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Man Utd & Van Gaal: un fallimento da 139 milioni di euro

E’ il 13 febbraio, la 26esima giornata di Premier League: il Sunderland sconfigge il Manchester United per 2-1, mandando per l’ennesima volta all’inferno i Red Devils. Una stagione da dimenticare.: con questa sconfitta (la settima della stagione) la vetta è lontano 13 punti (al momento della pubblicazione dell’articolo il Leicester ancora deve scendere in campo). Il colpevole? Il mister olandese Lui Van Gaal. L’orange, che aveva disputato un magnifico Mondiale con l’Olanda e che ha sempre espresso un calcio bello da vedere e votato all’attacco, ha riscontrato troppe e, forse, inaspettate difficoltà nel gestire uno spogliatoio di prime donne. Ma soprattutto una squadra che, dopo l’addio di Sir Alex Ferguson, si è smarrita e persa senza mai ritrovarsi.

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Un calciomercato faraonico, ma privo di senso logico – Eppure in estate lo United è stata tra le regine d’Inghilterra. Ben 139 milioni di euro spesi per acquistare giovani di talento come Martial, Deapay, Schneiderlin, Darmian, ma anche il veterano Schweinsteiger. Nuove leve unite all’esperienza del tedesco e dei veterani Rooney, Carrick e Mata. Ma come spesso accade troppe prime donne non fanno bene al club. L’unione di squadra non è mai stata palpabile in casa Red Devils, con i nuovi che spesso hanno giocato per se stessi con l’obiettivo di mettersi in mostra. Se a ciò si unisce una difesa alquanto fragile e schemi di Van Gaal troppo articolati e mai recepiti dai calciatori, l’attuale risultato potrebbe non apparire così sorprendente.

Cessioni anomale – Tanti acquisti ma due cessioni incredibili. Di Maria e il Chicarito Hernandez lasciati andare via senza rimpianti. Rimpianti che invece sono tornati a galla durante la stagione. Un bomber vero come il messicano ed un uomo assist come l’argentino sarebbero stati perfetti e invece stanno facendo le fortune di Psg e Leverkusen.

Dimenticare il passato e pensare al futuro – Vedere lo United in queste condizioni fa veramente male a chi ama il calcio. La nostalgia dell’era Ferguson è sempre viva in tutti noi appassionati di Premier League, ma è pur vero che bisogna guardare avanti. I trionfi ci sono stati ma non torneranno se non si progetta un futuro vero, sensato, fatto di programmazione e di duro lavoro. Mourinho dovrebbe essere il prossimo allenatore a sedersi sulla calda panchina dell’Old Trafford. Lui, lo Special One, potrebbe essere l’uomo giusto al posto nel momento giusto. Anche il portoghese, come il Manchester United, è voglioso di rivincita, di far vedere a tutti che il migliore allenatore è ancora lui. Lo stesso deve fare lo United e tornare a competere per i vertici in Inghilterra e in Europa.

Marco Corsini

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