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SERIE B – Dopo un anno l’Hellas Verona torna in A. Tutti i verdetti

E’ terminato il campionato di Serie B. Un’ultima giornata dalle mille emozioni che hanno dato i verdetti, quasi, definitivi. In attesa dei playoff e dei playout

HELLAS VERONA IN A. TRAPANI IN LEGA PRO

Gli scaligeri tornano nel calcio che conta dopo un solo anno di purgatorio. La squadra di bomber Pazzini sale di categoria insieme allo Spal. Retrocedono in Lega Pro il Trapani , il Latina e il Vicenza. Avellino e Ternana salve. Per quanto riguarda i playoff per salire in A ecco la griglia: Frosinone, Perugia, Benevento, Cittadella, Carpi, Spezia. Una di loro salirà in Serie A.

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Di Marzio sicuro: “Keita e la Juve si stanno accordando. Manca l’ok di Lotito”

Non c’è pace in casa Lazio riguardo le voci di calciomercato. La sessione estiva ancora deve iniziare ma già si profilano partenze dei big laziali. Di Marzio getta benzina sul fuoco sulla telenovela Keita

KEITA E LA JUVE VICINISSIMI

Secondo l’esperto di calciomercato, Gianluca Di Marzio, la Juventus è rimasta stregata dalla stagione spettacolare del senegalese. Il profilo giusto per rinforzare la rosa e dare il cambio agli attaccanti attuali. Le due parti si sarebebro già incontrate, secondo il giornalista. L’accordo sembra ormai in dirittura d’arrivo. C’è da vincewre la resistenza di Claudio Lotito. Il patron della Lazio sta tentando di trattenere l’attaccante con un’offerta di due milioni di euro a stagione. Ma le sirene bianconere sembrano essere troppo allettanti per il giovane bomber. Lotito cederebbe solamente per una cifra intorno ai 30 milioni di euro.

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LEGGI: DE VRIJ NON SA SE RIMARRA’ ALLA LAZIO

De Vrij spaventa i tifosi: “Futuro? Vedremo cosa accadrà…”

Il difensore olandese de Vrij, è rimasto deluso dall’insuccesso in Coppa Italia. La Juventus si è rivelata troppo forte per la giovane Lazio. Ecco la sua analisi tra partita e futuro

DE VRIJ ENIGMATICO SUL SUO FUTURO

Ecco le parole dell’olandese rilasciate al TG3 Regione Lazio: “L’abbiamo persa all’inizio soprattutto, quando siamo andati in svantaggio. È avvenuto tutto troppo velocemente. La partenza non è stata buona, piena di imprecisioni. Non ci siamo presentati compatti contro una squadra che sapevamo fortissima. Se la Juventus va in vantaggio è difficile svoltare la partita. Adesso vogliamo chiudere bene la stagione. Abbiamo fatto un bel campionato ma questa sconfitta fa male. Il futuro? Non lo so ancora. Vediamo cosa accadrà”.

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LEGGI – KEITA JUVE ACCORDO VICINO?

Crespo ricorda la sua Lazio: “Con Zoff segnavo a raffica. Fui ceduto a mia insaputa”

Hernan Crespo, bombewr argentino di Parma, Lazio, Inter e Milan, ha raccontato la sua esperienza con i biancocelesti. Un ‘avventura che gli fece vincere la Supercoppa italiana

CRESPO RINGRAZIA ZOFF

Le parole dell’argentino, intervistato da Premium Sport: “Appena arrivato abbiamo vinto la Supercoppa contro l’Inter ma poi mi sono infortunato. La squadra era un po’ appagata per lo Scudetto vinto l’anno prima e abbiamo regalato i primi mesi. Eriksson andò via e al suo posto arrivò Zoff. Propose il 4-4-2 con me e Salas in avanti e lì iniziai a fare gol a raffica, diventando capocannoniere. Purtroppo lo Scudetto svanì a tre giornate dalla fine con il pareggio contro l’Inter per 1-1 a Bari”.

IN GIRO PER LA CITTA’ ETERNA

“Ero con Veron in hotel e non uscivamo mai dopo gli allenamenti. Una volta gli dissi di portarmi a fare un giro per vedere la città. Più camminavamo più avevamo gente dietro di noi, una folla. A un certo punto ci siamo dovuti rintanare dentro un negozio e hanno chiamato i carabinieri per riportarci indietro”.

LA CESSIONE ALL’INTER

“Ero ancora in biancoceleste e la sera dovevamo giocare contro la Juventus in amichevole: la mattina Nesta mi disse che l’avevano venduto al Milan e il pomeriggio il mio procuratore mi chiamò improvvisamente dicendomi che mi avevano ceduto all’Inter. Nesta stava malissimo”.

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LEGGI I MOTIVI DEL FLOP DELLA COREOGRAFIA DELLA JUVE

JUVENTUS – Svelato il motivo del FLOP della coreografia dei tifosi juventini

Mentre in Curva Nord si assisteva ad una coreografia spettacolare, in Curva Sud ha regnato la più totale disorganizzazione unita a zero fantasia. Ma dietro c’è un motivo valido. La contestazione da parte dei Viking, contro la società bianconera

I VIKING HANNO SABOTATO LA COREOGRAFIA

Lo storico gruppo dei tifosi della Juventus, in comtrasto con la società da tempo, ha sabotato ed impedito la coreografia in Curva Sud. Il motico è che quest’ultima sia stata decisa dalla società che non avrebbe permesso agli ultrà di farla come volevano. Secondo quanto si racconta, i fatti sarebbero andati nel seguente modo. Pochi minuti dall’entrata in campo delle squadre diversi frequentatori del gruppo ha prima “rubato” bandiere verdi e successivamente si sono impadroniti di un grande bandierone raffigurante una maglia bianconera. Poi anche di un lungo striscione che avrebbe dovuto inviare il messaggio coreografico. I Viking hanno così di fatto castrato la coreografia che doveva occupare il centro della Sud impedendone la realizzazione.

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LEGGI GLI ELOGI DI AGOSTINELLI A STRAKOSHA

Agostinelli: “Troppa Juve per la nostra Lazio”. Poi elogia Strakosha

Un 2-0 che non ha ammesso repliche, quello rifilato dalla Juventus ai danni della Lazio. Bianconeri troppo superiori secondo Agostinelli. Per l’ex mister è stato il tasso tecnico a fare la differenza. Poi elogia il giovane Strakosha, autore di parate decisive nel primo tempo

STRAKOSHA SUPER, LAZIO CHE PECCATO

Ecco il pensiero e le parole di Andrea Agostinelli, rilasciate a Radiosei, durante la trasmissione “NonMollareMai”: “Il risultato non fa una piega, Stakosha è stato il migliore in campo. L’episodio iniziale poteva cambiare la partita è vero ma nell’arco dei 90′ la Juve ha dimostrato di essere nettamente superiore. I difensori bianconeri hanno dimostrato ancora una volta di essere i più forti del Mondo. Solo una volta la Lazio è riuscita ad andare in profondità. Inzaghi non ha sbagliato modulo, gli avversari sono più forti e venivano da una brutta figura“.

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LEGGI LE STATISTICHE DEL MATCH JUVE LAZIO

JUVE LAZIO – Tutte le statistiche della finalissima di ieri

Nonostante la sconfitta, la Lazio è uscita a testa alta dal campo. Cuore, grinta e passione non sono mancati, ma i bianconeri si sono rivelati ancora una volta un autentico tabù per i biancocelesti

LE STATISTICHE DI JUVE LAZIO

Buona prestazione da parte dellLazio che è riuscita ad esprimere il proprio valore ed il proprio gioco. I biancocelesti, infatti, in più circostanze si sono resi pericolosi dalle parti di Neto: a seguito di 13 tiri effettuati verso la porta bianconera, gli uomini di Simone Inzaghi hanno prodotto ben 11 occasioni da gol, a fronte delle 8 fatte registrare dalla Juventus. La Lazio, inoltre, ha dato il via a 20 azioni manovrate; una mole di gioco non indifferente. nalizzando il sistema di gioco dei biancocelesti, il forfait a pochi minuti dal fischio d’inizio di Marco Parolo ha portato mister Simone Inzaghi a rivedere il canovaccio tattico dei suoi. Lulic e Milinkovic come mezz’ali agli ordini di Biglia, con Basta ed il neo entrato Radu ad agire, in posizione ben più avanzata, sulle due corsie.

TANTI I KM MACINATI

Nell’arco della sfida, nessuno dei calciatori che ha presto parte a questa ha recuperato più palloni di Lucas Biglia. Cuore e grinta hanno portato il centrocampista argentino ad intercettare ben 5 palloni. Anche sotto il punto di vista atletico la Prima Squadra della Capitale non è stata inferiore ai bianconeri. Se i biancocelesti hanno macinato 109,532 chilometri, gli uomini di Allegri ne hanno percorsi 108,634. Individualmente, nessun calciatore durante il match ha corso più di Sergej Milinkovic che, nei 90 minuti, ha percorso 12,404 chilometri.

KEITA MVP

Al termine del match, Keita Balde Diao è stato eletto come l’MVP della partita per quanto riguarda i biancocelesti. Il centravanti senegalese, in particolare, si è reso protagonista di tre occasioni da rete a seguito di tre tiri effettuati. Complessivamente, il numero 14 biancoceleste ha preso parte a sette azioni d’attacco.

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LEGGI LO SFOGO DI KEITA CONTRO TUTTOSPORT

Fratello di Keita contro Tuttosport: “Papà non ha rilasciato interviste”

Alla vigilia della finale tra Juventus e Lazio, il quotidiano Tuttosport aveva pubblicato un’intervista rilasciata dal padre di Keita. Arrivano ora le smentite da parte del fratello del calciatore laziale

LA FAMIGLIA KEITA CONTRO TUTTOSPORT

Nel calcio tutto può succedere. ma saremo per sempre grati a Lotito e Tare“. Queste parole hanno cretao malumore tra i tifosi biancocelesti che le hanno interpretate come possibile addio del numero 14 dalla Lazio. Arriva quest’oggo la replica di Tobal, fratello dell’ex Barcellona. Con un tweet ha spiegato come stanno veramente le cose: “In merito alla presunta intervista di mio padre Mamadou Balde al giornale Tuttosport vorrei chiarire alcune cose. Mio padre non ha mai rilasciato alcuna dichiarazione al giornalista che lo ha cercato. Quest’ultimo ha estrapolato alcuni concetti da una conversazione, li ha forzati ingigantendoli e li ha resi pubblici senza consenso. Per tanto smentiamo categoricamente l’intervista nei toni e nei concetti. E condanniamo il tentativo di cercare in questo modo informazioni su Keita alla vigilia di una finale“.

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LEGGI GLI ELOGI DI MILINKOVIC ALLA CURVA NORD

JUVE LAZIO – Milinkovic ai tifosi: “Fantastici” (FOTO)

A quasi ventiquattro ore dalla sconfitta subita dalla Lazio con la Juventus in finale di Coppa Italia i giocatori biancocelesti hanno ancora negli occhi lo spettacolo della Curva Nord.

Milinkovic-Savic tramite il proprio profilo Instagram ha dedicato un pensiero di ringraziamento ai tifosi biancocelesti. Questo il messaggio: “Sempre Forza Lazio! Grazie ai nostri fantastici tifosi!”.

https://www.instagram.com/p/BUPCqzZgYIi/

JUVE LAZIO – Malagò: “Il passo falso di Roma ha favorito i bianconeri”. E sui tifosi…

Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha commentato la finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio ai microfoni di Sky. Queste le sue parole:

“A prescindere dall’aspetto sportivo ieri c’è stata una grande cornice di pubblico. Complimenti alle due tifoserie. Finché non si è avuta la certezza della partecipazione in finale di Champions della Juventus avevamo le mani legate. Questa è stata una partita organizzata in quattro giorni. Senza dimenticare che ci sono anche gli Internazionali di Tennis. Ieri c’erano100mila persone nell’area dell’Olimpico e del Foro Italico. E come visto non c’è stato nessun problema. Dal punto di vista sportivo la Juventus ha dimostrato il suo valore. La sconfitta con i giallorossi li ha aiutati ad essere più precisi e cattivi”.

CALCIOMERCATO – Gonzalo Rodriguez sempre più vicino

Si intensificano i contatti tra la Lazio e Gonzalo Rodriguez. A quanto riporta La Nazione la società biancoceleste starebbe pensando seriamente al difensore della Fiorentina.

Il trentatreenne giocatore viola dal 30 giugno sarà un calciatore svincolato. Il presidente Lotito sarebbe pronto a farsi avanti. Per l’ex Villarreal pronto un biennale senza opzioni. Una soluzione a parametro zero che potrebbe riempire l’eventuale vuoto lasciato da una probabile partenza di Stefan de Vrij.

 

JUVE LAZIO – Curva Nord: un Amore così grande da dove ripartire

L’amarezza per la delusione con il tempo andrà via ma l’orgoglio per la splendida stagione vissuta resterà per sempre. Quella di ieri è la quarta sconfitta di fila della Lazio in finale fra Coppa Italia e Supercoppa, tutte arrivate con la Juventus. Perdere in maniera così netta brucia ma la differenza tra biancocelesti e bianconeri è troppo evidente per cambiare giudizio sulla stagione. La Lazio, partita fra lo scetticismo generale, gara dopo gara ha riempito lo stadio e proprio da qui si deve ripartire tutti assieme.

Dall’amore e dal coraggio mostrato dalla Curva Nord durante l’intera partita. I tifosi hanno cantato fino al termine, anche più forte degli juventini. L’Olimpico, pur per metà bianconero, doveva restare casa della Lazio. L’orgoglio, il senso di appartenenza che negli ultimi anni era venuto meno, lo ha stimolato la squadra di Inzaghi. Anche ieri, dopo la sconfitta, la Nord era gonfia d’amore. Emozionante la sciarpata, così come gli applausi alla squadra a fine partita. E poi quel coro ricco di significato: «Siamo sempre con voi, non vi lasceremo mai».

I giocatori dopo la gara hanno lasciato l’Olimpico a testa bassa. Il primo a uscire è stato Parolo, che ha preferito non parlare. Poco dopo è stata la volta di Strakosha. L’espressione era la stessa del compagno. Il primo a parlare è stato de Vrij: «Abbiamo giocato contro una squadra molto, molto forte. Purtroppo più forte di noi. Loro hanno fatto gol alla prima occasione, a quel punto recuperare era difficilissimo. Ci è mancata anche un po’ di fortuna». È stato proprio il difensore olandese a ribadire che il giudizio sulla stagione non può cambiare dopo questa sconfitta: «Perdere una finale fa male, ma siamo fieri di quanto fatto durante questi mesi. Peccato perché avevamo avuto quell’occasione iniziale con Keita, poi però abbiamo sbagliato troppo. Ora dobbiamo chiudere bene la stagione e arrivare quarti, ce lo meritiamo», ha concluso. La Juventus è una delle squadre più forti al mondo. Come riporta La Gazzetta dello Sport l’amarezza passerà, ma l’orgoglio per la stagione vissuta no. Società e tifosi, in estate, ripartano da qui.

Neto: “Sul tiro di Immobile sono stato anche fortunato”

In casa Juventus uno dei protagonisti della vittoria di ieri sera è senza dubbio Neto. Il portiere brasiliano ha così commentato il match

Essere il secondo di Gianluigi Buffon, non è mai faciel. Ma è anche una grandissima opportunità di crescita. Questo è dimostarto anche dalla prestazione di Norberto Neto. Il portiere brasilaino ieri è stato uno dei protagonisti della vittoria della sua squadra. Ecco le sue parole sulla partita rilasciata a Jtv: “Sono state due parate difficili, importanti per la partita e per come la Lazio ci stava pressando. Su Immobile penso di aver avuto più fortuna, mi ha aiutato molto anche Barzagli che l’ha disturbato. La cosa più importante però era riuscire a vincere e proseguire a testa alta. Siamo consapevoli dei nostri mezzi e della possibilità di raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati.

Quando scendiamo in campo, lo facciamo sempre per dare il massimo e con l’obiettivo di vincere. In questa stagione siamo riusciti a dimostrare che siamo una squadra forte. E che siamo cresciuti in modo importante, e che la forza sta nel gruppo. Giocano tutti i giocatori, e stiamo ancora crescendo come qualità! Il bello è iniziato ora: era veramente importante vincere e ci siamo riusciti. Ora dobbiamo proseguire a testa alta, con la consapevolezza che possiamo farcela e mantenendo la stessa determinazione che abbiamo messo oggi. Vincere un’altra volta questa coppa era il primo dei nostri obiettivi: dobbiamo goderci questo momento, ma mancano appena due giorni al nostro prossimo obiettivo da raggiungere, il campionato, su cui vogliamo immediatamente concentrarci”

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Lombardi fa una promessa: “Vinceremo anche noi!”

Cristiano Lombardi fa una promessa a tutti i tifosi della Lazio tramite il suo profilo Instagram

La Lazio ieri è uscita sconfitta contro la Juventus. Ma c’è una cosa che ieri ha vinto su tutto, la lazialità. Quella dei tifosi biancocelesti che ha contagiato anche i giocatori in campo. Tant’è che a fine partita, tutta la squadra è venuta per ben due volte sotto la curva a ricevere gli applausi dai tifosi. Questo amore e questa passione è stata così travolgente che Cristiano Lombardi ha voluto fare una promessa ai suoi sostenitori. Tramite il suo profilo Instagram, infatti, il numero 25 ha pubblicato una foto della meravigliosa coreografia della Curva Nord. Nella didascalia ha poi scritto: “Tutti uniti avremo di certo tempo e modo di vincere. Avanti Lazio Avanti Laziali“. Che altro si può aggiungere, se non (prendendo le parole di Aldo Donati) quant’è bello esse laziali!

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LAZIO INTER – L’arbitro della gara sarà Marco Di Bello, ecco i precedenti

In vista del match di domenica 21 Maggio è stato designato Marco Di Bello della sezione di  Brindisi

Lazio-Inter, in programma domenica 21 maggio alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma, sarà diretta dal signor Marco Di Bello (sez. di Brindisi)

Assistenti: Peretti – Alassio

IV Uomo: Pegorin

ADD1: Calverese

ADD2: Chiffi

I PRECEDENTI

Il direttore di gara pugliese ha già arbitrato per 9 volte i biancocelesti in Serie A TIM. Il bilancio complessivo degli arbitraggi del fischietto brindisino sorride alla Lazio che, in 9 precedenti, è uscita vincitrice per 6 volte, pareggiando in due occasioni e perdendo solo in una.

Il signor Di Bello ha già arbitrato la squadra di Inzaghi in due occasioni nell’arco di questa Serie A TIM. La prima risale al 16 ottobre scorso, giorno in cui i biancocelesti pareggiarono in casa per 1-1 contro il Bologna. La seconda, invece, è datata 20 novembre. In quest’ultima circostanza gli uomini di Simone Inzaghi superarono allo Stadio Olimpico il Genoa per 3-1.

Il fischietto brindisino non ha mai diretto una sfida tra la Lazio e l’Inter e, in questa stagione, ha diretto la Prima Squadra della Capitale solo in gare casalinghe.

ROBERTO DE COSMI HA PARLATO DELLA SCONFITTA DI IERI CONTRO LA JUVENTUS>>>CLICCA QUI

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De Cosmi: “La stagione della Lazio resta eccezionale”

L’allenatore della Lazio Women, Roberto De Cosmi, commenta, ai microfoni di Lazio Style Channel, la sconfitta di ieri sera contro la Juventus

Ieri sera la Lazio ha disputato la finale di Coppa Italia contro la Juventus. I bianconeri si sono imposti per 2-0. Ma questa sconfitta non sminuisce affatto la stagione della Lazio, già eccezionale che al massimo sarebbe potuto diventare leggendaria. E’ dello stesso avviso anche l’allenatore della Lazio Women, Roberto De Cosmi. Ecco le sue parole rilasciate a Lazio Style Channel: “La Juventus ha messo in ghiaccio il risultato dopo poco più di 20 minuti. La squadra di Inzaghi era scesa in campo con un buon atteggiamento, i difensori erano oltre la linea mediana mentre i bianconeri erano rimasti sornioni nella loro metà campo. Il palo di Keita grida vendetta.

Abbiamo avuto un’occasione importante contro una squadra che si gioca il tetto d’Europa; avessimo fatto gol la partita avrebbe avuto un percorso diverso. Plauso alla Juve ma soprattutto alla Lazio che ha provato a riaprire la gara, sfruttando il palleggio nella ripresa. C’è stata qualche occasione non finalizzata ed è mancato un pizzico di fortuna.

Contro determinati tipi di squadre, non si possono commettere determinati tipi di errori, come negli scivolamenti difensivi o nelle marcature. La Juventus ha fatto gol alla prima occasione e da lì ha costruito la propria partita. Contro una signora squadra, ci può stare. I particolari fanno la differenza. Occorre ripartire dalla consapevolezza di aver disputato una grande stagione, vincere la Coppa Italia poteva essere ciliegina sulla torta.

Gli infortuni di Parolo e Lukaku hanno condizionato. Inzaghi è stato chiaro: l’assenza del centrocampista azzurro poteva essere gestita con l’accentramento di Lulic e l’inserimento sulla corsia del belga. Così non è stato, dopo 20 Parolo ha alzato minuti bandiera bianca. Ciò nonostante, Radu ha fatto bene da quinto di sinistra.

Siamo partiti con il 3-5-2, poi Inzaghi ha cercato di riequilibrare il risultato con un 4-2-4 nel quale gli esterni erano alti e profondi, con Luis Alberto trequartista”.

I PROTAGONISTI

De Cosmi ha poi continuato parlando dei protagonisti: “Nella prossima stagione punterei su Luis Alberto, soprattutto nell’ottica di gruppo. A Firenze lo spagnolo ha disputato una buona prestazione, con il giusto atteggiamento, di fare e dimostrare. Ha un ottimo piede, è abile sui calci piazzati. Il ruolo di trequartista nel 4-2-3-1 è quello che gli si addice. Può partire anche da sinistra, accentrandosi e cercando la porta a rientrare con il suo piede preferito. Sta dimostrando sul campo di poter essere parte integrante di questo gruppo, ancor di più nell’ottica delle tre competizioni nella prossima annata.

Milinkovic è abile nelle due fasi ma per fisicità è devastante nella metà campo avversaria. L’assenza di Parolo si è fatto sentire per quantità, qualità ma soprattutto nella possibilità di poter sganciare Milinkovic in attacco.

L’ingresso di Felipe Anderson ha dato vivacità, profondità: il tiro iniziale è stata la testimonianza del suo contributo in fase offensiva. Nel primo tempo abbiamo cercato la via centrale, dove Barzagli difendeva moltissimo e loro erano schierati a 5 nel pacchetto arretrato; difficile far passare la palla filtrante nello stretto. La stagione resta importante, le ultime gare dovranno certificare la forza di questo gruppo.

Un gol avrebbe regalato quella spinta emotiva e psicologica per riaprire la gara. È mancato quel pizzico di fortuna che in queste gare può essere determinante. La cornice di pubblico è stata fantastica, Curva Nord e Tevere hanno costituito l’elemento in più; a fine gara, i calciatori hanno raccolto l’applauso della gente laziale. Il pubblico è stato degno di una finale fortemente voluta dalla squadra e dalla società, non cambia il giudizio eccellente”.

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Tricolore alla Juve? Ecco le date disponibili per giocare la Supercoppa Italiana

Juventus e Lazio molto probabilmente si ritroveranno di fronte anche nella gara di Supercoppa Italiana. La data in cui verrà disputata la sfida è stata decisa dalla Lega ma c’è un ma. Nel caso la Juventus dovesse vincere la Champions League il programma subirebbe una variazione.

L’incontro di Supercoppa Italiana è fissato per il prossimo 13 agosto all’Olimpico. Ma nel caso i bianconeri divenissero campioni d’Europa tutto verrebbe rimandato. Come ricorda Il Tempo in questo caso la Juve dovrebbe disputare anche la finale di Supercoppa Europea. Sfida in programma l’8 agosto a Skopje contro la vincente tra Manchester United e Ajax. E, dato che l’anno prossimo il campionato di Serie A non si fermerà durante il periodo natalizio, non si può escludere che la Supercoppa Italiana venga messa in calendario a gennaio 2018.

 

Bruno Giordano tuona contro la società e critica Strakosha

L’ex bomber biancoceleste Bruno Giordano è tornato sul problema della coperta corta che ieri ha condizionato la Lazio nella finale contro la Juventus.

Queste le parole di Giordano a  Radiosei: “Il problema non è l’uscita di Parolo ma che non abbiamo alternative perché i giocatori che abbiamo in panchina non sono all’altezza dei titolari. Se a noi si fa male Parolo non sappiamo chi far giocare. Alla Juve si fa male Khedira e hanno Sturaro, Rincon e Lemina. Se Inzaghi avesse avuto un sostituto all’altezza Parolo non avrebbe giocato. Siamo stati costretti a rispolverare Luis Alberto dopo 10 mesi in cui non l’abbiamo mai visto. Per questo spingo sempre sul discorso del mercato”.

Giordano ha criticato anche l’approccio alla gara: “La Lazio ha fatto la stessa partita dell’andata di campionato, abbiamo alzato i ritmi nei primi 20′, poi siamo calati ed è emersa la qualità della Juve. Voglio sottolineare la straordinaria coreografia della Curva Nord, forse per questo i giocatori si sono galvanizzati e si sono sbilanciati all’inizio. Dovevamo essere più equilibrati. Il gol di Dani Alves è colpa sia di Wallace che di Lulic. Nel secondo gol abbiamo sbagliato completamente le marcature su calcio d’angolo. Inoltre, tenere fuori Felipe Anderson – che è il più forte che abbiamo in rosa – per il modulo è inconcepibile”. Non si salva da critiche neanche Strakosha: “Non mi convince nelle respinte, è troppo plateale. Sinceramente non mi piace. Io avevo un portiere così ad Ascoli con cui litigavo sempre. Non è il portiere dei miei sogni. Sta facendo grandi cose ma voglio portieri meno spettacolari e più pratici, tipo Peruzzi”. 

Sugli aspetti positivi: “Si è rivisto il grande pubblico, la coreografia della curva Nord è stata stupenda. Demeriti della Lazio? Più che altro è emersa la forza della Juve, che non ci dimentichiamo è tra le due delle squadre più forti d’Europa. Biglia come in ogni big match è scomparso. Mi sono piaciuti Bastos e Milinkovic come tigna. Sopperiscono alla mancanza di personalità della squadra”.

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Rinnovi, nei prossimi giorni l’incontro con Lotito. Ecco le situazioni in ballo

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Dopo aver conquistato in anticipo un posto in Europa ed aver accantonato (purtroppo in malo modo) la finale di Coppa Italia, la Lazio può ora concentrarsi sul capitolo rinnovi.

Sul tavolo ci sono le situazioni relative a Biglia, De Vrij e Keita, accomunate da un contratto in scadenza nel 2018. Nei prossimi giorni i tre calciatori dovrebbero incontrarsi con Lotito per delineare il tutto, in un senso (rinnovare e dunque rimanere in biancoceleste) oppure nell’altro (partire per altre mete).

BIGLIA

Per quel che riguarda il capitano, c’è ottimismo, anche per via di quella firma che, dopo incontri, avvicinamenti, tweet e smentite, a gennaio l’argentino aveva fatto capire di essere pronto a mettere per riconfermare il suo legame con la Lazio. Firma che però al momento non è ancora arrivata, per cui, adesso come adesso, serve chiarezza.

DE VRIJ

Destinato all’addio sembra essere invece il centrale olandese. Cui la società ha provato a strappare il sì in diverse occasioni, ricevendo sempre in risposta, oltre ai ringraziamenti per la stima e la disponibilità, un rinvio della questione.

KEITA

Infine, quello del senegalese è sicuramente il caso più complicato. Il giocatore non parla con la società biancoceleste da mesi, ci sono stati soltanto dei sondaggi. Lotito proverà a fare all’attaccante un’offerta che non supererà i 2 milioni di euro, rispettando anche gli ingaggi di Immobile e Felipe Anderson. In caso di risposta negativa, scatterà per lui l’asta. Nei prossimi giorni dovrebbe comunque essere sciolto ogni dubbio.

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JUVE LAZIO – Orsi: “La Juve ha giocato come il gatto con il topo. L’unico neo della Lazio…”

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Niente impresa per la Lazio, che lascia la Coppa Italia alla Juventus, complici le due reti messe a segno nel primo tempo da Dani Alves e Bonucci. Per commentare la partita, è intervenuto Fernando Orsi.

Queste le parole dell’ex portiere biancoceleste ai microfoni di Radio Radio: “La Juventus è più forte e riesce a gestire al meglio le situazioni. Ha giocato come il gatto con il topo. Il primo tempo ieri poteva finire 4-0. Inzaghi ha impostato la gara per attaccare alta la Juve e, per riuscirci, sarebbe servito grande equilibrio. E invece i bianconeri ad ogni ripartenza avevano delle praterie a disposizione. L’unico neo della Lazio è stato Parolo che non doveva giocare“.

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