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CALCIOMERCATO – L’ag. di Zaza apre alla Lazio ma per i biancocelesti resta sempre un grande ostacolo

Dopo l’addio quasi certo al Valencia per Simone Zaza si prospetta un ritorno alla sua società di appartenenza, la Juventus. Per lui però di spazi in casa bianconera non è che ce ne siano tanti e il giocatore preferirebbe lasciare Torino per una destinazione che gli permetta di giocare. A conferma delle aspettative del calciatore arrivano le parole del papà-agente, Antonio, che intervenuto ai microfoni di juvenews.eu ha dichiarato: Fiorentina, Milan e Lazio, sono squadre importanti e mi farebbe piacere essere contattato da loro, ma la Juventus ha l’ultima parola. Simone vuole assolutamente tornare in Italia: escludo una sua permanenza a Torino visto che non troverebbe spazio. Preferirebbe una cessione a titolo definitivo”. La società biancoceleste resta alla finestra in attesa di sviluppi ma l’ostacolo più grande per la felice conclusione di un’eventuale trattativa resta l’ingaggio del giocatore che ammonta a 3,5 milioni di euro.

 

FORMELLO – Con l’emergenza in attacco spazio al giovane Rossi

Nel pomeriggio i ragazzi di Simone Inzaghi si sono ritrovati sul campo di Formello per riprendere la preparazione in vista della gara con il Crotone di domenica prossima. Ancora assenti Felipe Anderson (comunque fuori per squalifica), Djordjevic (forte attacco influenzale) e Milinkovic (fermo per affaticamento, domani dovrebbe tornare in gruppo). Aggregato alla prima squadra anche il giovane Alessandro Rossi, schierato centravanti in uno dei tridenti scesi in campo per la partitella in famiglia. L’emergenza in attacco (sono out Lulic, Felipe Anderson e Keita) potrebbe aprirgli uno spiraglio per la convocazione e forse per l’esordio in A. Con Djordjevic e Milinkovic, che dovrebbero recuperare senza problemi, fermo per infortunio è rimasto soltanto il belga Lukaku, ancora in Belgio per proseguire le cure specifiche alla caviglia infortunata a ottobre. Inzaghi viste le tante assenze dovrà scegliere il modulo per affrontare al meglio la compagine calabrese ma si va verso la conferma del 4-3-3. I dubbi riguardano il terzetto offensivo che potrebbe essere lo stesso di Bergamo con Lombardi e Kishna ai lati di Immobile. Anche Luis Alberto è alla ricerca di un’opportunità, oggi ha giostrato da esterno sinistro del tridente realizzando anche un bel gol. Con lui in campo resterebbe fuori uno tra Lombardi e Kishna. Altra possibilità del tecnico biancoceleste potrebbe essere l’inserimento di Cataldi con l’avanzamento di Milinkovic sulla trequarti alle spalle di una coppia d’attaccanti. Domani si torna in campo alle 11.

Rossi: “Un sogno essere qui, sto provando un’emozione incredibile”

Al termine della seduta d’allenamento odierna il centravanti biancoceleste Alessandro Rossi, nel giorno del suo ventesimo compleanno, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel:

“In prima squadra c’è un ritmo diverso, non è facile ma spero di abituarmici. E’ anche difficile stoppare il pallone senza esser aggrediti dai vari difensori. E’ una gioia e un’emozione incredibile essere qui. Avere questo regalo nel giorno del mio compleanno è molto soddisfacente. Questo per me è il sogno di una vita, da quando sono bambino desideravo di allenarmi in una squadra di Serie A. Vengo al campo con la paura di non essere all’altezza. Mi abituerò ad allenarmi con gente come Immobile e de Vrij, mi sento un moscerino davanti a loro. E’ quasi impossibile segnare quando ti marcano Hoedt, Wallace o Bastos;  de Vrij è tra i più forti al mondo. Quando sono davanti a me è difficile anche guardare la porta.  E’ stato un anno pieno, ci sono state gioie e dolori. Mi sono rialzato sempre. Cerchiamo di dimenticare il derby Primavera, ci siamo approcciati male. Ho chiesto scusa alla squadra per il mio gesto, vogliamo migliorarci. Il resto della stagione è stato svolto al meglio”.

Stefano Antonelli: “Keita? Secondo me…”

Keita Balde Diao sarà il grande assente in questa prima parte del girone di ritorno, poiché impegnato in Coppa d’Africa con il Senegal. Su di lui girano moltissime voci di mercato che lo vogliono un po’ in giro per tutta Europa. Anche Stefano Antonelli, ex ds di Torino e Bari, ha detto la sua sul numero 14 biancoceleste, ai microfoni di RadioSei: “Il grande colpo di gennaio sarebbe prendere subito Keita: non rinnoverà con la Lazio e il suo talento è indiscutibile. Mi sbilancio: io dico che andrà all’Inter”.

Ferrero: “Voglio il Flaminio!”

Il Presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, è intervenuto ai microfoni di Radio CrC, parlando dei lavori che stanno effettuando allo stadio Flaminio: “Voglio prendere lo stadio Flaminio in gestione per dare la possibilità ai ragazzi di giocare lì. Il mio appello va al sindaco: se mi dà l’impianto in gestione lo faccio rivivere anche perché ad oggi è uno stadio abbandonato. Il Flaminio è stata la storia del mondo e non mi piace vedere questo scempio. Il mio impegno è totale, con la concessione farò vivere nuovamente lo stadio.”

CALCIOMERCATO – Lazio all’attacco, tutti gli scenari

CALCIOMERCATO – La necessità di rimpolpare il reparto offensivo è cosa nota ormai, la Lazio si sta muovendo in tal senso su vari fronti sia in entrata che in uscita.

CESSIONI – Per quanto riguarda il capitolo cessioni, il primo nome sulla lista dei partenti è Filip Djordjevic, che con l’arrivo (con conseguente exploit) di Immobile ha trovato sempre meno spazio e minutaggio. Su di lui continua forte la pressione del Lione, che vuole riportare il serbo in Francia dove col Nantes aveva fatto abbastanza bene. Altro caso spinoso lì davanti è quello inerente Keita Balde Diao, al momento impegnato col Senegal in Coppa d’Africa, la questione rinnovo al momento è in stand-by, ma Lotito continuerà a trattare dopo la competizione continentale. Da piazzare anche Tounkara.

ACQUISTI – Qual’ora dovessero partire Djordjevic e Keita, ecco che la Lazio ha pronte le alternative. Secondo quanto scritto dal Corriere dello Sport, la società capitolina avrebbe una corsia preferenziale per arrivare a El Ghazi. Il diesse Tare ha incontrato Jorge Mendes a Dubai, il potente procuratore portoghese s’è attivato per trovare una sistemazione a Keita da intermediario. Può attivare canali inglesi, ha interesse a farlo. Mendes, garantendo un’uscita alla Lazio, si assicurerebbe l’esclusività di un’operazione in entrata. L’agente di Mourinho ha proposto a Tare l’ala olandese dell’Ajax, che è disposto ad accettare il trasferimento in prestito con diritto di riscatto fissato a 9 milioni di euro. Sempre secondo il Corriere dello Sport, alla Lazio piace anche Serge Gnabry, ala del Werder Brema. Ieri inoltre è rimbalzato nuovamente il nome di Luis Muriel, operazione che, secondo Vincenzo Morabito, coinvolgerà anche Djordjevic e Hoedt. Altra pista per il vice Immobile è quella che porta a Kevin Lasagna, l’agente del calciatore ha così commentato: “Grande occasione soluzione gradita dipende dai club”.

Sergio: “Inzaghi? Ottimo lavoro sulla mentalità”

Sicuramente è uno dei protagonisti di questa prima parte di campionato, Simone Inzaghi, ha lasciato il segno in questa Lazio, portando grinta e una ventata d’aria fresca con i giovani ex Primavera. Sull’andamento di questa Lazio si è espresso l’ex difensore della Lazio, Raffaele Sergio, che ha dichiarato ai microfoni di Lazio Style Channel: “Stiamo assistendo ad un campionato molto interessante. Bisogna avere fiducia nei giovani; la Lazio fa benissimo a puntare su calciatori provenienti dal settore giovanile. Quella di domenica potrebbe essere una gara scontata, ma il Crotone nelle ultime partite ha dato filo da torcere a tutte le sue avversarie. Giocano un buon calcio, ma la Lazio ha ottime possibilità di vincere. Tutto dipenderà proprio dalla squadra biancoceleste.

Ha poi continuando parlando di mister Inzaghi: “Ha trovato l’equilibrio giusto, deve dare continuità a questo disegno tattico. La Lazio nella prima parte della stagione ha trovato la quadratura giusta in ogni reparto, bisogna lavorare per continuare a far bene. Il tecnico piacentino è molto intelligente e andrà avanti sulla sua strada. Il mercato di gennaio è molto difficile, bisogna acquistare giocatori forti che non trovano spazi. Ci sono diversi giocatori sottovalutati che non hanno trovato fortune. I biancocelesti hanno una buona rosa, cambiarla non sarebbe una cosa positiva. Inzaghi mentalmente ha lavorato benissimo. Lo scorso anno aveva fatto bene nelle ultime 7 giornate e, dopo l’estate turbolenta, ha conquistato tutti con determinazione. Ha lavorato e non ha ascoltato nessuno trovato la giusta identità alla sua squadra. Lo ritengo uno degli allenatori più emergenti. Non era facile gestire una piazza come quella biancoceleste.

Conclude poi con un’analisi del centrocampo e della difesa biancoceleste: “Biglia è troppo importante per la Lazio, è imprescindibile. Un giocatore con delle caratteristiche rare da trovare. Non ci sono giocatori come lui. La vera sorpresa di quest’anno è la difesa biancoceleste; gli scorsi anni la squadra aveva trovato delle difficoltà, ma in questa stagione la Lazio può affidarsi a validi difensori. E’ stato fatto un ottimo lavoro sul mercato in estate. Wallace e Bastos sono forti e sono anche molto giovani. Milinkovic ha grande forza e grande tecnica. Inzaghi deve capire se può fare anche il trequartista, le qualità le ha e potrebbe adattarsi in quella posizione. Rende molto come mezz’ala”.

Hoedt sfoglia la margherita: tante richieste per l’olandese

Wesley Hoedt vuole giocare, e lo ha detto a chiare lettere ad Inzaghi e alla società. La concorrenza quest’anno in casa Lazio è alta, e nonostante il buon rendimento del centrale olandese le sue presenze in campionato finora sono solo 6.

Ecco quindi che per lui potrebbe profilarsi l’ipotesi di un prestito semestrale, prestito che gli permetterebbe di continuare quella crescita che lo ha portato dai disastri dello scorso anno (vedi Napoli), alle buone prestazioni di questa prima parte di stagione.

Secondo il quotidiano La Repubblica, ripreso anche dai media tedeschi, sulle tracce del classe ’94 ci sarebbe l’Amburgo: i tedeschi hanno la peggior difesa della Bundesliga e hanno bisogno di rinforzi per il reparto arretrato. La voglia di giocare di Hoedt potrebbe spingere verso la soluzione Amburgo, che avrebbe già recapitato al club di Lotito un’offerta per il prestito secco fino al termine della stagione. Ma non ci sarebbe solo il club tedesco: Il West Ham infatti avrebbe chiesto informazioni a riguardo, sempre per un trasferimento con la formula del prestito.

Poi ci sarebbero le indiscrezioni arrivate ieri dall’agente Fifa Morabito, che vorrebbero Hoedt pedina di scambio insieme a Djordjevic per un’eventuale arrivo di Muriel in biancoceleste.

Il mercato è appena iniziato, ma una cosa è certa: Wesley Hoedt vuole giocare, e se non potrà farlo alla Lazio è pronto ad emigrare altrove…

Mauro Mazza: “Lazio, obiettivo primato cittadino, ma ora devi investire!”

Ex Direttore di Rai Uno, protagonista in passato con la direzione del Tg 2 e di Rai Sport, Mauro Mazza oltre ad essere un giornalista tra i più noti in Italia è un grande tifoso laziale ed è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia.

Mazza ha parlato degli obiettivi biancocelesti: “Secondo me c’è la condizione per divenire, a fine anno, la prima squadra della città in classifica. Non è un obiettivo provinciale. Se vuoi diventare grande non puoi non guardare a questo traguardo. Inzaghi ha ricostruito un gruppo disciolto”. Obiettivo cambiato secondo l’allenatore: “Non so se lui pensa ad arrivare prima della Roma, il che collima con il piazzamento Champions. Sono però convinto che però questo benedetto e tanto seguito salto di qualità passi per questo avvenimento. E’ il momento di investire. La società deve studiare dove è fondamentale intervenire. Immobile, ad esempio, necessita di un’alternativa. Dico questo considerando che ora si aggiungerà anche l’impegno della Coppa Italia”. La Lazio ha il problema delle alternative: “Inzaghi deve girarsi verso la panchina e squadrare professionisti su cui puntare. Oggi questo non sempre accade ed è costretto ad affidarsi ai suoi ragazzi”. La difesa sembra essere il punto di forza della squadra di Inzaghi: “Sicuramente il reparto è migliore di quello che aveva a disposizione Stefano Pioli. Lo scorso anno, oltre al caos fascia di capitano, c’era l’oggettiva difficoltà nel ricercare un partner o un’alternativa a De Vrij. L’errore di Wallace al derby? Da brasiliano. Sono sicuro non lo farà mai più“.

Bonatti: “Prima parte di stagione buona, ma vogliamo migliorare ancora!”

Il tecnico della Primavera biancoceleste, Andrea Bonatti, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel per fare il punto sulla prima parte di stagione dei suoi aquilotti.

Bonatti è abbastanza sodisfatto: “E’ stata una buona prima parte di stagione nella quale abbiamo conseguito buoni risultati. Ci auspichiamo di migliorarci perché ne abbiamo le possibilità. Il mio è un gruppo giovane e sono sicuro che, acquisendo esperienze e continuando a lavorare, si possa far meglio“. Un Natale amaro dopo la brutta sconfitta nel derby di Coppa Italia: “Il mio Natale non è stato dei migliori dopo la sconfitta nel derby. Abbiamo analizzato la partita appena ci siamo ritrovati. Il modo peggiore è far finta di niente, abbiamo visto il divario tra noi e la squadra più forte in Italia. E’ un’opportunità per colmare questo divario attraverso il lavoro, i ragazzi hanno capito il mio discorso e mi hanno dimostrato grande partecipazione negli allenamenti per raggiungere quel livello. E’ più facile ripartire dopo un 5-0, è impossibile non capire quale debba essere l’atteggiamento per rialzare la testa. Il divario si esprime su diversi piani. Il risultato conseguito, con quelle modalità e con quelle situazioni che hanno permesso alla Roma di andare in gol, è la sintesi del divario nei vari aspetti. Il risultato è l’unico fattore oggettivo. Sul resto si può opinare, ma una serie di circostanze hanno permesso che si concretizzasse quel risultato“. Sui prossimi impegni di preparazione: “Affronteremo il 5 gennaio una squadra di Serie D e successivamente sfideremo una Juniores Nazionale per alleggerire il carico. Ci alleneremo tutta la settimana tranne domenica. Mi aspetto di migliorare nel 2017. Nelle vacanze ho parlato con amici e addetti ai lavori e mi è stato detto che la squadra ha ottenuto tanti punti e che sarà difficile mantenere lo stesso rendimento nella seconda parte di stagione. Io sono un lavoratore fiducioso, abbiamo perso qualche punto che, con un po’ di attenzione e con un pizzico di qualità in più, potremo concretizzare nel girone di ritorno“. Poi sugli obiettivi: “Il nostro obiettivo è chiudere il girone di andata a 27 punti e chiudere quello di ritorno a 28. Il campo è l’unica cosa che conta, se abbiamo perso qualche punto un motivo ci deve essere. Abbiamo vinto con le ultime 4 della classe e con le prime 4, ci saranno delle motivazioni se non riusciamo a fare bottino pieno con le squadre di metà classifica. La Spal è a metà classifica e sono molto temibili, dobbiamo batterli e affrontare il ritorno con tutte le nostre armi per esprimerci al meglio. La gara che mi ha coinvolto di più del 2016 è stata la sfida contro il Napoli, il gruppo non aveva posto fine alla partecipazione, sono stato orgoglioso di vederli andare oltre nei supplementari segnando all’ultimo minuto. La svolta è arrivata con l’errore di Ceka contro il Cesena, mi ha fatto provare soluzioni diverse che ci hanno fatto conseguire risultati contro Fiorentina, Hellas Verona e Milan“. La squadra ha dovuto far fronte a parecchie difficoltà: “Nelle difficoltà bisogna trovare delle soluzioni, altrimenti non si va da nessuna parte. Per le caratteristiche dei miei giocatori, ho pensato che gli interpreti migliori fossero quelli che ho utilizzato. Sono contento che sia stata premiata l’adeguamento tattico di Spizzichino, Miceli e Rezzi. Vediamo se ci saranno altre varianti da poter attuare. A questa età non hanno completato la loro maturazione, manifestano delle caratteristiche che io da allenatore devo adattare ad un ruolo. Miceli può essere penalizzato per caratteristiche strutturali, ma ha un’intelligenza oltre la media. Rezzi ha un ottimo palleggio, mi serviva in quella zona di campo“. Il modulo rimane il 4-3-3: “Il 4-3-3 è una scelta condivisibile nel settore giovanile, è la base per far bene tutti gli altri moduli. Nel calcio però è tutto dinamico, con gli spostamenti che si effettuano per cercare spazi si creano sistemi diversi. Alla base di tutto c’è la ricerca degli spazi“. Infine sul futuro: “Sono proiettato per ottimizzare il mio lavoro, lo faccio con passione. Ho scelto di fare questo mestiere, sono riuscito a fare nella vita quel che mi piace. Nel tempo libero guardo delle partite per migliorarmi; ne vedo alcune del campionato italiano, per la tattica, a alcune della Premier League per approfondire aspetti tecnici“.

Calori: “Lazio giovane ma ricca di potenziale”. Poi sui rinnovi e Guido Guerrieri…

L’uomo della provvidenza, Alessandro Calori, ora è alla guida del Trapani in Serie B come allenatore, per tentare l’impresa di una difficile salvezza. L’autore del gol che di fatto ha regalato alla Lazio lo scudetto del 2000, pur vestendo la maglia del Perugia, è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali On Air” per parlare della marcia di avvicinamento alla ripresa del campionato e alla sfida che vedrà la Lazio opposta al Crotone.
Che ambiente hai trovato a Trapani, dove c’è un ragazzo al quale i laziali sono molto affezionati come Guido Guerrieri? “Il Trapani, dopo aver scalato i campionati dalla Promozione fino alla Serie A, ha avuto una caduta che ha portato la squadra ad essere ultima in classifica. Però c’è molta disponibilità da parte di tutti e un presidente che è molto vicino alla squadra, un gentiluomo vecchio stampo. Guerrieri lo seguivo dai tempi della Primavera della Lazio, ha sicuramente grandi prospettive, ma ritrovarsi così giovani immersi in una situazione di grande difficoltà può condizionare il rendimento. Tuttavia sono passaggi che possono essere utilissimi in una carriera, superare delusioni per capire come funziona il professionismo. E’ normale che le critiche possono averlo messo in difficoltà, ma il ragazzo sta capendo la situazione, ha una grande professionalità e una grande voglia di lavorare“.
Oggi parte ufficialmente il calciomercato, molte squadre hanno già piazzato i primi colpi. La Lazio di cosa ha bisogno per restare al passo delle squadre d’alta classifica? “L’organico della Lazio è sicuramente giovane, ma ricco di potenzialità. Milinkovic-Savic può diventare uno dei più forti centrocampisti in circolazione, così come Keita, Felipe Anderson e De Vrij hanno ancora margini di miglioramento molto ampi. Alla Lazio per migliorare davvero servirebbe un fuoriclasse, difficile da reperire sul mercato, visto che in giro non ce ne sono molti. Farei fatica a individuare qualcuno che possa portare davvero un valore aggiunto alla rosa biancoceleste, senza considerare che la concorrenza cinese può essere capace di sparigliare le carte ad ogni trattativa“.
Ci sono però dei ruoli in cui le alternative scarseggiano, con Immobile ad esempio che deve tirare avanti da solo da inizio stagione. Si parla di Paloschi, Giaccherini ed El Ghazi… “Paloschi vede la porta come pochi, secondo me tra l’altro è ancora giovane e può dare una mano in fase di finalizzazione. Giaccherini sarebbe più utile sugli esterni e conosce bene il campionato italiano, il che lo renderebbe più utile di un giocatore come El Ghazi che andrebbe inserito in fretta e furia in una realtà completamente diversa da quella olandese. Al mercato di gennaio credo poco, è difficile trovare elementi già collaudati da inserire nella propria rosa, spesso ci si rivolge a giocatori che scendono poco in campo da altre parti oppure sono scontenti“.
Su Simone Inzaghi: “E’ un ragazzo che gravita da tanti anni nell’orbita Lazio. Servono persone in grado di conoscere l’ambiente e sapere dove mettere le mani. E’ stato bravo a gestire un organico di ragazzi giovani, ma già con un’esperienza notevole sul campo alle spalle. La crescita degli elementi della rosa laziale è evidente e Inzaghi si è trovato a gestire un’ottima rosa. E’ stato bravo ad entrare nello spogliatoio e a riuscire a trasmettere le sue idee, gli va fatto sicuramente un plauso“.
Il campionato riprenderà contro il Crotone con molte defezioni. Cosa dovrà fare Inzaghi in questa settimana e che Lazio ti aspetti domenica? “La ripresa è sempre difficile per le squadre più blasonate, non si sa mai se si arriva con un po’ di ruggine. Un allenatore lavora sulle motivazioni da offrire ai propri ragazzi, certo chi lotta per salvarsi è sempre più pronto, dal punto di vista dell’approccio, rispetto a chi si trova in alta classifica. La differenza tecnica però è notevole. L’allenatore in questo momento deve agire a livello psicologico, enfatizzando l’importanza della ripartenza e assicurandosi che l’approccio alla partita sia ottimale“.
Per sostituire gli assenti, meglio Djordjevic o gli esterni come Kishna e Luis Alberto che hanno però giocato poco finora? “Inzaghi ama spesso variare, non ha un modulo fisso ed è sempre attento agli avversari e alle loro caratteristiche. Sono convinto che anche questa volta saprà studiare bene il Crotone e adatterà il modulo alle caratteristiche della squadra da affrontare, soprattutto osservando come i calabresi si sono comportati fin qui nelle partite esterne. Da quello nascerà la formazione con i giocatori che il tecnico ha a disposizione“.
Biglia, De Vrij e Keita stanno vivendo una complicata fase che dovrebbe portare al rinnovo del loro contratto. Come potrebbero risolversi queste situazioni? “Una squadra si basa su un asse centrale, dal portiere al centrale di difesa, al playmaker e alla punta. Si tratta dunque di tre pedine fondamentali nello scacchiere tattico della Lazio. E’ chiaro che di fronte a una proposta importante qualunque società vacillerebbe, ma si tratta di tre giocatori che rappresentano ruoli chiave e nei ruoli chiave bisogna muoversi con grande cautela perché trovare sostituti all’altezza è difficile. Si tratta di giocatori che rappresentano tre potenziali pilastri nel futuro della Lazio“.
Un pronostico sulle prime quattro squadre del campionato? “La Juventus è la squadra che ha più possibilità di vincere, Napoli e Roma le vedo in lotta per il secondo posto, con Lazio e Milan subito dietro. L’Inter di Pioli ha tanto da recuperare, anche facendo un filotto di vittorie dovrebbe ritrovare l’equilibrio che per i nerazzurri, non certo per colpa del tecnico, sta mancando nell’ultimo periodo“.

Iniziative per ripopolare lo stadio e inaugurazione del nuovo Lazio Store: il punto di Canigiani

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Dopo la pausa natalizia, riparte il campionato anche per la Lazio, che domenica prossima 8 gennaio ospiterà all’Olimpico il Crotone. Una gara di grande importanza per i biancocelesti, intenzionati a mettere altro fieno nella cospicua cascina della classifica, possibilmente davanti ad una vasta cornice di pubblico, ottenuta mediante iniziative ad hoc volte a far riempire lo stadio. Proprio su queste ultime si è soffermato, ai microfoni di ‘Lazio Style Radio 89.3’, il responsabile del marketing, Marco Canigiani:

Continua l’iniziativa “Regala la Lazio, la Lazio ti regala lo stadio”, che ha riscosso un grande successo durante il periodo natalizio. Sarà attiva anche durante il giorno dell’Epifania e durerà fino al giorno della partita con il Crotone. La formula sarà sempre la medesima: chi effettuerà dei regali presso i Lazio Style Official Store, spendendo una somma minima di 30 o 50€, riceverà in omaggio uno o due biglietti per assistere alla partita contro il Crotone. A breve inoltre ufficializzeremo l’inaugurazione del nuovo Lazio Style Official Store di Roma Est, che avrà luogo il prossimo 9 gennaio: una data adatta, visto che coincide con il giorno del compleanno della Lazio. Successivamente daremo ai tifosi tutte le informazioni per accorrere all’evento. Tutti i servizi sono al completo, operativi al 100%. Per il girone di ritorno stiamo pensando a nuove iniziative, perché il nostro obiettivo è quello di ripopolare lo stadio e studieremo quindi delle combinazioni che possano favorirlo”.

CALCIOMERCATO – Attacco, nome nuovo per giugno dal Sudamerica

Si apre oggi la sessione invernale di calciomercato e in casa Lazio la priorità è un attaccante che possa sostituire Filip Djordjevic. Il serbo è sempre sul mercato e quella di domenica col Crotone potrebbe essere la sua ultima apparizione con la maglia biancoceleste. Tra i nomi sul taccuino di Tare – scrive stamane La Repubblica -, quello di Eder dell’Inter è forse il più stuzzicante e potrebbe davvero arrivare sulla base di un prestito. Ma i capitolini guardano anche al futuro, e per giugno ecco spuntare un profilo nuovo.

Si tratta di Miguel Borja dell’Atletico Nacional, 23enne che ha appena vinto il Pallone d’Oro sudamericano. Colombiano di origine, conosce già il nostro campionato, dove ha giocato con la maglia del Livorno, è su di lui c’è l’interesse anche del Siviglia. La Lazio potrebbe provare a portarlo nella Capitale durante l’estate, quando avrà a disposizione una casella per tesserare calciatori extracomunitari: al momento, infatti, il posto che eventualmente libererà Djordjevic, è già occupato da Wallace e Bastos, arrivati in estate.

Lazio: il sogno del giovane Rossi

Alessandro Rossi, giovane attaccante della Primavera, sta vivendo un inizio dell’anno speciale. Rossi, infatti, che compie proprio oggi 20 anni, ha iniziato il 2017 effettuando la sessione d’allenamento della prima squadra in attesa dell’eventuale convocazione per la prossima sfida casalinga di campionato. Da un allenamento all’eventuale esordio in Serie A, il passo può essere molto breve considerando la positiva trafila nelle giovanili della Lazio ed anche le tante defezioni del momento: Keita, Felipe Anderson e Lulic sono indisponibili. Tre assenze importanti che potrebbero spingere il tecnico Simone Inzaghi, già molto attento a dispensare consigli nel corso dell’allenamento, a convocarlo per la prima sfida dell’anno contro il Crotone. “Rossi è un ragazzo che ho avuto nel settore giovanile – queste le parole dell’allenatore della Lazio rivolte proprio al giovane attaccante – lavora e si impegna molto. Sarà il futuro della Lazio”. Per Rossi si tratterebbe di una convocazione decisiva, un’eventualità rafforzata anche dai numeri della Primavera: nella stagione in corso, infatti, Alessandro Rossi ha aumentato notevolmente la propria capacità realizzativa con ben 17 reti in 11 presenze.

Palladino non ha paura della Lazio e lancia il guanto di sfida

Vincere per continuare a sperare nella salvezza. I ragazzi di Nicola navigano in un mare tempestoso ormai da diverse giornate ma, nonostante la situazione a dir poco tragica, la salvezza è ancora possibile. Purtroppo per i calabresi però, il 2017 inizia subito in salita con un avversario ad oggi proibitivo: la Lazio di Inzaghi vogliosa di riscattare la sconfitta di Milano. Ciononostante l’attaccante Palladino non ha paura e lancia comunque il guanto di sfida nei confronti dei biancocelesti. Ecco le sue parole ai microfoni del sito ufficiale del Crotone:

Siamo ripartiti carichi e determinati perché abbiamo chiuso un 2016 importante con due buoni risultati e con prestazioni all’altezza delle nostre aspettative. Ci teniamo che il 2017 possa essere un grande anno per il Crotone e per tutto il popolo crotonese. Si è formato quasi un mini campionato a quattro nella zona retrocessione, dovremo fare molta attenzione agli scontri diretti. Domani andremo in ritiro a Roma, siamo concentrati. Contro la Lazio vogliamo fare una bella partita. Dovremo arrivarci nel miglior modo possibile. Noi siamo pronti per mettercela tutta e portare in fondo il sogno della salvezza. Cercherò sempre di dare il mio meglio con questa maglia, visto che abbiamo conquistato qualcosa di grande e magnifico l’anno scorso e non ho nessuna intenzione di perderlo”.

Premier League: passo falso Liverpool, il Chelsea vola

Mentre la Serie A ferma per la sosta natalizia è alle prese con le frenetiche trattative nel primo giorno del mercato invernale, la Premier League prosegue senza sosta. Il campionato inglese, infatti, regala sempre partite ad alta intensità. Nella ventesima giornata, il Liverpool nella sfida contro il Sunderland dopo esser andato in vantaggio per ben due volte con Sturridge e Manè ha subito la doppietta su rigore di Defoe, terminando la sfida in parità. Un evidente passo falso, quindi, per la squadra allenata da Juergen Klopp che con il pareggio si allontana ulteriormente dalla capolista Chelsea. Il team di Antonio Conte, infatti, guida la Premier a +5 con una partita in meno che disputerà mercoledì prossimo. Vittoria di misura, invece, per il City di Pep Guardiola: 2-1 contro il Burnley. Nel corso della partita da segnalare anche l’espulsione di Fernandinho alla mezz’ora del primo tempo. Sesta vittoria consecutiva, invece, per il Manchester United di Mourinho: i Red Devils battono il West Ham in 11 contro 10 e agganciano così il Tottenham in classifica. Nell’anticipo era sceso in campo il Leicester allenato da Claudio Ranieri: la squadra campione d’Inghilterra è riuscita, invece, a guadagnare un prezioso punto in chiave salvezza non andando oltre lo 0-0 sul campo del Middlesbrough. Questi i risultati della ventesima di Premier League: Middlesbrough-Leicester 0-0, Everton-Southampton 3-0, Manchester City-Burnley 2-1, Sunderland-Liverpool 2-2, West Bromwich-Hull City 3-1, West Ham-Manchester United 0-2. Ancora da disputare: Bournemouth-Arsenal martedi’ alle 20.45, Crystal Palace-Swansea City martedì alle 21, Stoke City-Watford martedì 21, Tottenham-Chelsea mercoledì alle 21.

Lazio, Inzaghi a caccia di punti: può chiudere alla grande il giro di boa

Ha dimostrato di essere un allenatore da Serie A ma ora non ha intenzione di fermarsi. Simone Inzaghi vuole fare meglio dei suoi predecessori: la sua Lazio, infatti, può chiudere il girone di andata a 37 punti. La sconfitta di Milano gli impedirà di superare il record di punti nel girone di andata nell’era Lotito (38 con Vladimir Petkovic) ma può ancora superare tutti gli altri. A Simone ne mancano solo tre punti per questo obiettivo: contro il Crotone si può fare. Inzaghi alla prima esperienza in A è riuscito a mettere in cascina più punti di Delio Rossi, Reja e Pioli. Con una squadra sulla quale, nei mesi estivi, nessuno avrebbe scommesso. E’ importante sopratutto iniziare bene l’anno per poter inseguire con entusiasmo i propri obiettivi. Un’ulteriore vittoria però – come riporta la rassegna stampa curata da Radiosei, permetterebbe a Simoncino di migliorare la media punti (quella attuale è di 1,88). Inzaghi vuole alzare ancora di più l’asticella.

Contro i calabresi il tecnico piacentino avrà molte difficoltà di formazione, ma l’avversario abbordabile dovrebbe rendere meno difficoltoso il tutto. Anche con le assenza di Keita, Anderson e Lulic la rosa biancoceleste può battere comunque e con tranquillità il Crotone. Le difficoltà vere ci saranno dopo con l’Atalanta, e poi subito una big: la Juventus allo Stadium. Altro obiettivo per Inzaghino, è proprio quello di cercare di fare punti contro una grande del campionato nostrano. Finora la Lazio ha perso tutte le sfide contro le squadre più titolate, dai bianconeri alle milanesi, passando per la Roma. Solo contro il Napoli è riuscita a strappare un punto. Un trend che l’allenatore laziale vuole invertire. Sarebbe bello iniziare il 2017 battendo proprio i campioni d’Italia e zittire una volta per tutte gli scettici. In ogni caso per la sfida contro i bianconeri c’è ancora tempo. Conta il presente quindi è importante prendere i 3 punti contro il Crotone.

Di Canio si confessa al CorSera: “Io razzista? Ecco finalmente la mia verità…”

Paolo Di Canio si è confessato in una lunga intervista al Corriere della Sera. L’ex attaccante biancoceleste è partito dalla controversa vicenda del suo allontanamento da Sky, per poi parlare di politica e convinzioni che gli hanno causato non pochi problemi nel corso della sua carriera.

Iniziando dalla sospensione del suo programma dalla pay tv satellitare per una foto sul profilo Facebook di Sky Sport in cui appariva la scritta Dux tatuata sul braccio dell’attaccante: “Il giorno in cui vengo sospeso sono in redazione a Sky. Alle 20 c’era la presentazione del palinsesto, i colleghi la chiamano la sera del tappeto rosso. Io e Leonardo, l’ex calciatore brasiliano, eravamo tra gli ospiti. Vedevo facce strane intorno a me. Vado in albergo per prepararmi. Entro nella hall, suona il telefono. Ci sono rimasto non male, peggio. Ho urlato. Non so neppure cosa sono i social network. Orgoglio ferito. Mi sono sentito un appestato. Avrei voluto reagire d’istinto».

«Il giovane Di Canio le avrebbe risposto in altro modo. Ma ormai ho quasi cinquant’anni. Ho imparato a mettermi dalla parte degli altri, a ragionare con loro. C’è tanta gente che ha ogni diritto a sentirsi ferita dall’esibizione, per quanto non voluta, di quei tatuaggi. E un’azienda importante come Sky ha diritto a non vedersi associata a una simbologia che non condivide. Ma non era stata una mia scelta. E ancora oggi ne pago le conseguenze. Il saluto romano sotto la curva Nord è la cosa di cui mi più mi pento nella mia carriera. Quello è un ambito sportivo, è stupido fare un gesto politico che magari può essere condiviso da alcuni spettatori e amareggiarne molti altri. Non avrei mai dovuto farlo. Lo sport deve restare fuori da certe cose»

«Preferirei evitare le etichette come quella di fascista. Ho sempre spiegato come la penso, non è un mistero. Ma se mi chiede delle leggi razziali, dell’antisemitismo, dell’appoggio al nazismo, quelle sono cose che mi fanno ribrezzo. Trevor Sinclair, quel genio di Shaka Hislop, che terminata la carriera di portiere è diventato ingegnere nucleare, Chris Powell. Compagni di squadra. Amici ancora oggi. Ragazzi di colore. Phil Spencer, il mio agente inglese, è un ebreo praticante. Sono stato al Bar Mitzvah del figlio. Io questa cosa del razzismo non ce l’ho dentro, non mi appartiene, vorrei gridarlo».

Tutti i ponti del 2017…

“Sto lontano dallo stress, fumo un po’ e dopo gioco a PES…”. Recita così la famosa canzone dei “Club Dogo“, beh in questo 2017 avrete tante occasioni per eliminare le scorie del 2016. Il 2017, infatti, sarà l’anno dei ponti. Ovvero: possibilità in più di vacanze, viaggi e tutto quanto fa riposo e lontanza dal luogo di lavoro. In pratica giorni, alquanto graditi, da aggiungere alle ferie. Si inizia già fra pochissimi giorni con l’Epifania che cadendo di venerdì 6 gennaio garantisce un lungo week end di libertà.
Poi si dovrà aspettare fino a primavera inoltrata. Dopo Pasqua e Pasquetta (che saranno festeggiate il 16 e il 17 aprile) ecco un altro ponte all’orizzonte: il giorno della Liberazione il 25 aprile cade di martedì quindi via libera dal venerdì precedente. Poco più tardi ecco la Festa del lavoro del 1 maggio che cade di lunedì.  Ancora un altro mese e si arriva al 2 giugno, festa della Repubblica, che si celebra di venerdì.

L’estate 2017 regalerà un ponte da solleone visto che Ferragosto si festreggia il martedì.  E il prossimo autunno? Ottime possibilità di allungare le vacanze dato che la ricorrenza dei Santi il 1° novembre sarà un mercoledì. Così l’Immacolata l’ 8 dicembre che cadendo di venerdì aprirà le porte a un inverno di lunghi week end aspettando il giorno di Natale che a differenza di quest’anno, celebrato di domenica, sarà di lunedì seguito da Santo Stefano, per la gioia di chi vorrà finire il 2017 con qualche ora di relax in più.

Lo Stadio Flaminio è pronto a rinascere

Lo Stadio Flaminio, oltre ad essere un impianto sportivo, purtroppo abbandonato da diversi anni, è un’importante opera architettonica e un bene di interesse artistico e storico sotto tutela. Gli eredi di Pier Luigi Nervi detengono la proprietà intellettuale e i diritti morali sull’opera. Abbiamo quindi iniziato il percorso di riqualificazione dello stadio e dell’area circostante partendo da un confronto con l’ingegner Marco Nervi con cui abbiamo subito deciso di partecipare al bando ‘Keeping it Modern’ della Getty Foundation che mira a finanziare i progetti volti al mantenimento del patrimonio architettonico moderno”. Lo annuncia all’ANSA l’assessore allo sport di Roma Daniele Frongia: “Ho pertanto formalizzato, con la sindaca Raggi e l’assessore Berdini, l’interesse da parte di Roma Capitale a reperire quei fondi al fine di analizzare lo stato attuale dell’impianto e definire i passi successivi”, conclude. Chissà cosa farà ora Lotito: trasformerà quel “nì” in un “Sì”?