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Murgia: “Giocare nella prima squadra della Capitale è un’emozione”

Quest’oggi Alessandro Murgia ha risposto agli alunni presenti all’Istituto S. Sisto Vecchio delle Suore Domenicane, Via Druso 2, Roma.

Queste le parole di Murgia: “Sono romano, sono laziale: essere un calciatore della Prima Squadra della Capitale è un’emozione continua. Così come il primo gol in Serie A, messo a segno in casa del Torino. Sono ancora molto giovane e ho tanto da imparare. Quello che volevo raggiungere finora è arrivato e sono contento. Consiglio a tutti di mettere passione e divertimento in tutto. Solo con la voglia di arrivare e di sacrificarsi si ottengono i risultati.

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Il più forte della Juve? Alla Juventus sono tutti calciatori forti; se devo darti un nome su tutti dico Dybala: arriverà a livelli altissimi. Quando vinciamo siamo contenti, festeggiamo. Lavoriamo tutta la settimana per conquistare i tre punti. Quando perdiamo siamo un po’ tristi e analizziamo gli errori per non ripeterli nella gara successiva.

La strada è ancora lunga, devo allenarmi al meglio per dimostrare di poter stare in un club come la Lazio. Ho incontrato delle difficoltà che però ho superato anche grazie all’aiuto dei compagni. Ho vent’anni, per me essere in prima squadra è un punto di partenza ma anche di arrivo perché la mia rincorsa è stata lunga e voglio vestire questi colori per molti anni”.

MURGIA A LSR

Alessandro Murgia ha parlato anche a Lazio Style Radio: “Questi appuntamenti sono bellissimi e ti fanno rivivere i tempi della scuola. Vedi i ragazzi sempre col sorriso, sono momenti belli che ti riempiono di felicità. Oggigiorno è complicato associare sport e studio. Stiamo contenti di quello che stiamo facendo. Siamo un grande gruppo. Adesso ci aspettano gare importanti, ma daremo il massimo”.

Contro il Cagliari sarà assente per squalifica Milinkovic-Savic: “Perdiamo un giocatore fondamentale come Sergej, se il mister mi sceglierà darò il massimo. Mi sono rimboccato le maniche, mi sono prefissato degli obiettivi e li sto raggiungendo anche di più di quanto mi aspettavo. Se il mister mi ha fatto giocare significa che ho fatto bene. Meazza e Stadium sono due stadi importante. La gara contro l’Inter è stato il mio esordio ed è stato più emozionante, ma anche contro la Juve contro quei grandi campioni. Spero ogni partita di giocare e di dare il mio contributo”.

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