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Perrone: “Il pareggio contro il Milan non affievolisce le ambizioni europee dei biancocelesti”

L’ex difensore biancoceleste, Carlo Perrone, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio (89.3 FM).

“Il pareggio non affievolisce le ambizioni europee biancocelesti anche perché i prossimi impegni sulla carta sono più agevoli rispetto a quelli che attendono la squadra nella parte conclusiva della stagione.

Fare gol è la cosa più difficile nel calcio, soprattutto in Serie A, dove ci sono grandi portieri e ottime difese. Lunedì sera la Prima Squadra della Capitale ha disputato una buona gara, scegliendo di ripartire per sfruttare tutte le qualità degli esterni. Felipe Anderson ha disputato un’ottima partita.

Nella parte finale di gara Milinkovic ha tentato un gran colpo liberando un destro a giro che è finito sul fondo di pochi centimetri. In occasione, invece, della grande occasione capitata sul destro di Immobile, bisogna anche sottolineare l’intervento di Donnarumma: per un portiere della sua altezza, non è mai semplice andare a terra così rapidamente.

Ora bisogna andare avanti. L’Empoli avrà alcune assenze importanti, ma il Castellani è un campo storicamente sfortunato. Gli azzurri faranno la loro partita, i ragazzi di Inzaghi dovranno scendere in campo con la giusta concentrazione ma consci della loro maggiore forza.

Con le squadre sulla carta più deboli, i biancocelesti dovrebbero cercare di rubare palla il più alto possibile, andando quasi a soffocare gli avversari.

La Lazio sta facendo bene, ci sta che in alcune partite si faccia meno bene rispetto ad altre. Anche contro il Milan la squadra ha fatto il suo.

Un allenatore non può migliorare tutte le caratteristiche di ogni giocare che ha in rosa, ad esempio il carattere. I calciatori si trascinano determinate caratteristiche nell’arco di tutta la loro carriera. In allenamento, l’unica cosa che si può sempre migliorare è la tecnica. In fase realizzativa, tanto dipende anche dalla convinzione e dalla cattiveria del singolo giocatore di fare gol”.

Delio Rossi: “Problema del gol? Non vedo Higuain nella Lazio…”

E’ stato l’argomento degli ultimi giorni la mancanza di cinismo della Lazio contro il Milan. D’altronde il tridente biancoceleste risulta tra i meno prolifici della serie A. Ad analizzare il problema ci ha pensato mister Delio Rossi.

Queste le parole di Delio Rossi a Radio Incontro Olympia: “Se fossi stato l’allenatore della Lazio, dopo Lazio Milan mi sarei arrabbiato per le occasioni sprecate. Contro certe squadre se non la chiudi basta un errore a compromettere la partita. Mancanza di gol? Nessuno degli attaccanti della Lazio diventerà Higuain ma si può migliorare con l’allenamento ma anche con l’esperienza. Io ho allenato un giovane Cavani che arrivava 40 volte davanti alla porta ma spesso sbagliava, invece ora è un cecchino infallibile. Magari c’è superficialità, molte volte gli attaccanti laziali sbagliano di parecchio tirando a lato”.

KEITA E FELIPE

Immobile è quota 12 gol, ma Felipe Anderson e Keita hanno segnato soltanto 8 gol in due: “Ci vanno pochissimo dentro l’area. Simone è un allenatore intelligente e per questo fa accompagnare l’azione da Parolo e da Milinkovic che hanno anche le caratteristiche giuste. Parolo ha fatto 4 gol qualche partita fa, Milinkovic ha segnato qualche gol. Immobile fa tanto movimento e quindi non arriva sempre lucido sulla palla. Inoltre non è un attaccante da tanti gol. Bisogna stare sereni, i gol arriveranno. Io mi preoccuperai di più se non ci fosse gioco. Non è mancanza di cattiveria, ma di maturità. Anderson e Keita miglioreranno ma nessuno dei due diventerà un bomber. Quello della Lazio è un tridente talentuoso anche in considerazione dei centrocampisti che ha. Mi sta sorprendendo Milinkovic-Savic, non immaginavo fosse così bravo”. 

ZARATE, MATUZALEM E PERUZZI

Quando gli viene chiesto se è più forte il primo Zarate o Felipe Anderson: “Zarate era molto talentuoso, faceva bene quelle 2-3 cose ma Anderson mi pare più completo e che abbia grossi margini di miglioramento. Fermo restando che gli voglio benissimo a Mauro”. Su Matuzalem: “Come centrocampista era fortissimo, sapeva fare tutto. Molto sottovalutato”. Su Behrami: “Ha imparato a giocare a pallone?! Prima correva e basta, ora ha pure imparato a giocare. E’ un grande, ha grosse motivazioni interne. Vorresti sempre avere uno così in squadra perché non vuole mai perdere e dà sempre il 100%. Il più forte che ho allenato? Peruzzi, per carisma, per capacità, per tutto, era un campione. Anche Liverani, Rocchi e Pandev erano molto bravi”. 

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EUROPA LEAGUE-Nell’andata dei sedicesimi di finale bene le italiane

Nell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League vincono entrambe le italiane. La Roma affonda il sottomarino giallo, la Fiorentina supera di misura il Borussia Moenchengladbach.

EUROPA LEAGUE: TUTTI I RISULTATI

L’Europa League si apre col botto per le italiane: entrambe corsare in trasferta. Vediamo nel dettaglio tutti i risultati delle gare dei sedicesimi.

KRASNODAR-FENERBAHCE 1-0

AZ ALKMAAR-LIONE 1-4

ASTRA GIURGIU-GENK 2-2

BORUSSIA MOENCHENGLADBACH-FIORENTINA 0-1

CELTA VIGO-SHAKHTAR DONETSK 0-1

ROSTOV-SPARTA PRAGA 4-0

GENT-TOTTENHAM 1-0

LUDOGORETS-KOEBENHAVN 1-2

OLYMPIACOS-OSMANLISPOR 0-0

ANDERLECHT-ZENIT 2-0

ATHLETIC BILBAO-APOEL NICOSIA 3-2

HAPOEL BEER SHEVA-BESIKTAS 1-3

LEGIA VARSAVIA-AJAX 0-0

MANCHESTER UNITED-SAINT ETIENNE 3-0

PAOK SALONICCO-SHALKE 0-3

VILLAREAL-ROMA 0-4

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Facco: “Lazio sprecona contro il Milan. Invidio il Napoli perchè…”

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Mario Facco commenta la prestazione della Lazio contro il Milan e le gare che attenderanno i biancocelesti.

L’OPINIONE DI MARIO FACCO

La Lazio rimane ancora in corsa per un posto in Europa League nonostante il pareggio beffa contro il Milan. Così Facco si è espresso sulla gara con i rossoneri: “Spero che l’Empoli sia un avversario malleabile. La Lazio non deve sprecare tutto quello che ha fatto finora. Visto il girone d’andata in cui la squadra ha spesso divertito, sarebbe un peccato se non dovesse arrivare l’Europa. Il Milan, che a me non piace, nelle ultime due partite è riuscito a limitare i danni: forse manca questo spirito ai biancocelesti. Alla fine di un campionato ci sono sempre dei punti persi contro le squadre piccole. La Lazio invece non sta tra i primi 3 perché non ha vinto contro le grandi. Per un momento si poteva ambire alla Champions, purtroppo oggi è quasi impossibile da raggiungere. In ogni caso rimane una stagione positiva”. Ultima battuta sul Napoli e la Champions League“Ieri sera ho avuto un po’ di invidia per il Napoli. Non riesco a capire perché la Lazio non riesca ad essere al posto dei partenopei. Evidentemente Lotito ha desideri diversi da quelli dei tifosi. Gli auguro di arrivare a diventare presidente del consiglio (ride, ndr), l’importante è che costruisca una Lazio forte. Sono 10 anni che sento parlare di progetti, non se ne è realizzato uno”. Non manca poi una stoccata alla società sul mercato di gennaio: “Finita la campagna di rafforzamento non si è parlato del fatto che la società non ha preso nessuno. Secondo me è stata una presa in giro. Se la Lazio non dovesse centrare l’Europa Tare dovrà prendersi le sue responsabilità. Non devono venire davanti ai  microfoni a fare gli opinionisti, ma devono dare delle spiegazioni”

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Marchegiani e quelle telecronache urticanti di Sky contro la Lazio

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Che la Lazio non sia nelle grazie della TV di Murdoch è chiaro a tutti. Anche gli ex della squadra biancoceleste come Marchegiani non perdono però occasione per attaccarla.

MARCHEGIANI E LE TELECRONACHE FAZIOSE

Lunedì sera per l’ennesima volta abbiamo avuto la riprova che a Milano sponda sky non siamo proprio ben voluti. La partita tra Lazio e Milan è stato commentata da Maurizio Compagnoni (prima voce) e Luca Marchegiani (commento tecnico). Se qualcuno si fosse aspettato parzialità da parte dell’ex portiere nei confronti della Lazio si è dovuto ricredere. I tifosi della Lazio, che pagano profumatamente per le prestazioni delle due voci in cronaca, si sono sorbiti un commento fazioso nei confronti  del Milan. Badate bene: il problema non è la squadra rossonera ma tutte le squadre che giocano contro la Lazio. Ebbene si lunedì sera è andato in scena il cambiamento della realtà. A detta dei due commentatori il rigore su Immobile è generoso mentre netto quello di Lulic su Abate. Peccato che non si siano accorti del fuorigioco del terzino del Milan. Eh si questo cambiava tutto, però non lo si è notato. E per finire il commento finale sulla partita: la Lazio ha tirato in porta 25 volte ma il Milan ha meritato il pareggio. Si si avete capito bene: non si tratta di fortuna, il Milan ci ha creduto fino alla fine. Se questo possiamo aspettarcelo da Compagnoni è davvero troppo per uno come Marchegiani che, fino a prova contraria, dovrebbe essere laziale e certe telecronache, addirittura contro i biancocelesti, danno molto fastidio a chi lo ha considerato un beniamino. Quando la riconoscenza non è di casa…

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Al via la nuova avventura dell’Associazione Stefano Cucchi-Onlus

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Sabato 18 febbraio ci sarà la presentazione dell’Associazione Stefano Cucchi-Onlus.

LA NUOVA AVVENTURA DELL’ASSOCIAZIONE

L’appuntamento per la presentazione ufficiale dell’Associazione ormai è alle porte. Sabato 18 febbraio 2017 a Roma, presso gli spazi della Città dell’Altra Economia. Di seguito il programma dell’evento.

Interverranno alla serata:
– Ilaria Cucchi, sorella di Stefano.
– Rita Calore e Giovanni Cucchi, genitori di Stefano
– Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi
– Lucia Annunziata, scrittrice, giornalista e presentatrice televisiva
– Riccardo Iacona, giornalista e conduttore di Presa Diretta
– Enrico Zucca, magistrato e pubblico ministero nel processo per i fatti della scuola Diaz
– Stefano Anastasia, tra i fondatori dell’associazione Antigone, ricopre dal giugno 2016 la carica di garante dei detenuti della regione Lazio.

Dalle ore 16 sarà già possibile tesserarsi all’associazione e visitare le mostre tematiche che saranno allestite in sala.

Ore 17 proiezione documentario 148 Stefano – mostri dell’inerzia (regia di Maurizio Cartolano).

Ore 18:30 dibattito e presentazione dell’associazione. Nel corso della serata verrà presentato ufficialmente il logo dell’Associazione scelto dalla giuria tra le proposte scelte dal pubblico.

Dopo il dibattito, Elio Germano leggerà l’ultima lettera scritta da Stefano a suo padre. Per tutta la serata ci sarà la musica di Mannarino, Marco Conidi e Andrea Rivera. Sarà presente anche Chef Rubio.

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Malagò: “Favorevole allo stadio della Roma e su quello della Lazio…”

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In questi giorni si sta dibattendo molto sul possibile stadio della Roma. A dire la sua anche il Presidente del Coni Giovanni Malagò.

IL PENSIERO DI MALAGO’ SUGLI STADI DI PROPRIETA’

Stadio si, stadio no. Speculazione edilizia o interesse pubblico. I dilemmi attorno al futuro stadio della Roma sono molti. C’è chi però non ha dubbi. Uno di questi è il numero uno del Coni Malago’“Ho sempre sostenuto una tesi che è inconfutabile. Ogni squadra di calcio di livello, non necessariamente di serie A, deve avere uno stadio di proprietà dove giocare. Questo è fondamentale per tener conto delle esigenze palesi di questo mondo e, soprattutto, le richieste delle famiglie e degli spettatori. Questo vale per la Roma, per la Lazio, vale in assoluto per tutte le società che oggi stanno ragionando in questo senso”. Battuta finale sul futuro dell’Olimpico: “Abbiamo delle alternative, di proporlo sul mercato per l’entertainment non solo sportivo com’è giusto che sia”.

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Sgarbi attacca pesantemente Totti

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Lo stadio della Roma continua a sollevare polemiche. L’ultimo in ordine di tempo a parlare del caso è Vittorio Sgarbi.

SGARBI E LA PRESUNTA COLATA DI CEMENTO

Vittorio Sgarbi non tiene a freno la lingua come è suo modo di fare. Anche lui interviene a gamba tesa sulla questione stadio della Roma affermando che: “Lo stadio è un orrore, uno schifo, una violenza, con la totale devastazione dell’agro romano. A Roma bisogna ristrutturare lo stadio Flaminio oppure fare solo lo stadio, che c’entrano gli outlet e i grattacieli. Vedi solo i grattacieli”. E anche su Totti non le manda a dire: “Un cretino, un depensante pure lui che dice ‘famo lo stadio’. Non c’è bisogno di fare i grattacieli, a Roma non ce n’è mai stato uno. Sfido Totti. Venga a spiegarmi perché vuole pure i grattacieli. Vuoi lo stadio o vuoi correre in salita sul grattacielo? Si deve vergognare la Raggi, Totti invece non sa quello che dice, una volta gli dissero ‘Carpe Diem’ e lui rispose: non conosco l’inglese. Fate lo stadio e non rompete i co****ni, i grattacieli li mettete in c**o a qualcun altro, non a Roma”. Insomma l’opinionista ne ha un pò per tutti. Le parole sono forti ma stavolta non ha usato il suo cavallo di battaglia: capra, capra, capra.

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Del Nero: “Inzaghi uomo spogliatoio, ha creato l’ambiente ideale per i giocatori”

Per parlare dell’incontro di sabato sera tra Empoli e Lazio il doppio ex Simone Del Nero, ora alla Carrarese, è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘Laziali On Air’.

Che impressione ti ha fatto la Lazio in questa stagione? “Ho sempre creduto che Inzaghi potesse essere migliore come allenatore che come giocatore. Alla guida della Primavera biancoceleste mi ha dato l’impressione di poter raggiungere ottimi risultati. Si ritiene ancora un uomo di spogliatoio ed è molto vicino ai suoi calciatori, senza creare muri. Il rapporto di fiducia e di confidenza che si è venuto a creare porta certamente benefici alla squadra”.

Con il Milan l’attacco della Lazio ha sprecato tante occasioni: “Non sempre si possono segnare quattro reti. Fosse così la Lazio sarebbe prima in classifica. La squadra ha bisogno di altri attaccanti per avere valide alternative. Anche se le punte che sono in squadra hanno un peso importante. Immobile già aveva fatto vedere quanto vale aggiudicandosi la classifica dei cannonieri con la Juventus. Bisogna migliorare gli automatismi e sotto rete“.

La Lazio raggiungerà l’Europa? “Da laziale ne sono certo. L’Atalanta sta facendo bene ma non credo che possa riuscirci fino in fondo. Mi sembra che la Lazio sia maggiormente attrezzata rispetto i bergamaschi e la Fiorentina.

Scudetto già assegnato? “Penso di sì… e me lo auguro. Anche perchè se non fosse così per i laziali potrebbero aprirsi scenari poco piacevoli”.

Al secondo posto? “Il Napoli. A Madrid davanti a 90mila spettatori, nonostante abbia perso, ha giocato alla pari contro uno squadrone come il Real”.

Cosa manca ad Anderson e Keita per fare il definitivo salto di qualità? “Non ho consigli da dargli. Keita ha mezzi straordinari e lo sta dimostrando. Bisogna lasciarli lavorare serenamente, Sono ancora giovani e possono pagare troppe tensioni e responsabilità. Soprattutto a Roma dove serve una grande personalità per emergere”.

Sulla gara con l’Empoli: “Quello toscano è un gruppo giovane. Hanno accumulato un buon vantaggio sul terzultimo posto, anche se non possono ancora ritenersi tranquilli. La Lazio dovrà essere più precisa sotto porta se non vuole avere gli stessi rimpianti delle gare con Chievo e Milan”.

CALCIOMERCATO – Le ultime voci di mercato su Danilo Cataldi

Il centrocampista Danilo Cataldi è in procinto di rientrare alla Lazio.

Passato in prestito al Genoa durante il mercato invernale il giocatore farà presto ritorno a Roma. La società biancoceleste punta molto sul calciatore e, come riportato da calciomercato.com, vuole riportarlo alla base. Tanto più se la squadra di Simone Inzaghi raggiungerà l’Europa.

FORMELLO – La seduta pomeridiana: problemi a centrocampo per Simone Inzaghi

Seduta pomeridiana nel centro sportivo di Formello per gli uomini di Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino ha iniziato a preparare la gara con l’Empoli. Con i toscani il modulo biancoceleste sarà ancora il 4-3-3.

Con Marchetti fuori uso per un problema al ginocchio destro toccherà di nuovo a Strakosha difendere la porta biancoceleste. La difesa sarà composta da Hoedt al fianco di de Vrij e da Basta e Radu sulle fasce. L’ex Feyenoord non è al massimo, se dovesse riposare spazio a Wallace. Dubbi per il centrocampo. Milinkovic è alle prese con un affaticamento muscolare la speranza è che non ci siano lesioni. Il centrocampista all’ora di pranzo si è presentato alla clinica Paideia per sottoporsi a degli accertamenti e nel pomeriggio non ha sostenuto la seduta. Per sapere se potrà essere disponibile per la gara con i toscani sarà decisiva la rifinitura di domani. Nel caso il serbo dovesse restare fuori sarà Lulic a completare il reparto al fianco di Biglia e Parolo. Felipe Anderson, Immobile e Keita formeranno il tridente d’attacco. Probabile convocazione per il giovane Adamonis, portiere ventenne della Primavera di Bonatti.

Peruzzi: “La squadra è in forma, se giocheremo sempre come lunedì ci toglieremo grandi soddisfazioni”

Nel giorno del suo compleanno, alla fine della seduta pomeridiana, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il Club Manager della Lazio, Angelo Peruzzi:

“Al di là del mio compleanno, speriamo di fare una grande prestazione contro l’Empoli. Ce la metteremo tutta per vincere. A volte il risultato non rispecchia ciò che si è messo in campo, come accaduto lunedì scorso contro il Milan.

Ci siamo allenati bene in questi giorni. Domani faremo altrettanto e poi affronteremo la trasferta. La squadra sta bene e mi auguro che possa continuare a giocare come contro il Milan da qui al termine della stagione. Se così sarà, ci toglieremo tante soddisfazioni.

Se noi non avessimo preso il gol da Suso negli ultimi minuti di gioco, non si sarebbe parlato delle occasioni sprecate, ma della prestazione offerta e della vittoria. Il pareggio ha lasciato spazio alle varie discussioni sulla cattiveria sotto porta. I ragazzi sanno che devono mettere qualcosa in più in campo per raggiungere ancora buoni risultati. Donnarumma è un ottimo portiere e ha fatto benissimo contro di noi. Ma se le cose fossero andate nel verso giusto avremmo segnato un gol in più. Con i se e con i ma, però, non si va da nessuna parte.  

Ricordo che contro il Real Madrid, Figo mi calciò un rigore e per noi segnò Gottardi. Perdemmo per 3-2. Ho toccato il rigore che fu contestatissimo. Secondo me non c’era, ma la partita è stata vinta da loro. Dobbiamo fare un passo alla volta provando a migliorarci. Speriamo di arrivare sempre più in alto per ambire a traguardi sempre maggiori”.

Sentite le parole di Ledesma su Palombi e sulla Lazio!

Cristian Ledesma è tornato in Italia dopo le esperienze negative al Santos e al Panathinaikos. Si è rimesso in discussione ripartendo dalla serie B con la maglia della Lazio, dove giocano due ex primavera, ovvero Germoni e Palombi.

Questo uno stralcio dell’intervista di Ledesma al Corriere dello Sport:

Nove stagioni alla Lazio indelebili. Come mai non ha rinnovato con Lotito? Sarebbe diventata una bandiera.

«E’ stata la parte della mia vita sportiva più importante quella alla Lazio. Poi l’ultimo anno non ho capito il mio ruolo e questo non mi è piaciuto. Ho scelto di andare via, ma con il presidente Lotito ci siamo lasciati bene».

Il legame con la Lazio è restato forte, suo figlio Daniel gioca nel settore giovanile.

«Sì, è felice di indossare quella maglia. Il legame rimarrà forte per sempre».

Il ricordo più bello delle stagioni a Roma qual è?

«Ce ne sono tanti. Il primo derby nel 2006 e subito gol (3-0, ndr). Ma anche la Champions League col Real Madrid, la Coppa Italia vinta contro la Samp e con la Roma. Un’esperienza umana unica».

Il rammarico, invece?

«Non ce ne sono. E poi io non sono uno che si pente delle cose che non arrivano. Certo qualche partita persa è pesata. La nuova Lazio? Si vede che c’è tanto lavoro dietro».

Alla Ternana ha trovato una colonia laziale: ci sono Simone Palombi, Mobido Diakitè e Luca Germoni.

«Un segno del destino. E’ sempre bello trovare un po’ di lazialità. Con Diakité ho giocato. Palombi ha grandi qualità. Può divetare davvero forte».

INTANTO EMERGONO LE VERITA’ SU KEITA>>>CONTINUA A LEGGERE

Keita-Lazio: tutta la verità sul mancato rinnovo e sul suo futuro

E’ la Lazio dei giovani, il club italiano svetta per gli esordienti lanciati in questa stagione. Un bel segnale a tutto il calcio italiano. Merito di Simone Inzaghi che ha ripreso il discorso che aveva interrotto in Primavera. Non è un esordiente, ma è comunque un giovane nonostante sia in serie A da già 4 anni Keita Balde Diao. Il tecnico piacentino ha più volte ribadito di puntarci molto, ma i problemi contrattuali non fanno dormire tranquillo né il mister né il ragazzo. La società spinge per il suo rinnovo ma il ragazzo tentenna.

PROMESSE NON MANTENUTE

Ma perché Keita è ai ferri corti con la società? A rivelarlo è repubblica.it che racconta di una promessa di adeguamento contrattuale fatta da Lotito al procuratore del ragazzo prima dell’estate e mai mantenuta. Keita avrebbe dovuto percepire 1,1 mln a stagione già da Luglio 2016. Di recente la società avrebbe riproposto la stessa offerta contrattuale ma questa volta avrebbe trovato il no del senegalese, che vorrebbe uno stipendio più alto per recuperare gli 8 mesi di stipendio promesso e mai ricevuto.

CLAUSOLA RESCISSORIA

Anche sulla clausola rescissoria non c’è unità di intenti. L’agente Calenda ha proposto una clausola proporzionale allo stipendio che Keita andrebbe a percepire qualora ci fosse la firma del rinnovo. Non più di 15-20 mln insomma. Un prezzo troppo basso rispetto ai 40 mln che Lotito aveva chiesto in estate per cederlo. Insomma, le distanze ci sono, ma entrambe le parti vorrebbero trovare una soluzione. Keita è soddisfatto della squadra e si sente valorizzato da Inzaghi, quindi vorrebbe rimanere alla Lazio. La società non vuole perdere un talento che ha il contratto in scadenza tra un anno. Il primo incontro tra la dirigenza e Calenda è avvenuto un mese e mezzo fa e non si è trovata un’intesa. Però, entrambe le parti stanno lavorando per venirsi incontro.

Ds Empoli, Carli: “L’attacco laziale fa paura!”. Poi su Inzaghi…

Dopo l’immeritata sconfitta contro il Chievo e l’altrettanto immeritato pareggio contro il Milan, intervallata dalla vittoria contro il Pescara, la Lazio vuole riprendere la sua corsa Champions. Sabato c’è l’Empoli che nonostante non stia vivenvo una stagione esaltante, al Castellani vorrà fare bene. Il ds Carli ammira molto il club biancoceleste come ha dichiarato oggi in radio.

Infatti a Radiosei Marcello Carli ha dichiarato: “Al di là della salvezza o meno siamo in una condizione di dover fare bene. Dobbiamo pensare al campo e basta”. Sulla Lazio: “Non è distante dalle tre o quattro che sono davanti. Ha un attacco con Immobile, Keita ma gli stessi Anderson, Parolo, Biglia che fa paura. Non ha niente in meno a nessuno. È una squadra forte e organizzata. Devo dare atto alla società che ha tirato fuori un allenatore che ha già avuto un bell’impatto. Se continua così Inzaghi diventerà un grandissimo allenatore. Ha perso qualche punto per strada, a volte secondo me anche immeritatamente, come col Chievo”.

INTANTO EMERGE LA VERITA’ SU KEITA E IL RINNOVO>>>CONTINUA A LEGGERE

Esordienti d’Europa: prima la Francia. Lazio svetta tra le italiane

Il CIES (Football Observatory di Neuchatel) ha effettuato un’accurata ricerca sugli esordienti dei primi 5 campionati europei. In tutto sono 91 di cui 29 solo in Francia. Italia quarta con la Lazio con il maggior numero di nuove leve.

NUMERI E MINUTAGGIO

Quanta fiducia si da alle nuove leve nel calcio? E dove i giovani possono avere più possibilità? Una ricerca del CIES ci da la risposta a tutte queste domande. La Ligue 1 francese è la prima tra i massimi campionati europei. I transalpini contano tra le proprie fila ben 29 esordienti su 91 totali. Con un minutaggio complessivo di ben 11.129 minuti. Seguono gli spagnoli della Liga con 19 giovani per 4.869 minuti, poi la Bundesliga tedesca con 16 per 2.208’, poi la nostra Serie A con 15 e 2.181’ ed infine la Premier League inglese 12 e 907’.

LAZIO E SERIE A

Nel campionato nostrano la squadra con più esordienti è proprio la Lazio con 3 nuove leve (Prce, Rossi e Murgia). Seguono la Fiorentina e l’Atalanta con 2. Ma per minutaggio il primo in Italia è Lirola con 1022′ giocati (6^ in classifica europea) prima di Chiesa con 568. Il primo biancoceleste in classifica è Murgia con 87′ giocati (46^ in Europa). Per Rossi, 65^ in Europa, 22′ minuti giocati mentre uno solo per Prce. Il primato europeo va al difesnore centrale del Nizza Sarr con 1.964 minuti.

 

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Inzaghi rischia di perdere un tassello importante. Oggi in Paideia per accertamenti

Dopo il match di lunedì sera si è sempre allenato regolarmente ma oggi è stato sottoposto a dei controlli in Paideia. Milinkovic Savic rischia di saltare la trasferta di Empoli.

ACCERTAMENTI

Non si sa altro sulle condizioni del centrocampista biancoceleste Milinkovic. In settimana ha svolto regolarmente tutte le sedute di allenamento. Oggi però il serbo è stato convocato in Paideia per accertamenti. Sembrerebbe per un affaticamento muscolare. Sale l’ansia per la trasferta empolese e Inzaghi rischia di perdere un tassello importante. Il centrocampo della Lazio si è ridotto notevolmente durante il mercato e ora si rischia l’emergenza. I tifosi aspettano il bollettino medico della società.

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EMPOLI LAZIO – Svelato l’arbitro del match di sabato

Sabato sera si sfideranno Lazio ed Empoli allo stadio Castellani alle ore 20.45. Il fischietto sarà Rizzoli, fresco di Champions League. 

I PRECEDENTI

Rizzoli in questa stagione non ha mai arbitrato i biancocelesti. Ma con la Lazio ha ben 32 precedenti con il fischietto bolognese, nei quali, però, i capitolini hanno un parziale in passivo. Ben 14 sconfitte a fronte di 7 pareggi e 11 vittorie. L’ultima partita con Rizzoli come arbitro la Lazio è stata superata dalla Sampdoria per 2-1. Prima volta invece a dirigere un Empoli Lazio.

Il resto del quintetto arbitrale è composto da:

Assistenti: Di Liberatore – Di Iorio

IV Uomo: Longo

ADD1: Russo

ADD2: Ros

 

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Chiesa crede nella Lazio per il match di Empoli. E sul vice Immobile…

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Per parlare di Empoli-Lazio, ma non solo, è intervenuto, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l’ex attaccante biancoceleste Enrico Chiesa.

SULLA COPPA ITALIA 2002

Giocavamo di pomeriggio in quella finale vinta. In area di rigore arrivò un rimpallo e tirai nell’angolino“.

SULLA SFIDA DI SABATO SERA

Il Castellani è uno dei quei campi che si digeriscono male. Sarà una partita difficile ma la Lazio è tecnicamente superiore. Anche se l’Empoli è migliorato”.

SULL’AVVENTURA IN BIANCOCELESTE

Sono arrivato in un momento particolare della mia carriera. Se ci fossi arrivato senza infortuni e niente, quella sarebbe stata una parentesi diversa. Ringrazio la Lazio perché mi ha dato la possibilità di rientrare, ma non stavo bene e non sono riuscito a togliermi quelle grandi soddisfazioni che avrei potuto ottenere. Non ero reattivo come prima e, giocando ogni tre giorni, non avevo neanche la possibilità di fare allenamenti specifici. Per quello, dopo un po’, ho scelto di andare in un ambiente più tranquillo come Siena. Non sono mai tornato quello che ero prima. Quando si subisce questi infortuni, bisogna essere sinceri con sé stessi, al 100% non ci torni”.

SUGLI INFORTUNI SUBITI

Mi sono rotto il tendine rotuleo, una cosa rara, capitata a me, a Ronaldo e Ibrahim Ba. Solitamente è una problematica che si incontra in uno sport come lo sci. Anche Ronaldo, come me, non è più tornato lo stesso. Questo perché il tuo corpo cambia e subentra il timore di rifarsi male. Per fortuna l’adrenalina del campo riesce a farti andare avanti e dimenticare”.

SUI SUOI COMPAGNI D’ATTACCO ALLA LAZIO

Le coppie eravamo io e Simone Inzaghi, Claudio Lopez e Corradi. Con Simone siamo amici e ne parliamo ancora. Lui era un grandissimo giocatore. Il fratello ha fatto più gol ma Simone poteva farne altrettanti. Ora si sta prendendo rivincite da allenatore, è molto bravo. Ha risposto alle critiche sul campo, con umiltà. Le critiche sono molto belle, spero un giorno di averle anche io”.

SUL POCO CINISMO ATTUALE

La Lazio deve lavorare tanto sull’ultimo passaggio e sulla finalizzazione. La squadra gioca molto bene. Le gare durano 90 minuti e bisogna saperle leggere. Non mi sento di parlare di cali di concentrazione. La prossima volta sapranno fare tesoro dei loro errori. Tutti, dai giovani a Inzaghi. Anche Mourinho l’ha fatta”.

SUL COMPAGNO PIÙ FORTE MAI AVUTO

Roberto Mancini. Da giocatore in campo mi ha dato una grande mano quando ero giovane. Da tecnico anche”.

SUL DERBY

Ne giocai anche io quattro in un anno. È come giocare 30 partite. Partita impressionante. Non siamo stati fortunati. Il rigore di Sinisa, il mio palo, Cassano al 90‘”.

SUL TRIDENTE DI OGGI

Anderson è un giocatore potenzialmente da 10 gol l’anno. Davanti al portiere deve avere un alto tasso di concentrazione. Lavora molto per la squadra. Nel secondo tempo contro il Milan sembrava giocare da solo. Keita ha delle potenzialità per segnare di più. Immobile sta facendo il suo. È nella sua media realizzativa. Tutte le squadre possono poi essere migliorate. Devi essere fortunato e bravo nelle situazioni di mercato. A gennaio un sostituto di Immobile non te lo regalano. Credo che la Lazio possa far bene così. Keita può fare il centravanti all’occorrenza”.

Clamoroso ritorno sulla panchina del Pescara

E’ di pochi minuti fa la notizia ufficiale. Zdenek Zeman è il nuovo allenatore del Pescara. Per lui un ritorno dopo 5 anni. 

IL RITORNO

Dopo l’addio di Oddo a Pescara hanno già un sostituto. Il suo nome è Zdenek Zeman. Il ‘boemo‘ ha firmato un contratto per due anni da più di mezzo milione (totale, bonus compresi). Aveva lasciato la piazza abruzzese dopo la storica cavalcata in Serie B nel 2012. Quella stagione di indimenticabile calcio ha mostrato a tutti il talento di tre giovani italiani: Verratti, Insigne ed Immobile, il futuro della nazionale italiana. L’allenatore dovrà ricostruire il progetto calcistico del Pescara per il prossimo anno, dato che questa stagione sempre ormai già decisa.