Sabato 12 settembre riprenderà ufficialmente il cammino della Lazio Primavera di Simone Inzaghi. La trasferta di Pescara sarà la prima di un campionato che vedrà i vicecampioni d’Italia presentarsi ai nastri di partenza tra tante conferme e qualche novità. Una delle più significative potrebbe essere quella relativa all’arrivo del bomber, classe ’97, Aimone Calì, che lo scorso luglio è arrivato nella rosa biancoceleste dopo la trafila nel settore giovanile della Roma.
Il salto da una sponda all’altra del Tevere è presto spiegato: Calì è reduce da una stagione ai margini nel campionato Primavera. Solo novepresenze e due gol in campionato per colui che era stato la stella, non solo in giallorosso ma a livello nazionale, nelle categorie inferiori. Ventiquattro le reti messe a segno ai tempi dei Giovanissimi Nazionali, e titolo di capocannoniere messo in cassaforte. Exploit ripetuto nella stagione 2013/14, quando il titolo di re dei bomber Calì se lo è guadagnato con gli Allievi Nazionali della Roma, con ventidue centri in campionato. Numeri giganti per aspettative altrettanto enormi, che si sono infrante però nel poco spazio riservatogli da Alberto De Rossi in Primavera. Da qui la decisione di lasciare Trigoria per Formello: Calì potrebbe integrare una linea d’attacco che, con Palombi rimasto come fuoriquota, potrebbe diventare la più efficace del girone C. A patto di ritrovare il giovane Aimone ai livelli di Giovanissimi e Allievi Nazionali, quando tutta Italia ammirava un bomber che pareva destinato a bruciare le tappe, con quarantaseigol all’attivo in sole due stagioni.
Fabio Belli

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