Home Blog Pagina 2329

Delio Rossi: “Occhio al Palermo. La Lazialità non può essere sopita”. E sui due presidenti…

Per parlare della gara di domenica prossima dei biancocelesti a Palermo ai microfoni di TMW Radio è intervenuto un grande conoscitore delle due piazze, Delio Rossi. Il doppio ex oltre a parlare della sfida ha toccato anche altri argomenti, dalle due società e i rispettivi numeri uno ai perenni problemi che circondano l’ambiente biancoceleste nella diatriba Lotito-tifosi.

Quanto merito ha il tecnico nei risultati della squadra biancoceleste? “Sono contento per Simone, è stato un mio giocatore e gli sono affezionato. Dopo la stagione scorsa la Lazio aveva bisogno di un campionato così. Quest’anno ci sono giovani molto interessanti in grado di fare la differenza. Se continuano a giocare senza pressioni potrebbero raccogliere ottimi risultati. E moltissimo merito di tutto ciò va riconosciuto a Simone Inzaghi“.

A Palermo invece De Zerbi rischia l’esonero: “Per uscire da questa brutta situazione l’ambiente rosanero deve compattarsi, anche perché non ha giocatori del livello della Lazio. Molti gocatori sono nuovi, tanti sono stranieri. Sono partiti male ma ora ogni sfida può essere quella della svolta. Anche un pareggio in casa verrebbe visto come una mezza sconfitta. Bisogna restare sereni. Sarà una lotta con cinque o sei squadre, ma non bisogna viverlo come un dramma”.

Su Lotito e Zamparini: “Ho avuto la fortuna di conoscerli personalmente. Devo dire grazie a Lotito per avermi dato la possibilità di guidare una realtà come la Lazio. Il Lotito che ho conosciuto era molto bravo managerialmente, sapeva far quadrare i conti. Quando ero a Roma si affidava molto al direttore sportivo  e al tecnico nella costruzione della squadra, lui dava una linea ed aveva l’ultima parola ma dal punto di vista tecnico non si è mai intromesso. Zamparini, invece, è molto attivo, ha l’esperienza giusta e gli piace parlare di calcio”.

Su Biglia, de Vrij e Keita: “Una grande squadra ha bisogno di grandi calciatori, soprattutto nell’asse centrale. Biglia è uno di questi. Come lo è anche de Vrij. Keita potrebbe essere un craque del mercato, se dovesse esplodere potrebbe finire in qualche grande realtà europea”.

Su Palermo-Lazio: “In Serie A non ci sono partite facili. La Lazio è favorita ma a volte la forza della disperazione supera il tasso tecnico. Vedo una Lazio ordinata ed attenta, ma non credo che sarà semplice fare risultato”.

Sull’importanza del gesto dei tifosi che andranno a salutare la squadra prima della partenza: “Conta molto. La Lazialità non può essere sopita, i tifosi hanno bisogno di un incentivo attraverso le prestazioni. Credo che la frattura con la società non verrà mai risanata. La gente a Roma vuole sognare e vuole farlo in grande. E ora la Lazio fa sognare”.

 

 

Le parole dell’Avv. Gentile sui ‘Casi’ Onazi, Pioli e Bielsa

AGGIORNAMENTO 23/11 ORE 18:15 – Su Radio Incontro Olympia è intervenuto per fare ancora una volta  chiarezza sui casi Onazi e Bielsa l’avvocato della società biancoceleste Gian Michele Gentile. Queste le sue parole: “Rispetteremo le richieste della Fifa, dimostreremo nelle sedi opportune che la Lazio non deve riconoscere niente a Onazi. Quando il nigeriano passò dalla Lazio al Trabzonspor ha firmato il contratto con la squadra turca, allo stesso momento, tramite il suo agente, ha firmato anche dei documenti in cui dichiarava che la società biancoceleste non doveva corrispodergli altro, dichiarandosi soddisfatto per il trattamento economico ricevuto. Questa cosa avviene ogni volta che un tesserato si trasferisce a un’altra squadra, ma è uso dimenticarsene. Probabilmente anche Onazi e il suo procuratore hanno la memoria corta. Entro i termini stabiliti dalla Fifa presenteremo tutti i documenti, e poi attenderemo le risposte convinti di essere nel pieno dei regolamenti“. Poi sulle mensilità di Pioli e sul caso Bielsa: “Pochi giorni fa anche per Pioli, da poco insidiatosi all’Inter, abbiamo firmato le stesse carte per fare in modo che tutta la questione potesse risolversi al meglio. Per Bielsa ora siamo in attesa della traduzione degli atti ufficiali dall’italiano allo spagnolo, poi resteremo ancora fiduciosi in attesa. La sua inadempienza contrattuale rimane“.

Possibili guai in vista per la Lazio. Il motivo? Gli stipendi arretrati dovuti a Eddy Onazi. Circa un mese fa, infatti, l’ex centrocampista biancoceleste, attualmente al Trabzonspor, aveva ‘minacciato’ di rivolgersi alla Fifa per chiedere che la società gli versasse le due mensilità che ancora non aveva ricevuto. Una mossa cui aveva fatto prontamente seguito la replica della Lazio, per bocca dell’avvocato Gentile: “Onazi non deve avere niente. Al momento della cessione al club turco, ha accettato il nulla a pretendere in futuro“. Caso chiuso? Neanche per idea. Stando infatti a quanto riporta AfricanFootball.com, la Fifa si sarebbe già attivata per tutelare gli interessi del giocatore nigeriano, intimando al club capitolino di provvedere al pagamento delle somme dovute entro il 29 novembre. Solo in questo modo, scrive il portale, si chiuderebbe definitivamente la faccenda e si eviterebbe che, dopo essersi detti addio la scorsa estate, il classe ’92 e la Lazio possano ritrovarsi in un’aula di tribunale.

Per Colonnese i meriti di questa Lazio hanno un nome preciso

La Lazio continua a stupire, la classifica della squadra biancoceleste rispecchia in pieno i valori della rosa a disposizione del tecnico. I risultati danno ragione al gran lavoro dell’allenatore Simone Inzaghi, vero artefice del cammino positivo e della rinascita della Lazio, come riconosciuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com dall’ex difensore biancoceleste Francesco Colonnese: Simone Inzaghi per la Lazio è stato fondamentale. Rispetto agli altri allenatori il tecnico biancoceleste ha inciso molto di più. Inoltre cambia spesso modulo, segno che è un tecnico preparato”.

Liverani: “Questa è stata casa mia, è sempre bello tornare”. E sulla Lazio…

Un gradito ospite quest’oggi al centro tecnico di Formello. Ad assistere all’allenamento della squadra di Inzaghi era presente l’ex centrocampista biancoceleste Fabio Liverani, che dopo la seduta è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel:

“Tornare qui è sempre bello, ricordo tanti momenti emozionanti. È stata casa mia per cinque anni, fa sempre piacere ritrovare alcuni ex compagni. Con Peruzzi e Inzaghi abbiamo vissuto stagioni indimenticabili; con Simone stavo proprio parlando del percorso che sta facendo. Gli ho fatto i miei complimenti per la gestione del gruppo e la voglia dei suoi ragazzi. La sua mano è importante, i ragazzi danno sempre il massimo. Inzaghi ha grandi qualità, aver giocato lo aiuta molto nel rapporto e nell’attenzione ad alcuni atteggiamenti perché, quando hai già vissuto alcuni momenti dall’altra parte, sai cosa può dar fastidio e cosa invece può aiutare chi gioca meno a restare sempre sulla corda. Il calcio è la mia vita. È passione, voglia; mi trasmette tanto. Trasmettere tutto questo a un gruppo di 25-26 ragazzi è il cambiamento più grande. Da allenatore sei chiamato a fare delle scelte, ma sempre in maniera leale; puoi sbagliare, il gruppo lo capisce. Un tecnico deve valutare, vedere e saper tornare indietro anche su iniziali opinioni su alcuni singoli. Pensavo che Inzaghi avesse le qualità per poter allenare, ma non credevo riuscisse così velocemente. Lui è sempre stato uno informato anche sulle categorie minori, già da calciatore aveva voglia di fare questo ruolo. Ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile e ha sfruttato al massimo questa opportunità. Dopo due giorni di riposo, oggi la squadra ha svolto un lavoro intenso, di fatica, ma i giocatori hanno finito col sorriso. Questa Lazio mi piace molto, sono convinto che possa fare bene fino alla fine. Me lo auguro per il tecnico, la società e i tifosi. Quella contro il Palermo è una partita che in questo momento porta con sé tante trappole. Sembra tutto scontato, ma nel calcio non è così. Ci sono differenze tecniche ma vanno messe in campo. La Lazio troverà un ambiente difficile ma ha una squadra superiore tecnicamente, di entusiasmo e di voglia. La bilancia pende dalla parte della Lazio ma sarà una partita da prendere con tutte le attenzioni del caso. Il gruppo biancoceleste ha tanti interpreti con qualità differenti nel ruolo di regista. Per Biglia è la sua posizione naturale e si esprime bene a livello mondiale. Parolo dà equilibrio e lo ha fatto sia qui che in Nazionale. Cataldi quest’anno sta facendo bene, Murgia è tra i giovani più interessanti. È cresciuto molto grazie a Inzaghi, è pronto per questo palcoscenico. Il mio ricordo più bello in biancoceleste? Il primo giorno di allenamento e la serata della vittoria in Coppa Italia, ma non posso dimenticare i tanti ritiri passati qui”.

Neymar nei guai. Chiesti 2 anni di carcere

Ancora problemi giudiziari per i blaugrana. Questa volta a finire sotto l’occhio vigile dei pm spagnoli è la cifra pagata dal Barcellona al Santos per acquistare il cartellino di Neymar. E’ il giornale El Mundo ha riportare la notizia della scoperta di alcuni documenti che riportavano informazioni contraddittorie sul trasferimento del 2013 su cui la polizia spagnola indaga dal 2014. L’accusa ha chiesto ben 2 anni di carcere e 10 milioni di multa al giocatore brasiliano e 5 anni più 400.000 euro per l’ex presidente del Barcellona Sandro Rossel ma per l’allora dirigente il procuratore dell’Audiencia Nacional ha chiesto l’archiviazione del caso. E’ il Dis, ossia il fondo brasiliano proprietario del 40% del cartellino del calciatore,   ad aver denunciato la frode avvenuto per la cifra pagata ai genitori di Neymar che per adesso ancora non commenta la notizia. Dopo l’accusa di evasione fiscale per Messi per gli scandali legati allo stato di Panama non sembrano finite le beghe legali per i blaugrana.

Djordjevic sempre più verso la Francia. La patria invoca il ritorno di Gonzalez

Dalla Serbia sono sicuri: il giocatore durante un incontro con Mister Inzaghi ha chiesto nuovamente di essere ceduto. Non si può dire che l’allenatore laziale non abbia offerto all’attaccante più occasioni per mettersi in mostra, anche troppe per alcuni. Ma la sua maledizione sotto porta non sembra finire e con l’affermazione di Immobile i minuti a disposizione del serbo sono sempre meno. Djordjevic vuole partire e il club è d’accordo. La cifra richiesta è di 8 milioni, per adesso il Marsiglia ne ha offerti 6 superando Lione, Middlesbrough e Valencia. Sulla porta di Formello ci sarebbe anche “el tataGonzales che, stando al sito Tienfield.com, sarebbe oggetto di una trattativa fra Lazio e Nacional anche se il giocatore uruguaiano vorrebbe rimanere in Europa. I due giocatori insieme prendono quasi 4 milioni lordi a stagione e questi soldi servirebbero per prendere la riserva di Immobile, ad oggi la Lazio sembra concentrata su Haller dell’Utrecht o Paloschi dell’Atalanta. Si attendono sviluppi nelle prossime settimane.

Marchetti ancora out. Per lui record negativo

Lesione elongativa muscolare per l’estremo difensore laziale. Con questa arriva al decimo infortunio muscolare in sei soli anni, mai successo ad un portiere. E’ corretto pensare che gli estremi difensori, dato il minore stress fisico, sono meno soliti ad infortuni di questo tipo ed infatti all’origine di questa serie negativa per il portiere biancoceleste ci sarebbe un difetto di postura.Nel 2014 dopo l’ennesima ricaduta Marchetti fu visitato da uno specialista dello studio Fisiolab che diagnosticò una sindrome miofasciale che avrebbe procurato nel tempo degli squilibri di postura. Questa sarebbe la causa della sua “fragilità”, evidentemente anomala per un portiere. Anche per questo motivo, oltre alle lamentele in ritiro con la nazionale, Lotito vorrebbe disfarsene già a Gennaio ma lui non ne vuole sentir parlare: “Io ho fatto una scelta, la mia volontà è quella di continuare con la Lazio fa parte della mia vita, è una società che mi ha dato tanto. Ho ancora tanta voglia di dare, sono motivato come quando sono arrivato il primo giorno”.
Per ora situazione congelata, si pensa a domenica e soprattutto al derby e il portiere non nasconde di voler scendere in campo:«Pensiamo al Palermo, ma per me sarebbe un sogno scendere in campo il 4 dicembre». Prima della sfida contro i siciliani si sottoporrà ad un test altrimenti tornerà contro la Roma. Niente di estremamente grave quindi ma se salterà la prossima sfida sarà la trentasettesima causata da un infortunio muscolare dal 2011.

FORMELLO – Riecco Lukaku, e De Vrij…

Dopo due giorni di riposo, la rosa di Inzaghi ha ripreso a sudare sotto il sole di Formello. Inizio con una mezz’oretta di match analysis per studiare il Palermo. Poi, sul campo, dove il mister ritorva l’esterno sinistro Jordan Lukaku, Il terzino tornerà nella lista dei convocati di domenica.

Anche De Vrij è molto vicino al rientro questa mattina al “Fersini” per un differenziato con il pallone insieme a Bianchini, il preparatore atletico addetto al recupero degli infortunati. L’olandese aumenterà i carichi di lavoro di giorno in giorno. Se non ce la farà per la trasferta del Barbera, comunque rientrerà in tempo per il derby del 4 dicembre.

L’infermeria si sta svuotando, sono rimasti solo Marchetti ( lesione elongativa al polpaccio) e Luis Alberto (entesopatia all’adduttore sinistro). L’altro assente di giornata è Danilo Cataldi, a Coverciano con Ventura per lo stage dei 22 giovani convocati dal ct azzurro.

Novellino: “Complimenti ad Inzaghi e alla Lazio” e sugli attaccanti…

Walter Novellino, tecnico passato recentemente sulla panchina del Palermo e tra i più esperti sulla scena italiana, è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per parlare della prossima sfida che vedrà la Lazio impegnata sul campo dei siciliani e non solo.

Che partita potremo vedere domenica al Barbera? “Innanzitutto bisogna fare i complimenti alla Lazio perché sta giocando veramente bene, una squadra organizzata anche se al momento non ancora corrisposta da una grande presenza di pubblico. Si prova un po’ di dispiacere nel vedere così poca gente a sostenere una squadra così bella. La Lazio si troverà di fronte un Palermo arrabbiato che non fa risultato da tanto tempo. Credo che Inzaghi preparerà con grande attenzione questa trasferta“.

Ci si poteva aspettare un Simone Inzaghi così calato nella parte, alla prima esperienza da allenatore della Lazio fatta eccezione per la parentesi del finale dello scorso campionato? “Devo dire che già dall’anno scorso Simone ha dimostrato di poter far bene e credo che la società abbia fatto bene a puntare su di lui dopo il rifiuto di Bielsa. La Lazio ha saputo inserire un allenatore giovane, ma grande conoscitore dell’ambiente biancoceleste, la società non gli sta facendo mancare appoggio e fiducia e l’esperienza fatta da Inzaghi nel settore giovanile si sta rivelando estremamente importante. E’ stata una palestra che gli ha permesso di sperimentare il suo lavoro con ragazzi di grande qualità, come dimostrato dai tanti giovani che la Lazio ha lanciato negli ultimi anni nel calcio italiano“.

Lei ha anche allenato Inzaghi alla Sampdoria… “Oltre che un bravo tecnico è anche una persona molto positiva, un ragazzo sempre disponibile che non ha mai destabilizzato il gruppo o sottoposto lamentele, neanche quando si trovava a non giocare. Una persona di una correttezza estrema, sempre propositiva“.

Da tallone d’Achille, con l’innesto di Wallace e Bastos e il rientro di De Vrij la difesa si sta trasformando nel punto di forza della Lazio: “Sono tutti giocatori che il direttore sportivo Igli Tare ha saputo scegliere. Inzaghi sa fare molto bene la fase difensiva ed ha trovato elementi di qualità sui quali lavorare. Non va dimenticato che gli stranieri spesso hanno bisogno di tempo per trovare coesione col resto della squadra. Il pacchetto arretrato della Lazio si sta dimostrando uno dei migliori del campionato, senza dubbio“.

Su Ciro Immobile: “E’ un napoletano verace, ha bisogno di calore e fiducia per rendere al meglio e forse a Dortmund è mancato questo aspetto soprattutto durante la settimana, perché in partita non manca di certo il sostegno al Borussia. Credo che alla Lazio si stia trovando molto bene con l’ambiente. Se stimolato è un giocatore che sa sacrificarsi molto, sa fare la fase di non possesso e fare gol con estrema efficacia. A volte la sua grande generosità può essere scambiata per mancanza di tecnica, ma è un giocatore che si sta ritrovando alla grande alla Lazio e questo gli ha permesso di ritornare titolare anche in Nazionale“.

In questo momento quali sono i tre giocatori imprescindibili per la Lazio? “Direi innanzitutto Biglia, Felipe Anderson e Keita. Al di là della qualità dei solisti, la Lazio deve continuare ad ottenere risultati con l’arma del gioco e trovare quella continuità che può permettergli di raccogliere quanto seminato ormai da diversi anni. Ritengo comunque, proprio alla luce di questo lavoro, la Lazio una grande del nostro calcio“.

Quale può essere l’obiettivo stagionale concreto di questa Lazio? “Io credo che la Champions League sarebbe il giusto premio per i sacrifici fatti dalla società. Io poi simpatizzo un po’ più per la Lazio che per la Roma tra le squadre romane, ho sempre amato i vostri colori. Sarebbe una soddisfazione meritatissima per tutto l’ambiente laziale

Panchina Parma, anche due ex laziali in lista…

Il caos regna in casa Parma, la panchina della squadra è stata affidata, temporaneamente, all’ex centrocampista ducale Stefano Morrone, dopo gli esoneri di Minotti, Galassi, Luigi Apolloni e le dimissioni di Nevio Scala. Nel frattempo la società sta sondando i nomi per il ruolo di allenatore gialloblù. Tra i nomi ci sono anche quelli di due ex laziali, primo quello di un ex attaccante, l’argentino Hernan Crespo, che  dopo l’esperienza a Modena della scorsa stagione, è a caccia di una panchina. Anche Delio Rossi in orbita per la panchina parmense: l’ex tecnico biancoceleste, secondo quanto riporta Sky Sport, è in contatto con il club.

MERCATO – Ceccarini: “Biglia piace all’Inter, ma…”

Nonostante il rinnovo di Lucas Biglia sia prossimo alla formalizzazione, continuano gli interessamenti di molte squadre per il centrocampista argentino. Su tutti c’è l’Inter di Pioli, che vuole mettere Lucas al centro del suo gioco, in merito ad una possibile trattativa ha parlato il giornalista di Mediaset Premium, Nicolò Ceccarini: “Biglia piace, ma servono tanti milioni. Ausilio ha detto che l’Inter dovrà rispettare dei parametri del Fair-Play Finanziario durante il mese di gennaio. L’argentino piace, ma sembra difficile che possa approdare all’Inter durante l’inverno. L’argentino, adesso, sta trattando il rinnovo con la Lazio. I biancocelesti non dovrebbero lasciarlo partire, la priorità dell’Inter è legata agli esterni di difesa. Partirà qualcuno, ma entrerà un esterno di difesa. Da giugno, economicamente, a causa del Fair-Play Finanziario cambierà tutto per i nerazzurri

Palermo, Aleesami lancia la sfida alla Lazio

0

Appena una vittoria conquistata, a fronte di tre pareggi e ben nove sconfitte, sei delle quali nelle altrettante ultime giornate. Non si può certo dire che il Palermo se la stia passando bene sotto il profilo della classifica. E domenica al ‘Barbera’ arriva la Lazio, per una sfida che si presenta già come una sorta di ‘ultima spiaggia’, anche per quanto riguarda le sorti di mister De Zerbi, la cui permanenza in panchina sarà inevitabilmente legata all’ottenimento di un risultato positivo. Ci proverà il tecnico rosanero, il quale sa però che non sarà facile venire a capo di un ostacolo come i biancocelesti, lanciatissimi sotto il profilo della crescita e dell’entusiasmo dopo la vittoria ottenuta nell’ultimo turno all’Olimpico contro il Genoa. Non partirà comunque battuto, e lo stesso faranno i propri giocatori, fra i quali Haitam Aleesami, che ha parlato della sfida che si disputerà al Renzo Barbera ai microfoni del sito ufficiale del club siciliano:

Mi aspetto una partita difficile, perché la Lazio è una squadra molto forte. Finora però abbiamo sempre giocato bene contro chi era più forte di noi: anche i biancocelesti quindi dovranno attendersi un Palermo che non concederà nulla“, ha dichiarato il terzino norvegese.

Premio Lazialità 2016: una serata di beneficenza con tanti ospiti biancocelesti

0

Ha avuto luogo ieri sera al teatro Ghione la quinta edizione del ‘Premio Lazialità‘, l’attesissimo evento organizzato da Lazialità e presentato da Guido De Angelis. Tantissimi gli ospiti legati al mondo biancoceleste presenti, per una serata che ha dato spazio anche alla beneficenza, visto che l’incasso sarà devoluto in beneficenza alla popolazione del comune di Accumoli, devastato dal terremoto dello scorso agosto.

Proprio il sindaco del comune reatino, Stefano Petrucci, è stato tra i primi ad intervenire durante la presentazione della serata, raccontando con fare abbastanza provato la catastrofe che ha colpito il suo paese: “È stata una scossa tremenda, inciampavamo in casa per quante cose erano a terra, io e la mia famiglia ci siamo vestiti e abbiamo avvisato la prefettura. Abbiamo aspettato ad uscire perché il nostro portone dava su un vicolo pieno di macerie, fossimo usciti prima saremmo stati anche noi sommersi dalle macerie. Abbiamo cercato di soccorrere la gente, ma la cosa più brutta e’ stata vedere la luce del sole, con Accumoli completamente rasa al suolo. Il paese è in condizioni disastrose, volevamo mettere in sicurezza i palazzi storici ma non riusciamo ad arrivare“.

Dopo l’introduzione, con un’esibizione canora di Emanuele Angeletti sul brano “Yesterday” dei Beatles, la serata ha preso ufficialmente il via con l’arrivo sul palco dei primi ospiti. I primi a prendere parola e a raccontare le proprie storie legate alla tematica della Lazialità, sono stati quelli legati agli anni 70′ biancocelesti, su tutti Pino Wilson e Giancarlo Oddi, due dei protagonisti principali dello storico Scudetto del ’74. A seguire, anch’essi premiati con lo storico riconoscimento, Gabriella Grassi, Antonio Sbardella, Angelo Tonello, Gino Camiglieri, Brunella e Tonino Di Vizio e Rosaria Romani.

Successivamente, il comico Gianfranco Butinar si è esibito in un divertente intervallo , nel quale ha imitato in modo simpatico alcuni personaggi del mondo dello sport, da Signori a Totti, passando per Ranieri, Del Neri e raccontando un aneddoto su Franco Califano. Butinar ha preceduto l’ingresso di altri due ospiti illustri: Massimo Piscedda e Gabriele Podavini. Quest’ultimo, in particolare, ha raccontato di quel Lazio-Vicenza del 1987 in Serie B, in cui un suo tiro sbagliato diventò un assist per Fiorini, che fece entrare quella partita di diritto nella storia biancoceleste: “Quel giorno il mio fu un tiro sbagliato…di certo non fu uno schema, diciamo cosi (ride). La Lazio è il mio grande amore, Giorgio Chinaglia era un presidente tifoso che amava Lazio tifosi e giocatori. Se dovessi passare a miglior vita ho già preparato la maglia del centenario, la porterò con me“.

Dopo la consegna del premio ai due uomini assist della “Lazio del meno nove“, sul palco del teatro Ghione è salito il noto cronista e tifoso biancoceleste Giampiero Galeazzi, seguito, subito dopo, da Marco Ballotta. In mezzo ai due interventi, una clip in onore di Sinisa Mihajlovic.

È stata poi la volta di altri ospiti, entrati più di recente nella storia biancoceleste: Fiore, Liverani, Giannichedda e Corradi. Successivamente, si ritorna al passato, con una presenza speciale come quella di Bruno Giordano: “È sempre un piacere essere qui, Lazialità per me è una grande famiglia, una famiglia allargata, è una seconda casa“.

A prendere parola per qualche minuto, è poi il direttore del Corriere dello Sport, Alessandro Vocalelli il quale, dopo aver ringraziato e prima di ricevere il premio, ha dichiarato: “La mia vita da giornalista? Sono stato assunto da Giorgio Tosatti, un maestro. Ho visto tanti grandi giornalisti, a 20 anni già ero un professionista, ho iniziato con le tv private , era la generazione ci cerqueti e Piccinini tra gli altri. Ho avuto la fortuna di seguire tante Lazio, prima andavo a tor di quinto al campo. Scrissi un pezzo quando andai in trasferta con la Lazio di Cragnotti: vidi Veron, Simeone, Conceicao, Nesta, Couto e tantissimi altri e scrissi “in viaggio con la squadra più forte del mondo”. Fui molto criticato ma era vero“. Il direttore ha poi aggiunto: “Il 2 dicembre faremo un giornale ad hoc per Tommaso Maestrelli, con una carta speciale, saranno oltre 40 pagine, con l’editoriale del figlio. È stato un onore essere qui, specialmente in una serata del genere”.

Infine, dopo gli interventi di personalità del calibro di Giuseppe Signori, Mino Caprio, Gabriele Paparelli, Cristiano Sandri e Pino CapuaGuido De Angelis ha chiamato tutti gli ospiti sul palco per cantare insieme “I giardini di marzo” di Lucio Battisti, per un finale ancor di più all’insegna dei colori biancocelesti, che ha visto la premiazione anche dell’Aquila Olimpia, giunta a sorpresa in rappresentanza della società capitolina.

LAZIO SOCIAL – Bentornato de Vrij (FOTO)

Come anticipato ieri dal diretto interessato all’evento benefico “Stasera serviamo noi” (i cui proventi andranno alle vittime dei terremoti), Stefan de Vrij questa mattina è tornato (finalmente) ad allenarsi in campo in attesa di tornare presto al 100%. Il gigante olandese ha espresso tutta la sua gioia di essere tornato a calcare il campo di gioco attraverso la sua pagina ufficiale Facebook: “Bello essere tornato in campo”. Non giocherà domenica alle 12:30 contro il Palermo ma se gli allenamenti andranno a gonfie vele ci si aspetta una sua convocazione per la panchina, un po’ come accaduto a Bastos nelle ultime 2 partite. Cercherà di fare di tutto per tornare a disposizione per il derby, ma qualora non dovesse farcela è comunque tranquillo del fatto che quest’anno la Lazio è ben coperta dietro. In ogni caso…bentornato Stefan!

CONFERENZA – Patric: “Gran momento per la squadra, siamo uniti. Il derby? Prima c’è il Palermo, ma…”

E’ una delle rivelazioni di questo primo terzo di stagione biancoceleste. Da semi sconosciuto a pedina importante dello scacchiere di Simone Inzaghi il passo è stato breve, e adesso Patricio Gabarrón Gil, per tutti Patric, non vuole più fermarsi.
Ecco il suo intervento in conferenza stampa ai microfoni di Lazio Style Radio:

Come stai vivendo questo momento?

E’ un momento bellissimo per la squadra, stiamo facendo molto bene. Siamo una squadra unita e dobbiamo cercare di continuare così“.

Pensi alla Champions?

Credo che sia sempre bello sognare, ma dobbiamo pensare partita dopo partita. Adesso pensiamo ad andare a vincere a Palermo. Quando sottovaluti certe partite poi le sbagli, prima pensiamo al Palermo, poi alla Roma e così via“.

Cosa è cambiato rispetto alla scorsa stagione?

La squadra è più unita. Chiunque gioca o non gioca dà tutto affinchè la squadra vinca. Io sto lavorando tanto e sono felice della fiducia del mister“.

Inzaghi è stato importante per te?

E’ stato molto importante per noi, sta facendo molto bene. Siamo tutti con lui e credo che la Lazio stia andando bene proprio per questo“.

Ricordi di Barcellona?

Ricordi bellissimi, ho tanti amici là. E’ stato molto bello per me crescere a Barcellona“.

Vorresti giocare il Derby?

Ovvio, chiunque vorrebbe giocarlo. E’ una partita molto importante per noi e spero di giocarla, ma l’importante è che la squadra vinca“.

In cosa sei migliorato in questo anno e mezzo?

Sono migliorato in tante cose. Sono arrivato in un calcio diverso tatticamente e nei movimenti difensivi. Ho lavorato tanto, ascoltando i consigli dei miei allenatori, a partire da Pioli, che ringrazio molto anche se con lui non giocavo granchè. Adesso con Inzaghi sono un altro giocatore. Mi sento bene e aspetto sempre il mio momento“.

Pensi che Luis Alberto, come te arrivato dalla Spagna, abbia un problema di adattamento?

Si, credo di si. Quando parlo con lui gli spiego che deve cercare di capire cosa gli manca per essere al top. Se si fanno le cose che ti chiede il mister alla fine arrivi. Lui ha tante qualità, ha un piede magnifico. Deve solo capire che qui siamo in un altro paese e c’è un’altra mentalità“.

I più forti nel tuo ruolo?

Ho sempre parlato di Dani Alves, con la palla è uno dei più forti, anche se a livello difensivo ce ne sono di migliori. Anche Lichsteiner e Dusan (Basta) sono molto bravi nel ruolo“.

Preferisci giocare come terzino o esterno di fascia? Ti sei mai allenato con Guardiola, e in cosa puoi ancora migliorare?

Sicuramente terzino. Con Guardiola mi sono allenato tante volte, chiamava spesso i giovani della Primavera. Sono ancora giovane e devo migliorare in tante cose. Il calcio è uno sport in cui c’è sempre da imparare“.

Il tuo rapporto con Basta?

Un bel rapporto. Entrambi vogliamo giocare, è normale, ma sappiamo che tutto ciò che fa il mister è per il bene della squadra. Quando gioca lui gli faccio i complimenti e viceversa, vogliamo solo il bene della squadra“.

Giulio Piras

 

 

 

UFFICIALE – Salta il primo obiettivo di mercato della Lazio

Sembrava desiderare la Lazio ed il campionato italiano con tutte le sue forze, invece il futuro di Aleksandr Selichov sarà ancora in Russia. Il portiere dell’Amkar Perm sarà infatti un nuovo giocatore dello Spartak Mosca. L’estremo difensore, titolare nella Nazionale Under 21 guidata da Dimitri Chomucha, ha firmato un contratto di 4 anni e mezzo e si trasferirà in biancorosso il 6 dicembre. Un ritorno al passato per Selichov, cresciuto proprio nelle giovanili dello Spartak

Ballotta racconta la Lazio di Cragnotti e rivela: “Ho un rimpianto…”

Al premio Lazialità che si è tenuto ieri sera al teatro Ghione ha preso parte anche Marco Ballotta che ha raccontato la sua prima Lazio cragnottiana: “La nostra era una squadra di fenomeni. Non è mai facile vincere ma qualcosa manca come la finale di Coppa UEFA con l’Inter. Non ci lamentiamo. Sulle punizioni in allenamento? Con gente come Mihajlovic potevo solo guardarli, ma per il morale (ride, ndr). Giocare contro la Lazio subito dopo il mio passaggio all’Inter è stato stranissimo. Lippi mi fece anche capitano. Alla Lazio c’erano giocatori magnifici come Nedved, Veron, il Cholo Simeone. Una squadra di fenomeni, appunto”.

Corradi: “Era incredibile trovarsi in quella grande Lazio”. Poi scherza su Stam

Presente al premio Lazialità organizzato da Guido De Angelis, Bernardo Corradi ha raccontato il suo trascorso biancoceleste: “Arrivai alla Lazio l’ultimo giorno di mercato, io fui usato come merce di scambio, fui la contropartita di Crespo. Era per me la prima grande squadra, con un pubblico importante. Trovarsi nello spogliatoio con Mancini e grandissimi giocatori era incredibile. Stam? Sotto la doccia gli passavo sempre lo shampoo e lui si arrabbiava (ride, ndr).  Mancini allenatore? Era molto calciatore, ora credo sia diverso. Con alcuni giocatori all’epoca aveva un rapporto amichevole. Con Sinisa si prendevano spesso in giro. Quella era una Lazio molto coesa, aveva giocatori forti intorno al presidente. Eravamo molto legati ad Ugo Longo”.

Immobile: “Laziali sempre presenti per beneficenza”. Poi sul derby

Immobile ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM ha commentato la serata di beneficenza organizzata dalla Lazio per Fonte del Campo distrutta dal terremoto: “Sono molto contento, mi aspettavo questa gente perché il popolo laziale risponde bene a queste manifestazioni. Ringraziamo tutti per essere qui presenti per questa giusta causa. Prima volta per me? Sì, all’inizio sono venuti altri ma mi hanno detto che è stata una bella esperienza. Questa volta la Lazio ha scelto noi ma siamo qui a nome di tutta la squadra. Siamo felici che hanno risposto così in tanti“. Un napoletano con l’Amatriciana è una cosa particolare:  “E’ un piatto ottimo come la pizza a Napoli, siamo felici di regalare una foto, un autografo fa sempre piacere“. La Lazio vola e arriva una serata come questa è importante perché dà leggerezza: “Sì è bello perché è importante avere un certo rapporto con i tifosi, è bello che hanno risposto in tanti a questa convocazione ma è anche un bel periodo ce lo godiamo”. Domenica non ha segnato, gli viene chiesto se li tiene per il derby: Più che i miei gol, conta che la squadra vinca, ne abbiamo fatti 3 domenica, non avevano bisogno dei miei gol. Speriamo di far bene a Palermo e poi ci concentreremo sul derby, tutti mi chiedono un gol in quella partita“.

LEGGI LE DICHIARAZIONI DI DE VRIJ, FELIPE ANDERSON, PERUZZI E GLI ALTRI

Le parole di Lotito sui terremotati e sugli obiettivi stagionali della Lazio

Il Presidente Claudio Lotito, al termine dell’evento benefico ‘Stasera serviamo noi’, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel.

“La Lazio è sempre stata vicina alle persone che hanno bisogno. In questo momento noi dobbiamo attenzionare l’opinione pubblica di fronte ad un problema che è sotto gli occhi di tutti, che ha comportato la perdita di tantissime vite umane, ma soprattutto la distruzione di un’identità di una popolazione che ha bisogno di sentire il calore umano e, soprattutto, che deve credere in un futuro. Il terremoto ha portato via tre generazioni, nonni, figli e nipoti, case, attività commerciali, e quindi la gente in questo momento ha la sensazione di non avere più un futuro. Noi dobbiamo attraverso la nostra azione di promuovere sentimenti, affetti e soprattutto dare la certezza di un futuro. Bisogna mantenere l’identità di queste popolazioni sapendo che non stanno da soli. Noi facemmo l’iniziativa “Noi Con Voi” per dire: “Sappiate che noi ci siamo e che, quindi, attraverso la vostra tenacia e la vostra capacità, noi siamo qui per aiutarvi e per ricostruire la certezza di un futuro”.

Interpretiamo il calcio come uno spirito di servizio sociale a tutela dei valori della nostra storia. Quindi, significa superamenti di steccati di carattere sociale, culturale ed economico. L’aiuto alle persone meno fortunate e, soprattutto, di utilizzare questo grande veicolo mediatico, questa grande capacità di coinvolgere moltitudini di persone, per metterlo al servizio di coloro che hanno bisogno, di coloro che hanno perso in questo momento una prospettiva futura e che attraverso la nostra mobilitazione, mi auguro, possano avere la certezza di un futuro, la certezza che non saranno mai abbandonati.

Sono le peculiarità dei nostri tifosi, della nostra gente che emerge nei momenti di difficoltà aiutando le persone meno fortunate. Rientra nel nostro spirito. La Lazio, il nostro club promuove annualmente e quotidianamente una serie di iniziative negli ospedali, nei centri anziani per portare un conforto e un sorriso. E’ importante cancellare quei ricordi negativi e riportare un sorriso soprattutto ai bambini e alle persone che hanno perso la loro storia, ma che hanno soprattutto la voglia di ricostruire un futuro senza dimenticare quello che sono stati, ma anzi, ricostruendolo e rendendolo più forte di prima.

Il messaggio che vogliamo dare è la continuità all’interno di un progetto, ma soprattutto la continuità nelle generazioni all’interno di una situazione come quella di un terremoto che ha comportato l’eliminazione financo di tre generazioni. Quindi dare certezza a tutti, un linguaggio che serve ai giovani, alle persone più anziane, alle persone che hanno una visione della vita ormai consulta dalle difficoltà e che, viceversa, devono ritrovare il sorriso attraverso l’iniziativa, la spensieratezza e il candore delle persone giovani che mostrano con la loro presenza che hanno la voglia di fare, di dimostrare, di affermare quei valori storici, nel caso del calcio, del nostro club e , nel caso delle popolazioni, della loro storia della loro identità come popolazione tenace e abituata al sacrificio, come popolazione che non vuol disperdere quel patrimonio umano e storico che l’ha sempre contraddistinta.

A me non piace parlare di risultati sportivi in queste occasione. Mi auguro che la squadra mantenga questo spirito di sacrificio, di umiltà, di grande determinazione e di unità. Questi sono gli ingredienti per fare bene e poi, se giocheranno come stanno facendo adesso partita dopo partita, vedremo dove arriverà la squadra”.