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Stefano Re Cecconi: “Ero scettico su Inzaghi ma…”

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Non ho letto il libro, ma mi fa piacere che si parli ancora di mio padre. Mi sono battuto tanto per le inesattezze raccontate sulla sua morte, ma spesso poi ho lasciato perdere. Perché, per chi soffre come noi, sentire alcune cose è come spargere sale sulle ferite“. Questo il commento, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, di Stefano Re Cecconi sul libro, uscito in questi giorni in libreria, “Aveva un volto chiaro e tirato“, scritto dal giornalista Guy Chiappaventi per chiarire alcuni aspetti sulla morte del padre Luciano. Una morte tragica, si racconta avvenuta per uno scherzo finito male, versione cui però la famiglia non ha mai creduto. Una morte che ha privato il mondo della Lazio di uno degli artefici dello scudetto del ’74, il quale ha trasmesso la passione per i colori biancocelesti anche al figlio.

Che si sofferma anche sulla squadra di Inzaghi: “Sono rimasto male dalla vicenda Bielsa, la Lazio non lo meritava. Non avevo tanta fiducia in Inzaghi, ma oggi vedo un gioco efficace, anche se non spettacolare. Simone è stato bravo a stimolare la voglia di rivincita di alcuni giocatori e ha superato situazioni spinose, come quella di Keita, a testa altissima. I giocatori sono più tranquilli e anche chi entra, come Wallace, fa il suo, forse anche di più. La Lazio inoltre è avvantaggiata perché non gioca in mezzo alla settimana e può allenarsi tutti i giorni in vista della gara della domenica“. Lodi poi anche per Peruzzi e i tanti giovani entrati in prima squadra: “L’arrivo nella dirigenza di una figura dello spessore di Angelo è stato un gran colpo. È un punto di riferimento e ha grande professionalità. È bello vedere tanti ragazzi della Primavera in prima squadra. Si vede che sono attaccati alla maglia e hanno voglia di arrivare. Murgia ha dimostrato di essere un ragazzo interessante. Anche Cataldi quando è entrato si è sempre comportato bene. Conosco la sua famiglia, sono persone splendide e profondamente laziali. Speriamo che i giovani non mollino alle prime difficoltà e che non si senta la mancanza di gente di esperienza come Klose e Mauri. Sarà compito di Radu e Lulic proteggere i giovani“. Infine, qualche parola sul match con il Palermo, in programma ad una settimana esatta dal derby: “In Serie A nessuno ti regala niente e i rosanero possiedono buone individualità come Nestorovski. La Lazio deve essere abbastanza matura da non pensare al derby e anche Felipe Anderson deve stare attenti a non farsi ammonire perché la sua presenza contro la Roma è troppo importante e noi lo sappiamo bene“.

QUI PALERMO – Buone notizie per De Zerbi. Che sul modulo…

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Buone notizie in casa Palermo in vista della sfida con la Lazio di domenica al ‘Barbera’: contro i biancocelesti, in una sfida da più parti considerata come una sorta di ‘ultima spiaggia’, mister De Zerbi potrà contare anche sullo svedese Hiljemark, che si è allenato in gruppo per l’intera ultima seduta ed è pronto a scendere in campo dal 1′ nel match dell’ora di pranzo. Che non dovrebbe vedere invece la presenza di Balogh e Gonzalez, che hanno svolto solo in parte l’allenamento, prima di passare ad un lavoro differenziato. Hanno lavorato a parte anche Cionek e Bentivegna, mentre Embalo e Trajkovski, oltre al differenziato, sono stati impegnati anche in un lavoro di fisioterapia.

Sotto il profilo tattico, invece, il tecnico sembra orientato ad adottare un cambio anche nel modulo, che dovrebbe essere un più prudente 3-4-2-1, con due tra Quaison, Chochev, Hiljemark e Diamant alle spalle del terminale offensivo Nestorovsky.

Haller, l’ag: “Nessun contatto ufficiale con la Lazio, ma…”

In vista del prossimo mercato di gennaio, freme l’attività in casa Lazio per tentare di rinforzare il suo attacco. Tante le piste vagliate, da Paloschi (che potrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto da valutare la prossima estate) a Keseru (il cui agente ha confermato la trattativa con i biancocelesti per gennaio, sulla base di 4-5 milioni), ma soprattutto quella, sempre viva, che porta ad Haller. A confermarlo, il suo agente: “Non ho avuto contatti ufficiali con la Lazio, ma siamo in attesa di valutare proposte interessanti“.

L’Italia e la Premier League sono al momento le due possibilità più probabili per il futuro dell’attaccante francese, seguito in passato anche da Inter e Tottenham. La Lazio è sulle sue tracce da ottobre e, se dovesse arrivare a cedere Djordjevic (ad una tra Lione e Marsiglia), dovrebbe attivarsi sul mercato per dare ad Immobile una giusta alternativa. L’Utrecht, per privarsi di Ballet, chiede non meno di 10 milioni di euro, mentre Lotito non vorrebbe superare gli 8. Gennaio però è vicino e dunque occorre far presto a chiudere l’operazione, perché se dovessero giungere nuovi interessamenti il prezzo potrebbe schizzare alle stelle.

Del Nero: “Inzaghi era il beniamino dello spogliatoio ma ora…”

La sua storia con la maglia della Lazio è iniziata trascinando la squadra alla qualificazione nel preliminare di Champions League, e terminata con lo scambio che portò Candreva alla Lazio. Simone Del Nero, in diretta su Radio Incontro Olympia, parla di Lazio tra passato e presente: La Lazio mi è rimasta dentro. Non sono stato moltissimo a Roma ma quando sono stato ceduto al Cesena mi sono messo a piangere, era finita. In quei giorni avevo spento il cellulare, non volevo che mi chiamassero, non volevo andare via. Poi ho fatto i conti con la mia coscienza e l’ho riacceso e deciso di accettare il trasferimento. Dovevo rimettermi in gioco era giusto così. La partita dei preliminari di Champions League contro la Dinamo Bucarest è stata la soddisfazione più grande nella mia esperienza alla Lazio, in cui sono stato protagonista. Erano due mesi che facevo parte della rosa, e i presupposti furono positivi. Sono stato quattro anni e mezzo fantastici, ho incontrato persone stupende e con molti di loro ancora sono in contatto. Mi sarebbe piaciuto segnare in un derby, purtroppo non sono riuscito mai a giocarne uno. La prima cosa che ti chiedono i tifosi quando arrivi a Roma è di vincere il derby. La settimana precedente è sempre difficile da gestire ma ti caricava molto, i tifosi della Lazio ci credevano tantissimo. Era importante, Formello si riempiva di gente e di entusiasmo. Alla Lazio ho ritrovato anche Cribari che è come un fratello, lo conosco da quando avevamo 18 anni. Spesso io vado in Brasile o lui viene in Italia e a volte parliamo anche dei nostri anni alla Lazio. Una volta sono entrato nello spogliatoio vestito non benissimo, Baronio mi legò tutti i vestiti al muro con lo scotch. Tanta era la rabbia che presi tutti quelli di Baronio, al rientro dall’allenamento e li buttai sotto la doccia. Per non parlare di Inzaghi, era il beniamino dello spogliatoio. Era un giocherellone sempre con il sorriso in bocca. Adesso lo vedo in panchina con un altro atteggiamento, un altro portamento, come è giusto che sia. Devi gestire 26 giocatori non sei più soltanto tu, ci sono delle responsabilità e delle tensioni da gestire. Ma questo non è un problema gli riesce benissimo e i risultati lo stanno dimostrando. Ero abituato a vederlo sotto un altro aspetto. Ora invece è diventato un grande allenatore. Il tempo gli sta dando ragione e sono contento per lui se lo merita. Però per come l’ho conosciuto io non l’avrei mai immaginato. Adesso invece lo dico sempre, il migliore acquisto della Lazio in estate è stato Simone Inzaghi. Sta facendo un grandissimo lavoro con i giovani, li sta crescendo dandogli fiducia e gestendoli al meglio. Li conosce benissimo e lo stanno ripagando. Partire senza grandi ambizioni è stato un vantaggio, adesso sta stupendo tutti. L’acquisto di Immobile e aver ritrovato Keita e Felipe Anderson è stato fondamentale. Io spero che Keita la Lazio riesca a trattenerlo, lo ricordo era un ragazzino quando io ero alla Lazio ma già si vedeva che aveva i colpi da campione. E’ fondamentale. Le motivazioni per un giocatore sono fondamentali, conta avere un allenatore che crede in te e poi la società deve fare il suo. La Lazio deve tenerlo a tutti i costi. Poi bisogna farlo restare tranquillo senza mettergli troppe pressioni addosso. Con questa rosa la Lazio può giocarsi fino in fondo la qualificazione alla Champions League, che ormai manca da troppo tempo”.

Nicolò Armini in campo 90′ nel successo dell’Italia Under 16 contro l’Ucraina

9o’ in campo da titolare per Nicolò Armini, il talento laziale nell’Under 16 di Daniele Zoratto, che con un gol di testa del siciliano Antony Angileri ha battuto in amichevole l’Ucraina. Finisce 1-0 un match che gli azzurrini hanno sempre tenuto sotto controllo, dopo un inizio trascorso a misurare le distanze, per poi prendere il sopravvento fino alla fine della gara.

Molte le occasioni non andate a buon fine, ma gli Azzurrini hanno ribadito la positiva prova fornita nella prima amichevole terminata con un pareggio (2-2).

Sono gli ucraini a iniziare forte, mettendo in difficoltà in un paio di occasioni la retroguardia azzurra, ma al 21’, su un calcio d’angolo battuto sulla destra da Ghislandi, irrompe il difensore palermitano Angileri che di testa insacca la rete del vantaggio. Da questo momento in poi, la partita cambia verso e gli Azzurrini prendono in mano le redini del gioco, chiudendo in vantaggio la prima frazione di gioco.

Nella ripresa la musica non cambia e l’Italia si fa avanti rendendosi pericolosa con Lirussi e il solito Ghislandi, fino a cogliere una traversa con Tonin al 30’. Dopo la girandola delle sostituzioni e qualche asperità agonistica, il match si chiude con la vittoria azzurra.
 
Soddisfatto il tecnico Daniele Zoratto che, rispetto alla prima amichevole, oggi ha visto un grande miglioramento: “La prima partita – ha sottolineato l’allenatore – è stata tatticamente disordinata e poco intensa, ma i ragazzi hanno ascoltato le mie indicazioni e questa volta hanno risposto giocando una gara di grande carattere, mettendo in campo intelligenza tattica e buona intensità agonistica”.

A.A.A. Cercasi acquirenti per la casa di….Harry Potter! (Foto)

Notizia sensazionale per i fan del maghetto più famoso del mondo cinematografico. La casa di Harry Potter è in vendita! La storica abitazione in cui appunto il giovane Harry nel film vive insieme alla famiglia adottiva prima di iniziare la fantastica avventura nella scuola di magia, è stata messa in vendita. Nei film della saga di Harry Potter, l’indirizzo esatto della casa è 4 Privet Drive, Little Whingeing, Surrey, ma per girare le scene dell’esterno dell’abitazione fu usata una vera villetta che si trova al numero civico 12 di Picket Post Close a Martins Heron, Bracknell, nel sud dell’Inghilterra e a poca distanza da Londra. L’abitacolo è in vendita per 475mila sterline: neanche troppo, considerando come i fan del personaggio dei libri di J.K. Rowling si fionderanno sull’offerta.

La proprietà, messa sul mercato sul portale chancellors.co.uk, si compone di tre camere da letto, di un grande bagno e di un giardino con patio e dispone di un parcheggio auto esterno. Ecco alcuni scatti dell’abitazione:

 

Biava: “Vi spiego perché è una fortuna che Bielsa non sia arrivato”. Poi sul derby…

Rimarrà per sempre uno degli eroi del 26 Maggio, ha sempre portato con orgoglio, dedizione e passione l’aquila sul petto per 4 anni. Solo l’eta avanzata e la voglia di chiudere la carriera vicino a casa ha impedito che quel matrimonio idilliaco finisse prematuramente. Stiamo parlando di Giuseppe Biava. L’ex difensore biancoceleste è intervenuto ai microfoni di “9 Gennaio 1900“, su Radiosei, per parlare del momento che sta vivendo la Lazio di Inzaghi e, in quanto doppio ex, ha parlato anche del lunch match di domenica tra Lazio e Palermo (con un accenno anche sul derby del 4 dicembre). Ecco le sue parole:

Sulla Lazio: “La squadra ha stupito tutti, dopo il caso Bielsa e l’addio di alcuni ‘vecchi’ come Klose, sta facendo bene meritando la posizione in classifica. Inoltre ha una rosa molto giovane con un grande futuro; Immobile, Felipe, Milinkovic, lo stesso Cataldi sono calciatori di qualità”. Alla lunga però la scarsa esperienza potrebbe essere un limite: “Sì, i ragazzi potrebbero peccare di ingenuità, ma con l’entusiasmo che c’è il giovane si esalta. Per allenare questa squadra Inzaghi è la persona giusta, con Bielsa avrei visto male la stagione: Simone conosce tutti e riesce a farli divertire e giocare bene, con l’argentino sarebbero venuti tutti da fuori quindi è stata la fortuna della Lazio la sua uscita di scena”. Aumentano le possibilità di arrivare in Champions“La fortuna della Lazio è l’assenza delle coppe europee. Tra quelle davanti, visto che l’Inter sta continuamente steccando se la può giocare alla pari con il Milan. Juventus, Napoli e Roma hanno qualcosa in più, ma ad oggi la Lazio è li ed è giusto che lotti”. Differenze tra la Lazio di Inzaghi e quella di Pioli: “Rispetto alla squadra di Pioli vedo lo stesso entusiasmo, oggi si sta ripetendo la cavalcata che due anni fa portò alla qualificazione al preliminare di Champions. Il campionato è lungo, potrà esserci anche un periodo storto, ma trovandosi li può dire la sua”. La difesa è nuovo punto di forza: “Ci sono tanti giocatori che non conoscevo e vedendoli giocare mi stanno sorprendendo: mi era piaciuto Bastos nelle prime uscite, De Vrij si sa che è uno dei più forti d’Europa. Sta facendo bene tutto il gruppo, tutti lottano per lo stesso obiettivo, quindi il singolo viene esaltato. Avendo giocatori duttili si può cambiare l’impostazione anche durante la partita: non è un difetto, a me è capitato con Gasperini e Guidolin, per mettere in difficoltà gli avversari può starci. La sfida di Palermo e l’effetto derby: “La partita di domenica vede sfidarsi due squadre con umori opposti: la Lazio può andare in Sicilia con tranquillità, il Palermo è fragile, se non riesce a trovare un episodio positivo si fa dura. Complicato riuscire a non pensare al derby, se c’è qualche diffidato si fa massima attenzione e ciò può penalizzare. Comunque i 3 punti in palio in Sicilia sono importanti per la classifica”. Immobile è difficile da marcareGioca sul filo del fuorigioco, fa mille scatti quindi è uno fastidioso perché non molla mai. Nell’ultimo anno è migliorato tanto tecnicamente; quando lasci campo alle spalle lui può farti molto male.

EUROPA LEAGUE – Serata nera per le italiane

La Roma ha vinto con un turno d’anticipo il gruppo E dell’Europa League, grazie al successo di questa sera per 4-1 sul Viktoria Plzen. I giallorossi di Spalletti sono quindi già qualificati per i sedicesimi di finale. Spicca in serata la tripletta di Dzeko

L’Inter è fuori dall’Europa League. I nerazzurri hanno infatti perso per 3-2 in Israele, sul campo dell’Hapoel Beer-Sheva, dopo essere stati in vantaggio per 2-0. Con questo risultato la squadra di Pioli rimane a 3 punti in classifica nel gruppo K ed è quindi matematicamente eliminata.

Anche il Sassuolo è fuori dall’Europa League, con una giornata d’anticipo sulla fine della fase a gironi. La squadra di Eusebio Di Francesco ha infatti perso questa sera per 3-2 sul campo dell’Athletic Bilbao ed è eliminata a causa anche del successo per 1-0 del Genk sul Rapid Vienna.

Una beffa. La qualificazione della Fiorentina ai 16/i di Europa League sembrava ormai cosa fatta, invece all’ultimo dei tre minuti di recupero il Paok ha segnato con Rodrigues il gol della vittoria. Una doccia gelata sulla Viola, che pure con Bernardeschi e Babacar era riuscita a raddrizzare una gara che nella prima mezz’ora si era messa in salita per il doppio vantaggio firmato da Shakhov dopo appena 5′ e da Djalma Campos. Fonte: Ansa

Costa Rica, Badilla: morte in diretta

L’ex difensore della nazionale costaricana Gabriel Badilla, 32 anni, si è accasciato a terra mentre correva la minimaratona di 10 km a Lindora (cittadina a pochi chilometri dalla capitale San Jose). La tragedia, a venti metri dall’arrivo, è stata ripresa in diretta dal giornalista Luis Lopez Rueda che stava lavorando per “El Expreso del Deporte”. Nulla hanno potuto i paramedici intervenuti sul posto che hanno praticato le manovre specifiche: il calciatore, infatti, è stato colpito da arresto cardiaco. Badilla solo nel 2013 aveva subito una delicata operazione a cuore aperto, riprendendo successivamente l’attività sportiva. Secondo quanto riportato dal personale medico locale “il paziente era in una condizione con l’attività zero elettrico nel cuore e una via aerea congestionata”.

Tegola Pioli: perde un giocatore importante per la sfida contro la Lazio

Brutta tegola per Stefano Pioli. Il neo allenatore nero azzurro infatti perde un giocatore importante per la delicata sfida contro la sua ex squadra, la Lazio. Gary Medel infatti, ha riportato una lesione al compartimento esterno del menisco del ginocchio destro, rimediato durante il derby di domenica scorsa ed ha deciso di operarsi in artroscopia. Come sottilienato da “La Gazzetta dello sport, la soluzione è drastica ma ha permesso al giocatore cileno di risolvere completamente la lesione ed evitare così ulteriori complicazioni in futuro. L’intervento è perfettamente riuscito ed ora Medel inizierà la riabilitazione e il lavoro di re-inserimento in gruppo ma non tornerà in campo prima di gennaio. Dovrebbe riaffacciarsi in squadra per la trasferta di Udine del weekend dell’8 gennaio oppure la settimana successiva per la gara interna contro il Chievo (giorni e orari ancora da definire, la Lega attende il sorteggio della Uefa per Champions ed Europa League). Ora Pioli dovrà studiare le soluzioni tattiche adeguate. Joao Mario, Kondogbia e Brozovic sono i favoriti a ricoprire la zona centrale del centrocampo in questo periodo, ma non è da scartare l’utilizzo di Felipe Melo, il giocatore che più ricorda Medel come caratteristiche.

 

Abodi ribadisce la sua lazialità ma sullo scudetto del 1915 è convinto che…

Il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi è intervenuto a Radio Incontro Olympia per ribadire non solo la sua fede laziale – messa in dubbio da molti dopo le recenti dichiarazioni sulla questione Scudetto 1915 – ma anche per ribadire la sua opinione su l’assegnazione del 3° scudetto:

Io sono Laziale. Lo scudetto 1915 non è una priorità, verrà trattato più avanti. Lo stadio Flaminio è un vecchio sogno, la prima partita della Lazio l’ho vista lì. Bisogna mettere in piedi un progetto per il villaggio Olimpico, ma è difficile. Oltre ai soldi ci sono anche problemi urbanistici che sarebbe difficile risolvere. La Lazio non giocherà al Flaminio, stiamo studiando altre formule che potrebbero uscire tra qualche mese. Lo stadio quindi potrà tornare a vivere, ma senza calcio, il Coni ci sta lavorando. Intanto bisogna trovare un investitore. La Lazio e la Roma meritano un nuovo stadio. Non mi candido per la Lega di Serie A, ma se faranno il mio nome non mi tirerò indietro. Cosa farei se diventassi Presidente della Serie A? E’ una domanda pericolosa, non rispondo per rispetto di chi lavora lì. Bisognerà ascoltare le richieste dei candidati e poi si sceglierà, l’obiettivo è riavvicinare la gente allo stadio. Dobbiamo dimostrare alla gente che il palazzo non è un covo di gente misteriosa. Noi facciamo tutto il possibile per migliorare questo calcio. La Lazio? Sono un cattivo osservatore, perché mi devo concentrare su le squadre di Serie B. Comunque ho visto una squadra strana, non sai mai cosa aspettarti. Non mi sta sorprendendo, perché negli ultimi anni l’abbiamo vista quasi sempre in alto, e poi ha dei giocatori di livello. Inzaghi è diventato un modello per i giovani allenatori. Auguriamoci che il suo ottimo lavoro continui a portare risultati”

Cruciani, nessun dietrofront verso i tifosi anzi rilancia…

Nuove dichiarazioni rilasciate dal giornalista e conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Il giornalista, noto tifoso biancoceleste, ha ribadito con fermezza le critiche rilasciate in questi giorni nei confronti dei tifosi e ha rilasciato la sua opinione sul momento Lazio:

“Il Napoli uscirà dalla Champions League, vi do subito questa mia previsione. Anche se è una radio laziale i risultati del Napoli interessano. Per il derby dobbiamo stare attenti, a Palermo non dobbiamo fare falli stupidi o infortunarci. A Palermo non è obbligatorio vincere, non è così scontata come partita. Un pareggio non sarebbe uno scandalo, la classifica del Palermo non racconta il vero valore dei rosanero. Tante partite che ha perso poteva pareggiarle, tipo quella contro il Milan. I tifosi della Lazio sono arrabbiati con me per quello che ho detto? Ho detto solo la verità, chi non va allo stadio per Lotito è penoso e patetico. Si va allo stadio per tifare la nostra Lazio. Una cosa è la Lazio, un’altra cosa è Lotito. Io non penso al presidente biancoceleste, che tra l’altro non mi sta antipatico, io penso solo alla Lazio che sta facendo bene. Non dobbiamo fare paragoni con la Lazio di Cragnotti, era un’altra epoca e un’altra realtà. I risultati dell’era Lotito sono buoni, non straordinari ma buoni. Le ambizioni scudetto? La Lazio non può vincerlo, il calcio è cambiato e Lotito non ha un potenziale economico importante come ad esempio può avere la Roma”.

Il punto di Canigiani sul mini abbonamento e sulla nuova iniziativa per il marketing

Ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM è intervenuto il responsabile del marketing biancoceleste Marco Canigiani per parlare della convenienza del mini-abbonamento e per presentare la nuova iniziativa “Replica a chi”. Ecco le sue parole:

“Il mini abbonamento sarà valido per le prossime tre gare casalinghe che vedranno i biancocelesti impegnati contro Roma, Fiorentina e Crotone. Continua da qualche giorno la sottoscrizione di questo nuovo mini abbonamento. Il prezzo di quest’ultimo è minore del prezzo di due singoli biglietti. E’ un’opportunità economica importante e un’opportunità, vista l’importanza del derby e le condizioni della classifica di entrambe le squadre, per assistere alla stracittadina. Il mini abbonamento rappresenta, inoltre, un’ulteriore modalità per accedere alla Tribuna Tevere che da tempo è soggetta a particolari limitazioni. Il singolo biglietto per assistere al match contro la Roma dalla Tribuna Tevere sarà acquistabile solo dai possessori della Fidelity Card 1900, che potranno acquistare un massimo di due tagliandi.

La nuova iniziativa ‘Replica a chi’ rappresenta un modo per mettere in evidenza un valore aggiunto che Macron e Lazio mettono a disposizione dei tifosi da anni. La maglia in vendita è perfettamente identica a quella che viene indossata dai calciatori. Molte aziende mettono in vendita delle repliche che hanno degli elementi tecnici differenti dalle originali.  Siamo una società che vende lo stesso prodotto indossato dai calciatori biancocelesti. Volevamo evidenziare questo aspetto, la maglia promossa da noi è originale al 100%”.

Infortunio in casa Roma. Spalletti perde un tassello importante

Dopo El Shaarawy si ferma per un affaticamento muscolare anche Manolas. Entrambi nel giro di due giorni saranno costretti a saltare la sfida europea in programma stasera all’Olimpico contro i cechi del Viktoria Plzen. Non sembra niente di grave ma a meno di inaspettati recuperi salteranno la sfida di domenica contro il Pescara, ma non il derby. L’allenatore toscano infatti conta di averli disponibili per la stracittadina contro la Lazio. Stesso discorso vale per Totti causa un fastidio all’anca. Il difensore greco sarebbe la perdita più grave ma anche l’egiziano e il numero 10 sono pezzi validi della squadra romanista a cui Spalletti non vuole assolutamente rinunciare.

Lulic: “C’è sempre voglia di vincere. Abbiamo qualità in ogni reparto”

Lulic  non maschera l’entusiasmo del gruppo ma fondamentale è rimanere con i piedi per terra. Alla fine della seduta odierna di allenamento parla ai microfoni di Lazio Style Channel“E’ un momento positivo, veniamo da 8 risultati positivi e proveremo a continuare su questa scia. Andremo a Palermo per dare continuità ai risultati – numeri importanti per la Lazio ma il bosniaco mantiene l’attenzione al massimo – Le statistiche servono ai giornalisti, noi pensiamo a fare più gol possibili e a prenderne il meno possibile. Giocando così, senza perdere per 8 partite, si fa anche qualche gol in più. L’importante è continuare su questa strada.” Proprio nella qualità del gruppo la Lazio ha trovato uno dei suoi punti di forza, ben 13 giocatori andati a segno fin ora Immobile, Keita. Anderson, Lulic, Milinkovic-Savic, Radu, de Vrij, Lombardi, Hoedt, Cataldi, Murgia, Wallace e Biglia. “Tanti di noi sono andati in rete e ciò significa che non siamo dipendenti dai nostri attaccanti. Hanno segnato sia difensori, sia centrocampisti perchè abbiamo qualità in ogni reparto. E’ una nostra qualità, sappiamo segnare tutti – e sul suo gol – è sempre bello segnare, le emozioni sono sempre le stesse. Proverò ad aiutare la squadra giocando in qualsiasi ruolo; se segno sono ancora più contento. L’importante è che la squadra giri e che giochi bene. La stagione è ancora lunga e spero di segnare altri gol importanti”.

Un’altra caratteristica al centro della mentalità di mister Inzaghi è la flessibilità, Lulic da giocatore esperto qual è coglie l’importanza di questa qualità: Per il mister è una cosa positiva avere giocatori duttili. Per noi un po’ meno perché cambiando posizione ogni domenica, è più complicato. Con l’esperienza però si riesce a far bene. Ogni tanto si sbaglia qualcosina, ma proveremo a fare cose positive tutti insieme. Noi ci mettiamo a disposizione della squadra e del mister, anche giocando in ruoli non nostri. Tutti si stanno sacrificando per raggiungere questi buoni risultati – e parlando di se afferma– sto provando ad interpretare entrambe le fasi. Proverò ad aiutare la squadra facendo bene domenica sia in fase offensiva che in quella difensiva. I numeri posso registrarli solo se la squadra gioca bene. I singoli non contano, sono un incentivo per la squadra. E’ la squadra che aiuta il singolo. Tutti possono imparare da chiunque. Noi impariamo dai giovani e loro da noi. Il mister è giovane e impariamo molto anche da lui e dallo staff. Ogni giorno si può imparare da tutti. Cercheremo di aiutare i nostri giovani, ma l’importante è essere uniti, giocare insieme e avere la gioia di lottare e giocare insieme l’uno per l’altro. I risultati di ciò si vedono anche la domenica– esperienza si, ma con tanta umiltà – Cercherò sempre di aiutare tutti i calciatori che arriveranno alla Lazio, con Ciro è stato più facile perché conosceva già le dinamiche del campionato italiano. Fa piacere averlo nella nostra squadra speriamo che continui su questi livelli. L’obiettivo è vincere sempre, il gruppo non molla e lotta fino alla fine. Stiamo credendo in ciò che facciamo e pur andando in svantaggio siamo sempre consapevoli di poter recuperare le partite – e su Anderson-  Felipe sta facendo bene e spero che non legga i giornali, non si deve adagiare. Non dobbiamo fargli troppi complimenti altrimenti mollerebbe”. Sulle prossime partite la tensione è alta, soprattutto per il derby, ma non si lascia spaventare: “A Roma c’è sempre pressione, io e i miei compagni siamo abituati a questo. Ogni domenica la sentiamo, ma è il nostro lavoro. C’è sempre la voglia di vincere e giocando una partita a settimana abbiamo più tempo per preparare le sfide: questo ci aiuta molto. Il nostro obiettivo è qualificarci per l’Europa e stiamo facendo di tutto per raggiungere quest’obiettivo. Noi in passato avevamo difficoltà nell’affrontare avversari meno forti di noi sulla carta, anche queste partite si devono vincere. Stiamo facendo bene e speriamo di raggiungere un risultato importante anche domenica. Il Palermo è in difficoltà dallo scorso anno, già dalla prima partita di Inzaghi sulla panchina biancoceleste. Il 4 dicembre sappiamo cosa ci aspetta, mi chiedono di questa partita da quando è uscito il calendario. Non posso dire che non penso al derby, sarei un bugiardo, ma prima c’è il Palermo. Cercheremo di tornare da questa trasferta con un buon risultato e poi penseremo il derby”.

FORMELLO – La Lazio verso Palermo: ecco come scenderà in campo

La Lazio di nuovo al completo, o quasi. Lukaku torna a disposizione e Cataldi si allena con i compagni dopo lo stage a Coverciano organizzato dal ct Ventura. De Vrij si allena ma svolge ancora un lavoro differenziato, per lui niente trasferta siciliana per non rischiare ma tornerà in tempo per derby. La questione Marchetti forse non si risolverà entro questa domenica, il portiere è ancora bloccato in infermeria per un fastidio muscolare ma anche lui sembra determinato per la partita del 4 dicembre. Oggi a Formello prove finali per Palermo cercando di non pensare alla Roma: per centrocampo e attacco seduta atletica per il reparto difensivo tattica decisa da Inzaghi per capire come mettere i suoi uomini in campo. Probabile la stessa formazione della sfida col Genoa: 4-3-3 con Lulic e Basta terzini al fianco di Radu e Wallace centrali. Il derby rimane un’incognita soprattutto per la difesa ma per questa settimana l’ordine è testa al Palermo.

Dopo Neymar un altro big rischia grosso

E’ Samuel Eto’o ad essere oggi al centro della cronaca giudiziaria spagnola dopo la notizia di ieri dei due anni di carcere chiesti per Neymar. Per lui l’accusa chiede dieci anni e mezzo di carcere più 14 milioni di multa. E’ proprio il famoso giornale spagnolo El Pais ha riportare la notizia del processo in corso. L’ex attaccante di Inter e Barcellona avrebbe evaso tasse per 3,5 milioni di euro tra il 2006 e il 2009, quando giocava nel club blaugrana. Ci sono anche dei mancati versamenti al Fisco riguardanti i diritti di immagine del giocatore che riceveva dalla Puma tra 1.5 e 3 milioni di euro a stagione. Questi ricavi sarebbero stati “nascosti” tramite una cessione a due società di facciata, riuscendo così ad evitare tasse. Il camerunense si difende dando la colpa al suo ex procuratore Josep Maria Mesalles. Ma la giustizia spagnola non sembra intenzionata a fare sconti a nessuno.

 

Fiore: “I gol? Merito di Inzaghi”

A RadioSei è intervenuto uno dei simboli della Lazio post-scudetto, Stefano Fiore, l’ex centrocampista ha collezionato con l’aquila sul petto la bellezza di 95 presenze accompagnate da 17 reti, alcune di queste pesantissime, come le tre segnature rifilate alla Juventus nelle finali di andata e ritorno (due a Roma e una a Torino) di Coppa Italia.

Ecco le parole dell’ex centrocampista: “Si vede che è un gruppo compatto e che Inzaghi, come eravamo noi, vuol giocare in modo offensivo perché quella è la sua natura. Non a caso hanno segnato in 13, un primato in serie A”

Giannichedda: “Secondo posto? C’è anche la Lazio”. E su Inzaghi…

L’ex centrocampista della Lazio Giuliano Giannichedda, da sempre rimasto legato ai colori biancocelesti, è intervenuto ai microfoni di RadioSei per parlare della sua nuova esperienza come allenatore: “Da quest’anno sono il tecnico della Racing Roma, è una bella esperienza, la società è nata soltanto lo scorso agosto, la categoria è abbastanza complicata, la qualità è diversa, la differenza è nella velocità di esecuzione. Mi piacerebbe veder più giovani a questo livello e magari meno stranieri. Mi permetto di dire che è una vergogna vedere così tanti stranieri anche nella terza lega. Il calcio è una passione, dopo alcuni anni in Federazione mi mancava l’adrenalina del campo

Poi sulla Lazio e su Inzaghi, suo ex compagno di squadra: “La Lazio sta facendo bene, penso possa insidiare realtà come il Napoli e la Roma. Quando giocavo con Simone non ce lo vedevo come allenatore, ma non mi sta stupendo perché finita la carriera si vede che ha cominciato a pensare da mister e ora sta raccogliendo i frutti del lavoro. I complimenti se li merita tutti

Gerrard dice addio al calcio!

L’ex bandiera del Liverpool e capitano della nazionale inglese, Steven Gerrard, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Infatti dopo aver passato l’ultima stagione in Major League Soccer, con la maglia dei Los Angeles Galaxy, il campione ha deciso di allontanare tutte le voci di mercato sul suo conto annunciando, appunto, il suo addio al calcio giocato.

Ecco le parole del centrocampista:Sono fortunato per aver vissuto così tanti momenti felici nella mia vita. Ho avuto una carriera incredibile e sono orgoglioso di ogni istante vissuto con il Liverpool, la nazionale inglese e i Los Angeles Galaxy

E sulla sua vita all’interno del Liverpool: “Ho realizzato i miei sogni da bambino quando ho indossato per la prima volta la maglia del Liverpool nel 1998, l’anno del mio debutto contro il Blackburn: non avrei mai immaginato che cosa sarebbe poi potuto succedere nelle 18 stagioni successive.