quinte del football. Artistico aveva espresso da tempo il suo desiderio di vestire la maglia dello Spezia, vedendo nel club ligure la piazza ideale per proseguire il suo percorso di crescita. Eppure, la trattativa si era arenata a causa di divergenze sulla formula del trasferimento, trasformando tutto in una vera e propria attesa da thriller sportivo – chissà se questa scelta lo porterà a brillare o a dover affrontare nuove sfide inattese.

Trovato l’accordo: prestito dalla Lazio – questa formula, che indica un trasferimento temporaneo senza obbligo di riscatto, è stata la chiave per sbloccare l’impasse, come confermato dall’esperto di mercato Alfredo Pedullà. In pratica, significa che la Lazio mantiene il controllo sul cartellino del giocatore, permettendogli di accumulare esperienza in un campionato competitivo come la Serie B, mentre lo Spezia si assicura un rinforzo motivato e talentuoso per il suo attacco. È un equilibrio perfetto che lascia aperta la porta a future sorprese, facendoci chiederci: riuscirà Artistico a sfruttare questa chance per tornare più forte che mai?

E ora, l’attesa sta per finire: Gabriele Artistico è atteso in Liguria già venerdì, dove svolgerà le visite mediche prima di firmare il contratto che lo legherà allo Spezia per la prossima stagione. Reduce da esperienze positive in Serie C, questa potrebbe essere l’occasione d’oro per lui di misurarsi a un livello superiore e dimostrare il suo vero potenziale. Con un nuovo capitolo che sta per aprirsi lontano dalla Capitale, ma con l’ambizione di tornarvi da protagonista, chissà se questa mossa segnerà l’inizio di una carriera da ricordare – una storia che i tifosi non vorranno perdere di vista.

La Nostra Storia, Tantissimi auguri a un simbolo della Lazialità, Paolo Di Canio. VIDEO

Oggi è un giorno speciale per Paolo Di Canio che compie 57 anni. Un’icona della Lazio e dello spirito laziale. Uno giocatore-simbolo più amato del club biancoceleste.

La Carriera di Paolo Di Canio alla Lazio

Nato nel quartiere periferico di Quarticciolo, Paolo Di Canio inizia a giocare nelle giovanili della Lazio da prestissimo. Dopo un periodo di prestito alla Ternana, è tornato a vestire la maglia biancoceleste dal 1987 al 1990. Questo periodo ha segnato l’inizio di una connessione profonda tra Di Canio e il club romano e l’esultanza storica nel derby vinto dalla Lazio contro la roma (1-0), giocato il 15 gennaio del 1989.

Il ritorno nella Capitale

Nel 2004, Di Canio è tornato a Roma per un secondo capitolo con la Lazio, rimanendo fino al 2006. Durante questa fase, è riuscito a segnare 20 gol in 124 presenze complessive. Questo traguardo ha consolidato ulteriormente la sua posizione nella storia del club.

Gli Auguri della Lazio

Come riportato dai canali ufficiali del club, la Lazio non ha mancato di celebrare questa giornata speciale per Paolo Di Canio, ricordando i suoi contributi significativi alla squadra e il forte legame che ha sempre avuto con i tifosi e la città. La Lazio ora non sta attraversando un buon momento, ma come ogni volta riuscirà a trovare una soluzione.

Lazio, nuovo addio amaro: il baby talento Francioli scappa al Bologna

Un altro talento in fuga dalla Lazio: Francioli approda al Bologna, cosa significa per il futuro biancoceleste? #Calciomercato #LazioTalenti #BolognaFC

Immaginate un vivaio di talenti che perde i suoi gioielli uno dopo l’altro – è proprio ciò che sta accadendo alla Lazio in questa estate turbolenta. Mentre il mercato estivo si infiamma, l’attenzione si sposta su Diego Francioli, un promettente difensore classe 2007, che sta per lasciare il nido biancoceleste. Questa mossa non fa solo notizia, ma solleva domande intriganti su come il club stia gestendo i suoi asset più preziosi, soprattutto con il settore giovanile già sotto pressione.

Secondo quanto riportato dall’esperto di mercato Gianluca Di Marzio – una fonte affidabile nel mondo del calciomercato, spesso in grado di anticipare le trattative con dettagli precisi – Francioli si trasferisce a titolo definitivo al Bologna. “Un colpo mirato per il club emiliano”, come descritto, sottolinea come i rossoblù stiano puntando su giovani di valore per rafforzare la loro rosa; questo commento evidenzia la strategia del Bologna nel valorizzare i talenti emergenti, trasformandoli in pilastri futuri.

Per la Lazio, questa partenza rappresenta un colpo non da poco, specialmente per la squadra Primavera guidata da Stefano Punzi, che deve affrontare la stagione senza possibilità di acquisti. Francioli, con la sua età e il suo ruolo, era visto come un elemento chiave, e la sua uscita lascia spazio a interrogativi su come il club possa trattenere questi prospetti in un mercato sempre più competitivo. È un colpo al cuore del vivaio, che potrebbe influenzare non solo le prestazioni immediate, ma anche la strategia a lungo termine.

Questa cessione si inserisce in una tendenza che non può non inquietare i tifosi: negli ultimi anni, il settore giovanile della Lazio ha visto partire diversi talenti promettenti. Mentre il Bologna rafforza il suo futuro investendo su giocatori come Francioli, a Formello si accumulano le partenze, evidenziando la necessità di una riflessione più approfondita sulla gestione interna. È un segnale che il club deve affrontare per non rischiare di vedere anni di lavoro andare a beneficio di altre squadre.

Claudio Lotito ricoverato al Gemelli: la verità dietro il malore che ha fatto tremare la Lazio!

Rimane alta l’attenzione intorno allo stato di salute di Claudio Lotito: il presidente della Lazio è ancora ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, dove si trova sotto costante osservazione da parte dell’equipe medica, dopo un presunto malore accusato nella giornata precedente. La notizia ha destato preoccupazione nell’ambiente calcistico e soprattutto tra i tifosi laziali, in attesa di comunicazioni ufficiali da fonti attendibili.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos, Lotito sarebbe attualmente impegnato in una serie di approfonditi controlli di tipo cardiologico. Il personale sanitario del Gemelli, una delle strutture ospedaliere più qualificate del Paese, sta monitorando la situazione con grande attenzione per ottenere un quadro clinico il più preciso possibile, evitando qualunque sottovalutazione.

La scelta di prolungare la degenza è stata presa con l’obiettivo di garantire la massima sicurezza, evitando qualsiasi rischio legato agli accertamenti in corso. Massima la riservatezza sulla sua situazione, ma da fonti vicine filtra che le condizioni siano sotto controllo, sebbene richiedano continua e costante supervisione medica.

Per ora, non è prevista una dimissione a breve termine. Lotito rimarrà nella struttura fino a quando tutti i test diagnostici non saranno completati e i medici potranno confermare un quadro clinico stabilizzato. Ulteriori aggiornamenti ufficiali sono attesi nelle prossime ore.

Cucchi non risparmia critiche: “Giornalisti, alzate la voce contro la Lazio”

Il giornalista Riccardo Cucchi difende il ruolo del giornalismo nello sport

Il caso della conferenza stampa, inizialmente chiusa ai giornalisti e poi annullata, continua a suscitare dibattiti accesi sul rapporto tra società sportive e informazione. Questa decisione ha innescato riflessioni profonde, mettendo in luce come le proteste possano influenzare le scelte dei club. Tra le voci più autorevoli, quella di Riccardo Cucchi, firma storica del giornalismo sportivo italiano, ha catturato l’attenzione con un commento sintetico e incisivo su un episodio che va oltre il singolo evento.

Cucchi ha elogiato la reazione dei colleghi, interpretandola come una vittoria per il diritto di cronaca e la necessità di porre domande, anche quelle scomode. La sua analisi si estende a un contesto più ampio, riflettendo sul ruolo cruciale del giornalismo nella società odierna e invitando a considerare le implicazioni per vari settori.

«La Lazio annulla l’assurda presentazione di Sarri senza giornalisti. La protesta dei colleghi ha prodotto un ripensamento. Bene. I giornalisti devono avere il coraggio di alzare la voce di fronte a chi vuole scappare dalle domande. Vale per lo sport, vale per la politica».
Questa frase sottolinea l’importanza di una protesta attiva contro le restrizioni, evidenziando come il coraggio nel porre domande sia essenziale non solo nello sport, ma anche in altri ambiti come la politica, per preservare la trasparenza e la responsabilità.

Il commento di Cucchi si allarga a un discorso più universale, trasformandosi in un appello alla deontologia professionale. Ribadendo che questo principio vale “per lo sport” e “per la politica”, invita i giornalisti a non accettare passivamente misure che potrebbero silenziare la stampa o ridurre le conferenze a monologhi controllati. In questo modo, la vicenda diventa un esempio di come il giornalismo debba agire come baluardo della democrazia, esigendo accountability da chi detiene il potere.

l'analisi - La Lazio è una polveriera e martedì la manifestazione dei tifosi contro Lotito

La Lazio è una polveriera. Niente da fare, non ci si riesce proprio a lavorare in maniera tranquilla.

In ordine: Baroni esonerato a fine campionato dopo esser riuscito nell’impresa di non far qualificare a nessuna competizione europea. Poi è stato chiamato Sarri che, detto in massima tranquillità, aveva riportato un po’ di serenità fra i tifosi e addetti ai lavori.

Però la Lazio di Lotito, il primo contestatore di Gravina, si è trovato a dover combattere contro il blocco del calciomercato per via della Covisoc che ha bloccato il mercato in entrata della Lazio. Il club biancoceleste può soltanto vendere. La decisione si basa sui dati della trimestrale al 31 marzo e i tre parametri Figc – indice di liquidità, indebitamento e il costo del lavoro allargato – sono stati sforati dalla società capitolina che, nonostante sia regolarmente iscritta al campionato di Serie A, non può effettuare acquisti. Il tifoso della Lazio non ha certamente gradito la decisione, soprattutto a fronte dei proclami fatti in questi anni dal presidente Lotito sulla solidità finanziaria della ‘sua’ Lazio.

Rovella, Zaccagni e Guendouzi e Nuno Tavares di fatto sono sul mercato nonostante la Lazio afferma che “In merito alle notizie diffuse oggi da alcuni organi di stampa in modo fuorviante sulla situazione economico-finanziaria della Società, si ritiene doveroso precisare che non esiste alcun motivo di preoccupazione. La S.S. Lazio dispone di risorse proprie e di una struttura gestionale consolidata, che da oltre vent’anni affronta ogni passaggio con lucidità, responsabilità e rigore. La solidità economica – finanziaria, la sostenibilità del progetto sportivo e la coerenza strategica rappresentano da sempre ed ancor di più oggi pilastri su cui si fonda l’identità del Club”.

Ciliegina sulla torta di questa situazione grottesca è arrivata ieri quando la Lazio ha comunicato per domani, giovedì 10 luglio, la conferenza stampa del nuovo tecnico, ma senza giornalisti per evitare ‘domande scomode’. Era meglio non organizzare nulla che indire una conferenza stampa senza chi rappresenta la stampa. Non ci vuole un laureato per capirlo.

La protesta dei tifosi della Lazio

Giustamente i tifosi della Lazio cercano di spronare come sempre la società che comunque ogni anno ‘galleggia’ costantemente fra il “vorrei ma non posso” e il “tiramo a campà“. Martedì 15 luglio i tifosi sfileranno verso il Campidoglio, partendo da Largo Corrado Ricci per manifestare tutto il loro (giustificato) malcontento verso una società che alla fine è troppo Lotito dipendente e, palese a tutti oramai, potrebbe fare molto molto di più.

 

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Dottoressa Mezzaroma assicura: Lotito in forma smagliante, pronto a dominare per 2500 anni!

Scopri i segreti del centro sportivo della Lazio e le parole sorprendenti su Lotito!

Cosa nasconde il cuore pulsante della Lazio in vista della nuova stagione? Durante un esclusivo open day, la presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900 ha condiviso dettagli affascinanti sulle strutture d’eccellenza e una battuta intrigante sul presidente. #Lazio #OpenDay #Calcio

In una giornata dedicata all’apertura al pubblico e alla stampa, la Lazio ha aperto le porte del suo centro sportivo di Formello, trasformandola in un’opportunità unica per esplorare le strutture rinnovate. Quest’evento, organizzato mercoledì 9 luglio 2025, precede l’inizio del ritiro estivo, previsto dal 14 al 26 luglio, e serve a dare un’occhiata esclusiva alle installazioni che rendono il club pronto per le sfide della prossima stagione. Immaginatevi strutture all’avanguardia, veri gioielli del mondo calcistico, che suscitano curiosità su come possano influire sulle prestazioni della squadra.

Durante questa occasione speciale, è intervenuta la dottoressa Cristina Mezzaroma, presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900, figura chiave nel mondo biancoceleste. Le sue parole, riportate dall’agenzia Adnkronos, hanno catturato l’attenzione per l’orgoglio espresso verso le infrastrutture e per un aggiornamento sulle condizioni del presidente Claudio Lotito, che era stato al centro di recenti discussioni mediatiche. Questo intervento non solo rafforza l’immagine del club, ma invita i tifosi a riflettere su quanto queste basi solide possano segnare il futuro.

Ecco la sua dichiarazione completa: «La Lazio ha a disposizione un centro sportivo che nessuno ha, un centro di eccellenza, e questa di oggi è una bella occasione per far vedere una realtà concreta. Lotito? Sta benissimo, finché non smetteranno di dargli contro lo faranno campare 2500 anni». Questa frase sottolinea l’orgoglio per le strutture uniche della Lazio, presentandole come un vantaggio insuperabile, mentre la battuta su Lotito trasmette una rassicurazione ironica, dipingendolo come un leader indomito che trae forza dalle critiche, alimentando intrighe su come ciò influirà sul club.

Queste affermazioni riecheggiano come un segnale di forza e resilienza, invitando a considerare come il centro sportivo di Formello possa essere il fulcro dei successi futuri, mentre l’atteggiamento positivo su Lotito chiude eventuali dubbi sulle sue condizioni, proiettando un’immagine di serenità in vista di una stagione carica di aspettative. Con dettagli del genere, i fan non possono fare a meno di chiedersi cosa riserverà il prossimo capitolo per la Lazio.

Lazio, due giocatori in anticipo: i ritardatari finalmente si svegliano per il ritiro

Due stelle della Lazio già al lavoro: un segnale promettente per il ritiro estivo! #Lazio #SerieA #Ritiro2025

I tifosi biancocelesti non vedono l’ora: la nuova stagione della Lazio è pronta a partire, con il ritiro estivo che si avvicina a grandi passi. Immaginate l’eccitazione di vedere i giocatori tornare in azione, soprattutto quando alcuni di loro stanno già mostrando segnali di dedizione assoluta. Manca davvero poco all’inizio ufficiale, fissato per lunedì 14 luglio al centro sportivo di Formello, dove gli allenamenti prenderanno il via per dare forma alla squadra.

Ma cosa accade prima di quel momento cruciale? Tutto inizia con il raduno fissato per domani, giovedì 10 luglio. I calciatori si sottoporranno alle tradizionali visite mediche di idoneità direttamente a Formello, un passo essenziale per assicurarsi che tutti siano pronti fisicamente. Subito dopo, toccherà ai test atletici personalizzati presso il centro specializzato Isokinetic – un passaggio che non solo valuta la condizione di ciascun giocatore dopo la pausa estiva, ma anche genera curiosità su chi potrebbe essere in forma smagliante fin da subito. Questo processo preliminare è come un’anteprima che tiene i fan col fiato sospeso, chiedendosi quali sorprese emergeranno.

E qui arriva l’elemento che stuzzica davvero l’interesse: nonostante il raduno ufficiale sia solo domani, alcuni giocatori hanno deciso di anticipare i tempi, dimostrando un impegno che fa riflettere. Già nella giornata di oggi, mercoledì 9 luglio, Mattia Zaccagni e Patric erano al lavoro a Formello. Questa frase sottolinea come la loro presenza precoce non sia solo una routine, ma un chiaro indicatore di professionalità e motivazione, spingendo i tifosi a chiedersi se questo li renderà protagonisti fin dall’inizio della stagione. Il difensore spagnolo ha proseguito il suo recupero post-intervento chirurgico alla caviglia destra di fine marzo con una seduta differenziata sul campo del Mirko Fersini, mentre Zaccagni ha seguito il suo programma in piscina dopo l’operazione all’inguine del 25 giugno per risolvere la pubalgia. Entrambi sono focalizzati sul rientro al più presto nel gruppo, un segnale importante in vista del ritiro, che evidenzia la loro determinazione a superare gli infortuni e contribuire alla squadra con rinnovata energia – un dettaglio che accende la curiosità su come influenzeranno le prestazioni future.

Intervista all’agente di mercato: “Sarà una Lazio dipendente da Sarri”

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Il punto sulla Serie A e le principali e attuali trattative di mercato l’oggetto dell’intervista esclusiva che l’agente e intermediario Eugenio Ascari ha rilasciato alla testata sportiva News.Superscommesse.it. Di seguito l’opinione di Ascari sulle difficoltà del mercato biancoceleste e sulla prossima stagione della Lazio di Maurizio Sarri.
Come vedi la Lazio del “Sarri bis”? Senza coppe europee e con difficoltà oggettive ad operare nel calciomercato in entrata, che Campionato ti aspetti dalla squadra capitolina?
Il mercato dei biancocelesti è bloccato per il problema dell’indice di liquidità; quindi, quello della Lazio è un discorso a parte. Dipende tutto da Sarri, solo da lui, dall’alchimia che riuscirà a costruire con la squadra, restituendo brillantezza a qualche giocatore che non ha reso in passato per quello che ci si aspettava. 
Il tutto a meno di una ricapitalizzazione di Lotito, che ad oggi sembra poco probabile. Per questo, a mio parere, si può già parlare di una Lazio Sarri dipendente”. 
Questa l’opinione del procuratore sportivo riguardo la Lazio di Sarri che mai come ora è alle prese con numerosi problemi: dal blocco del mercato per l’indice di liquidità rilevato dalla Covisoc alle condizioni di salute del presidente claudio Lotito ricoverato al policlinico romano Agostino Gemelli.

Zazzaroni attacca il caso Lazio: “Queste domande in ritardo valgono solo per esami di fine anno”

Zazzaroni attacca il nuovo sistema di conferenze della Lazio: “Domande pre-inviate? Solo per interrogazioni di fine anno!” #CalcioItaliano #Lazio #GiornalismoSportivo

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, non ci è andato leggero nel suo editoriale, suscitando non poco dibattito sul modo in cui la Lazio sta gestendo la comunicazione in un momento delicato. Con un tocco di ironia e una critica diretta, Zazzaroni si interroga sui motivi dietro le recenti scelte del club, lasciando i lettori a chiedersi se questa strategia sia davvero una buona idea per il mondo del calcio.

Nel suo testo, Zazzaroni inizia esprimendo solidarietà: «Innanzitutto in bocca al lupo a Claudio Lotito, reduce da un ricovero per accertamenti. E adesso una brevissima riflessione sull’ultima novità in tema di comunicazione introdotta dalla Lazio alla quale tutti noi vorremmo dare una mano in questo momento di conti non troppo floridi». (Qui, Zazzaroni mostra un approccio empatico, augurando il meglio al presidente Lotito mentre introduce il tema, invitando i lettori a riflettere su come il club stia navigando tra difficoltà finanziarie e scelte comunicative controverse.)

Egli descrive poi la nota ufficiale della Lazio, che ha limitato l’accesso dei media alla presentazione: «Con una nota ufficiale la società ha anticipato che la presentazione di Sarri non sarà aperta ai media i quali potranno inviare “una domanda per testata – precisa – indicando nome e cognome del giornalista”. “Le domande- si conclude nella nota – saranno lette in studio nel corso della diretta. Termine ultimo per l’invio mercoledì (oggi) alle 19”**. (Queste regole, spiegate da Zazzaroni, evidenziano un rigido controllo sull’interazione, come se il club volesse filtrare ogni domanda per evitare sorprese, alimentando curiosità su cosa ci sia da nascondere.)

Zazzaroni non nasconde il suo stupore, chiedendo apertamente: «Premesso che vorremmo solo parlare di calcio, non essere assunti, chiedo perché? Why? Pourquoi?». (Con questa tripla domanda in diverse lingue, l’autore esprime frustrazione universale, invitando i lettori a interrogarsi sul perché di una misura così restrittiva, quasi come un appello a una maggiore trasparenza nel calcio moderno.)

Tornando a un incontro recente, Zazzaroni ricorda di aver trovato l’allenatore in forma, ma usa ciò per puntare il dito contro le motivazioni del club: «Lunedì ho avuto il piacere di incontrare proprio Maurizio Sarri – in compagnia del figlio del mitico Giuseppe Virgili – a Santa Sofia, dove eravamo entrambi premiati, e l’ho trovato sereno, sorridente, molto lucido e consapevole dei problemi e delle soluzioni. E allora qual è la ragione di questo blocco della stampa (in presenza) dopo il blocco del mercato? Non credo che dipenda dall’assenza forzata del presidente, così come non capisco cosa possa temere la società». (Attraverso questa descrizione personale, Zazzaroni crea intrigo, suggerendo che se l’allenatore è così capace, perché limitare l’accesso? È un modo per far riflettere i lettori sulle paure nascoste dietro queste barriere.)

Infine, Zazzaroni paragona le domande pre-inviate a un contesto scolastico, criticando l’approccio: «Il lavoro del giornalista nella conferenza stampa è quello di fare domande che spesso vengono ispirate dalle risposte dell’intervistato. Le domande poste in anticipo vanno bene soltanto per le interrogazioni di fine anno quando rischi la bocciatura e i professori ti vogliono aiutare. Non è il caso di Sarri che sa cavarsela benissimo da solo in tutte le situazioni, anche le più scomode», e conclude con un’offerta: «Nel caso in cui la Lazio avesse qualche chiarimento da chiedere o precisazione da fare a proposito di questa vicenda, può inviare le domande e le osservazioni in anticipo a segreteria@corsport.it entro le 19 di oggi». (La prima parte sottolinea l’essenza del giornalismo sportivo, dove l’improvvisazione è chiave, e Zazzaroni usa l’analogia scolastica per rendere la critica più accessibile e curiosa; la seconda è un’apertura al dialogo, quasi una sfida, che lascia i lettori con l’idea di un possibile scambio per risolvere il mistero.) Questa mossa di Zazzaroni non fa che accendere ulteriormente l’interesse sul futuro della comunicazione nel calcio italiano.

Lazio Women beffa le rivali: arriva Karczewska, la nuova regina in attacco!

La Lazio Women fa un colpo da maestro: arriva l’attaccante Nikola Karczewska dal Milan! #LazioWomen #CalcioFemminile #NuoviAcquisti

Il calciomercato della Lazio Women si infiamma con un arrivo che promette di ravvivare le speranze dei tifosi: l’attaccante Nikola Karczewska è stata acquistata dal Milan. Chissà come cambierà il volto dell’attacco biancoceleste con questa mossa, che porta in squadra una giocatrice con grande potenziale inespresso dalla scorsa stagione? La società sta puntando su rinforzi di livello per costruire una rosa competitiva, e questo acquisto sembra il primo passo verso un campionato da protagoniste.

Con una strategia che sa di ambizione pura, la Lazio ha messo le mani su una punta centrale con un’esperienza internazionale di tutto rispetto, inclusi campionati prestigiosi come la Frauen-Bundesliga e la Women’s Super League, oltre alla Serie A italiana. Viene da chiedersi se questa mossa non sia il segnale che le biancocelesti mirano a scalare le gerarchie del calcio femminile, affidandosi a una calciatrice matura e pronta a fare la differenza in termini di gol e leadership.

A confermare l’operazione è la stessa società con la seguente nota ufficiale:
“La S.S. Lazio Women 2015 A.R.L. comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive della calciatrice Nikola Karczewska dall’ A.C. Milan. Attaccante polacca classe 1999, in carriera può vantare esperienze prestigiose con le maglie di Tottenham, Bayer Leverkusen e Milan. Con la propria selezione nazionale, inoltre, ha collezionato ventitré presenze siglando otto reti. Benvenuta Nikola!”
Questa dichiarazione ufficiale non solo ufficializza il trasferimento, ma trasmette anche l’entusiasmo del club per il nuovo arrivo, evidenziando il curriculum di Karczewska come un valore aggiunto per il futuro della squadra. Con un colpo del genere, la Lazio Women si prepara a una stagione che potrebbe riservare sorprese inaspettate.

Lotito al tappeto: indiscrezioni sulle condizioni del boss Lazio

Claudio Lotito ancora ricoverato: aggiornamenti che tengono il mondo del calcio con il fiato sospeso #Lazio #CalcioItaliano #PresSalute

Il mistero intorno alle condizioni di salute di Claudio Lotito, il presidente della Lazio, sta alimentando curiosità tra i tifosi e gli appassionati di calcio. Immaginate la tensione: un leader carismatico del mondo biancoceleste rimane ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, sotto una stretta osservazione medica dopo un presunto malore (un improvviso disturbo che ha allarmato tutti) che lo ha colpito ieri. Questa notizia, che sta facendo il giro degli ambienti calcistici, non fa che aumentare l’ansia, con tutti in attesa di notizie ufficiali per capire cosa stia davvero accadendo.

Le ultime informazioni rivelano che per il presidente della Lazio sono in corso ancora accertamenti cardiologici (esami specializzati per monitorare il cuore e garantire una diagnosi precisa). Basandosi su quanto appreso dall’agenzia Adnkronos, lo staff medico del Gemelli – un’eccellenza italiana – sta procedendo con controlli approfonditi e meticolosi. Questa cautela estrema dimostra l’impegno dei sanitari a non trascurare alcun dettaglio, mantenendo la massima privacy, anche se trapela che la situazione sia sotto controllo, pur richiedendo un monitoraggio costante che tiene tutti sulle spine.

Non ci sono piani per una dimissione imminente. Al momento, Claudio Lotito resterà all’interno della struttura ospedaliera fino al completamento di tutti i controlli necessari. Questa decisione sottolinea la priorità assoluta data alla sua salute, con ogni passo preso con la dovuta attenzione. Mentre i tifosi biancocelesti e l’intero panorama sportivo italiano sperano in un rapido miglioramento, gli occhi sono puntati su eventuali aggiornamenti medici attesi nelle prossime ore, alimentando l’attesa per buone notizie che potrebbero rimettere tutto nella normalità.

Sarri infuriato per la conferenza senza stampa: retroscena sulla sua sfuriata improvvisa

Svelati i retroscena di una conferenza stampa controversa: tensioni interne in casa biancoceleste! #Lazio #Calcio #NewsSportive

Nel mondo del calcio, a volte le storie dietro le quinte catturano l’attenzione più delle partite stesse, rivelando dinamiche interne che alimentano il dibattito. Una recente vicenda ha scosso l’ambiente biancoceleste, con una conferenza stampa inizialmente esclusiva ai media e poi rinviata, evidenziando contrasti sulla gestione della comunicazione. Questa situazione non solo riflette divergenze strategiche, ma suscita curiosità su come un club gestisca le relazioni con il proprio staff e i giornalisti, rendendo la vicenda un intrigante capitolo di tensioni latenti.

Al centro del caso c’è una divergenza di vedute tra la dirigenza e il tecnico, con la società che aveva optato per un formato innovativo, interpretato invece come un tentativo di limitare la trasparenza. Un giornalista ha ricostruito gli eventi, dipingendo un quadro di attriti culminati in una decisione improvvisa. Le sue parole offrono uno spaccato vivido di come piccole scelte possano escalare in problematiche più ampie, accendendo l’interesse su cosa accade dietro le porte chiuse dei club sportivi.

Nel suo intervento, il giornalista ha fornito dettagli precisi, mantenendo il virgolettato originale: «Dopo un confronto avvenuto dopo l’open day di oggi a Formello, la conferenza stampa di Sarri verrà rinviata. A breve dovrebbe uscire una nota della società. Il diesse Fabiani ha provato a spiegare che c’era l’intenzione di fare qualcosa di innovativo e non di mettere il bavaglio a Sarri. Il tecnico si aspettava di fare una conferenza stampa vera e propria, ieri sera quando ha saputo della chiusura ai giornalisti era molto contrariato». Questa dichiarazione evidenzia una frattura evidente: da un lato, l’intento di modernizzare l’approccio comunicativo; dall’altro, la frustrazione per una mossa percepita come restrittiva, che potrebbe compromettere il dialogo aperto tanto caro al tecnico.

In attesa della nota ufficiale del club, questa vicenda si configura come un momento di riflessione per l’ambiente biancoceleste, dove la gestione delle comunicazioni potrebbe segnare il futuro delle relazioni interne. L’episodio non fa che aumentare la curiosità su come si evolveranno le strategie, lasciando i fan e gli osservatori con domande aperte su equilibri e scelte all’interno del team.

Fabiani: “La conference? Roba vecchia e carina, non cambiamo mai… Sarri senza freni”

Svelata l’innovazione dietro la polemica alla Lazio: Fabiani rompe il silenzio! #Lazio #Calcio #PolemicheSulCampo

Immaginate una giornata al quartier generale della Lazio piena di tensioni e colpi di scena, dove una decisione improvvisa ha acceso le discussioni tra i media e il club. Tutto ruota attorno alla gestione di un evento che, a prima vista, sembrava routine, ma che ha finito per catturare l’attenzione di tutti. Cos’è successo esattamente? La società aveva inizialmente optato per una conferenza a porte chiuse, escludendo i giornalisti, una mossa che ha scatenato un’onda di malcontento immediato e costretto il club a fare marcia indietro in fretta.

Questa svolta inaspettata ha spinto il direttore sportivo Angelo Fabiani a intervenire direttamente per chiarire le intenzioni del club. Durante un open day per la stampa al centro sportivo, Fabiani ha cercato di dissipare le ombre, presentando la nuova formula non come una barriera, ma come un esperimento audace. Viene da chiedersi: è davvero possibile rinnovare i modi tradizionali di comunicare senza perdere l’essenza del confronto? La nuova idea prevede che l’allenatore parli come di consueto, ma con immagini proiettate alle sue spalle, in un formato descritto dal club come “innovativo”. Fabiani ha difeso questa scelta, ammettendo che elimina il contraddittorio diretto – quel botta e risposta che rende le conferenze così accese – ma insistendo che è un passo necessario per esplorare nuove vie e superare le abitudini consolidate.

Ora, ascoltiamo direttamente dalle parole di Fabiani, che ha dichiarato: «Volevamo fare una cosa carina ed innovativa. Manderemo immagini proiettate dietro di lui. Non c’è nessuno bavaglio che viene messo a Sarri, anche perché lui non è il tipo che si presterebbe a tutto questo. Capisco che possa sembrare che così non c’è il contraddittorio, ma se questo ci ferma, non ci apriamo mai all’innovazione». Con questa affermazione, Fabiani sottolinea che l’obiettivo era creare qualcosa di fresco e coinvolgente, senza intentare alcuna limitazione alla libertà espressiva, riconoscendo al contempo le preoccupazioni che una novità del genere potrebbe sollevare tra i media e i fan.

In conclusione, questa vicenda lascia aperte domande sul futuro della comunicazione nel mondo del calcio: riuscirà questa innovazione a bilanciare tradizione e modernità, o finirà per alimentare altre controversie? La Lazio, con Fabiani in prima linea, sembra decisa a spingere i confini, in un’era dove ogni mossa può diventare virale.

Sarri evade i giornalisti: Conferenza rimandata, “Respingiamo ogni tentativo”

La conferenza stampa rinviata: un colpo di scena che fa discutere! #LazioUpdate #NotizieSportive

Immaginate la sorpresa quando una notizia del genere arriva all’improvviso: la conferenza di presentazione tanto attesa è stata rinviata, e un comunicato ufficiale della società biancoceleste svela i retroscena. Ma cosa ha spinto a questa decisione? Scopriamolo insieme, con i dettagli che stanno accendendo il dibattito nel mondo del calcio.

Attraverso una nota ufficiale, la società ha annunciato il rinvio della conferenza, rispondendo anche alle critiche arrivate per la scelta di non aprire l’evento ai giornalisti in presenza. Quella che sembrava una mossa innovativa si è trasformata in qualcosa di inaspettato, lasciando perplessi e, a quanto si mormora, persino l’allenatore stesso. È un twist che fa riflettere: come una decisione all’avanguardia può ribaltarsi in un momento?

IL COMINICATO – Respingiamo convintamente qualunque tentativo di attribuire alla S.S. Lazio la volontà di limitare la libertà di stampa o di sottrarre il nostro allenatore al legittimo confronto con i giornalisti. Nulla di più lontano dalla realtà.
In questa frase, la società difende con forza la propria posizione, chiarendo che non c’è alcuna intenzione di ostacolare i media, ma piuttosto di promuovere un dialogo aperto.

La società ha sempre garantito il massimo rispetto nei confronti dell’informazione e dei professionisti che seguono il nostro mondo quotidianamente. Proprio questa mattina, per la prima volta nella storia del Club, abbiamo aperto il nostro centro sportivo di Formello alla stampa accreditata alla vigilia del ritiro, offrendo una visita completa che ha consentito di osservare da vicino le rilevanti innovazioni tecnologiche e strutturali introdotte.

La scelta di realizzare la conferenza di presentazione di Mister Sarri negli studi televisivi del Club nasce dalla volontà di offrire un prodotto tecnologicamente avanzato, innovativo e trasparente.
Qui, si spiega che l’idea era quella di modernizzare l’evento, combinando tecnologia e accessibilità per un approccio più dinamico e inclusivo.

La comunicazione moderna richiede linguaggi e strumenti nuovi, che sappano coniugare accessibilità, qualità e trasparenza. È in questa direzione che stiamo lavorando, senza alcuna intenzione di eludere il ruolo dell’informazione, ma anzi con l’obiettivo di valorizzarlo.
Questa parte sottolinea l’impegno per un’evoluzione nel modo di comunicare, enfatizzando che l’obiettivo è rafforzare, non indebolire, il legame con i media.

È questo, d’altronde, lo spirito con cui è nata la media company della S.S. Lazio, ideata e realizzata all’interno del nostro centro sportivo: una struttura che lavora quotidianamente per produrre contenuti di valore, garantendo un’offerta fruibile da tutti i media e dai nostri tifosi. Un progetto aperto, inclusivo e trasparente, che ha più volte dimostrato disponibilità e attenzione nei confronti della stampa.
In queste parole, la società evidenzia il suo sforzo per creare contenuti accessibili e collaborativi, trasformando il centro sportivo in un hub per l’informazione.

Ribadiamo la nostra disponibilità a un confronto costruttivo con tutti gli organismi della categoria, nel rispetto dei ruoli e nella convinzione che la collaborazione – non la contrapposizione – sia la chiave per rafforzare il rapporto tra sport e informazione.
Questa frase ribadisce un’apertura al dialogo, invitando a una partnership positiva per migliorare le relazioni tra il mondo dello sport e i giornalisti.

Infine, la presentazione ufficiale, inizialmente prevista per domani, verrà rinviata alla conclusione del ritiro precampionato, in accordo con il tecnico. Questa mossa lascia aperto il campo a nuove domande: come evolverà questa situazione, e cosa significherà per il futuro delle conferenze nel calcio? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è certa – il mondo dello sport non smette di sorprenderci.

TENSIONE - Lazio, Maurizio Sarri ancora una volta contro il Presidente Lotito

Nella giornata di ieri, la S.S. Lazio ha comunicato la chiusura alla stampa della conferenza di presentazione, successivamente annullata, del nuovo allenatore Maurizio Sarri. La scelta non è stata per nulla condivisa dal tecnico toscano.

Lazio, (Il Messaggero) la furia di Maurizio Sarri non si placa

Ancora tensioni in casa Lazio. La solita tarantella è rappresentata da loro due: Sarri e il Presidente Claudio Lotito. Mau non sta gradendo in alcun modo la gestione societaria a Formello. Nonostante ciò, la sua permanenza non è messa in dubbio.

Come riportato dall’edizione odierna de Il Messaggero, la decisione della Società di chiudere le porte ai giornalisti per la conferenza stampa di domani 10 luglio, in programma alle ore 18:00 al Training Center S.S. Lazio, non è piaciuta al tecnico, ma non solo, Sarri non ne era nemmeno al corrente.

Un altro, grave (gravissimo) errore di comunicazione da parte della società che sta trattando Sarri come un estraneo in casa. Il tecnico ha deciso di tornare nella Capitale per amore, ma quando ancora la pulsione sentimentale potrà durare in queste condizioni?

Lazio
Lazio, il neoallenatore biancoceleste Maurizio Sarri non è contento della gestione societaria di Claudio Lotito (Foto Fraioli)

Nessuno è reo, ma nessuno è innocente” diceva Alessandro Manzoni. La situazione in casa Lazio sembra essere questa. La Curva Nord e i tifosi biancocelesti chiedono solamente una cosa: chiarezza, nella speranza che le cose possano cambiare il prima possibile.

 

 

L’ex laziale Tare punta a strappare Lucca al Milan, scatenando una rivalità feroce nel calciomercato.

Il Milan accelera per Lucca: un colpo di mercato che potrebbe scuotere la Serie A? #Calciomercato #ACMilan #LorenzoLucca

Il calciomercato è in piena effervescenza, e mentre le rivali della Lazio muovono le pedine, il Milan sta dimostrando un interesse rinnovato per un attaccante che potrebbe fare la differenza. Secondo fonti attendibili, il nome di Lorenzo Lucca, attualmente all’Udinese, è tornato prepotentemente in auge tra le opzioni rossonere. Ma cosa succederà se le cose dovessero evolversi? L’attenzione è tutta sul futuro di un altro centravanti, che potrebbe aprire le porte a un trasferimento intrigante.

Gimenez, arrivato con grandi aspettative dal Feyenoord, non ha pienamente convinto la dirigenza del Milan. Le sue prestazioni altalenanti hanno lasciato perplessi i vertici del club, soprattutto dopo i recenti cambiamenti. “Considerato uno dei colpi più promettenti dell’inverno scorso”: questa frase sottolinea quanto Gimenez fosse visto come un investimento chiave, ma al tempo stesso evidenzia i dubbi sorti tra i dirigenti, trasformando la sua situazione in un’incognita che tiene tutti col fiato sospeso.

Con il nuovo allenatore che potrebbe optare per profili diversi, il Milan è pronto a esplorare alternative. Ecco che entra in scena Lorenzo Lucca, un giovane italiano che ha impressionato con la sua maglia in Friuli. La sua fisicità e la capacità di reggere da solo l’attacco – doti che lo rendono ideale per le esigenze rossonere – stanno alimentando la curiosità: potrebbe essere lui il rinforzo che cambia le carte in tavola?

Al momento, qualsiasi trattativa per Lucca è legata alla cessione di Gimenez. I rossoneri non vogliono sovraccaricare l’attacco senza prima sfoltire la rosa, e così si parla di un’operazione con formula di prestito e opzione di riscatto. Contatti con l’entourage del giocatore sono già in corso, ma l’esito resta avvolto nel mistero – un dettaglio che rende questa saga di mercato ancora più avvincente.

Per le rivali della Lazio, osservare questi movimenti milanesi da lontano significa tenere d’occhio potenziali squilibri in Serie A. Se Lucca dovesse arrivare al Milan, il club rossonero si rafforzerebbe con un giocatore giovane e abituato alla pressione del campionato, influenzando così gli equilibri della prossima stagione. Con il calciomercato che ancora riserva sorprese, il Milan si conferma tra i più attivi, deciso a non farsi sfuggire l’opportunità di emergere.