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Ledesma: “Napoli-Lazio non è una gara decisiva, i biancocelesti devono ancora dimostrare il loro reale valore”. E poi consiglia Murgia…

Ospite ai microfoni di 1900TV Cristian Ledesma ha parlato della sua avventura nel campionato turco per poi passare alla squadra biancoceleste partendo dalla sfida con il Napoli. Ma non solo, nel corso della lunga intervista l’ex capitano biancoceleste si è prodigato anche in consigli rivolti ai giovani biancocelesti e, in particolar modo, ad Alessandro Murgia:

“Dopo la sconfitta che abbiamo subito ieri c’è un po’ di amarezza , io sono fermo in questo momento, sto recuperando da un infortunio. Proveremo a rifarci contro l’Olympiakos anche se non sarà facile visto che qui è una partita sentitissima. Nel calcio e nell’ambiente Lazio si pensa troppo e questo per me è un errore. La gara con il Napoli non sarà decisiva, c’è tutto il  campionato ancora davanti. Il risultato non influenzerà troppo, non bisogna dare troppo peso a questa partita. La Lazio avrà tempo tutta la stagione per dimostrare di essere una grande squadra. Non ho ancora vissuto il derby di Atene ma manca poco. Non so se è sentito quanto a Roma, spero di viverlo nel migliore dei modi possibile. Devo tutto al calcio italiano, mi ha permesso di diventare un professionista. Ho avuto la soddisfazione di indossare la maglia di una squadra importante, per me sono stati anni importanti nei quali ho imparato molto e sono cresciuto sia professionalmente che come uomo. L’Italia la sento mia. In Brasile ho avuto difficoltà per il modo di lavorare, troppe differente da come ero abituato. Il modo in cui mangiano, in cui vivono le sconfitte: non mi sono trovato bene. Conosco Murgia, ha talento ma a volte non basta quello. Alessandro deve dimostrare di avere testa e personalità. Io forse ho una mentalità vecchia ma non avrei mai postato una foto sui social dopo un allenamento. I giovani ora pensano a vendere la loro immagine fuori dal campo ma non lo ritengo professionale. Per lui non sarà facile confermarsi, la Lazio ha grandi ambizioni. La forza del Napoli è sicuramente nel settore avanzato. Callejon è un giocatore intelligente e sa come far male, sicuramente punterei a fermare lui. Tatticamente qui in Grecia si lavora molto, così come sulla tecnica. I loro giocatori più rappresentativi erano molto bravi. Anche il settore giovanile è avanzato, hanno una buona mentalità. E’ tanto tempo che non vinciamo il derby ma non dobbiamo scordare i pareggi. È una partita particolare, è difficile spiegare il perché non si riesca a vincere. La Lazio sta andando bene, quella con la Roma però è una gara a parte, speriamo si riesca a vincere. Ogni tanto sento Lotito, siamo legati da un’amicizia particolare ma non abbiamo mai parlato di un mio futuro in biancoceleste”. 

Parolo: “Vogliamo riportare i laziali allo stadio”. Poi fa una critica alla società…

E’ uno degli elementi imprescindibili del centrocampo biancoceleste. Nelle ultime partite, complice l’assenza del capitano Biglia, si è sacrificato in un ruolo non suo (quello di regista appunto) per il bene della Lazio e lo ha fatto in silenzio, senza polemiche: stiamo parlando di Marco Parolo. E’ il giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere nella sua rosa non solo per motivi tecnici ma anche per il suo spirito di sacrificio e di gruppo. Questa sera la Lazio scenderà in campo contro il Napoli in una partita estremamente delicata. Parolo finalmente torna nel ruolo che sa esaltarne le doti come pochi, quello di mezz’ala e anche se il gol ancora tarda ad arrivare lui rimane fondamentale per questa Lazio. Di questo e di tantissime altre tematiche ha parlato il centrocampista di Gallarate in un’intervista a La Repubblica. Ecco le sue parole: “Mi ritengo un leader silenzioso. Preferisco dare l’esempio in campo. Però nello spogliatoio serve anche chi alza la voce quando è necessario. Nella Lazio noi vecchi cerchiamo di insegnare gli atteggiamenti giusti ai giovani. Siamo in pochi: io, Lulic, Marchetti, Biglia, Radu, Ciro… Perché anche Immobile nei veterani? Quando fai parte di un gruppo vincente come quello degli Europei, impari in fretta e cambi mentalità. Capisci che il talento non basta se non sai sacrificarti, soffrire e aiutare i compagni“.

NAZIONALE – “La Nazionale di Conte si basava su massima applicazione e ferocia agonistica, come la Juve che non molla mai. Certi concetti li ho imparati a 30 anni, li avessi capiti a 24 la mia carriera sarebbe stata diversa. Se con Ventura l’Italia è cambiata? No, la base è quella: se sai fare risultato soffrendo, come contro Spagna e Macedonia, sei una grande squadra. Sono persone diverse, Conte e Ventura, ma i principi di gioco sono simili. Poi il nuovo ct darà la sua impronta, com’è giusto. Se ci sono dei leader silenziosi anche in Nazionale? Certo: Chiellini, Bonucci, Buffon, De Rossi”. Il 15 c’è Italia-Germania: che effetto  farà vedere Klose assistente di Low? “Nello spogliatoio l’anno scorso già si vociferava che quello sarebbe stato il suo futuro. Il giocatore-simbolo della Germania sulla panchina della nazionale: un segnale importante per il calcio, una cosa romantica”.

NAPOLI-LAZIO –  “Abbiamo dimostrato la nostra mentalità nelle ultime tre partite: a Torino dopo il 2-2 ci siamo rovesciati di nuovo in avanti, contro il Sassuolo abbiamo saputo soffrire. Un risultato positivo a Napoli sarebbe un’ulteriore prova del nostro spessore”. A Napoli si saranno pentiti di non aver scelto Immobile? “Hanno preferito il nome, anche se poi Milik è forte. Nessuno che si sia fatto delle domande sul perché di quei due anni deludenti di Ciro all’estero, magari esaminando il contesto. Brava la Lazio a crederci, è uno da 20 gol a campionato. Segna ogni partita, credo segnerà anche al Napoli: poi toccherà a noi non subire gol”. Se il tridente della Lazio è sottovalutato? “Meglio, così loro capiscono che devono ancora dimostrare tanto. Hanno un talento straordinario, ma serve continuità e sono migliorati molto in questo. Possono diventare i più forti del campionato, Felipe Anderson fa giocate incredibili, è cambiato, maturato, avverte la fiducia del tecnico e di tutto il gruppo: noi gli chiediamo di essere decisivo, lui si sente importante e fa la differenza”.

INZAGHI  – “Tre aggettivi per il mister? Coerente, aperto, ambizioso. Ha voglia di vincere e di emergere, ci trasmette questa energia. È uno vero in tutto quello che fa. Da applausi, poi, come ha gestito il caso Keita. Ora lui  si è messo a disposizione del gruppo, ha capito che il talento non basta, senza spirito di sacrificio non vai da nessuna parte. Nel ritiro in Germania ci siamo dati delle regole, tutti devono rispettarle e remare nella stessa direzione: lì è nata la nuova Lazio. Se mi pesa non giocare la Champions?  “Tanto, è il mio sogno. Ne ho realizzati molti, ho vissuto Europei e Mondiali, ma mi mancano la Champions, un trofeo e un gol in nazionale: in Macedonia era regolare, me l’hanno annullato”.

SUL POSSIBILE TRASFERIMENTO DI DE VRIJ ED ANDERSON – “Dico loro che vincere alla Lazio è unico e che possiamo aprire un ciclo. Ricorderei la festa a Formello per il terzo posto, le emozioni di quella notte. Poi, una volta convinti loro, mi girerei verso Lotito e gli direi che anche la società deve fare la sua parte, imparando dagli errori di due anni fa, quando sbagliammo tutti. Lo sta già facendo e i risultati si vedono, anche se se il cammino è ancora lungo”.

OLIMPICO VUOTO – “L’orgoglio (per la questione delle barriere) a volte può essere più forte dei sentimenti, succede anche nelle liti in famiglia. Ma io nei tifosi vedo una grande voglia di tornare, me ne accorgo dai loro occhi di tigre quando esultano in trasferta: se continueremo a giocare con questo spirito, li convinceremo. Il laziale è particolare: preferisce vincere 2-1 soffrendo che 4-0 in scioltezza”.

AMATRICE – “Si tratta di un’esperienza forte e toccante. Ho apprezzato la reazione e la voglia di ripartire delle gente del posto”.

FUTURO – “Se farò l’allenatore? Non credo proprio. Per me i calciatori che dopo 15-16 anni di ritiri e sacrifici si mettono ad allenare, continuando questa vita, sono un po’ matti. Ho aperto una scuola calcio a Varese, mi dedicherò ai bambini, cercherò di trasmettere i valori positivi dello sport. Però senza tante parole”.

Tare sponsorizza la candidatura di Pioli all’Inter. E su Napoli-Lazio…

Raggiunto dai microfoni di sportmediaset.it il direttore sportivo della Lazio Igli Tare ha parlato della gara di oggi tra Napoli e Lazio e delle voci sempre più insistenti che vorrebbero Pioli alla guida dell’Inter.

Sul momento che sta passando la Lazio: “La squadra sul terreno di gioco sta dando delle risposte importanti. Siamo carichi al punto giusto, veniamo da sei partite dove abbiamo raccolto risultati positivi, abbiamo un grande entusiasmo e dobbiamo sfruttare la situazione anche con il Napoli. Abbiamo un tridente d’attacco molto pericoloso, non solo Immobile ma anche Keita e Felipe Anderson. Ciro non è una sorpresa per il calcio italiano, eravamo certi che se inserito nel complesso adatto alle sue qualità diventa un giocatore importante. Anche in società abbiamo fatto degli inserimenti nuovi come Angelo Peruzzi, abbiamo creato un buon gruppo di lavoro e i risultati si vedono. Non so se il no di Bielsa sia stata una fortuna, come tecnico non si discute, ci sono stati dei problemi che ci hanno portato a questa soluzione e ora siamo tutti felici per come sia finita”.

Su NapoliLazio:  “Il Napoli davanti ai suoi tifosi ha sempre fatto bene ma noi dobbiamo guardare solo in casa nostra, siamo un gruppo con grande qualità e dobbiamo giocarci la partita senza timori referenziali. Non credo che senza Milik la squadra di Sarri sia più debole, ritengo Gabbiadini uno dei migliori attaccanti italiani, mi auguro che contro di noi sia in una giornata storta. Probabilmente ha bisogno di tempo e di fiducia ma è la società a dover risolvere il problema. Milik è forte ma Gabbiadini può sostituirlo senza farlo rimpiangere. Non è una gara decisiva per la Champions, vale tre punti come le altre, è troppo presto per parlare degli obiettivi di fine stagione. Vedremo a marzo dove saremo e dove potremo arrivare. Con i partenopei dobbiamo dare continuità alla classifica che è molto corta, basta sbagliare una gara per ritrovarsi al decimo posto”.

Sulla voce di Pioli allenatore nerazzurro: “Secondo me Pioli è uno dei migliori allenatori italiani, uno dei più bravi con cui ho lavorato alla Lazio. Potrebbe benissimo guidare l’Inter, ha la giusta esperienza e tutte le carte in regole per poterlo fare. Credo che sarebbe la scelta giusta”.

 

#GolPerLaRicerca – Il calcio al fianco dell’AIRC

Oggi sabato 5 e domani 6 novembre il mondo del calcio (squadre, arbitri e media sportivi) si schiera compatto al fianco dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro con Un Gol per la Ricerca, iniziativa promossa in collaborazione con FIGC, Lega Serie A, TIM e AIA. Calciatori, allenatori e arbitri invitano i tifosi a sostenere AIRC con un SMS al 45510 con l’obiettivo di investire su una nuova generazione di ricercatori di talento, i futuri “campioni” della ricerca sul cancro. I più recenti studi confermano che quasi il 70% dei tumori potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo se tutti avessimo stili di vita corretti e aderissimo ai protocolli di screening. Gli sportivi sono quindi i migliori ambasciatori dell’importanza dell’esercizio fisico che “andrebbe prescritto come una medicina, perché può essere altrettanto efficace di un farmaco”, come ricordano gli esperti del Sistema Sanitario Britannico. Anche gli Azzurri non faranno mancare il loro contributo a questa importante partita contro il cancro e saranno in campo al fianco di AIRC martedì 15 novembre in occasione dell’incontro amichevole Italia-Germania in programma a Milano. Grazie alla collaborazione con FIGC, la Nazionale Italiana sostiene i giovani talenti della ricerca sul cancro con iniziative sul campo e sui media.

Facciamo tutti insieme un gol per la ricerca!
Mandiamo ora uno o più SMS al 45510
per dire “Contro il cancro, io ci sono” | #GolPerLaRicerca

NAPOLI – LAZIO – Ecco quanti spettatori ci saranno

Sarà il big match di giornata quello di sabato sera tra Napoli e Lazio. Sfida d’alta quota che potrà dare indicazioni importanti sul cammino del due club. Ma, nonostante l’importanza del match e i prezzi dei biglietti scontati, al san paolo sono previsti circa 25.000 tifosi.

Questo è il dato della prevendita ad oggi. Un dato che sicuramente stona con l’importanza della partita. Ricordiamo che i tifosi della Lazio hanno avuto il divieto di trasferta e ciò ha complicato maggiormente il riempimento dello Stadio San Paolo.

LE QUOTE DI NAPOLI LAZIO – Biancocelesti contro tutto e tutti. Anche contro i bookies

La redazione di Laziochannel.it, ha monitorato le quote dei maggiori siti di scommesse. Per il match Napoli – Lazio, i biancocelesti non hanno il favore del pronostico. Di seguito le quote dei quattro maggiori siti di bookies:

NAPOLI LAZIO BOOKIES 1 X 2
WILLIAM HILL 1,72 4 4,2
SNAI 1,75 3,9 4,5
PADDY POWER 1,66 3,7 4,7
SISAL 1,75 3,7 4,8

Rambaudi elogia i tifosi: “Il loro entusiasmo è importantissimo. Il 3-5-2? Non mi convince…”

Poco più di 24 ore al big match di Napoli – Lazio. La squadra è partita da Termini dopo aver abbracciato i tifosi che li hanno incoraggiati ed osannati. Al San paolo sarnno soli, per il divieto di trasferta, ma il calore di oggi accompagnerà i calciatori per tutta la durata della trasferta. Roberto Rambaudi, ex biancoceleste, è rimasto entusiasta dei tifosi e, a Radiosei, ha così commentato:

Le emozioni positive, l’entusiasmo del tifoso è una cosa importante ma va alimentato, non va lasciato scemare, va nutrito in campo e dalla società. Questo trovato entusiasmo è merito del gruppo di Inzaghi che sta facendo bene. Sta migliorando per fare quello che sa fare. La Lazio è questa, gioca su ripartenze veloci, frutta le qualità dei suoi singoli offensivi. Di Immobile, del fratello buono di Felipe e di Keita. Questo è quello che deve fare Inzaghi, così riesce a trasmettere quello che ha dentro. Certo, a volte si può cambiare, ma il canovaccio è quello. Anche in fase difensiva vedo una buona organizzazione in attesa del rientro di De Vrij. La Lazio ha un potenziale importante. Il 3-5-2 provato per domani contro il Napoli? Non sono d’accordo, vuole colpire i difetti del Napoli, ma si rischia di snaturare un po’ la squadra. Questo modulo si fa per due motivi. O vuoi assorbire i tagli delle loro punte o per frenare sul nascere la regia di Jorginho. Detto questo, non credo che la Lazio così riesca a sfruttare le sue doti in avanti“.

Gregucci: “Keita e Felipe fortissimi. A Napoli vorrei il 4-3-3”

L’ex difensore della Lazio, Angelo Gregucci, ha presentato la sfida del san paolo tra Napoli e Lazio. Dalle frequenze di Lazio Style Radio, ha lanciato un consiglio ad Inzaghi: “Per giocarcela dobbiamo scendere in campo con il 4-3-3. Inzaghi è un tecnico preparatao e deve puntare sulla velocità di Keita e Felipe. Sono convinto che al Lazio possa fare un’ottima partita. Sotto il punto di vista del gioco, il Napoli è la squadra con il gioco migliore“.

Poi su Keita e Felipe Anderson: “Penso che Keita sia un ragazzo con grandissime qualità ma non riesce a fare il salto di qualità definitivo, ma ha enormi qualità sotto tanti punti di vista. Ha grandi margini di miglioramento. E’ una questione di maturità, ha un talento cristallino ma non basta. Felipe non sa quanto è forte. Dipende tutto dalla sua testa, dalle sue convinzioni e dalla sua crescita. Quando sarà determinato e convinto potrà fare la storia anche del suo Paese“.

Infine un elogio a Inzaghi: “Mi fido di Inzaghi perché nessuno meglio di lui, avendo allenato tutte le categorie giovanili biancocelesti, conosce i giovani della Lazio. Murgia è un profilo interessante, Cataldi è doveroso farlo giocare. Nessuno può valorizzarli quanto Inzaghi; lui sa dove e quando metterli. E’ il vero plus della squadra“.

MINI ABBONAMENTO – Canigiani: “Comprenderà anche il derby. Riempiamo la Tevere”

L’idea della Lazio è quella di far tornare i tifosi allo stadio. Nonostante i numerosi problemi che vanno dai parcheggi, alle barriere, il club biancoceleste ha messo in moto il meccanismo del mini abbonamento. Per le prossime tre gare (Genoa, Roma, Fiorentina), si spera di avere un Olimpico più gremito. Di seguito le parole di Canigiani, a Lazio Style Radio:

“Il nuovo mini abbonamento varrà per le prossime tre partite dei biancocelesti contro Genoa, Roma e Fiorentina; rispetto al prezzo dei biglietti, il mini abbonamento garantisce un risparmio economico importante. Le modalità d’acquisto sono sempre le stesse. Attraverso la tessera del tifoso in formato elettronico o attraverso il voucher, quindi con il vecchio abbonamento. Comprende quindi anche il derby. Negli ultimi derby ci sono state difficoltà per la vendita dei tagliandi per la Tribuna Tevere e quest’iniziativa faciliterà l’acquisto dei biglietti per questo settore: i biglietti della Tevere hanno avuto delle limitazioni negli ultimi anni, quest’ultime non ci saranno grazie all’abbonamento. E’ importante riempire anche la Tribuna Tevere. Una partita sarà praticamente in regalo, considerando il prezzo dei singoli tagliandi e il prezzo del biglietto per assistere al derby che avrà un prezzo maggiore. Per ricreare il clima che sta tornando: le immagini che arrivano da Termini testimoniano ciò. E’ una grande occasione, speriamo che il risultato sia degno dell’opportunità che stiamo dando”.

Liverani: “Risultato imprevedibile, conterà molto la condizione fisica”. E poi un aneddoto su Mendieta…

Per parlare dell’incontro di domani tra Napoli e Lazio è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia l’ex biancoceleste Fabio Liverani“I motivi per ricorrere a una difesa a 3 o a una a 5 potrebbero essere due ma per averne conferma dovremmo essere a Formello per vedere il lavoro svolto dalla squadra e capire le motivazioni di Inzaghi. Il primo è accettare l’uno contro uno con gli avanti napoletani, ma non credo sia così; il secondo che si voglia dare densità dentro il campo e copertura con gli esterni”.

Su Jorginho Biglia:Jorginho non si sta confermando. La forza del Napoli sta nella sua imprevedibilità e nella tecnica di Hamsik. Per Biglia dipenderà molto dalla condizione fisica in cui si trova. Se sta bene fa la differenza. Sarà una gara giocata a ritmi alti, speriamo che il capitano biancoceleste non ne risenti. Difficile fare un pronostico, sarà dura, non è difficile per nessuno giocare al San Paolo, mi accontenterei di un pareggio. Queste sono partite che si preparano da sole. È meglio giocare al San Paolo che al Rigamonti di Brescia”.

Infine un aneddoto su Gaizka Mendieta: “Io lo conoscevo per averlo visto in tv. Anche durante la settimana negli allenamenti non l’ho mai visto fare un guizzo. Non ho idea di cosa possa passare nella testa quando capitano certe situazioni. Soffriva molto le contestazioni, non aveva quella forza di carattere per voler mostrare sul campo quello che fosse il suo reale valore. C’è poco da fare, se non ci sei con la testa puoi essere forte quanto vuoi ma diventi una nullità. Quando è andato via per lui è stata una liberazione psicologica”.

I rimpianti del presidente del Pescara Sebastiani

Il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Zero per parlare di Ciro Immobile. Ecco le sue parole: “Quando c’era Zeman qui a Pescara avevamo bisogno di un attaccante per un certo tipo di gioco e avevo pensato di prendere uno tra Gabbiadini e Immobile. Ciro ha fatto bene a scegliere la Lazio, si sta esprimendo con grande tranquillità e senza le pressioni della piazza e i risultati si vedono”.

 

Il doppio ex Bruno Giordano con il cuore diviso a metà

Per presentare la gara di domani tra Napoli e Lazio la Gazzetta dello Sport ha intervistato il doppio ex Bruno Giordano: “Dato i miei trascorsi dovrei dire che mi auguro un pareggio, invece preferirei che all’andata vincesse l’una ed al ritorno l’altra, in modo che ognuna prenda tre punti”.

L’ex attaccante ha poi espresso il suo giudizio sugli attaccanti delle due squadre: Immobile in questo momento è il centravanti italiano più forte che ci sia in giro, forse l’unico al suo livello è Belotti. Questa estate quando è arrivato a Formello qualcuno ha storto il naso ma io affermavo che il napoletano avrebbe realizzato tanti gol. Dopo un paio di stagioni all’estero che non sono andate bene come ci si aspettava ci si era dimenticati il suo valore, ma Ciro è veramente bravo. Anzi, mi sbilancio: vincerà il titolo di capocannoniere. Me lo auguro per la Lazio e per la Nazionale. Anche Gabbiadini è un ottimo calciatore, ha qualità tecniche importanti e un gran sinistro. Ciò che gli manca è la carica agonistica che serve per compiere il definitivo salto di qualità. Certamente lui può fare meglio dietro una punta centrale o da esterno destro ma anche Mertens non è un centravanti puro eppure quando gioca in quel ruolo rende bene lo stesso”.

 

PRIMAVERA TIM – L’arbitro di Lazio-Vicenza

Si disputerà domani, sabato 05 novembre, alle ore 11:00 allo stadio Mirko Fersini nel Centro Sportivo di Formello l’incontro di calcio Lazio-Vicenza valevole per la 7ª giornata del Girone A del Campionato Primavera TIM “Trofeo Giacinto Facchetti”. La gara sarà diretta dal signor Ilario Guida della sezione di Salerno, coadiuvato dagli assistenti Giuseppe Mansi e Arcangelo Vingo.

 

Mertens: “Non mi piace che la Lazio ci stia sopra in classifica”. Poi sfotte Immobile

Al posto della conferenza stampa di Sarri (leggi qui il motivo), ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli ha parlato Dries Mertens che ha presentato la gara di domani contro la Lazio: “Siamo pronti perché sarà una partita molto importante come tutte. Adesso giochiamo in casa e loro sono avanti, questo non mi piace ma noi vogliamo vincere e prenderci i tre punti. Speriamo ci sia uno stadio pieno. Immobile? Speriamo che domani lui si ricordi che è di qua”. 

Mertens quest’anno sembra aver trovato quella continuità di rendimento che mancava negli anni passati: “Ho sempre avuto questa voglia ma quest’anno sto giocando con continuità e questo mi fa piacere. Conta solo la partita di domani. Io non voglio parlare adesso, voglio farlo domani sul campo. Speriamo che lo stadio sia pieno cosi possiamo divertirci. Non mi piace troppo parlare, adesso sto qua e ci dobbiamo allenare per la partita di domani”.

Tare: “Keita-Immobile-Anderson tridente formidabile. Obiettivo Champions? Vi dico che…”

Il Direttore Sportivo della Lazio Igli Tare ha rilasciato delle dichiarazioni in live streaming su “4-4-2” riguardo l’impegno dei ragazzi di Inzaghi di domani sera al San Paolo: “Stiamo dando delle risposte importanti sul campo e abbiamo creato un gruppo di lavoro molto buono, anche con l’innesto in società di Angelo Peruzzi“.

Sul tridente della Lazio: “Immobile non credo sia una sorpresa per il calcio italiano, poi con lui ci sono Keita e Anderson, che con Ciro compongono un tridente formidabile“. Il ds è poi tornato sul caso Bielsa: “Le qualità di Bielsa sono fuori discussione, ci sono state delle problematiche che hanno portato a questa scelta e adesso siamo tutti felici che la storia sia finita così“.

Sul match di domani: “Noi veniamo da sei partite con risultati positivi, abbiamo grande entusiasmo e dobbiamo sfruttarlo anche al San Paolo. Il Napoli rimane una grande squadra che in casa fa benissimo ma non dobbiamo guardare gli altri, noi siamo un gruppo di grande qualità e dobbiamo andare a giocarci la partita.

Da ex attaccante viene poi interrogato sull’affaire Gabbiadini – Milik: “Gabbiadini lo considero uno dei migliori attaccanti italiani. Speriamo che non sia in giornata domani contro di noi. Il ragazzo ha bisogno di tempo e di fiducia e questo problema deve risolverlo la società. Milik è molto forte ma Gabbiadini ha tutte le qualità per sostituirlo al meglio“.

Sull’obiettivo Champions League: “Ancora è presto per parlare di Champions o di altri obiettivi, per quello ne riparleremo a Marzo, domani dobbiamo dare continuità ad una classifica molto corta e basta sbagliare una partita per ritrovarsi al decimo posto“. Su Pioli: “Stefano è uno dei migliori allenatori italiani, ha tutte le carte in regola per essere l’allenatore dell’Inter

A sorpresa Sarri salta la conferenza alla vigilia di Napoli Lazio. Ecco il motivo

Alla vigilia del big match del San Paolo, non ci sarà nessuna conferenza stampa da parte di mister Saeei. Le motivazioni risalgono a martedì, Aurelio De Laurentiis, dopo la partita in Champions League contro il Besiktas (terminata 1-1), ha lasciato delle dichiarazioni pungenti nei confronti dell’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, riguardanti il modulo da adottare (“Non faccio l’allenatore, ma sono convinto che Gabbiadini abbia bisogno di spazio. Probabilmente con lui in campo vanno ipotizzati diversi moduli”) ma soprattutto il mercato. Più precisamente di come in estate il tecnico abbia rifiutato la proposta del patron azzurro di acquistare Pierre-Emerick Aubameyang, definendolo non adatto al gioco del Napoli. De Laurentiis ha chiuso l’argomento con un sarcastico “Non tutti i bomber fanno al caso nostro“.

 

 

NAPOLI LAZIO – I convocati di Inzaghi: sorprese sia in entrata che in uscita

L’allenatore della Lazio, Simone Inzaghi, ha diramato la lista dei convocati per la partita di sabato sera al San Paolo contro il Napoli, oltre agli infortunati De Vrij e Lukaku, out anche Luis Alberto, il trequartista spagnolo resterà nella Capitale, come già annunciato dal mister in conferenza stampa. Da sottolineare anche il ritorno tra i convocati di Bastos, il difensore angolano potrà essere un’arma in più nelle mani di Inzaghi. Si rivede tra i convocati anche Kishna.

Qui di seguito l’elenco dei convocati:

Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic;

Difensori: Basta, Bastos, Hoedt, Patric, Radu, Vinicius, Wallace;

Centrocampisti: Biglia, Cataldi, Felipe Anderson, Leitner, Lulic, Milinkovic, Murgia, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Kishna, Lombardi.

FORMELLO – Inzaghi vara il 3-5-2 ma con una sorpresa in difesa…

Questa mattina sono andate in scena le ultime prove tattiche prima della partenza per Napoli oggi pomeriggio (ad attendere i biancocelesti alla Stazione Termini ci saranno i tifosi che daranno il loro incoraggiamento per domani). Se due indizi non fanno una prova poco ci manca…a quanto pare Inzaghi ha deciso: si torna all’antico, si torna alla difesa a 3 (anche se eventualmente ha ancora l’allenamento di domani mattina per la decisione finale). Ciò che colpisce saranno gli interpreti: molte infatti le variazioni rispetto all’ultima volta che il tecnico piacentino ha usato il 3-5-2 (cioè con il Milan). Dusan Basta è stato impiegato nella difesa a tre completata da Radu e Wallace a difendere la porta di Marchetti, con Hoedt che inizierà il match dalla panchina. Inzaghi ha bisogno di velocità contro gli attaccanti del Napoli e il serbo potrebbe scalare a fare il terzino senza costringere il tecnico biancoceleste a sprecare una sostituzione. Con questa mossa il mister ha la possibilità di variare modulo a seconda della situazione a gara in corso trasformando la difesa da 3 a 4 e viceversa. A centrocampo, la notizia più importante è senza dubbio la partenza da titolare di Lucas Biglia. Insieme all’argentino, MilinkovicSavic e Parolo. Esterni Felipe Anderson e Senad Lulic. Davanti, la coppia d’attacco sarà composta da Keita e Immobile. Il senegalese avrà il compito di dar fastidio al regista del Napoli, mentre Felipe avrà a disposizione tutta la fascia per cercare di spaccare la linea difensiva partenopea.  Passi in avanti da parte di Bastos, oggi in gruppo per l’intero allenamento ma tornerà a completa disposizione dopo la sosta. Non convocato Luis Alberto.

 

 

 

 

CONFERENZA – Inzaghi: “A Napoli per fare la partita. Luis Alberto non partirà con noi”

Come di consueto, alla vigilia di Napoli Lazio, ha parlato in conferenza stampa il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi, che ha presentato la sfida di domani sera. Queste le sue parole:

Questo è un bell’esame…

“Senz’altro perché affrontiamo un’ottima squadra che conosciamo, che esprime un ottimo calcio. Ci siamo preparati al meglio, a differenza delle altre volte abbiamo avuto una settimana piena per prepararla e vogliamo fare bene”.

Hai menzionato ai ragazzi il 5 a 0 dell’anno scorso?

“Sì, abbiamo visto anche le due gare dell’anno scorso in cui il Napoli ha meritato di vincere. Stiamo in un buon momento, siamo sopra in classifica e vogliamo rimanerci pur avendo rispetto per il Napoli che gioca bene”.

Vuoi fare tu la partita?

“Sì, perché le squadre che hanno aspettato il Napoli al San Paolo hanno avuto problemi. Abbiamo lavorato tutta la settimana col nostro solito modulo, abbiamo provato negli ultimi due giorni la difesa a 3 che possiamo usare anche a partita in corso. Domattina avremo la rifinitura e poi deciderò il da farsi”.

Ti vedi in un progetto futuro a lungo termine?

“Guardo all’imminente, alla gara col Napoli. Sono qui da 17 anni ed è ovvio che vorrei rimanerci a lungo perché sto benissimo, mi sento a casa. Ci sono delle aspettative su di me e sulla squadra, ero sereno prima quando c’erano le critiche e sono sereno adesso che stiamo andando bene. So che il calcio è spietato, da una domenica all’altra può cambiare il giudizio di molti. Sono fiducioso perché la squadra mi segue, andremo a Napoli a giocarci la partita”.

Cambiare modulo segnale di debolezza?

“Io vedo e studio le partite con lo staff, siamo uniti e prepariamo al meglio le partite. Abbiamo provato anche il 3-5-2, conosciamo il nostro modulo e domani sceglieremo con tranquillità”.

Hai provato Basta, Wallace e Radu, perché non Hoedt?

“Potrebbero giocare anche tutti se domani optassi per la difesa a 4. Wallace e Hoedt stanno facendo bene ma bisogna valutare di partita in partita. Ora giocheremo contro un Napoli pericoloso che cercheremo di limitare e di fare la nostra partita”.

La Lazio può lottare per la Champions?

“Stiamo facendo bene. Ci sono squadre più attrezzate e costruite per essere tra le prime tre. Noi abbiamo cominciato con delle difficoltà ma siamo cresciuti. Ci eravamo prefissati di rimanere tra le prime 5 e ci stiamo riuscendo. Non so dove saremo a fine anno ma ci impegneremo per rimanere nella parte alta della classifica”.

Stai lavorando sulla mente dei ragazzi?

“Assolutamente sì, più del modulo conta la convinzione dei giocatori in quello che fanno. La cosa più importante in queste 11 partite è il modo in cui i giocatori hanno seguito lo staff, anche quelli che hanno giocato meno, i casi più lampanti sono Hoedt e Patric. Per un allenatore vedere che chi gioca meno quando poi entra è tra i migliori è motivo d’orgoglio”.

Cosa è cambiato rispetto all’anno scorso? Si vedono anche più giovani in campo…

“La squadra lavora bene dal ritiro. Essendo una squadra giovane può avere alti e bassi, per fortuna sono di più gli alti. La cosa più importante è che chi viene chiamato in causa dà il massimo. I giovani che hanno giocato se lo sono meritato in allenamento e non perché li ho allenati 5 anni fa”.

Cosa ne pensi delle dichiarazioni di Buffon? C’è soggezione quando si gioca contro la Juve?

“Penso di no. La Juve è una grande squadra e ti mette in difficoltà. Sono forti, hanno lo zoccolo duro italiano e ciò è importante. In Europa hanno avuto qualche difficoltà ma penso passeranno il turno. Noi alla seconda giornata contro la Juve abbiamo fatto una buona gara e non avremmo meritato la sconfitta.

Napoli superiore alla Lazio?

“C’è rispetto per loro perché hanno un ottimo organico, sono stati costruiti per fare un campionato importante Hanno perso Higuain ma hanno inserito giovani interessanti. Ho visto le loro partite e gli manca qualche punto, non meritavano di perdere contro Juve e Roma. Sarà una gara delicata e importante per la classifica come lo sono state le altre prima contro Sassuolo, Cagliari, Torino e Udinese. Ricordo che l’Udinese è stata sminuita dopo aver giocato contro di noi, invece ha dimostrato di essere una buona squadra ma quella sera ha trovato una grande Lazio”.

Questa partita delimita e definisce il campionato della Lazio?

“No, è presto. Ci saranno altre partite importanti. Napoli è uno scoglio importante che vogliamo giocarci al meglio”.

Biglia può giocare dall’inizio?

“Sì, sta bene. Ero già tentato di farlo giocare col Sassuolo perché nei precedenti 3 allenamenti aveva fatto bene, poi confrontandomi con lo staff medico ho desistito. E’ pronto a riprendersi il suo posto. Ci darà una grossa mano perché in quel ruolo è il migliore in Italia”.

Sarri?

“E’ un ottimo allenatore che ha dimostrato dopo Empoli di fare grandissime cose anche in una squadra importante. Non so che scelte farà, ma anche lui non conosce le nostre. Abbiamo qualche scelta in più rispetto alle scorse partite. Noi abbiamo studiato il Napoli sul 4-3-3, ma potrebbe cambiare modulo come ha fatto il Sassuolo domenica scorsa. La cosa non ci spaventa”.

Tifosi a Termini…

“Sono contento che vengono a incitarci, peccato non possano venire a Napoli perché a Udine e a Torino ci hanno aiutato molto. Anche domenica contro il Sassuolo quelli che c’erano ci hanno aiutato a vincere. Voglio ringraziarli perché sono stati importanti”.

Luis Alberto?

“Ha avuto un problema di gastroenterite e non partirà per Napoli”.

Milinkovic?

“Rispetto all’anno scorso ha cambiato marcia. Quando la scorsa stagione mi sono seduto sulla panchina della Lazio mi sono subito accorto che era un giocatore che poteva dare di più. Quest’anno in ritiro ho trovato un giocatore disponibile capace di fare bene entrambe le fasi. Merita di giocare e domani giocherà a Napoli indipendentemente dal modulo”.

Fabrizio Piepoli

 

Buffon shock: “In serie A contro la Juve si scansano”. La Juve smentisce, la Gazzetta rilancia

Stamattina la Gazzetta dello Sport ha riportato delle presunte parole dette da Gigi Buffon dopo Juventus Lione di Champions. “Ragazzi, così non si va da nessuna parte. In Italia vinciamo perché gli altri si scansano, ma in Europa non succede e non succederà – avrebbe detto il numero uno bianconero nello spogliatoio ai suoi compagni –. In Italia le uniche due squadre che non si sono scansate ci hanno battuto (riferimento alle sconfitte con Inter e Milan, ndr). Serve più personalità, più grinta, più voglia di aiutarsi, altrimenti ci complicheremo la vita in campionato e soffriremo in Champions”.

Ovviamente, queste dichiarazioni hanno scatenato le polemiche dei tifosi che hanno messo in dubbio la regolarità del campionato. Non si è fatta tardare la risposta della società bianconera che in una nota ha precisato: “Dopo verifiche interne si comunica che quanto scrive oggi la Gazzetta dello Sport nell’articolo dal titolo ‘E Buffon alza di nuovo la voce…’ è falso e ha l’unico obiettivo di alimentare un pregiudizio denigratorio nei confronti della Juventus, dei suoi tesserati e dei suoi tifosi”. La rosea non è stata però a guarda e a sua volta ha risposto: “La Gazzetta dello Sport conferma in toto la veridicità dell’articolo pubblicato oggi a proposito del discorso pronunciato da Buffon nello spogliatoio della Juve. In quanto al verbo “scansarsi” che ha generato molte reazioni, era usato esclusivamente per fare riferimento alla scarsa convinzione di vittoria da parte di altre squadre quando queste affrontano la Juve, a causa di una superiorità dei bianconeri che spesso viene inconsciamente riconosciuta dagli avversari”.