Home Blog Pagina 2330

Rocchi nostalgico sui derby e poi parla di Inzaghi

Ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM è intervenuto l’allenatore della Lazio categoria Giovanissimi Provinciali Fascia B classe 2004, ed ex attaccante biancoceleste, Tommaso Rocchi.

“Sono molto contento della mia nuova carriera da allenatore. Mi piace il modo nel quale mi rapporto con i ragazzi, provo a trasmettergli tutta la mia esperienza. Per tanti anni sono stato un calciatore ed il campo è rimasto una cosa bellissima, seppur in maniera diversa. Preparare le partite in questa nuova maniera mi piace molto. Da allenatore c’è una visione diversa. Quando sei calciatore pensi a dare il massimo negli allenamenti e nelle partite pensando un po’ più egoisticamente, mentre l’allenatore deve sapersi rapportare con l’intero contesto. Bisogna fare altre valutazioni, ma conoscendo e avendo giocato a certi livelli porto le mie idee e la mia esperienza. Quest’ultimo bagaglio rappresenta un vero e proprio vantaggio per me”.

Sull’attuale tecnico biancoceleste: “Inzaghi è un ragazzo che sa quello che vuole e quello che fa, lo sta trasmettendo alla squadra. Alcune situazioni di gioco, come le ripartenze e alcuni cambiamenti tattici, le sta insegnando bene. Ha iniziato con i giovani e ha avuto la possibilità di arrivare in prima squadra e di ottenere buoni risultati. Il tecnico piacentino prepara ogni partita nel migliore dei modi, considerando le squadre avversarie. Mette i suoi ragazzi nelle migliori condizioni per far esprimere loro al meglio. E’ molto attento e capace nel fare le scelte prima e durante le partite. Penso che in questo inizio di campionato lui sia stato bravo a pensare partita dopo partita e a lavorare sugli errori verificatisi”.

L’attenzione si sposta sulla stracittadina del 4 dicembre: “Il derby è una partita diversa e particolare, ma in questo momento la Lazio sta facendo bene e deve continuare a pensare partita dopo partita, facendo il meglio a Palermo. Non devono pensare al derby perché un risultato positivo al Barbera renderebbe più facile la settimana pre derby. Penso che la partita contro la Roma sia a parte, a prescindere dalla zona di classifica. Io non avevo riti scaramantici prima di questa partita, ma quest’ultime nascevano da soli. Ero automaticamente più voglioso nel fare le cose per quanto era importante la partita. Si deve dimostrare sul campo chi merita la vittoria. Se potessi rigiocherei tutti i derby.

In chiusura sugli obiettivi stagionali: “La squadra ha un’organizzazione e una struttura importante, l’obiettivo dei biancocelesti è l’Europa. Ad oggi è una delle squadre che può giocarsi fino alla fine sia l’accesso in Europa League, sia in Champions League. Vedendo la classifica la Lazio potrebbe arrivarci, ma le stagioni sono fatte di episodi. La strada però è quella giusta e crederci è uno stimolo in più, è giusto farlo”.

INFERMERIA – Ecco (finalmente) il comunicato della Lazio su Marchetti, de Vrij, Lukaku e Luis Alberto

Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che l’atleta Federico Marchetti ha riportato una lesione elongativa a carico del terzo medio gemello laterale sinistro. Domani sarà sottoposto a nuovi accertamenti strumentali per quantificare il suo recupero.

Entesopatia all’adduttore sinistro per l’atleta Luis Alberto il quale ha già iniziato il trattamento riabilitativo specifico.

Per quanto riguarda Jordan Lukaku è previsto il suo rientro in gruppo per gli allenamenti.

Infine Stefan de Vrij prosegue il trattamento specifico riabilitativo ed è previsto il suo graduale e progressivo rientro in gruppo.

LAZIO SOCIAL – Inzaghi riabbraccia Couto: “Di nuovo insieme, come ai vecchi tempi”

AGGIORNAMENTO ORE 19 –  I due campioni d’Italia del 2000 Simone Inzaghi e Fernando Couto si sono rivisti, in memoria dei vecchi tempi, al centro sportivo di Formello dopo parecchio tempo. La società biancoceleste sui vari social ha voluto immortalare l’incontro tra due importanti giocatori della storia recente della Lazio: “Di nuovo insieme, come ai vecchi tempi“. Di seguito il tweet

Mentre tutta la squadra si riposa Inzaghi non smette mai di lavorare. Oggi però c’è stato un felice ritorno sia per la storia della Lazio che per il mister che ha accolto a Formello il suo grande amico, nonché ex compagno di squadra Fernando Couto.

ROMA – Brutte notizie per i tifosi giallorossi

L’ex capo della Procura Federale della FIGC, avvocato Mario Stagliano, dopo gli incidenti e gli scontri avvenuti domenica pomeriggio tra tifosi giallorossi e polizia al termine della gara persa dalla Roma con l’Atalanta ha dichiarato: Da quello che so’ mercoledì l’Osservatorio, in seguito agli episodi di Bergamo, punirà la tifoseria giallorossa con il divieto di andare in trasferta per tutto l’anno.

Se fino a poco tempo fa quello delle barriere dell’Olimpico poteva essere un argomento discutibile oggi è una questione da dimenticare. L’assenso alla trasferta dei tifosi giallorossi alla partita di Bergamo dopo due anni che veniva vietata, come scrive La Repubblica, era stata un’apertura di fiducia che i sostenitori ospiti non hanno saputo accogliere e, anzi, ha portato solo guai: 5 feriti tra polizia e steward, 500 romanisti fermati per accertamenti e le immagini di alcuni esagitati che cercano di forzare un cancello lanciando petardi verso la polizia. Immagini che sono arrivate anche sulle scrivanie del Ministero dell’Interno. Gli scontri di Atalanta-Roma non solo cancellano definitivamente l’ipotesi della rimozione delle barriere in curva ma rischiano di portare anche altre conseguenze, persino più pesanti. Tra domani e il giorno successivo, infatti, l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive si riunirà per decidere eventuali sanzioni. L’ipotesi è il divieto delle trasferte per i tifosi romanisti, forse fino a fine stagione.

 

Lopez: “Quest’anno si può sognare. Inzaghi? Benedetto quel giorno che Bielsa…”

Per commentare l’andamento della squadra di Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il doppio ex Antonio Lopez: “Andai al Palermo dopo essere stato alla Lazio. E’ una città stupenda ma piansi quando andai via da Roma. E’ stata dura allontanarmi dalla Lazio. Credo che Zamparini abbia fatto un grande lavoro da quando è arrivato, regalando grandi soddisfazioni alla piazza. Palermo si merita la Serie A. Nestorovski è un buon attaccante, gli altri calciatori rosanero non possono far paura ai biancocelesti. La squadra di Inzaghi però deve approcciarsi bene mentalmente, non può aver vinto la partita prima di giocarla. Sono d’accordo con Inzaghi, giocare alle 12:30 sarà difficile. Per i calciatori è deleterio giocare prima delle 15:00. Credo che i calciatori, soprattutto quelli tecnici, non siano felici di giocare in questo orario. In quell’orario la partita viene falsificata, non è reale. De Zerbi non ha i calciatori giusti per proporre il suo calcio offensivo. In Serie A queste tattiche non puoi permettertele. Diamanti è un bel giocatore, ma sperare in lui è troppo poco. Servirebbe più collaborazione dai suoi compagni per far bene. Ora tutti sono innamorati di Felipe Anderson. Il merito è di Inzaghi che entra in campo e ha fiducia nei suoi ragazzi. Spero che sia di buon esempio, perché giocatori come il brasiliano o Keita non si possono trascurare. Sono felicissimo che Felipe stia giocando bene, ma bisogna fare una statua a Simone Inzaghi. Benedetto sia il giorno che Bielsa ha deciso di non venire alla Lazio. Abbiamo affrontato Milan e Juventus nel momento sbagliato. In campo non c’era la formazione che gioca oggi. Il tridente biancoceleste ora è meraviglioso. Abbiamo regalato la vittoria al Milan. Ora c’è il tempo per preparare bene le partite contro la Juventus e il Milan, sarà un momento migliore per noi. Ci sarà un ciclo di partite difficili, si capirà il vero valore della Lazio. La squadra biancoceleste ha un potenziale veramente elevato. Wallace è felice ed è un grande giocatore, in difesa nonostante l’assenza di Bastos e de Vrij, sta facendo la differenza. Ci possiamo divertire quest’anno, rientreremo nella corsa per la Champions League. Rispetto alle altre squadre abbiamo un trio, nel reparto offensivo, che è letale”.

 

QUI PALERMO – Lazio ultima spiaggia per De Zerbi

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, dopo la sconfitta con il Bologna, ha riunito in assemblea il ds Faggiano e il tecnico rosanero De Zerbi, al quale ha comunicato un ultimatum: se domenica i siciliani perderanno anche contro la Lazio l’allenatore verrà sollevato dall’incarico. A quanto riportato da Calciomercato.com il prescelto per la sostituzione sembra essere ancora una volta il tecnico del Ravenna, Davide Ballardini, al quale il presidente Zamparini fa sempre ricorso quando la situazione è critica per poi allontanarlo sostituendolo a sua volta.

 

Siviglia: “Inzaghi è come un pilota che conosce alla perfezione il suo mezzo”

L’ex difensore ed attuale tecnico della Primavera della Ternana, Sebastiano Siviglia, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia. L’ex centrale biancoceleste ha parlato della sua squadra, si è sperticato in elogi nei confronti dell’allenatore della Lazio Simone Inzaghi e ha parlato dell’incontro di domenica a Palermo.

Sull’esperienza a Terni: “Quello di Terni è un ambiente tranquillo, qui si possono far crescere bene i giovani. Se la Lazio continuerà a mandare qui i suoi ragazzi farà benissimo. Germoni e Palombi si sono adattati alla grande: il primo è subito diventato titolare conquistando tutti, il secondo ha avuto qualche problema ma ora sta crescendo. E’ un gran bell’attaccante, può arrivare in doppia cifra”.

Su Simone Inzaghi: “Intorno a Simone c’è grande sinergia. Ma non poteva essere altrimenti. Sono tanti anni che è a Roma. E’ come stare al box della Ferrari, guardarla sempre, studiarla negli anni, conoscerne ogni sfaccettatura. E quando ti chiamano a guidarla conosci tutto di quella macchina. Lui si è messo alla guida e ha iniziato subito a condurla alla grande. Con il gruppo c’è stata una grande empatia sin da subito. Tutti i giocatori rispondono bene. Mi aspetto che anche il magazziniere, Walter Pela, entri in campo e faccia gol. Quando hai il gruppo che risponde, puoi fare molta strada”.

Sulla difesa biancoceleste: “Ora ci sono giocatori di buon livello. de Vrij è un leader, partirei da lui in campo e farei girare gli altri al suo fianco. Wallace è un buon difensore, in più ora ha trovato sicurezza. Ha grandi capacità fisiche, una buona tecnica di base e sta crescendo sotto il profilo della personalità. E’ stato bravo a saper cogliere al volo l’opportunità di giocare, davvero un ottimo acquisto. Per certi versi mi ricorda Cribari.

Su PalermoLazio: “Non sarà una partita facile. Credo che si possa rischiare schierando Felipe Anderson, nel suo ruolo non è facile prendere un ammonizione. L’importante è che non si tolga la maglia in caso di gol”.

 

Il ct del Belgio Martinez: “Lukaku? Spero di rivederlo presto”

Ancora fermo ai box, il terzino sinistro della Lazio Jordan Lukaku, per un infortunio alla caviglia ottenuto con la nazionale belga lo scorso 7 ottobre, ma non solo Inzaghi aspetta il ritorno della freccia mancina. Infatti anche il ct dei Diavoli Rossi, Roberto Martinez rivela, ai microfoni di lesoir.be : “A dicembre farò un viaggio in Italia, sarò a Roma per vedere Nainggolan e Jordan Lukaku, spero di vederli in campo. Mi interessano anche Praet e Kums

Infantino : “Idee per rivoluzionare il calcio”

Il presidente della FIFA Gianni Infantino ha parlato a Le Parisien, riguardo i Mondiali in Russia 2018 e sulle nuove tecnologie che entreranno a far parte del nuovo regolamento: “Ero molto scettico sul VAR, perché avevo paura che il video potesse avere un impatto sulla fluidità del gioco. Mi sono reso conto che non è così. A marzo 2018 decideremo per quel che riguarda un arbitro in postazione video per i Mondiali“.

Sulle altre innovazioni tecnologiche: “Abbiamo anche valutato l’autorizzazione di un quarto cambio durante i tempi supplementari. In più c’è un dossier sui giocatori che protestano attorno all’arbitro e non è possibile vederne cinque che gli gridano contro“.

Conclude poi con la regola del fuorigioco: “Ci sono dei sistemi GPS estremamente precisi che potrebbero aiutare. E si potrebbe decidere di applicare il fuorigioco negli ultimi 16 metri. Alla FIFA sto lavorando con leggende del calibro di Marco van Basten e Zvonimir Boban con i quali ci confrontiamo“.

Al via il nuovo mini abbonamento. Canigiani spiega i dettagli

Il responsabile del marketing biancoceleste Marco Canigiani è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Radio.

“E’ partita da poche decine di minuti la mini campagna abbonamenti valida per le gare contro Roma, Fiorentina e Crotone. Ieri, invece, è partita la vendita dei tagliandi per assistere al derbyIl mini abbonamento è un’opportunità importante sia economicamente, sia perché in questo modo è possibile aggiudicarsi un posto in Tribuna Tevere per il derby, rappresenta una modalità in più per acquistare un tagliando in un settore che ha subito delle limitazioni nella vendita. Solo i possessori della Fidelity Card 1900 possono acquistare due biglietti per la Tevere. Il mini abbonamento lo possono sottoscrivere tutti; chi è in possesso della Fidelity Card 1900 può caricare direttamente l’abbonamento elettronicamente in tutte le ricevitorie. Per chi non fosse, invece, in possesso della Fidelity Card 1900 è comunque possibile sottoscrivere il mini abbonamento attraverso il voucher elettronico, solo nei punti vendita Lazio Style e nelle ricevitorie abilitate. Ci sono promozioni per ragazzi Under 16, per le donne e gli Over 65. Stiamo facendo un grande sforzo affinchè la squadra possa ricevere un ulteriore sostegno”.

L’ex ds del Palermo Foschi parla di Inzaghi e Tare

Rino Foschi, ex ds del Palermo dal 2000 al 2008 e ora al Cesena, parla ai microfoni di Radio Incontro Olimpya sulla partita di domenica: “Non sottovaluterà l’impegno. I biancocelesti dopo diverse vicissitudini sta confermando con Inzaghi, tecnico all’altezza, tante qualità. È una sorpresa per modo di dire. Calcio da grandi e buonissima classifica. Vedendo la mentalità dei capitolini non credo prenderanno”.

Con Tare invece rivendica una grande amicizia e reciproco rispetto: “Un grande. Non ho parole. Lotito è molto contestato e conosciamo i suoi modi. Tare non è mai sulle prime pagine e da anni, senza essere in prima fila, sta facendo un lavoro spettacolare. Un personaggio che lavora giorno e notte come pochi direttori sportivi. Ho un ammirazione per lui pazzesca. Non fa il grande salto perché lui è così. Fa quello che gli dice la testa alla Lazio. Prima o dopo l’occasione gli capiterà. Non lo vedi ma c’è sempre”. Ma non solo,  i due si scambiano consigli su possibili acquisti e parlando di Kessie, il giocatore atalantino andato a segno contro la Roma nella partita di domenica: “A Tare lo consiglierei in amicizia. Lo conosce già. Lui conosce tutti, anche quelli che servono per il Cesena. Sono io che solitamente chiedo a lui. Lo chiamo proprio. Poi è normale che ogni tanto faccia anche qualche passo falso. Non è un mago, è un grande professionista. Non sta nei salottini e neanche nei salottoni”.

La sua attuale squadra, il Cesena, milita in serie B ed è penultima, alla domanda su qualche rinforzo dalla primavera biancoceleste risponde così :“Ce ne sono diversi. Se dovessi aver bisogno sono convinto che Tare mi darebbe una mano. Ha fatto così con Filippini. È giovane che può tranquillamente fare la Serie B – mentre sui gioielli laziali -. Keita sta facendo molto bene, calciatore già pronto e straordinario anche per grandissimi livelli. Anderson ha avuti picchi importanti senza grande continuità. Ora sta tornando ad alti livelli. L’altro cresce paurosamente. Chi lascio andare, sbaglio”.

Sulla sua vicenda che lo ha visto tornare a Palermo solo per 15 giorni afferma: “Questa estate mi ero riavvicinato ai rosanero. Dopo tanti anni volevo ripetermi e fare ancora bene ma non c’erano le condizioni per far questo. Conosco Zamparini. Mi sarebbe piaciuto essere al suo fianco, ma solo al suo. Non faccio nomi ma quando mi sono accorto che non sarei stato il Foschi di allora non ho voluto andare avanti”.

LAZIALI FUORI PORTA – Palombi non si ferma, Mauricio non perde il vizio…

0

Nuovo appuntamento con Laziali Fuori Porta, la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri ( Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Gubbio), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

SERIE A

Berisha: continua a stupire l’Atalanta di Gasperini, che stavolta batte in rimonta la Roma di Spalletti per 2-1 grazie al rigore siglato allo scadere da Kessie. Prova non troppo positiva per Etrit Berisha, il quale non può nulla sul rigore calciato da Perotti, ma sembra sempre troppo incerto nelle uscite, o meglio, non esce mai, anche quando bisognerebbe farlo, come proprio in occasione del rigore. Comunque due buoni interventi su Salah, e Atalanta  che vola appaiata alla Lazio a quota 25 punti.

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: buon pareggio esterno per la Salernitana, che impatta sul campo del Latina per 1-1. Al gol dei padroni di casa di Scaglia risponde Coda nel finale. Discreta prova per Ronaldo, che torna tra i titolari dopo molte settimane passate in panchina: nel primo tempo cerca di farsi vedere con maggiore frequenza, anche perché la Salernitana gioca di più in quella zona del campo, rimediando un giallo al minuto 29. Nella ripresa cala e ha anche delle colpe, da dividere con Della Rocca, nell’occasione del gol del momentaneo vantaggio dei pontini, quando Scaglia sfugge e comodamente sotto misura conclude in rete. Ancora out per gli impegni con il Brasile Under 20 Luiz Felipe Marchi.

Guerrieri: nel monday night di Serie B tra Trapani e Spal, la squadra di Cosmi rimanda ancora una volta l’appuntamento con la vittoria. Al ‘Provinciale’ di Trapani infatti il posticipo finisce 1 a 1. Un risultato che non serve molto ai padroni di casa, sempre ultimi in classifica. Incolpevole Guerrieri in occasione del vantaggio della Spal con Antenucci che sfrutta il passaggio di Schiattarella con un tiro di prima sul primo palo che fredda l’ex portiere della primavera biancocelste. Ad inizio ripresa è però un altro Trapani. E Petkovic trova subito il pari su rigore. 

Crecco: vittoria di misura per l’Avellino, che al Partenio batte il Pisa di Gattuso in uno scontro salvezza importantissimo. Nuovamente titolare Luca Crecco, il quale viene schierato ancora nel ruolo di terzino sinistro, posizione in cui il classe ’95 non riesce ad esprimersi ad alti livelli: troppo impegnato ad arginare gli attacchi toscani, non riesce quasi mai ad arrivare sul fondo e a rendersi pericoloso. Molto meglio nel secondo tempo, quando viene spostato nel ruolo di mezzala.

Filippini: il Cesena capitola sul campo dello Spezia, e la situazione dei romagnoli, penultimi, comincia seriamente a preoccupare il tecnico Camplone, alla terza panchina con i bianconeri dopo l’esonero di mister Drago. 1-0 il risultato per i padroni di casa, grazie alla rete capolavoro messa a segno da Sciaudone in sforbiciata. Non convocato Lorenzo Filippini, alle prese con qualche problema fisico.

Palombi e Germoni: seconda consecutiva da titolare e secondo gol di fila per Simone Palombi che apre le marcature nella netta vittoria casalinga della Ternana sull’Entella. 3-0 il risultato finale per le Fere di Benny Carbone. L’attaccante romano segna al primo pallone toccato, confermando il suo stato di grazia e la sua bravura nell’aspettare pazientemente il suo momento. Sostituito al minuto 65 da Di Noia. Buona prova anche per Luca Germoni, costretto però sulla difensiva da Costa Ferreira. Nel primo tempo va in difficoltà anche perché si fida troppo del terreno pesante. Meglio nella ripresa, quando la gara per la Ternana si era già incanalata sui giusti binari.

LEGA PRO

Rozzi: nuovo cambio di panchina per la Lupa Roma, con il ritorno di David Di Michele. Ritorno amaro per l’ex attaccante dell’Udinese: i romani vengono sconfitti dal Renate con un secco 2-0. Ancora fuori dalla lista dei convocati Antonio Rozzi.

Pollace: seconda vittoria consecutiva per il Gubbio, che espugna 0-2 il campo del Fano, portandosi in quinta posizione del girone B di Lega Pro, pari merito con Ancona e Parma. Dopo due turni da titolare torna in panchina, e ci si accomoda per tutti i 90 minuti, Gianluca Pollace.

RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia

Mauricio: non si ferma lo Spartak Mosca di Carrera, che batte di misura tra le mura amiche l’Amkar, grazie a una rete allo scadere di Glushakov. Torna tra i titolari Mauricio, schierato al centro della difesa dei moscoviti. Il brasiliano offre una prova solida, sfoderando la specialità della casa, il cartellino giallo, rimediato al minuto 69- Sostituito a 10 dalla fine.

PRVA HNL Croazia

Elez: si ferma l’impressionante corsa del Rijeka, questa volta bloccato sullo 0-0 in casa del Belupo. Rijeka che mantiene comunque saldamente la testa del campionato croato, grazie anche al contemporaneo pareggio della Dinamo Zagabria, che rimane distante 6 lunghezze. Sempre titolare e tassello inamovibile della difesa Josip Elez, che guida la retroguardia della squadra di Fiume all’ennesimo clean sheet stagionale.

SUPERLIGAEN Danimarca

Oikonomidis: bella prova di Chris Oikonomidis, nonostante l’Aarhus esca sconfitto dal campo del Nordsjaelland. 3-2 il risultato finale per i padroni di casa. L’australiano, schierato esterno sinitro a centrocampo, si rende protagonista del match sfornando l’assist per il momentaneo vantaggio di Stage con un preciso cross mancino. Esce al minuto 70, con la squadra sotto per 3-1.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: perde il Lugo, che esce sconfitto per 3-1 dal campo del Girona, confermando che la vittoria risicata sul Rayo Vallecano della scorsa giornata era solo un fuoco di paglia. Poca gloria per Brayan Perea, che entra in campo al 76esimo, con il risultato fermo sul 2-1, senza riuscire a lasciare il segno.

Giulio Piras

Parte 2 – Le promesse di Diaconale sullo Scudetto del 1915, mercato e obiettivi stagionali

Ecco la seconda parte dell’intervista del responsabile della comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale:

Quest’anno la Lazio ha dato un sostegno tangibile alle zone terremotate. Continuerete a dar seguito a queste iniziative di solidarietà, magari allargando il campo oltre al sisma che ha duramente colpito il Centro Italia?
“Queste iniziative sono fondamentali all’interno di una società. La Lazio ha una tradizione storica che la porta ad essere la più antica della Capitale, che la pone ad essere tra le più storiche del panorama europea. Credo debba continuare a svolgere iniziative a supporto dei fattori di sostegno a favore delle popolazioni svantaggiate di ogni parte del mondo. Credo che la società si stia muovendo in questa direzione e l’attività svolta anche per volere diretto da parte del presidente Lotito in favore di Amatrice credo che ne sia un segnale concreto”. 

Tornando alle cose di campo, la Lazio piace e permette di sognare. Adesso che si sta ritrovando unione e compattezza è il momento di non rompere questo giocattolo, visto che iniziano ad essere tante le voci di mercato fastidiose che seminano incertezza e paure. Possiamo smentire che la Lazio voglia cedere i suoi big a gennaio?
“Smentire che la Lazio voglia svendere o cedere i suoi big è scontato. Le voci lasciano il tempo che trovano, bisogna attenersi ai fatti. Al momento non ci sono indicazioni per il mercato di gennaio, il calciomercato deve essere vissuto come un’opportunità. La permanenza di calciatori come Biglia e Keita rappresenta la volontà di società ed allenatore. Solo un’offerta davvero scandalosa e fuori mercato potrebbe cambiare le valutazioni, ma l’obiettivo non è fare cassa e riportare la squadra a centro classifica, ma esattamente il contrario e riportare il più in fretta possibile la Lazio verso l’alta classifica che le compete. Le esigenze della società possono aver anche portato a determinati sacrifici, ma la società è sempre cresciuta e vuole lottare per obiettivi sempre più ambiziosi. Seminare il panico e parlare di big ceduti può creare clamore ed attenzione mediaticamente, ma poi bisogna raffrontarsi con la realtà dei fatti”.

La vicenda sullo Scudetto del 1914/1915 sta arrivando ad una fase culminante. Come si sta muovendo la Lazio e che posizione sta assumendo in merito, per quello che è un volere popolare come stabilito dalla petizione e dalle 33.000 firme raggiunte?

“Ci sono tre livelli da valutare. Innanzitutto quello Scudetto è sacrosanto, lo hanno dimostrato le carte. In seconda battuta ritengo che quello Scudetto la Lazio lo abbia già moralmente acquisito. Nella stele che abbiamo inaugurato il 4 novembre, nel giorno dei caduti, non siamo riusciti ad inserire neppure tutti i nomi dei ragazzi laziali che hanno dato la vita per la Patria. Il terzo livello riguarda i rapporti istituzionali. Il presidente Lotito fa parte del Consiglio Federale come consigliere. Come società vogliamo quello Scudetto e lo rivendichiamo, ma Lotito deve essere giudice terzo nella vicenda. Essendo il presidente molto rispettoso verso la legalità si muove con grande cautela, ma senza ombra di dubbio lotteremo per avere ciò che ci spetta”.

Da laziale, quali sono i tre momenti più belli vissuti nella sua vita?
“Ognuno ha i suoi, il primo l’ho vissuto da bambino, quando mio padre trasferito per lavoro a Padova mi portò a vedere la Lazio giocare. In una scuola in cui venivo massacrato per il mio accento romano, il tifo per la Lazio era un fattore ancor più distintivo. Tra l’altro la Lazio, pur subendo la forza del Padova di Nereo Rocco, vinse segnando in contropiede con Selmonsson e fui l’unico laziale sugli spalti ad esultare. Poi l’anno magico, lo Scudetto del 1974 con Maestrelli e Chinaglia e quindi la Lazio di Fascetti. Il gol di Poli contro il Campobasso, che fece svanire l’incubo di piombare in un baratro da cui difficilmente la squadra sarebbe riemersa. Anche quella fu una Lazio eroica”.

Parte 1 – Diaconale su Lotito, le barriere in curva ed il mini abbonamento

Il responsabile della comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per affrontare diverse tematiche riguardanti il mondo Lazio. Ecco le sue parole:

Che clima e che situazione aveva trovato una volta arrivato a Formello?
“Ho trovato un clima buono in verità, non vengo da un’esperienza sportiva nel mio passato. Al momento sono consigliere di amministrazione della Rai e continuo a fare un giornale politico come L’Opinione. Pensavo di trovare una situazione più tesa e complicata, invece ho scoperto che all’interno della squadra c’è un clima molto buono, con una partecipazione sentita da parte di tutti i giocatori ad un’avventura che mi sembra stia andando più che bene, con una compattezza ed una lealtà reciproca che non mi aspettavo di trovare. Grandi in questo senso sono i meriti dell’allenatore. Simone Inzaghi si sta comportando benissimo, in maniera molto accorta, misurata e intelligente senza rinunciare ad un pizzico di audacia, perché puntare su così tanti giovani non era affatto scontato. C’è poi l’azione di un vero professionista come Angelo Peruzzi e di una società che può essere contestata quanto si vuole, ma che ha portato questa società da un abisso nel quale sembrava destinata a finire, ad una stabilità che ne fa una delle realtà più solide del panorama calcistico nazionale. Di questo bisogna dare atto al presidente Lotito e a tutti i suoi collaboratori, a partire dal direttore sportivo Igli Tare, che quest’anno in particolare ha messo in mostra grande acume in sede di campagna acquisti. Mi sono inserito in punta di piedi in questa famiglia, rendendomi conto di quelle che sono le necessità ed aprendo la società alla comunicazione e al dialogo”.

In termini di comunicazione la Lazio è tornata ad essere più considerata dopo anni di chiusura al mondo esterno. Perché in passato non è stato così?
“Me lo sono domandato il perché e mi sono dato anche delle risposte. Va detto che la Lazio ha vissuto negli ultimi anni per lungo tempo in una sorta di stato d’assedio. Le responsabilità di questa situazione vanno a mio avviso divise equamente. Di certo una contestazione così forte, quasi perenne, porta anche a blindarsi in un fortino da cui non si ha poi tanta possibilità e neanche voglia di uscire. Sto lavorando in questo senso aiutato anche dai risultati sul campo, che sono determinanti per creare un clima diverso. La gente lentamente inizia a tornare allo stadio, attorno alla società e alla squadra si avverte un entusiasmo che un anno fa pareva del tutto impensabile. A fare la parte determinante in questo sono però i giocatori in campo, la comunicazione in questo senso può aiutare, ma non è decisiva”.

Situazione-stadio. Il mini-abbonamento è un primo passo importante per agevolare i tifosi. Anche l’iniziativa degli Under 14 a 1 euro era parsa un’idea vincente. Ci sarà modo nelle prossime partite di riattivare questa bella iniziativa?
“Io credo che sia un’iniziativa che possa essere ripresa, ma dipende anche dalle decisioni che prenderà il marketing e chi è preposto a fare queste scelte. Una politica di riavvicinamento e di agevolazioni di questo tipo mi sembra comunque già avviata, ma al di là dei prezzi, che sicuramente incidono, il problema dello stadio credo sia di clima generale. Si deve ricreare un clima di festa che consenta alle famiglie di tornare e che possa eliminare ogni tipo di rischio di incidenti e di pericoli per la sicurezza. Credo che questo sia il primo dei fondamentali fattori che possano riempire di nuovo gli spalti. A contribuire allo svuotamento dello stadio, che riguarda l’Olimpico in particolare, ma tocca tutti gli impianti italiani, ha contribuito il clima generale di preoccupazione per le condizioni di sicurezza in Europa. Tensioni che per troppo tempo si sono viste all’interno degli stadi. Mi sembra che ci sia un’inversione di tendenza che al momento può essere valutata positivamente”.

Ci sono però anche problemi logistici importanti. Parcheggiare a chilometri di distanza fa diventare difficoltoso portare allo stadio anziani e bambini. In altre città prefiltraggio e controlli sono molto meno invasivi rispetto a quelli allo stadio Olimpico.
“Che ci siano delle oggettive difficoltà per entrare allo stadio è ovvio e nessuno lo può nascondere. Sono difficoltà che nascono da due fattori. Uno generale di sicurezza e di ordine pubblico, riguardo al quale non si può far altro che riconoscerle e prenderne atto. L’altro fattore riguarda le condizioni particolari dello stadio Olimpico, unico nel panorama italiano che ha costretto chi si occupa di sicurezza a prendere misure che rendono difficoltoso l’accesso all’impianto. Le particolarità della struttura creano problemi che a San Siro, a Milano, non si creano. Lì esiste quella separazione delle curve che a Roma è stata imposta dopo alcuni casi come gli incidenti in Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, vicende che hanno portato a una serie di misure a causa di uno stato d’allarme lanciato anche dagli ultimi incidenti verificatosi a Bergamo coi tifosi della Roma”.

Per una società come la Lazio queste restrizioni rappresentano però anche un grave danno sul piano economico:
“E’ un danno che purtroppo va sopportato per la garanzia di un ordine pubblico tranquillo. Di fronte a queste ragioni non ci si può ribellare, ma bisogna prenderne atto e mitigare il più possibile i disagi che si possono verificare. Tifosi e società, stabilendo un rapporto sempre più stretto, possono ovviare a tanti problemi. E’ il clima generale che può produrre situazioni positive”.

In questo momento quali sono le idee della società per tutelare i tifosi?
“Da questo punto di vista la società può dare la propria collaborazione alle autorità della pubblica sicurezza. La linea della società è ed è sempre stata quella del rispetto della legalità nel rispetto a sua volta dei diritti dei tifosi. Si possono realizzare progetti per ovviare al problema dei parcheggi, con l’eventualità di istituire queste navette. Per questo però, ribadisco, serve un clima di collaborazione tra società, autorità pubblica e tifosi”.

Clicca QUI per leggere la seconda parte dell’intervista

Lazio, ci siamo per il rinnovo di Biglia: ecco i dettagli

0

Sembrerebbe essere arrivata ad una svolta la questione legata al rinnovo con la Lazio di Lucas Biglia. Secondo quanto riporta infatti l’edizione odierna de Il Tempo, la firma dell’argentino dovrebbe arrivare entro Natale. L’incontro tra il giocatore e il suo entourage e la società sarebbe  stato già fissato e dovrebbe ratificare un accordo per altri 3 anni a circa 3 milioni di euro a stagione. Una cifra ben più elevata di quelle offerte finora da Lotito per l’ingaggio di un giocatore. Evidentemente le parole di ieri Inzaghi sulla questione (“Spero che Biglia rinnovi“) hanno fatto breccia nella mente del patron. Che ora, dopo quelle in campionato, spera di vincere anche un’altra importante battaglia, fuori dal campo: quella per il rinnovo più atteso e desiderato.

De Vrij-Chelsea, ecco la risposta del tecnico dei blues Antonio Conte

Già questa estate il Chelsea si era fatto avanti per Stefan de Vrij, ma l’offerta presentata era stata prontamente rispedita al mittente da Lotito, deciso a non privarsi del pilastro difensivo. Adesso però, con il rinnovo che tarda ad arrivare, le voci di un possibile nuovo assalto da parte del club britannico, magari già a gennaio, hanno ricominciato a circolare con grande forza. Ma a stopparle, fortunatamente per i biancocelesti, è intervenuto personalmente il tecnico dei blues Antonio Conte, il quale ha assicurato che la sua squadra al momento ha le caselle nel reparto arretrato già tutte occupate:

Un difensore a gennaio? La rosa è completa, il discorso è prematuro“. Poche parole e chiare da parte dell’ex ct azzurro, come a dire ‘per de Vrij se ne parlerà più avanti’. Forse…

Mauro Mazza: “La Lazio ora non può più nascondersi. Il miglior acquisto? Sicuramente…”

Mauro Mazza è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radiosei nella trasmissione “Buongiorno Capitano”. Ecco le sue parole:

“E’ l’ora di mettere le carte sul tavolo a questo punto del campionato, mi sembra che tutti abbiano scoperto la Lazio e che la squadra non possa più nascondersi, non sentirsi all’altezza di poter ambire alle piazze importanti di questo campionato, considerando che la Juve ne fa uno a parte”. Per l’ex direttore di Rai Sport 1 le prossime partite saranno decisive: “Da qui a Natale le verità del campionato verranno fuori, iniziando dal derby e finendo con Inter-Lazio del 21 dicembre. Sul tema mercato aggiunge:Mi colpisce leggere delle altre big che vorrebbero investire a gennaio, nel caso della Lazio leggo di cessioni potenziali e mancati rinnovi: spero che la Lazio stia lavorando in modo discreto. Mi piace pensare che si sappia come sostituire Keita, pensare anche che Luis Alberto possa essere un altro sostituto di Keita, così come spero che già si conosca il nome del vice Immobile, mi piace pensare che la Lazio società sia all’altezza della squadra in campo: bisogna pensare in grande e all’altezza di quanto fatto, sorprendentemente, dagli uomini di Inzaghi”. Sul rischio di vivere la solita altalena di alti e bassi: “Ci sono tifosi che per le scottature periodiche della Lazio restano ancora alla finestra non credendoci fino in fondo. La Lazio squadra nelle prossime partite, li può avvicinare. Spero ci sia un nuovo grande abbraccio come accaduto a Napoli la notte dopo la vittoria del 31 maggio 2015 così come l’abbiamo visto nella spinta data alla squadra a Termini prima dell’ultima gara al San Paolo. Speriamo che la Lazio società non dia un’altra delusione ai tifosi, sarebbe fatale”. I giovani stanno prendendo il sopravvento sui nuovi acquisti: “Quella di Inzaghi è stata un’autonomia completa nella scelta dei giocatori, è stata comunque saggia anche la gestione di Keita inizialmente non mandata in campo. Con Peruzzi il tecnico si è confrontato col gruppo, aspettando che i saggi capissero, come Inzaghi riteneva, fosse indispensabile per la squadra. Vedo con piacere i grandi abbracci tra Lulic ed il senegalese”.PeruzziIl miglior acquisto della stagione. Anche in silenzio trasmette ai giocatori il suo carisma, in trasferta quando arriva Peruzzi allo stadio si trasmette l’immagine di un club importante”. Ora Palermo e derby: “Deve avere un problema all’adduttore che gli neghi la possibilità di giocare al Barbera, proprio non lo farei partire. Felipe non va rischiato, penso solo ad una hostess che potrebbe pestargli un piede in aereo”, dice ridendo Mazza, che conclude: “La Roma ovviamente resta strafavorita”.

Calcio estero, Usa: esonerato il ct Klinsmann

Termina, dopo oltre 5 anni, l’esperienza come commissario tecnico della nazionale Usa per Jurgen Klinsmann. Nelle ultime ore è stato proprio Sunil Gulati, il presidente della federazione statunitense, a dare la notizia al tedesco. Lo stesso Gulati nella giornata di oggi parlerà direttamente in conferenza stampa per spiegare alla stampa i dettagli della scelta. Decisivo nell’esonero di Jurgen Klinsmann il difficile cammino verso le qualificazioni ai mondiali di Russia 2018. Nelle ultime due gare ufficiali disputate, infatti, la nazionale Usa ha subito una doppia sconfitta contro Messico e Costa Rica con inevitabili ripercussioni sulla classifica del girone che vede gli statunitensi ultimi con zero punti. A far discutere anche alcune convocazioni dell’ormai ex ct Klinsmann definite “europee”: secondo media locali, infatti, le scelte del ct evidenziavano spesso una poca considerazione nei confronti dei professionisti della Major League Soccer. Nella sua avventura da ct da ricordare anche la vittoria della Concacaf Gold Cup nel 2013 e la qualificazione agli ottavi di finale nel mondiale del 2014. A fermare la corsa della nazionale statunitense in Brasile, il Belgio solo ai supplementari.

 

Champions League: ultime news e scontri…

Questa sera torna la Champions League con la penultima giornata della fase a gironi. Alle 20.45 la Juventus sarà impegnata nella difficile trasferta di Siviglia, una prova importante considerando il forfait dell’attaccante argentino Gonzalo Higuain (colpo alla coscia) ed il primo posto degli spagnoli nel girone H. Ma per la Juventus l’obiettivo è quello di vincere ed acquisire punti fondamentali per la qualificazione: “Dobbiamo giocare per arrivare a passare il turno – ha dichiarato il tecnico Max Allegri alla vigilia – questo è il nostro obiettivo. Non vogliamo ridurci all’ultimo turno, ma chiuderla prima.  Essere primi o secondi al momento non conta niente”. Obbligata in attacco la formazione visto che l’unico attaccante disponibile per Allegri è Mario Mandzukic, ad affiancarlo Cuadrado e Alex Sandro. In difesa assente Benatia, non convocato per un problema al ginocchio. In panchina Giorgio Chiellini, non ancora al meglio. Oltre alla Juventus, questa serata di Champions League prevede altre sfide alle ore 21: Monaco-TottenhamBorussia Dortmund-Lega Varsavia, Sporting Lisbona-Real MadridCopenhagen-Porto, Leicester-Club Bruges, Dinamo Zagabria-Lione, mentre alle ore 18 scenderanno in campo Cska Mosca e Bayer Leverkusen.

Dal campo a fuori: da segnalare, nella tarda notte di ieri, violenti scontri tra tifosi juventini e sivigliani all’interno del locale “Taberna el Papelon”. Purtroppo fra i diversi italiani feriti anche un uomo in condizioni critiche, perché colpito da arma da taglio. L’uomo al momento è ricoverato nell’ospedale “Virgen del Rocio” della città andalusa. La notizia, ancora in aggiornamento, è stata inizialmente riportata dal quotidiano locale “El Desmarque”.

 

 

 

“Festival dell’Amatriciana”: edizione speciale da Eataly

I cittadini e le istituzioni di Amatrice continuano a dare dimostrazione di grande forza e determinazione cercando di mantenere attiva la propria identità. Nonostante il sisma dello scorso 24 agosto abbia distrutto il cuore della città, gli amatriciani hanno voluto programmare a Roma, precisamente presso la sede di Eataly, un appuntamento speciale con la “Sagra dell’Amatriciana”. Per non perdere quella che sarebbe dovuta essere la 50° edizione della storica Sagra (che era programmata come di consueto nell’ultimo weekend di agosto), è stato organizzato il “Festival dell’Amatriciana” grazie alla collaborazione fra Eataly Roma, il Consorzio delle Eccellenze d’Italia ed il club I Borghi più belli d’Italia. Non molliamo le nostre tradizioni e il piatto famoso in tutto il mondo che ha contribuito in modo essenziale a far scattare la solidarietà di tantissime persone – precisa il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi – molti erano arrivati da tutta Italia per questo evento. Per il rispetto di coloro che non ci sono più abbiamo deciso di consegnare la sagra alla storia. La maglia della cinquantesima edizione verrà esposta nel museo che verrà ricostruito”. Per un intero weekend (2-4 dicembre 2016), infatti, saranno i cuochi di alcuni ristoranti di Amatrice, andati distrutti con il sisma, a cucinare direttamente nella cucina solidale di Eataly per dar vita all’edizione zero del “Festival dell’Amatriciana”. Fra gli altri gli chef dell’Hotel Roma, La Fattoria, La Lanterna, La Campagnola, Mari e Monti, Il Castagneto, Da Giovannino, Da Santino, Caffè Patrizia, Matrù, Lo Scoiattolo, Piccolo Lago e l’Agriturismo Fattoria Santarelli. Tutti pronti per tornare a preparare il primo piatto che più di ogni altro caratterizza la cultura gastronomica di Amatrice. Un’occasione unica, quindi, per far conoscere tradizioni e sapori della propria terra anche a chi non ha mai partecipato ad una delle precedenti edizioni. Il programma del “Festival dell’Amatriciana” prevede, inoltre, iniziative di carattere culturale, istituzionale e d’intrattenimento. Ovviamente l’intero incasso sarà devoluto al Comune di Amatrice per contribuire alla ripresa economica e culturale della città. Questi gli orari d’ingresso previsti al “Festival dell’Amatriciana”: venerdì 2 dicembre ore 19-24, sabato 3 dicembre ore 12-24 ed infine domenica 4 dicembre ore 12-22.