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Lensen spiega la sua visione del calcio

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Ormai da qualche anno il settore giovanile della Lazio è completamente nelle sue mani. Lotito è andato a pescarlo nientemeno che in Olanda e gli ha affidato l’arduo compito di formare i giovani, facendone i campioni della squadra biancoceleste del domani. E, su questo aspetto, su come devono comportarsi i giocatori in campo, Joop Lensen sembra avere le idee molto chiare. Ed è lui stesso a spiegarle, descrivendo la sua particolare visione del mondo del calcio:

I nostri giocatori devono essere aggressivi, perché è proprio l’aggressività la qualità fondamentale per dominare il gioco. Devono sviluppare un calcio piacevole, ma che sia soprattutto proiettato ad offendere“.

Ledesma: niente Pescara, ma nel suo futuro potrebbe esserci comunque l’Italia…

Non ci sarà il Pescara nel futuro di Cristian Ledesma: il club abruzzese ha infatti già acquistato Cubas dal Boca Juniors ed è al momento in trattativa per arrivare a Muntari, fresco di svincolo dagli arabi dell’Al-Ittihad, motivo per cui i vertici avrebbero deciso di stoppare, in maniera forse definitiva, l’operazione relativa all’ex centrocampista della Lazio. Per il quale però l’ipotesi di un ritorno in Italia non è ancora del tutto tramontata.

Nelle ultime ore – riporta Gianlucadimarzio.com – il suo cartellino sarebbe stato infatti proposto al Crotone di Davide Nicola. Il quale lo starebbe attentamente valutando, attirato soprattutto dall’esperienza, che sarebbe molto utile alla squadra rossoblu per risollevare le proprie sorti. In più, sarebbe un acquisto a costo zero, visto che, come noto, Ledesma è al momento disoccupato dopo la fine prematura della sua avventura al Panathinaikos, dove ha collezionato 15 presenze, condite da 4 gol e 2 assist.

CALCIOMERCATO – La Lazio ci prova con Haller. Ecco i dettagli dell’offerta

Tare ha già ribadito che i movimenti in entrata sono fortemente legati a quelli in uscita. Tra gli obiettivi c’è il centravanti dell‘Utrecth, il classe ’94 Sebastien Haller. La Lazio sta seguendo l’attaccante da diversi mesi. Non si tratta, però, di un’operazione semplice. Il club di Lotito secondo quanto riporta il Messaggero, avrebbe offerto 10 mln totali, di cui 1 per il prestito e 9 per il riscatto a giugno. Gli olandesi hanno alzato la richiesta a 12 mln, numeri difficili che potrebbero impedire questa pista facendo si che l’affare non vada in porto. Tutto dipenderà molto dall’eventuale cessione di Djordjevic o di qualche altro attaccante (Keita?).

Cragnotti: “Questa Lazio è degna del suo passato. Il mio desiderio è che…”

In una serata speciale a tinte biancocelesti in quel di Terracina, è stato protagonista il presidente della nostra Lazio più vincente di sempre, Sergio Cragnotti. Ha parlato ai microfoni di Lazialità per la prima edizione del premio Anxur biancoceleste: “La cosa che mi emoziona di più è questo affetto che non solo è stato espresso stasera da tantissima gente ma anche all’esterno. In qualsiasi posto, in qualsiasi luogo, aeroporto, città, anche all’estero incontro sempre l’affezione più incentivata dei nostri tifosi laziali. Questo mi carica di emozione, credo di aver lasciato un seguito molto importante“. L’ex presidente biancoceleste siede vicino al tavolo della Lazio attuale, come a dare un senso di famiglia: Certamente questa è la continuazione di quella che è la vita del tifoso laziale, della lazialità, che si tramanda anche nel futuro. Questa Lazio ci sta facendo vedere cose degne del suo passato, quindi speriamo che abbia continuità e che possa raggiungere obiettivi molto importanti“. Infine ieri, giorno del suo compleanno e del 117° anniversario dalla nascita della Lazio, Cragnotti racconta il desiderio espresso: “Ciò che chiedo per me è che vada tutto bene. Per la Lazio il desiderio è quello che possa essere sempre uno dei club europei più importanti perché ormai la competizione non è soltanto in Italia ma anche nel mondo. Spero che la Lazio si faccia valere anche su quelle piazze“.

Stamattina vertice di mercato tra Lotito e Inzaghi. Intanto bloccato l’attaccante

Ore calde in casa Lazio: stamattina è previsto a Formello un vertice tra Inzaghi, il ds Tare e Lotito. Si parla di diverse questioni riguardanti il mercato sia in entrata che in uscita. Ma non solo: anche la questione rinnovi dei gioielli biancocelesti.

SITUAZIONE RINNOVI E MERCATO

Stando al Corriere Dello Sport, ciò che preme maggiormente è la questione rinnovi di Keita, Biglia e de Vrij, tutti in scadenza nel 2018. Nelle ultime ore l’oggetto dei desideri delle big di Premier League è de Vrij, conteso da Chelsea e Manchester United. Il capitolo Keita invece risulta essere ancora complicato, in quanto il senegalese pare deciso ormai a non rinnovare. Per questo motivo Lotito vorrebbe venderlo a gennaio cercando di incassare 30 mln.

SITUAZIONE BIGLIA E PORTIERI

Non solo, a Formello anche la pista legata a Biglia è irrisolta, ma è comunque malleabile. L’agente dell’argentino Enzo Montepaone sarà in Italia non prima del 18 gennaio. In questo momento pare essere negli States a cercare ricche proposte. In ultimo, i portieri: Marchetti è rimasto, Berisha è felice all’Atalanta, ed il baby Strakosha aspetta il rinnovo. Sono però questioni legate alle alte temperature estive, e dunque non resta che aspettare.

BLOCCATO L’ATTACCANTE

Sul fronte mercato risulta essere ormai chiaro che le cessioni in entrata, siano fortemente legate a quelle in uscita. Tare è stato chiaro, lo ha ribadito anche prima della gara contro il Crotone. Secondo il quotidiano romano, la Lazio ha bloccato El Ghazi, prestito con obbligo di riscatto estivo a 9 milioni. Determinante l’agente Jeorge Mendes, che in estate portò Wallace nella Capitale. Si attenderanno comunque anche gli sviluppi relativi al capitolo Djordjevic, su di cui la pista Lione è completamente naufragata. L’alternativa al classe ’95 potrebbe essere Depay dallo United, ma la trattativa pare legata a Stefan de Vrij. Tutto potrebbe essere quindi rimandato in estate.

Calciomercato, il presidente del Genoa Preziosi strizza l’occhio a un talento della Lazio…

Il calciomercato entra nel vivo, ma nei primi giorni è sempre difficile vedere società in grado di scoprire subito le loro carte. Interpellato da Sky Sport 24, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha parlato di un possibile affare con la Lazio:

Danilo Cataldi è un profilo che sicuramente può fare al caso nostro. Bisogna fare i conti con la Lazio soprattutto per una formula di cessione che possa accontentare entrambe le parti. Si potrebbe fare un prestito ed un’eventuale riscatto ad una cifra previamente concordata. Con Lotito siamo legati da un rapporto di amicizia, ma sappiamo che negli affari questo non è un’agevolazione”.

Tutti i “perchè” del tracollo della Coppa Italia. A quando la riforma?

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Ieri è entrata nel vivo la Coppa Italia, o Tim Cup se preferite. Il trofeo nazionale che con il passare del tempo ha perso fascino e appeal, almeno fino alle semifinali quando si scontrano, nel 90% dei casi le big della Serie A. Ma a cosa è dovuto questo calo e questa perdita di interesse nei confronti della Coppa Italia? Il primo fattore è dato dalla “formula” intrapresa dalla Lega Calcio. Le big che giocano sempre in casa la partita secca; il tabellone con le teste di serie; la mancanza di “sorprese” in stile Vicenza negli anni 90. Un target monotono che non lascia spazio alle sorprese.

Ciò che si auspicava da anni era di avere una Coppa Italia in stile FA Cup: niente teste di serie, manifestazione aperta a tutte le squadre e sorteggio anche su chi deve disputare il match tra le mura amiche. Inoltre giocare il sabato o la domenica al posto del campionato e non in mezzo alla settimana di sera. Inoltre il calo della Coppa Italia è stato analizzato anche da KPMG che, in un confronto con le Coppe nazionali di Inghilterra, Germania, Francia e Spagna, ha posizionato all’ultimo posto la Tim Cup per totale spettatori e per riempimento degli stadi. Insomma, è ora di riformare questa Coppa Italia. Di seguito il grafico dei dati delle cinque coppe nazionali dei maggiori campionati europei:

PANINI – Presentato il nuovo album “Calciatori 2016-2017”. Tutte le novità

La celebre casa modenese della Panini, ha presentato il nuovo album di figurine riguarfante i calcaitori. Per la stagione 2016-2017 sono state inserite moltissime novità. Come spoegato nel comunicato stampa, la copertina è ispirata alla street art, con caricature di 11 campioni. L’album sarà composto da 128 pagine con un formato più grande rispetto alle precedenti edizioni. La collezione comprenderà ben 745 figurine comprendenti calciatori dalla Serie A alla Primavera, ma anche la Serie A femminile. Inoltre ci saranno figurine che ricorderanno i record ottenuti dai grandi calciatori nella storia del calcio italiano.

Queste le parole di Antonio Allegra, direttore Mercato Italia della Panini. “Il cambio di formato di album e figurine dopo oltre 30 anni, oltre alle scelte grafiche e contenutistiche, sono elementi forti di innovazione finalizzati a venire incontro alle esigenze di nuove generazioni di collezionisti, cercando di rispettare in ogni caso una tradizione di cui siamo orgogliosi. L’arricchimento in termini di materiali oltre alle iniziative ‘CalcioRegali 2017’ e ‘Calciatori Gol’ sono il segnale della nostra volontà di dare sempre di più agli appassionati di figurine Panini di tutte le età“.

 

Abbiamo fatto più campagne abbonamenti quest’anno che in 117 anni!

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Domenica ero allo stadio, settore distinti nord. Avevo dimenticato di fare l’accredito stampa e avevo rimediato un biglietto in quel settore. Dopo un aperitivo con Giulio e i suoi amici, a cui poi si sono aggiunti i vari Salvatore, Maurizio ecc., prima di entrare ancora un Borghetti e… Avanti Lazio!

Erano anni che non sedevo sul fronte Nord. è stato un interessante pomeriggio pieno zeppo di riflessioni e professionalmente diverso: niente pagelle né pc, solo qualche video e una foto emblema su Instagram, il social dove racconto la mia Lazio con le immagini e i frammenti della quotidianità. Dopo un po’ di ambientamento, il primo tempo me lo sono gustato seduto a smadonnare per il rigore di Biglia. Appena l’arbitro Maresca ha fischiato l’intervallo, mi sono alzato velocemente e sono andato a fumarmi una sigaretta, lì al boccaporto, una sorta di piazzetta all’interno dello stadio. Ho incontrato Testone, Simoncino del Bar e scambiato una chiacchera con un padre di famiglia canadese. Un turista che con i suoi due figli era venuto a vedere la Lazio. Anche lui mi chiedeva come mai lo stadio fosse vuoto, ed io mi son sbizzarrito, facendo un po’ di pratica linguistica per risollevare il mio inglese “stile Alberto Sordi”. Al rientro in campo delle formazioni, non ce l’ho fatta a riposizionarmi alla fila 34 posto 13S. Era più forte di me. Vecchie maniere mi sono messo proprio dove iniziano le scalette insieme ad altri appassionati old school. La partita si vedeva un po’ così, e non c’era nemmeno un monitor per vedere meglio il guizzo di Ciro Immobile che ci ha regalato tre punti pesantissimi per la corsa all’Europa. Però stavo bene. Molto bene. Dopo cinque anni, anzi meno perché con Marco Savo qualche gioia in tribuna stampa l’abbiamo condivisa. Al gol dei Pionieri, ho avuto anche il privilegio di riabbracciare un tifoso semplice, insomma uno come me. Un uomo della mia stessa età che diceva di essere esperto di calciomercato perché il nipote “se vedeva tutti i video”. Tifosi semplici che non vanno lì per lavoro o altre cose, ma solo per sfogarsi da una settimana di lavoro e difendere un’ideale, due colori che ci appartengono. Senza troppi fronzoli, posso tranquillamente affermare che “Io non supererò mai questa fase”.

Appena l’arbitro fischia la fine della partita, mi dirigo subito verso casa perché altro lavoro mi attendeva. Esco dallo stadio provando una fantastica sensazione di appartenenza. Leggero senza il pc, immerso nella piccola folla che usciva festante. D’altronde con la Lazio vincente si torna a casa sempre con il sorriso sulle labbra. Il fulmine a ciel sereno arriva quando sono ormai giunto all’altezza della Farnesina. Ecco la nota dolente. Eravamo pochi, non quattro gatti, ma nemmeno ventimila. “La Lazio comunica che è partita la campagna abbonamenti per il girone di ritorno”. Il pensiero è stato secco e deciso “Ammazza. Amo fatto più campagne abbonamenti quest’anno che in centodiciassette anni de storia. Tanto nun ce venimo più. Annomosene va. Tanto questo a da’ finì“.

Eredi del pasquino –

FIFA – Rivoluzione “Mondiale” dal 2026

La notizie era nell’aria da giorni, ma adesso è ufficiale: il consiglio Fifa ha detto sì alla proposta del presidente Infantino di portare da 32 a 48 squadre la fase finale della Coppa del Mondo, a partire dall’edizione del 2026.
Lo comunica la stessa Fifa su Twitter, aggiungendo che i raggruppamenti della fase finale saranno 16 con tre squadre ciascuno. formula 16X3. La formula con 16 gruppi da 3 consentirebbe ai campioni di giocare sempre 7 partite, di mantenere il torneo in 32 giorni, e di offrire spettacolo: dopo i gruppi veloci, sempre eliminazione diretta dai sedicesimi. Le novità: l’uso del ranking Fifa nei gruppi per evitare «biscotti», facendo giocare le prime due partite alla testa di serie; e probabile abolizione dei supplementari (subito ai rigori) fino ai quarti.
Per quanto riguarda i posti assegnati ad ogni continente, l’Europa ne avrà 16, l’Africa 9,5, l’Asia 8,5, il Sudamerica 6,5, il Nordamerica 6,5 e l’Oceania 1.

Corradi: “Il mio ricordo più bello lo rivivo tutti i giorni”

In occasione del 117° compleanno della società biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex Bernardo Corradi:“Il mio ricordo biancoceleste ce l’ho vivo tutti i giorni, anche perché molti dei miei li vedo tutti i giorni, essendo rimasti tutti a vivere a Roma. Ogni tanto rivediamo qualche partita passata, o ci ritroviamo la mattina e commentiamo l’ultima giornata di campionato. Ogni tanto giochiamo a calciotto insieme e non perdiamo il vizio. Il più forte resta Fiore: i piedi non invecchiano! Chi sembra non perdere nulla dal punto di vista atletico è Beppe Favalli”.

Sull’attuale buon momento dei biancocelesti: “La Lazio ha saputo soffrire, partite come quelle di ieri contro squadre come il Crotone rischi di perderle. Quando c’è da sopperire alle assenze contemporanee di Keita e Felipe Anderson, ne senti la mancanza. Se uno analizza il girone d’andata, la Lazio è andata oltre ogni tipo di aspettativa. È una delle squadre che ha subito più gol nell’ultima mezzora, Inzaghi dovrà lavorare su questo. Negli scontri diretti con le squadre che lottano per la Champions League, è un po’ deficitaria. Se i biancocelesti dovessero aggiustare il tiro con le pari grado, potrebbe aspirare a qualcosa di importante. Inzaghi ha ricreato un ambiente. I numeri vanno interpretati. Al di là dei calcoli, se una squadra spesso e volentieri subisce gol nell’ultima mezzora e non tiene la porta inviolata, è un elemento da prendere in considerazione. La Coppa Italia? All’esterno la coppa nazionale è un trofeo al quale tutte le squadre puntano, dà blasone e arricchisce il palmares. Inzaghi deve puntarci e cercare di vincerla”.

 

Delio Rossi su Biglia: “Non può permettersi di essere svogliato”

L’ex allenatore biancoceleste ai microfoni di Radio Incontro Olympia parla di Biglia:”Grande giocatore ma deve trovare la qualità per prendersi la squadra sulle spalle: ha l’età giusta. Nell’ultimo momento lo vedo sottotono e molte volte svogliato e superficiale: non se lo può permettere. E’ un tipo di giocatore che tocca la palla una volta in più o magari la tocca in dietro, sicuramente non verticalizza come invece vorrebbe Inzaghi. Per esempio Ledesma era più bravo nella fase di non possesso, era lo schermo, ovviamente non aveva le qualità che ha Biglia– e sempre sull’argentino – Ha grandi qualità tecniche elevate ma non fa da schermo come può ad esempio Marchisio, che io lo volevo quando era giovane. Cavani doveva arrivare da noi? Lo scopro ora. Mentre di Zarate dissi al presidente di non riscattarlo prima di andare via. Dovevamo fare ‘i conti della spesa’ all’epoca e investire 20 milioni per un talento voleva dire andare oltre le proprie disponibilità“.  Su Inzaghi:” Simone è riuscito a motivare i giovani e li sta portando dalla sua parte. Ha creato un buon gruppo e credo sia questo il pregio maggiore. Un difetto? Quando gioca con le grandi dà la sensazione forse di essere un po’ insicuro e questo probabilmente lo trasmette ai suoi giocatori. Cambiare sempre modulo contro avversarie di livello può essere percepito come una debolezza”. Sul mercato non ha dubbi:”Il vice Immobile e un esterno più pronto farebbero al caso della Lazio, come poteva essere Lapadula ma ormai è tardi – e su Cataldivorrebbe dare di più vorrebbe ed essere più decisivo, andare altrove gli farebbe bene per non avere troppe pressioni. Però è un giocatore molto legato alla squadra e soffre questa situazione. Io lo manderei in prestito ma non lo perderei“. Sulla sfida di domenica contro l’Atalanta:”Conoscendo l’allenatore, l’Atalanta è una squadra molto fisica e si gioca tutto nell’uno contro uno. Giocano con la testa libera e hanno qualche elemento che è molto affezionato alla maglia e per loro è un bene. Ma se la Lazio gioca come la Lazio ha le carte per avere la meglio“.

Giordano lancia un messaggio a Cataldi

Parla l’ex attaccante laziale ai microfoni di RadioSei della partita vinta allo scadere contro il Crotone:”Certo che senza i titolari d’attacco che sono quelli che fanno la differenza e quando te ne mancano due è difficile ma nonostante la prestazione non eccellente ce l’abbiamo fatta sul filo di lana. Luis Alberto ha buone qualità, con il pallone sui piedi si vede che ci sa fare ma durante la gara serve anche altro. Doveva entrare più nel vivo del gioco, cioè quello che ha fatto Lombardi che lo preferisco sia a lui che a Kishna. E’ pur vero che lo spagnolo non ha le caratteristiche per fare l’esterno d’attacco, è un trequartista quindi fa fatica a giocare in quella posizione. A Cataldi direi di aspettare, lui è romano e laziale, quando avrà la sua opportunità dovrà però sfruttarla al meglio. Il prestito non lo consiglio alla Lazio non ha senso. Le troppe aspettative forse hanno dato troppe pressioni a Danilo. Deve stare tranquillo la Lazio è la migliore soluzione per lui”.

 

Bielsa paga i suoi errori

L’allenatore argentino era dato per certo alla Lazio già da aprile e se già allora avesse preso degli accordi per il mercato con il presidente Lotito non possiamo saperlo. Sappiamo che firmò il contratto a Luglio e che questo venne anche depositato ed è noto come finì, tristemente, la storia. Sicuramente per il numero uno laziale il mercato è un argomento quanto meno scivoloso e più di una volta ha lasciato i tifosi a bocca asciutta per tutta la stagione aspettando l’acquisto che non sarebbe mai arrivato, quindi non si fa fatica ad immaginare le motivazioni del rifiuto di Bielsa alla Lazio. Ma tutti ricordano le giornate che precedettero quel rifiuto fatte di attese interminabili all’aeroporto e le telefonate senza risposta del ds Tare. Queste mancanze di professionalità mostrate dall’argentino, che per quanto Loco possa essere non dovrebbe permettersi di prendere in giro un’intera città, non sono passate inosservate e proprio in questi giorni il presidente del Lione Aulas smentisce così le voci su un interessamento della squadra francese per Bielsa: “Non l’ho mai cercato, mi serve gente affidabile. Un’affermazione inequivocabile per il numero uno del Lione che toglie ogni dubbio. Le voci di mercato danno Bielsa vicino al Lille e non sappiamo quale sarà la sua strada, sicuramente quella della Lazio ora è sotto il segno di Mister Inzaghi e vista la classifica chissà se ci sono dei tifosi che tornerebbero indietro per ricominciare con l’argentino.

Zauri: “Lazio fortissima”. Poi suggerisce un nome per il mercato

L’ex difensore biancoceleste parla ai microfoni di TMW Radio del prossimo match che vedrà affrontarsi Lazio e Atalanta all’Olimpico:“Sono due ottime squadre, già la partita d’andata fu particolare. Con Inzaghi la Lazio sta facendo molto bene, ha dato ai suoi un’identità ben precisa. I risultati si vedono di domenica in domenica. Gasperini è un tecnico molto preparato, che ha dato un volto a questa squadra. In questo momento i bergamaschi sembrano davvero imbattibili, impongono il proprio gioco su ogni campo. Contro il Crotone la Lazio, nonostante l’assenza di Keita, ha disputato un’ottima squadra. E’ stata una vittoria strameritata. Entrambe le squadre sono in fiducia e vogliono continuare così. Quando le cose vanno bene, però, il merito non è solo di uno. Tutte le componenti hanno fatto il massimo e le posizioni di classifica lo dimostrano. L’Atalanta ha cambiato totalmente, la Lazio sembrava dovesse andare a chissà chi, poi è arrivato Inzaghi. Entrambi gli allenatori hanno grandi motivazioni”. Sugli obiettivi di fine stagione Zauri crede tantissimo nei biancocelesti:“Sulla carta la Lazio è inferiore a pochissime squadre, è forte e costruita bene. Solo la Juventus e l’Inter sono superiori alla Lazio sulla carta. In alcuni scontri diretti i biancocelesti non ha fatto bene, ma a volte succede. La classifica dice che fino alla fine lotterà per il terzo posto”. Anche sul capitolo mercato ha pochi dubbi, ma questa volta le previsioni non sono il massimo: La Lazio a gennaio non fa mai grandi mercati. Però se si vuol provare a fare qualcosa di importante, si può cercare un vice Keita. E’ difficile ovviamente sostituirlo a livello di qualità, però si potrebbe portare a Roma un giocatore che può dare un pizzico di fantasia in più, utile nelle partite bloccate come lo è stata quella con il Crotone. Un nome? Difficile che le big cedano a gennaio, servirebbe prendere un giocatore che gioca in squadre meno blasonate ma che può avere quel tipo di caratteristiche, una sorta di Caprari, per capirci”.

Il sito dell’Italia promuove Lombardi

L’esterno della Lazio Cristiano Lombardi viene tenuto sotto osservazione dallo staff tecnico della Nazionale. Per lui presto si potrebbero aprire le porte dell’Under 21 di Di Biagio. La prova del ragazzo contro il Crotone domenica scorsa non è passata inosservata. Il ventunenne biancoceleste, come sottolineato dal sito dell’Italia Vivoazzurro.it, ha convinto tutti gli addetti ai lavori:

Un’assenza come quella di Felipe Anderson si fa sentire e risulta ostico non farlo rimpiangere. Ecco perché possiamo fare i complimenti a Cristiano Lombardi, capace di essere all’altezza di un cotanto illustre titolare contro il Crotone la sua prova è stata pienamente positiva, dal rigore procurato e poi sbagliato da Biglia alla rete che si è visto annullare per un fuorigioco millimetrico”.

ATALANTA – Gasperini tira un sospiro di sollievo: il suo pupillo c’è

Allarme rientrato in casa nerazzurra. L’ex catanese, il Papu Gomez, è già tornato a disposizione del tecnico atalantino Gian Piero Gasperini. Dopo la vittoria contro il Chievo l’argentino si era fermato a causa di un trauma contusivo alla coscia destra. Invece, la situazione del calciatore si è evoluta positivamente a tal punto di entrare a far parte dei convocati per la sfida contro la Juventus in Coppa Italia di domani. Tra i convocati nerazzurri anche Roberto Gagliardini, vicino all’Inter.

Il Prefetto di Roma Basilone sulle barriere

Il Prefetto di Roma Paola Basilone è intervenuta ai microfoni de La Repubblica dove ha parlato delle barriere che dividono le curve dell’impianto capitolino: “Questo mese ci sarà un monitoraggio, dopodiché prenderemo una decisione. Non ci saranno differenze tra le due tifoserie: se le barriere restano per i giallorossi, sarà così anche per quelli biancocelesti”.

 

LAZIO PRIMAVERA – Bonatti: “Con la Spal in campo con fiducia ed entusiasmo”

Al termine della gara d’allenamento con il Civita Castellana è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il tecnico della Lazio Primavera Andrea Bonatti:

“Nel test di oggi abbiamo preparato qualcosa. C’è stato minutaggio per tutti e sono soddisfatto. La cosa che mi preme di più e che non si sia fatto male nessuno. La Spal è una buonissima squadra, hanno ottenuto risultati importanti. Sono fisici e molto esperti. Hanno esperienza e noi dovremo riuscire a sopperire all’assenza del nostro capitano attraverso altre opzioni che il gruppo ha. Ci stiamo avvicinando bene alla gara e l’affronteremo con fiducia ed entusiasmo. La Primavera è a disposizione della Prima Squadra, l’ho sempre pensato. Rossi stava facendo molto bene e siamo contenti per il suo esordio in Serie A. Se Inzaghi ha bisogno di lui, usufruisce d’un bene del club. Abbiamo la necessità di aumentare la velocità della palla e del ragionamento. Credo che sia l’elemento in cui dobbiamo migliorare di più. Nella politica del club c’è quella di prestare un occhio di riguardo all’interno. Il passaggio di categorie può avvenire in più modi per i calciatori. La società valorizza il potenziale dei propri prodotti. Cleber vedremo se lo tesseremo, sono valutazioni che verranno fatte in secondo ordine. A me non piace il gioco troppo orizzontale, è un gioco difensivo. Lo utilizzo solo per creare spazi per una manovra in verticale. Io non dimentico il derby. Non mi è piaciuto come abbiamo preso gol, è l’amarezza che mi porto dietro. Dobbiamo ricordarci quella partita per trarne insegnamenti. Dobbiamo migliorare in questo modo la nostra esperienza. Tanti non ne avevano e adesso la stanno acquisendo”.

Biglia fiducioso sull’accordo

Dopo le parole rilasciate ieri e quelle del suo procuratore di oggi sulla questione rinnovo contrattuale è tornato a parlare ai microfoni di Premium Sport il capitano biancoceleste Lucas Biglia. Il giocatore ha puntualizzato: L’importante è che entrambe le parti abbiano voglia di andare avanti insieme. Mi auguro che l’accordo possa raggiungersi presto. Alla mia età bisogna pensare bene al da farsi, la Lazio lo sa e stiamo parlando.