Laziochannel intervista Agostinelli, tecnico e opinionista, oltre che ex calciatore, che ha anche militato nelle file dei biancocelesti, di cui ancora oggi segue costantemente le vicende
Mister, a quattro giornate dalla fine e nell’attuale posizione di classifica, pensa si possa cominciare a tracciare un bilancio della stagione della Lazio?
“La stagione è stata secondo me importantissima. La squadra non è in finale di Coppa Italia per un rigore sbaliato e, salvo l’unico passaggio a vuoto contro il Salisburgo, che è costato il cammino in Europa League, ha fatto un’annata grandiosa. Il campionato, per la corsa Champions, è ancora combattutissimo. Ma la Lazio ha moltissime chance di centrare l’obiettivo“.
Sulla strada ci sono delle partite insidiose, prima di affrontare lo scontro diretto con l’Inter, all’ultima giornata. Forse anche col Crotone potrebbe essere complicata…
“Ogni partita fa storia a sé. Bisogna vedere come arriva il Crotone allo scontro con la Lazio, così come potrebbe essere importante vedere la situazione dell’Atalanta. Ma i biancocelesti hanno fatto dei record pazzeschi, quest’anno: tantissimi gol fatti, striscia di vittorie consecutive…l’ho già ripetuto durante questo campionato: per me la Lazio è la terza forza del campionato, indipendentemente da come finirà. In valore assoluto, è una squadra fortissima”.
Si è tanto detto che, nel corso dell’anno, la squadra è stata spesso Immobile-dipendente. Ma dietro l’attaccante napoletano c’è anche un gruppo che non ha sfigurato.
“Immobile è stato un fattore determinante, ma ricordiamoci che i biancocelesti hanno un centrocampo da circa 30 gol e che diversi difensori sono andati a segno. Una cosa pazzesca, una squadra veramente completa“.
Secondo lei, poco prima dell’uscita in Europa League, la Lazio ha attraversato un periodo di flessione, una fase di stanca?
“In una stagione partita e proseguita ad altissimi livelli, un piccolo neo lungo il cammino ci sta. Credo che la Lazio l’abbia comunque superato alla grande. Se non avesse avuto quella piccola crisi, sarebbe già in Champions. Ma ciò che conta è che, dalla fine dello scorso anno, la Lazio abbia fatto cose che nessuno avrebbe immaginato. Ha dato una grande continuità al suo progetto“.
Quindi, dove occorrerebbe intervenire per consentire alla squadra di fare il salto di qualità?
“Beh, per la sicura partenza di De Vrij, un difensore centrale ci vorrebbe. Anche un portiere in più non guasterebbe, anche considerando la concreta possibilità del palcoscenico europeo che conta di più; un attaccante che possa sostituire Immobile quando la stagione diventa più densa e, perché no, un buon centrocampista. Diciamo che, per spiccare il volo, ci vorrebbero quattro elementi in quattro ruoli“.
Diego Di Giuseppe
