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Adam Marusic, da raccomandato di ferro a piacevole sorpresa

Nei primi giorni in molti dicevano che Adam Marusic fosse arrivato a Formello da raccomandato. A portarlo alla Lazio è stato l’ex attaccante, oggi procuratore, Mateja Kezman. Nella scuderia del procuratore anche Milinkovic, altro gioiello e pezzo pregiatissimo biancoceleste.

L’ARRIVO A FORMELLO

Un uomo che ha un peso nell’ambiente laziale perché è con lo stesso Kezman che si è arrivati al rinnovo del centrocampista serbo fino al 2022. E con lui si dovrà stabilire la strategia per il futuro. Roba da decine di milioni. Quando questa estate si è presentato portando Marusic, sconosciuto terzino venticinquenne dell’Ostenda, più di uno abbia pensato e detto: nessuno lo conosce, non può che essere un raccomandato. Come fosse una tassa che Lotito e Tare dovevano riconoscere al manager in virtù degli ottimi rapporti che intrattengono con lui. E questa idea ha acquistato valore dopo le prime uscite del calciatore, serbo di nascita e montenegrino di nazionalità. In particolare quando ha abbattuto Alex Sandro allo scadere della finale di Supercoppa tra Lazio e Juve regalando ai bianconeri il rigore del 2-2. La sua avventura in biancoceleste era iniziata un quarto d’ora prima (era entrato in campo sul 2-0) e aveva preso subito una brutta piega. Oggi però è tutto cambiato.

DA RISERVA A PUNTO FERMO

Grazie alla fiducia e agli insegnamenti di Inzaghi, complice anche l’infortunio di Basta, ora Marusic è diventato un punto fermo della Lazio. L’allenatore ne apprezza la disponibilità al sacrificio, la capacità di corsa, le qualità nell’inserimento. E anche la precisione nel gioco corto, nelle dieci gare giocate in campionato ha indovinato l’81% dei passaggi effettuati. Ha acquistato coraggio, ha tirato fuori la personalità. Domenica scorsa a Benevento ha segnato il suo secondo gol in campionato sfruttando un passaggio di Immobile. Come ricorda il Corriere della Sera, la prima rete l’aveva segnata contro il Verona. Inoltre, ai successi personali vanno aggiunti (Europa compresa) cinque assist. Tare lo ha pagato 5 milioni ma il suo valore si è già moltiplicato almeno per due. La Lazio sta costruendo su di lui progetti ambiziosi per il futuro. È l’ultima sorpresa nel mondo biancoceleste: Marusic, l’ex raccomandato.

LE PAROLE DELL’ASSESSORE FRONGIA SUL FLAMINIO

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Frongia, Ass. Sport: “Stiamo aspettando progetti sostenibili per il Flaminio”

L’Assessore allo Sport del Comune di Roma, Daniele Frongia, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. Di seguito riportiamo le sue parole riguardanti lo Stadio Flaminio.

“Abbiamo dato mandato agli uffici di procedere ad un avviso pubblico per ricevere manifestazioni d’interesse per la riqualificazione. I progetti che ci presenteranno dovranno essere sostenibili. Ben gestita – spiega Frongia – questa struttura può essere pienamente sostenibile da un soggetto, privato o pubblico che sia. Dal momento in cui bonificheremo l’area al momento in cui partiranno i lavori per la riqualificazione dovremo trovare una soluzione temporanea. Il municipio ha proposto di fare un parcheggio di bus turistici temporaneo. Ci stiamo ragionando, dobbiamo capire se è fattibile. Ipotesi intervento Cassa depositi e prestiti? Sono tantissimi i fronti aperti, io eviterei di indebitare ulteriormente Roma Capitale con un altro mutuo. Grazie a qualche amministratore illuminato venuto prima di noi, i cittadini romani, pur non sapendolo, si sono fatti garanti e quindi si sono accollati costi d’impresa per delle imprese che sono andate male e sono insolventi. Se entro la fine della nostra consiliatura non avessimo iniziato con i lavori per la riqualificazione del Flaminio sarebbe grave”.

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Sconcerti: “Lazio nuova certezza, raramente si vede un gioco del genere in Italia”

Il giornalista di Rai Sport, Mario Sconcerti, è intervenuto ai microfoni di TMW per parlare della Lazio. Di seguito riportiamo le sue parole riguardanti i biancocelesti. 

“La Lazio è un’altra certezza – spiega Sconcerti – così come Simone Inzaghi, che ha trovato l’evoluzione del calcio all’italiana: inizialmente sembrava una squadra che aspettasse solo l’avversario, ma quando riparte lo fa da squadra europea, portando sempre cinque giocatori in area avversaria. È un qualcosa di inaspettato e visto raramente in Italia”.

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Lazio incensata da Ranieri: “Mi piace molto la squadra. Farà grandi cose”

Claudio Ranieri, ex allenatore di Roma e Leicester e attualmente al Nantes incensa la Lazio e fa una breve analisi del momento biancoceleste

Claudio Ranieri, ex allenatore di Roma e Leicester e attualmente alla guida del Nantes, è intervenuto questa mattina ai microfoni de Il Corriere dello Sport. “Guardando la situazione in Italia, a me piace molto la Lazio. Ha vinto la Supercoppa italiana aprendo nel migliore dei modi la stagione. In campionato è partita con un pareggio, ma poi, a parte la gara col Napoli dove è stata falcidiata dalla sfortuna e dagli infortuni, non ha più sbagliato nulla. Vola alto anche in coppa. Può fare grandi cose. Anche Sampdoria e Atalanta giocano un bel calcio. L’Atalanta ora sembra in sofferenza, ma succede solo perché non è abituata a battersi su due fronti” ha dichiarato Ranieri.

DIACONALE- NON DEVO GIUSTIFICARMI

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ADESIVI ANNA FRANK – Diaconale: “Non devo giustificarmi, razzismo al contrario verso la Lazio”

Il responsabile della Comunicazione biancoceleste, Arturo Diaconale, attraverso il suo profilo facebook ha pubblicato questa nota riguardante il suo ruolo nella Lazio e la questione degli adesivi. Di seguito riportiamo le sue parole.

“Dagospia mi onora di un classico esempio di killeraggio mediatico dedicandomi un articolo in cui vengo accusato di una doppia colpa. Di essere in conflitto d’interessi in quanto contemporaneamente consigliere d’amministrazione della Rai e responsabile della comunicazione della Società Sportiva Lazio. E di aver alimentato un “piagnisteo su una povera Lazio colpita da razzismo incredibilmente confrontato con la Shoah” per aver contestato il linciaggio subito dalla società biancoceleste, dal suo Presidente Claudio Lotito e dall’intera tifoseria laziale in seguito alla vicenda degli adesivi su Anna Frank.
L’attacco personale non mi ha stupito – spiega  Diaconale – Ho avuto l’ardire di denunciare che si vuole strumentalizzare il caso per liquidare i conti negli organismi del calcio con l’ingombrante e incontrollabile Lotito. E ho aggiunto che nell’occasione si cerca anche di creare ostacoli alla marcia in ascesa della squadra-rivelazione del campionato. Mi sono permesso, in sostanza, di rilevare che si tenta di sfruttare la tragedia immane della Shoah per modesti e spregevoli interesse di bottega. E ne ho subìto l’immediata conseguenza.
La faccenda non mi spaventa, ma impone un doppio chiarimento da parte mia. Il primo è che non esiste alcun conflitto d’interessi tra il ruolo di consigliere d’amministrazione della Rai e quello di responsabile della comunicazione della S.S. Lazio. Chi lo solleva non sa che il Cda della Rai non ha compiti di gestione ma solo di controllo e di indirizzo. Ignora che non si occupa di trattative sui diritti sportivi che spettano al direttore generale e, soprattutto, non tiene conto che non percepisco alcun compenso per il mio ruolo in Rai. Non esiste una legge che impone a un consigliere di amministrazione dell’azienda radiotelevisiva pubblica di essere non solo non remunerato ma anche disoccupato. Per cui, oltre che restare gratuitamente al settimo piano di viale Mazzini, continuo a svolgere tranquillamente la mia professione di giornalista come responsabile della comunicazione della S.S. Lazio e come direttore responsabile de “L’Opinione”, da sempre schierato per il rispetto dei diritti e delle garanzie dei cittadini contro ogni forma di giustizialismo e di linciaggio mediatico”.

SUL RAZZISMO 

“Il secondo chiarimento riguarda l’accusa di aver denunciato il razzismo alla rovescia usato ai danni del Presidente Lotito, della società e dell’intera tifoseria laziale. Non si è trattato di un piagnisteo, ma di una legittima risposta al tentativo di criminalizzazione di un’intera comunità accusata di una colpa collettiva a causa della colpa individuale di pochi individui meritevoli di condanna morale e pene adeguate. Capisco che chi mi accusa abbia scarsa dimestichezza con una concezione liberale del diritto e preferisca i processi sommari e la responsabilità oggettiva ai giudizi con le garanzie costituzionali e alla responsabilità personale. Per questo non ho nulla di giustificarmi e, anzi, rivendico di aver denunciato il razzismo alla rovescia usato ai danni del popolo biancoceleste e comunico che ho la ferma intenzione di continuare a ripetere questa denuncia. Senza lasciarmi intimidire – conclude Diaconale – dai killeraggi commissionati da chi (intuisco nomi e cognomi) è stato colto con le mani nella marmellata dell’ipocrisia e delle strumentalizzazioni per piccoli interessi di bottega”.

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“Lazio da scudetto. Ricorda quella di Maestrelli”. Le parole di Anastasi

Il giornalista Filippo Anastasi ha elogiato la Lazio  e Simone Inzaghi. Quindi un paragone con la Lazio dello scudetto ’73-’74

La Lazio di Simone Inzaghi procede a ritmi forsennati e i risultati sorridono al tecnico piacentino. A questo propoisto il giornalista Filippo Anastasi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. “A inizio stagione c’erano tante perplessità sulla rosa. In tanti sostenevano che si trattasse di una rosa limitata e non pronta a fronteggiare tre competizioni. Non credo servano risposte. La risposta migliore l’ha data il campo. I titolari sono di grande valore, ma chi parte dalla panchina e viene chiamato in causa riesce a farsi trovare pronto.

Nani è l’esempio lampante. Si tratta di un giocatore che ha vinto tutto e che veniva da un lungo stop. Per il momento il suo ruolo è quello è lui l’ha capito. Si è messo a disposizione del tecnico e si è subito tolto la soddisfazione del primo gol. La squadra è rodata al punto giusto e le motivazioni non mancano. Credo che la Lazio sia una squadra da scudetto. Esistono squadre più avanti in quel senso e con più possibiltà di vincere il titolo, ma questa squadra ha tutto per competere ad alti livelli.

Inzaghi sta facendo un lavoro straordinario e la squadra lo segue. Per certi versi ricorda la Lazio di Tommaso Maestrelli, che vinse lo scudetto nella stagione 1973-’74. Probabilmente, senza la disgraziata sconfitta con il Napoli adesso si parlerebbe di un’altra classifica. Ma questo è il calcio e bisogna accettarlo. Milinkovic? Sono felice per la sua convocazione in nazionale. Tuttavia mi preoccupa un po’. Questa sosta per le nazionali precede una sfida importantissima come il derby. La Serbia sarà impegnata in due amichevoli in Cina e in Corea con fuso orario e condizioni ambientali diverse. Tornerà appena due giorni prima del derbu. L’auspicio è che si faccia comunque trovare nelle migliori condizioni per la partita delle partite” ha concluso Anastasi.

LE PAROLE DI UN GIALLOROSSO  

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“Il derby? Basta profezie, non diciamo più niente”. Le parole di Nainggolan

Radja Nainggolan vola basso e pesa le parole dopo le profezie  non avveratesi nella scorsa stagione

Radja Nainggolan vola basso e pesa le parole dopo le profezie  non avveratesi nella scorsa stagione. Il centrocampista ha parlato del cammino della sua Roma in un’intervista rilasciata a Uefa.com. “Negli anni passati hanno sempre detto che la Roma era da scudetto, quest’anno non diciamo niente, magari arriva qualcosa di importante. Derby? Basta profezie.

Diciamo così perché sennò stiamo sempre a dire le cose al contrario. La squadra è competitiva e può dire la sua sia in Italia che a livello internazionale. Ora ci aspettano partite delicate e non dobbiamo abbassare i ritmi. Saranno sfide ad alta intensità” ha dichiarato il centrocampista belga della Roma.

BUONE NOTIZIE PER INZAGHI 

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Formello — Buone notizie dall’infermeria. Due giocatori in gruppo

Formello: Inzaghi può sorridere. Recuperano i lungodegenti Basta e Palombi, tornati ad allenarsi con il gruppo

Buone notizie dall’infermeria. Le condizioni di Dusan Basta e di Simone Palombi fanno tornare il sorriso a Simone Inzaghi, come se ce ne fosse bisogno. Dopotutto la Lazio viaggia a ritmi altissimi e i motivi per sorridere non mancano di certo. Vero è però, che lo stop del serbo e quello del classe ’96 hanno destato qualche preoccupazione al tecnico piacentino. I due tornano quindi a correre a Formello. Il terzino ex Udinese si era fermato per una grave lesione muscolare rimediata nella sfortunata gara contro il Napoli.

Il giovane attaccante ha dovuto invece fare i conti con un taglio profondo all’altezza della caviglia. Nelle ultime ore è invece circolata un po’ di apprensione per le condizioni di Ciro Immobile. Per lui un affaticamento all’adduttore avvertito dopo la partita di Benevento. Lo staff medico però avrebbe escluso un infortunio serio, ecco perché è probabile che l’ex Borussia salti la sfida con il Nizza, per poi tornare al pieno della forma contro l’Udinese, ultimo ostacolo in campionato prima della sosta. Poi sarà solo derby.

TURNOVER IN VISTA PER INZAGHI 

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SVEZIA ITALIA – Il ct svedese Andersson lancia la sfida agli azzurri

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Mancano dieci giorni all’andata dei play-off per Russia 2018 tra Svezia e Italia. Gara in trasferta per gli azzurri, che godranno poi del ritorno in quel di San Siro. Gli uomini di Ventura partono indubbiamente favoriti, per storia, tradizione e tasso tecnico, ma gli scandinavi sembrano tutt’altro che decisi ad alzare subito bandiera bianca. A confermarlo, il ct svedese, Jan Andersson.

Queste le parole del ct della Svezia: “Cosa ho pensato al sorteggio? Più che altro sono stato contento di conoscere l’avversario. Così ho potuto cominciare a studiarli, a prepararmi. A lavorare invece di aspettare. Prima di sapere chi avremmo incontrato nei playoff, non aveva nessun senso studiare altre squadre. Jonas Thern (ex Roma e Napoli, ndr) è stato a vedere Albania-Italia, a spiare un poco. Ora invece è iniziato il lavoro vero. L’Italia è una grande nazionale con tanta storia e tradizione. È ovvio che incontreremo un grande avversario e ho rispetto per l’Italia e per il compito che ci aspetta. Rispetto, ma non paura. Ci è capitata l’Italia, ma dobbiamo fare il nostro lavoro. Io sono uno concreto. Non dobbiamo più pensare alla storia. Non ha nessuna importanza quante volte l’Italia abbia vinto i Mondiali. Conta solo il presente, la forma di oggi, i giocatori e il gioco attuali. Il loro e il nostro”.

LEGGI ANCHE DELL’ATTO DI TEPPISMO ALLA VIGILIA DI ROMA-CHELSEA

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CHAMPIONS – Raid degli ultrà giallorossi alla vigilia di Roma-Chelsea

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Il mondo del calcio fa nuovamente parlare per le intemperanze dei tifosi dentro e fuori degli stadi. Stavolta, al centro dell’attenzione sono finiti alcuni supporters della Roma.

Un deplorevole episodio di teppismo ha macchiato la vigilia del match di Champions tra Roma e Chelsea. Intorno alla mezzanotte, infatti, quaranta ultras giallorossi, a volto coperto e armati di bastoni, hanno fatto irruzione nell’Irish pub “Shamrock”, in via del Colosseo, dove si trovavano alcuni sostenitori inglesi. Diversi dei quali hanno riportato ferite non gravi a seguito dell’aggressione.

LE INDAGINI

Giunti immediatamente sul posto, gli agenti del Reparto Mobile non hanno trovato traccia dei criminali, ma sono riusciti comunque a bloccarne e identificarne alcuni grazie alla perlustrazione delle vie vicine. Ulteriori sviluppi si attendono ora dall’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza del locale.

LEGGI ANCHE LE ULTIME IN VISTA DI LAZIO-NIZZA

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LAZIO NIZZA – Udinese e derby all’orizzonte: ecco le scelte di Inzaghi

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Dopo la ‘manita’ in campionato al Benevento, la Lazio di Simone Inzaghi si prepara all’impegno di Europa League contro il Nizza.

Giovedì sera la Lazio di Simone Inzaghi ospiterà all’Olimpico, per la 4^ giornata di Europa League, il Nizza già regolato 3-1 ‘a domicilio’ due settimane fa. Il tecnico concederà spazio dal 1′ a Nani, pronto ad altre magie dopo il gol e l’assist nella goleada di Benevento. Insieme al portoghese, dovrebbero avere una chance anche Luiz Felipe, Patric, Murgia, Lukaku e Caicedo. Godranno invece sicuramente di un turno di riposo Luis Alberto e Ciro Immobile, i due maggiormente sugli scudi in questo inizio di stagione. Un bel turnover insomma, dettato dalle (tante) altre fatiche all’orizzonte: in primis l’Udinese, domenica in casa, e poi soprattutto, al rientro dalla sosta, il derby

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Oddi: “La Lazio arriverà prima nel girone. Sullo Scudetto invece…”

Giancarlo Oddi interviene durante i microfoni di Radio 6, ecco le sue parole:

ODDI SU VERONA-INTER

“Devo dire che il Verona ieri mi ha impressionato, ha fatto una buona partita. Se fosse finita in parità non sarebbe stato un risultato rubato, anzi… uno ora dice questa cosa perché è finita e sa già, però ad un certo punto ho detto ma Perisic che sta facendo? sbaglia tutto, ho detto vuoi vedere che Perisic non lo cambia perché questo gira e rigira dà una botta e segna, oh sono passati 30 secondi e ha segnato. Devo dire che è un giocatore che dentro al cambio quando deve fare le cose le fa, non è uno che aspetta la palla. Candreva è uno dei per la continuità, sbaglia troppi cross ma ne fa anche centinaia”.

Sul Verona –  “Il Verona non mi è piaciuto sul 2 gol, non si può lasciare uno da solo in quel punto sul limite dell’area, solitamente si mette uno in quella posizione invece non c’era nessuno sul limite. Il portiere non ha fatto in tempo a parare, gli ha tirato un missile, il Verona in quel momento è tornato ad essere il Verona. Mi dispiace dirlo ma il Benevento non è una squadra, il Verona può lottare. 0 punti dopo 11 partite è brutto da vedersi, non una cosa bella per la Seria A“.

CAPITOLO ICARDI

“Icardi è un giocatore che se non gli fai i cross… se guardi la sua partita è stata vergognata. Bisogna anche dire che è un giocatore che aspetta la palla alta e poi la butta alta. Ha avuto poche occasioni ma bisogna mettersi la mano sulla coscienza. Le palle in area sono arrivate ma se tu non anticipi l’avversario e rimani dietro, oppure ti scordi di andare in anticipo o stai pensando ad un’altra cosa è chiaro che il gol non lo fai. Non te la puoi prendere con chi fa il cross il cross mica è scritto che ti arriva a pennello, una volta arriva alta, una volta a rasoterra… specialmente in corsa si sa. Borja Valero è un bel giocatore”.

TOUROVER PEER L’EUROPA LEAGUE

“Io credo che la Lazio pure se gioca con 4-5 cambi contro il Nizza vince, sta cadendo dal giornale in Francia, n’altro po’ non lo mettono più in classifica. L’abbiamo pure visto. Io ero un po’ preoccupato quando c’era il sorteggio, dicevo di giocarcela con il Nizza ma dopo averla vista, cioè fa fatica ad arrivare secondo. Se arriva secondo è perché le altre sono più scarse e ce ne vuole ad essere più scarse del Nizza. Ma adesso i cambi, quelli che entrano daranno il 200% è normale e giusto, i cambi della Lazio non sono gli ultimi arrivati, Patric se lo metti nel suo ruolo ti fa il suo, se lo metti in difesa già cambia, ma sul suo lato è un giocatore che può giocare. Caicedo ha fatto vedere di essere un buon rinforzo in attacco. Peccato per Di gennaro, avrebbe potuto mettere minutaggio nelle gambe. Se non possono giocare con il Nizza è meglio che vadano a giocare con un’altra squadra”.

ULTIMA SULLA LAZIO

“La Lazio ormai è una squadra d’Elite. Vincere ti dà punteggi e soldi, le partite in Europa ti danno dei premi. Non è poco arrivare primi, sono sicuro di arrivare primo nel girone. Se arriviamo primi in campionato (ride) se ne potrebbe parlare all’inizio del girone di ritorno. Se incontro le squadre debole prima poi quelle forti verranno dopo. Io credo che la Sampdoria sta facendo un campionato bellissimo come quello dell’Atalanta l’anno scorso. Ma i primi posti se li giochino tutti tra gli scontri diretti fra le prime sei”.

LEGGI L’OBBIETTIVO RAGGIUNTO DA STRAKOSHA

LEGGI LE PAROLE DI CRUCIANI

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Cruciani: “Questa Lazio può arrivare al quarto posto, firmerei per…”

Giuseppe Cruciani interviene durante il programma Tiki Taka parlando degli obbiettivi della Lazio.

Cruciani sulla Lazio: “Firmerei per arrivare quarto, sarebbe un grande traguardo. Con l’Inter che ha preso Spalletti, il Milan che ha speso 250 milioni, il Napoli e la Juventus che sono le più forti, la Roma che l’anno scorso è arrivata seconda, se la Lazio dovesse arrivare in Champions sarebbe un’impresa. Lotito con la cessione di Biglia ha fatto un grande colpo. È stato un affare venderlo per quella cifra considerando l’età del giocatore. Poi non è che lo prendi dalla Lazio, lo metti nel Milan ed ha lo stesso rendimento, non esiste al mondo una cosa di questo tipo”.

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FOTO – Strakosha cresce sempre di più. Le sue parate migliori di…

Thomas Strakosha da quando esordiva con la Primavera a quando esordì con la Lazio ha fatta moltissima strada.

Ora Strakosha è uno dei portieri top del nostro Campionato. Il ragazzo sta conquistando giorno dopo giorno il consenso e la stima dei tifosi con grandi parate che entusiasmano la piazza. Ancora scolpita nella mente dei laziali l’immagine di quella parata sul rigore di Dybala al 94′ che ha concesso alla compagine biancoceleste di portare a casa i 3 punti contro la Juve. Inzaghi lo ha coccolato e l’albanese ha ricambiando crescendo nelle prestazioni in modo esponenziale, tant’è che ha raggiungo un record. Come ci ricorda Lazio Page, solo Perin ha parato più del numero 1 biancoceleste nei 5 massimi campionati europei. Proprio così, Thomas ora è tra i grandi e tra poco conquisterà anche la Nazionale.

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Pulici: “Leiva indispensabile per la Lazio. Poi su Inzaghi ed Eriksson…”

Felice Pulici ex portiere della Lazio scudetto del ’74 e dirigente nell’era dello Scudetto del 2000, interviene in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport.

Pulici sulla Lazio: “La squadra di Simone è molto corta tra la linea di difesa e di attacco, crea meno spazio rispetto ad allora, è talmente piena di giocatori in quella fascia di campo che la squadra avversaria non capisce come uscirne, non può fare gioco. Questo sistema funziona proprio perché la squadra è tempestiva nel recupero palla e poi subito a rovesciare l’azione. Va ad una velocità tre volte superiore agli avversari. In più ha degli interpreti bravi”

Squadra scudetto – “Ci sono delle analogie, anche l’atteggiamento a volte mi ricorda la Lazio del ‘74 perché dopo venti minuti anche noi avevamo creato già 4-5 palle gol, indirizzando le partite”.

Differenza tra Eriksson e Inzaghi –  “Sven Goran non era solo, il gruppo lo teneva in pugno Mancini, Grip e Spinosi facevano spogliatoio, lo svedese era molto intelligente. Simone gli può assomigliare, ha individuato nell’ambito del gruppo quei due tre elementi ai quali trasferire il suo pensiero. Ora fanno risultati e tutti vogliono giocare. E’ stato bravo a parlare subito con Caicedo, ci sarà anche la Coppa Italia da giocare, la competizione aiuta a smorzare gli animi bollenti. La situazione Lulic insegna, esce ma non pensa ci sia una ragione per essere sostituito, non capendo che Inzaghi ha adottato un altro sistema.”

Somiglianza tra Leiva-Almeyda“Leiva è uno che lo trovi sempre in ogni parte del campo, come Almeyda. Ma mi sembra che non avesse le stesse capacità tecniche nei piedi come del brasiliano. Matias, però, era un giocatore indispensabile in quel tipo di posizione. Lucas come Matias fondamentale per l’equilibrio Inzaghi somiglia a Eriksson nella gestione del gruppo”.

Poi su Nesta e De Vrij – “Sì, possiamo farlo passare per il Nesta della situazione, ma Alessandro era straordinario e poi tra la difesa a quattro e il sistema a tre il rapporto è diverso. Oggi la Lazio ha un vantaggio importante a centrocampo e i suoi esterni stanno facendo un lavoro pazzesco”.

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FOTO – Ederson: “Felice di tornare a fare ciò che più mi piace”

Dopo l’incubo della grave malattia il brasiliano Honorato Ederson è tornato finalmente al suo lavoro. L’ex Lazio, attualmente in forza al Flamengo, ha combattuto e superato il tumore al testicolo che lo aveva colpito.

Nel giorno del suo ritorno agli allenamenti attraverso il proprio profilo Instagram Ederson ha voluto tranquillizzare i suoi tifosi: “E’ con tanta felicità e con tanta gratitudine che torno alle mie attività. In modo graduale procedo con la mia routine d’allenamento e ogni giorno faccio progressi per tornare a fare ciò che più amo. Massima forza in questa nuova fase”.

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SPASSOSO POST DI DE VRIJ SUI SOCIAL

Il Miami di Nesta dopo la “Spring” conquista anche la “Fall Season”

Ancora un trionfo per l’ex difensore della Lazio, Alessandro Nesta, alla guida del Miami FC. Il suo club, di cui è comproprietario Paolo Maldini, si è aggiudicato la “Fall Season”.

Il Miami aveva già vinto la “Spring Season” della Nasl, la seconda lega calcistica americana. Il trionfo è arrivato grazie alla vittoria per 2-1 sui canadesi dell’Edmonton ottenuta grazie a una doppietta di Poku. La conquista dei due titoli non significa che la squadra di Nesta sia campione della lega. Come in ogni torneo nordamericano di qualsiasi sport ora dovranno essere disputati i playoff. Domenica 5 novembre il Miami incontrerà nella semifinale di andata i New York Cosmos, vincitori su Portorico per 5-2.

LEGGI ANCHE IL RISULTATO DI HELLAS VERONA-INTER

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Simpatico siparietto tra Del Debbio (Rete 4) e Alessandro Di Battista

Scenetta simpatica negli studi di Rete 4 tra il giornalista Paolo Del Debbio e Alessandro Di Battista del M5S , noto tifoso della Lazio.

Il conduttore si è rivolto a Di Battista chiedendo il suo parere sui fatti accaduti in Curva Sud: “Sono cose che non devono succedere. I colpevoli vanno puniti. A me piace andare allo stadio anche se non ne ho tante possibilità. Ma quando vado mi piace vedere bambini felici con le proprie famiglie. Andare ad assistere a una partita non deve essere una cosa pericolosa”. Al termine dell’intervista, al momento dei saluti, Del Debbio ha poi simpaticamente regalato al suo ospite una maglietta biancoceleste con il nome del piccolo Andrea, il figlio nato da poco al deputato pentastellato.

GUARDA ANCHE L’ESILARANTE POST DI DE VRIJ

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MILINKOVIC CONVOCATO IN NAZIONALE: ECCO PERCHE’

Spalletti: “Lazio squadra quadrata, ti aspetta e ribalta l’azione”

L’Inter di Luciano Spalletti si è imposta ieri sera sull’Hellas Verona per 2-1 nel posticipo dell’XI giornata di Serie A. Una trasferta che si riteneva più semplice sulla carta ma che invece ha visto i nerazzurri vincere soffrendo fino alla fine.

Al termine della gara in conferenza stampa il tecnico nerazzurro ha commentato la sfida appena conclusa e ha parlato anche della lotta per lo Scudetto e per la zona ChampionsSpalletti ha inserito anche la Lazio al tavolo tra le grandi che si disputeranno il campionato: “Se devo fare il piangina, dico che manca il tempo che gli altri hanno avuto negli anni scorsi. Se arriviamo dietro saremo stati peggio di loro. La Juve è fortissima, i bianconeri sono sempre i migliori. Sarri fa giocare il suo Napoli come nessuno. La Roma è molto molto forte, Di Francesco ruota ma rende. Occhio alla Lazio: ti aspetta e poi ribalta tutto. Non ci fosse stata la gara di questa sera saremmo fuori dalla Champions. Dobbiamo riprendere a lavorare già domattina presto, altrimenti non troveremo il posto a sedere che stiamo cercando”.

MILINKOVIC CONVOCATO NELLA NAZIONALE MAGGIORE

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FOGGIA VEDE LA LAZIO IN CHAMPIONS

Bel gesto della Fondazione Milan: un defibrillatore in tutte le scuole

Bella iniziativa benefica della Fondazione Milan. La onlus rossonera si è impegnata a fornire un defibrillatore a ogni scuola superiore del capoluogo lombardo. E ha cominciato consegnando il primo al Liceo Musicale Giuseppe Verdi.

Il presidente Barbara Berlusconi, l’ad Marco Fassone e l’Executive Director David Han Li, hanno preso parte alla consegna del primo defibrillatore. Iniziativa nata dalla richiesta del provveditore del capoluogo lombardo Marco Bussetti. Barbara Berlusconi, intervenuta ai microfoni di Milan Tv, ha spiegato: “In numerosi incontri con la nostra Fondazione il provveditore ha segnalato l’urgenza di avere in tutte le scuole superiori della città un defibrillatore. Fondazione Milan tra poco compie 15 anni. Non poteva non accogliere e non impegnarsi da subito per rispondere a una richiesta proveniente direttamente dalle istituzioni. Il nostro obiettivo è che tutti gli istituti superiori di Milano possano averne uno”.

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