venerdì, Marzo 15, 2024

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Focolari: “Che tecnico Inzaghi, non sbagliavo su di lui. Ma i meriti sono anche di…”

Furio Focolari, dalle colonne del Corriere dello Sport, ha parlato a lungo della Lazio. Il noto giornalista ha elogiato l’ambiente biancoceleste, a partire da squadra e tecnico per finire con ds e presidente.

LE PAROLE DI FOCOLARI SULLA SQUADRA 

«Adesso più che mai è assolutamente proibito fare tabelle o calcoli di alcun tipo. Adesso più che mai la Lazio deve pensare solo a se stessa. Deve giocare ogni partita con il piglio autoritario mostrato dal mese di agosto fino ad oggi. La squadra è molto forte, è unita, è bella a vedersi. E, soprattutto, ha la consapevolezza di essere tutte queste cose insieme. Le altre, le rivali per un posto tra le quattro elette, stentano, arrancano, si dibattono tra problemi veri o presunti e sono dunque destinate a restare più indietro. Tutti sanno che la Lazio è l’unica squadra tra le grandi ad avere in classifica meno punti di quelli che meriterebbe, avendo mai avuto un vantaggio arbitrale a fronte di alcuni torti clamorosi che avrebbero minato la sicurezza di qualunque ‘squadra vittima’. Ma non della Lazio. Gli uomini di Inzaghi, da uomini veri, sono andati avanti per la loro strada e hanno reagito a suon di gol. Cinque alla Spal e cinque al Chievo nelle ultime due partite, cinquantatré complessivi».

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SU TECNICO, DS E PRESIDENTE

«Partirei dalle intuizioni geniali di Igli Tare, il valore aggiunto di questa squadra. L’uomo capace di prendere Lucas Leiva a cinque milioni, Luis Alberto a sette, Immobile a otto e Milinkovic a dieci. Merito ovviamente anche a Claudio Lotito che ha sempre creduto in Tare e lo ha creato direttore sportivo praticamente quando ancora era giocatore. E poi Simone. Che allenatore! Alcuni mesi fa, mi pare fosse ottobre, da queste stesse colonne lo paragonai a Maestrelli. Mi piombarono addosso alcune critiche e fui accusato di esagerazione. Oggi canto nuovamente quello stesso ritornello e sono ancora più convinto che lo si possa paragonare al Maestro. Ha le stesse idee. E’ capace di attaccare con sei o sette giocatori e di cambiare i movimenti dei suoi senza dare punti di riferimento. Ma soprattutto ha la stessa capacità di tenere in pugno il gruppo e lo stesso stile romantico di vita».

LE PAROLE DI CARESSA SULLA LAZIO IN OTTICA CHAMPIONS

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