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DIRITTI TV SERIE A Colpo di scena Mediapro: rientra in gioco Sky?

Nuova, inattesa puntata nella telenovela sui diritti tv Serie A: le ultimissime.

Mossa a sorpresa di Mediapro sul fronte diritti tv Serie A: dopo la delibera dell’Antitrust, la società spagnola, aggiudicataria del pacchetto, ha chiesto di bloccare il pagamento in attesa di definire i margini di manovra. Una mossa che arriva nel giorno dell’elezione di Micciché alla presidenza della Lega e che per il momento sospende l’invio del primo bonifico da 50 milioni di euro, previsto per martedì. Una mossa che preoccupa soprattutto i piccoli club, bisognosi nell’immediato di intascare per pagare stipendi e scontare fatture.

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Un passo di lato, annunciato tramite una lettera firmata da ‘Mediapro italia srl’, che è un vero e proprio fulmine a ciel sereno per i presidenti e i loro irascibili contabili e che rischia di far apparire nuove nubi su un cielo, quello della Confindustria del pallone, che sembrava volgere al sereno tra statuto e nomina del Presidente.

Nel documento, Mediapro chiede infatti di “sospendere i termini” del pagamento dell’offerta (un miliardo, cinquanta milioni e mille euro) presentata all’atto dell’apertura della busta della gara per l’intermediario unico. Il motivo sarebbe da ricercarsi nella delibera Antitrust del 14 marzo, in cui l’autorità delimitava il campo d’azione di Mediapro circa due temi cruciali per gli spagnoli: quello della composizione finale dei pacchetti da rivendere ai broadcasters; e quello relativo alla pubblicità nei medesimi pacchetti. Di qui, la richiesta di “chiarire” prima di pagare.

La missiva ha immediatamente scatenato un forte sgomento. Un pò per gli argomenti usati per chiedere di non pagare, apparsi non troppo convincenti. Ma soprattutto per le ripercussioni sulle casse dei club – specialmente dei più piccoli -. I quali già contavano sui 50 milioni (2,5 milioni a club) che gli spagnoli devono versare entro martedì prossimo, come anticipazione, per scontare le fatture e pagare gli stipendi.

Sul perchè della richiesta, le teorie in assemblea sono le più varie. Quella più probabile è che si tratti di una strategia: l’obiettivo di Mediapro è infatti quello di fare subito il canale di Lega, considerando invece un’ipotesi subordinata quella di fare da semplice intermediario (come impone l’Antitrust). Per questo, sarebbe intenzionato a prendere il calcio italiano per fame, costringendolo a ripiegare sul Canale. Ciò spiegherebbe la richiesta di un incontro urgente con cui si chiude la missiva.

Ma non manca chi pensa invece che Mediapro – che la prossima settimana incontrerà Unicredit e Intesa – non abbia ancora trovato i soldi per la fideiussione da 1,3 miliardi da presentarsi entro il 6 aprile. Qualunque sia la verità, lo scenario appare comunque grave. E proprio per questo, Giovanni Malagò starebbe valutando un ritorno in gioco di Sky: in una lettera inviata all’inizio di marzo, l’emittente satellitare faceva infatti sapere di essere certa che, con una nuova asta, stavolta non per piattaforma ma per esclusive, la Lega potrebbe comodamente arrivare a intascare un miliardo di euro.

Lega che però intanto dovrà rispondere alla richiesta di Mediapro. E – rivela Repubblica – ieri dopo la lettura della missiva si è stabilito che sarà una risposta istituzionale. Del tipo “per noi il contratto è chiuso e quindi dovete pagare. Poi siamo a disposizione per qualunque chiarimento. Ma solo a bonifico ricevuto“.

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