Il 9 gennaio, è per tutti i laziali la data più importante e speciale. Lo sa bene Sergio Cragnotti, l’uomo che più di ogni altro ha concretizzato i sogni biancocelesti, facendoli diventare una realtà sognata per un secolo intero, che compie gli anni non a caso, proprio nella giornata odierna. Di Seguito, ecco le sue dichiarazioni ai microfoni di “Laziali On Air”:
Cragnotti: “Contento per Inzaghi. Questa Lazio può fare il salto di qualità..”
MERCATO – Tutte le piste del ds Tare
Ad ogni cessione corrisponde un acquisto. Tare è deciso, nel caso in cui il mercato dovesse chiamare, lui sarà pronto a rispondere. Il ds biancoceleste, si è appunto ben preparato per essere pronto in caso di necessità. C’è stato un incontro a Capodanno in cui ha incontrato l’agente Jorge Mendes, che non a caso entra negli attuali scenari. Come riporta il “Corriere Dello Sport”, il procuratore di Mourinho ha proposto El Ghazi dell’Ajax. Ma non solo, Mendes può combinare lo scambio Keita–Depay con lo United, e inoltre, suggerire a Mou di acquistare direttamente offrendo 30 mln per il senegalese. Nascoste dunque, sono le piste di Tare. Nel caso in cui Keita dovesse salutare i colori biancocelesti arriverà un’ala, se dovesse invece partire Djordjevic arriverà un centravanti. Per quanto riguarda invece l’attacco, tra i bomber ci sono Paloschi (Atalanta), Locadia (Psv Eindhoven) e i giovani della B: Lasagna (Carpi), Avenatti (Ternana). Non resta che aspettare, pronti ad assistere alle eventuali, risposte di Tare.
LAZIO SOCIAL – Rossi, finalmente! La prima non si scorda mai
Una maglia importante.C’è questo, in parte, nei sogni di tutti bambini che fin da piccoli guardano un pallone con occhi speranzosi. Lo sa bene anche Alessandro Rossi, che dopo un paio di convocazioni nel “calcio dei grandi”, ha finalmente avuto il primo assaggio di Serie A. Una giornata che sicuramente il classe 97′ non scorderderà mai, soprattutto quando si è così giovani. Nel match casalingo della Lazio contro il Crotone, l’attaccante ha provato per la prima volta la gioia dell’esordio nel massimo campionato italiano. Entrando negli ultimi minuti ha influito nella vittoria finale, contribuendo sporcando un pallone filtrante di Cataldi, rimpallando sui difensori ed andando a servire Immobile per il gol dell’1-0. Il nostro Rossi, ha deciso di manifestare la sua gioia attraverso i social. Ha pubblicato su Instagram, un foto che immortala uno dei momenti più belli della sua vita, quello con la maglia che ama fin da bambino.
Auguri Lazio. Le parole di Buccioni sulla nostra favola biancoceleste
Come tutte le belle inizierei con un “C’era una volta”. Basta però menzionare i 117 anni di storia che ci differenziano, infinita passione ed emozioni. In questo giorno così speciale, nel compleanno della società più antica della Capitale, Antonio Buccioni, presidente della Polisportiva Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radiosei per regalarci le sue parole:”Auguri a tutti fratelli biancocelesti. Avete un presidente da rottamare (influenzato, ndr). Per me la Lazio è la più bella favola scritta a Roma dal 1900. Domani i nostri atleti riprenderanno il loro cammino. Hanno scritto pagine che fanno parte del mito più che della storia. Il calcio è la disciplina nella quale la stragrandissima maggioranza dei nostri sostenitore si riconosce vivendo tutte quelle emozioni. Il calcio è l’elemento che più caratterizza questo sodalizio. Il giorno più bello della nostra storia? Senza tentennamenti dico il 12 maggio 1974, Lazio-Foggia e quel rigore di Chinaglia. Una giornata che avrà sempre una dimensione enorme nei nostri ricordi e nella nostra storia”. Non c’è altro da aggiungere, non resta che fare gli auguri a questa realtà anche da parte di tutta la redazione, questa bellissima favola bianco celeste, comunemente chiamata, Lazio.
COMPLEANNO LAZIO – Gli auguri pieni di amore di Ledesma (Foto)
Oggi la prima squadra della capitale compie 117 anni. Tutto il mondo biancoceleste corre gioiosa a festeggiare e a are gli auguri alla nostra amata Lazio. Al coro di auguri si è unito anche il grande ex biancoceleste Cristian Daniel Ledesma, che con un bellissimo post sul suo account di Instagram ha fatto gli auguri di compleanno al secondo amore della sua vita, la Lazio appunto:
TEMPI BELLI – Un lunedì di Festa
Buon compleanno laziali! Embè, che è tutto st’entusiasmo? Era il Crotone eh… a sentire Sky, ieri è stato il giorno del quadrifoglio, botte di chiappa in omaggio per la grande (o presunta grande, direbbero i maligni) che si incaglia contro una piccola volenterosa e catenacciara.
Se Marocchi guarda le partite sull’aggiornatissimo canale livescore.com, dove i numerini vanno sempre tutti al punto giusto ma di immagini neanche a parlarne, non è un nostro problema. La fortuna non è di casa, quando il bacio alla parte bassa della traversa di Biglia finisce inesorabilmente dall’altra parte dell’agognata linea, e un portiere che di cognome fa Festa la festa la rovina sistematicamente: prima a Immobile, poi due volte a Parolo, nel finale in maniera clamorosa a Ciruzzo che comincia a pensare che il feeling con il gol sia passato da crisi a divorzio imminente.
Ma la Festa dei laziali non è sotto una traversa, ma sotto il cielo di una città che ogni nove gennaio si ammanta di biancazzurro. C’è da fare un regalo a quei coraggiosi che sfideranno dopo poche ore il gelo polare per ritrovarsi a Piazza della Libertà, da 117 anni figli di uno stesso sentimento. Ma un regalo non è un regalo se lo si fa da soli: serve un generoso di turno e quello che è stato forse il miglior esterno della scorsa Serie B, sforna un assist che neanche Babbo Natale in persona, in fondo fuori tempo massimo, sarebbe riuscito ad inventarsi.
Bruno Martella meglio di Santa Claus, e stavolta Ciruzzo nostro ha potuto fare davvero Festa. E poco male se le Feste sono appena finite: qui le danze sono appena cominciate, e la Festa vera, per tutti i laziali, è sempre quella che porta una data sola, 9 gennaio. Dal 1900, sempre i primi della Capitale.
Fabio Belli
FORMELLO – Oggi la ripresa. Lulic e Felipe Anderson pronti per la Dea
Come di consueto, dopo ogni partita di campionato, la Lazio si ritroverà questa mattina sul campo di allenamento di Formello per svolgere la seduta di scarico e l’allenamento completo per chi non è sceso in campo (o ha giocato solo una porzione di gara) contro il Crotone. Il riposo è previsto per martedì. Poi la Lazio inizierà a preparare la delicata sfida dell’Olimpico contro l’Atalanta per quello che ad oggi è un vero e proprio scontro diretto per l’europa.
Simone Inzaghi riavrà a disposizione Lulic e Felipe Anderson, squalificati con il Crotone ma dovrà, ovviamente, fare ancora a meno di Keita (impegnato con il Senegal in coppa d’Africa). In infermeria c’è Lukaku, fermo a causa di una ricaduta alla caviglia. Tornerà insieme al gruppo Djordjevic, ancora da valutare Murgia, rimasto fuori dai convocati a causa di un problema muscolare.
117 anni – Il presidente Antonio Buccioni racconta la Polisportiva Lazio
Dieci medaglie d’oro olimpiche, sedici titoli mondiali, ventisei successi europei, cinquecento titoli italiani e oltre mille in campo giovanile. La bacheca della Polisportiva Lazio è carica di gloria: dietro a ogni medaglia c’è un’impresa, un atleta, una storia. Quella della Lazio parte da Ponte Margherita all’alba di un nuovo secolo oggi già vecchio, e compie un percorso che abbraccia e unisce due secoli, certificando l’amore per lo sport di questo sodalizio che ha alla base i valori olimpici dell’Antica Grecia.
La Lazio, come sottolinea sulle colonne de Il Tempo il Presidente Antonio Buccioni, è la più grande Polisportiva d’Europa, un’immensa famiglia di oltre diecimila atleti: “Siamo una catena di affetti. Rappresentiamo una meravigliosa favola, la più bella scritta nella Capitale dal 9 gennaio 1900 a oggi. Nove ragazzi della piccola borghesia e del proletariato romano gettarono il seme che generò un rinnovamento epocale. La nascita della Lazio innescò una rivoluzione in campo sportivo, si passò dalle discipline classiche come la scherma, la ginnastica e la boxe, a discipline moderne come il podismo, il nuoto, il canottaggio che si svilupparono tra Piazza d’Armi e il flume Tevere”.
Il presidente parla con passione di oltre mezzo secolo di vita speso sugli spalti a incitare i colori del cielo: “Lo sport si divide in due categorie. Quello in cui c’è la Lazio, e quello in cui la Lazio non è protagonista: ma devo dire che queste discipline sono poche. La mia vita è cambiata il 19 settembre 1965, era la terza giornata di campionato, la Lazio allenata da Umberto Mannocci affrontava il Varese in casa. Vincemmo due a uno, il primo gol non si scorda mai, e fu quello di Vito D’Amato che sbloccò quella partita che vincemmo per due a uno. Quello fu il mio battesimo da laziale, se devo pensare ad altri gol, i primi mi vengono in mente sono il rigore di Chinaglia contro il Foggia, quello di Lulic il 26 maggio 2013, i gol di Fiorini e Poli in quell’estate tormentata del 1987. Ho esultato tante volte per la Lazio, ma se devo ricordare un momento non posso che andare a Montecarlo. Nel post partita, dopo aver vinto la Supercoppa Europea contro il Manchester United, andai a cena con degli amici al Cafè de Paris: in quel momento come laziale mi sono sentito padrone del mondo, in quel locale si parlava esclusivamente romanesco, sembrava di essere alla Festa de Noantri”.
Onore e gloria, ma anche impegni molteplici e oneri da rispettare in una città che vive anche dal punto di vista sportivo uno dei momenti più bassi della storia: “Viviamo una stagione drammatica. Le risorse pubbliche sono sempre state modeste, e non sono mai riuscite a cogliere l’importanza del momento agonistico. Dopo il Giubileo del 2000 sostanzialmente è stata una catastrofe: abbiamo perso una squadra di pallavolo, la squadra di rugby, c’è stato un ridimensionamento tangibile della squadra di basket. Non è mia intenzione compiere invasioni in campo politico, rivendico il merito di aver sempre tenuto la Lazio lontana dal mondo politico”.
Poche risorse, soltanto lo spirito di sacrificio e il grande senso di appartenenza tiene in vita una realtà sportiva che non ha eguali nel Paese: “Il momento non è dei più semplici, ma arrivano segnali importanti da quella quindicina di realtà che operano fuori dall’essere contenuti dentro una città dello sport perché siamo diventati troppo grossi. Abbiamo trovato vincente la formula organizzativa che si potrebbe chiamare l’iperfederalismo. Abbiamo società legate al centro dal patrimonio immateriale e storico che rappresentiamo, la catena di affetti. Ma giuridicamente, patrimonialmente e gestionalmente operano come meglio credono”.
Nonostante tutti i problemi, i successi non mancano. Lo scorso anno è arrivato lo scudetto Under 20 nella pallanuoto, ma anche l’ennesimo successo olimpico: “Abbiamo accolto con soddisfazione la decima medaglia d’oro olimpica di un tesserato Lazio che è arrivata grazie a Felipe Anderson e alla squadra di calcio brasiliana. Possiamo vantare dieci ori olimpici individuali, cinque nella pallanuoto, tre nel calcio, uno nella scherma, uno nella pallavolo. Nella nostra famiglia oltre ai valori olimpici, abbiamo le medaglie olimpiche”.
Questa mattina la sezione di Atletica Leggera ha organizzato una mini maratona con partenza e arrivo a Piazza della Libertà dove stanotte i tifosi – come da tradizione – attenderanno la mezzanotte per festeggiare il centodiciassettesimo compleanno. Domani la città di Bruxelles onorerà la Lazio facendo indossare una tenuta sportiva biancoceleste al Mannekenpis, statua simbolo della capitale belga: “Qualcosa di buono esce sempre. L’auspicio è quello di mantenere la massima categoria con la squadra di rugby, pallanuoto e calcio a cinque: per noi varrebbe come uno scudetto”.
Girone di ritorno: la Campagna Abbonamenti 2016-17
La nuova campagna abbonamenti per il girone di ritorno stagione 2016/2017, inizierà il 9 gennaio alle ore 16:00 e terminerà il 14 gennaio alle ore 18:30.
L’abbonamento sarà valido dalla gara Lazio – Atalanta del 15 gennaio.
MODALITA’ DI EMISSIONE DELL’ABBONAMENTO
Sarà possibile acquistare la tessera Millenovecento in modalità online attraverso la pagina dedicata del sito www.ticketone.it, seguendo le istruzioni oppure direttamente presso uno dei Lazio Style abilitati (via Calderini, via Prenestina, Parco Leonardo) presentandosi di persona con:
- un valido documento d’identità (passaporto, carta d’identità, carta vidimata oppure tessera sanitaria per gli under 14*)
- una fotocopia del codice fiscale
I possessori della Fidelity Card Millenovecento potranno sottoscrivere l’abbonamento “digitale” presso i Lazio Style 1900 abilitati (via Calderini, via Prenestina, Parco Leonardo), le rivendite Listicket/Ticketone Plus (vedi elenco) e Listicket/Ticketone (vedi elenco), in modalità online (www.listicket.it), e attraverso il Call Center Ticketone 892.101. L’abbonamento “digitale” sarà caricato direttamente sulla Millenovecento, che rimarrà l’unico titolo di accesso allo stadio, ed al momento della sottoscrizione sarà consegnato un “segnaposto” che servirà per identificare la seduta allo stadio.
I non possessori della Millenovecento potranno acquistare un “Voucher Elettronico” attraverso l’emissione della tessera S.S. Lazio Home Card (completa di foto, cognome e nome del titolare e posto assegnato allo stadio) che diventerà il titolo di accesso allo stadio.
La S.S. Lazio Home Card potrà essere sottoscritta esclusivamente presso i Lazio Style 1900 abilitati (via Calderini, via Prenestina, Parco Leonardo) e i punti speciali Listicket/Ticketone Plus (vedi elenco).
Per richiedere la S.S. Lazio Home Card (Voucher Elettronico) è necessario che il titolare presenti obbligatoriamente:
- il modulo di adesione debitamente compilato e firmato (per scaricarlo clicca qui)
- un valido documento d’identità (passaporto, carta d’identità, carta vidimata oppure tessera sanitaria per gli under 14*)
- una fotocopia leggibile del documento d’identità
- n. 1 foto-tessera
- una fotocopia del codice fiscale
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*Per i minorenni deve essere un genitore (o chi ne esercita la patria potestà) a sottoscrivere il modulo e fornire la documentazione sopra indicata.
**Nel caso aderissi ad una promozione verifica sempre che la modalità di acquisto prevista sia compatibile con quella da te scelta.
La lettera d’amore della Tevere parterre – Auguri Lazio
TRIBUTO AL 117° COMPLEANNO DELLA SSLAZIO 1900 TRIBUTO AL POPOLO LAZIALE
Sono certo che ognuno di voi conosca a menadito la storia della nascita della SSLAZIO 1900, con sfumature e sottolineature più o meno evidenti. Dal canto mio potrei raccontare di nuovo la memorabile impresa dei 9 di Piazza Della Libertà, i 9 della fondazione, dall’impavido coraggio, dalla lucida lungimiranza, dalla profonda abnegazione per la realizzazione di un valoroso ideale. Ringrazierò sempre Luigi Bigiarelli e Olindo Bitetti per aver suggerito come colori sociali i colori dell’antica Grecia, madre dei primi giochi olimpici, il bianco simbolo di purezza il celeste di religiosità. E’ dalle parole di Olindo Bitetti che capiamo la motivazione della scelta del nome LAZIO “IO DICO LAZIO PERCHÉ LATIUM è IL TERRITORIO ABITATO DALLE CIVILTA’ LATINE, CHE FONDARONO ROMA IN CUI ESSA AVRA’ SEMPRE DIMORA”.
Grazie per la scelta dell’imponete e importante simbolo, l’aquila della legione romana, insegna tipica dell’impero romano. CONCORDIA PARVAE RES CRESCUNT, nell’ armonia anche le piccole cose crescono questa la filosofia alla base della SSLAZIO 1900. Grazie al Generale Vaccaro per essersi opposto alla fusione con le società minori romane. Dallo scampato pericolo della fusione la storia della Lazio veleggia su rotte definite e nette, tra alti e bassi, rotte in cui storia e leggenda sembrano spalleggiarsi, in cui ciò che sembrava impossibile diventa possibilissimo, dove uomini normali sembrano posseduti e guidati da un valore supremo. Basta pensare ai ragazzi dello scudetto del 74, la banda di scalmanati guidata dal “Maestro” Tommaso Maestrelli che solamente due anni prima militava nella serie cadetta, i ragazzi dei -9 di Eugenio Fascetti ,l’immensa squadra che il 26 maggio 2013 ha vinto il derby dei derby, l’unico derby della storia che ha assegnato un trofeo. Ma la storia e la leggenda sembrano sovrapporsi anche quando la Lazio vive momenti bui e si avverte la necessità di trovare una forza senza uguali, le retrocessioni…i lutti, ero appena nato quando un infame sparò quel maledetto razzo ma provo ancora rabbia per l’uccisione del nostro fratello Gabriele, un omicidio di stato che ancora grida vendetta nonostante la ridicola sentenza data.
RICORDARE IL PASSATO PER CAPIRE IL PRESENTE perché ora che ogni punto di riferimento sembra smarrito e che ogni punto di forza sembra non riconoscersi più tale, ora che il Popolo Laziale non viaggia più unito e compatto, dobbiamo ricordare di essere i destinatari prescelti di un messaggio di coraggio e forza da tramandare. Un messaggio d’amore per una maglia che va oltre il nome di un giocatore, che deve seguire dettami e regole, che non può prescindere da un comportamento esemplare di rispetto verso quella maglia, un messaggio d’amore incondizionato per quei colori e quel simbolo. Dobbiamo essere di nuovo i guardiani del più romantico dei credi calcistici che ci è stato dato in eredità come uno dei beni più preziosi e come tale va difeso. Auguri Società Sportiva Lazio, auguri a tutti coloro che in 117 anni hanno portato in alto il nome della Lazio, auguri al Popolo Laziale con l’augurio che riesca a ritrovare l’unità e la compattezza che l’ha sempre contraddistinto…poi uniti tutti nella stessa direzione…IL BENE DELLA SSLAZIO 1900… Ci vediamo in Piazza della Libertà
LAZIO-CROTONE 1-0 – Immobile guastaFesta!
è proprio il caso di dirlo, Ciro Immobile guasta la sublime prestazione di Festa, portiere del Crotone. Grazie alla rete siglata un minuto prima del novantesimo, l’attaccante non solo si sblocca dopo sette turni di campionato, ma tiene la Lazio in scia di Roma e Napoli, mantenendo a debita distanza l’Inter di Stefano Pioli. Un gol da attaccante vero. Un guizzo che ha scaldato i cuori dei tifosi presenti allo stadio. Una rete che stasera ci farà esultare ancor di più in una Piazza della Libertà gremita perché allo scoccare della mezzanotte, inizierà il “secondo capodanno romano”. Saranno tanti infatti i tifosi che stanotte sfideranno il freddo per celebrare il centodiciasettesimo compleanno della nostra gloriosa società sportiva. Tornando al gol di Immobile, possiamo dire che quella botta calciata col destro, ha anche rovinato la splendida prestazione di Marco Festa, portiere oggi in campo per sostituire Cordaz fermo per squalifica. Sembrava una gara destinata a rimanere bloccata sullo zero a zero, grazie anche a degli interventi di pregio da parte del portiere originario di Montichiari. Come riportato anche dal nostro redattore (leggi qui pagelle di lazio-crotone), le parate del primo tempo, proprio su Immobile e sul tiro di Parolo sono da applausi. Per non parlare poi della botta calciata sempre dal bomber biancoceleste durante i minuti conclusivi. La palla sembrava veramente non voler entrare e gran parte del merito è stato del portiere del Crotone. Per questo e per tanti altri motivi, ecco perché Immobile è stato un… guastaFesta.
Per il Crotone è “Festa” a metà: “Sono felice per la mia prestazione ma dispiace per il risultato”
Ancora una volta un secondo portiere stava per rovinare i piani della Lazio. Grande prestazione, per Marco Festa. Ma non è bastata, la Lazio al novantesimo è riuscita (meritatamente) a trovare la vittoria con il gol del bomber Immobile. Proprio l’estremo difensore del Crotone, ai microfoni dei cronisti presenti in mixed zone, ha commentato la sfida contro i capitolini: “Abbiamo fatto una grande partita, capita troppo spesso che prendiamo gol all’ultimo e questo guasta la nostra prestazione. Adesso guardiamo avanti, lavoriamo per le prossime partite, specialmente in quelle in casa. Venire a Roma a giocare non è facile per nessuno. Noi eravamo qui per giocare la nostra partita, sapevamo che sarebbe stata difensiva cercando poi qualche ripartenza. Purtroppo le partite durano 90 minuti, dobbiamo lavorare sui gol negli ultimi minuti, miglioreremo anche in questo. Se avessi parato il rigore avremmo comunque perso 1-0. Sono felice personalmente, ma poi dispiace perché è sempre il risultato sul campo quello che conta. Salvezza? Difficile, ma ci crediamo tantissimo”.
La gara delle 18:00 – Il Milan come la Lazio – vittoria contro il Cagliari
è da poco terminata la gara delle diciotto fra il Milan e il Cagliari. Gara vinta dai rossoneri grazie a una rete nel finale di Carlos Bacca che, come Ciro Immobile, torna al gol dopo un lungo periodo di astinenza. Il Milan come la Lazio perché anche la compagine rossonera è riuscita ad aggiudicarsi l’intera posta in palio grazie a una rete giunta proprio nei minuti finali (88′). Bacca sfrutta al meglio una mischia in area da cui arriva la zampata di Lapadula che mette il colombiano nelle migliori condizioni per realizzare la rete della vittoria. Con questi tre punti messi in cascina, anche il Milan risponde alle vittorie di Rioma, Napoli e Lazio. Fra poco la gara fra Juventus e Bologna. Per la cronaca però va detto che il Cagliari meritava di più.
Lazio-Crotone: il commento di Mario Sconcerti
Una Lazio priva di Felipe Anderson e Keita vince meritatamente (anche se con molta fatica) contro il Crotone con la decisiva rete di Immobile. Il Crotone ha comunque da recriminare per un fuorigioco a loro avviso inesistente. Di questo ha parlato il giornalista sportivo Mario Sconcerti nella trasmissione “90° Minuto“:
“Keita e Felipe Anderson sono due assenze pesanti per la Lazio, anche se questo Luis Alberto non è andato male, però ovviamente i titolari sono loro. Danno continuità. Il crotone non è questo avversario così abbordabile. Ha fatto sì 13 sconfitte ma 9 con un gol di scarto…E’ un avversario tignoso. Comunque il loro gol era regolare…”
CONFERENZA – Nicola: “Lazio superiore ma quel gol di Rohden…”
Nonostante una sconfitta più che meritata, il Crotone di Nicola ha comunque da recriminare. Gli episodi arbitrali hanno fatto addirittura infuriare la società calabrese e dello stesso pensiero è il tecnico Nicola. Ecco le sue parole in merito rilasciate in conferenza stampa: “La Lazio ha creato diverse occasioni, ma non ha avuto vita facile. Il Crotone è venuto qui per vincere con le proprie armi. L’episodio del gol di avrebbe creato delle difficoltà ai capitolini, poi magari l’avremmo persa lo stesso. Il gol a 4 minuti dalla fine è stato come un infortunio, la squadra si è comportata bene. Anzi, nel secondo tempo ha giocato anche sulle ripartenze come facciamo di solito. Sapevamo però di avere di fronte la Lazio. Siamo una realtà nuova in questo campionato, siamo cresciuti molto. Siamo convinti che i punti di differenza con l’Empoli non sono veritieri, per quello che stiamo facendo vedere sul campo. Partite perse sul finale? Lavoriamo sempre in maniera maniacale, contro giocatori del genere si sprecano sempre il 120% delle forze. Oggi abbiamo preso il gol per un infortunio che accettiamo. Non è facile competere con gente come quelli della Lazio. Cosa manca per fare punti con le big? Bisognerebbe avere 10 anni di Serie A alle spalle, non combattiamo ad armi pari ora. Siamo novelli. In questi mesi siamo cresciuti tantissimo, abbiamo un’identità completamente diversa rispetto all’inizio. Festa? E’ stato molto molto bravo in un paio di circostanze, come sul tiro del secondo tempo su Immobile. Aveva intuito prima che il tiro potesse finire lì, ha fatto una gran parata. Oggi è stato davvero bravo.”
Crotone, il pres. Vrenna non ci sta: “Ci hanno fischiato un fuorigioco inesistente. Voglio rispetto!”
Nonostante una partita dominata dai ragazzi di Inzaghi, il Crotone ha comunque da recriminare. Il presidente dei calabresi è furioso per il fuorigioco sbandierato dal guardalinee. Ecco le sue parole ai microfoni di Radio Rai: “Siamo una società che non protesta mai. Però quando vediamo un episodio come quello del fuorigioco inesistente fischiato a Rohden dobbiamo dire qualcosa. Una squadra come la nostra che si deve salvare e trova anche questi episodi sfavorevoli, poi fa fatica. Penso che ci voglia un po’ più di attenzione anche per noi piccole realtà”.
CONFERENZA – Inzaghi: “Il difficile inizia adesso. Vietato sbagliare con le grandi”
Simone Inzaghi in conferenza stampa ha commentato la vittoria della Lazio contro il Crotone. Queste le sue parole:
37 punti bilancio positivo…
“Chiudiamo il girone d’andata con 37 punti, inaspettata ma meritata sul campo. Nessuno ci ha regalato niente, stiamo lavorando dai primi di luglio. Il difficile inizia adesso, dovremo tenere la guardia alta. Oggi i numeri dicono 18 tiri a 1, un rigore sbagliato, 15 corner, ce la siamo complicata da soli perché non siamo riusciti a segnare prima anche per merito del loro portiere. Il Crotone ha fatto la sua partita, alla fine ci portiamo a casa 3 punti sofferti ma strameriati”.
Luis Alberto e Lombardi?
“Hanno disputato un’ottima gara, così come Kishna e Rossi quando sono entrati. Sono due giocatori che hanno trovato poco spazio finora. Lombardi lo conosco bene, gli è stato annullato un gol che mi pareva buono. Hanno disputato un’ottima gara oggi. Hanno davanti a loro Keita e Felipe Anderson che hanno fatto un gran girone d’andata. Col gol di Lombardi e l’assist di Luis Alberto sarebbe stato il top e avrebbe sbloccato la partita prima, purtroppo l’arbitro ha annullato”.
Che girone di ritorno ti aspetti?
“Sarebbe fantastico ripeterci, ma al di là dei punti dovremmo cercare di essere bravi a non fallire le gare semplici e cercare di non sbagliare contro le prime 4”.
Immobile rigorista?
“Il primo rigorista è Biglia, il secondo è Immobile. Lucas non aveva mai sbagliato. Ora pensiamo a recuperare le energie e a battere l’Atalanta”.
Fabrizio Piepoli
LAZIO CROTONE – Luis Alberto: “Contento di aver giocato dall’inizio ma era più importante la vittoria”
Lazio-Crotone stata anche l’esordio dal primo minuto di Luis Alberto. Lo spagnolo, autore di una prova più che positiva, ha rilasciato le seguenti parole ai microfoni di Lazio Style Radio:
Prima partita dal primo minuti, emozionato? “Sì sono molto contento, soprattutto per la vittoria della squadra. C’era la grande volontà di vincere. Non era facile giocare dal primo munito dopo tanti mesi e non pensavo di giocare così tanto“. Quanto è stato difficile l’ambientamento nel calcio italiano? “Sinceramente non è stato tanto difficile. Sono in una squadra dove ci sono tanti giocatori bravi e ho aspettato la mia chance”. All’ex Liverpool viene chiesto poi se gli piace giocare a sinistra o preferisce un’altra collocazione tattica: “Sì ma il mister mi da molta libertà di manovra. A sinistra ho più alternative. Posso andare sul fondo e crossare o fare assist e posso accentrarmi per sfruttare gli inserimenti dei compagni. Quindi sicuramente a sinistra è congeniale ma ci sono le alternative per far male all’avversario“. Infine gli viene ricordato che alla fine ha fatto un assist alla prima da titolare perché in realtà il gol di Lombardi era regolare: “E’ un peccato per quell’azione per Lombardi però certamente l’importante era vincere. Sono contento di averlo fatto insieme ai miei compagni”.
LAZIO CROTONE – Inzaghi: “Per la Champions ci siamo anche noi!”. Poi sul calciomercato…
Al termine della vittoria last minute contro il Crotone, il tecnico della Lazio Simone Inzaghi ha commentato ai microfoni di Premium Sport la partita: “Abbiamo sofferto perché non siamo riusciti a segnare prima. Abbiamo sbagliato tanti gol e un rigore e la partita è diventata difficile. Chiudiamo il girone con 37 punti, è un ottimo bottino. Siamo soddisfatti, ora continuiamo così”.
Su Immobile tornato al gol dopo 7 gare: “E’ sempre stato importante anche nelle gare in cui non ha segnato. Sono contento che il gol vittoria l’abbia segnato lui, sono contento anche per Rossi che si è meritato questo esordio, ora toccherà a lui mettermi in difficoltà per giocare. Luis Alberto e Lombardi? Hanno fatto una buona gara, avevano costruito il gol che mi pare fosse regolare. Davanti a loro hanno due giocatori come Keita e Felipe Anderson che sono micidiali nell’uno contro uno, ma sono soddisfatto della squadra e di chi ha giocato oggi”.
Il Crotone ha criticato qualche episodio arbitrale dubbio ma Inzaghi sottolinea: “Vittoria strameritata, anche le altre vincono a fatica, noi oggi abbiamo dimostrato di crederci fino alla fine. Abbiamo trovato un Crotone che si è difeso bene contro di cui non era facile giocare. L’ultimo quarto d’ora abbiamo spinto di più alzando la linea ma se Biglia avesse segnato il rigore e l’arbitro avesse convalidato il gol di Lombardi la partita avrebbe preso un’altra piega. La vittoria è ineccepibile”.
Il tecnico biancoceleste difende Biglia: “E’ il nostro capitano, ha fatto una buona gara ma ha sbagliato il rigore. E’ uscito per scelta tattica ma resta un ottimo giocatore. I rigori non li sbaglia solo chi non li tira, oggi è stato sfortunato. E’ il nostro leader indiscusso. Per la Champions ci siamo, abbiamo meritato i 37 punti. Siamo lì e vogliamo rimanerci”. Infine sul calciomercato: “Se ci saranno uscite verranno rimpiazzate ma oggi abbiamo visto che abbiamo sostituti all’altezza”.
Il mister ai microfoni di Lazio Style Radio ha poi ribadito:
“Siamo stati bravi. E’ un ottimo bottino. Nessuno ci ha regalato niente. Potevano esser dei più i gol. Adesso viene il difficile perché c’è girone di ritorno e la Lazio non è più una sorpresa per tutti. La nostra vittoria non fa una piega con un gol nel primo tempo avremmo sofferto di meno. Va bene per la nostra crescita, meno per i tifosi ma a volte è bello anche vincere così“. Immobile dice che ha sentito la fiducia del mister: “Immobile per noi è una certezza. E’ il centravanti della nazionale per noi è un valore aggiunto. Io gli ho detto di stare tranquillo e di continuare così. L’attaccante deve preoccuparsi quando non si crea le occasioni e lui le ha sempre create. Ha trovato sfortuna tra pali, portieri e traverse. Oggi ha trovato il gol, sono contento per lui“. I ringraziamenti di Rossi: “Rossi se lo è meritato con quello che sta facendo in primavera. Avevamo bisogno di un riferimento vicino immobile ha lottato su tutti i palloni, ora sta a lui rimanere con i piedi per terra e far si che l’allenatore lo scelga ancora”. L’Atalanta: “Sarà una sfida difficile ma come oggi in A sono tutte difficili. E’ una squadra in salute che vuole riscattare l’andata. Noi domani faremo scarico e poi prepareremo bene l’Atlanta“. Nel finale c’era un 3-2-5? “Era un 3-4-2-1 avevamo alzato Luis Albero e Milinkovic sotto Immobile allargando Radu e Kishna a fare i 4° esterni poi quando è entrato Rossi abbiamo continuato così insomma, abbiamo fatto bene perché abbiamo giocato palla a terra”. Buona partita di Luis Alberto e Lombardi: “Bravi entrambi ma anche Kishna e Rossi, la loro sfortuna è che hanno Felipe Anderson e Keita che sono importantissimi e che fanno benissimo ma si sono allenati sempre bene. Mi dispiace per loro per il gol annullato perché sarebbe stato gol di Lombardi e assist di Luis Alberto. Sarebbe stato il massimo ma vederli giocare con questo impatto è motivo di orgoglio”
LAZIO CROTONE – Rossi: “L’esordio in A è un’emozione unica. Ancora non ci credo…”
Lazio-Crotone non ha portato solo i tre punti ma anche l’ennesima emozione per un giovane della primavera. Arriva il debutto in Serie A del bomber della primavera, Alessandro Rossi. Ecco le sue parole rilasciate ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3: “Ancora non mi sembra vero, ho vissuto un ho vissuto un sogno. Sono contento perché sono entrato e abbiamo vinto. Se me lo aspettavo? Bè sì perché mancavano molti davanti poi sto facendo bene ed ecco che è arrivato questo premio“.
Ha dato il suo contributo: “L’importante è che il gol sia arrivato e con esso anche 3 punti importanti che fanno comodo. Dopo la sosta, in cui le squadre si assestano, non è facile vincere“.
La dedica: “Lo dico a tutte le persone che mi sono vicino sopratutto a mia madre che mi ha dato sempre la forza di combattere. Cosa dico al mister? Al mister faccio un gigante grazie, mi conosce da anni, crede in me e mi insegna tanto. Grazie anche per il regalo di oggi oltre agli anni passati e alla crescita dovuto al suo metotodo di allenamento”.
L’emozione di sentire la parola “ENTRA”: “Per 2 minuti ho sentito tutto offuscato. Non mi sembrava vero, poi ho collegato che da piccolo sognavo questa cosa quindi ho cercato di metterla da parte ed entrare per fare quello che so fare meglio. E’ un punto di partenza oggi? Sicuramente è anche un obiettivo, ma è anche un punto di partenza. E’ da qui che voglio cominciare a fare una grande carriera con questa maglia”.