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FIGC, oggi Consiglio Federale: si parlerà anche dello Scudetto 1915?

Si terrà oggi, mercoledì 30 novembre, presso la sede della FIGC la riunione del Consiglio federale. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del verbale della riunione dello scorso 31 agosto e alle comunicazioni del Presidente, i seguenti punti: informativa del Direttore Generale; nomine di competenza; modifiche regolamentari; licenze nazionali 2017/2018: linee guida; delibere in ordine alla destinazione dei contributi straordinari per l’integrazione degli organici ed ex art. 52/10 NOIF relativi alla stagione sportiva 2016/2017; ratifica delibere di urgenza del Presidente Federale nn. 191/PF, 192/PF dell’11 ottobre 2016, n. 193/PF del 4 novembre 2016; varie ed eventuali. L’inizio dei lavori è previsto per le ore 11.

Come sempre c’è la questione dello Scudetto 1915 in sospeso: secondo indiscrezioni non si dovrebbe parlare dell’assegnazione del titolo ex aequo alla Lazio e al Genoa, con il presidente della Serie B Abodi che ha anticipato nei giorni scorsi che la Federazione si è riservata del tempo per decidere e votare sulla questione. Alla voce “comunicazioni del Presidente” potrebbero comunque essere fatti accenni sul lavoro svolto dalla Commissione e su un’eventuale futura votazione da parte dei Consiglieri.

Pinelli (Mediaset): “Come giocherà la Lazio nel derby? Inzaghi ce lo ha detto a Palermo”

Pietro Pinelli, giornalista di Mediaset Premium Sport e bordocampista nella sfida del Barbera ha raccontato le sensazioni della panchina biancoceleste durante la gara: “La partita di Palermo doveva essere preparata più a livello mentale che tattico. Nei primi 20′ la Lazio secondo Inzaghi è stata troppo molla, poi ha iniziato a prendere in mano la gara non riuscendo a chiuderla. Nella parte finale da bordo campo ho percepito un po’ di apprensione per una beffa che poteva maturare, ma la sensazione che la Lazio avesse sempre in pugno il match era chiara. Forse la Lazio si è un po’ specchiata. A 45” dalla fine mi sono alzato per prepararmi a fare l’intervista di fine partita ed ho notato che la tensione in panchina già era passata perché la Lazio era in possesso di palla”.

Sulle disposizioni tattiche della stracittadina, Pinelli è convinto: “Per quanto riguarda il derby credo che già degli indizi di formazione sono arrivati al Barbera. Il cambio preventivo di Felipe ma anche quello di Keita lasciano intendere che difficilmente il senegalese possa partire dalla panchina domenica. Il dubbio più grande riguarda de Vrij. Non si allenava da un mese, la condizione clinica ed atletica non può essere la migliore possibile. Siccome difficilmente sarà così, non credo che verrà rischiato dall’inizio”.

Mihajlovic non ha dubbi per il derby

“Per chi tifo domenica nel derby Lazio-Roma? Domanda scontata, io sono laziale”, breve, laconico e conciso. In una parola Sinisa Mihajlovic, che dopo la gara di Tim Cup del Torino contro il Pisa, si è così espresso sulla gara di domenica. D’altronde Sinisa non ha mai nascosto la sua fede biancoceleste che rimane intatta nonostante sia lontano da Roma da diversi anni e nonostante la Lazio rappresenti una diretta concorrente per i granata per la corsa all’Europa League.

Bazzani: “Derby importante per entrambe le squadre. Felipe Anderson e Keita possono…”

A pochi giorni dalla stracittadina romana è intervenuto ai microfoni di TMW Radio l’ex attaccante biancoceleste Fabio Bazzani.

Queste le sue parole sul derby: “Questa edizione del derby è una sfida che oltre all’importanza della gara in se stessa propone anche una sfida tra due squadre messe bene in classifica. La Lazio di Inzaghi è diversa da quella del suo precedessore, adesso i biancocelesti hanno delle buone possibilità di avere la meglio sui giallorossi. La squadra di Spalletti è forte ma la Lazio ha grande fiducia nei propri mezzi e questa consapevolezza potrebbe portarla alla vittoria”.

Chi potrebbe essere l’uomo-derby: Inzaghi deve andare avanti per la sua strada continuando a puntare sul collettivo, i biancocelesti giocano bene e hanno individualità importanti in grado di fare la differenza come Felipe Anderson e Keita. Per poter conquistare i tre punti in una gara del genere i giocatori con maggiore qualità devono essere in giornata. Mi aspetto tanto proprio da loro due. È importante che in squadra ci sia competizione perché in questo modo non ci sono scelte scontate e tutti tendono ad allenarsi al meglio per tutta la settimana. Ogni calciatore in campo si sarà preparato bene. La Lazio può raggiungere l’Europa, in confronto alle rivali per la terza piazza non ha niente da invidiare. L’importante è riuscire ad avere continuità”.

Un pronostico per il derby:La Lazio può certamente vincere“.

POLISPORTIVA – Il risultato della Lazio Calcio a 5 Femminile

Si è disputato al Palagems il big match tra la Lazio Calcio a 5 Femminile e il Montesilvano. Dopo una gara combattuta fino al termine le due squadre hanno pareggiato 2-2 dividendosi la posta in palio.

Partenza ad handicap per le ragazze biancocelesti che dopo appena 27″ si trovano sotto per un gol di Silvestri che porta in vantaggio le ospiti. Brutto colpo per la Lazio che rischia di capitolare per la seconda volta dopo pochi minuti ma viene salvata da un legno clamoroso colpito dalla Amparo. Per tutta la prima frazione di gioco le biancocelesti restano in balia delle avversarie ma riescono a rientrare dopo i primi 20′ negli spogliatoi in svantaggio di una sola rete. Al ritorno in campo la storia non cambia e al sesto Amparo trova il raddoppio. La Lazio resta colpita dal gol delle avversarie ma dopo diversi inteventi del numero uno Angela Vecchione che salvano le biancocelesti dalla capitolazione riesce ad accorciare le distanze con Rebe che al 10′ trova il gol del 2-1 e dopo appena cinque minuti colpisce per la seconda volta. Finale 2-2, per la Lazio è il primo punto contro la squadra Campione d’Italia in carica.

LAZIO-MONTESILVANO: 2-2 (0-1 pt)

LAZIO: Tirelli, Pomposelli, D’Incecco, Rebe, Sanchez, Benvenuto, Agnello, Guercio, Argento, Duco, Catrambone, Vecchione. All. Chilelli

MONTESILVANO: Ghanfili, Silvetti, Amparo, Filipa Mendes, Sergi, Troiano, Nobilio, Ortega, Dalla Villa, Guidotti, Nicoletti, Esposito. All. Salvatore

RETI: 0’27” pt Silvetti (M), 4’22” st Amparo (M), 9’17” e 14’21” Rebe (L)

AMMONITI: Duco (L)
ARBITRI: Vidotto (San Donà di Piave), Turano (Roma 2)
CRONO: Pompeo Ghiretti (Roma 2).

Bruno Giordano dubbioso: “Non so se è il caso di mettere de Vrij nel derby”

Bruno Giordano a radiosei: “Il derby porta con se motivazioni, anche se sei inferiore sulla carta ti senti un leone e dentro di te pensi di poter cambiare la partita. Si azzerano i valori, il rischio è di arrivare troppo carichi o scarichi. La linea è sottile tra arrivare troppo carichi o troppo poco. Dovrà essere bravo Inzaghi, sarà importante il suo contributo, anche se oggi è più facile viverlo perché a parte i tre giovani compreso Cataldi – che non scenderanno in campo – il resto sono tutti stranieri e la pressione è sicuramente minore. Se de Vrij non sta bene è meglio non rischiarlo per una serie di motivi, il primo per una questione di salute e poi perché chi esce per far entrare l’olandese che non sta al meglio potrebbe risentirne. Se non sta al 100% poi potrebbe anche non giocare al meglio, quindi bisogna prima accertarsi che non corra rischi né lui né la squadra”.

A. Filippini: “La Lazio al derby può fare bene. Vi spiego perché”

“È una delle prime tre partite che porto nel mio cuore. Giocare e vincere un derby è un ricordo che porterò sempre con me, qualcosa davvero di eccezionale”. Torna a parlare della stracittadina del 6 gennaio 2005, Antonio Filippini ai microfoni di Radiosei: “Oggi più che allora l’intensità la fa da padrone, nell’ultimo turno Genoa e Lazio lo hanno dimostrato. Se abbinata alla qualità, può consentire ai biancocelesti di fare bene anche nel derby. Rispetto agli altri anni il divario con la Roma si è ridotto. Sono due squadre molto competitive con allenatori preparatissimi. Inzaghi ha dimostrato di poter stare in Serie A. Quando giochi da attaccante poi da allenatore ti aspetti determinate cose, merita un grosso applauso. È riuscito a fare tesoro dei tanti anni passati alla Lazio come giocatore e allenatore delle giovanili. Ne ha tratto certamente vantaggio e i risultati si stanno vedendo”.

Sul modo di allenare di Inzaghi e Spalletti: “Entrambi hanno in mano lo spogliatoio, ogni allenatore cerca di stimolare i giocatori al cento per cento. Possono essere giuste comunque entrambe le strade per raggiungere gli obiettivi prefissati”. Poi sulla gara di domenica: “Sarà un bellissimo derby, il risultato è in bilico. Una vittoria sarebbe un punto di partenza, un consolidamento della forza della Lazio. Il campionato infatti è ancora lungo e il terzo posto può essere un obiettivo. Il centrocampo è il reparto più equilibrato. Chi riuscirà ad avere la meglio in questa zona, potrà spuntarla. Anche i tridenti sono forti: hanno velocità e possono giocare sia nello stretto che in profondità. Fanno paura”. Sugli spettatori: “Giocare il derby con lo stadio pieno è completamento diverso. Spero sia una questione momentanea e che nei prossimi anni si possa tornare al calcio di una volta, quello fatto di passione”.

Vardy e il suo idolo laziale

Jamie Vardy nella sua autobiografia intitolata From Nowhere, racconta un aneddoto riguardante il suo idolo e vecchia conoscenza laziale: Di Canio firmò per lo Sheffield Wednesday nel 1997, un anno dopo l’arrivo in squadra di Benito Carbone, e quella strana coppia di italiani mi regalò una delle migliori esperienze della mia infanzia. Un sabato mattina dovevamo allenarci a Middlewood e, dato che non erano previste partite, anche i giocatori della prima squadra erano lì per un allenamento leggero; io stavo facendo qualche passaggio con un ragazzo della mia squadra, quando all’improvviso si avvicinarono Carbone e Di Canio e ci sfidarono a calcio tennis. All’epoca erano probabilmente i due migliori giocatori del Wednesday – erano stati gli acquisti più costosi del club, quando avevano firmato – per cui che ci chiedessero di giocare con loro era davvero un sogno, che divenne un incubo una volta iniziata la sfida: ci distrussero. Da una parte della rete c’erano due ragazzi che si preoccupavano solo di mandare in qualche modo la palla dall’altra parte, non importava come, e dall’altra c’erano Carbone e Di Canio che davano spettacolo con passaggi e rovesciate. “Wow” era tutto quello che riuscivo a pensare. Adoravo Di Canio: che giocatore, quanto talento, quanta passione. Se però uno parla di Di Canio e dello Sheffield Wednesday tutti pensano all’episodio del settembre 1998, quando in una partita contro l’Arsenal diede uno spintone all’arbitro Paul Alcock che lo aveva espulso; a ripensarci le due cose che mi fanno sorridere sono l’atteggiamento teatrale dell’arbitro – che ci mette praticamente mezzo minuto a cadere a terra – e la scena comica di Nigel Winterburn, che prima si avvicina per affrontare Di Canio e poi si spaventa quando questi accenna a rifilargli un cazzotto”.

Genovese: “Nei miei film c’è sempre un po’ di Lazio”. Poi sul derby…

Paolo Genovese, regista di film importanti tra cui spicca Perfetti Sconosciuti, vincitore del David di Donatello 2016 come miglior film e migliore sceneggiatura, nonché tifoso laziale, è intervenuto a Radio Incontro Olympia: “Sono tornato a Roma e ho trovato una Lazio con tanti punti, questo non può che farmi piacere. Il gioco non mi entusiasma, però è concreta ed efficace. Quest’anno la difesa ci sta dando sicurezza e in attacco stiamo facendo bene. Non dobbiamo avere paura di vincere, domenica ci aspetta una partita importante. Un giocatore della Lazio che farei recitare? Nessuno, le poche volte che ho visto un giocatore recitare mi sono messo le mani nei capelli. Totti? Come attore sta migliorando. Domenica spero in una Lazio coraggiosa, preferisco perdere giocando che pareggiare con la paura. E’ vero, in tutti i miei film ci metto un po’ di Lazio, e anche nel prossimo non mancherà. Il problema è che il prossimo film verrà girato a New York, e sarà un po’ difficile. A Via della Pace(New York) c’è un ristorante laziale? Potrei sfruttarlo. Un pronostico per il derby? 2-1 per la Lazio”

Marchegiani scettico sulla Lazio: “Ha una rosa di livello ma…”

Intervistato da Repubblica, l’ex portiere biancoceleste Luca Marchegiani ha detto la sua sulla sua ex squadra: “La Lazio è una squadra ben attrezzata ma lo è sempre stata in questi anni. Lotito e Tare dal punto di vista tecnico sono stati bravi. Tare ha sempre preso giocatori bravi che rispondessero alle possibilità e agli obiettivi della Lazio. Non ci scordiamo che noi abbiamo avuto in Italia un campione stellare come Klose grazie alla Lazio, stesso dicasi per Biglia. Queste cose passano spesso in secondo piano. Tuttavia, non vedo la rosa attrezzata per le prime posizioni, perché ci sono squadre che hanno qualcosa in più, però è sicuramente una rosa di altissimo livello”.

Zeman, bastone e carota: “Il tridente laziale mi piace molto ma…”

Il grande doppio ex Zdenek Zeman, presente al Circolo Cannottieri Lazio per la presentazione del libro “Io e Paul” di Stefano Greco – una biografia su Gascoigne – ha detto la sua sulla stracittadina che si giocherà domenica: “Difficile fare previsioni. Sono due squadre che si equivalgono, spero solo che sia una bella partita. La Lazio sta facendo bene, anche se non mi convince pienamente. I 3 davanti mi piacciono tantissimo. Possono creare problemi alla Roma.

Quando gli viene chiesto se prenderebbe il posto di Spalletti o di Inzaghi, Zeman non si sbilancia: “Me li prenderei entrambi. Dzeko? E’ tornato a fare bene come in Inghilterra ma sbaglia ancora molto. Roma zemaniana? No, noi giocavamo con la difesa più alta e cercavamo spesso la verticalizzazione. Totti? Solo lui sa se smettere o meno. Anche l’anno scorso dicevano che era finito invece ha portato in alto la Roma. Non so se giocherà domenica, dipende da come sta. Comunque resta il migliore”.

Poi Zeman torna a parlare dei biancocelesti:Champions? La Lazio deve crederci cercando di inanellare una striscia positiva di risultati. Uomo derby? In tanti possono fare la differenza…“. Quando gli viene chiesto il tridente della Lazio quale li ricorda, il tecnico boemo risponde a sorpresa: “Quello del Pescara con Caprari a destra”. Su Inzaghi: “La squadra è competitiva, può divertire giocando bene. Si ispira a me? Lo ringrazio, spero continui a fare bene”. Su Bielsa: “Con lui la Lazio poteva essere prima o ultima. Ora sta bene in classifica e il morale della squadra è alto”.  Sulla questione tifosi: “E’ da tempo che i tifosi si sono allontanati: i romanisti per problemi con Pallotta, i laziali con Lotito. Vedere una partita con lo stadio pieno è più bello”. Infine, su un un suo ritorno alla Lazio: “Mai stato contattato. Tornerò ad allenare quando ci saranno i presupposti giusti”.

Fabrizio Piepoli

 

 

 

Cragnotti parla del derby, di Inzaghi e profetizza il suo uomo derby

Special guest al circolo cannottieri Lazio per la presentazione del libro “Io e Paul” di Stefano Greco, il presidentissimo Sergio Cragnotti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai cronisti presenti: “Il derby è una gara tribolata che ti crea adrenalina e suspance. E’ una partita a se stante in cui può accadere di tutto. Come finirà? Lazio e Roma sono due grandi squadre. I biancocelsti hanno ritrovato equilibrio nello spogliatoio e voglia di vincere. Possono ottenere un buon risultato. 

Sulla questione tifosi: “La tifoseria laziale è il 12° giocatore in campo, sono sicuro che domenica risponderanno presente. Spero i tifosi apprezzino quello che sta facendo Lotito”. Su Inzaghi: “Tutti quelli che hanno fatto parte di quella grande Lazio si sono poi fatti valere come allenatori, vedi Mancini, Simeone etc. Inzaghi è un uomo spogliatoio e ha amalgamato la squadra“. Sull’uomo derby, Cragnotti non ha dubbi: “Immobile, è un valore aggiunto”. Sui punti deboli giallorossi: “Hanno un attacco forte, la difesa meno. La Lazio deve approfittare dei loro punti deboli”. Sul tridente laziale: “Impossibile fare un paragone col tridente della mia Lazio. Ognuno sta bene nella propria epoca”.  Infine su Totti: “Si è fatto valere sul piano dell’immagine, professionale e attaccamento al club”.

 

 

 

Garlini: “In campo senza paura per giocarsela fino in fondo”

Per parlare del momento felice che sta attraversando la squadra di Simone Inzaghi e della prossima sfida con i giallorossi in programma domenica prossima è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel l’ex attaccante biancoceleste Oliviero Garlini:

“Domenica la partita è importantissima, non c’è bisogno di motivazioni ulteriori. La prestazione contro il Palermo è stata buona nel primo tempo, mentre nella ripresa la squadra ha subito qualcosa abbassandosi troppo. Il Palermo ha cercato di sfruttare il gioco sulle fasce ma la Lazio è stata molto brava e attenta nel gestire la partita. I biancocelesti potevano chiudere prima la gara perché sull’1-0 si sta sempre sul chi va là. La Lazio è andata a Palermo con la convinzione di portare a casa i tre punti e c’è riuscita. Serve un po’ più di concentrazione, più cattiveria in zona gol. La Lazio gioca molto bene, soprattutto a centrocampo. Mi è piaciuto molto Parolo. Il tridente ti può far fare il salto di qualità: Immobile ha fatto il lavoro sporco, si è abbassato, ha cercato il gol ma non c’è riuscito. I biancocelesti dimostrano sempre la voglia di fare risultato e di portare sempre a casa i tre punti. Questo è anche merito dell’allenatore. Il gruppo continua a ragionare partita dopo partita, ma il derby è qualcosa di diverso. La partita la senti e la prepari nell’arco di tutta la settimana. C’è tensione da entrambe le parti, ne parla tutta la città. A volte essere troppo carichi può essere controproducente. Bisogna scendere in campo sicuri, la Lazio può giocarsela. La Roma ha trovato in Dzeko l’uomo cardine: lavora per la squadra e, allo stesso tempo, segna. La partita si deciderà a centrocampo. I tre mediani dovranno essere bravi, ma anche gli esterni, soprattutto Felipe Anderson, dovranno aiutare la difesa, andando a raddoppiare sulle corsie. Se la Lazio entra con la cattiveria gusta, convinta dei propri mezzi, può mettere in difficoltà chiunque. È una squadra con ha tanta qualità. Parolo è un giocatore fondamentale, come lo sta diventando Milinkovic. Il serbo, a prescindere dal gol di domenica scorsa, è un giocatore che si sacrifica ed è abile di testa. È il giocatore ideale, che mancava alla Lazio in alcuni frangenti della gara. È cresciuto grazie all’aiuto dei compagni. Per il derby, bisogna vedere come sta de Vrij, ieri è tornato in gruppo. Inzaghi deve valutare e sapere bene se il giocatore è pronto fisicamente. Se ha 60-70 minuti nelle gambe, io lo schiererei. Sa impostare, però è un’incognita a livello fisico. Chi avrà più birra nelle gambe può fare risultato pieno. I giallorossi concedono qualcosa a livello difensivo ma resta comunque una buona squadra. Inzaghi deve avere la forza di far giocare i giovani, soprattutto considerando il fatto che lui ha allenato la Primavera e quindi conosce personalità e qualità dei ragazzi. È difficile schierare calciatori che hanno giocato poco o nulla in Serie A ma, se crede in loro, deve farli giocare. Allo stesso tempo, calciatori come Parolo, Basta e Biglia sono difficilmente sostituibili”. 

CALCIOMERCATO – Maxi offerta per Biglia

Il centrocampista e capitano biancoceleste Lucas Biglia ha il contratto in scadenza nel 2018 ma a oggi ancora non ha iniziato a trattare il rinnovo con la dirigenza laziale. E, a quanto riportato da Premium Sport, l’Inter sarebbe pronta a sostenere uno sforzo economico pur di arrivare al centrocampista della Lazio. La società meneghina sarebbe pronta a mettere sul piatto 26 milioni pagabili in due anni. Javier Zanetti, in ottimi rapporti con il Principito, si sarebbe mosso in prima persona per convincere il giocatore ad accettare la proposta. Ma la strada per arrivare a Biglia sembra davvero in salita perchè prima di tutto bisognerebbe convincere il presidente Lotito, che sembra intenzionato a rifiutare qualsiasi offerta per il suo regista.

CALCIOMERCATO – Il tedesco Werner chiude le porte a qualsiasi trasferimento

Nei giorni scorsi in casa Lazio in chiave calciomercato ha girato molto il nome dell’attaccante del Lipsia Timo Werner ma, lo stesso calciatore, parlando ai microfoni dell’emittente tedesca Mitteldeutsche Zeitung ha chiuso le porte a qualsiasi trasferimento: “Tutti credono che per un calciatore qualsiasi altra squadra sia migliore rispetto al Lipsia. Io invece sono del parere che sarebbe stupido andarsene ed abbandonare il bel progetto che abbiamo creato proprio in questo momento. Sia dal punto di vista personale che di squadra non mi sarei mai aspettato un inizio simile”.

 

DERBY – Perotti: “Lazio squadra forte ma non li temiamo, importante essere sopra”

Il giallorosso Diego Perotti è intervenuto ai microfoni di Tiki Taka per parlare del derby di domenica prossima: “A Roma il derby è una partita importante per i tifosi. In città si sente già da due settimane, ovunque ci si trovi i tifosi ci chiedono solo di vincere questa gara. Battere il Pescara è stato importante perchè ci ha permesso di restare un punto sopra la Lazio, e ora vogliamo conquistare i tre punti anche contro di loro. Dopo la gara di domenica si parlava del derby già nello spogliatoio. Questa è una sfida diversa dalle altre. Tornando a quello dello scorso anno era molto diverso da questo perché loro erano più distanti in classifica, ma rimarrà per sempre nei miei ricordi perché è stato il mio primo derby, lo abbiamo vinto 4-1 e ho anche realizzato un gol. Ora invece tra noi e loro c’è solo un punto e inoltre i biancocelesti stanno facendo molto bene. Non abbiamo paura della Lazio, hanno giocatori importanti e di esperienza come Biglia, Felipe Anderson e Immobile, che stanno attraversando un buon periodo di forma. Sarà difficile ma non li temiamo, è sempre una partita di calcio, giocheremo 11 contro 11 e dobbiamo solo mettere la palla in rete. Sarà uno spettacolo meraviglioso”.

 

Crack Berisha, sarà operato!

L’Atalanta sta vivendo un sogno chiamato Europa, complice anche le parate di un ritrovato Etrit Berisha, che con la continuità ha trovato anche le prestazioni. Purtroppo per Gasperini però il portiere albanese si è fermato per infortunio,  le indagini strumentali hanno evidenziato una sofferenza al corno posteriore del menisco mediale del ginocchio destro.

In merito a questo, il giocatore si sottoporrà ad un intervento di meniscectomia selettiva del menisco mediale che verrà effettuato domani dal professor Mariani presso la Clinica Villa Stuart di Roma. L’albanese si aggiunge (stranamente) a Konko fermo da ormai due mesi per una lesione muscolare di secondo grado.

Caso Onazi, richiesta proroga dalla Lazio. La risposta del nigeriano

Continua la controversia tra la Lazio e Eddy Onazi. Il centrocampista nigeriano infatti reclama alcune mensilità dello stipendio ancora non accreditategli da parte della società capitolina. Secondo quanto riportato dalla BBC, il club biancoceleste, tramite l’avv. Gentile, avrebbe richiesto una proroga di 20 giorni per studiare il caso.

Onazi però non è molto soddisfatto e dichiara: “E’ un peccato che il club abbia scelto questo percorso. Credo nel sistema di giustizia della Fifa per ottenere il mio denaro dalla Lazio“.

Caressa: “Tra Spalletti e Inzaghi? Scelgo…” E poi sugli stadi…

Fabio Caressa, durante il tg odierno di Sky Sport, ha analizzato le possibili chiavi della stracittadina di domenica, iniziando dagli allenatori.

Tra Inzaghi e Spalletti? Ora prendo Inzaghi. In quella famiglia c’è sempre stata grande fiducia in se stessi, una grande considerazione dovuta ad una realta molto protetta. Ieri ad esempio Pippo ha parlato molto bene di Simone dicendo che è un genio. Da piccoli i due fratelli giocavano contro: uno faceva l’Inter, l’altro la Roma. Poi sono finiti al Milan e alla Lazio. Spalletti invece non è ancora riuscito a far arrabbiare i suoi

Per poi passare ai giocatori:” Tra Immobile e Dzeko? Prendo Dzeko, potrebbe essere decisivo anche nel derby

Chiude poi sulla questione barriere:” Se sei tifoso e non vai a tifare la tua squadra nell’anno in cui puoi vincere lo scudetto, non sei allora un vero tifoso. Il tuo amore da tifoso deve prevalere, poi fai anche la battaglia dei principi. Tutta questa nostalgia poi non la capisco. C’erano le scenografie una volta è vero, ma anche gli scontri, i rinvii, Paparelli… Questa città non può non avere stadi di proprietà. Non è un problema di questura, ma di strutture. Chi mai verrà ad investire in questa città se ci vogliono due anni per approvare un progetto? Quando un cittadino vota un amministratore lo fa per far sì che le cose si facciano. Sono passati 60 anni dalla costruzione dell’Olimpico. Roma non può non avere un impianto sportivo nuovo. È una cosa scandalosa

Petrelli: “Ci aspetta un bel derby!”

Il conto alla rovescia che porterà al derby di domenica prossima è partito, questo sarà il 165simo scontro tra le due squadre di Roma. In merito alla partita di domenica è intervenuto a Lazio Style Radio, il difensore della prima Lazio scudettata Sergio Petrelli che ha iniziato parlando prima della stracittadina nell’anno dello scudetto: “Dell’andata ricordo qualcosa, anche se non benissimo la successione dei gol. Quel giorno c’era aria di festa. Al ritorno nel sottopassaggio ci invece fu una bella maretta. Molti giocatori della Roma li conoscevo bene avendoci giocato insieme, erano una buona squadra. Ma nel derby non ci sono squadre più forti: conta la forma, la concentrazione, il bisogno di punti. La supremazia nella Capitale vogliono averla entrambe. In entrambe le partite li facemmo segnare prima, oggi non va fatto perché altrimenti diventa dura

Ha parlato poi del clima intorno al derby:” Il derby era sempre turbolento, ma si fermava tutto lì. Non c’era la violenza e gli episodi di oggi. Poteva esserci il lancio di un oggetto in campo in segno di disprezzo, ma non si andava oltre. Mi auguro una partita corretta e ben giocata. Sono convinto infatti che gli incidenti siano alimentati da gare giocate male.

Petrelli ha anche evidenziato come si sentivano i giocatori prima della stracittadina: ” La settimana precedente mi concentravo in modo particolare, ritrovarmi contro lo staff e i compagni con cui ero stato due anni prima mi caricava. Mi saliva l’adrenalina a mille, infatti venivo spesso ammonito in queste occasioni. Mi chiudevo in casa e mi allenavo tranquillamente. Era una bella sensazione. Pulici aveva le sue scaramanzie, anche non si faceva vedere. Gigi Martini lo sentiva tantissimo, digrignava i denti dal lunedì a fine partita. Erano due giocatori rabbiosi così come Chinaglia. Non è mai stato squalificato, ma per trascinare gli altri nel derby si faceva ammonire anche lui. Qualcuno mangiava in un certo modo, altri si allenavano con una maglia o una scarpa particolare. Non le ricordo bene. Vivevamo comunque il ritiro molto bene, ci divertivamo tantissimo con scherzi anche grossolani. Alcune squadre prendevano il ritiro in modo negativo, noi no

Infine chiude sulla partita di domenica:”Le squadre ci arrivano in una buona condizione fisica e psicologica. Difficilmente le ho viste così negli ultimi anni, c’era sempre differenza in classifica e per farsi coraggio si diceva che chi stava peggio era favorito. Ora c’è un punto di distacco, è un bel segnale. Credo sarà un ottimo derby: mi aspetto una partita ben giocata, divertente per giocatori e tifosi”.