Sergej Milinkovic torna su Lazio Salisburgo. Una gara tra le tante nella grande stagione del centrocampista biancoceleste, che ora non vuole fermarsi, ma punta ad essere ancora più incisivo, sia nella Lazio che con la Serbia, al prossimo Mondiale. Di questo e tanto altro, Milinkovic ha parlato ai microfoni di ‘zurnal.rs’.
MILINKOVIC TORNA SU LAZIO SALISBURGO
“Abbiamo raggiunto un buon risultato nella prima partita contro gli austriaci. Abbiamo subito due gol, entrambi dopo alcuni nostri errori, ma per fortuna abbiamo fatto quattro reti e sarà più facile giocare il ritorno”.
ATTENZIONE IN ZONA GOL
“Facciamo molta attenzione durante l’allenamento in merito alla fase realizzativa. Si tratta di una cosa positiva per noi, vincere con quattro o più gol di scarto contro le rivali è importante per la fase finale di questa stagione in entrambe le competizioni (campionato e Europa League, ndr)”.
VERSO IL MONDIALE
“Dipende da come ognuno di noi membri della Nazionale sta vivendo un tale tipo di euforia. È fantastico giocare il Mondiale. Quando abbiamo visto il nostro girone, tutti noi, dai giocatori alla gente in Serbia, abbiamo iniziato a sperare di passare agli ottavi di finale. Abbiamo avversari con cui possiamo competere e ci aspettiamo di raggiungere questo obiettivo. Andremo in Russia con questa convinzione”.
FUTURO
“Tutti stanno raccontando la loro versione. Non ci sto pensando affatto al mio futuro. Mentre ero infortunato, stavo pensando a come tornare in campo il prima possibile. Ora che ho recuperato posso concentrarmi su ciò che è importante: le mie prestazioni e i risultati con la Lazio. La situazione attuale mi fa capire che non devo pensare ad altre opzioni. Voglio stare con il mio club attuale in modo tale da qualificarci in Champions League”.

L’8 aprile del 2005, sei giorni dopo la sua morte, si svolsero a
I funerali vennero svolti in piazza San Pietro dall’allora cardinale Joseph Ratzinger. Presenti alle esequie più di 200 delegazioni ufficiali, oltre ai rappresentanti di tutte le religioni. Giovanni Paolo II venne sepolto sotto la basilica di San Pietro, nelle Grotte Vaticane. Almeno 250mila persone presenziarono alla cerimonia stipate tra la piazza e via della Conciliazione. Diversi maxischermi furono posizionati nelle principali piazze della capitale. Il rito venne inoltre trasmesso in diretta in mondovisione a reti unificate. In Italia furono quasi 14 milioni gli spettatori e lo share raggiunse il 90%. Record assoluto per la tv italiana. Si stima che tra piazza San Pietro e i vari maxischermi le persone che seguirono il funerale furono quasi tre milioni.

