Domenica riparte il Campionato e la Lazio di Simone Inzaghi, terza in classifica, si appresta ad ospitare il Bologna di Donadoni. Per parlare della gara di domenica è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex biancoceleste Sergio Petrelli:
“Donadoni sta cercando di ottenere il meglio dalla sua squadra che secondo me è di terza fascia, credo che dovrà pensare a tenersi distante dalle squadre che lotteranno per la salvezza. Per fare risultato contro squadre più organizzate di lei il Bologna dovrà metterci grandissimo impegno. La Lazio è in ottime condizioni, non credo che la squadra felsinea possa rappresentare un ostacolo. L’importante è che i biancocelesti entrino in campo concentrati e pronti a dare tutto perché squadre facili non esistono più. Tutti giocano per ottenere un risultato positivo. La forza della Lazio è quella di avere degli esterni come Keita e FelipeAnderson che sono un lusso per tutti. Nessuno in campionato ha due esterni del genere. Sono giocatori in grado di fare tutto: saltano l’uomo, puntano l’area o rientrano e vanno sull’esterno per servire al meglio Immobile. Il Bologna tenterà di fare la sua partita senza fare barricate, per cui la Lazio avrà la possibilità di inserirsi ma sempre stando attenta a non prendere gol”.
Questo il comunicato di cordoglio apparso sul sito biancoceleste sulla scomparsa di Primo Sentimenti: “La S.S. Lazio, il suo Presidente, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff si uniscono al cordoglio della famiglia Sentimenti per la scomparsa di Primo Sentimenti, giocatore biancoceleste dal 1950 al 1957“.
Questo il comunicato apparso sul sito della Lazio riguardo la situazione infortuni in casa biancoceleste:
“Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che Lucas Biglia e Bastos continuano il programma riabilitativo e di recupero secondo i programmi stabiliti con doppia seduta quotidiana. Nella prossima settimana sono previsti esami strumentali di routine necessari a monitorare l’evoluzione dei processi riparativi delle lesioni.
JordanLukaku prosegue il programma terapeutico e riabilitativo programmato con doppia seduta quotidiana. Buona è la risposta clinica e funzionale da parte della caviglia infortunata.
RicardoKishna è attualmente ancora in Olanda a causa di una fastidiosa rinofaringite febbrile contratta durante gli impegni con la Nazionale. Le sue condizioni vengono monitorate attraverso lo staff sanitario della Nazionale olandese. Rientrerà in Italia nelle prossime ore non appena le sue condizioni lo consentiranno”.
La giustizia e JordanLukaku sembrano non andare proprio d’accordo. Ieri, dopo essere stato convocato da tre tribunali per eccesso di velocità e per il ritiro della patente, il terzino biancoceleste si sarebbe dovuto presentare davanti al giudice per una multa di 50 euro non pagata. La polizia di Alost ha convocato il giocatore belga per un eccesso di velocità del 4 febbraio 2015, quando era stato sorpreso alla velocità di 77 chilometri orari su una strada il cui limite è di 70. In rappresentanza del calciatore in Tribunale era presente il suo avvocato che ha spiegato come la lettera di pagamento non sia mai arrivata all’accusato. Il tutto si è concluso con l’aumento della multa a 240 euro.
Mercoledì pomeriggio al “Fersini” nell’incontro di Tim Cup Primavera disputato contro il Napoli il centravanti biancoceleste Alessandro Rossi ha realizzato la sua decima rete stagionale. Finora per lui una rete ogni 51 minuti, numeri da vero fuoriclasse. Come riportato da Radiosei il numero nove è rimasto senza segnare soltanto con la Ternana in Coppa Italia. Il bottino totale è per ora di 9 reti in Campionato e una in Coppa Italia. Domani a Formello contro la SampdoriaAlessandro avrà la possibilità di arrivare in doppia cifra per quanto riguarda il Campionato in sole cinque giornate. Numeri che presto potrebbero regalargli il sogno di esordire in Serie A.
Il giornalista di Mediaset Premium Pietro Pinelli intervistato da Radiosei ha detto la sua sulla gara di domenica Lazio Bologna: “La Lazio vista a Udine fa pensare positivo. I nazionali tornano esaltati dopo le buone prestazioni. Un sano ottimismo è giustificato. La Lazio è in un buon momento di forma. Il Bologna avrà un atteggiamento ostruzionistico date le tante assenze, ma se ripetiamo il risultato con l’Empoli ben venga. Assenza di Biglia? Parolo regista basso si è comportato bene, la quadratura del cerchio è stata trovata”.
Sulla questione rinnovo Keita: “La proposta che la Lazio sta facendo a Keita è in linea con quello che il giocatore ha fatto vedere finora. E’ facile per le altre società dargli un ingaggio alto quando risparmiano sul cartellino. Come ad esempio il Monaco che ha offerto 14 mln a fronte dei 25 mln richiesti da Lotito, quindi quei 10 mln risparmiati sarebbero andati spesi in ingaggio”. Infine sulla voce di uno scambio Neto-Marchetti, Pinelli ha risposto: “L’ho chiesto su premium allo stesso Marchetti che l’ha definita una cretinata”.
Massimo Piscedda a Radiosei ha parlato di possibili innesti di mercato per gennaio: “Se la Lazio dovesse scegliere di intervenire sul mercato per rinforzare l’attacco mi auguro che provi a strappare Pavoletti al Genoa. E’ un giocatore che già ha segnato molto in serie A, la conosce bene, è una certezza e lo vedrei molto bene al fianco di Immobile. Per quanto riguarda, invece, Lapadula, non ha ancora giocato 90′ in questa categoria. E’ bravo, un buon giocatore, ci si può provare, mi accontenterei se ci fosse solo questa opportunità da cogliere, ma su Lapadula in serie A non ci metterei la mano sul fuoco. Pinilla? No, la sua storia dice che non ha continuità di rendimento. Non è affidabile. Detto questo, quando verrò a mancare Keita ci sono Kishna e Luis Alberto che stanno li per questo. Chi ha preso lo spagnolo l’avrà visto giocare mi auguro. Io l’ho visto e secondo me è un buon giocatore. Chi fa il titolare in Spagna credo possa farlo anche in Italia”.
Che Marco Parolo sia un giocatore importante per questa Lazio nessuno lo mette in dubbio. Titolare inamovibile su cui Pioli prima e Inzaghi adesso hanno cucito il centrocampo biancoceleste. Per questo motivo, come ormai noto da diverse settimane la società ha in mente un prolungamento di contratto. Stamattina il Tempo ha svelato i dettagli del nuovo contratto che sarà di 5 anni a 2 mln a stagione. Un attestato di stima importante per il 31enne di Gallarate che dunque chiuderà la sua carriera in biancoceleste all’età 36 anni.
Ex difensore della Lazio e del Bologna, vincitore della prima Coppa Italia della storia biancoceleste nel 1958 e di uno Scudetto con il Bologna nel 1963-64, Franco Janich è intervenuto sugli 88.100 FM di Elleradio per parlare della sfida di domenica tra le sue ex squadre.
Su Lazio-Bologna: “Una partita tra due squadre che hanno avuto un buon inizio di stagione. Per la Lazio questo match può aprire degli scenari interessanti. Nel campionato italiano serve continuità e riuscire a vincere incontri come questi diventa fondamentale. Ci sarà qualche defezione, ma se si punta in alto le assenze non possono essere delle attenuanti”.
Da ex difensore un giudizio su Stefan de Vrij: “De Vrij è un grandissimo difensore. Ha doti da leader e ha dato tanta sicurezza all’intero reparto. A volte non basta essere forti per comandare una difesa. Lui abbina entrambe le cose”.
Sulla Lazio di Inzaghi: “Credo che stia facendo molto bene. Forse qualche vittoria non è stata frutto di un grande gioco, ma nel calcio contano i risultati e ad oggi stanno arrivando. Mi sembra un ragazzo molto pratico, è riuscito a creare un gruppo affiatato, cosa molto rara al giorno d’oggi”.
Su Ciro Immobile: “Mi piace molto, è un grande attaccante. Come tutti i meridionali ha tanta grinta e uno spirito sempre positivo. Lo si vede dal modo in cui lotta in campo. La Lazio ha fatto davvero un ottimo acquisto”.
Sulla Coppa Italia del 1958 e su Bob Lovati: “Sono stato solo tre anni alla Lazio da giocatore e aver vinto il primo trofeo della storia della Lazio è motivo d’orgoglio. Fu in quegli anni che conobbi una splendida persona come Bob Lovati, un uomo con uno spiccato senso dell’umorismo e della competenza e che ha dato tutto per la Lazio”.
Jessica Melene, meglio conosciuta come Jessica Immobile ha conquistato insieme a suo marito Ciro il popolo biancoceleste. La nuova lady biancoceleste ci aveva già fatto assaggiare un po’ della quotidianità della famiglia Immobile, vedi il video su Instagram in cui Ciro Immobile implora scherzosamente di giocare alla PS4:
Un video pubblicato da Ciro E Jessica (@ciroejessicaimmobile) in data:
Molti si chiedono come sia il loro rapporto quotidiano e proprio di questo ha parlato proprio Jessica ai microfoni de Il Guerin Sportivo:
“Ci siamo conosciuti a Pescara, grazie a un nostro amico in comune. Eravamo in un ristorante, solo che appena ci siamo presentati dei tifosi lo hanno riconosciuto chiedendogli foto e autografi. Io non sapevo chi fosse, non seguivo il calcio. Ma da quella sera non ci siamo persi di vista, non ci siamo più lasciati”.
Jessica studiava all’Università: “Io abito in provincia di Chieti, così studiavo a L’Aquila Scienze dell’Investigazione. Mi sono trasferita lì a settembre del 2009, di notte la terra tremava dopo il terremoto di aprile. Ogni tanto lo fa ancora, ci si abitua. Criminologia? Mi affascina da sempre, ora però ho dovuto interrompere. Mi mancano quattro esami, ora non riesco proprio ma in futuro chissà che non riesca a finirla. Anche per i miei genitori”.
Si torna a parlare di Ciro: “Siamo felici, non possiamo chiedere di più. Dove va lui, vado io. Abbiamo vissuto subito insieme. Amo viaggiare però l’Italia è il Paese che amo ma anche all’estero sono stata bene. Poi ovviamente dipende se uno va per hobby o lavoro. Ecco, non stravedo per i traslochi. Ogni volta ho pacchi e pacchetti da fare e ogni aumentano, visto che ora siamo in quattro. L’ultimo a Roma è stato duro ma ce l’abbiamo quasi fatta“.
Lei e il calcio: “Io tifo per Ciro, voglio sempre che ottenga il massimo dalla carriera, è lui la mia squadra. All’inizio non capivo niente, ora ci ho fatto l’abitudine. Diciamo che non amo proprio lo sport. Ora però vorrei iscrivermi in palestra, per mettere su un po’ di massa muscolare dopo il parto. Appena posso vado allo stadio, dipende sempre dalle nostre figlie perché Michela e Giorgia sono impegnative. Soprattutto a più piccola, eppure io sono abbastanza calma…”.
Su Roma e la Lazio: “E’ una bellissima città, sono già stata all’Olimpico. E anche in trasferta a Verona“. Hobby? “Ho ideato una linea d’abbigliamento, con le iniziali mie e di Ciro. Poi abbiamo anche un ristorante a Milano, lo cura mio fratello Luca”.
Immobile l’ha stregata: “E’ semplice, mi stupisce sempre. Pensi che al mio compleanno mi sono arrivare rose rosse e champagne sullo yacht”. Sui social: “Abbiamo un unico profilo Instagram, lo uso più io ma senza esagerare. Cerco una vita normale. Durante gli Europei scrivevo post per lui, è normale. Ovviamente però un calciatore incuriosisce di più ma se è famoso lo deve alla sua gente. Spesso infatti preferisco uscire da sola, con Ciro invece ci fermano tutti”.
L’Abruzzo è sempre casa sua: “Da Roma è più facile da raggiungere, mentre a Siviglia no. Ma ormai sono abituata. Anche quando ho partorito e ci siamo sposati, Ciro è arrivato il giorno stesso e ripartito. c’era campionato e Nazionale. Ma è stato ugualmente fantastico”.
A proposito di figli, quando arriva il maschio? “Per ora no, Ciro rosica vedendo altri amici con figli maschi. Però ho fatto due figlie, una dietro l’altra. La prima me la sono goduta, con la seconda è diverso perché devo stare attente a non farle ingelosire. Ciro? E’ un papà adorabile. Con lui sono felice, rifarei tutte le scelte”.
Dal 1992, anno in cui la UEFA Champions League ha preso il posto della “vecchia” Coppa dei Campioni, sono nove le squadre italiane che hanno preso parte alla fase a gironi di almeno una edizione del massimo torneo continentale per club. Nella classifica virtuale – stilata dal sito ufficiale della it.uefa.com assegnando due punti assegnando due punti per ogni vittoria e un punto per ogni pareggio – l’AC Milan è primo con 197 punti conquistati in 165 gare disputate davanti alla Juventus, seconda a soli 4 punti di distanza dai rossoneri ma con 6 partite in meno giocate. Le due squadre hanno ottenuto lo stesso numero di vittorie (74) finora.
Al terzo posto, invece, si trova l’ultima squadra italiana riuscita nell’impresa di conquistare il trofeo, l’Inter, che ha totalizzato 126 punti in 105 gare disputate, 50 le vittorie. Completano la top 5 le due squadre della capitale, l’AS Roma e il suo “glorioso” percorso con 75 punti in 79 partite e la SS Lazio con 45 punti in 44 gare.
La classifica delle squadre italiane in UEFA Champions League dal 1992 ad oggi (dalla fase a gironi alla finale, preliminari esclusi):
POS
CLUB
PUNTI
PART
TIT
PG
V
P
S
GF
GS
1
AC Milan
197
17
3
165
74
49
42
231
156
2
Juventus
193
17
1
159
74
45
40
246
161
3
FC Internazionale Milano
126
11
1
105
50
26
29
148
118
4
AS Roma
75
9
0
79
26
23
30
98
116
5
SS Lazio
45
5
0
44
17
11
16
66
55
6
ACF Fiorentina
30
3
0
26
11
8
7
39
34
7
SSC Napoli
22
3
0
16
10
2
4
30
23
8
Parma FC
7
1
0
6
2
3
1
6
5
9
Udinese Calcio
5
1
0
6
2
1
3
10
12
Legenda – POS: posizione in classifica; PART: numero partecipazioni; TIT: titoli vinti; PG: partite giocate; V: vittorie; P: pareggi; S: sconfitte; GF: gol fatti; GS: gol subiti.
Basta non lavora con il gruppo, per cui c’è ancora Patric tra i titolari. Nell’allenamento dell’antivigilia del Bologna, mister Inzaghi conferma l’intenzione di schierare la stessa Lazio vista a Udine, con lo spagnolo terzino destro, Hoedt e de Vrij a formare la coppia di centrali difensivi, Parolo regista e il tridente offensivo composto da Felipe Anderson, Immobile e Keita. Avanti dunque con la difesa a quattro della ‘Dacia Arena’, con le sole eccezioni di Marchetti, che ha recuperato dall’infortunio che lo ha tenuto fuori dalla trasferta con il Milan e riprenderà regolarmente il suo posto dal 1′ tra i pali biancocelesti a svantaggio di Strakosha, e Radu, che, dopo aver rischiato la squalifica al Friuli per la somministrazione di cortisone, sostituirà sull’ out sinistro Lukaku, che ha rimediato una distorsione alla caviglia destra con la propria Nazionale contro la Bosnia e dovrà star fermo per circa tre settimane.
Anche a centrocampo saranno confermate le scelte adottate prima della sosta, con Milinkovic e Lulic mezzali e Cataldi che assisterà al match dalla panchina, pronto a subentrare in corso d’opera. Sorpresa invece da Biglia, ancora alle prese con una lesione di secondo grado al polpaccio: l’argentino è rientrato a Roma e questa mattina ha lavorato all’interno del centro sportivo biancoceleste. Prima di rivederlo in campo, però, occorrerà attendere almeno altri 20-30 . Assenti infine Bastos, che sta recuperando dallo stiramento di secondo grado al flessore, e Kishna, al secondo giorno consecutivo senza allenamenti.
Miralem Pjanic alla Juventus sta vivendo, a livello personale, un inizio di stagione decisamente poco esaltante. In bianconero il centrocampista bosniaco era arrivato quest’estate, con la nomea dell’assoluto protagonista, dalla Roma, i cui tifosi hanno accompagnato l’addio tra le polemiche, considerandolo un ‘traditore’ per essersi trasferito all’odiata rivale. Nonostante ciò, però, il calciatore non ha mai smesso di amare la maglia giallorossa e lo ha ribadito in una lunga intervista a La Repubblica, in cui ne ha approfittato anche per lanciare una frecciatina alla ex rivale cittadina, la Lazio:
“Amerò sempre Roma e la Roma, che mi hanno regalato tutto, sia gioie che dolori, ma era giusto dire addio. Solo una maglia non potrei mai indossare, quella della Lazio, in quanto ho vestito quella della squadra buona di Roma. Come sono andato alla Juve, potrei andare tranquillamente invece all’Inter, al Milan o al Napoli“. Il ricordo del derby capitolino sembra dunque essere vivo nella mente di Pjanic: in particolare, il ricordo di un derby, quel 26 maggio che ha costituito forse il punto più basso della sua carriera e che, proprio per questo, dopo tre anni ancora non è riuscito a dimenticare.
Per l’attacco, la Lazio starebbe (nuovamente) pensando a Gianluca Lapadula: i biancocelesti hanno bisogno di un vice Immobile affidabile, viste le scarse prestazioni di Djordjevic e, secondo le ultime voci provenienti da radiomercato, avrebbero inserito tra i nomi papabili anche quello dell’ex pescarese, già trattato quest’estate, ma poi approdato al Milan, dove però, complice anche qualche infortunio di troppo, non è riuscito finora a ripetere le ottime cose mostrate in Abruzzo. I rossoneri potrebbero dunque cederlo e la Lazio sarebbe in prima fila per aggiudicarselo. Proprio a questo proposito, il patron del Pescara Daniele Sebastiani, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, ha così commentato:
“Posso serenamente affermare che Lapadula non è un obiettivo di mercato del Pescara nella finestra di Gennaio. Alcuni spingono per questo ritorno, ma noi abbiamo programmi diversi. Inoltre, secondo me il Milan non se ne può né se vuole privare. Lapadula alla Lazio? Non so, ovviamente, cosa ne pensi Lotito, tuttavia, visto che c’è già Ciro Immobile al centro del reparto avanzato, non penso che l’attuale numero 9 rossonero sia il partner ideale dell’attaccante della nostra nazionale. Entrambi hanno giocato con il Pescara e hanno offerto il meglio di sé quando svariavano da soli su tutto il fronte offensivo. Per questo, ripeto, secondo me per la Lazio sarebbe un tandem male assortito…“.
Fabio Poli, ex attaccante biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio in vista della sfida tra Lazio e Bologna:
“Il Bologna sta facendo bene, ha messo in evidenza dei ragazzi di grande qualità. Ha avuto due stop importanti, quello con il Torino è stato brutto, quello con il Genoa è stato un po’ particolare per via delle espulsioni. Un buon Bologna che però andrà a giocare a Roma con delle grandi defezioni come Destro, Džemaili e Gastaldello. Sulla carta la Lazio ha qualcosa di molto più importante per fare risultato. Il tecnico felsineo punterà quindi sulla compattezza di squadra per affrontare una Lazio che sta giocando un buon calcio e davanti ha dei ragazzi di grande movimento e velocità che si fa fatica a marcarli.
Sono due squadre che proveranno a giocare la partita, anche se la Lazio sarà quella che terrà in mano il pallino del gioco. La Lazio a livello offensivo attacca molto di più del Bologna.
Sono contento che Immobile alla Lazio si sia ritrovato, spero che riesca a dare continuità di prestazioni. Anche Keita e Felipe devono dare continuità alle loro qualità che sono rare nel nostro campionato. Devo dare anche concretezza alle qualità tecniche e di dribbling che hanno, sono veramente belli da vedere.
Felipe deve essere tranquillo, chiaro che la mancanza del gol può creare dei problemi, esistono anche gli assist e le belle giocate, situazioni di sacrificio per la squadra. sono cose importanti che fanno crescere, i gol li troverà.
Inzaghi, essendo stato un calciatore di livello, ha un qualcosa in più. Ha le qualità per stare sulla panchina della Lazio. Il fatto che il mister sia aperto al consiglio da parte di un suo giocatore è una dote che può avere solo se si è stato un calciatore ed è sintomo di intelligenza.
Il rientro di de Vrij ha dato un’impronta importante e sicurezza. Anche Bastos è un giocatore di livello. Ora ci vuole continuità, non bisogna mai accontentarsi di quello che si fa”.
Oggi a Zurigo si riunirà il Consiglio della Fifa (nuovo nome del comitato esecutivo) per discutere il numero delle squadre che si contenderanno il Mondiale 2026. Il programma di candidatura del presidente Gianni Infantino prevedeva l’allargamento del Mondiale da 32 a 40 squadre. Ma ultimamente, ha addirittura ipotizzato una competizione con 48 squadre, 16 delle quali verrebbero subito eliminate tramite una gara secca di spareggio. Il presidente ha precisato che la questione verrà discussa dal Consiglio senza arrivare ad una decisione definitiva che, invece, dovrebbe essere presa all’inizio del 2017, quando verrà avviata la candidatura per il Mondiale 2026. Inoltre, restando sempre in tema Mondiali, il Consiglio dovrà approvare il regolamento della fase finale e le date in cui i giocatori dovranno essere messi a disposizione delle Nazionali per il Torneo del 2018.
Il nutrizionista della Fiorentina, Cristian Petri, in un’intervista rilasciata a La Repubblica ha svelato qualche segreto sull’alimentazione dei giocatori viola: “Entro mezz’ora dalla fine di una partita (finestra metabolica nella quale l’organismo, dopo uno sforzo, assorbe il cibo nel migliore dei modi) diamo ai ragazzi degli alimenti liquidi (frullati, centrifughe) composti per tre quarti da carboidrati e per un quarto da proteine. Ognuno di questi è diverso, in base a metabolismo basale, struttura fisica e ruolo. Un difensore, tanto per capirsi, consuma diversamente da un centrocampista. Stesso discorso per l’intervallo tra il primo e il secondo tempo. Dopo la doccia, poi, serviamo un pasto solido. Ultimamente abbiamo introdotto il sushi, perché unisce i carboidrati del riso alle proteina nobili del pesce. Per prevenire gli infortuni preferiamo dar da mangiare piuttosto che far prendere pillole o pasticche. Da questo presupposto, per esempio, è nato il gelato alla barbabietola”.
Si avvicina Lazio – Bologna. Sabato riparte la Seria A, dopo la sosta forzata causa impegni delle Nazionali. Mario Facco, intervenuto a Radiosei, ha analizzato il prossimo match contro i rossoblu e consiglia Inzaghi sul modulo da adottare:
“Intanto sono contento che ricominci in campionato, le pause per le nazionali sono una scocciatura. La Lazio deve confermare la gara contro l’Udinese, la migliore della stagione. Contro il Bologna, anche se partite facili non ci sono, abbiamo una grande occasioni visto che ai felsinei mancano anche diversi giocatori. Ad Udine abbiamo visto una Lazio che ha giocato bene, ordinata, corta ed anche fisicamente migliorata, se dovesse ‘bissare’ quella prestazione inizierei ad essere molto più ottimista rispetto al passato. I nuovi ancora non si sono visti tutti quindi non sono giudicabili, almeno da noi, se non dovessimo vederli significherebbe che l’analisi l’ha già fatta Inzaghi. Spero si continui con il 4-3-3, i biancocelesti hanno trovato con questo tipo di modulo il bandolo della matassa. I nostri esterni d’attacco devono attaccare e non fare tutta la fascia. Felipe ha bisogno di avere sulla sua fascia qualcuno che lo copra“.
In casa Lazio sta crescendo un nuovo talento. Giovanissimo, classe 2001, ruolo difensore, Nicolò Armini sta bruciando ogni record. Convocato dall’Italia Under 16 di Zoratto, per Armini è la decima convocazione. Inoltre è stato eletto come tra i migliori della sua categoria. Armini ha vestito anche la maglia dell’Italia Under 15 e Under 17. Per lui si prospetta un grande avvenire.
Sabato 15 ottobre allo Stadio Fersini, si affronteranno Lazio e Sampdoria, gara valevole per la quinta giornata del campionato Primavera. Sono stati designati l’arbitro ed i suoi assistenti. Il match sarà diretto da Gino Garofalo (sez. di Torre del Greco), coadiuvato dagli assistenti Francesco Alessandro Iovine e Pasquale Alessandro Netti.