Come avevano riportato l’altro giorno, nello spogliatoio Lazio l’unione fa la forza, tanto che i ragazzi hanno fatto una sorta di patto d’acciaio per far tornare Immobile al gol. Non è un caso che ieri tutti i palloni in attacco passavano dai piedi di Ciro. Inoltre, capitan Biglia aveva promesso che in caso di calcio di rigore l’avrebbe lasciato calciare al numero 17. Così non è stato, ma non per egoismo dell’argentino, anzi, è stato proprio Immobile a declinare l’offerta. Evidentemente sbloccarsi dal dischetto sarebbe troppo facile per uno come lui che mastica gol abitualmente. Resta comunque il bel gesto di Biglia che per l’ennesima volta si è dimostrato uomo spogliatoio e leader.
IL FILM DI LAZIO FIORENTINA – E tutti insieme je ne famo 3!
La Lazio prosegue la striscia di vittorie, interrotta nel derby, ma subito ripresa contro la Sampdoria, vincendo contro la Fiorentina. In una gara tutt’altro che semplice i biancocelesti hanno dominato la prima frazione di gara chiudendo il primo tempo meritatamente col doppio vantaggio. Tuttavia, nella ripresa, gli uomini di Inzaghi hanno fatto di tutto per complicarsi la vita, prima con Biglia che ha provocato il calcio di rigore, poi fortunatamente parato da Marchetti e poi subendo la rete dell’ex Zarate. Fortunatamente il muro difensivo biancoceleste ha retto fino al 90′ quando Radu ha trovato la rete definitiva del 3 a 1. Un match emozionante e pieno di episodi. Rivivilo attraverso le foto del nostro fotografo Gianni Barberi. Le foto sono soggette a copyright e quindi è vietata la divulgazione e l’utilizzo senza l’autorizzazione dell’editore di Laziochannel.it. Buona visione.
Petrelli: “Lazio piacevole sorpresa. Se cresce in concentrazione…”
Per commentare la gara di ieri tra i biancocelesti di Inzaghi e la Fiorentina di Sousa è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex difensore laziale Sergio Petrelli:
“Questa è una Lazio che vola. È una graditissima sorpresa. Non me l’aspettavo così in alto. C’è un qualcosa di nuovo, giocano con maggiore consapevolezza. Forse si stanno rendendo conto di essere una squadra forte. Ci sono calciatori che riescono a mettere la squadra nella condizione di vincere. La Lazio è stata più brava della Fiorentina. Quando è stata messa sotto non ha mollato, quando c’era da buttare il pallone in tribuna lo ha fatto: quella viola è una buona squadra. Trovarsi in vantaggio di due gol forse li ha fatti pensare che la partita fosse finita lì invece hanno dovuto lottare su ogni pallone. Inzaghi deve continuare a lavorare: quando una squadra è consapevole della sua forza si diventa irridente e a quel punto gli avversari ti colpiscono. La Lazio deve giocare e attaccare. Dopo ieri, questa squadra ha capito che può ripartire dopo un momento di sbandamento. La squadra è cresciuta e ha ancora ampi margini. Con qualche pedina ben disposta in mezzo al campo, può ambire certamente alla Champions. Se ci fosse stato qualcosa in più quest’anno, sarebbe stata più a ridosso della Juventus. La Lazio può tranquillamente arrivare tra le prime quattro. L’Inter potrebbe infilare un bel filotto consecutivo e rientrare nel gruppo di testa. Avere Napoli e Milan in casa al ritorno può essere un buon aspetto. Questa squadra deve crescere nell’attenzione, tutti devono essere concentrati al massimo. Se in tre quattro partite si commettono alcune disattenzioni, le altre squadre ne possono approfittare e a quel punto il percorso in campionato sarebbe in salita. L’esempio tipico è il derby: non si può perdere la palla in area con un dribbling rischioso. A volte è meglio spazzare via, senza badare alla bellezza del gioco. Wallace è un ottimo giocatore. Quanto accaduto nel derby gli servirà da lezione, è sempre presente, dialoga con i compagni, indica agli altri le direzioni. L’astinenza in zona gol di Immobile non deve preoccupare. Con i suoi movimenti consente anche ai compagni di andare a rete, si porta a spasso la difesa e crea i varchi per gli altri. Tornerà a segnare e, quando accadrà, sarà una Lazio ancora più bella e che preoccuperà tutti. Milinkovic mi piace tantissimo, il club dovrebbe blindarlo. È un elemento che farebbe gola a tante grandi società. Se la Lazio vuole costruire una squadra per vincere il campionato, il serbo deve essere un inamovibile: può giocare in mediana, in attacco e, con i suoi centimetri, sa essere prezioso anche quando c’è da difendere”.
Lopez: “Il segreto della squadra di Inzaghi è il gruppo”
Per parlare di Lazio-Fiorentina è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex centrocampista biancoceleste Antonio Lopez:
“La Fiorentina era una squadra di valore, sarebbe stato perfetto se la Lazio non avesse sofferto nell’arco dei 90 minuti, ma in una partita ci sono sempre dei momenti difficili. I biancocelesti ormai sono compatti, giocano meravigliosamente bene. Tutti gli uomini si mettono a disposizione, si vede il gruppo che è la bellezza di questa squadra che diverte molto. Cataldi con Biglia ci ha già giocato, si conoscono bene e ormai c’è sintonia tra i due. Biglia trasmette sicurezza essendo il leader e Milinkovic, invece, in fase offensiva è devastante. Biglia è un grandissimo calciatore, è umile e si mette a disposizione del gruppo sacrificandosi. Parolo è un centrocampista di quantità e, in fase di contenimento, mette in mostra tutte le sue doti. L’Inter mercoledì vorrà vincere per tornare ai vertici della classifica. E’ una sfida che arriva in un momento particolare, la Lazio però ogni domenica gioca bene con continuità. La squadra di Inzaghi andrà a Milano per giocarsi al meglio la partita, anche perché l’Inter spesso non mette in mostra un gran calcio. Ho visto i nerazzurri e puntano molto sui singoli, lasciando a desiderare sul piano del gioco a differenza della Lazio. L’Inter darà il massimo, Pioli caricherà i suoi a dovere. Abbiamo difensori di livello mondiale come de Vrij, non dobbiamo temere nessuno. Quest’anno, inoltre, la Lazio ha fatto degli acquisti molto importanti”.
Il CT Ventura: “Campionato finito? Ricordando come finì Lazio-Inter io non direi”
A margine del IX seminario FIGC-USSI “Il calcio e chi lo racconta” tenutosi a Coverciano il CT della Nazionale italiana Giampiero Ventura ha preso la parola in conferenza stampa: “Guardando ai risultati penso che siamo andati oltre la sufficienza, ma analizzando le gare singolarmente qualcosa cambia, come ad esempio il quarto d’ora contro la Macedonia. Nonostante tutto però i numeri sono positivi e inoltre abbiamo ampi margini di miglioramento”.
Sul prossimo Mondiale: “Mi auguro che l’Italia possa arrivare al Mondiale e vincerlo. Il nostro obiettivo è questo e speriamo di raggiungerlo con una squadra di giocatori non di passaggio ma che possano in futuro essere lo zoccolo duro di questa squadra. Nel calcio ci sono dei momenti storici, ora siamo all’inizio di un nuovo percorso per la costruzione di un grande gruppo”.
Infine sul campionato: “Non credo sia già chiuso. Il calcio ora è diverso ma, ricordando la Roma con il Lecce e l’Inter a Roma contro la Lazio, si sa non c’è niente di scontato. La Juventus nella gara con l’Atalanta ha risposto alla grande ai tanti detrattori che criticavano per la sconfitta con il Genoa”.
Jacobelli: “Una Lazio impressionante per almeno 60′. La forza di questa squadra è…”
Per parlare della gara di ieri tra Lazio e Fiorentina è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia il direttore del Corrieredellosport.it Xavier Jacobelli: “Ieri il gioco messo in mostra dalla squadra di Inzaghi ha impressionato. Una prestazione di altissima qualità per quasi un’ora di gioco. Il tecnico dei viola Paulo Sousa invece ha diverse colpe. Il discorso delle assenze non regge perchè riguarda tutte le società. La Lazio a inizio stagione ha avuto infortuni eccellenti. Ma in campo c’è stata troppa differenza di qualità di manovra. Nella giornata di campionato appena trascorsa Lazio e Napoli sono le squadre che hanno giocato meglio”.
Un Anderson sotto tono: “Il giocatore brasiliano non ha ripetuto la grande prestazione fornita con la Samp a Genova, ma considerando anche che ha cambiato ruolo non gli si possono dare troppi giudizi negativi. Del resto non si può pretendere che i giocatori possano sempre fornire prestazioni sopra la media. 34 punti in classifica e 11 punti in più dell’Inter di Pioli, qualche singola insufficienza ci può stare. Anderson nella gara con i viola si è sacrificato molto ma già dalla prossima gara potrà tornare ai suoi livelli. La vera forza della Lazio è il gruppo e il valore aggiunto resta Simone Inzaghi“.
Delio Rossi: “Bravo Inzaghi! Questa Lazio mi piace”
Delio Rossi è uno degli allenatori rimasto maggiormente legato al popolo biancoceleste. E’ intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali On Air” per parlare della bella vittoria della Lazio contro la Fiorentina. “Ieri ho visto una Lazio capace immediatamente di aggredire la partita, soprattutto nel primo tempo. La squadra si è proposta diversamente nella ripresa, un calo che ha poi permesso ad un episodio singolo, come il gol di Zarate, di riaprire la partita. La Lazio ha dimostrato però di saper anche soffrire e ha successivamente chiuso la partita, confermando quel carattere già visto a Genova, dove non era facile riuscire ad ottenere una grande vittoria dopo la delusione del derby“.
Zarate ha vissuto il suo miglior momento proprio sotto la sua guida. Questo calciatore è destinato a rimanere un incompiuto? “Dopo il periodo in cui abbiamo lavorato assieme ha attraversato molte traversie. Le qualità le ha indubbiamente, conosco il ragazzo e per me il problema è sempre stato chi lo gestiva. Pecca ancora nel rincorrere la giusta continuità, soffre la competizione interna. Ci sono tanti giocatori di questo tipo, anche Ilicic quando è in giornata ti fa vincere la partita, altrimenti sparisce dal campo“.
La reazione dopo la frenata nel derby quanto è stata indicativa della bontà del lavoro di Simone Inzaghi, considerando il valore di Sampdoria e Fiorentina? “Soprattutto a Genova la Lazio mi ha fatto una grande impressione, ha avuto il piglio della squadra importante. Sotto questo punto di vista Simone Inzaghi sta facendo anche qualcosa in più di un ottimo lavoro, fermo restando che la Lazio è stata comunque costruita in maniera intelligente a livello di rosa, mettendo finalmente mano a reparti, come la difesa, che erano da tempo in sofferenza. Anche Klose è stato sostituito da un Immobile che sta dimostrando di essere un giocatore perfettamente funzionale alle esigenze della Lazio. Io una squadra la valuto sempre dall’asse centrale: Marchetti-De Vrij-Biglia e Immobile rappresentano un’eccellente colonna portante“.
Mercoledì Inter-Lazio. Ci saranno tanti incroci particolari. Pioli e Candreva ritroveranno la loro ex squadra. Possiamo dire che questa sfida potrebbe proiettare la Lazio nella corsa per l’Europa che conta? “Penso che sia più importante per l’Inter che per la Lazio, in questo momento. L’Inter per rimontare deve vincere questi scontri. Nella corsa Champions le pretendenti sono tante e bisogna mettere fieno in cascina per la volata decisiva che inizierà a marzo, è quello il periodo in cui si decidono i campionati. La Lazio sta dimostrando comunque sul campo che se la può giocare davvero con tutte“.
Quanto sarà importante il lavoro sul mercato di gennaio da parte della società? “Questa è una squadra futuribile, due/tre anni fa la Lazio aveva molti giocatori esperti, ora sono i giovani in maggioranza. Si tratta di una base importante che va preservata con quegli innesti mirati che possono migliorare la rosa. E’ chiaro che il lavoro fatto ai fianchi anche dai procuratori rende difficoltoso trattenere tutti, bisogna creare delle fasce di ingaggio che rendano però onore al valore dei giocatori. I giovani crescono e non si può sbagliare, bisogna riconoscergli quanto è giusto senza però andare oltre gli inevitabili parametri societari“.
Da allenatore cosa le piace di più della Lazio di Inzaghi? “La freschezza espressa in campo e la crescita individuale di alcuni profili, come Milinkovic-Savic che è bravo tecnicamente e potente fisicamente, padrone nel gioco aereo, un profilo che sta facendo cose davvero strabilianti. La Lazio ha una leggerezza bella da vedere nell’interpretare le partite, quando è stata meno libera di testa è andata peggio, paradossalmente, come nel derby o anche nella partita di Napoli in cui non è stata brillante come al solito“.
Paparelli – Merkù, Pardo chiede scusa!
Quello che è successo qualche giorno fa a Radio24 è stato gravissimo, un episodio brutto e di cattivissimo gusto che ha fatto scoppiare un caos mediatico, che tutt’ora continua a lasciare il segno, soprattutto nel cuore dei laziali da sempre additati come razzisti oppure come persone maleducate, sono arrivate le scuse di rito da parte di Merkù che però non ammorbidisce quanto è successo. Uno degli ospiti della trasmissione “Tutti Convocati” era Pierluigi Pardo, conduttore televisivo e commentatore calcistico e ha chiesto scusa a tutti: “Ci siamo morsi le mani mille volte per una cosa che non doveva succedere. Merkù si è scusato, la radio ha divulgato un comunicato, ma noi non volevamo che passasse solo così la questione. Non volevamo mettere la testa sotto la sabbia. Pensiamo che era doveroso tentare di sistemare le cose. D’ora in poi Paparelli lo ricorderemo tutte le volte che sarà possibile. Seppur inconsciamente, abbiamo sbagliato tutti“
Sono intervenuti anche Guido De Angelis, storica voce biancoceleste, Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo e Riccardo Rastelli, esponente della Curva Nord. Il primo ha iniziato ricordando quel momento: “Fu un giorno particolare, nessuno mai si immaginava di poter tornare a casa con questo fardello. Una giornata orribile. Ero presente. Non c’era più la voglia di andare allo stadio”
Poi passa la parola a Gabriele: “E’ sempre un coltello nella piaga che gira. Non riusciamo a vivere il nostro dolore in intimità. Ce n’è sempre una nuova. Un giorno un coro ‘goliardico’ con la giustificazione ‘eh ma sono ragazzi, nemmeno sanno ciò che fanno’, un altro una scritta sul muro, o un insulto nel bar. Ora Merkù, a cui comunque auguro un sereno Natale perché son convinto che sia dispiaciuto. Sono cresciuto con gli insulti a mio papà. Non ne posso più″.
Dopo questo ricordo toccante Pardo ha concluso con una frase che ha il sapore di scuse: “Dal letame nascono i fiori, come cantava De Andrè“
Rastelli ha poi concluso: “Siamo disgustati da tutto quanto. In realtà anche essere qui ci fa strano. Non siamo qui a fare protagonismo di vittimismo o altro. Crediamo nella tua buonafede di Pardo, ma ci risulta davvero difficile credere che non controlliate i testi e che Merkù non sapesse nulla”
Inter – Lazio: deciso l’arbitro
La FIGC ha diramato la lista delle designazioni arbitrali per la prossima giornata di Serie A TIM, che inizierà domani con Atalanta -Empoli per concludersi poi il giorno successivo con 5 partite. Tra queste 5 c’è anche Inter – Lazio, crocevia importantissimo per la corsa all’Europa. Il match di San Siro è stato assegnato a Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo.
Ecco qui tutte le designazioni arbitrali:
ATALANTA – EMPOLI Martedì 20/12 h.20.45
FABBRI
MONDIN – LONGO
IV: TOLFO
ADD1: DOVERI
ADD2: MARTINELLI
CAGLIARI – SASSUOLO
CELI
CARBONE – DE MEO
IV: DEL GIOVANE
ADD1: MARIANI
ADD2: AURELIANO
FIORENTINA – NAPOLI
TAGLIAVENTO
TONOLINI – VUOTO
IV: DOBOSZ
ADD1: ORSATO
ADD2: PAIRETTO
INTER – LAZIO Mercoledì 21/12 h.20.45
MAZZOLENI
CRISPO – POSADO
IV: MELI
ADD1: ROCCHI
ADD2: GUIDA
PALERMO – PESCARA
MASSA
RANGHETTI – GAVA
IV: VIVENZI
ADD1: IRRATI
ADD2: CHIFFI
ROMA – CHIEVO
CALVARESE
FIORITO – ALASSIO
IV: LA ROCCA
ADD1: GIACOMELLI
ADD2: SAIA
SAMPDORIA – UDINESE
GAVILLUCCI
TASSO – DI VUOLO
IV: DI IORIO
ADD1: RIZZOLI
ADD2: MAINARDI
TORINO – GENOA
MARESCA
PERETTI – PEGORIN
IV: LO CICERO
ADD1: DI BELLO
ADD2: DI PAOLO
Marchetti è tornato! Il portiere a difesa della porta della Serie A
Ieri sera Federico Marchetti ha tenuto a galla la Lazio parando il rigore di Ilicic e compiendo anche un paio di parate piuttosto importanti soprattutto su Bernardeschi. Anche il portale WhoScored ha notato le prodezze del portiere di Bassano ed ecco che lo ha inserito nella top 11 settimanale della serie A. Federico è tornato ora i tifosi possono sognare?
Serie A Team of the Week – Gameweek 17 https://t.co/x7C9pK8Ce8 pic.twitter.com/OIk5pah74t
— WhoScored.com (@WhoScored) December 19, 2016
Ballotta: “Che bravo Marchetti!” E sul mercato portieri…
Ha difeso per anni la porta biancoceleste ora commentale prestazioni dei suoi ex colleghi, Marco Ballotta, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com dichiarando:” Marchetti è stato bravo. Quel rigore poteva cambiare la partita ed ha mostrato riflessi pronti. Ieri ha fatto benissimo, ma in precedenza ha mostrato un rendimento altalenante. La Lazio ha bisogno di due portieri di alto livello e, chiaramente, in estate bisognerà porsi il problema anche perché Strakosha è giovane. Su chi punterei? Domanda complessa. Se escludiamo giocatori come Buffon e Donnarumma, inarrivabili per la Lazio per motivi diversi, non so se ci siano in giro portieri migliori. Non sono sicuro che Sportiello e Perin facciano fare il salto di qualità. Questo lo deve valutare il club: sicuramente riflessioni su un ruolo così delicato serviranno”.
Conclude poi sui possibili obiettivi della squadra di Inzaghi: “Ad oggi la classifica dice che il terzo posto è possibile. La Lazio ha un punto in meno della Roma ed è terza col Napoli. Certo, il campionato è lungo e le avversarie hanno rose più competitive, ma non sempre chi è più forte arriva avanti. La Lazio lo ha già dimostrato due anni fa. Inzaghi? Mi ha sorpreso, non me lo aspettavo. In estate era già andato alla Salernitana, poi è stato richiamato da Lotito e ha fatto benissimo. A volte si cerca tanto in giro e, invece, la soluzione è in casa”.
La Lazio vola a +11: prima in Italia
Diciassettesima giornata di campionato conclusa ieri e la Lazio segna un altro obiettivo raggiunto. Rispetto ad un anno fa si trova con ben 11 punti in più: punti guadagnati con il gioco di squadra (14 giocatori andati a segno) e una mentalità vincente (solo 3 gol nei primi tempi), due caratteristiche che mancavano nella scorsa stagione e si erano fatte sentire. La Lazio è la prima in questa particolare classifica: nessuna squadra è migliorata tanto. Dopo i biancocelesti c’è la Juve a +9 e il Genoa +7, seguono Milan e Atalanta a +5 mentre solo +3 per la Roma. In fondo si trova il Sassuolo a -11, l’anno scorso si guadagnò l’Europa oggi già persa e difficilmente riconquistabile, Empoli -13 sotto Inter Fiorentina e Palermo -9, mentre l’ultima con un bilancio passivo è il Napoli: -1. Segni di un cambiamento radicale che ha colpito i capitolini, cambiamento ancora in corso e che potrebbe riservare grandi gioie ai tifosi. Ecco la classifica attuale con a fianco i punti guadagnati o persi rispetto alla diciassettesima partita della stagione 2015/16:
Juventus 42 (+9)
Roma 35 (+3)
Napoli 34 (-1)
Lazio 34 (+11)
Milan 33 (+5)
Atalanta 29 (+5)
Inter 27 (-9)
Fiorentina 26 (-9)
Torino 25 (+2)
Chievo Verona 25 (+3)
Udinese 24 (+3)
Genoa 23 (+7)
Sampdoria 22 (+2)
Bologna 20 (+1)
Cagliari 20 (in Serie B)
Sassuolo 17 (-11)
Empoli 14 (-13)
Crotone 9 (in Serie B)
Palermo 9 (-9)
Pescara 8 (in Serie B)
Zamparini infuriato:”Nessun ricatto da questa banda di delinquenti”
Nell’edizione palermitana de La Repubblica il presidente rosanero Zamparini racconta gli eventi dietro al trasferimento di Dybala a Palermo. Fra trattative più o meno trasparenti il prezzo sarebbe partito da 5.1 Milioni di euro pagati agli argentini di Instituto Atlético Central Córdoba, a 12 Milioni fino a raggiungere una spesa prevista dal presidente Zamparini di 23 Milioni, il tutto in mediazioni versate alla famiglia e al procuratore tramite sospette società definite dal presidente “scatole vuote“. Ora l’esposto è al vaglio della Procura di Palermo. Ecco le parole di Zamparini:”Questa storia inizia nell’aprile del 2012 quando il Palermo stipula un contratto con la Pencill Hill, una società dell’agente argentino Gustavo Mascardi, per 12 milioni di euro. Di questi 12 milioni, 2 milioni sarebbero andati al procuratore, 5,5 all’Instituto de Cordoba e 4,5 alla Pencill Hill che diceva di avere i diritti economici su Dybala. A quel punto io annuncio l’acquisto di Dybala – ma si rivelò diversamente – Invece dall’Argentina mi dicono che Mascardi non è il procuratore di Dybala, che il vero procuratore è Gonzalo Rebasa e che Dybala non verrà mai a Palermo”. La situazione si complica e di molto, uno sconvolgimento inaspettato quanto sospetto. Ma il presidente rosanero non intende fare passi indietro:“Avevo già versato un acconto di 2 milioni. Chiamo l’allora mio direttore sportivo Perinetti e gli chiedo di intercedere. Nei miei uffici di Vergiate incontro Dybala, suo fratello Mariano, Rebasa e l’ avvocato Pilla di Milano che dice di essere il legale di Rebasa. Mi dicono che se non gli avessimo dato 3,5 milioni Dybala non avrebbe firmato – totale 15.5 – Pensavo che dovendo pagare 3,5 milioni a Rebasa avrei ridotto il compenso di Mascardi. Firmo l’accordo con Rebasa che mi chiede di fare un contratto di 3,5 milioni di euro come compenso per l’intermediazione con una società di Pilla (la Pluriel Limited, ndr) con sede a Londra” . Le ipotesi di Zamparini si rivelano infondata quando arriva la proposta immutata di Mascardi:“Voleva tutti i 12 milioni e, facendo leva sul primo precontratto, ha fatto ricorso al Tas. Era un Tas legato a Blatter e Grondona. Un’associazione a delinquere, come poi dimostrato”. Il Tas però condanna Zamparini e successivamente una sentenza analoga è arrivata dall’Alta corte di Manchester:“Il Tas mi ha condannato al pagamento di 9,4 milioni di euro alla Pencill Hill. Ho fatto opposizione e ho anche sospeso i pagamenti a Pilla”. Intanto Dybala gioca un campionato intero come titolare al Palermo e segna 13 gol, inizia la trattativa per portarlo a Torino:“Quando sto per chiudere l’affare il nuovo procuratore di Dybala (Triulzi, ndr) mi chiede 4 milioni perché secondo lui, dei 3,5 milioni iniziali, 2,1 erano andati alla famiglia di Dybala che altrimenti non avrebbe firmato il contratto“. A questo punto il patron rosanero interrompe la contrattazione e si rivolge alle autorità:“Sono andato alla Procura della Repubblica di Palermo è ho presentato un esposto nei confronti di Mascardi, di Pilla e della famiglia Dybala. Se avessi pagato tutti, da 12 milioni saremmo arrivati a 23. Nonostante questo a giugno ero arrivato a una transazione con Mascardi. Dieci milioni in quattro rate – ma non finisce qui –Se non verrò tutelato porterò i libri in tribunale. Non mi voglio fare ricattare da questa banda di delinquenti. Se la giustizia dirà che ho torto pagherò, ma so di essere nel giusto, sono stato vittima di estorsione e truffa. Queste società sono scatole vuote e se pagassi sarebbe illecito trasferimento di capitali all’estero”.
Pardo sottolinea la forza della Lazio
Continua a ricevere un mare di complimenti la Lazio di Simone Inzaghi. Da Sconcerti, a Bergomi, passando per Pierluigi Pardo. Proprio il conduttore televisivo e commentatore sportivo (noto tifoso romanista), nell’introdurre i temi principali della puntata di questa sera del programma “Tiki Taka” ha speso parole di elogio e di stima nei confronti dei biancocelesti: “Parleremo dell’Inter che giocherà contro la Lazio che è una grande squadra anche se a mio avviso se ne parla molto poco“. Parole che fanno sicuramente piacere, non resta che vedere la puntata questa sera per vedere se i biancocelesti avranno lo spazio che meritano.
FORMELLO – Inzaghi ancora dubbi sulla formazione
Si è svolto senza problemi l’allenamento di oggi e il buon umore serpeggia visibilmente al Fersini di Formello. Rientri importanti quelli di Djordjevic e Parolo, probabilmente titolare mercoledì. Si fa notare anche il giovane Rossi ormai arruolato da mister Inzaghi. Ma non è arrivato il momento di abbassare la guardia perchè in settimana si giocherà l’ultima del 2016 contro l’Inter e c’è il punto formazione ancora da sciogliere. Le ipotesi sono sempre le stesse: 4-3-3 ormai assodato come formazione “tipo” e 3-5-2 con Anderson a tutto campo, certamente lo schieramento più coperto e che ha portato meno punti ai biancocelesti (l’unica vittoria ieri) ma ha permesso alla Lazio di battersi con tutte le grandi dando molto filo da torcere. Per Keita sarebbe l’ultima partita prima della Coppa d’Africa ma si potrebbe valutare, nel caso 4-3-3, Lulic esterno mentre Basta e Wallace rimarrebbero fuori se Inzaghi decidesse per il secondo modulo come successo ieri. Proprio dalla partita contro la Fiorentina si è visto come la squadra abbiamo preso dimestichezza con entrambe le formazioni ed i dubbi rimangono sempre gli stessi e c’è da trovare la quadra per sfidare Pioli che la Lazio la conosce bene. L’unico ancora in infermeria è Lukaku.
Bergomi: “Non mi sorprende la Lazio in alto, ecco perché”. E su Anderson…
Con tre gol la Lazio abbatte la Fiorentina nell’ultima apparizione tra le mura amiche del 2016 e conquista altri tre punti fondamentali per assestarsi nei piani alti della classifica. Non solo fortuna, ma anche tanta qualità per i giocatori biancocelesti, almeno a sentire l’ex giocatore dell’Inter (prossimo avversario proprio di Inzaghi & co.) Giuseppe Bergomi, che, ai microfoni di ‘Sky Sport’, ha rivelato di non essere sorpreso del buon inizio di campionato dei capitolini: “Non mi sorprende la Lazio così in alto, è costruita bene. È una squadra giovane e di prospettiva. Ha un centrocampo determinate, con tanti giocatori importanti. Con la Fiorentina ha vinto soffrendo ma con merito”.
L’opinionista ha elogiato inoltre Felipe Anderson che, dopo i due assist regalati contro la Sampdoria, ieri ha seguito alla lettera le indicazioni di Inzaghi, coprendo instancabilmente tutta la fascia. Un atteggiamento visto positivamente anche dal ‘collega’ di Bergomi Massimo Mauro: “Quando Inzaghi glielo chiede gioca a tutta fascia, questo è un segnale di grande maturità”.
Da Basta gli auguri di Buon Natale a tutto il popolo biancoceleste
Manca pochissimo, appena 6 giorni, all’inizio delle festività natalizie e, anche se per la Lazio, prima dell’albero, dei regali e dei brindisi, ci sarà da affrontare l’Inter dei grandi ex Stefano Pioli ed Antonio Candreva, ultimo ostacolo da superare per chiudere in bellezza questo 2016, l’atmosfera magica del Natale fa sentire fortemente la propria presenza. A confermarlo Dusan Basta, che, intervenuto ai microfoni di ‘Lazio Style Radio 89.3’ nel corso dell’allenamento odierno, ha voluto inviare gli auguri suoi e del resto della squadra a tutto il popolo biancoceleste: “Auguri di buon Natale a tutto il mondo laziale, forza Lazio sempre!“.
Biglia: post polemico dell’agente su Twitter
Ad animare il pre-partita di Lazio-Fiorentina ci ha pensato Enzo Montepaone, agente di Lucas Biglia, con un messaggio postato sul proprio profilo Twitter.
“Quando il mare è calmo, ogni c…ne si professa marinaio“, il contenuto del ‘cinguettio’, che riprende un antico proverbio campano dal significato eloquente: ovvero, è facile far bene il proprio lavoro quando la situazione è tranquilla, la vera tempra di una persona esce fuori nelle avversità. Il riferimento è chiaramente al clima di incertezza legato al futuro del regista argentino, con la firma sul rinnovo che tarda ad arrivare e le big nostrane alla finestra, pronte a inserirsi per portarlo via dalla Capitale. Un clima di cui le prestazioni del giocatore sembravano aver risentito parecchio nelle scorse settimane, suscitando aspre critiche da più parti. E le risposte ad esse non si sono fatte attendere: prima appunto dall’agente tramite i social network e poi dallo stesso Biglia in campo, con una buona prestazione condita da un gol su calcio di rigore. E chissà se quest’acqua sarà bastata per spegnere, almeno temporaneamente, il fuoco delle polemiche…
— enzo montepaone (@EMontepaone) 19 dicembre 2016
TEMPI BELLI – Mannequin challenge
34 punti, chi l’avrebbe mai detto? In linea di massima nessuno, anche perché se si potessero prevedere certe cose, le SNAI sarebbero prese d’assalto. Invece noi ci accontentiamo di vivere alla giornata, una favola che più che a Biancaneve assomiglia al dottor Zivago: un vento a trenta gradi sotto zero, incontrastato sulle piazze vuote e contro i campanili sferzava sull’Olimpico ieri sera. Tutti fermi, ammirati dal gioco che nel primo tempo ha messo in mostra una delle Lazio più scintillanti delle ultime due stagioni.
Poi capisci che l’immobilità era dovuta al congelamento, ma nel frattempo che spettacolo questa sorta di Mannequin Challenge collettiva. Tutti fermi, passa Milinkovic-Savic, anche i difensori della Fiorentina l’hanno pensata così, tranne Tomovic che si è però giovato del fatto che il più Mannequin di tutti fosse proprio il signor Irrati di Pistoia. Fermo, immobile, capace giusto di indicare col ditino il dischetto, che in caso contrario sarebbe stata dura.
Nel secondo tempo la circolazione si è un po’ ripristinata: sia quella sanguigna, sia quella in campo, e il primo a smettere di fare la statuina è stato Marchetti. Un rigore parato è un rigore sbagliato, si dice di solito, ma mai come stavolta c’è da credere che Ilicic non sia d’accordo. Fede ha ancora qualcosa da dire alla Lazio, speriamo possa farlo presto a temperature più miti.
E’ finalmente il momento di muoversi: la Lazio è undici puntiavanti rispetto all’anno scorso e alla mannequin challenge non partecipa: gli altri fermi in classifica, lei sfreccia come un frecciarossa, direzione Milano. Altro che fermarsi, a San Siro si ballerà.