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ACCADDE OGGI 6 gennaio 2005: Lazio-Roma 3-1 (VIDEO)

Il 6 gennaio 2005 davanti a 65.000 spettatori si gioca il derby Lazio-Roma, una partita tirata dall’inizio alla fine e anche oltre. I biancocelesti si presentano in campo per l’ennesima volta da sfavoriti: la zona retrocessione è a un passo.

Sulla panchina siede il nuovo allenatore Giuseppe Papadopulo che ha appena preso il posto di Mimmo Caso. Inoltre la squadra biancoceleste è reduce da ben dieci derby senza vittorie (l’ultimo successo è arrivato il 25 marzo 2000, 2-1 nella stagione dello Scudetto). A trascinare sul campo la Lazio dopo una vigilia animata dalle punzecchiature a distanza tra Paolo Di Canio e il capitano della Roma Francesco Totti è stato proprio l’attaccante laziale, tornato all’inizio della stagione dopo un lungo esilio, che dopo sedici anni torna al gol nel derby e corre sotto la curva giallorossa a irridere gli avversari. La squadra di Papadopulo si presenta in campo largamente rimaneggiata.

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Al centro della difesa il nuovo tecnico schiera addirittura Giannichedda al fianco di Talamonti per far fronte alle assenze di Couto e Siviglia. Emanuele Filippini agisce come terzino sinistro per via delle assenze contemporanee di Seric e Zauri. Rocchi è l’unica punta. Ma nonostante le defaillance sin dall’inizio dell’incontro l’approccio alla partita della Lazio è migliore di quello della Roma, i giocatori mettono in campo il cuore dando tutto ciò che hanno dentro e il risultato è quello di conquistare una certa supremazia territoriale e di annullare, grazie agli spietati fratelli Filippini, il numero dieci giallorosso. La partita è spigolosa, gli uomini in campo non si risparmiano colpi vietati e per il direttore di gara, Dondarini di Finale Emilia, non è facile mantenere la gara nei limiti della correttezza.

Le prime occasioni di gioco sono tutte di marca biancoceleste ma la retroguardia giallorossa fa buona guardia sventando in ogni frangente. Al 29′ però niente può fare e si deve inchinare al gran gol di Paolo Di Canio. L’attaccante biancoceleste sfruttando un lancio illuminante di Liverani è bravissimo ad inserirsi tra due difensori giallorossi ed a battere Pellizzoli con un tiro a metà altezza che termina la sua corsa alle spalle dell’estremo romanista. Come già fatto nel 1989, dopo un precedente derby sempre vinto dai biancocelesti per 1-0 con una sua rete, Di Canio torna a festeggiare sotto la Curva romanista, suscitando la rabbia e la reazione dei giocatori giallorossi. La partita si fa più maschia, diverse mischie si accendono sul terreno di gioco ma è sempre la Lazio a dettare i ritmi della gara.

Per vedere una qualche reazione dei rivali bisogna aspettare la ripresa: in un paio di circostanze i giallorossi sfiorano il pareggio con Cufrè per poi colpire al 68′ grazie ad un colpo di testa di Cassano su centro di Panucci. Il risultato di parità resiste però solo cinque minuti, quando è Cesar a riportare in vantaggio la squadra di Papadopulo. Al 74′ su un cross dalla destra di Oddo è ancora una volta il trascinatore Di Canio a spizzare con il tacco la sfera verso il brasiliano che con un preciso rasoterra fulmina ancora una volta Pellizzoli rimasto immobile e completamente spiazzato dalla conclusione. La Roma fiaccata nell’animo non reagisce ed è ancora la Lazio a sfiorare la terza rete con Rocchi, che su lancio di Liverani – uno dei migliori in campo – salta anche il portiere giallorosso ma manca il gol perdendo l’equilibrio.

La scena però si ripete all’84’ e questa volta l’attaccante biancoceleste non sbaglia: è ancora Liverani che con un lancio preciso lo mette davanti al portiere giallorosso; Rocchi con un colpo di testa lo beffa in uscita per poi depositare il pallone nella rete incustodita e sigillare la splendida serata dei biancocelesti. Al 90′ Simone Inzaghi rileva Di Canio. All’uscita del campo l’attaccante biancoceleste “mostra” a tutto lo stadio il numero tre con la mano, tre come i gol rifilati ai rivali. Nei sette minuti di recupero concessi gli animi si accendono ancor di più ma a livello di risultato niente cambia e la Lazio torna al successo tra l’euforia dei suoi giocatori e la gioia dei tifosi biancocelesti.

Al termine della gara Paolo Di Canio intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti ha esternato tutta la sua gioia per la vittoria: “È una serata incredibile, non credevo potesse essere così bello tornare a vincere il derby, non speravo di vivere emozioni come questa. Con questa maglia non mi fa paura niente. La mia esultanza sotto la Sud non voleva offendere nessuno, non ho fatto nulla di male, Sono tornato vecchio e ho cercato di rivivere lo stesso momento di sedici anni fa. Vorrei far presente che anche Totti, tempo fa, festeggiò un derby offendendo la nostra tifoseria. Quanto agli sfottò, ci devono essere in un derby”.

IL TABELLINO

LAZIO: Peruzzi, Oddo, Talamonti, Giannichedda, E. Filippini, A. Filippini, Dabo (89’ Manfredini), Liverani, Cesar, Di Canio (90’ S. Inzaghi), Rocchi (86’ Muzzi). A disp.: Sereni, Lequi, Oscar Lopez, Pandev. All.: Papadopulo

ROMA: Pelizzoli, Mexes, Dellas, Ferrari (46’ Corvia), Panucci, Perrotta (58’ Aquilani), De Rossi (79’ Candela), Cufré, Mancini, Totti, Cassano. A disp.: Zotti, Sartor, Scurto, Mido. All.: Delneri

Arbitro: Sig. Dondarini (Finale Emilia)

Marcatori: 29’ Di Canio, 68’ Cassano, 74’ Cesar, 84’ Rocchi

Note: serata non fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti E.Filippini, Liverani, A.Filippini, Cufré, Totti e Aquilani per gioco scorretto, Rocchi, Perrotta, Mancini e Cassano per comportamento non regolamentare. Angoli 8-4 per la Lazio. Recuperi: 1′ p.t., 7′ s.t.

Spettatori: 65.000 circa di cui 36.074 paganti per un incasso di € 1.031.605,00, abbonati 28.660 per una quota partita di € 389.886,61.

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