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LA NOSTRA STORIA Tanti Auguri al ‘Puzza’: Antonio Candreva

Il 28 febbraio 1987 nasceva a Roma l’ex giocatore della Lazio Antonio Candreva. Centrocampista completo. Nasce trequartista ma gioca come ala offensiva.

Candreva comincia a giocare nei pulcini del Tor de’ Cenci per poi passare alla Lodigiani. Viene soprannominato il “Puzza” perché non ci sta a perdere neanche in allenamento. A 16 anni gioca negli Allievi nazionali della Ternana. Nel 2007 passa all’Udinese dove esordisce in Serie A. La stagione successiva passa in prestito al Livorno in Serie B. Diventa titolare e contribuisce alla promozione restando in Toscana due stagioni. Nell’inverno del 2010 passa alla Juventus in prestito con diritto di riscatto della comproprietà. A fine stagione non viene riscattato e fa ritorno all’Udinese che lo gira in prestito al Parma. Nella stagione 2011/12, dopo essere tornato a Udine, passa in prestito con diritto di riscatto al Cesena dove rimane fino a gennaio 2012 quando passa in prestito alla Lazio.

GLI ANNI IN BIANCOCELESTE

L’1 febbraio 2012 esordisce all’Olimpico tra i fischi a causa della sua presunta fede giallorossa. In soli sei mesi trasforma i fischi in applausi. Per la sua serietà professionale e l’attaccamento alla piazza viene talmente apprezzato dalla tifoseria che lo soprannomina Romoletto o Sant’Antonio (da) Candreva, appellativo datogli da Guido De Angelis. Nel 2013  vince la Coppa Italia grazie al successo nella stracittadina. Il 17 giugno 2014 la Lazio comunica di aver risolto a proprio favore la compartecipazione del calciatore. Nell’estate 2016 il giocatore passa all’Inter per 25 milioni di euro.

LA NAZIONALE

Il 14 novembre 2009 a Pescara esordisce in Nazionale nell’amichevole Italia-Olanda. A giugno 2013 Prandelli lo inserisce nella lista dei convocati azzurri che prenderanno parte alla FIFA Confederations Club in Brasile. L’anno seguente, nel 2014, partecipa ai Campionati del Mondo in Brasile. Il 31 maggio 2016 viene convocato per l’Europeo in Francia. È una pedina anche della squadra di Ventura che fallisce la qualificazione al campionato del mondo 2018 arrendendosi nei play-off agli svedesi.

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BOLOGNA LAZIO Inzaghi: “Deluso dalla reazione, ora testa al Toro”

BOLOGNA LAZIO Inzaghi – Al fischio finale, il tecnico biancoceleste ha commentato la sconfitta per 2-0 contro i rossoblu

BOLOGNA LAZIO Inzaghi: “Credo che una squadra ambiziosa e forte come la nostra debba essere diversa. Può capitare di subire un gol che non ti aspetti ma bisogna reagire con più cattiveria. Le partite sono condizionate dagli episodi, abbiamo condotto la gara ma siamo a qui commentare una sconfitta per 2-0. Delle ultime partite, questa paradossalmente è quella in cui abbiamo sofferto meno. Bisogna essere bravi a voltare pagina e dobbiamo ragionare di partita in partita. Cosa mi preoccupa? Sicuramente la reazione della squadra a un momento difficile, abbiamo tenuto il campo facendo una buona gara, ma questo non è l’atteggiamento giusto. Questa è una sconfitta che fa male in ottica classifica e non doveva accadere. Ora dobbiamo lasciarci alle spalle queste due sconfitte e guardare subito avanti, a cominciare dalla gara col Torino di mercoledì. Difesa non in forma? Sicuramente abbiamo subito qualche gol in più del previsto, abbiamo subito 11 gol in più dell’anno scorso in questo momento e dobbiamo lavorare su questo aspetto”. Così Simone Inzaghi ai microfoni di Sky Sport.

PAGELLE BOLOGNA LAZIO – Non si salva nessuno, partita imbarazzante di tutti mister compreso!

Pagelle Bologna Lazio: dopo il Bayern ci si aspettava la reazione dei biancocelesti che non è arrivata. Non si salva nessuno, mister Inzaghi compreso.

LAZIO (3-5-2):

Reina 5,5 – Non proprio perfetto sulla respinta del tiro di Orsolini sulla cui ribattuta c’è il gol di Mbaye, sul secondo gol non può nulla a causa di posizionamenti dei compagni che più che difendere sembravano schierati per a mo di presepe. Peccato che Natale sia passato da un po’…

Patric 4,5 – Che sia un giocatore che non deve giocare titolare con la maglia della Lazio è appurato e un discorso trito e ritrito. La marcatura non sa nemmeno cosa sia e poi il giallo è sempre assicurato. Al 65′ Pereira 5,5 – Tutto fumo e niente arrosto: eravamo in attesa di giocate e dribbling per cercare di creare pericolo e scompiglio nell’area del Bologna ma tutto questo non è arrivato. 

Hoedt 5 – L’operazione perfetta era stata quella di cederlo a 16 milioni: siamo stati in grado di riprenderlo per “rinforzarci” per la Champions. Nulla contro il ragazzo ma è un giocatore che non centra nulla con una squadra in lotta per le prime posizioni. 

Acerbi 5,5 – Non si salva nemmeno il leone oggi, il Bologna sembrava saltare lui e compagni come birilli. La sconfitta, se non regge nemmeno lui in difesa, è assicurata. 

Lazzari 5,5 – Non alza la media voto della squadra nel primo tempo: il Bologna pressa alto lui fa fatica a proporsi in avanti. In una delle poche sortite a pochi secondi dall’intervallo si fa male al polpaccio in uno scontro in area con Barrow. Al 45′ Lulic 5 – Senad non ha ancora smalto, non riesce a fare i suoi soliti dribbling e poi il cross ma preferisce passare facile al compagno. La ripresa è ancora lunga. 

Milinkovic 5 – Sarà rimasto con la testa al Bayern? Oggi completamente fuori dalla partita, purtroppo oggi non possiamo salvare nulla. 

Leiva 5 – Letteralmente stritolato dal pressing di quelli del Bologna: più che far ripartire il gioco oggi il brasiliano ha reso le azioni di contrattacco più compassate che mai. Il doppio impegno settimanale si è fatto sentire. Al 65′ Cataldi 5,5 – Fare peggio di Lucas Leiva oggi era oggettivamente difficile ma anche lui non ha cambiato marcia al centrocampo laziale. 

Luis Alberto 5,5 – I suoi compagni non l’hanno aiutato, pochi i movimenti senza palla. Lui però non ha alzato mai i ritmi… Al 75′ Caicedo s.v. 

Marusic 5 – Oggi è mancato il solito sprint sulla fascia, mancava sicuramente fiato. Sul secondo gol di Sansone si fa saltare in testa, la diagonale non è stata fatta al meglio. 

Correa 5 – Abbiamo ancora negli occhi il passaggio sbagliato nel primo tempo sulla ripartenza dei compagni. In questo gesto tecnico si racchiude tutta la sua gara. 

Immobile 4 – Ciro è l’ombra di se stesso: non è tanto il rigore sbagliato che comunque pesa ma tutta la gestione della sua partita. Fisicamente non c’è, Inzaghi dovrebbe farlo respirare. Al 65′ Muriqi 5 – Sono poche le palle arrivategli dai compagni da giocare ma non vediamo sinceramente i movimenti e la tecnica di una punta da 20 milioni di euro. 

All.: Inzaghi 4 – Nonostante il primo tempo horror non dà una scossa alla squadra e fa i cambi solo dopo il 2-0 del Bologna. Incredibile vedere ancora la linea a 3 con “difensori” come Hoedt e Patric. A cosa servono 3 difensori se prendi 2-3 gol a partita? Inventati qualcosa mister, è il momento di reagire! Se i giocatori non stanno bene e al 100% non vanno messi in campo: anche un senatore come Immobile in queste condizioni deve rimanere fuori. 

Gascoigne sulla Curva Nord: “La porterei con me all’Isola dei Famosi”

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Parole al miele di Paul Gascoigne sulla Curva Nord, alla vigilia della partecipazione dell’ex asso inglese all’Isola dei Famosi.

Così Gascoigne sulla Curva Nord: “La porterei con me sull’Isola, oltre a mio padre. Ho adorato quei tifosi. Quando guardo le partite della Lazio, penso sempre ai cori che mi dedicavano“. Una nuova esperienza per ‘Gazza’, dopo anni di buio: “Sono affondato e riemerso. Adesso vorrei mettermi il peggio alle spalle e trovare pace“. Poi, tornando sui tifosi biancocelesti: “Furono straordinari con me. A Roma ho trascorso tre anni e mezzo fantastici, nonostante l’infortunio. I ricordi più belli? Sicuramente il gol alla Roma nel derby. Ma anche quello al Pescara, dopo aver saltato quattro avversari“. Ricordi anche per gli ex compagni: in particolare Sclosa, Casiraghi e Signori, quelli con cui ha legato di più nella sua avventura capitolina. All’epoca sulla panchina biancoceleste c’era Dino Zoff: Gascoigne lo definisce una persona perbene, oltre che un mito del calcio. Infine, un pò a sorpresa, elogi per il ‘rivale’ sull’altra sponda del Tevere, Francesco Totti: “Un calciatore straordinario, che ha compiuto una grande impresa, un’intera carriera con una sola maglia“.

LA NOSTRA STORIA – Sergej Milinkovic Savic, il corazziere serbo

Il 27 febbraio 1995 a Lleida, in Serbia, nasce Sergej Milinkovic Savic. Centrocampista dotato di fisico possente. Può giocare anche davanti alla difesa rivelandosi decisivo sia in fase difensiva che offensiva. Preciso nei lanci lunghi. Dotato di buona tecnica non è molto rapido, possiede un bel tiro da lontano.

Può giocare sia centrale che interno di centrocampo o trequartista. Figlio d’arte. Il padre Nikola è stato calciatore in diverse squadre europee. La mamma Milana è stata una giocatrice professionista di basket. Anche il fratello Vanja gioca, è il portiere dell’Ascoli. Furono compagni di squadra nelle giovanili del Vojvodina. Fa il suo esordio in prima squadra nel campionato 2013/14. Nella sua prima stagione vince la Coppa di Serbia. L’anno dopo passa al Genk, in Belgio, per 400.000 euro.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Nel 2015, dopo aver vinto la concorrenza della Fiorentina, la Lazio lo acquista per una cifra tra i 9 e i 10 milioni di euro. Milinkovic firma un contratto quinquennale con la società capitolina. Il 18 agosto 2015 nel preliminare di Champions League contro il Bayern Leverkusen fa il suo esordio ufficiale con la maglia biancoceleste. La squadra eliminata dal preliminare retrocede in Coppa UEFA. Il 13 agosto 2017 vince il suo primo titolo con la Lazio aggiudicandosi la Supercoppa Italiana a spese della Juventus. Il 21 gennaio 2018 disputa la sua centesima partita con la Lazio.

LA NAZIONALE

Milinkovic ha giocato nelle nazionali Under 19 e Under 20 serbe, vincendo un titolo europeo under 19 nel 2013 e un titolo mondiale under 20 nel 2015. Il 3 ottobre 2015 viene convocato per la prima volta con la nazionale maggiore per le gare di qualificazione a Euro 2016, senza però scendere in campo. Il 10 novembre del 2017 in occasione dell’amichevole vinta con la Cina fa il suo esordio con la squadra maggiore.

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UFFICIALE – Stadio Tor di Valle, l’AS Roma dice addio al progetto

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Tra le motivazioni non ultima la crisi economica legata alla pandemia

Bye bye allo Stadio di Tor di Valle. L’AS Roma lascia il progetto, per una serie di motivi, chiariti in un comunicato emesso al termine del Cda. “Il progetto è divenuto di impossibile esecuzione, non sussistono più i presupposti per confermare l’interesse all’utilizzo dello stadio da realizzarsi. Il Consiglio di Amministrazione – dopo aver esaminato le analisi svolte dagli advisor in merito alle condizioni finanziarie, economiche, giuridiche e fattuali del progetto e del relativo proponente – ha preso atto che tali condizioni impediscono di procedere ulteriormente“.

L’influenza della pandemia nella decisione

La crisi economica e sociale legata al Covid sembra aver influito sulla decisione della Società giallorossa. “La pandemia ha radicalmente modificato lo scenario economico internazionale, comprese le prospettive finanziarie dell’attuale progetto stadio. Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto, ed è stata comunicata all’Amministrazione di Roma Capitale in data odierna. Ciò posto, la Società conferma l’intenzione di rafforzare il dialogo con l’Amministrazione di Roma Capitale, la Regione e tutte le Istituzioni preposte, le Università di Roma e le Istituzioni sportive, per realizzare uno stadio verde, sostenibile ed integrato con il territorio, discutendo in modo costruttivo tutte le ipotesi, inclusa Tor di Valle, e valutando tutte le possibili iniziative a tutela degli interessi della Società, di tutti i suoi azionisti e dei suoi tifosi”, conclude la nota.

Conferenza stampa, Inzaghi: “Sinisa è un amico oltre che un grande allenatore”

I commenti dell’allenatore della Lazio a un giorno dal match di Bologna

Formello. Simone Inzaghi durante la conferenza stampa di oggi ha rivolto parole affettuose verso Sinisa Mihajlovic, allenatore della squadra che la Lazio affronterà domani a Bologna ma anche ex giocatore biancoceleste. “Il Bologna, è un’ottima squadra, con buonissime individualità. Soprattutto mi fa piacere rivedere Sinisa, è un amico oltre che un grande allenatore: sicuramente avrà preparato la partita nel migliore dei modi, sarà una gara difficile da affrontare al meglio da subito». Sulla formazione non si sbilancia, anche se pesa l’assenza di Escalante. A pochi giorni dalla clamorosa sconfitta contro il Bayern Monaco, Inzaghi tira le somme: “Siamo reduci da una brutta sconfitta ma è nostro dovere smaltire al più presto ciò che è successo martedì e trasformarlo in carica positiva per la partita di domani. Sarà una gara delicata e dovremo affrontarla nel migliore dei modi“, conclude il mister.

Bologna-Lazio, Mihajlovic: “Sarà una partita aperta”

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Alla vigilia del match contro la Lazio l’allenatore del Bologna, ex biancoceleste, ha rilasciato alcune dichiarazioni

Bologna-Lazio, alla vigilia della partita di domani l’allenatore Mihajlovic, Ex giocatore della Lazio, ha rilasciato alcuni commenti sulle due squadre. Quella di domani è secondo lui “una partita aperta“: se in fatti da un lato il Bologna non ha disposizione alcuni giocatori, anche la Lazio ha il morale basso dopo la sconfitta subita dal Bayern Monaco in Champions League mercoledì scorso. “Dietro abbiamo dei problemi. Se Tomiyasu le ha giocate tutte un motivo ci sarà, senza di lui perdiamo tanto. A forza di dire che è l’uomo più’ impiegato del campionato alla fine si è infortunato“, dichiara Mihajlovic. Che però spera in un “abbassamento” dell’umore dei biancocelesti: “Quando perdi così qualche certezza si incrina. Dovremo essere bravi ad aggredirli e a non far ritrovare al nostro avversario certezze. Proveremo a fare una partita simile a quella dell’andata, in cui avemmo più possesso palla e più occasioni. Alla fine perdemmo: speriamo che questa volta cambi il risultato“.

LAZIO TORINO A rischio rinvio: il possibile scenario

LAZIO TORINO A rischio rinvio – La partita potrebbe non giocarsi a causa dei numerosi positivi in casa granata

LAZIO TORINO A rischio rinvio – In questa giornata avrebbero dovuto giocare nella serata di oggi Torino Sassuolo ma la Asl del Piemonte ha deciso di mettere in quarantena l’intera squadra per prevenire ulteriori contagi. Già, negli ultimi giorni sono usciti fuori diversi contagiati in casa Toro, tra cui il gallo Belotti, per questo hanno deciso di rinviare il match al 17 marzo. Lazio e Torino si dovrebbero affrontare martedì 23 ma anche questa partita potrebbe slittare. I giocatori sono risultati positivi alla variante inglese e la Asl vuole tenere al sicuro tutti quindi, potranno tornare ad allenarsi solamente qualora il nuovo ciclo di tamponi che effettueranno lunedì non trovasse nuovi positivi. In questo caso l’Asl darebbe il via libero per la ripresa degli allenamenti e di conseguenza per la partita contro la Lazio del giorno successivo. Ma se non dovesse arrivare questo via libera la partita sarà inevitabilmente rinviata. La decisione verrà presa lunedì, qui le due squadre sapranno se si scontreranno o rimanderanno la sfida.

BOLOGNA LAZIO – Match affidato a Giacomelli

Caso tamponi: udienza rinviata grazie al Bayern Monaco?

Lazio Inzaghi ha parlato con la squadra per spronarla: “Nessuna sconfitta ci divide”

Lazio Inzaghi prima dell’allenamento a Formello ha deciso di parlare con la squadra per non deconcentrarla in vista del Bologna

Lazio Inzaghi è intervenuto per tirare su di morale la squadra dopo la brutta sconfitta contro il Bayern Monaco arrivata anche grazie a diversi errori individuali commessi in fase difensiva. Ha voluto attendere ben 48 ore prima di parlare alla squadra, ai suoi ragazzi per fargli digerire la sconfitta. Come riporta il Corriere dello Sport, nella giornata di ieri il tecnico ha riunito la squadra tenendo un discorso motivazionale: “Nessuna sconfitta al mondo deve fermarci o dividerci, questo ci è servito da lezione perché per diventare i migliori bisogna affrontare i migliori. Siamo forti e una grande famiglia” con queste parole avrebbe cercato di tirare su i suoi ragazzi delusi per la sconfitta. Se ormai la fase ai quarti sembra un miraggio, in campionato le cose si sono sistemate con una Lazio al quinto posto (insieme all’Atalanta) che dista a soli 2 punti dalla terza e a un punto dalla quarta, l’entrata in Champions per la prossima stagione è ancora in gioco.

Frasi strumentalizzate dopo il Bayern. La replica della Lazio

Bologna Lazio – Probabili formazioni, orario e dove vederla

Caso tamponi: udienza rinviata grazie al Bayern Monaco?

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Probabile slittamento di data per l’udienza relativa al caso tamponi

L’avvocato biancoceleste Gianmichele Gentile ha chiesto al Tribunale Federale Nazionale di poter rinviare la data fissata per l’udienza, prevista per il prossimo 16 marzo.
Come riportato da Il Tempo, la ragione della richiesta deriva dal fatto che il match di ritorno contro il Bayern Monaco sarà giocato il giorno seguente, il 17. IL presidente Lotito spera di ricevere dal Tribunale Federale riscontro positivo alla richiesta, con probabile nuova data da fissarsi martedì 23 marzo nel primo pomeriggio.

Frasi strumentalizzate dopo il Bayern. La replica della Lazio

Questa mattina, su alcuni organi di informazione, sono apparse delle frasi relative alla sfida contro il Bayern, smentite però dal club

“Ci mangiano in campo, fanno un altro sport”. Queste le parole riportate da alcuni organi di stampa e attribuite all’ambiente laziale. Il club biancoceleste ha replicato con un comunicato ufficiale: “La Lazio ha sfidato i Campioni del Mondo in carica: non è andata come speravamo e quel che è accaduto in campo lo hanno visto tutti. Le frasi riportate oggi su un quotidiano non rappresentano, però, il pensiero e lo stato d’animo della squadra. Consistono invece in una forma di strumentalizzazione messa in atto dai soliti noti per disgregare un gruppo, una società e una tifoseria che sono sempre stati compatti e uniti per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Prossimo obiettivo: Bologna. Col coraggio e la determinazione che non sono mai mancati”.

Bologna Lazio – Probabili formazioni, orario e dove vederla

Bologna Lazio – Archiviata la sfida contro il Bayern Monaco, i biancocelesti affronteranno gli uomini di Mihajlovic al Dall’Ara

Bologna Lazio – Lasciarsi alle spalle il k.o. casalingo contro il Bayern Monaco, rimediato nella gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League, e rituffarsi sul campionato. Questo il mantra di Inzaghi in vista dell’impegno contro i rossoblu. La gara contro i bavaresi, sicuramente condizionata da un chiaro errore arbitrale, ha fatto emergere problemi difensivi che, in campo europeo e specie contro i campioni in carica della Champions, pesano e non poco. Ora è tempo di riprendere la marcia in campionato: il match di Bologna è in programma sabato alle 18.00 e verrà trasmessa sui canali Sky Sport (ch 251) e Sky Sport Serie A (ch 202). La partita sarà visibile anche sulle piattaforme streaming SkyGo e NowTv. Di seguito le probabili formazioni:

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Danilo, Soumaoro, Tomiyasu; Schouten, Svanberg; Orsolini, Soriano, Sansone; Barrow. All. Mihajlovic

Lazio (3-5-2): Reina; Patric, Hoedt, Acerbi; Lazzari, Milinkovic Savic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Immobile, Correa. All. Inzaghi

BOLOGNA LAZIO – Match affidato a Giacomelli

BOLOGNA LAZIO – Designato l’arbitro per il match del Dall’Ara: sarà Piero Giacomelli a dirigere la sfida

BOLOGNA LAZIO – Sarà dunque Piero Giacomelli della sezione di Trieste ad arbitrare la sfida del Dall’Ara, in programma sabato alle 18.00. Il fischietto friulano sarà coadiuvato dagli assistenti Paganessi e Palermo e dal quarto uomo Di Martino. Al Var Massa e Preti. Giacomelli ha arbitrato la Lazio in 10 occasioni (7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte). Il direttore di gara è noto ai tifosi biancocelesti per l’arbitraggio, che scatenò non poche polemiche, di Lazio Torino del dicembre 2017, quando i granata si imposero per 1-3 all’Olimpico.

Capello sugli arbitraggi della Champions: “Inizio ad avere dei dubbi dopo il rigore e l’espulsione di questi giorni”

Capello sugli arbitraggi subiti dalle italiane in Champions che sono stati errori decisivi per il proseguo della partita

Capello sugli arbitraggi della Champions – Juve, Atalanta e Lazio hanno perso le loro partite degli ottavi, se le prime due potranno giocarsi una chance nel ritorno, per i biancocelesti questo non sarà possibile. L’ex allenatore ha voluto sottolineare come stanno facendo molto opinionisti, tra cui Condò, come gli arbitraggi in Europa stiano sfavorendo le italiane. Le sue parole al Corriere dello Sport: “Il rosso di ieri sera? L’arbitro ha decisamente inciso e rovinato la partita. L’espulsione non c’era, Freuler non era da ultimo uomo, inoltre la palla stava andando verso l’esterno, era sicuramente da giallo. Ora inizio ad avere dei dubbi considerando anche il rigore non dato alla Lazio contro il Bayern. Sarebbe stato molto bello per l’Atalanta poter giocare la partita ad armi pari in una sfida così decisiva contro il Real”.

Acerbi promette il massimo per il match di ritorno: “Daremo tutto!”

“Lazio squadra da Europa League”. Frecciata di un ex calciatore

Champions League Condò difende le italiane: “Tre errori determinanti contro di loro”

Champions League Condò ha voluto spendere due parole per difendere le italiane che sono scese in campo per gli ottavi di Champions

Champions League Condò durante la trasmissione post partita di Sky, ha voluto commentare l’arbitraggio contro le italiane che hanno subito tutte un torto grave nelle tre partite di Champions League: “Il titolo che do è “Champions zona rossa”. Ogni partita sarà diversa, la Juve potrà tranquillamente ribaltarla, l’Atalanta invece potrà giocarsela mentre per la Lazio ormai è impossibile. Però volevo sottolineare che l’espulsione contro l’Atalanta è stata inspiegabile. Abbiamo visto ben tre chiamate contro le italiane con Juve e Lazio che si sono viste negare due rigori netti una su Ronaldo e l’altra su Milinkovic. Non mi piace parlare molto di complotti però volevo far notare questi tre episodi”.

eLuis Alberto: “Rialziamo la testa, è il momento di essere uniti”

Biasin ironizza su Musacchio, ma vede gli ottavi dal divano

LA NOSTRA STORIA Il portiere Guido Guerrieri

LA NOSTRA STORIA Guido Guerrieri nasce a Roma il 25 febbraio 1996. Giocatore degli Allievi, è convocato come terzo portiere per il primo incontro di Europa League della stagione 2012/13. Nella stagione 2014/15 diventa titolare della squadra Primavera biancoceleste.

Dalla stagione 2015/16 Guido Guerrieri è aggregato in prima squadra per il ritiro estivo. Alla fine del 2013 è convocato con altri diciannove giovani portieri nati nel 1996 e nel 1997 a Doha per rappresentare il nostro Paese al ‘First Elire Goalkeeper Summit’, evento organizzato da un’istituzione importante come l’Aspire Academy e dalla Fondazione Iker Casillas. Stupisce tutti gli addetti ai lavori classificandosi quinto al termine di una sfida nella quale si misuravano attraverso diverse prove le qualità dei partecipanti.

A luglio del 2016 passa in prestito temporaneo al Trapani. Tornato alla Lazio nell’estate 2017 resta nella rosa di prima squadra. Confermato terzo portiere nel 2018/19, esordisce in serie A in Lazio-Bologna 3-3 del 20 maggio 2019. Ha vinto un Campionato Primavera nella stagione 2012/13, due Coppa Italia Primavera nel 2013/14 e 2014/15 e una Supercoppa Primavera nel 2014. In prima squadra ha conquistato una Coppa Italia nel 2018/19 e due Supercoppa Italiana nel 2017/18 e nel 2019/20.

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Biasin ironizza su Musacchio, ma vede gli ottavi dal divano

L’ errore di Musacchio è costato caro alla Lazio e sui social spopolano i meme. Ma anche tweet di giornalisti come quello di Biasin

Fabrizio Biasin giornalista e tifoso dell’Inter è noto su Twitter per i suoi tweet taglienti, ironici che dividono gli utenti e i tifosi. Questa volta la sua vittima è stato il difensore della Lazio Musacchio. Il biancoceleste ha dato il via al poker bavarese con uno sciagurato retropassaggio. Biasin ha così commentato su Twitter: “C’e solo una cosa più anomala di Ibra a Sanremo: Musacchio in Champions League“. Non si sono fatti attendere i commenti dei tifosi laziali, contrariati da questa presa in giro. ma gli stessi tifosi hanno anche fatto presente al giornalista come la sua Inter non si fosse qualificata agli ottavi di finale di Champions e neanche in Europa League. Però dal divano comodo di casa si ironizza chi è tra le 16 migliori d’Europa… Strana la vita, strano il calcio.

LEGGI LE DURE PAROLE DI UN EX CALCIATORE CHE SMINUISCE IL VALORE DELLA LAZIO

“Lazio squadra da Europa League”. Frecciata di un ex calciatore

La pesante sconfitta di ieri sera non è passata inosservata agli addetti ai lavori. Anche fuori dall’Italia arrivano frecciate alla Lazio

Il Bayern Monaco campione del mondo e detentore della Champions League non ha avuto pietà della Lazio ieri sera all’Olimpico. I biancocelesti in più hanno facilitato le cose ai bavaresi, regalando tre gol su quattro. Ma il divario tecnico, qualitativo e tattico è stato enorme al punto da interrogarsi sulla vera qualità e livello del calcio italiano e della Serie A. Una lezione di calcio che non ammette repliche e da cui bisogna solamente imparare. Uno step di crescita per la squadra. Ma tra gli addetti ai lavori c’è chi getta benzina sul fuoco e tra questi c’è l’ex calciatore Jermaine Jenas. L’inglese, con un passato al Newcastle e Tottenham ha dichiarato quanto segue: “Lazio squadra da Europa League che si ritrova a fare la Champions League“. Le critiche ci stanno, per carità, ma da che pulpito arrivano?

GOTTARDI HA VINTO PIU’ DI JENAS

Il palmares di Guerino Gottardi recita: 1 campionato italiano, 3 Coppa Italia, 2 Supercoppa Italiana, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa europea. Il palmares di Jenas: 1 Coppa di Lega inglese. Detto ciò alcuni ex calciatori dovrebbero prima contare fino a 10 e ricordarsi che partite del genere non le hanno mai giocate. See you soon Jermaine!

Acerbi promette il massimo per il match di ritorno: “Daremo tutto!”

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La promessa di impegno del giocatore biancoceleste verso i tifosi: “Per voi e per la maglia, con onore”

Champions League. Dopo la cocente sconfitta subita ieri in casa dalla Lazio contro il Bayern Monaco Francesco Acerbi ha deciso di affidare parole di scuse e di speranza ai tifosi tramite il suo account social. Ha infatti pubblicato un post dove, oltre a fare ammenda delle mancanze che hanno portato alla sconfitta, promette di giocare il ritorno con rinnovato impegno per onorare la squadra e la maglia che veste. Questo il messaggio del post: “Siamo scesi in campo con un obiettivo ambizioso, ma non siamo riusciti a ottenere quello che volevamo. Ci dispiace molto. Al ritorno vogliamo lottare ancora e vogliamo farlo a testa alta. Daremo tutto! Per voi e per la maglia, con onore“.