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Questa notte tutti con il naso all’insù: arrivano le Orionidi, stelle cadenti d’autunno

Amanti delle stelle cadenti prestate attenzione. Se quest’estate non siete riusciti ad esprimere tutti i desideri che custodivate nel cuore, questo  ottobre vi darà la possibilità di rimediare: arrivano anche le Orionidi.

Si tratta di uno sciame meteorico particolarmente ricco che prende il nome dalla porzione di firmamento dalla quale, approssimativamente, sembra provenire, ossia dalla costellazione di Orione; in realtà, queste stelle cadenti possono essere viste in un’area di cielo molto più ampia. Ogni anno, le Orionidi si presentano, più o meno puntuali, verso la seconda metà di ottobre: quest’anno il loro picco massimo è previsto per la notte tra il 21 e il 22 del mese. Per osservarle occorrerà un po’ di pazienza perché, in ogni caso, la luce della Luna calante potrà creare un po’ di disturbo; in realtà, più si andrà avanti nella notte, più aumenteranno le possibilità di osservare i bagliori infuocati dello sciame meteorico sfrecciare nel cielo. Del resto ne varrà davvero la pena.
Le Orionidi sono associate alla coda della più celebre e brillante tra le comete periodiche, Halley, colei che viene a visitarci ogni 76 anni. Quando Halley passa attraverso il Sistema Solare, il calore del Sole porta alla sublimazione del ghiaccio, facendo in modo che le particelle rocciose si separino dall’oggetto principale; queste particelle continuano a seguire la traiettoria della cometa ed appaiono ai nostri occhi come delle stelle cadenti nel momento in cui si trovano a passare nelle parti più alte dell’atmosfera terrestre, allorquando il nostro Pianeta transita in questa scia di detriti. All’inizio di maggio, la stessa cometa di Halley dà origine allo sciame delle Eta Aquaridi. E se il tentativo di osservazione non dovesse produrre i frutti sperati, niente paura: potrà capitare agli osservatori più appassionati di imbattersi anche nelle Tauridi, attive per tutto il mese di ottobre, benché decisamente più appariscenti a novembre: queste stelle cadenti, associate alla cometa Encke e apparentemente provenienti dalla Costellazione del Toro, regaleranno circa 4/5 meteore all’ora, spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani.

Poco male, tanto con le Orionidi lo spettacolo e i desideri sono assicurati, condizioni meteorologiche permettendo.

 

Meno male che c’è Lulic: domenica il “Jolly” biancoceleste giocherà terzino

Allarme a sinistra per Inzaghi: sia Radu che Lukaku non sono disponibili per Torino. Il primo sarà assente per squalifica (oltre per un piccolo infortunio patito contro il Bologna), il secondo sarà fuori ancora per qualche giorno a causa dell’infortunio rimediato in Nazionale. Come risolvere il problema del terzino sinistro senza loro due? Grazie a lui, Senad Lulic. L’uomo della storia e anche l’arma in più di Simone Inzaghi in quanto a duttilità. Contro il Torino, infatti, il bosniaco potrebbe tornare alle origini nonostante non ami particolarmente quel ruolo di esterno basso (anche se per molti addetti ai lavori – vedi Raffaele Sergio – aveva tutte le qualità per diventare un grande terzino). Il primo soccorso per Simone Inzaghi arriva quindi ancora una volta da Senad Lulic, il “Jolly” per eccellenza: uomo tuttofare dello scacchiere tattico dell’allenatore piacentino. Lulic quest’anno ha giocato praticamente ovunque, tornando a sfoggiare ancora la grande duttilità del suo repertorio. Se da mezzala in un centrocampo a tre può avere difficoltà soprattutto in fase di costruzione, è negli inserimenti senza palla che il numero 19 bianceleste può dare il meglio di sé in quella posizione. Più a suo agio se schierato esterno alto, o d’attacco o di un centrocampo a cinque, sempre sulla sinistra, dove riesce sempre a dare ampio sfogo alla sua facilità di corsa. Vederlo arretrato, completando la linea della difesa a quattro sull’out mancino, non sarà più di tanto una sorpresa. Anche se fino all’ultimo Patric proverà a soffiargli il posto portando così il Jolly biancoceleste ad avanzare nello scacchiere del centrocampo a 3. Dipenderà dalla presenza o meno di Milinkovic-Savic che ieri non è sceso in campo per l’allenamento a causa di un’affaticamento: se il serbo recupererà allora aumenteranno le chance di vedere Lulic terzino, mentre in caso di forfait sarà inevitabile spostarlo in avanti con Patric terzino sinistro. Insomma: terzino, mezz’ala, esterno d’attacco…l’eroe del 26 Maggio è ancora una volta pronto ad andare in soccorso della sua Lazio. “God save Lulic

Triangolare di solidarietà per le vecchie glorie biancocelesti

Lunedì 24 ottobre alle ore 19:00 si disputerà presso il Centro Sportivo Olgiata Sporting Club, in via Guidi Cantini 4 a Roma, un triangolare di futsal con lo scopo di aiutare le popolazioni colpite dal terremoto della città di Montegallo in provincia di Ascoli Piceno. In campo una selezione di Montegallo, l’All stars di calcio femminile e la Lazio Vecchie Glorie. Tra le vecchie glorie biancocelesti in campo Vincenzo D’Amico, Bruno Giordano e Giancarlo Oddi. Nelle fila della All stars di calcio femminile il pallone d’oro Lucileia, Patrizia Panico e Daniela Di Bari.

FIGC – Firmata convenzione con la Federcalcio Russa

Si è tenuto a Mosca un incontro al quale hanno preso parte il presidente della Figc Carlo Tavecchio e il Presidente della Federcalcio russa (RFS) Vitaly Mutko. All’incontro presenti per la Figc anche il dg Michele Uva e l’avv. Mario Gallavotti.

Il Presidente Tavecchio ha firmato una convenzione con i russi che prevede due amichevoli da disputare tra il 2017 e il 2018 tra le Nazionali maggiori, incontri tra le Nazionali Giovanili, Femminili e di Calcio a 5. Tra le due federazioni avverrà anche uno scambio di esperienze didattiche e formative del personale nelle rispettive strutture, confrontandosi in diversi campi, dal marketing alla formazione degli arbitri e dei tecnici, dallo sviluppo del calcio femminile alla promozione del calcio giovanile. La Federazione Italiana ha messo a disposizione il Centro Tecnico Federale di Coverciano per lo svolgimento di stage e corsi. Quella con la Russia è la 17/a Convenzione internazionale per la Figc, in attesa di rinnovare un’altra collaborazione con la Federcalcio cinese a Pechino nel mese prossimo.

 

ESCLUSIVA LAZIOCHANNEL – infortunio de Vrij, ecco i tempi di recupero

Non c’è pace per Simone Inzaghi. Pian piano il tecnico piacentino sta perdendo tutti i pezzi più importanti della rosa biancoceleste. Non bastavano infatti, le già gravi assenze di due elementi fondamentali della rosa come Biglia e di Bastos. Stasera, quella che poteva essere una leggera preoccupazione, si è tramutata in una brutta notizia. Stefan de Vrij – secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Laziochannel.it – dovrà stare fermo per circa 40-50 giorni a causa della rottura del quinto metatarso del piede destro.

GLI SCENARI FUTURI – L’olandese dovrebbe quindi saltare: la gara di domenica a Torino, Lazio-Cagliari, Lazio-Sassuolo e la trasferta del cinque novembre a Napoli. La lunga sosta del campionato (dal cinque al venti novembre), viene in soccorso – si fa per dire – di mister Inzaghi, costretto ad affrontare le prossime 4 partite con i soli Wallace e Hoedt (più il giovane Prce). Comunque la Lazio non si piange addosso. A Torino si farà il possibile con gli uomini a disposizione.
Lazio, non mollare mai!

Sergio: “L’assenza di de Vrij sarebbe una grande perdita. Lulic terzino? Poteva diventare il più grande…”

Tra pochi giorni ci sarà TorinoLazio. Una partita difficile per i ragazzi di Inzaghi sopratutto alla luce delle ultime news dall’infermeria. Per parlare di questo e della sfida con i granata è intervenuto a Radiosei, nella trasmissione 9 gennaio 1900, il doppio ex Raffaele Sergio:

Su de Vrij: “Sarebbe una perdita grossa, soprattutto per la guida della difesa. Ha dimostrato che oltre ad essere giovane sa guidare i compagni, quindi se è vero è una brutta notizia. Anche perché non dimentichiamo che giorni fa hai perso Biglia, quindi se confermato questo infortunio è una brutta notizia. Non mi preoccupa il mese e mezzo che starà fuori ma mi preoccupa la preparazione per ritrovare la forma, mo che stava bene è una brutta notizia. La Lazio non ha in rosa un giocatoree come lui che sa guidare bene il reparto di difesa, quindi in questo momento al Lazio o cambia sistema di gioco o deve cercare di trovare le giuste motivazioni colmando il tutto. Se ho avuto fratture simili? No io ho avuto un crociato a Udine ed è normale che quando torni da un infortunio non recuperi mai al 100% e prima che torni al pari con i compagni ci vuole sempre un po’ di tempo. Quindi sì tornano tra un mese o mese e mezzo ma il problema è che serve altrettanto per tornare in forma“. Parolo ha detto che è un momento importante per la Lazio ma affrontarlo così è limitante: “Sì anche perché per capire la propria forza devi avere tutti gli effettivi. Adesso affronti una squadra che sta bene e ha trovato equilibrio tattico e tecnico oltre ad avere un ottimo stato di forma. Credo che per la Lazio domenica con queste due assenze sarà dura“. Il Torino: “Il Torino ha fatto un mercato importante e di spessore, una squadra giovane e ha trovato in Mihajlovic un tecnico che dà equilibrio tecnico e tattico. Saranno la sorpresa del campionato anche perché ha coperture in tutti i reparti. Ha una rosa in campo importante ma anche i sostituti sono all’altezza, cosa che non ha la Lazio vedi il mancato sostituto di Biglia mentre il torino al’80% ha coperto tutti i ruoli”. Giocherebbe Wallace: “Ha bisogno di tempo. E’ giovane, si deve ambientare e sopratutto secondo me non ha ancora il carisma  per guidare una difesa, può essere una sostituto all’altezza ma la Lazio non ha un giocatore della personalità di de Vrij. Hoedt a guida della difesa? Sì viene da un anno di esperienza. Anche lui è giovane ma ha un anno di grande esperienza alle spalle“.

La fascia sinistra, Lulic nel ruolo di terzino: “Io ho sempre pensato che poteva diventare uno dei grandi terzino d’europa, poi ha fatto altri ruoli ma la mia idea su Lulic è stata sempre questa: se fosse stato impiegato e fatto abituare in quel ruolo, per me sarebbe potuto diventare un terzino sinistro completo, perfetto a livello europeo. Quello è il suo ruolo naturale per me, però tutti gli allenatori lo hanno considerato come Jolly. Poteva diventare un grande terzino. Lukaku? E’ forte fisicamente ma non tanto tecnicamente ma appunto ha grande forza. E’ giovane quindi può avere margini di miglioramento quindi secondo me in prospettiva la Lazio ha preso un ottimo giocatore” Inzaghi vs. Mihajlovic:  “Mihajlovic ha grande spessore, lo ha dimostrato nelle squadre in cui è stato. E’ uno molto diretto, non mi sembra finto sotto l’aspetto unico e come uomo. Inzaghi mi da l’idea di un ragazzo molto intelligente che entra nella testa dei giocatori e lo ha dimostrato in Primavera e l’anno scorso in quelle 7 partite entrando nella testa dei giocatori. Secondo me è uno che a modo suo non lo dà a vedere ma ha anche molto carattere, sembra come di Mihajlovic ma in silenzio. La Lazio ha fatto bene a prenderlo e non ero d’accordo su Bielsa, una scelta più di stampa che di utilità tecnica. Noi abbiamo al scuola più importante del mondo in fatto di allenatori”. Chi preferisco tra Lazio e Torino? “Alla lazio devo tantissimo mi ha preso dalla serie C e mi ha fatto diventare giocatore. Al Toro è una parentesi importante, ho giocato in un blasone italiano importante, c’è tanta storia. Le ricordo con piacere entrambe perché mi hanno dato la sensazione di essere in famiglia”. 

Bonatti: “Siamo sulla strada giusta. Il Brescia? Ci temono e lo dimostra il fatto che…”

Torna in campo la Primavera di mister Bonatti, l’avversario di turno questa volta è il Brescia. Proprio dell’imminente sfida ha parlato il tecnico della Primavera ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM:

“Indicazioni positive nascono dalla partecipazione che mettono i ragazzi in ogni allenamento, vogliono ampliare il loro bagaglio calcistico. La sfortuna vuole che i soggetti che si sono infortunati ricoprano dei ruoli nei quali sono pressochè l’unica soluzione. Ciò può comportare dei problemi, ma sono sicuro che la squadra compenserà a queste assenze con lo spirito che li contraddistingue. Noi siamo una squadra che se non mettesse carattere nelle sfide potrebbe trovare delle difficoltà. Questa componente non è mai mancata e sono sicuro che ci sarà sempre. La squadra è la protagonista di questo gioco, hanno dimostrato dei miglioramenti sia sull’organizzazione di gioco sia dal punto di vista tecnico. Questo è il frutto dell’impegno quotidiano che mettono i ragazzi. Nel calcio moderno non si può ragionare per schemi di gioco perché le situazioni nell’arco della partita sono molte e la squadra deve sapersi adattare alla squadra avversaria mantenendo sempre la propria identità e la propria pericolosità. Oggi abbiamo provato diverse situazioni di gioco e la squadra assorbe queste in maniera pronta e decisa dimostrando la voglia di apprendere. Tutto ciò è utile a partita in corso in base alla qualità degli avversari”.

IL BRESCIA – “Il Brescia potrebbe far scendere giocatori dalla prima squadra ed è un attestato di temibilità della Lazio. Sarà una squadra chiusa che ci chiuderà gli spazi utilizzando le ripartenze. Noi dovremo saper utilizzare le nostre armi in base a come si schiereranno loro. Dal punto di vista tattico potrebbe cambiare qualcosa, è opportuno cercare un miglioramento perché abbiamo preso dei gol un po’ particolari contro la Samp. Si può ancora crescere. Sto valutando gli interpreti che schiererò e mi riservo ancora del tempo. Se avessimo segnato prima contro la Samp avremmo potuto vincere, ma avremmo anche potuto perdere. E’ la testimonianza che ogni partita vive delle situazioni diverse su più piani. Sono felice non tanto del risultato ma del carattere della squadra. I complimenti che sono arrivati testimoniano e danno valore al nostro lavoro. Dobbiamo continuare su questa strada, possiamo arrivare ad obiettivi importanti. Credo che il Brescia e la Lazio siano due esempi, anche se in tempi differenti, per come hanno contribuito a valorizzare le rose della Primavera. Questa è una soddisfazione per il club e un motivo di concentrazione per i ragazzi che sanno d’avere un’opportunità. Il primo discorso che feci ai ragazzi dissi che questa è la categoria delle opportunità, poi sta a loro lavorare per togliersi delle soddisfazioni. Mi auguro che si continui a valorizzare il potenziale di questa squadra. Non so se sono bravo a fare l’allenatore, non so se diventerà il mio lavoro, ma lo faccio per le emozioni che mi dà. Per questo la mia partecipazione è totale e spero che i ragazzi assorbano questa mentalità dando il massimo. In 18 gare, delle 60 che ho disputato, i miei ragazzi hanno segnato negli ultimi minuto di gioco: questa situazione ti dà un trasporto emotivo particolare. E’ un risultato che si ottiene lavorando in allenamento, per questo ringrazio i miei ragazzi per come si applicano”.

INFERMERIA – Inzaghi trema per de Vrij. Domani accertamenti per il centrale olandese…

Ci sono novità per quanto riguarda l’infortunio di de Vrij. Secondo quanto riportato da Radiosei, il problema al collo del piede patito questo pomeriggio da Stefan de Vrij potrebbe essere più grave del previsto. Si vocifera di una frattura del quinto metatarso del piede destro rimediata durante uno scontro di gioco. Saranno vitali gli accertamenti domani. Obiettivamente questo sarebbe se venisse confermato un infortunio grave, 1-2 mesi, attentiamo il bollettino medico dello staff nella giornata di domani e i relativi controlli presso la clinica Paideia. Adesso è difficile avere certezze, la parte colpita è molto gonfia. Se confermato sarebbe una perdita gravissima per Inzaghi, proprio nel momento in cui tutto per il leader difensivo sembrava filare liscio. Speriamo che sia l’ennesima ansia diffusa come al solito troppo velocemente…

Scarpa d’oro – Bis per Suarez: “Al Real e all’Atletico i miei gol più belli”

Il centravanti uruguaiano del Barcellona Luis Suarez ha ricevuto oggi la Scarpa d’oro quale miglior marcatore europeo della passata stagione. E’ la seconda volta che l’attaccante del Barcellona ottiene tale riconoscimento grazie alle 40 reti realizzate nel 2015/16. Suarez ha battuto l’argentino Gonzalo Higuain (36 reti con il Napoli), e il portoghese Cristiano Ronaldo (35 col Real Madrid). “Tutti i gol sono importanti ma se devo indicare i miei preferiti tra questi 40 dico quelli al Madrid al Bernabeu e all’Atletico qui in casa per mantenerci in vetta alla Liga“, ha detto il ‘Pistolero‘ ricevendo il premio, non prima di aver ringraziato, commosso, il club “per avermi dato l’opportunità di realizzare un sogno venendo qui e di raggiungere questo obiettivo e i compagni che sono compartecipi di tutti i miei gol“. Alla cerimonia, svoltasi a Barcellona nella sede di un birrificio sponsor dell’iniziativa, erano presenti – riporta Ansa.it – anche Busquets, Iniesta e Messi, ma Suarez aveva portato con se’ la moglie e i due figlioletti, Delfina e Benjamin, che hanno avuto a loro volta una miniatura del premio, come riporta Mundo Deportivo.

Mostruosa la media gol di Suarez: 1.14 a partita (40 centri in 35 presenze). L’attaccante del Barcellona aveva già vinto nel 2014 con la maglia del Liverpool: a pari merito con Cristiano Ronaldo. A Higuain rimane la grande soddisfazione di aver battuto il record, con i suoi 36 gol realizzati in Serie A quest’anno, di aver battuto Nordhal (35 nel 1949-50). Da parte sua, la stella portoghese è stato rallentato da un lieve infortunio muscolare a pochi turni dalla fine.

LA CLASSIFICA

1) Suarez (Barcellona), 40 gol – 80 punti
2) Higuain (Napoli), 36 gol – 72 punti 
3) Cristiano Ronaldo (Barcellona), 35 gol – 70 punti

Verratti: “Immobile è il giocatore ideale per la Lazio e la Nazionale”

Marco Verratti, intervenendo ai microfoni di Sky Sport 24, ha parlato di Ciro Immobile, suo ex compagno ai tempi del Pescara di Zeman: “All’estero negli ultimi due anni Ciro ha sofferto molto senza riuscire a ritagliarsi il suo spazio. Da quando è tornato in Italia ha imparato a giocare molto con la squadra, e inoltre sta facendo benissimo realizzando molte reti. Penso sia proprio il giocatore ideale di cui hanno davvero bisogno Lazio e Nazionale”.

Makinwa, ag. Onazi: “Mai avuto problemi simili in tanti anni di Lazio, mi auguro sia un errore”

Dopo le parole di risposta di Onazi all’avv. Gentile arriva anche il commento di Stephen Makinwa, l’agente dell’ex centrocampista biancoceleste, che ai microfoni di Lalaziosiamonoi.it ha dichiarato:

“Sono un tifoso biancoceleste ma devo dire che in tanti anni trascorsi alla Lazio da giocatore non mi sono mai trovato in situazioni simili. Mi auguro sia solo uno sbaglio. Sono rimaste in sospeso due mensilità: quella di giugno, per la quale il tempo è già scaduto, e quella del mese successivo, ma per quest’ultima c’è tempo fino a novembre. Per ora non abbiamo ricevuto alcuna notizia della Lazio. Spero si accorgano presto di questa mancanza e magari si facciano sentire ammettendo lo sbaglio. Sempre che sia uno sbaglio, altrimenti devono spiegarci le ragioni del mancato pagamento. Ora gli abbiamo dato una scadenza per capire cosa vogliono fare. Eddy nonsi è mai risparmiato, nessuno può dire nulla sul suo conto e non si merita un trattamento del genere”.

FORMELLO – Nuovi problemi per Inzaghi: possibili due assenze per Torino. Ballottaggio a sinistra

Allarme “orange” in difesa. Durante l’allenamento si è fermato Stefan de Vrij: solo una forte contusione per il centrale olandese che lo ha costretto a sedersi in panchina con una borsa del ghiaccio applicata sul collo del piede destro. Un piccolo problema fisico che di fatto lo mette in dubbio per la trasferta di Torino anche se la sensazione è che dovrebbe essere della partita. In caso di forfait giocherà Wallace accanto al collega di reparto HoedtBasta ha recuperato, viene testato sulla destra. A sinistra ballottaggio tra Patric e Lulic. Tra i giocatori in dubbio c’è anche Milinkovic-Savic. Il serbo non ha preso parte all’allenamento odierno e qualora dovesse saltare la partita con il Torino al suo posto potrebbe giocare Leitner, a meno che Inzaghi non decida di mettere Lulic a centrocampo con Patric terzino sinistro. Domani se ne saprà di più

SEDUTA. Radu è squalificato e lavora a parte per la contusione alla caviglia rimediata con il Bologna. Rientro previsto per il turno infrasettimanale. In campo, poi, entra tutto il resto del gruppo. Inzaghi esercita la rosa nel possesso palla, le vere prove tattiche scatteranno nella giornata di domani nella seduta dell’antivigilia. Lavoro differenziato per Biglia e Kishna, solo palestra per Lukaku e Bastos. Per l’angolano e il capitano Biglia si avvicina il rientro: stimato per il 13 Novembre se non prima.

Camolese: “Ancora qualche colpo di mercato e non mi stupirei se la Lazio arrivasse tra…”

Partita per cuori forti quella di domenica a Torino dove si affrontano due squadre che non disdegnano il gioco e che ben si stanno comportando in campionato. Quella fra granata e biancocelesti è una di quelle sfide che promettono scintille, da loro ci si aspetta una gara ricca di emozioni, reti e spettacolo. Ma allo stesso tempo è anche una gara speciale per alcuni dei protagonisti. Da una parte, ad esempio, il tecnico del Toro Sinisa Mihajlovic che si ritroverà di fronte il collega Simone Inzaghi, ex compagno di tanti successi in biancoceleste ai tempi del presidente Cragnotti; dall’altra Ciro Immobile che ritrova i suoi vecchi compagni. Per parlare della sfida di domenica Laziopolis.it ha intervistato il doppio ex Giancarlo Camolese.

Che gara si aspetta? “Sarà una sfida molto interessante tra due squadre in ottima forma che giocheranno per vincere. Il Toro vuole proseguire il momento positivo dopo il poker della Favorita, mentre la Lazio vorrà dimostrare che il pari interno contro il Bologna è stato solo un piccolo incidente di percorso”.

Alla luce di questo inizio di campionato cosa pensa della squadra di Inzaghi? “La Lazio è una buona formazione e credo ci siano tutte le premesse affinchè faccia un grande torneo. Non mi meraviglierei certo se i biancocelesti arrivassero tra le prime tre, la squadra ha qualità specie davanti dove il tridente giovane può mettere in difficoltà qualsiasi avversario. In difesa poi è stato importante il ritorno di de Vrij, così come in mezzo al campo lo sarà quello di Biglia. Ho visto la Lazio di recente contro il Pescara e mi ha fatto un’impressione notevole. L’unico neo una rosa non proprio numerosissima”.

Quindi un Inzaghi promosso: “Certamente sì. Simone ha preso in mano una situazione delicata al termine del tormentone Bielsa. Il giovane tecnico si è rimboccato le maniche e sta lavorando bene in un contesto difficile come quello di Roma, dove la pressione è sempre alta. Inzaghi conosce bene l’ambiente, ha allenato per diversi anni la Primavera e ha fiducia nei giovani. Credo che la società alla fine abbia fatto bene ad affidarsi a lui”.

E su Mihajlovic: Sinisa è l’allenatore giusto per il Toro. Ha di colpo ricreato entusiasmo in una piazza affamata di grande calcio. E’ tignoso, determinato, sa il fatto suo e ha voluto fortemente dei giocatori che in questo momento si stanno rivelando decisivi. Il Toro è una squadra interessante, ha battuto nettamente la Roma, può fare leva su gente come Belotti, Falque e Ljajc, si toglierà belle soddisfazioni”.

Cosa ricorda del suo passato in biancoceleste: “Fu un’esperienza straordinaria sotto tutti i punti di vista. Ai nastri di partenza eravamo spacciati, nove punti di penalizzazione avrebbero potuto abbattere chiunque ma non quel gruppo cui ho avuto la fortuna di appartenere. Fu una stagione incredibile, unica, conclusasi addirittura a luglio, una cosa senza precedenti nel calcio italiano”.

Lei quale tipo di giocatore è stato? “Il classico mediano tutto muscoli e polmoni. Ringhiavo e correvo per gli altri, magari non rubavo l’occhio dal punto di vista tecnico, ma uscivo dal campo con la maglia bagnata, consapevole di avere dato tutto per quei colori che ancora oggi porto nel cuore”.

Ha mai pensato di allenare la Lazio? “A dire il vero fui il primo tecnico a essere contattato da Lotito. Era il luglio del 2004 e il patron aveva appena rilevato il club. Il clima era caldo e non solo dal punto di vista climatico. Il presidente mi parlò, fu un colloquio lungo e interessante, lui era molto deciso ma alla fine non se ne fece nulla. Poi arrivò Caso.

Ora cosa fa Camolese? “La mia vita è molto movimentata, non mi lamento. Faccio l’opinionista televisivo, sono docente alla SUISM di Torino e insegno anche a Coverciano. L’ultima esperienza sulla panchina risale a pochi mesi fa a Chiasso (seconda divisione svizzera), una parentesi molto positiva culminata in una tranquilla salvezza. Il calcio mi appassiona ancora molto e se qualche società dovesse presentarsi con un bel progetto non esiterei a dire di sì”.

ROMA – In arrivo l’ennesimo sciopero dei trasporti: fermi bus, metro e ferrovie

Giornata nera a Roma quella di domani. Le corse dei mezzi pubblici urbani ed extraurbani potrebbero non essere garantiti a causa dello sciopero generale di 24 ore indetto dal sindacato Usb. L’agitazione sarà estesa a tutta la giornata e riguarderà le reti Atac, Roma Tpl e Cotral causando il blocco del servizio su bus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Centocelle.

Anche le linee periferiche gestite dalla società Roma Tpl resteranno ferme. Saranno garantite le corse da inizio servizio fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Possibili stop anche per il servizio dei bus notturni, le linee N, nella notte tra domani e sabato. Nelle stazioni metroferroviarie che resteranno eventualmente aperte in caso di assenza del personale di stazione potrebbero non essere garantiti i servizi di ascensore, scale mobili e montascale. Possibili stop anche per il servizio biglietteria.

Lo sciopero coinvolgerà, inoltre, anche il trasporto ferroviario: fermo per 24 ore il personale fisso mentre gli addetti alla circolazione dei treni incroceranno le braccia dalle 9 alle 17. A rischio anche le attività di Roma Servizi per la Mobilità: contact center infomobilità, numero verde disabili, sportello al pubblico di piazzale degli Archivi e infobox della stazione Termini.

Torino-Lazio: precedente positivo con lo stesso arbitro ma a campo invertito

La gara della 9^ giornata di Serie A TIM TorinoLazio in programma domenica 23 ottobre alle ore 15:00 allo Stadio Olimpico Grande Torino di Torino sarà diretta dal signor Piero Giacomelli. Il direttore di gara ha già arbitrato 10 volte il Torino: 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. Mentre con la Lazio i precedenti sono solo 4, di cui 3 vittorie e 1 sconfitta. Tra le gare dirette dall’arbitro della sezione di Trieste anche un precedente tra granata e biancocelesti giocato però allo Stadio Olimpico di Roma e terminato 2-1 per i capitolini che si imposero grazie alle reti di Biglia e Klose.

Assistenti: Lo Cicero – Pegorin
IV Uomo: Ranghetti
ADD1: Gavillucci
ADD2: Di Paolo

Ag. Buffon svela: “Zoff lo voleva alla Lazio. Marchetti portiere determinante”

L’eroe della settimana è sicuramente Gigi Buffon, che in Champions League contro il Lione ha dimostrato di essere ancora un fuoriclasse zittendo le malelingue che l’avevano già etichettato come bollito. Per questo motivo, Radio Incontro Olympia ha intervistato lo storico procuratore del numero 1 della Nazionale, Silvano Martina che ha svelato un aneddoto: “Su Buffon c’è poco da dire. Vuole migliorarsi sempre. Tutti se hanno voglia possono farlo. Sono vent’anni che sta giocando a livelli mondiali. D’altra parte quando nasci fuoriclasse tutto ti viene normale. Zoff era intenzionato a prenderlo alla Lazio quando Gigi era al Parma. Disse che non aveva mai visto un portiere così forte, più forte di lui. Prima di andare alla Juventus si avvicinarono molto anche Roma e Barcellona”.

Su Marchetti e Hart: “Portieri importanti con una certa esperienza. Sono in grado di essere determinanti. Sarà una gara interessante fra una rosa competitiva, quella biancoceleste, e una vera sorpresa. Bravo Mihajlovic a far fare al Toro un salto importante a livello tecnico. È da tripla e per mentalità non sono due squadre che si mettono lì ad aspettareIndividualità importanti ci sono ma secondo me vincerà il gruppo in grado d’interpretare al meglio la sfida. Inzaghi contro Mihajlovic, chi leggerà meglio i 90 minuti”. Immobile: “Nel panorama italiano è uno degli attaccanti più importanti che ci sono. Incide anche il fatto che sembra veramente felice di essere arrivato alla Lazio”.

Onazi risponde a Gentile: “La Lazio non ha risposto alla mia lettera. Mi rivolgerò alla Fifa”

AGGIORNAMENTO 20/10 – Dopo la smentita del legale biancoceleste Gentile, arriva la risposta di Ogenyi Onazi ai microfoni della BBC Sports: “Non abbiamo altra scelta che andare dalla Fifa per chiedere al comitato di agire sul rifiuto della Lazio di pagarmi. Il mio agente e l’avvocato hanno scritto alla Lazio, ma dopo due mesi non abbiamo ricevuto alcuna risposta dal club. Abbiamo concluso che l’unica cosa da fare è quella di avvicinarci alla Fifa per ottenere quello che per cui ho lavorato”.

Come un fulmine a ciel sereno, in casa Lazio si ritorna a parlare di cause legali. Anche se la voce non è confermata, si vocifera che Onazi sia pronto a chiedere aiuto alla FIFA, per ottenere delle mesilità arretrate di quando era ancora una calciatore della Lazio. Questo è quanto dice AfricanFootball.com, sostenendo anche che il nigeriano si sia messo in contatto con la Lazio ma che, quest’ultima , abbia fatto orecchie da mercante.

In serata è giunta la replica dell’avvocato Gentile. Intervistato da lalaziosiamonoi.it, lo storico avvocato della Lazio ha precisato di non saperne nulla e di non aver mai ricevuto lettere di contestazione da parte dell’ex calciatore Onazi. Si attendono sviluppi e conferme.

CONFERENZA – Parolo: “Col Torino test decisivo. Rinnovo? Col presidente c’era un accordo già da maggio”

Come di consueto, ha parlato nella consueta conferenza stampa settimanale un giocatore della Lazio. Questa volta è toccato a Marco Parolo, fresco di rinnovo con la squadra biancoceleste fino al 2020. Queste le sue parole:

Ti sei legato alla Lazio a vita?

“Non so se chiuderò qua, perché non so quando smetterò. E’ stato tutto fatto senza ansia, senza stress, col presidente ne avevamo già parlato a maggio. Ringrazio la società e il presidente che mi hanno permesso di andare all’Europeo, di fare esperienze e campionati importanti. Sono un giocatore maturo, spero di aiutare i più giovani e di raggiungere traguardi importanti”.

Torino è la partita della verità?

“Sì, è la partita più importante in questo momento. Sarà una tappa fondamentale perché dimostrerà il nostro valore e la nostra identità di gioco. Sarà importante andare là e fare la prestazione, poi il risultato ne sarà la conseguenza. Finora abbiamo avuto alti e bassi ma questo è normale perché non siamo ancora una squadra pronta. Torino sarà un test importante per capire a che punto siamo. Domenica abbiamo fatto un’ottima partita, abbiamo sempre cercato il gol attraverso il gioco. E’ stata solo una questione di numeri, se la palla fosse entrata un decimo delle volte che abbiamo calciato in porta sarebbe stato tutto più facile. Al di là dei risultati, sono contento di come lavoriamo, c’è grande disponibilità da parte di tutti ed è quello che chiedevo a inizio stagione”.

Come ti trovi nel ruolo di vice Biglia?

“E’ un ruolo nuovo che faccio volentieri, non sarò mai Biglia ma sarò sempre Parolo: perdo qualcosa rispetto a lui ma cerco di recuperare in altro. Cerco di crescere di partita in partita. Vista la mia età mi fa anche comodo imparare questo ruolo perché ti allunga la carriera in quanto corri meno. Spero che torni Biglia quanto prima perché lui è un top in quel ruolo. Comunque stiamo facendo tutti bene, chi entra dà una mano alla squadra”.

A Bologna sei apparso stanco, colpa della Nazionale?

“No, ho rivisto la gara e con il Bologna abbuiamo sofferto i primi 10 minuti, poi quando abbiamo trovato la quadratura loro non hanno più superato il centrocampo. A Udine siamo stati facilitati dal fatto di aver segnato subito. Se anche col Bologna avessimo trovato il gol subito a inizio secondo tempo avremmo parlato di un’altra partita. Nella ripresa ho avvertito un po’ di stanchezza ma i dati dicono che sono tra quelli che ha corso di più. Sono fiducioso per il prosieguo della stagione”.

Sei contento della carriera che hai fatto?

“Sì, perché nella mia vita ho sempre cercato di superare i miei limiti mettendomi in gioco. Ogni sfida sono riuscito a superarla, questo dimostra che ho carattere e che ho sempre voglia di dimostrare quanto valgo. Ho 31 anni ma in campo mi  sento il più giovane. Dentro di me c’è tanta voglia di giocare, sono contento di avere la possibilità di giocare fino a 35 anni e me la godrò”.

Biglia?

“E’ un combattente, non vorrebbe mai saltare un allenamento. E’ contento di come sta andando il recupero e non vede l’ora di tornare a darci una mano. Toccherà ai medici e a lui stesso capire quando potrà tornare in campo senza rischiare ricadute”.

Inzaghi?

“E’ stato una sorpresa per me, mi aveva già dato una buona impressione la scorsa stagione ma ero curioso di come avrebbe affrontato un campionato dal’inizio. E’ una persona vera, dice le cose come stanno e vuole sempre vincere: se domenica abbiamo pareggiato al 96′ è merito di questa sua voglia che ci trasmette. Non so dove può arrivare questa Lazio, ma le prossime 3 partite saranno 3 test importanti per capirlo. Dobbiamo analizzare le nostre prestazioni e capire se stiamo andando nella giusta direzione”.

Che partita ti aspetti col Torino?

“Una gara difficile, loro ci aggrediranno fin da subito sospinti dall’entusiasmo del pubblico e del 4 a 1 a Palermo. Noi dobbiamo essere bravi a contenerli e a fare il nostro gioco. Sarà una gran prova di maturità, sono curioso anche io di vedere come reagirà questa Lazio”.

Vedi altri giocatori che ci credono nel progetto come te?

“Nello spogliatoio vedo tanta gente con dei valori importanti, che vuole affermarsi e che vuole dare una mano a migliorare, sono tutti valori che possono aiutare la rosa a crescere. Io ho un progetto nella mia testa, ma c’è da lavorare parecchio. Le basi sono state messe. Bisogna iniziare un ciclo con continuità, negli anni abbiamo vissuto troppi alti e bassi, dobbiamo rimediare. Tutti gli errori fatti la scorsa stagione devono servire per costruire un nuovo ciclo, sperando che sia bello. Siamo ancora agli albori, pedaliamo noi e poi vediamo il futuro cosa ci riserva.”

Inzaghi ti ha chiesto di coprire di più? Ti manca il gol?

“Ho rivisto le partite, qualche occasione da gol l’ho avuto e me la sono mangiata. Già un paio di gol li avrei potuti fare. Però sono soddisfatto di aiutare la squadra: penso al gol di Keita e Pescara dove io e Milinkovic ci siamo poetati dietro gli uomini per permettergli di calciare a rete e realizzare quel bellissimo gol. Bisogna sempre aiutare la squadra. Sono sempre convinto che ho il dovere di fare 5-6 gol a stagione, sono in ritardo e devo recuperare”.

Vuoi dare un consiglio a chi ancora non ha rinnovato?

“Penso che uno debba innanzitutto dare tutto per la squadra e poi parlare chiaro per capire le risposte della società. Uno deve prima pensare a fare bene, poi deve avere un confronto diretto e chiaro con la società per tirare le proprie somme. Ognuno è artefice del proprio destino. Qui si sta bene, si può fare bene. Portare 50mila persona allo stadio a Lazio Empoli è qualcosa di indescrivibile. Ho ancora il video nel cellulare. Abbiamo dei giovani molto forti, spero loro credano nel progetto ma solo attraverso i risultati si possono convincere a rimanere”.

Fabrizio Piepoli

 

Muzzi: “Lazio non bellissima ma concreta, può giocarsela con tutte”. E su Rossi vice Immobile…

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In vista della sfida di domenica tra Torino Lazio, è intervenuto, ai microfoni di ‘Elleradio’, il doppio ex Roberto Muzzi, attuale vice allenatore del Panathinaikos. Queste le sue parole.

Sulla Lazio vista in queste prime giornate: “Finora non è stata bellissima, ma concreta, molto concreta, difficile da incontrare per tutti. Contro il Bologna domenica scorsa, nonostante le difficoltà iniziali, ha ottenuto un punto più che meritato, viste le tante occasioni da gol create”.

Su Simone InzaghiLo stimo come allenatore così come lo stimavo da giocatore. Ci incontrammo con le squadre Allievi, io allenavo la Roma. Mi sembra un ragazzo preparato a tutti i livelli e potenzialmente in grado di portare la squadra dove merita”.

Su come trovare continuità dopo la bella prova di UdineContro l’Udinese la Lazio mi è piaciuta tantissimo, ma la squadra ed Inzaghi hanno bisogno di tempo, perché i risultati aiutano a lavorare sul gioco. La rosa della Lazio è importante, mi piace molto Keita in particolare, ma i giovani di talento sono veramente tanti. Lavorandoci su Inzaghi può sicuramente assestarsi ai livelli visti a Udine”.

Sul prossimo confronto con il Torino di MihajlovicSinisa è un allenatore sanguigno, il Toro sta vivendo un grande momento e lui starà già caricando i suoi giocatori. Sarà una grandissima partita, un confronto tra due allenatori che sanno mettere bene le squadre in campo, con il Torino che quest’anno ha un attacco di primissimo livello, come fatto vedere a Palermo”.

Sulla visita della Lazio ieri ad AmatriceLa Lazio si è dimostrata sempre sensibile a questi temi e le immagini dei giocatori nelle zone colpite dal terremoto sono state sicuramente edificanti”.

Sulle differenze tra calcio italiano e grecoDel calcio italiano ad Atene si parla solamente bene, resta un modello da seguire, anche se in Grecia gli stadi sono spesso esauriti e c’è una grandissima partecipazione popolare che forse in Italia si poteva riscontrare solo nel passato. Qui stanno ricostruendo gli stadi in stile inglese, sono più attaccati al campo e il pubblico si sente maggiormente coinvolto e vicino alla squadra”.

Sulla crisi tecnica degli attaccanti italianiQuando giocavo io era più facile arrivare in prima squadra. Non ho nulla contro i calciatori stranieri, ma il settore giovanile italiano va tutelato al meglio, cosa che al momento non avviene. Questo si ripercuote sulla qualità della Nazionale, ai giovani giocatori non viene permesso di esplodere subito come avveniva ai miei tempi. Questo pur essendo la Lazio la squadra che offre migliori chance ai giovani al momento in Italia. Seguo la Primavera, dove gioca mio figlio Ramon e sono rimasto molto impressionato da Alessandro Rossi”.

A proposito, proprio Rossi è considerato la vera alternativa a ImmobileIl salto nella prima squadra è comunque importante, ma aiuta il ragazzo a migliorare e ad esplodere. Un giocatore come Rossi, inserito in un contesto di prima squadra, imparerebbe moltissimo, cambierebbe completamente prospettive adattandosi a ritmi differenti. Inoltre, allenarsi accanto a giocatori importanti come lo stesso Immobile, gli farebbe molto bene. Deciderà Inzaghi quando lo porterà con sé, ma io non perderei troppo tempo”.

Infine, sul campionatoL’Inter sta affrontando un momento non facile a livello ambientale, senza nulla togliere all’impresa compiuta dal Cagliari domenica scorsa. De Boer deve adattarsi al calcio italiano comprendendone la realtà, cosa che al Milan non serve perché Montella è già molto bravo ed esperto. La Lazio? Secondo me può ritagliarsi il suo spazio, è un gruppo che può giocarsela con tutte le altre squadre. Il lavoro di Inzaghi al momento è sotto gli occhi di tutti e per nessuno è facile incontrare i biancocelesti”.

D’Amico: “Torino-Lazio bella gara in cui può succedere di tutto”. E su Bielsa…

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Non si annoieranno di certo gli spettatori che domenica alle 15 arriveranno all’Olimpico di Torino per assistere alla gara tra i granata e la Lazio. Ne è fermamente convinto il doppio ex Vincenzo D’Amico, che, ai microfoni di ‘Torinogranata.it’, presenta così la sfida: “Penso sarà una gara bella da vedere, a differenza di gran parte di quelle presenti nel panorama calcistico italiano, perché Torino e Lazio giocano un buon calcio e in più segnano, quindi fanno divertire“. Lo storico centrocampista biancoceleste prosegue parlando degli obiettivi di entrambe: “Diversamente dagli anni passati, la partita significa molto per le due squadre, perché entrambe possono puntare a un posto utile per l’Europa, intendo per l’Europa League, non per la Champions. È una partita in cui può succedere di tutto, perché, come dicevo, le squadre sono in salute e giocano un buon calcio, per cui è difficile dire se vincerà l’una o l’altra. Possiamo dire, per essere retorici e seguendo un cliché antico, che il Toro è leggermente favorito perché gioca in casa, ma per il resto la partita sarà molto equilibrata“.

Sui punti di forza delle due squadre: “Sottolinerei il fatto che sono due squadre equilibrate sia in difesa sia in attacco e in mezzo al campo stanno bene entrambe. Sarebbe troppo semplice dire Belotti per il Torino e Immobile per la Lazio e che i due attacchi sono i reparti più importanti, ma io porrei l’accento sulle difese, che dovranno essere ottime contro questi due attaccanti. Ad ogni modo, il Torino mi sembra sicuramente meglio assemblato rispetto alla Lazio, perché Mihajlovic  ha avuto tutti i giocatori di cui aveva bisogno, mentre a Inzaghi manca un attaccante e un centrocampista che faccia da vice Biglia, il quale è fuori ormai da tempo e prima che torni ce ne vorrà ancora. Forse in estate Lotito e Tare avrebbero potuto fare qualche cosa in più sul mercato per permettere alla Lazio di disputare un campionato d’avanguardia. Ripeto, sarebbe troppo facile dire Belotti e Immobile per i gol e le prestazioni che sfoderano anche in Nazionale, però per me questi due giocatori  non sono una sorpresa, perché da loro mi aspettavo esattamente quello che stanno facendo. Nel Toro c’è Barreca che è un buon terzino e Boyé che è un attaccante interessante, ma quelli che mi piacciono di più sono Baselli e per la Lazio de Vrij, che sono entrambi due giovani molto importanti“.

Infine, due parole sui due tecnici: “Mihajlovic incarna lo spirito granata, sembra un sergente di ferro, ma è un ragazzo dolcissimo. Quanto a Inzaghi, anche se quest’estate il tira e molla con Bielsa può averlo fatto pensare, non è assolutamente un ripiego, fin dall’inizio era stabilito che l’allenatore sarebbe stato lui, con Bielsa è stata tutta una farsa. Adesso deve crescere insieme alla squadra e nelle ultime due partite la Lazio ha giocato sicuramente meglio che nelle precedenti sei ed io sono soddisfatto e faccio il tifo per Inzaghi alla Lazio, così some lo faccio per Sinisa al Toro. Pronostico? Un due a due sarebbe bello per tutti“.