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Sta cominciando a far conoscere tutto il suo potenziale Sergej Milinkovic-Savic! Il colpo più costoso del mercato biancoceleste, in un mese ha conquistato la Lazio e i laziali grazie alla sua grinta, determinazione e talento. Sembrava già destinato a essere il bidone dell’estate, e invece il giovanissimo centrocampista serbo ha impiegato poco a diventare una pedina inamovibile dei biancocelesti.
Era stato detto in tempi non sospetti che Sergej Milinkovic-Savic era un giocatore dalle grandi qualità, (non a un caso era stato nominato tra i 3 giocatori più forti del mondiale Under 20, vinto dalla sua Serbia), ma non era facile per un ragazzo di soli 20 anni essere catapultato – dopo una trattativa estenuante – in una realtà importante come la serie A: altro paese, altra lingua, altra vita, la pressione di una grande piazza come Roma, senza tralasciare il peso dei 10 milioni di euro spesi…tutti fattori non ha agevolato il suo impatto.  “Non è un giocatore che sposta gli equilibri” aveva tuonato il d.s. della Fiorentina Pradé dopo aver perso il duello con la Lazio per il suo acquisto e fino a un mese fa i fatti sembravano dargli ragione. Poi all’improvviso la scintilla che cambia il destino…durante una partita con l’U21 serba Sergej ha messo in mostra tutto il suo repertorio (clicca qui per vedere) e da quel momento ha cominciato a crescere a vista d’occhio…il gol con il Dnipro in Europa League, le grandi prestazioni con Genoa e Hellas Verona…tutte prestazioni esaltanti  che, non solo hanno portato alla chiamata nella nazionale maggiore della Serbia, ma hanno fatto anche letteralmente stropicciare gli occhi ai tifosi biancocelesti e a tutti gli addetti ai lavori o quasi…si perché il suo agente Meteja Kezman non ha mai dubitato del suo assistito e ha ribadito questo concetto ai microfoni del portale Lalaziosiamonoi.it:

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“La Lazio è stata la scelta perfetta per Sergej, la squadra più adatta per un giocatore come lui. Certo, dispiace aver perso la Champions, era un obiettivo al quale tutti tenevano, ma ormai è il passato. Non avevo dubbi sul fatto che Milinkovic-Savic potesse affermarsi e fare bene, per me non è una sorpresa. Parliamo di un ragazzo umile, di un calciatore che in allenamento cerca di dare sempre il massimo. E’ arrivato a Roma al 50% della condizione e non era facile inserirsi in un meccanismo già collaudato come quello della Lazio, una squadra che lo scorso anno ha giocato il miglior calcio d’Italia. Sono felice dello spazio che si sta ritagliando, sta dimostrando parte del suo valore. Può ancora migliorare molto. Per farlo deve lavorare duramente ogni giorno, dare tutto se stesso in allenamento e in partita. Se proseguirà su questa strada potrà essere molto utile alla Lazio in questa stagione e per i prossimi anni”. 

LA TRATTATIVA – Abbiamo capito da subito che i dirigenti erano intenzionati ad andare fino in fondo e credo che la cifra stanziata per il ragazzo ne sia testimonianza. La Lazio lo seguiva da tempo, era in trattativa con il Genk, ma poi si sono inserite un paio di squadre, una di queste era la Fiorentina. Noi, però, siamo stati chiari sin da subito con tutte le parti in causa: la Lazio era la nostra unica opzione, avevamo dato la nostra parola a Igli Tare, non potevamo certo rimangiarcela. La Lazio, poi, ci ha sempre rassicurato dicendoci che avrebbero fatto di tutto per portarlo a Roma. La famiglia di Sergej era d’accordo con me, la Lazio era la squadra giusta, il posto perfetto per far sì che il ragazzo mostrasse il suo talento. E’ stata un’estate lunga, ma credo che i tifosi biancocelesti stiano cominciando a capire perché il club ha lottato così tanto per acquistarlo”. 

FUTURO TOP PLAYER?  – “Conosco Sergej da circa quattro anni, ho capito sin dal primo momento che avevo davanti un talento speciale. Già a Novi Sad, col Vojvodina, aveva fatto intuire quanto fosse grande il suo potenziale, non è un caso che il Genk, un anno fa, abbia speso buona parte del suo budget per comprarlo. E’ uno dei migliori nel suo ruolo, in Belgio si è affermato subito, senza patire alcuna difficoltà di ambientamento. Io in lui rivedo giocatori come Yaya Toure e Matic. Ma per arrivare a certi livelli, Sergej sa di dover lavorare sempre con impegno ogni giorno. Credo, però, che la Lazio si sia assicurata un grandissimo giocatore”. 

LA LAZIO – “Sergej è felice di essere alla Lazio, si trova molto bene a Roma. Ama già la maglia e i tifosi laziali. Non vedo perché dovrebbe cambiare qualcosa. Le voci fanno parte del calcio e in questo mondo tutto può accadere, però posso affermare con certezza che l’idea del giocatore è quella di rimanere alla Lazio per tanti anni, affermarsi e vincere con questo club. Sta vivendo un momento magico, è riuscito anche a ottenere la prima convocazione in nazionale, non pensa ad altro che alla Lazio e alla Serbia. Le voci sono solo voci e a noi non interessano”. 

DICHIARAZIONI PRADE’  – “E’ ovvio che quando esci sconfitto da una battaglia, devi trovare il modo per proteggere te stesso. Lo capisco. E’ innegabile, Sergej è ancora giovane, ma credo stia dimostrando di essere un buon giocatore. Non ci interessano le chiacchiere altrui, neanche quelle di Pradé. La Lazio è il presente di Sergej, pensiamo a questo. Ripeto, le parole non contano nulla; la Fiorentina ha fatto di tutto per provare ad acquistare Milinkovic-Savic, ma la nostra decisione era un’altra. Diciamo che siamo tutti felici così”. 

 

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