Home Blog Pagina 845

Benevento, due ex calciatori arrestati per aggressione: cosa è successo

0

Due ex calciatori del Benevento, Emanuele Agnello e Francesco Perlingieri, sono stati fermati per aver aggredito un giovane per motivi futili.

La vicenda è ancora in fase di sviluppo e i due ex calciatori avrebbero anche reagito ai carabinieri intervenuti durante l’aggressione al 19enne in strada, per questo sono stati fermati per aggressione e resistenza a pubblico ufficiale. Entrambi risultano già svincolati dal club giallorosso e sono originari di Torre Annunziata.

Agnello aveva esordito in Serie B il 1° marzo dello scorso anno all’Oreste Vigorito contro il Südtirol, ma era finito ai margini della prima squadra e non era più sceso in campo. Le strade di Emanuele Agnello e del Benevento Calcio si sono separate venerdì scorso. Lo aveva comunicato lo stesso club sannita con una nota stampa. Francesco Perlingieri, che non era mai sceso in campo con i sanniti e che lo scorso anno aveva giocato in prestito alla Paganese in Serie C, ha avuto il suo contratto con il Benevento risolto già lo scorso 21 novembre.

Fonte

Cori razzisti Udinese Milan, caccia agli autori: due già riconosciuti

0

Caccia ai tifosi razzisti di Udine: Maignan ha riconosciuto padre-bambino nelle immagini

L’Udinese, in seguito agli episodi di razzismo avvenuti durante una partita, sta collaborando attivamente con le autorità competenti, fornendo le immagini delle telecamere puntate sui primi sedili della Curva Nord, da dove sono partiti i versi razzisti indirizzati al portiere francese Mike Maignan. Già da parte di Maignan è stato fatto un riconoscimento di uno dei responsabili.

La solidarietà nei confronti di Maignan sta giungendo da diverse parti, anche a livello politico, con l’intenzione del sindaco di Udine di conferirgli la cittadinanza onoraria. Le indagini sono in corso per individuare i responsabili e le decisioni della giustizia sportiva sono attese, con la possibilità di chiudere la Curva Nord dell’Udinese per una o più partite. Secondo le prime informazioni, sembrerebbe che gli autori dei cori razzisti siano pochi, tra una e quattro persone. Maignan ha segnalato il riconoscimento di un padre con un bambino dalle immagini alla Procura della Federcalcio.

La magistratura ordinaria presto aprirà un fascicolo sulla vicenda e l’Udinese collabora con la polizia nell’analisi delle immagini fornite dalle telecamere. L’individuazione dei responsabili potrebbe comportare daspo pluriennali o il divieto di ingresso a manifestazioni sportive. Il club friulano ha annunciato il divieto a tempo indeterminato di partecipare alle sue partite al Friuli per i responsabili.

Maignan ha espresso il suo disappunto sui social, menzionando le autorità e la procura come coloro che avrebbero permesso il comportamento razzista, insieme ai tifosi presenti che non hanno reagito agli episodi.

Fonte

Calciomercato Lazio, la Fiorentina fissa il prezzo per l’obiettivo Ikonè

0

Calciomercato Lazio: trattativa per il giocatore Ikone tra l’interesse della Lazio e le richieste della Fiorentina

La Lazio è al centro di un’intensa attività sul mercato, orientata alla ricerca di un nuovo esterno d’attacco. Una delle opzioni prese in considerazione è quella di acquisire un giocatore in prestito con diritto di riscatto, al fine di valutarne le performance prima di procedere ad un eventuale acquisto definitivo.

Tra le recenti proposte si colloca l’interesse verso Ikoné della Fiorentina: il club viola si è dichiarato aperto alla cessione del giocatore, seppur con l’indicazione di condizioni economiche attualmente non accettabili per Fabiani, dirigente della Lazio. La Fiorentina ha investito 15 milioni di euro per l’acquisizione di Ikoné e ora pone come richiesta un prestito con obbligo di riscatto a 10 milioni di euro, una cifra che la Lazio sembra al momento non disposta a considerare.

Fonte

De Rossi alle avversarie in campionato: “Fate attenzione a questa Roma, ecco perchè”

0

Daniele De Rossi, il nuovo allenatore della Roma, ha condiviso le sue prime impressioni dopo la vittoria contro il Verona.

Durante un’intervista con DAZN, De Rossi ha sottolineato l’importanza della verticalizzazione e del possesso palla, avvertendo anche le squadre rivali, inclusa il Lazio, della forza della sua squadra.

De Rossi ha lavorato sull’implementazione di strategie di gioco più verticali e sull’ottimizzazione del possesso palla. Secondo l’allenatore, gestire il possesso palla in maniera efficiente e veloce è cruciale per evitare situazioni pericolose create dagli avversari. Ha suggerito che un gioco di possesso palla ben coordinato può essere divertente, ma solo se viene eseguito correttamente.

(Fonte: LazioNews24)

Milinkovic, retroscena che allontana il serbo dai biancocelesti

0

Milinkovic-Savic: retroscena che potrebbe allontanarlo dalla Lazio

Nel panorama del calciomercato della Lazio, si è diffusa l’ipotesi di un possibile ritorno di Milinkovic-Savic dall’Al Hilal. Tuttavia, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, un retroscena sembra escludere questa possibilità. Durante un incontro a Ryad, Milinkovic ha salutato i suoi compagni di squadra e lo staff, ma ha evitato sia Sarri che Lotito, suggerendo che i rapporti non siano dei migliori.

Questa situazione sembra allontanare la suggestione di un ritorno di Milinkovic-Savic alla Lazio. Durante un incontro a Ryad, il giocatore serbo ha evitato di salutare sia l’allenatore Sarri che il presidente Lotito, suggerendo che i rapporti non siano dei migliori. Questo retroscena sembra escludere la possibilità di un suo ritorno.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la possibilità di un ritorno di Milinkovic-Savic alla Lazio sembra allontanarsi a causa di un retroscena emerso nelle ultime ore. Durante un incontro a Ryad, il giocatore ha evitato di salutare sia l’allenatore Sarri che il presidente Lotito, rafforzando l’idea di rapporti non idilliaci.

Fonte

Allenamento Lazio, al via la ripresa verso il match col Napoli

Allenamento Lazio. Il ritorno al lavoro per l’allenamento della Lazio verso la sfida contro il Napoli in Serie A

La Lazio darà il via alla giornata di oggi ritornando ad allenarsi a Formello per preparare il prossimo match contro il Napoli. Dopo il ritorno ieri sera da Riad, i biancocelesti si dedicheranno subito alla preparazione della partita. Il tecnico Sarri ha deciso di concedere un giorno di riposo alla squadra domani, prima di riprendere gli allenamenti martedì. Queste informazioni sono state riportate dal Corriere dello Sport.

 

Diletta Leotta alla festa della salsiccia in Austria : l’abito è da capogiro !

Diletta Leotta si rilassa in Austria indossando l’abito tradizionale tirolese

La celebre presentatrice Diletta Leotta ha trascorso alcuni giorni di riposo in Austria per festeggiare i 5 mesi della sua piccola Aria, in compagnia del suo compagno Loris Karius e delle nonne della bambina. Durante la loro permanenza, la famiglia ha approfittato delle piste da sci e ha partecipato a una festa tradizionale tirolese chiamata Weißwurstel party.

Durante l’evento, sia Diletta Leotta che il suo compagno hanno aderito alla tradizione locale indossando abbigliamento tipico tirolese. La presentatrice ha optato per un elegante dirndl, mentre il calciatore ha indossato un abito tradizionale locale, mostrando una diversa prospettiva rispetto ai loro outfit abituali.

Il dirndl è un abito tirolese originariamente creato come uniforme per le donne domestiche in Austria nel XIX secolo ed è diventato un capo molto popolare tra le donne di classe elevata. Ancora oggi, tale abito è comunemente indossato durante specifiche celebrazioni e feste in Germania, Baviera, Austria e Alto Adige.

Per l’occasione, Diletta Leotta ha scelto un abito della firma Giacomelli, del valore di 1349 euro, rappresentando una variazione rispetto ai suoi abiti sportivi abituali e dimostrando la sua versatilità nel campo dell’abbigliamento.

Calciomercato Lazio, si osserva Alexander della Fluminense

Calciomercato Lazio: possibile nuovo arrivo dal Brasile, si osserva Alexander della Fluminense

La Lazio guarda direttamente in Brasile ? Il Fluminense sembra essere la destinazione, in con il centrocampista Alexander.

Il giocatore in questione è Alexsander Cristhian Gomes da Costa, un mancino alto poco meno di un metro e ottanta, giovane classe 2003. Dotato di buona tecnica e velocità, è già una presenza nella nazionale brasiliana e il suo valore di mercato è di 15 milioni di euro.

Tuttavia, non potrà trasferirsi prima di giugno, in quanto extracomunitario e la Lazio ha già occupato i posti disponibili per questi giocatori.
Il Corriere dello Sport riporta queste informazioni.

 

Serie A, la classifica aggiornata dopo Lecce-Juventus 0-3

0

Classifica aggiornata Serie A dopo Lecce-Juventus 0-3

La vittoria della Juventus sul Lecce ha avuto un impatto rilevante sulla classifica della Serie A, portando la squadra bianconera in testa.

Dopo il 0-3 nel posticipo Lecce-Juventus, la squadra bianconera si è posizionata al primo posto con 52 punti, seguita dall’Inter con 51 punti.

La classifica aggiornata mostra il Milan al terzo posto con 45 punti, seguito dalla Fiorentina con 34, l’Atalanta e la Lazio entrambe con 33 punti, e così via.

La partita ha determinato significativi cambiamenti nella classifica e si prevede che il punteggio continuerà a variare con le prossime partite.

Mark Fish spiega perchè ha scelto la Lazio invece dello United

Perché Mark Fish ha scelto la Lazio invece dello United

L’ex calciatore Mark Fish ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo la sua carriera e il suo arrivo alla Lazio. In un’intervista con Bolton News, ha fornito dettagli sul perché ha deciso di andare a Roma anziché al Manchester United.

Secondo Fish, l’ex manager del Manchester, Ferguson, desiderava valutare il suo adattamento alla squadra facendolo allenare con il Manchester United. Tuttavia, i suoi agenti hanno insistito sul fatto che fossero obbligati ad accettare l’offerta della Lazio. Il loro allenatore, Zdenek Zeman, voleva prenderlo immediatamente, e alla fine hanno deciso di andare a Roma anziché a Manchester. A 21 anni, la scelta tra Manchester o Roma non è stata affatto semplice per Fish.

Le dichiarazioni di Mark Fish rivelano che, nonostante l’interesse del Manchester United, alla fine ha deciso di firmare per la Lazio. Questa decisione ha segnato un punto cruciale nella sua carriera, e ha sottolineato la difficoltà di fare una scelta del genere a soli 21 anni.

Calciomercato Lazio, Rafa Silva occasione a 0, ma un’altra squadra di Serie A fa sul serio

Calciomercato Lazio, Rafa Silva occasione a costo zero, ma un’altra squadra di Serie A fa sul serio.

L’interesse della Lazio per Rafa Silva del Benfica è aumentato poiché il giocatore potrebbe unirsi alla squadra a parametro zero a partire da giugno. Il tecnico Sarri considera Rafa Silva un obiettivo importante da tempo.

Il presidente Lotito e il direttore sportivo Fabiani stanno valutando attentamente questa possibilità, consapevoli della concorrenza, in particolare dal Milan. La Lazio dovrà agire prontamente se desidera assicurarsi le prestazioni di questo talentuoso attaccante.

La situazione è in evoluzione, poiché il Milan è deciso a bloccare il giocatore per la prossima stagione, creando una vera sfida per assicurarsi Rafa Silva. La Lazio si trova di fronte alla necessità di agire rapidamente per competere con altri club interessati.

 

Arianna Mihajlovic: Sinisa e la terribile malattia, le sue parole a Verissimo

Arianna Mihajlovic: Sinisa e la terribile malattia

In un’intervista a Verissimo di Silvia Toffanin, Arianna Mihajlovic, la moglie di Sinisa Mihajlovic, ha toccato i momenti difficili vissuti durante la terribile malattia della leucemia che ha coinvolto suo marito. Durante l’intervista, ha condiviso dettagli intimi della loro lunga e intensa storia d’amore.

Arianna Mihajlovic ha espresso il suo shock nei primi mesi della malattia di Sinisa, sottolineando di non riuscire a fare nulla e di essere rimasta scioccata. Ha parlato dell’amore lungo 27 anni che ha vissuto con lui e della gratitudine di aver potuto condividere la vita insieme.

Dopo che Sinisa si era ripreso dal primo trapianto, ha avuto una ricaduta due anni e mezzo dopo, il che ha segnato un punto di svolta nella malattia. Arianna ha raccontato di aver capito di stava perdendo suo marito e di come la malattia sia stata devastante per entrambi. Ha ammesso di non essersi ancora ripresa da ciò che ha visto negli ospedali e di aver vissuto momenti drammatici vedendo il terrore negli occhi di Sinisa.

I medici hanno detto ad Arianna che non c’era più nulla da fare per Sinisa, ma lui non era a conoscenza della gravità della situazione. Ha rivelato che Sinisa le ha detto che gli dispiaceva non poter vedere i figli crescere. Così, insieme ai figli, hanno deciso di non dirglielo, facendo finta per evitargli il dolore.

Calciomercato Lazio, Kamada aria di addio ? Intanto Sarri sogna la stella del Genoa

Calciomercato Lazio, Kamada aria di addio ? Intanto Sarri sogna la stella del Genoa.

Come riporta Il Messaggero, tra la Lazio e Kamada è sempre più vicino un addio, se non adesso, sicuramente in Estate. Il giapponese sogna un approdo in Liga, ed al momento l’unico club interessato è il Galatasaray, destinazione che però il centrocampista non gradisce.

In caso di partenza, Sarri ha già stilato una lista di obiettivi, tra cui spicca la stella del Genoa : Albert Guðmundsson.

L’islandese 26enne si sta prendendo la scena e ha messo su di lui gli occhi di varie big inglesi e Napoli e Lazio.

La sua valutazione si aggira attorno ai 25 milioni di euro.

Calciomercato Lazio, El Ghazi può arrivare ora a parametro 0 : la situazione

Calciomercato Lazio, El Ghazi può arrivare ora a parametro 0 : la situazione.

Come riporta Il Messaggero, i biancocelesti potrebbero chiudere il primo colpo in entrata di questa sessione invernale, con l’olandese El Ghazi.

Il classe 1995 è difatti svincolato dal Mainz dopo un post instagram pro Palestina. Alto 1,89 può ricoprire tutte le zone dell’attacco. Se Sarri darà l’ok per l’operazione, Fabiani si metterà in moto per chiudere già in queste ore la trattativa.

 

Per Brio la Juventus è stata brava a mettersi dietro la Lazio. L’intervista

0

Il parere positivo di Sergio Brio sulla Juventus: capacità di superare le squadre forti
L’ex difensore Sergio Brio ha recentemente espresso il suo parere sulle prestazioni della Juventus nel campionato di Serie A.

In un’intervista a Tuttosport, ha sottolineato la straordinaria capacità della squadra di superare avversari e mettersi alle spalle squadre forti e ben attrezzate come Milan, Napoli e Lazio, dimostrando così di essere una squadra competitiva nonostante le difficoltà e le sfide. Brio ha inoltre evidenziato come la Juventus stia facendo un ottimo campionato nonostante sia considerata inferiore ad altre squadre in termini di organico.

La Juventus: una squadra competitiva nonostante le difficoltà
Secondo le parole di Brio, la Juventus merita elogi per la sua capacità di superare avversari quotati nonostante le sfide e le difficoltà. Questo atteggiamento competitivo dimostra la forza e la determinazione della squadra a emergere anche in situazioni critiche. Nonostante la rosa non sia paragonabile a quella di altre squadre, la Juventus ha dimostrato di essere all’altezza delle sfide e di potersi confrontare con le squadre più forti della Serie A.

Sottolineatura della competitività della Juventus
È evidente l’importanza di sottolineare la capacità della Juventus di essere competitiva nonostante le difficoltà e le sfide incontrate durante il campionato. Le parole di Sergio Brio mettono in luce l’atteggiamento positivo e l’impegno della squadra nel superare avversari considerati superiori, dimostrando che la forza di volontà e la determinazione possono fare la differenza nelle competizioni sportive.

In conclusione, Sergio Brio ha elogiato la Juventus per la capacità di mettersi alle spalle squadre forti e ben attrezzate come la Lazio, dimostrando di essere una squadra competitiva nonostante le difficoltà e le sfide. Questa testimonianza sottolinea il valore e la forza di volontà della squadra nella stagione attuale e dimostra che la Juventus sia in grado di competere al massimo livello nonostante le difficoltà.

Salvini esulta per l’abrogazione del Decreto Crescita

0

Salvini esulta per l’abrogazione del Decreto Crescita

Il ministro Salvini si è detto soddisfatto per aver abrogato il Decreto Crescita, definendolo un pregiudizio e una forma di concorrenza sleale ai giovani italiani e ai giocatori del nostro paese. Ha anche criticato coloro che rimpiangono l’abolizione del Decreto con l’obiettivo di pagare meno tasse sui calciatori stranieri di bassa qualità.

Salvini ha sottolineato l’importanza di far crescere i giovani dei vivai italiani e si è dichiarato favorevole ad agevolazioni, sconti o contributi per i ragazzi italiani che crescono nei settori giovanili anziché per l’acquisto di giocatori stranieri di basso livello che non contribuiscono alla storia calcistica italiana.

Caso Maignan – Punire tutte le offese non solo gli ululati, altrimenti sarebbe discriminante

0

Tiene banco – ancora una volta – la questione relativa alle offese all’interno dello stadio. Adesso è il turno di Maignan, portiere del Milan, il quale durante la gara di sabato scorso giocata a Udine, ha ricevuto degli ululati su cui poi è intervenuto l’arbitro, scatenando le solite reazioni degli “alti prelati”.

Sull’episodio si sono levate le solite, giuste direi, riflessioni. In primis siamo vicini al giocatore, all’uomo e all’atleta perché è stato offeso. Ora però c’è da capire ed è qui il grande dibattito, se l’offesa è contestualizzata soltanto all’interno del campo di gioco, non assumendo le caratteristiche associate al razzismo.

Bisogna anche capire che quell’offesa è atta solamente a innervosire l’atleta a vantaggio dei propri giocatori (che infatti seppur di origine africana, non vengono minimamente insultati, ma anzi vengono incitati). E poi bisogna fare dei distinguo: chi dice che l’insulto è razzista? Sicuramente non il giornalista politicizzato.

Il razzismo, secondo la definizione data anche dalla Treccani è una “Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore“. E non mi sembra questo il caso accaduto a Udine o in qualsiasi altro impianto sportivo, in quanto l’ululato non rientra assolutamente in questa casistica. L’ululato è oggettivamente fare il verso a una persona che è simile a un mammifero primato. La nostra specie deriva da questi mammiferi. Tutto qua. Deriviamo dalle scimmie.

Il ‘giochetto‘ che fanno alcuni giornalisti (purtroppo un classico della comunicazione politica) è etichettare le azioni contrarie al proprio punto di vista in base al loro credo politico. Giusto per citare qualche esempio: se critichiamo la politica estera di Israele siamo antisemiti; se critichiamo un giocatore africano siamo dei razzisti e via discorrendo. Non è così. L’ululato è un’offesa alla pari di “Vesuvio lavali col fuoco“; “Genova puzzi di pesce“; “Siete tutti i calabresi“; “Sei venuto col gommone; “Laziale burino” e “Zingaro di Mer**” ecc…

Da Udine a Palermo, l’offesa negli stadi è una brutta ma ormai consolidata tradizione. Sarebbe il caso di eliminarla dalle tribune una volta per sempre insegnando la cultura del Pro e non dell’Anti. Ma come si fa, se il contesto è quello odierno, dove l’offesa regna sovrana dappertutto. E poi il calcio non è più solo sport, dagli anni ’70 con l’avvento delle prime trasferte e la nascita dei gruppi di tifosi organizzati. Se nel calcio girano milioni di euro è anche per via di un’esaltazione tribale senza eguali. Il calcio ha da parecchio travalicato i confini prettamente sportivi diventando costume, appartenenza e identità sociale.

Ecco che quindi l’insulto è pura maleducazione se è gridato soltanto per innervosire l’altra tifoseria o il giocatore dell’altra squadra. Se dobbiamo punire l’ululato dobbiamo punire e sanzionare tutti gli altri insulti, altrimenti non sarebbe un giusto e – paradossalmente – diventerebbe in quel caso un discorso veramente razzista, perché si andrebbe a vietare soltanto un tipo di offesa mentre tutte le altre rimarrebbero impunite.

Come si fa a dire “fuori i razzisti dallo stadio“? Sono frasi dette così, senza nessun nesso logico, perché nel 2024 questo fenomeno tipico dell’Ottocento è ormai ampiamente sparito, anche perché altrimenti tutti i ‘bibitari’ che lavorano all’interno dello stadio avrebbero gravi problemi e non mi pare arrivino notizie in merito. Non è che una persona è razzista a fasi alterne.

L’ululato è un’offesa come ce ne sono tante all’interno di uno stadio. Andrebbero tutte sanzionate. Il problema però è che lo stadio è da sempre un luogo popolare e il calcio lo sport più popolare, non certo una biblioteca. Allo stadio si urla e si grida, si canta e si strilla. Questo non significa assolutamente che giustifichiamo l’ululato ma, sospendere una partita perché 10, 100 o 1000 persone facciano l’ululato mi sembra esagerato.

Eurorivali Lazio ko vs Bayern Monaco, sconfitta contro Werder Brema

Il Bayern Monaco, avversario della Lazio negli ottavi di Champions, ha subito una sconfitta contro il Werder Brema in una partita di Bundesliga. Il gol decisivo è stato segnato da Weiser. Questo risultato ha provocato la squadra di Tuchel a scivolare a -7 dal Leverkusen, attualmente in testa alla classifica, con una partita contro il Mainz da recuperare. E’ atteso che la prossima partita sia contro i biancocelesti.

Fonte

Retegui cerca di strappare il rigore a Gudmundsson: reazione dei compagni in Salernitana-Genoa

La partita tra Salernitana e Genoa è stata caratterizzata da una situazione di tensione durante il rigore del 2-1 a favore dei rossoblù. I protagonisti sono stati i due giocatori autori dei gol ospiti, Retegui e Gudmundsson, con il primo che non voleva concedere il calcio di rigore al compagno.

Dopo il tocco sfortunato di Lovato con il braccio, l’arbitro Orsato ha assegnato il rigore a favore del Genoa. Retegui, autore del primo gol e oggetto di lancio di oggetti da parte dei tifosi di casa, ha subito preso il pallone stringendolo sotto braccio. Il suo compagno di reparto, Gudmundsson, che probabilmente era il giocatore designato per i calci di rigore, ha cercato di convincere l’italoargentino a cedergli la sfera.

Le telecamere di DAZN hanno registrato l’invito del giocatore islandese rivolto a capitan Badelj, mostrando la propria insofferenza per la situazione e chiedendo al leader dello spogliatoio di convincere l’altro attaccante a rispettare le gerarchie. Durante tutto ciò, si è formato un capannello di giocatori rossoblù che hanno cercato anche loro di convincere Retegui a cedere il pallone.

Dopo diversi tentativi, seppure visibilmente contrariato, Retegui ha ceduto la presa sul pallone che è stato poi passato al battitore designato. Tutto ciò ha rappresentato una notevole responsabilità per il centravanti, il quale ha avvertito ancora di più il peso della situazione. Fortunatamente per lui e per il Genoa, il rigore è stato segnato, portando il punteggio finale del match a 2-1 per i liguri. Tuttavia, Retegui non ha partecipato all’esultanza immediata, restano un po’ in disparte, il che potrebbe richiedere un intervento di Gilardino nello spogliatoio.

Fonte

Follia all’Arechi: calcinacci lanciati a Retegui dopo il gol del Genoa alla Salernitana

L’arbitro Orsato ha raccolto quel frammento di cemento e lo ha adagiato a bordo campo. Ma sul rettangolo verde è piovuto di tutto, anche snack al cioccolato. Strootman ne ha preso uno e lo ha mangiato come atto di sfida nei confronti dei tifosi granata.

L’arbitro Orsato mostra il pezzo di calcinaccio lanciato in campo dai tifosi della Salernitana, come proposto dalle immagini di Dazn. L’arbitro Orsato lo raccoglie e lo consegna a bordo campo al responsabile della sicurezza. È lì, nei pressi di una delle telecamere che riprendono tutta la scena. Era stato lanciato dagli spalti dell’Arechi dopo la rete segnata da Retegui del Genoa contro la Salernitana. Ma non è stata l’unica cosa che gli è stata tirata addosso, a giudicare da quanto mostrato nell’intervallo da Dazn che documenterà quei momenti di follia in cui sul rettangolo verde, dal settore di Curva che ospita il cuore dei tifosi campani, piove di tutto. Perfino degli snack al cioccolato ancora incartati. Strootman ne prenderà uno, lo toglierà dalla confezione e lo mangerà come atto di sfida, guardando dritto verso i sostenitori avversari. Il gesto di Strootman verso i sostenitori rivali: mangia lo snack che gli hanno lanciato. Intervistato alla fine del primo tempo, il centrocampista olandese sminuirà la portata dell’episodio: “cose di calcio” dirà, preferendosi concentrare sulla prestazione dei liguri e su quanto c’è ancora da fare nella ripresa per tornare a casa con un risultato favorevole. La gravità di quei gesti, però, resta.

Cosa è successo dopo il pari. L’italo-argentino ha la fortuna di essere solo sfiorato alla nuca: viene preso di mira e se ne accorge in tempo, con la coda dell’occhio ha già notato quel che sta accadendo alle sue spalle. E avverte un leggero dolore improvviso: è stato centrato di striscio da qualcosa, porta una mano alla zona dell’orecchio sinistro e si accascia a terra. Il momento in cui, dopo il gol del pareggio, Retegui viene colpito di striscio da un oggetto scagliatogli addosso dagli spalti. I compagni di squadra, che erano corsi intorno a lui per condividere la gioia dell’1-1, gli fanno da scudo. Ed è allora che sul prato dello stadio carambola un po’ di tutto. Perfino delle confezioni di merendine, come si evince dalla sequenza delle immagini che sarà raccontata dal telecronista, Riccardo Mancini, nel proporre la ricostruzione dell’episodio. Retegui si alza poco dopo. Il direttore di gara si avvicina e gli chiede come sta, lui rassicura di sentirsi bene, che non ci sono problemi e può continuare a giocare.

Cosa rischia la Salernitana adesso? Nella migliore delle ipotesi può cavarsela con una multa (molto salata), nella peggiore delle ipotesi anche con la chiusura del settore dal quale è stato lanciato l’oggetto che ha colpito il calciatore del Genoa. Non fosse stato in grado di continuare, sarebbe andata incontro alla sconfitta a tavolino. Un altro episodio deprecabile dopo quello, altrettanto grave, avvenuto durante Udinese-Milan per i cori razzisti rivolti a Maignan, che abbandonerà il campo per protesta assieme al resto della squadra, e la sospensione momentanea del match.

Fonte