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Euro 2016 – Nessun legame con gruppi terroristici per l’uomo arrestato in Ucraina

AGGIORNAMENTO 19:37 –“Al momento gli elementi a disposizione degli inquirenti francesi non giustificano l’apertura di un’indagine per terrorismo per il caso del cittadino francese arrestato in Ucraina con un arsenale di armi ed esplosivi, che secondo i servizi ucraini intendeva compiere attentati durante gli Europei di calcio“, lo riferisce a Efe un portavoce della procura di Parigi, secondo cui gli elementi non lasciano pensare a legami dell’uomo con gruppi terroristici. Pertanto è la polizia giudiziaria di Nancy, cioè quella della regione in cui è domiciliato il sospetto, che sta portando avanti le perquisizioni sotto l’ombrello di quella che è definita giustizia interregionale. Il procedimento è stato aperto per traffico di armi. Se si indagasse per terrorismo, invece, bisognerebbe trasferire le indagini a Parigi.

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Un venticinquenne cittadino francese, Gregoir Moutaux, 25 anni, presunto militante di estrema destra, è stato arrestato il 21 maggio dalle autorità di Kiev mentre cercava di oltrepassare la frontiera con la Polonia. A bordo della sua auto sono stati trovati fucili d’assalto di tipo kalashnikov, tritolo, 5mila proiettili, 100 detonatori e 20 passamontagna.

Gli 007 ucraini della Sbu “sono riusciti ad impedire 15 atti terroristici pianificati in Francia alla vigilia e durante i campionati europei di calcio”. A renderlo noto il capo dei servizi di sicurezza ucraini, Vasily Gritsak, che ha anche spiegato che l’uomo, con l’obiettivo di acquistare armi ed esplosivi, aveva preso contatti con gruppi armati illegali del Paese.

Sull’auto del presunto attentatore sono stati trovati 100 detonatori, fucili d’assalto di tipo kalashnikov, 20 passamontagna, cinquemila proiettili, tritolo e altri oggetti. Secondo BFTMTV l’uomo avrebbe manifestato la sua opposizione alla “politica del governo sul massiccio arrivo di stranieri in Francia, la diffusione dell’Islam e la globalizzazione”.

Come spiegato dal capo dei servizi di sicurezza ucraini, Vasily Gritsak, “gli obiettivi erano un istituto di riscossione delle imposte, una moschea, una sinagoga, stazioni di controlli sull’autostrada e molti altri luoghi”. A confermare l’arresto del ragazzo è stata anche l’ambasciata francese a Kiev. Ma, a Parigi, sono alquanto perplessi perchè come commentato da alcuni esperti sulle reti all news, quella di Kiev  potrebbe essere solo una mossa per sbloccare le difficili trattative con l’Unione europea sulla liberalizzazione dei visti.

Del resto solo domenica scorsa il presidente francese Francois Hollande a France Inter aveva ancora una volta ribadito l’allarme per gli Europei di calcio. La minaccia “esiste” ha dichiarato Hollande, e “vale per un periodo che sarà lungo”, aggiungendo poi “bisogna prendere tutte le misure perché i campionati Euro 2016 vadano bene”. Inoltre il presidente dopo aver ricordato che qualche giorno dopo gli attentati del 13 novembre aveva deciso di non annullare la Conferenza dell’Onu sull’ambiente a Parigi, ha sottolineato che anche in questa occasione di avere “deciso non solo di confermare la competizione” e “di mantenere le aree con i maxi-schermi per i tifosi”, ma anche di “fare in modo che sia un festa europea, popolare e sportiva”. Per questo, ha aggiunto, “bisogna mettere in campo le risorse e 90mila persone saranno addette alla sicurezza” ed ha assicurato di aver fornito “tutti i mezzi per la riuscita dell’evento”.

 

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