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Inzaghi carica i suoi in vista del Napoli: “Obiettivo semifinale. Servirà la migliora Lazio”

Sappiamo che tipo di avversario affronteremo. Il Napoli ha qualche difficoltà in campionato ma è una grandissima squadra. Siamo consapevoli di cosa voglia dire per noi la Coppa Italia, andremo a Napoli conquistare la semifinale. Mi aspetto una partita molto intensa che sarà decisa dagli episodi, servirà la migliore Lazio. Dovrò cercare di valutare i giocatori che hanno recuperato meglio, sono passati solo due giorni e mezzo dall’ultima partita. A Napoli porterò l’intera rosa a eccezione di Marusic, Lukaku e Luis Alberto. Sappiamo cosa ci aspetta questa settimana, prima il Napoli e poi il derby. Adesso dobbiamo rimanere concentrati sulla gara di domani che vale una semifinale”. Così Simone Inzaghi in conferenza alla vigilia di Napoli Lazio.

LAZIO Diaconale incensa Lotito: “La sua cura funziona. Lo Scudetto? Un sogno”

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LAZIO Diaconale incensa Lotito e la sua ‘cura’. Le parole del portavoce biancoceleste nella terza puntata della sua ‘rubrica’.

LAZIO Diaconale incensa Lotito: Prima il Napoli per la Coppa Italia, poi il derby per il salto definitivo in campionato. Per la Lazio sarà la settimana della consacrazione come rivelazione dell’anno o del rientro nei ranghi?

In realtà non c’è partita senza che osservatori un po’ troppo umbratili non pongano questo interrogativo. Che, però, a mio avviso ha il difetto di non tenere conto della crescita complessiva avuta dalla società e dalla squadra biancoceleste nel corso degli ultimi anni. Per questo, come taccuino, mi permetto di riproporre il testo di una intervista che ho rilasciato a Daniele Martignetti per Articolo 21 de “Il Giornale” in cui, nel rispondere a domande sul “momento magico”, sull’opera del Presidente Claudio Lotito, sul suo rapporto con Simone Inzaghi e con i tifosi, sull’antisemitismo e sul mercato autunnale, ho cercato di uscire dalla contingenza per dare una valutazione complessiva. Nella convinzione che la crescita ci sia stata e che dal salto di qualità non sia possibile tornare indietro.

1) Lo scudetto è un sogno. Ed esiste la libertà di sognare. Ma la Champions è l’obiettivo concreto della stagione attuale. E per conseguirlo bisogna tenere i piedi ben piantati per terra proseguendo senza errori e cedimenti lungo la strada seguita fino ad ora.

2) La formula del Presidente è quella della filiera di comando corta all’interno della quale ci sono persone su cui ripone piena fiducia. Lotito, poi, è la locomotiva di un convoglio che, grazie anche e soprattutto alla sua componente tecnica (Tare, Inzaghi ed il suo staff), consegue risultati positivi capaci di conquistare e rasserenare anche la parte sempre più minoritaria della tifoseria avversa.

3) Il rapporto tra Presidente ed Allenatore deve essere necessariamente dialettico. Discutere significa confrontarsi, non litigare. Lotito ed Inzaghi, comunque, sono legati da un rapporto di stima ed amicizia molto stretto.

4) La politicizzazione delle curve è un fenomeno che risale agli anni ’70 e che sta progressivamente svanendo. Lotito ha combattuto le infiltrazioni illegali e criminali ed ha ottenuto un grande successo che pone la Lazio all’avanguardia sul fronte della legalità e della sicurezza.

5) L’accusa di razzismo alla tifoseria della Lazio è frutto di un pregiudizio ingiustificato ed inaccettabile. La lotta ad ogni forma di discriminazione è l’impegno costante della società biancoceleste che non perde occasione per ribadirla e sostenerla. Nel calcio italiano, comunque, l’antisemitismo è un fenomeno assolutamente marginale. Non per questo, però, bisogna abbassare la guardia!

6) La cura Lotito ha bisogno di tempo. Ma alla fine produce risultati importanti.

7) Il mercato invernale è un mercato di riparazione. E non sembra che la Lazio abbia bisogna di riparare. Tare, comunque, ha dimostrato abbondantemente di essere uno dei più abili e competenti direttori sportivi operanti in Italia ed in Europa. La sua è da sempre una strategia vincente!”.

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NAPOLI LAZIO Arbitro, ufficiale la designazione. Ma i precedenti…

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NAPOLI LAZIO Arbitro, ufficiale la designazione. Ma i precedenti non fanno ben sperare…

NAPOLI LAZIO ARBITRO – A rendere nota la scelta l’AIA, con un comunicato sul proprio sito ufficiale. A dirigere questi quarti di finale di Coppa Italia, in programma domani sera (ore 20.45) al San Paolo, sarà il signor Davide Massa. L’arbitro sarà coadiuvato da Mondin e Di Iorio assistenti di linea, Manganiello IV uomo, Nasca al Var al fianco dell’Avar Costanzo.

Un direttore di gara giovane dunque (38 anni, ndr), ma esperto: internazionale, ha all’attivo 133 presenze in Serie A, delle quali 9 in questa stagione. Il suo ultimo incrocio con i biancocelesti risale a Lazio-Sampdoria 2-2 dell’8 dicembre 2018. Il bilancio è comunque abbastanza equilibrato: 6 vittorie laziali, 4 pareggi (tra cui l’1-1 con la Fiorentina del 2017/18, con rigore assegnato ai viola tramite Var a fine recupero, ndr) e 4 sconfitte. Pauroso invece quello con i partenopei: su 19 direzioni, infatti, 14 vittorie del Napoli, 2 pareggi e solo 3 sconfitte.

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VERSO ROMA LAZIO Dzeko: “Immobile speriamo non segni”

VERSO ROMA LAZIO Dzeko autore della terza rete che ha chiuso definitivamente la partita contro il Genoa che fino all’1-2 ha provato più volte a pareggiare la partita

VERSO ROMA LAZIO Dzeko

Sarà un derby tra le due squadre e non tra me e Immobile. Gli faccio i miei complimenti e spero che domenica non segni… (ride). Ovviamente potrà ricominciare a segnare dalla domenica successiva. La vittoria contro il Genoa è stata veramente importante perché venivamo da due partite regalate agli avversari, in questo modo poi affronteremo il derby con più fiducia”.

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LE PAROLE DI FONSECA

Costacurta e la clamorosa gaffe su Immobile: “Con le big fatica a segnare”

Costacurta e la clamorosa gaffe riguardante Immobile – L’ex difensore milanista parla dell’attaccante di Torre Annunziata senza controllare prima le statistiche

Costacurta e la clamorosa gaffe su Immobile – Ciro viene elogiato da tutti gli esperti di calcio, ormai i suoi numeri sono da vero bomber. In questa stagione viaggia sulle 23 reti in ben 18 partite, statistiche da record assoluto. Se continuerà così, riuscirà sicuramente a battere il record di Higuain della Serie A, 36 gol totali nel campionato italiano. Però, per Billy Costacurta tutto ciò non conta per rendere Ciro un vero e proprio campione, ecco le sue parole:

“Segna, ma a Immobile reputo manchi un vero salto di qualità. Sarei curioso di vederlo migliorare contro squadre del calibro dell’Inter, della Juventus e della Roma. Senza contare che vorrei segnasse più con la Nazionale. Contro le big fatica un po’. Però bisogna ammettere che un Immobile come questo non si è mai visto o almeno io, ha una grande fiducia”.

Queste parole però, hanno fatto scalpore tra i tifosi biancocelesti, considerando che i numeri smentiscono in modo netto l’ex milanista che a quanto pare, non ha fatto i compiti a casa. Già, perché Immobile con la maglia della Lazio contro le big ha segnato e come, sono ben 4 i gol siglati contro la Juve in 10 partite, 5 gol in 8 partite contro la Roma 1 uno in 9 partite contro l’Inter. Senza dimenticare il grande aiuto per la realizzazione delle reti dei compagni durante tutte queste partite.

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VERSO ROMA LAZIO Fonseca: “Vogliamo vincere. Non ho molti ricambi”

VERSO ROMA LAZIO Fonseca parla del derby che si giocherà domenica prossima alle ore 18.00

VERSO ROMA LAZIO Fonseca parla così del derby e degli infortunati della Roma che non potrà recuperare in vista della partita. Prima però, entrambe le squadre affronteranno la partita dei quarti di Coppa Italia, ecco le sue parole:

So che il derby è una partita molto importante per tutti. Per quanto riguarda le mie scelte, sarà più facile perché ho i giocatori contati e quindi non avrò tanti giocatori da scegliere. Noi vogliamo vincere il derby però dobbiamo pensare prima alla partita contro la Juventus di Coppa Italia. Gli altri saranno ancora fuori, l’unico che potrebbe farcela a tornare dovrebbe essere Perotti“.

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Lazio Bergomi: “Lazio migliore dell’Inter, sono impressionanti”

Lazio Bergomi durante Sky Calcio Club, ha parlato del momento strepitoso della Lazio

Lazio Bergomi – Il giornalista e telecronista è un noto tifoso interista ma questo non l’ha fermato nel dire che la Lazio ha più potenzialità dell’Inter, nonostante all’inizio non credesse all’idea della squadra biancoceleste in lotta per lo Scudetto. Ecco le sue parole:

“Sono veramente impressionanti. Io mi sono visto la partita contro la Samp. Non le manca niente, ha gente che sa palleggiare, altri che sanno andare nello spazio, Lazzari e Lulic che corrono moltissimo sulle fasce. Tra l’altro, riesce anche a difendere in modo ottimale. Ritengo che abbia più potenzialità dell’Inter. Luis Alberto quando ha palla al piede fa delle accelerazioni veramente importanti. Poi hanno anche Milinkovic che ti permette di poter lanciare i palloni in alto già dalla difesa. Questa direi che è un’ottima arma in più”.

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Juventus Ronaldo: “Vittoria che tiene la Lazio lontana”

Juventus Ronaldo ha siglato una doppietta che ha permesso alla squadra torinese di vincere il match contro il Parma

Juventus Ronaldo – Il portoghese non si ferma più, anche lui come Ciro segna a raffica e continua a inseguire il bomber laziale nella classifica capocannoniere della Serie A. Grazie alle sue reti, la Juve ha superato 2-1 il Parma e si è portata a +4 dall’Inter e momentaneamente +6 sulla Lazio (con una partita da recuperare). Ecco le parole del numero 7 al termine della partita:

“Questa vittoria è molto importante perché ci permette di mantenere le distanze con la Lazio che ha vinto e prendere vantaggio sull’Inter che ha pareggiato. Il Parma ci ha messo in difficoltà creando molti pericoli, questa vittoria è fondamentale, va detto”.

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IMMOBILE SCARPA D’ORO

LA NOSTRA STORIA Il biancoceleste Alfredo Foni

LA NOSTRA STORIA Alfredo Foni nacque a Udine il 20 gennaio 1911. Difensore e centrocampista acquistato dall’Udinese nel 1929 dalla Lazio.

In biancoceleste Alfredo Foni gioca per due stagioni. Poi passa al Padova e da qui alla Juventus dove vince uno scudetto e due Coppe Italia. È uno dei migliori elementi che abbiano giocato con la Lazio tra le due guerre. Con la Nazionale vince le Olimpiadi di Berlino del 1936 e il Mondiale nel 1938.

A fine carriera diventa allenatore. Guida Venezia, Chiasso, Casale, Pavia, Sampdoria, Inter (due scudetti), Roma, Bellinzona, Mantova e Lugano. Come Nazionali allena l’Italia e la Svizzera. A ottobre del 2011 la sua città natale gli ha dedicato un parco giochi per bambini. È deceduto in Svizzera a Breganzona il 28 gennaio 1985.

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LA NOSTRA STORIA Il pioniere Mario Raffo

LA NOSTRA STORIA Mario Raffo nasce a Roma il 20 gennaio 1894. In prima squadra dal 1912 proveniente dalla squadra allievi in cui giocava dal 1910.

Nello stesso anno Raffo disputò anche alcune partite non ufficiali nella squadra della Voluntas. Nel 1913 fa parte della rosa che si qualifica per le due finali nazionali contro Casale e Pro Vercelli. Nel 1914 fa parte dei rincalzi ma durante la guerra diventa un punto fermo della squadra che disputa alcune partite non ufficiali.

È in campo nella Coppa di Natale del 22 dicembre 1916 contro la Juventus Romana in una gara vinta per 4-1 dove segna una doppietta. Nel 1919 vince il Trofeo Canalini. Ala sinistra titolare della Lazio fino al 1921 quando passa tra i soci abbandonando lo sport attivo.

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AMARCORD BIANCOCELESTE – 20 gennaio 2001: Lazio-Inter 2-0 (VIDEO)

Il 20 gennaio 2001 allo Stadio Olimpico la Lazio batte l’Inter e si riporta nella parte alta della classifica facendo sprofondare i nerazzurri sull’orlo del precipizio. La Lazio con il successo conseguito dimostra di essere una squadra in grado di dire la sua nel campionato in corso. Quella vista contro l’Inter è stata una squadra rigenerata nel gioco e nello spirito, capace di soffrire ma sempre pronta a colpire nei momenti di difficoltà della squadra avversaria. Dino Zoff riassesta la difesa, recupera Veron, inserisce Poborsky e punta sulla rinascita di Crespo. Con poche mosse il tecnico biancoceleste è riuscito a rimettere la sua squadra in corsa e nelle migliori condizioni per poter pensare al prosieguo del campionato. L’Inter, guidata da Marco Tardelli, è rimasta in partita soltanto un tempo e nella ripresa ha mostrato di avere diverse lacune non giustificabili solo con l’assenza di Vieri, elemento fondamentale per la squadra milanese.

Il primo tempo – Dopo appena cinque minuti di gioco la Lazio trova il vantaggio: palla da Veron a Nedved, dal ceco la palla viaggia verso il centro dove Salas di testa serve Crespo che solissimo in area batte Frey. Azione falsata dal fatto che il pallone è stato controllato da Veron oltre la linea laterale (il guardalinee Puglisi era lontanissimo) e dunque l’azione andava fermata sin dall’inizio, ma una difesa più attenta mai avrebbe incassato un gol simile. Dopo il gol l’Inter ha reagito, ha iniziato a giostrare il pallone a centrocampo obbligando i biancocelesti a ripiegare. All’11’ Recoba si è visto respingere la conclusione dai pugni di Peruzzi e appena un minuto dopo il portiere biancoceleste si deve ripetere su Seedorf. Al 16′ è ancora l’olandese a vedersi respingere una conclusione a botta quasi sicura dal piede di Baggio. La Lazio rischia di capitolare, l’Inter continua a spingere alla ricerca del pari ma pian piano perde brillantezza. I biancocelesti, passato il momentaccio, riprendono in mano il gioco ma non riescono a creare eccessivi problemi a Frey.

La ripresa – Nel secondo tempo l’Inter riparte subito a testa bassa. Al primo minuto è Cordoba di testa a rendersi pericoloso; al 10′ è Di Biagio a tentare la conclusione dal limite ma senza ottenere risultati. Dopo la breve sfuriata iniziale i nerazzurri si sono fermati consegnandosi alla Lazio. Frey, al 14′ e al 20′ è stato chiamato a compiere due salvataggi miracolosi su Salas: il primo con il piede, il secondo con la mano sinistra. Ma l’estremo difensore nulla può quando Simic compie fallo da rigore su Poborsky. Il direttore di gara, il signor Messina di Bergamo, assegna il rigore indicando il dischetto. Sul punto di battuta si presenta Salas che trasforma assicurando alla squadra biancoceleste tre punti importantissimi per tornare a sperare.

IL TABELLINO

LAZIO: Peruzzi, Pancaro, Nesta, Fernando Couto, Favalli, D. Baggio, Poborsky, Veron (76′ Baronio), Nedved (57′ Simeone), Crespo, Salas. A disp.: Marchegiani, Negro, Gottardi, S. Inzaghi, Ravanelli. All. Zoff

INTER: Frey, Simic, Blanc, Cordoba, Brocchi, Jugovic (83′ Pacheco), Di Biagio, J. Zanetti, Seedorf, Sukur, Recoba. A disp.: Ballotta, Macellari, Cirillo, Pirlo, Farinos, Cauet. All. Tardelli

Arbitro: Sig. Messina (Bergamo)

Marcatori: 5′ Crespo, 75′ Salas (rig)

Note: ammoniti Jugovic, Simeone. Recuperi: 2′ p.t. 3′ s.t.

Spettatori: 55.000 circa. Paganti 16.176 per 808.705.000 lire, abbonati 36.336 per una quota di 1.166.214.752 lire.

LA NOSTRA STORIA Fernando Saraceni

LA NOSTRA STORIA Fernando Saraceni (I) nasce a Roma il 20 gennaio 1891. Attaccante e poi dal 1921 difensore.

Fernando Saraceni, detto Cecè, è stato uno dei più significativi giocatori della Lazio. Iniziò a giocare nel 1907 ad appena sedici anni. L’anno successivo prese parte alle tre partite disputate e vinte in un giorno nelle finali del Campionato interregionale. Era il cucciolo della squadra ma aveva anche un tiro micidiale e una grande velocità. Ottimo atleta anche nel salto in lungo in cui aveva un record di mt. 5 senza l’uso della pedana.

Tra l’anno d’esordio e la prima guerra mondiale vinse tutto quello che si poteva vincere a Roma e nell’Italia centro meridionale. Due volte finalista nazionale nel 1913 e 1914, vincitore più volte dei trofei Tosti e Baccelli, vincitore del trofeo Branca e di tantissimi trofei minori. Rimase affezionatissimo alla Lazio dando sempre l’esempio in ambito comportamentale e tecnico. Nei cuori dei sostenitori prese il posto del grande Ancherani.

Nel 1915 partì per il fronte come soldato semplice del 13° artiglieria di campagna. A guerra finita torna a guidare la squadra biancoceleste. Progressivamente arretrò il suo raggio di azione e intorno al 1921 si schierò a terzino. Lasciò lo sport attivo nel 1924. Lasciò il campo ma non la Lazio. Il 18 settembre 1940 fu eletto componente del Collegio dei Sindaci. Già nel 1914 era stato vicepresidente della sezione Nuoto.

Prima di ritirarsi convinse prima il fratello minore Luigi a vestire biancoceleste e poi la società a ingaggiare il grande portiere Ezio Sclavi. Nell’agosto 1956 gli viene diagnosticato un male incurabile. Ricoverato presso la Clinica Morgagni il pomeriggio del 23 agosto si lancia dalla finestra della sua stanza uccidendosi. Si cimentava anche nel podismo e nel nuoto. In quest’ultima disciplina è tra gli iscritti all’eliminatoria romana della Coppa Scarioni dell’agosto 1925. Muore il 23 agosto 1956.

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LA NOSTRA STORIA L’ex difensore Giuliano Andreuzza

LA NOSTRA STORIA Giuliano Andreuzza nasce a Noventa di Piave (VE) il 20 gennaio 1950. Cresce nelle giovanili del Genoa. Dopo un anno in prestito al Rapallo Ruentes torna in serie B con i rossoblu.

Nell’estate del 1970 Giuliano Andreuzza si trasferisce alla Lazio. Gioca solo nelle amichevoli ma riesce a vincere il Campionato De Martino 1970/71 e la Coppa delle Alpi nel 1971. A fine stagione torna al Genoa che lo gira al Potenza. Gioca in seguito con Turris, Parma, Pescara, Ternana e Padova. A Pescara ha la soddisfazione di esordire in Serie A nella stagione 1977/78.

Finita la carriera da calciatore inizia ad allenare. Guida squadre di Terza Categoria ed Eccellenza conquistando 6 promozioni. Dal 2010 allena il settore giovanile del Noventa di Piave ed è il coordinatore degli allenatori della società. Durante la stagione 2013/2014 subentra alla guida della prima squadra conducendola dopo soli 5 allenamenti e 2 partite alla vittoria del campionato. Il decimo campionato vinto da allenatore. Il 29 maggio 2016 da mister in seconda aiuta la squadra pulcini del suo paese a conquistare per la prima volta nella storia il prestigioso memorial ‘Claudio Geromel’. È l’allenatore più vincente di Noventa dì Piave.

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Scarpa d’oro 2019/20: Immobile in testa. Lewandowski insegue

Con i suoi 23 gol in campionato, Ciro Immobile si conferma sempre più capocannoniere della Serie A. L’obiettivo personale è sicuramente quello di chiudere la stagione in testa alla suddetta classifica, ma allo stato attuale il centravanti campano ha licenza di sognare in grande. L’ex Siviglia, infatti, guida la classifica dei bomber europei con 46 punti e punta alla Scarpa d’oro 2019/20. Ogni gol viene moltiplicato per il coefficiente assegnato al rispettivo campionato. L’Italia, risultando tra le prime cinque del ranking Uefa (insieme a Francia, Germania, Inghilterra e Spagna), vede ogni marcatura moltiplicata per 2. Con 40 punti seguono a pari merito Lewandowski e Werner, autori di 23 gol in Bundesliga. Di seguito la top ten dei bomber europei:

1- Immobile (Lazio) – 46 punti
2- Lewandowski (Bayern Monaco) – 40 punti
2- Werner (Lipsia) – 40 punti
4- Vardy (Leicester) – 34 punti
5- Sorga (Flora Tallinn) – 31 punti
6- Aguero (Manchester City) – 30 punti
7- Shkurin (Energetik-BGU Minsk) – 28.5 punti
8- Cristiano Ronaldo (Juventus) – 28 punti
8- Lukaku (Inter) –  28 punti
8- Rashford (Manchester United) –  28 punti
8- Ings (Southampton) –  28 punti
8- Aubameyang (Arsenal) – 28 punti
8- Ben Yedder (Siviglia) – 28 punti

Gascoigne si confessa: “Così ho sconfitto la dipendenza dall’alcol”

Nella giornata odierna, l’ex Lazio Paul Gascoigne è tornato a parlare della sua dipendenza dall’alcol spiegando come è riuscito a uscirne

“Ti introducono una serie di granuli o di pillole nello stomaco che ti fanno stare male se bevi troppo. Puoi bere una birra o un bicchiere di vino, non di più. Ora posso camminare lungo il corridoio di bevande alcoliche in un supermercato senza essere tentato di prenderle. Adesso riesco a controllarmi”. Così Paul Gascoigne ha spiegato, nel corso di un’intervista al Daily Mirror, i dettagli dell’intervento dal costo di 20.000 sterline grazie al quale ha sconfitto la dipendenza dall’alcol.

NAPOLI LAZIO — San Paolo gremito: in esaurimento Curva B e tribuna Posillipo

Martedì alle 20.45 è in programma Napoli Lazio, match valido per i quarti di finale di Coppa Italia. Teatro della sfida lo stadio San Paolo, che per l’occasione risulterà gremito: quasi sold out, infatti, la Curva B e la tribuna Posillipo, con i distinti già pieni. Inoltre, a partire da domani sarà possibile acquistare ulteriori biglietti dopo la scadenza della prelazione destinata agli abbonati, fissata per questa sera alle 23.59.

Lazio Sampdoria Ranieri mantiene la promessa: “Sale, olio e li mangio vivi”

Una debacle senza appello. Lazio Sampdoria Ranieri mantiene la promessa della conferenza di vigilia e striglia la squadra dopo il 5-1 dell’Olimpico.

“Se scenderanno in campo molli li mangerò vivi”. Dopo il 5-1 di Lazio Sampdoria Ranieri dovrà mantenere la parola: “Ci metto un po’ di sale e olio e li mangio vivi”, ha ribadito il tecnico blucerchiato a Sky Sport dopo la sconfitta. Da domani, alla Samp aspetterà una settimana di lavoro a Bogliasco in un clima infuocato.

Lazio parla Graziani: “Scudetto? Se la giocherà fino alla fine”

Gli addetti ai lavori credono nella squadra di Inzaghi. Lazio parla Graziani della lotta scudetto: secondo l’ex calciatore di Torino e Roma i biancocelesti hanno le loro chances.

Lazio parla Graziani. Ecco le parole dell’ex Torino e Roma a Radio Sportiva: “La Lazio se la giocherà fino alla fine per lo Scudetto. È una squadra straordinaria e Ciro Immobile sta facendo una stagione strepitosa. È un giocatore straordinario. Sono convinto che le esperienze all’estero lo abbiano fortificato e reso più forte. Napoli? Si vede che è una squadra malata. Gattuso si sta dannando l’anima ma non trova la medicina giusta”.

FOTO – La mamma di Zaniolo punge ancora i laziali

Continua la polemica a distanza della mamma di Zaniolo Francesca Costa con i laziali. Dopo i cori della Curva Nord arriva la risposta via Instagram.

“Il karma restituisce tutto a tutti… #concarma”. Questa la risposta della mamma di Zaniolo alias Francesca Costa tramite una storia su Instagram ai tifosi della Lazio. Motivo? I cori dei tifosi laziali di ieri allo stadio durante Lazio Samp.

FORMELLO LAZIO Lukaku is back. Le ultime tra Napoli e derby

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FORMELLO LAZIO Lukaku is back. Le ultime tra Napoli e derby.

FORMELLO LAZIO Lukaku is back. Sorride Inzaghi alla ripresa dei lavori con vista Coppa Italia. Dopo il riscaldamento comune, il tecnico, come di consueto, divide il gruppo in due: da una parte, i calciatori rimasti a riposo ieri o entrati nel secondo tempo, alle prese con un lavoro tecnico. Dall’altra, i titolari anti-Samp, che svolgono scarico in scarpe da ginnastica e poi corsetta defaticante. Di questo secondo gruppo non fanno parte soltanto Milinkovic e Luis Alberto. Domani (ore 11) sarà già tempo di rifinitura, per cui Inzaghi ha pochissimo tempo per decidere chi mandare in campo al San Paolo. Di certo, il tecnico potrà contare su Lulic, oggi regolarmente in gruppo. Il capitano, complice anche il turno di squalifica in campionato, ha avuto tutta la settimana per mettersi alle spalle i problemi fisici e ricaricare le pile. Sarà dunque di nuovo lui il padrone della fascia sinistra, sia a Napoli che nel derby di domenica prossima.

Quella del bosniaco non è però l’unica uscita dall’infermeria. Anche Lukaku si è finalmente riaggregato ai compagni. Operato al ginocchio destro lo scorso dicembre in Belgio, l’esterno ha saltato il possesso palla finale. Ovviamente non è ancora al 100%, ma non appena lo sarà (si spera, presto) rappresenterà un’arma in più sulla corsia mancina. Restano invece ai box Cataldi (stiramento al polpaccio, circa 20 giorni di stop) e Marusic (problema muscolare). Bene invece Correa: l’argentino ha superato l’affaticamento al polpaccio, tanto che già ieri in panchina dopo un solo allenamento in gruppo (venerdì pomeriggio). Inzaghi però non dovrebbe rischiarlo in Coppa: il suo rientro da titolare è previsto nel derby, in programma tra una settimana. A Napoli invece sarà invece confermata la coppia ImmobileCaicedo.

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