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Moviola Inter Lazio: Marchetti deludente, commette errore grossolano

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I quotidiani di oggi hanno criticato pesantemente l’arbitro Marchetti per la sua direzione di gara durante la semifinale di Supercoppa Italiana tra Inter e Lazio. Il Messaggero ha definito la decisione dell’arbitro “scellerata” e ha sottolineato che il VAR ha corretto il suo errore nel non assegnare un rigore dopo il pestone di Pedro su Lautaro.

Gli articoli dei giornali in edicola oggi parlano della prestazione dell’arbitro Marchetti nella partita di ieri tra Inter e Lazio. Secondo quanto riportato, la direzione di gara è stata giudicata insufficiente e il VAR ha dovuto correggere una decisione sbagliata riguardo al mancato rigore per la squadra di Inter.

I quotidiani in vendita oggi commentano la direzione di gara dell’arbitro Marchetti durante la partita di ieri. Il Messaggero ha sottolineato che l’errore più grave è stato quello di non assegnare un rigore alla squadra di Inter dopo un pestone di Pedro su Lautaro. Il VAR è intervenuto per correggere questa scelta dell’arbitro.

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Ravanelli: «Lazio senza Milinkovic, si vede» – analisi post-partita

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Fabrizio Ravanelli, ex attaccante della Lazio, ha rilasciato delle dichiarazioni dopo la sconfitta della sua ex squadra contro l’Inter. Le sue parole sono state pronunciate negli studi di Mediaset.

Ravanelli ha sottolineato l’importanza della mancanza di Milinkovic per la Lazio. Lo ha definito un leader del team e ha evidenziato il suo contributo in zona gol, considerandolo fondamentale per Immobile. La sua presenza in campo attirava l’attenzione dei difensori avversari, permettendo a Immobile di sfruttare situazioni di spizzate e profondità. La mancanza di Milinkovic è stata per lui un elemento chiave nella partita.

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Es-Lazio portiere Strakosha grato a Inzaghi: ecco perché

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Thomas Strakosha, ex portiere della Lazio, ha recentemente parlato della sua esperienza al Brentford in un’intervista con Gianluca Di Marzio. Durante l’intervista, ha espresso la sua necessità di giocare e la volontà di trovare una soluzione con la società, sottolineando il suo merito e la sua carriera.

Il portiere ha anche parlato del suo lungo infortunio dello scorso anno, evidenziando come nella vita possano succedere molte cose, ma sottolineando la sua determinazione a non mollare. Ha espresso la sua delusione per le aspettative non corrisposte quest’anno, ma ha affermato di voler solamente star bene e per questo è necessario trovare una soluzione.

Strakosha ha inoltre ringraziato Simone Inzaghi, l’ex allenatore della Lazio, per avergli dato l’opportunità di giocare quando era ancora giovane. Ha definito Inzaghi una persona eccezionale e ha espresso la sua gratitudine nei suoi confronti. Ha anche elogiato le capacità di allenatore di Inzaghi e gli ha augurato successo per la stagione, auspicando che possa vincere lo Scudetto.

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Squalifica Agnelli respinta, inibizione confermata: ex Juve scontento

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Il caso legato alla manovra stipendi ha visto coinvolto anche Andrea Agnelli, l’ex presidente della Juventus, che è stato squalificato per 10 mesi. Dopo la sentenza, Agnelli ha presentato un ricorso per ridurre la condanna, ma il collegio del Coni ha respinto la richiesta, ritenendola inammissibile.

Secondo l’avvocato della Figc, Giancarlo Viglione, la decisione della Corte d’appello si basa su elementi fattuali e il ricorso presentato è stato ritenuto inammissibile. Viglione ha anche evidenziato che altri dirigenti coinvolti nel caso, come Cherubini, Nedved, Arrivabene e Paratici, hanno scelto di patteggiare la propria condanna.

Il patteggiamento non costituisce una condanna, ma rimane comunque un fatto significativo secondo l’avvocato della Figc.

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Inter Lazio non interessava molto. Non facciamone un dramma

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Stamattina ci siamo svegliati tutti un po’ così. Ieri sera abbiamo perso male una gara che non ci ha visto mai protagonisti, contro un Inter che è molto più forte di noi e a cui auguriamo di vincere la Champions League.

Le statistiche del match sono impietose: la Lazio non ha mai tirato nello specchio della porta, praticamente ha fatto metà dei passaggi dell’Inter e il possesso palla è stato solo del 38%. Insomma una gara che sin dalle prime battute, mostrava delle differenze abissali. Però, tutto sommato, nel primo tempo avevamo subito soltanto una rete e nella ripresa potevamo quantomeno, non dico giocarcela, ma provare a opporre resistenza, e invece quel rigore così ingenuo, da parte di un giocatore esperto come Pedro, ha di fatto spezzato le gambe ai ragazzi chiudendo la gara. I rimanenti 40 minuti sono stati di una noia mortale. Un’agonia perché tutti noi sapevamo che “non c’era trippa per gatti”.

Una Supercoppa demotivante. Sarri ha ragione

La cosa che – forse – abbiamo tutti percepito è che i giocatori in campo non sembravano giocare al massimo dell’agonismo. Ok le differenze tecniche fra i due schieramenti su cui non si può far nulla, ma quello che è mancata è stata la grinta, la tigna e il mordente.

Sì i ragazzi hanno fatto il loro compitino, ma nulla di più e nulla di meno. Sarri ha ragione, come dargli torto. Una Supercoppa che non solo si gioca in un altro continente, ma che addirittura si gioca fra quattro squadre, di cui la Fiorentina che lo scorso anno è arrivata ottava. La Supercoppa deve essere disputata tra la vincente dello scudetto e la vincente della Coppa Nazionale. Punto. 

Il divieto di Mourinho di allenare il Napoli dopo l’esonero dalla Roma.

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La telefonata di Jorge Mendes al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha scatenato voci di mercato riguardo al futuro di José Mourinho e alla possibilità di un’opzione per l’allenatore al Napoli. Tuttavia, il regolamento attuale impedisce a Mourinho di assumere immediatamente la gestione della squadra campione d’Italia, a causa di vincoli contrattuali.

Il procuratore di José Mourinho, Jorge Mendes, ha parlato con Aurelio De Laurentiis, accendendo i riflettori sul prossimo passo del tecnico portoghese dopo il suo addio alla Roma. La telefonata ha innescato speculazioni su quale squadra Mourinho allenerà in futuro, se in Italia, Portogallo, America o di nuovo in Inghilterra.

Il presidente del Napoli è alla ricerca di un nuovo allenatore in seguito al recente flop della squadra e ha stretto un accordo con Walter Mazzarri solo fino al termine della stagione attuale. Il club punta a rilanciarsi nella prossima stagione dopo un anno difficile. La priorità per De Laurentiis è mantenere il quarto posto in campionato per garantirsi un posto in Champions League e superare la fase ad eliminazione diretta in Coppa con il Barcellona.

Dopo l’addio dalla Roma, Mourinho e il suo staff si trovano in una situazione di incertezza sul prossimo passo da compiere e speculazioni sul loro futuro si moltiplicano. L’ipotesi di un possibile accordo con il Napoli è stata accennata, ma De Laurentiis sembra puntare prioritariamente su Antonio Conte come nuovo allenatore, nonostante il suo rifiuto. Inoltre, la necessità di riformare la struttura e la dirigenza del club rende l’arrivo di un nuovo allenatore più complesso.

Il regolamento attuale non permette a Mourinho di diventare il nuovo allenatore del Napoli nella stessa stagione sportiva a causa delle disposizioni delle norme organizzative interne della Federazione. Tuttavia, potrebbe sottoscrivere un’intesa preliminare con il Napoli per la stagione successiva, a condizione che tutto sia regolato in conformità con le normative vigenti.

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Reazione squadra dopo urla Mourinho sull’aereo: “Ci avete fatto vergognare”

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Durante il volo di ritorno a Roma dopo la sconfitta contro il Milan, si è verificata una rottura tra José Mourinho e parte della squadra, coinvolgendo alcuni giocatori di peso. Il proprietario del club, Ryan Friedkin, ha informato suo padre Dan della situazione senza ritorno.

Emergendo da questo episodio, sembra che Mourinho sia vicino ad allenare l’Al Shabab, un club saudita che ha offerto una grossa somma di denaro. La rottura tra il tecnico e la squadra è avvenuta durante il volo di ritorno da Milano a Roma dopo la sconfitta 3-1 contro il Milan. Il direttore di Radio Radio, Ilario Di Giovambattista, ha rivelato che Mourinho ha sollevato la voce accusando la squadra di vergogna per la prestazione, scatenando una discussione tra l’allenatore e i giocatori.

A quel punto, Ryan Friedkin ha capito che non c’erano più basi per continuare con Mourinho e ha immediatamente avvisato suo padre Dan. Da lì, gli eventi hanno portato alla convocazione di Mourinho a Trigoria, un confronto animato con la proprietà e infine l’esonero dell’allenatore.

Questa è la quarta fine ingloriosa nella carriera di Mourinho e sembra che ci siano ancora tensioni tra lui e il club, con i suoi avvocati che valutano la possibilità di chiedere i danni d’immagine alla Roma per il modo in cui è stato licenziato.

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La Supercoppa Lazio senza tiri in porta: i numeri impietosi per Sarri

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La semifinale della Supercoppa Italiana ha visto l’Inter battere la Lazio con un punteggio di 3-0, dimostrandosi molto superiore. Questa vittoria ha interrotto una serie di 5 vittorie consecutive per la Lazio, segnando un vero e proprio blackout per la squadra. Maurizio Sarri, visibilmente provato, ha ammesso che la squadra ha vissuto un momento di difficoltà durato solo pochi minuti. Durante la partita, la Lazio è stata schiacciata sia in possesso palla che in occasioni da gol, con zero tiri nello specchio della porta.

Il predominio dell’Inter è stato evidenziato anche dai numeri: la squadra aveva il 61% di possesso palla contro il 39% della Lazio. Mentre l’Inter ha effettuato 23 tiri totali, di cui 7 nella porta avversaria e 3 trasformati in gol, la Lazio ha calciato solo 5 volte, con nessun tiro nello specchio della porta. Anche il dato relativo ai calci d’angolo ha evidenziato la sterilità offensiva della Lazio, con zero calci effettuati durante la partita.

Dopo il gol subito da Thuram, la Lazio ha cercato di recuperare, ma un gol di Felipe Anderson ha piegato un Lecce indomabile. Sarri dovrà ripartire da questa sconfitta, cercando di comprendere le ragioni di una prestazione così negativa, anche considerando le prime uscite positive della squadra in campionato. La partita ha evidenziato la forza dei nerazzurri e la fragilità della Lazio sotto pressione, dimostrato anche dai 11 falli commessi durante la partita.

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La vita in prigione di Dani Alves: dopo un anno chiede una richiesta speciale

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Dani Alves è detenuto da un anno nel carcere catalano di Brians 2 ed è stato rinviato a giudizio per il reato di violenza sessuale dalla Procura di Barcellona. Il processo per stupro che lo vede imputato inizierà il 5 febbraio prossimo: in base alla legge spagnola rischia una condanna fino a un massimo di 15 anni. Ad accusarlo è una donna 23enne spagnola, incontrata una sera nella discoteca Sutton della capitale catalana. L’aggressione e gli abusi sarebbero avvenuti il 30 dicembre 2022 in un bagno del locale. Il calciatore brasiliano è detenuto in condizione di custodia cautelare dal 20 gennaio scorso e i giudici hanno sempre respinto ogni istanza di liberazione su cauzione da parte dei suoi legali ritenendo alto il pericolo di fuga sia per la capacità economica, sia per la residenza in Messico (conservata nonostante il club Pumas abbia sciolto il contratto), sia per la doppia nazionalità brasiliana e spagnola, sia per la mancanza di accordi di estradizione tra i due Paesi.

Dani Alves si presenterà al processo con un nuovo avvocato: Cristóbal Martell non lo difende più. La difesa del giocatore si è concentrata su una narrazione secondo cui il rapporto sessuale avvenuto in bagno durante la serata nella discoteca sarebbe stato consensuale e non estorto con la violenza. Tuttavia, le testimonianze e i riscontri forensi raccolti hanno smentito questa versione dei fatti, portando alla decisione di mandare Alves a processo.

In carcere, Alves ha avuto difficoltà ad adattarsi alla nuova realtà e a fronteggiare la privazione della libertà. Ha avuto un grave disagio emotivo, ma è stato in grado di trovare una forma di sostegno tra i suoi compagni di prigionia. La sua situazione personale ha influenzato anche la sua vita privata, portando al divorzio dalla moglie Joana Sanz, che lo ha sostenuto durante quest’anno difficile.

La vicenda legale di Dani Alves è in corso e il processo inizierà il 5 febbraio. L’accusa di violenza sessuale potrebbe portare a una condanna fino a 15 anni, che avrebbe enormi conseguenze per la carriera del calciatore, considerando i numerosi successi ottenuti in campo. La difesa ha tentato di riportare la sua versione dei fatti, ma le prove raccolte sembrano contraddire la sua narrazione, con testimonianze contrastanti e versioni incongruenti dei fatti. Nei corridoi del carcere, è stato coinvolto in varie situazioni legate alla sua fama, ma ha ricevuto anche un sostegno finanziario da parte di Neymar, che ha pagato le spese legali e offerto aiuto in questa delicata fase della sua vita.

Adesso l’ex campione brasiliano è in attesa del processo, con la speranza di ottenere una sentenza meno severa rispetto alla condanna di 15 anni che potrebbe ricevere, ma la sua situazione personale e la sua carriera sono già state gravemente colpite dai trascorsi avvenimenti.

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Perisic passa dal Tottenham all’Hajduk: torna a giocare dopo infortunio, salario 1€/mese

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Ivan Perisic si è trasferito ufficialmente dall’Hajduk Spalato al Tottenham in prestito secco. Come già accaduto a Kalinic, anche lui percepirà un euro come stipendio mensile.

Dopo l’infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio destro e l’intervento chirurgico che lo ha costretto a chiudere la stagione in anticipo, Perisic riparte dalla sua Croazia e dall’Hajduk Spalato, club nel quale è cresciuto prima di spiccare il volo nel calcio europeo. Il prestito è fino al termine della stagione, fissato per il 30 giugno 2024.

L’ex esterno d’attacco dell’Inter si allenerà per tornare a disposizione prima della fine dell’annata 2023/2024. L’Hajduk sta cercando di vincere nuovamente il campionato, e l’arrivo di Perisic non peserà sulle casse del club, in quanto si è detto che percepirà un euro come stipendio mensile.

Perisic aveva iniziato la carriera nelle giovanili dell’Hajduk prima di lasciare il club all’età di 17 anni, nell’estate del 2006, andando al Sochaux in Francia. Attualmente è in riabilitazione e si è presentato ai tifosi dell’Hajduk mostrandosi sui canali social del club mentre firma il contratto e posa con la sua nuova maglietta.

Arrivato a Londra a parametro zero la scorsa stagione dopo 6 anni all’Inter, Perisic è stato molto utilizzato quando in panchina c’era Conte. Con la maglia del Tottenham ha totalizzato 50 partite, con 1 gol e 14 assist. Resta incerto il suo futuro dato che tra 6 mesi scadrà il suo contratto con il club inglese. Perisic potrebbe diventare un parametro zero o magari potrebbe pensare di continuare e chiudere proprio all’Hajduk la sua carriera.

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C.Ronaldo distrugge la Ligue 1 per attirare l’Arabia Saudita: “Siamo già superiori”

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Cristiano Ronaldo ha già dimostrato di essere a suo agio nella Saudi Pro League, dove gioca per l’Al Nassr. In questa squadra, ha continuato a stabilire nuovi record di gol, riuscendo a elevare il livello generale del campionato. Grazie alla sua presenza, la Saudi Pro League si è aggiudicata il diritto di essere considerata tra i campionati di maggior livello a livello internazionale, superando persino la Ligue 1 francese, dove Ronaldo non ha mai giocato nella sua carriera.

Ronaldo ha scelto di trasferirsi in Arabia Saudita subito dopo i Mondiali in Qatar, sia per ragioni personali che professionali. Il suo impatto in questa nuova realtà è stato evidente, con diverse situazioni da affrontare e superare. Attualmente, l’Al Nassr si trova al secondo posto in classifica, con Cristiano come il principale cannoniere del campionato. La squadra è anche arrivata ai playoff della Champions asiatica. Tutti questi numeri dimostrano l’impatto positivo di Cr7 in Arabia Saudita.

Durante gli ultimi Globe Soccer Awards di Dubai, Cristiano Ronaldo ha pronunciato una dichiarazione che ha già suscitato discussioni. Ha affermato che la Saudi Pro League è già meglio della Ligue 1 francese e che l’Arabia Saudita è in un percorso verso il massimo livello competitivo nel calcio. Queste affermazioni hanno ricevuto una risposta ironica da parte della Lega francese sui social media, con un fotomontaggio che vede la stella del calcio transalpino, Kylian Mbappè, dare una carezza a Cristiano Ronaldo. La risposta è stata accolta con divertimento dai tifosi della Ligue1.

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L’ombra di Totti sulla Roma post Mourinho: un nuovo ruolo?

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Dopo l’esonero di Mourinho, i tifosi della Roma si aspettano un coinvolgimento di Francesco Totti nella società, insieme al suo ex compagno De Rossi, ora allenatore. La rivoluzione in atto potrebbe portare l’ex capitano giallorosso a ricoprire un ruolo ancora vacante nel club.

Totti potrebbe presto tornare alla Roma in un ruolo di peso, dopo aver lasciato la società con polemiche e aver avviato un’attività di consulenza sportiva. La possibile chiamata della proprietà potrebbe portare Totti a svolgere un ruolo di direttore tecnico, in grado di collegare la squadra con la dirigenza. Il sostegno di De Rossi a questa eventualità ha fatto sognare i tifosi.

Il desiderio di Totti di rientrare nel club che lo ha consacrato come calciatore è noto da tempo, e ora che la possibilità sembra più concreta i tifosi iniziano a fantasticare su questa possibilità.

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Autore e motivo dello striscione anti-Lazio a Napoli-Fiorentina a Riad: la storia dietro la protesta.

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La partita tra Napoli e Fiorentina valida per la Supercoppa è stata contraddistinta da una situazione molto particolare andata in scena sugli spalti. Sulle tribune, tutt’altro che piene dello stadio di Riad, è spuntato uno striscione offensivo nei confronti della Lazio e fuori contesto. Cosa c’è dietro questa iniziativa e da chi è partita? Ci sono due ipotesi sui motivi di questo striscione.

Sono rimasti tutti sorpresi quando ha fatto capolino sugli spalti la scritta su sfondo biancoceleste “Lazio m..da”. Curioso il riferimento ad una squadra che non era tra quelle impegnate in campo, ovvero Napoli e Fiorentina, spuntato proprio nel finale del match. La squadra di Mazzarri si è guadagnata la possibilità di giocarsi la Supercoppa contro una tra Lazio e Inter. La prima ipotesi dietro questo striscione è quella raccontata da Sportitalia, attraverso le parole dell’inviato Tancredi Palmeri. Anche lui come tutti è rimasto interdetto quando ha visto l’insulto associato alla Lazio, che non c’entrava nulla con la partita in corso di svolgimento e con cui le due tifoserie non sembrano avere una particolare rivalità.

La seconda ipotesi si è palesata sui social ed è nata da alcuni tifosi arabi della Lazio. A detta loro dietro lo striscione ci sarebbe l’iniziativa di un sostenitore romanista che ha coinvolto poi i suoi amici per insultare gli odiati rivali. Una situazione surreale in una notte in cui a far discutere è stata la cornice di pubblico assolutamente al di sotto delle aspettative.

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Scontro Mirabelli-Raiola: Donnarumma, “Ho aiutato la famiglia per generazioni”

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Le dichiarazioni del procuratore di Antonio Donnarumma hanno scatenato polemiche in casa Padova. Il Ds Mirabelli ha risposto ricordando il ricco contratto dato al portiere da terzo portiere del Milan.

La situazione ricorda molto da vicino il caso di rinnovo contrattuale di Gigio Donnarumma con il Milan nel 2017. In questo caso, però, i protagonisti sono diversi, con il fratello maggiore Antonio come giocatore e Enzo Raiola come procuratore.

Le polemiche sono iniziate con le dichiarazioni di Enzo Raiola, che ha annunciato di aver ricevuto un’offerta da un club di Serie C per il portiere. Quest’ultimo, a 33 anni, sta valutando seriamente l’opportunità, in assenza di trattative per il rinnovo con il Padova.

La risposta piccata di Mirabelli non si è fatta attendere, sottolineando che la società aveva dato una linea chiara sulla questione rinnovi all’inizio della stagione. Si è detto sorpreso dalle dichiarazioni e ha espresso la delusione per l’uscita del procuratore, sperando che il giocatore possa dissociarsi da quelle parole.

Mirabelli ha anche fatto riferimento al contratto milionario dato ad Antonio Donnarumma nel 2017, quando è stato portato al Milan come terzo portiere, sistemando la sua famiglia e le generazioni future. Successivamente, Antonio Donnarumma si è dissociato dalle dichiarazioni del suo procuratore, affermando di essere orgoglioso di essere il capitano del Padova e di continuare a dimostrare il suo attaccamento alla maglia.

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La rivelazione di Milinkovic : “Mi manca la Lazio”

Milinkovic Savic, ex centrocampista della Lazio, ora in Arabia, ha rilasciato post Inter Lazio una mini intervista al Messaggero.

“Sconfitta ? Mi è dispiaciuto. Se mi manca la Lazio? Certo, sono stato 8 anni là. Qualche compagno l’ho visto”.

Inzaghi a Inter TV: “Volevamo la finale a tutti i costi e ci siamo riusciti”

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L’Inter di Inzaghi giunge in finale: commenti a caldo sulla vittoria contro la Lazio

In seguito alla vittoriosa partita contro la Lazio, il tecnico nerazzurro ha condiviso le sue riflessioni in un’intervista con Inter Tv.

Inzaghi ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, manifestando la determinazione del team di giungere in finale a tutti i costi. Il tecnico ha sottolineato il desiderio di continuare su questa strada positiva e ha fatto i complimenti ai suoi ragazzi per la grande prestazione offerta.

Nel concedere un’importante considerazione sulla prestazione di Pavard, Inzaghi ha riconosciuto il talento e l’impegno mostrati dall’intero team nell’affrontare un avversario così organizzato.

 

Sarri deluso ma non incazzato: Il divario con l’Inter c’è, ma non così ampio

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Il comandante Sarri ha voluto analizzare a caldo la partita persa dalla sua Lazio contro l’Inter, esprimendo il suo disappunto al termine del match. Rilasciando delle dichiarazioni ai microfoni di LSC, ha sottolineato che la differenza di gioco non era così amplia come il risultato finale faceva pensare. Ha ammesso che la Lazio deve prendersi le responsabilità per i demeriti tattici e mentali dimostrati durante la partita.

Il tecnico ha evidenziato un divario evidente sia dal punto di vista tattico che mentale rispetto all’Inter, sottolineando che i cinque cambi effettuati nel secondo tempo non hanno influito sul risultato finale. Ha inoltre dichiarato che la squadra deve assumersi la responsabilità per gli errori commessi, senza appellarsi alla sfortuna o agli episodi avversi. Ha sottolineato che gli episodi negativi spesso sono il risultato delle azioni di gioco, e che la squadra non è riuscita a cercare l’episodio fortunato ma si è esposta a quello sfortunato per tutta la partita.

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Anderson a LSC: “Questa sconfitta deve insegnarci, ma non abbassare la testa”

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Felipe Anderson, intervenuto ai microfoni di LSC, analizza a caldo la sconfitta subita dalla Lazio contro l’Inter e individua la via per il futuro del suo club.

Il giocatore riconosce che la squadra ha concesso troppo alla squadra avversaria durante la partita e che dovevano essere più solidi in difesa, evitando di concedere troppe occasioni. Nonostante la sconfitta, Anderson sottolinea l’importanza di ripartire senza perdere l’entusiasmo costruito in settimane precedenti e di imparare la lezione dalla sconfitta.

Anderson riconosce che durante la partita la squadra ha avuto difficoltà a leggere la situazione in campo, mancando di compattezza e di determinazione nel ribaltare la situazione e pressare in avanti.

Nonostante la sconfitta, Anderson ritiene che sia importante imparare da questa gara e non cancellarla, poiché solo così la squadra potrà crescere. Sottolinea l’importanza di non fermarsi, nonostante questa sconfitta, in quanto la stagione è ancora lunga e ci sono molte partite importanti da giocare. La squadra deve ritrovare subito la vittoria.

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Gila a LSC: “Nessuna scusa, non si può perdere così”

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Gila, lo spagnolo, commenta a caldo la sconfitta della Lazio contro l’Inter rilasciando una serie di dichiarazioni ai microfoni di LSC. Dopo la partita persa, Gila esprime la sua analisi della gara, usando parole molto forti per descrivere la prestazione della squadra.

Il giocatore definisce la partita come difficile da commentare, sottolineando che la squadra non è riuscita a mantenere lo stesso livello di prestazione delle ultime cinque partite. Gila afferma che è mancata cattiveria e personalità, e che la sconfitta non può essere giustificata. Riconosce che la Lazio ha giocato un brutto primo tempo e che mancava l’aggressività necessaria per affrontare una squadra come l’Inter.

Nonostante la sconfitta, Gila incoraggia la squadra a ripartire e a concentrarsi sulle competizioni in cui è ancora coinvolta. Sottolinea che la sconfitta contro l’Inter deve essere un punto di riferimento per capire cosa non fare in futuro, e per rafforzare la determinazione della squadra.

Infine, il giocatore esprime la sua convinzione che la squadra deve dimostrare più personalità, soprattutto contro avversari di alto livello come l’Inter. Sottolinea l’importanza di essere aggressivi e di affrontare le partite in modo diverso a livello mentale, per mantenere un buon livello di gioco in ogni occasione.

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Serie A oggi in TV: calendario e orari della 21ª giornata

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Il 20 Gennaio 2024 in Serie A si svolgerà la 21ª giornata con un programma interessante di partite. Napoli, Inter, Lazio e Fiorentina saranno impegnate nella Supercoppa, quindi non parteciperanno a questa giornata. Si inizia sabato alle 18:00 con la partita tra Roma e Verona, mentre si concluderà domenica alle 21:00 con Lecce-Juventus.

Senza la presenza di Inter, Napoli, Fiorentina e Lazio in Arabia Saudita, la 21a giornata presenta 6 match. Tra le principali ci sarà la partita tra Roma e Verona, dove debutterà Daniele De Rossi nella panchina giallorossa. Anche il Milan di Stefano Pioli sarà in cerca di conferme, affrontando una trasferta a Udine, mentre la Juventus chiuderà la giornata con la partita contro il Lecce.

Le partite della 21ª giornata di Serie A saranno trasmesse in esclusiva su Dazn. Solo la partita tra Udinese e Milan sarà trasmessa anche su Sky, con i rossoneri visibili sui canali Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K, Sky Sport 251 e in streaming su SkyGo e NOW.

Le altre partite di domenica 21 gennaio includono Frosinone-Cagliari alle 12:30, Empoli-Monza alle 15:00 e Salernitana-Genoa alle 18:00. Tutto il palinsesto sarà visibile su Dazn, mentre solo Udinese-Milan sarà trasmessa anche su Sky.

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