Adam Marusic è un nuovo calciatore della Lazio. Ecco il comunicato del club.
“La S.S. Lazio comunica l’acquisto a titolo definitivo del calciatore Adam Marusic dall’Oostende. L’atleta ha sottoscritto un contratto di 5 anni”.
“La S.S. Lazio comunica l’acquisto a titolo definitivo del calciatore Adam Marusic dall’Oostende. L’atleta ha sottoscritto un contratto di 5 anni”.
L’attaccante della Lazio, Balde Diao Keita, sarà uno dei primi giocatori a tornare per affrontare le visite mediche. Secondo quanto riportato dalla rassegna stampa di Radiosei, infatti, il senegalese mercoledì alle 8 sarà in Paideia. Il motivo per cui è rientrato così presto? Probabilmente dovrà parlare del suo futuro con la Lazio.
In agguato potrebbe esserci anche l’Inter. Con l’entourage di Keita il feeling è ottimo e Spalletti è alla ricerca di un calciatore con caratteristiche simili. E poi c’è sempre il Monaco. La scorsa estate era stato vicinissimo al giocatore (la Lazio rifiutò 18 milioni di euro più il cartellino di Dirar). Ma, come riporta Il Tempo, i francesi non hanno mai smesso di seguirlo. Presto potrebbero rifarsi sotto. Mbappè, infatti, fenomeno diciottenne e rivelazione della stagione, è diviso tra Real Madrid e Manchester City in due trattative da quasi 100 milioni di euro. Il Monaco, una volta incassati i soldi, punterebbe subito su Keita. Lotito e Tare ci sperano, hanno bisogno di vendere un big per avviare tutte le operazioni in entrata.
Queste le parole di Rambaudi a radiosei: “Non lo conosco, non l’ho mai visto giocare. Mi auguro che possa servire ma torniamo al discorso: che vogliamo fare da grandi? Scommettere sui giocatori, sull’allenatore e sulla stagione. Non si è voluto certificare la stagione con un acquisto con determinate caratteristiche per dare un determinato messaggio di crescita. E’ sempre la solita solfa. Se l’obiettivo è sempre quello di arrivare quinto o sesto allora Marusic va bene, ma non si dica che si vuole competere con le prime 3, perché non sono questi i giocatori con cui puoi ambire a certe posizioni. Se poi rimangono tutti i big allora va bene”.
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L’attaccante, entrato anche nelle mire della Lazio per sostituire il partente Djordjevic, è intervenuto ai microfoni della stampa russa. Queste le sue poche ma chiare parole: «Ho offerte dallo Zenit, dal CSKA e da club stranieri, ho rifiutato di rimanere con Berdyev (l’allenatore del Rubin) poiché sarebbe un rischio nell’anno dei Mondiali».
Giordano a Radiosei: “Marusic non lo conosco bene. Leggo che ha buone caratteristiche, buona corsa e sa fare tutta la fascia. Se si vuol giocare con il 352 è un giocatore che servirà. Lo scorso anno abbiamo sacrificato troppo Felipe Anderson quindi questo è un acquisto mirato. Kezman ha un buon rapporto con la Lazio e quindi credo che abbia dato il consiglio giusto. I giocatori di quella zona hanno grande talento, sono particolari a livello caratteriale ma non è più come negli anni ’90, adesso iniziano a raccogliere anche i frutti di un cambiamento di cultura. La situazione Biglia è particolare, è tra due fuochi e se non andrà al Milan dovrà rinnovare alle condizioni della Lazio”.
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Nessun ripensamento, nessun passo indietro. Montepaone e Biglia aspettano solo l’ok al trasferimento al Milan. La Lazio lascia trapelare di avere già in mano il sostituto. E non si tratta di uno sconosciuto. Nelle ultime ore è spuntato il nome di Ignacio Camacho. Il giocatore è gestito dalla Bahia Internacional, la stessa agenzia di Jesus Navas. Ventisettenne regista spagnolo con contratto in scadenza nel 2019. Camacho è l’attuale capitano del Malaga e somiglia moltissimo a Biglia anche nelle movenze. Ex compagno di Luis Alberto, nel giro della Nazionale, costerebbe meno di 10 milioni. Ha espresso la volontà di trasferirsi. Sembrava vicino al Valencia ma l’affare è in stand-by da tempo. Forse davvero c’è l’inserimento della Lazio. Anche se a Formello devono interrogarsi sulla poca fortuna avuta alla Lazio dai predecessori iberici.
Con de Roon ormai a un passo dal ritorno all’Atalanta resta Clasie la principale pista olandese. L’ex Feyenoord potrebbe arrivare dal Tottenham in prestito con diritto di riscatto. Sarebbe una scommessa ma potrebbe essere un affare. La scorsa settimana a Milano Tare ha incontrato il suo procuratore. Nel capoluogo lombardo il ds biancoceleste ha visto anche Castagna, intermediario in Brasile per Danilo das Neves Pinheiro, noto come Tchê Tchê. Venticinquenne centrocampista centrale del Palmeiras. E’ persino duttile ma c’è bisogno di ben altro per consolare Inzaghi della perdita di Biglia. Nel suo gioco, tutt’altro che futile.
Queste le parole di Fabio Liverani a TMW Radio: “Se la Lazio riuscisse a confermare già i calciatori che sono già in rosa sarebbe un passo importante. Biglia, De Vrij e Keita? L’olandese ha già detto che rimarrà un altro anno, mentre gli altri due vogliono andare via. La Lazio però dovrà fare i propri interessi. Mi auguro che la situazione si possa sbloccare prima del ritiro per evitare turbative”.
Ora Tare è alla ricerca degli eredi del capitano argentino e dell’attaccante senegalese. Entrambi in scadenza 2018. Ma è anche alla ricerca del vice Immobile data la certa partenza di Filip Djordjevic. L’obiettivo è uno tra il ventitreenne finlandese Pohjanpalo del Bayer Leverkusen, il ventunenne danese Ingvartsen del Nordsjaelland, il ventiduenne iraniano Sardar Azmoun del Rostov e il ventitreenne bosniaco Armin Hodzic della Dinamo Zagabria. Calciomercato.it ha contattato uno dei due agenti di quest’ultimo: Ajdin Muratovic. Hodzic è un attaccante ambidestro capace di segnare in tutti i modi. Il procuratore ha manifestato completo apprezzamento per la Lazio sottolineando, però, che il giocatore ora è felice alla Dinamo Zagabria.
“La Lazio è un grande club ed è la squadra di una delle città più belle del mondo. Tuttavia ha un contratto di altri quattro anni e mezzo ed è concentrato sul prosieguo della sua carriera a Zagabria, dove dallo scorso gennaio in poi ha segnato 14 gol in 16 partite. Armin è felice di rimanere a Zagabria ed è grato al club che lo ha curato nel migliore dei modi quando è arrivato infortunato. La società gli ha fornito l’opportunità di dimostrare le proprie capacità e di finire nel mirino dei principali club europei. Futuro? Deciderà la Dinamo Zagabria se trattenerlo o cederlo. Dal canto nostro non abbiamo dubbi che un giorno, forse presto, riuscirà ad essere decisivo anche in un grande campionato europeo”.
«AC Milan comunica di aver acquisito dal Sunderland AFC le prestazioni sportive di Fabio Borini. La formula del contratto prevede un prestito con obbligo di riscatto per l’acquisizione a titolo definitivo dell’attaccante italiano».
https://twitter.com/acmilan/status/880820358651183105
La Germania si laurea Campione d’Europa Under 21 per la seconda volta nella sua storia. La squadra di Stefan Kuntz ha piegato la Spagna in una finale degli Europei bloccata ma che ha visto i tedeschi passare meritatamente in vantaggio nel primo tempo con un colpo di testa di Weiser. La Germania ha poi mantenuto il vantaggio fino al novantesimo rischiando praticamente nulla. La Spagna rimane al palo ferma a quattro titoli europei. In cima al palmares c’è sempre l’Italia coi suoi cinque trionfi.
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Per tracciare un ritratto del calciatore, l’agente Fifa Vojislav Dragovic è intervenuto ai microfoni di Radio Olympia: “Marusic me lo ricordo bene, è esploso nel campionato serbo. Aveva fatto ottime cose nel Voždovac, segnando contro la Stella Rossa. Poi è andato in Belgio, si tratta di un bravo ragazzo e merita quello che gli sta capitando. Può ricoprire molti ruoli: la mezz’ala, il terzino e anche altro. I biancocelesti hanno fatto un ottimo acquisto. Sicuramente avrà bisogno di un periodo di ambientamento in Italia. Io lo vedo come mezz’ala, ha un grande tiro ed è molto freddo sotto porta”.
Poi ancora parla del suo incontro con Marusic: “L’ho conosciuto 4 anni fa quando segnò contro la Stella Rossa e a fine partita mi sono avvicinato e scambiato qualche parola. Gli dissi di andare via dalla Serbia, perché doveva fare il salto di qualità così come ha fatto Milinkovic-Savic. Marusic è un calciatore di prospettiva, ha un grande fisico e corre tanto. Inoltre è dotato di buona tecnica. Segna in tutti i modi: di testa, da calcio piazzato, da calcio d’angolo e può anche tirare dalla distanza. Sostituto di Basta? Sono giocatori differenti, Dusan è più difensivo, Marusic è più offensivo. Nel Montenegro gioca come terzino, è un ottimo giocatore, la Lazio ha fatto un affare. Gli auguro il meglio”.
Troppo alto il costo per Marusic? Ecco la risposta di Dragovic: “6,5 milioni di euro più bonus è un affare. Vale ogni singolo euro che hai speso soprattutto se ti gioca sia in campionato che in Europa. E’ integro dal punto di vista fisico, è pronto e preparato. In Belgio ha fatto una media di 30-32 partite all’anno”.
“Al momento è uno dei giocatori più forti al mondo nel suo ruolo. Il ct non lo convocherà per motivi tecnici, non credo ci sia altro. Lui ha vinto il Mondiale Under 20 e piace ai serbi. I tifosi si chiedono perché non lo convochino: la nazionale la meriterebbe di sicuro. I serbi seguono molto la Lazio e si parla di lui come uno tra i calciatori più forti che abbiamo”.
“Per me non è un ex giocatore, deve solo cambiare l’ambiente. La Lazio ha preso attaccanti importanti ed è difficile trovare spazio per lui anche dopo il brutto imfortunio. Potrebbe ricominciare con un’altra squadra”.
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L’esperienza in Spagna si è rivelata deludente per Alessio Cerci. L’esterno non ha trovato lo spazio che credeva con l’Atletico Madrid di Simeone. Per parlare del suo futuro cittaceleste.it ha contattato il suo agente, Federico Pastorello. Queste le dichiarazioni sul futuro del suo assistito: “Molto difficile che torni in Italia. Lazio e Bologna restano piste molto complicate”. La Lazio lo aveva cercato nelle scorse sessioni di mercato ma ora sembra aver mollato la presa. Difficile dunque che Cerci torni a far coppia fissa con Immobile come al Torino. Il futuro dell’esterno sembra non parlare italiano.
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Milinkovic si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza prima di tornare a Roma e di andare in ritiro ad Auronzo con la Lazio.
https://www.instagram.com/p/BV5PZejA0V8/?taken-by=sergej___21&hl=it
Accanto a questa foto su Instagram sono apparsi tanti commenti di tifosi laziali che si sono molto affezionati al sergente della Lazio. Ma non solo tifosi biancocelesti. Il profilo del serbo è seguitissimo anche da supporters juventini che gli chiedono di vestire la maglia della Juve: “Sei il numero uno. Vieni alla juve!! Sei l’erede naturale di Pogba! In tre anni diventi il centrocampista più forte del mondo qua alla Juventus ! Sei un fenomeno!”. Questo il tenore dei messaggi. Non c’è nessun pericolo però: la Lazio ha deciso di tenersi stretto il suo campione e gli ha prolungato anche il contratto. Milinkovic-Lazio: i tifosi biancocelesti possono ancora sognare!
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Federico Marchetti ha parlato ai microfoni di Sky: “Speriamo che si muova qualcosa, vediamo il futuro cosa ci riserverà. Io ho ancora un anno di contratto con la Lazio, siamo fiduciosi ma staremo a vedere come si evolveranno le cose. Ho avuto qualche problema fisico di troppo ma ora sto bene. Donnarumma? Sicuramente è stata una situazione delicata, gestita non nel modo migliore. Peccato perché a distanza di qualche anno potrà avere qualche rimpianto, perché avrebbe potuto giocare un Europeo con la testa più libera”.
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Riporteremo il Como in serie B: questa la promessa di lady Essien. Per la società lombarda invece non sfumerebbe solo il sogno della serie cadetta ma persino la partecipazione alla Lega Pro. Mancano i soldi per gli stipendi arretrati e per l’affiliazione alla Figc e la prospettiva migliore appare ripartire dalla Lega Dilettanti. Tra marzo e aprile la presidentessa ha versato i circa 210mila euro necessari per pagare gli stipendi e mantenere i conti in regola. Nelle settimane successive ha presentato l’allenatore, l’ex juventino Mark Iuliano e lo staff tecnico. Poi il silenzio. Il termine per l’iscrizione alla Lega Pro, formalmente scade oggi. Ma il sogno del Calcio Como targato lady Essien ormai sembra essere un miraggio.
Mauricio si è raccontato ai microfoni del portale brasiliano LANCE!. Queste le sue parole sulla sua carriera: “Vivo di sfide. Dall’addio al Palmeiras, per me ogni partita è un’opportunità e metto in campo tutta la mia voglia di vincere. Quando sono arrivato allo Sporting Lisbona, ho detto al presidente che mi avrebbe venduto a due volte il prezzo del mio acquisto. Poi sono andato a Lazio per il triplo del mio valore iniziale. Alla Lazio, sono arrivato e tre giorni dopo ho fatto il mio esordio a causa di un infortunio a De Vrij. Non sono uscito. E quando sono stato preso dallo Spartak, lo stesso direttore mi ha detto di volere la Champions League. E gli ho detto che stava facendo la giusta scommessa”.
“L’aspetto più difficile è stato quello di dover viaggiare per 12 ore, all’interno del Paese stesso, per giocare una partita della competizione nazionale. Arrivavamo lo stesso giorno del match e giocavamo a una temperatura di 10 gradi sotto zero, con la neve. A parte questo, il mio adattamento allo stile di gioco russo non è stato difficile. Anche perché il mio allenatore era italiano (Carrera, ndr), e io venivo proprio dal campionato italiano”.
“La differenza nel numero delle partite ha due aspetti: uno positivo, perché si riduce il rischio di lesioni, e uno negativo, perché aumenta il rischio di perdere il ritmo di gioco. Per questo ho assunto un preparatore personale e ho fatto un lavoro extra per rimanere sempre al top fisicamente”.
“Ho già parlato con Lazio e non ho intenzione di restare lì. Ho proposte provenienti da Spagna, dalla Turchia e anche dalla Russia: lì, dopo il titolo vinto, sono apprezzato. Il São Paulo mi ha cercato, ha bisogno di un difensore. Quando ho saputo dell’interesse del club sono stato contento. È un bel riconoscimento. Il Brasile è la mia casa e sarà sempre una possibilità per il mio futuro. Al momento lo seguo da lontano e lo guardo sempre. Un giorno tornerò. Tutto a suo tempo”.
Lo stesso Mauricio, a Bate Bola, sulla sua esperienza alla Lazio ha dichiarato: “Il mio primo anno alla Lazio è stato meraviglioso. Abbiamo raggiunto la finale di Coppa Italia, ci siamo qualificati per la Champions League e tutta la squadra è andata molto bene. L’anno successivo, invece, non siamo riusciti a giocare allo stesso livello, abbiamo subito diverse sconfitte e l’allenatore (Pioli, ndr) è stato esonerato. Il nuovo allenatore (Inzaghi, ndr) è arrivato e ha fatto le sue scelte. Da quel momento in poi non ho avuto più spazio, né opportunità”.
Queste le parole di Caputi a Radio Incontro Olympia: “Keita e Biglia? La Lazio chiede troppo per i suoi giocatori in uscita. E’ arrivata troppo tardi su queste situazioni e adesso è immobilizzata sul mercato. La società ha il dovere di rinforzare la squadra, non può sempre prendere giocatori semi-sconosciuti anche se Tare ha fiuto su questi profili che si rivelano all’altezza. Roma e Lazio sono indecifrabili in questo momento. Mi auguro che i dubbi nelle prossime settimane siano fugati. Roma e Lazio non sono Barcellona e Real ma bisogna rinforzarsi perché è un po’ avvilente la situazione. Non hanno i 150 milioni delle milanesi ma è pur vero che partono avvantaggiate soprattutto rispetto al Milan. Va bene vendere ma bisogna migliorarsi: la fotografia non è bella per il momento per entrambe ma bisogna aspettare”.
“Secondo me uno tra Keita e Biglia andrà via sicuramente. Se rimangono Inzaghi li farà giocare: il suo pensiero a riguardo è chiaro. Per il tecnico è un anno importante: l’anno della crescita e della conferma. La Lazio ha una base forte: se viene ampliata la rosa può dire la sua, sarebbe un peccato non approfittare del vantaggio sulle altre. Il Milan parte parecchio dietro, deve ricostruire la squadra e non mi sembra che abbia comprato grossi campioni. L’Inter sicuramente ha qualcosa in più: ha già dei fuoriclasse e se azzecca gli acquisti può far paura. La vicenda De Vrij è ancora più inquietante: il rinnovo con clausola sì o clausola no lasciano degli interrogativi”.
“Da quello che so Marusic è stato fortemente voluto da Tare e anche se non lo conosciamo non è detto che non sia un giocatore importante. Aspettiamo a giudicarlo perché potrebbe essere un buon acquisto in prospettiva”.
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A darne l’ufficialità è il sito del club granata: “L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo con il tecnico Alberto Bollini che resterà alla guida della prima squadra anche per la stagione sportiva 2017/2018″.
Su Marusic: “E’ un buon giocatore, centrocampista offensivo che può anche fare punta esterna. Lo vedo più come mezz’ala offensiva, ha fatto bene nell’Oostende. Può essere un acquisto interessante. Esiste il problema del salto da un calcio meno difficile di quello italiano alla Serie A. Sono ottimista e chi l’ha scelto credo abbia valutato bene, poi non lo conosco di persona: le qualità ci sono. Ultimamente il campionato belga è diventata una fucina importante di qualità. In Italia i ’92 sono ancora giovani, lui è titolare da 3 anni in Belgio. Credo sia pronto per la Lazio”.
Su Azmoun: “L’Iran produce i calciatori più interessanti. In Italia non abbiamo una tradizione importante, ma questo è un giovane che sono due anni che gioca in Russia e ne parlano come un calciatore con caratteristiche fisiche importanti unite ad una tecnica di livello. Azmoun, seppur abbia qualità, sarebbe più una scommessa di Marusic. Ancora non ho capito i criteri di scelta delle società. In Inghilterra per esempio inseriscono tutti i parametri in un software che effettua la scelta. Se Azmoun è stato visto e giudicato da Lazio, tanto di cappello a chi rischia su un iraniano”.