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Volete allenare una squadra inglese? Ecco come fare!

Volete misurarvi alla guida di un vero storico club inglese? Ecco la grande occasione! Lo York City, società di quinta divisione inglese fondata nella città di York nel lontano 1922, è all’affannosa ricerca di un allenatore e per trovarlo i dirigenti inglesi hanno pensato bene di cercarlo online. Questo il comunicato apparso sul sito del club: Lo York City Football Club cerca candidature per la posizione di primo Team Manager. Chi fosse interessato e fosse in possesso dei requisiti e qualifiche richieste per gestire un club di calcio professionistico, mandi il proprio curriculum vitae.

Marchetti chiarisce: “Io alla Juve? Ora vi spiego tutto…”

Federico Marchetti nelle ultime ore è stato messo al centro di un’operazione di mercato che lo vorrebbe alla Juventus, in cambio di Neto alla Lazio. Ma il portiere della Lazio ha deciso di chierire e spiegare questi rumors di mercato, tramite i microfoni di Premium Sport:

Non so da dove vengano queste voci. Anzi mi fanno ridere. Ho sposato la Lazio e voglio rimanerci a vita. Il resto sono tutte chiacchiere. Strakosha? E’ giovane ed è molto bravo, gli ho consigliato di rimanere tranquillo e fare ciò che sa fa  fare” Poi sulla stagione in corso: “Stiamo facendo bene e puntiamo a ritornare in Europa. Speriamo che ci possano aiutare Keita e Felipe, che sono un lusso per la Lazio, senza dimenticare Immobile che si è inserito alla grande“. Poi sul modulo: “Difesa a 3 o a 4 poco cambia. Ciò che conta è l’atteggiamento e la voglia che si mette in campo“. Chiusura su Maradona: “Mi ha messo i brividi, speriamo possa aiutarci a far tornare i tifosi allo stadio“.

QUI BOLOGNA – Le ultime dall’allenamento odierno

Il Bologna continua la sua preparazione in vista del match di domenica contro la Lazio. Assente sicuro l’attaccante Mattia Destro che dovrà stare ai box per alemeno due settimane. Oggi a Casteldebole, Donadoni ha potuto riabbracciae Mbaye e Taider, rientrati dalle rispettive Nazionali.

Allenamento prettamente atletico e tecnico. Domani prevista altra sessione di allenamento. Mirante, nel frattempo, ha ripreso la preparazione in palestra.

 

Fiore elogia la Lazio: “Prendere Immobile è stata un’intuizione fantastica”

E’ Immobile mania in casa Lazio e in casa Italia. La doppietta contro la Macedonia e la buona prova contro la Spagna, hanno portato alla ribalta il bomber biancoceleste. Anche l’ex Stefano Fiore è rimasto incantato dall’attaccante campano, ed elogia la Lazio per aver completato questo acquisto. A TMW si è così espresso:

“Bravissima la Lazio ad anticipare tutto e a prendere Immobile. Nonostante venisse da stagioni deludenti, Ciro sta dimostrando tutto il suo valore. Se continua così, la Lazio potrà davvero puntare ad un posto in Europa”.

Giordano: “Allenare la Lazio con Maradona? Magari”. Poi su Neto – Marchetti…

Gli elogi di Diego Armando Maradona sono stati accolti con grande entusiasmo da Bruno Giordano. I due hanno giocato insieme al Napoli ed ora si sono ritrovati sul campo di Formello ad allenarsi insieme. Intervenuto a Radiosei, l’ex attaccante della Lazio ha così risposto alle lusinghe di Diego:

Sono con Diego, ora ho preso una pausa e tra poco lo ritrovo. Stavo facendo il programma degli allenamenti con Diego per la nostra avventura sulla panchina della Lazio. Scherzi a parte le sue parole mi hanno fatto piacere, è la dimostrazione di che tipo di persona sia. Qualche anno fa c’era stata l’opportunità di lavorare insieme negli Emirati, poi non è andata. Lavorare con Diego sarebbe straordinario, so come lavora, l’ho visto all’opera a Dubai, è un tecnico che deve essere stimolato da piazze importanti, stiamo parlando di una persona che il calcio lo conosce bene. Lui ama sfidare, ha bisogno di stare sempre nella polemica, gli servirebbe una piazza con pressioni. Una piazza per esempio come Napoli, ma anche qui alla Lazio. Ha cantato il nostro inno, Diego è innamorato delle cose romane, gli piace l’inno, mi chiede sempre di parlargli romano“.

Infine sull’ipotetico scambio Neto – Marchetti: “Sono favorevole, soprattutto per questioni di età. Neto è giovane e ha dimostrato il suo valore alla Fiorentina. Con lui tra i pali, la Lazio sarebbe coperta per moltissimo tempo“.

Maradona, altri elogi alla Lazio: “Ringrazio la gente laziale. Biglia? Gran giocatore”

Un nuovo amore sembra essere sbocciato in casa Lazio. Diego Armando Maradona, che si è allenato a Formello in questi giorni in virtù della Partita della Pace di domani sera, ha voluto ringraziare, ancora, la Lazio e i suoi tifosi. Queste le sue parole a Radiosei:

Sono grato alla gente della Lazio che mi ha accolto a Formello, ho trovato persone pronte a darci una mano, abbiamo fatto un bell’allenamento con un portierone tra i pali. Io e Bruno Giordano allenatori della Lazio? L’ho detto perchè Bruno è un mio amico e lavora come piace a me. Ma la Lazio ha un allenatore importante, saremmo dei traditori. La Lazio però sarebbe una bella piazza per me, perchè no, io sono disposto a lavorare dappertutto, la gente crede che non sono uno che lavora, ma non è così. Adesso ho fatto una battuta su Bruno, ma dobbiamo rispettare Simone Inzaghi. Cosa mi ricordo della Lazio? Giordano aveva un passo ed una mentalità molto sudamericana, giocare con lui è stato un piacere enorme, quando possiamo vederci ci vediamo, altrimenti ci telefoniamo. Sono più laziale o romanista? Non faccio arrabbiare Totti, io ho solo la maglietta del Napoli. Nella Lazio c’è Lucas Biglia, molto bravo, ora è infortunato, tornerà presto. Un abbraccio atutti i tifosi della Lazio“.

Il comunicato della Lazio sulle condizioni di Lukaku, Basta e Marchetti

L’infermeria della Lazio è tornata ad essere piena. Ai soliti Biglia e Marchetti, si sono aggiunti con il tempo Basta e Lukaku. La società biancoceleste, tramite il seguente comunicato, ha emesso il seguente bollettino circa le condizioni dei calciatori:

Lo staff medico della S.S. Lazio comunica il seguente aggiornamento sulle condizioni dell’atleta Jordan Lukaku: postumi non stabilizzati di recente trauma distorsivo della caviglia destra. Dagli esami strumentali effettuati sono state escluse fratture o lesioni legamentose importanti. Il giocatore verrà monitorato quotidianamente e la prognosi potrà essere meglio definita nei prossimi giorni in relazione all’evoluzione clinica. E’ stato già iniziato il trattamento terapeutico e riabilitativo.

Bastos e Lucas Biglia continuano quotidianamente il trattamento terapeutico e riabilitativo secondo quanto prestabilito. L’evoluzione del quadro clinico viene valutata e monitorata quotidianamente anche con esami strumentali a cadenza settimanale al fine di verificare l’andamento riparativo delle lesioni.

Basta e Marchetti hanno ultimato il loro programma riabilitativo e di recupero ed in settimana riprenderanno gli allenamenti con il gruppo“.

UNDER 21 – L’Italia e Cataldi volano all’Europeo

KAUNAS – Un punto serviva e un punto è arrivato. A Kaunas, l’Italia Under 21 ha pareggiato per 0-0 con i padroni di casa della Lituania. In virtù di questo punro, gli azzurrini si sono qualificati per gli Europei vincendo il girone con 24 punti. Alle sue spalle la Serbia, a quota 23, che sarà costretta a disputare il playoff.

Per il laziale Cataldi 90 minuti da titolare. Soddisfatto Gigi Di Biagio. Partita sempre in mano dell’Italia, capace di creare almeno 7 palle gol, ma incapace di concretizzarle. Ora inizia un nuovo percorso che dovrà invertire la rotta degli sfortunati europei degli anni passati. L’Italia c’è!

FORMELLO – La seduta pomeridiana: abbraccio tra Peruzzi e il rientrante Keita

Biancocelesti in campo sotto il diluvio nel pomeriggio a Formello. Si rivedono sul terreno di gioco i primi nazionali rientranti dagli impegni sostenuti con le rispettive squadre, anche se Inzaghi soltanto giovedì riavrà a disposizione tutti i nazionali. Tra i rientri anche quello di Keita. Al suo arrivo il giovane senegalese ha abbracciato Peruzzi per poi spostarsi in disparte per svolgere lavoro differenziato agli ordini del preparatore atletico Ripert. Nel frattempo la squadra lavora sotto l’acquazzone incitata da Inzaghi.

Infortunati ancora a riposo. Marchetti e Basta lavorano a parte, i due dovrebbero essere pronti per la prossima gara, tra qualche giorno dovrebbero rientrare in gruppo. Il portiere e il terzino si erano fermati entrambi in occasione della sfida con il Milan, il primo il giorno prima dell’incontro e il secondo nel corso della gara; per tutti e due una lesione di primo grado al polpaccio. Bastos (stiramento di secondo grado) e Lukaku (distorsione alla caviglia destra) continuano a lavorare in palestra: il belga è arrivato al campo di allenamento in taxi con stampelle e tutore. Ancora assente Biglia, l’argentino si sta allenando con la propria nazionale e rientrerà a Formello tra giovedì e venerdì.

Pedullà: “A Immobile la Lazio ha consegnato le chiavi dell’attacco, a Napoli non sarebbe stata la stessa cosa”

L’esperto di mercato Alfredo Pedullà ha parlato di Ciro Immobile ai microfoni di Canale 8: “Parlare ora è troppo facile. era reduce Le precedenti esperienze dell’attaccante laziale a Siviglia e a Dortmund erano state decisamente negative, per cui ora non avrebbe mai accettato un ruolo di secondo piano. Immobile ha scelto una squadra che gli ha dato le chiavi dell’attacco, cosa che a Napoli non avrebbero potuto garantirgli”.

Stellina del 2000: gioca regista e segna, il suo idolo è Biglia. Il baby Paglia fa sognare la Lazio

Classe 2000, numero dieci sulle spalle e capitano. Anche se dice “mi ispiro a Biglia, Cataldi e De Rossi. Tre che nuneri 10 non lo sono davvero. Centrale di centrocampo, regista basso davanti alla difesa e assist man, quando entra in campo si fa il segno della croce: “Per ben tre volte!”. Fiero e scaramantico si definisce. Piccolino, anzi giovanissimo, stiamo parlando di Davide Paglia, stellina della Lazio Under 17 (Allievi Nazionali). I “grandi” lo tengono sempre sotto controllo, mister Bonatti lo ha addirittura portato in ritiro con la Primavera nonostante i due anni in meno dei compagni. Attestati di stima che danno adito a un futuro sempre più roseo.

Nonostante si muova lontano dalla porta avversaria, come riportato su Gianlucadimarzio.com, Paglia sa come buttare la palla dentro: 4 partite, 4 reti, un inizio di stagione incredibile. Il gol più bello che abbia mai realizzato? “In un torneo contro il Racing Club. Segnai direttamente su calcio di punizione”, risponde sicuro. Laziale fin da quando aveva 4 anni: “Ho iniziato al Pomezia, poi dopo un po’ ho fatto il provino con la Lazio”. Subito preso e portato in biancoceleste. L’anno scorso ha giocato da titolare il campionato Allievi coi ’99, un sotto età. Tutti ne parlano bene, padre italiano e mamma croata. In futuro potrà scegliere con quale nazionale giocare. Nel frattempo segna e sogna, assistito dal duo Pinto-DeMaio della 23Bdc Managment.

Germoni convocato per la prima volta dall’Italia Under 20

Luca Germoni, il giovane biancoceleste in prestito da questa estate alla Ternana, è stato chiamato per la prima volta dalla selezione azzurra guidata da “ChiccoAlberigo Evani.

Il terzino, appena diciannovenne, dopo essersi conquistato il posto da titolare nella squadra umbra, è stato convocato dal CT dell’Under 20 per via dell’infortunio di Giuseppe Pezzella. Germoni ha raggiunto subito i nuovi compagni a Cesano Maderno, dove ha svolto la prima seduta d’allenamento. Gli Azzurrini domani alle 15 saranno impegnati allo Stadio Comunale ‘Ferruccio’ di Seregno contro i pari età della Svizzera nel terzo incontro del Torneo ‘Quattro Nazioni’.

 

Ciro e la telefonata da Dortmund svelata da Guglielmo Ricciardi, l’uomo che lo lanciò

Guglielmo Ricciardi, il responsabile del settore giovanile del Sorrento che lanciò Ciro Immobile nel calcio dei grandi, ha raccontato ai microfoni di Calciomercato.com l’attaccante napoletano, l’uomo che sta facendo letteralmente impazzire i tifosi biancocelesti.

Nel corso della lunga chiacchierata però Ricciardi ha svelato anche una “strana” telefonata dalla Germania ricevuta dal giocatore biancoceleste: “Mi sono emozionato nel vederlo segnare e salvare la Nazionale, ma io su di lui non ho mai avuto dubbi. So che nelle ultime ore ha ricevuto una chiamata dal Borussia Dortmund. I tedeschi si sono complimentati con lui e so che gli hanno riferito che ancora lo tengono sotto controllo, come per dire ‘vuoi vedere che ti ricompriamo?’. A Ciro ha fatto piacere, era contento. Ma lui ora non si muove da Roma, ha trovato una società che lo valorizza, che sa come programmare bene e che crede in lui. Perché dovrebbe lasciare i biancocelesti? Non ci pensa minimamente: Immobile è contento di essere alla Lazio.

Sulle difficoltà incontrate da Ciro al’estero: “I campionati stranieri sono diversi dal nostro. Lingua, abitudini, tattica, tutto è diverso, le cause per cui non è andata come poteva andare possono essere tante. Peccato per come si è conclusa la sua esperienza ma sono contento di rivedere Ciro felice in Italia”.

Sulla Nazionale: “Mi auguro che Ciro possa diventare l’attaccante del futuro per la Nazionale, sono sicuro che ha tutte le carte in regola per farcela. Sta dando un grande aiuto a Ventura, è un ragazzo che tiene molto alla Nazionale e ha le qualità giuste per giocare in qualsiasi tipo di modulo offensivo. Sono convinto che Immobile sia un valore aggiunto per gli azzurri”.

L’arma in più di Ciro: “La differenza tra Immobile e gli altri ragazzini al Sorrento era la personalità. Lui non si emoziona mai, giocare in uno stadio davanti a venti persone o in uno con 40mila per lui è la stessa cosa. Partita importante o meno non fa differenza. Da piccolo era come oggi, gioca con incoscenza come se non sapesse chi deve affrontare e scende sempre in campo per vincere. E inoltre il modo di giocare che gli ha insegnato Zeman lo ha pienamente formato. Vi racconto una cosa per farvi comprendere chi è Ciro: qualche giorno fa la mamma lo ha chiamato mentre giocava a briscola in ritiro con i compagni e mi ha detto di averlo sentito nervoso perché lui è così ci tiene tantissimo. E allora mi sono ricordato di quando dalla sua Torre Annunziata veniva in treno fino a Sorrento per l’allenamento. Una volta salito sulla Vesuviana la prima cosa che faceva era tirare fuori le carte napoletane per una briscola veloce con gli amici… e si infuriava con chi si giocava la carta sbagliata. Ha sempre voluto vincere, pure a briscola”.

Le esperienze di Ciro con Juventus e Inter: “La Juventus è stata brava a tenerlo sempre sotto osservazione. A quei tempi a Torino c’era Ciro Ferrara nel settore giovanile e i bianconeri lo hanno voluto fortemente. Ci hanno creduto più delle altre società, anche più dell’Inter. I nerazzurri non lo hanno voluto prendere. Sono stato proprio io a portarlo assieme ad altri due ragazzi a Milano per una prova, c’erano Piero Ausilio e Beppe Baresi al settore giovanile. Ma l’Inter ha preferito fare scelte diverse, come era suo diritto. Il loro errore è stato non seguirlo a Sorrento ma valutarlo in un solo allenamento a Interello”.

Napoli nel suo futuro? “Quando la società partenopea ha venduto Higuain poteva farci un pensierino. Non è sicuramente inferiore né a Milik né a Gabbiadini e in più nella sua città avrebbe vissuto una situazione ambientale esaltante, sono certo che avrebbe fatto benissimo. Chissà un domani… io, di sicuro, gli auguro il meglio. Oggi e sempre”.

 

Senad Lulic l’eroe della storica Coppa Italia fa 200

Domenica di festa in casa Lazio. Il bosniaco Senad Lulic raggiunge un grande traguardo in maglia biancoceleste. Quella di domenica prossima sarà infatti per il centrocampista laziale una gara speciale: la numero 200 in serie A con la squadra capitolina.

Il bosniaco, rientrato a Roma dopo l’impegno con la nazionale, oggi resterà a riposo per riprendere sin da domani gli allenamenti in vista della partita con il Bologna. Tra l’altro il giocatore biancoceleste ha un bel ricordo della squadra felsinea perchè il suo primo gol con la casacca laziale addosso lo mise a segno proprio al Dall’Ara contro i rossoblu.

 

LAZIO PALLAVOLO – Domani la presentazione della squadra alla presenza di campioni dello sport e della Lazio

Sarà un vero e proprio happening dalle forti tinte biancocelesti la presentazione della stagione della Lazio Pallavolo che si terrà domani alle ore 11.00 presso Coving Coaster di via Caio Mario 14/b a Roma (zona via Cola di Rienzo). Al vernissage di apertura della squadra di Giorgio D’Arpino, nel corso del quale verranno presentati programmi di tutta la società e del proprio settore giovanile, interverranno numerosi personaggi del mondo dello sport romano fra i quali: Antonio Buccioni presidente della Ss Lazio, Roberto Tavani in rappresentanza della Regione Lazio, Luciano Cecchi Consigliere Nazionale Fipav, Andrea Burlandi Presidente del Comitato Regionale FIPAV, Paola Camilletti Consigliere del Comitato Provinciale Fipav, Sabrina Alfonsi Presidente del 1° Municipio, Emiliano Monteverde Assessore allo Sport 1° Municipio, l’attrice Maria Monsè. 

I PERSONAGGI DEL MONDO DELLO SPORT-
A portare la testimonianza del mondo Lazio ci saranno gli ex calciatori, PINO WILSON, VINCENZO D’AMICO e GIANCARLO ODDI, tutti e tre campioni d’Italia nel 1974, l’allenatore DELIO ROSSI, il pluri campione di scherma MICHELE MAFFEI, il dott. ERNESTO ALICICCO, il Generale GIULIO COLETTA, il Prof. ROBERTO VERNA.

Gregucci: “La Lazio può arrivare quarta. Anderson? Non capisco la sua tristezza”

Intervistato da Radiosei, l’ex difensore biancoceleste Angelo Gregucci ha parlato del campionato della Lazio: “Sotto il profilo dei risultati anche oltre le possibilità. È una squadra che ha buon potenziale con giovani interessanti. Con qualche dubbio, penso alla competizione che ha squassato la seconda stagione di Pioli dopo aver esaltato la prima. Keita è un titolare importante, se è convinto che non ha competitor può diventare tra i migliori, Felipe se toglie l’arteria di tristezza nell’atteggiamento, con un calcio più allegro diventa un profilo più interessante. In difesa con de Vrij, la cui grandezza abbiamo compreso l’anno scorso che non c’era, hai tutto per fare un campionato da 4°, 5° posto, ottimo se riesci ad arrivare tra le prime tre in Champions. Si può cercare il grande bersaglio valorizzando anche giovani come Cataldi e Milinkovic”.

Dal campo alla panchina, il pensiero su Inzaghi: “Simone ha mostrato sicuramente molto entusiasmo e ha l’appoggio di tutti che lo conoscono a fondo. Con unità di intenti si può fare una stagione di grande valorizzazione, ma bisogna ripartire da un presupposto: ristrutturare il nostro settore giovanile perché la Roma ha tanti profili in giro non attesi come Caprari, Politano, Mazzitelli e Pellegrini che hanno dimostrato di valere. Negli ultimi anni i talenti italiani non sono nati senza una gamba, sono di valore quindi serve equilibrio nell’attenderli. Se il calcio italiano non si riforma vai incontro ad una Waterloo sportiva”.

L’esplosione di Milinkovic ha un po’ messo in ombra Danilo Cataldi: “Da lui ci aspettavamo un salto di qualità veemente che non c’è stato, ma lui deve decidere cosa vuole essere, serve personalità. Cataldi non era un fenomeno, perché il Crotone ne ha lanciati tanti: sospendo giudizio perché deve marcare la sua carriera in modo più netto. Milinkovic invece è un centrocampista offensivo in evoluzione con grande capacità di inserimento. Può sopperire alla lentezza anticipando i tempi di gioco, può essere interno o giocare sotto la prima punta. I giocatori così li compri e speri di rivenderli. Ripeto, serve pazienza con questi ragazzi”. Sempre in tema giovani, un pensiero anche su Felipe Anderson: “Non credo che 10 metri di differenza siano determinanti, ma allungando la sua gittata di corsa si rischia di sbagliare: meglio dal centrocampo in su. Bisogna convincerlo che può diventare un patrimonio del calcio. Se hai quel patrimonio bisogna vedere quanto l’umore incida nel tuo calcio. Hai 21 anni, giochi a pallone, guadagni: dimmi dove abita la tua sfortuna? Bisogna spiegare al brasiliano che le difficoltà della vita sono altre. Ambiente, educazione e altro ti devono consentire di alzare l’asticella”.

CALCIOMERCATO – Sport Mediaset: Lazio pronta a sacrificare Marchetti per Neto

Secondo Sport Mediaset la Lazio avrebbe puntato Neto, vice di Buffon alla Juventus. Per convincere i bianconeri a lasciar partire il brasiliano, pare che Lotito sia disposto a mettere sul piatto Marchetti più 7-8 mln. Non è un mistero che già questa estate la società aveva provato a dar via il numero 22 biancoceleste proponendolo a diverse squadre. Come non è un mistero che Neto a 27 anni vuole giocare titolare e con Buffon davanti le possibilità sono davvero esigue.

OLIMPIADI – Ufficiale il ritiro di candidatura di Roma. Malagò: “Un danno per lo sport italiano. Candiderò Milano”

Oggi è arrivata l’ufficialità del ritiro della candidatura di Roma come sede per le Olimpiadi del 2024. Il presidente del Coni Malagò ha così commentato: “Oggi è il giorno della chiarezza. Dobbiamo parecchie risposte. Oggi ho scritto al CIO, per comunicare che interrompiamo il corso di candidatura alle Olimpiadi. Il CIO per precisione, riconosce soltanto le comunicazioni del Comitato Olimpico Nazionale, le comunicazioni del sottoscritto. Poi, chiunque, può chiaramente scrivere. Ho sempre sostenuto che per sostenere questo progetto, ci fosse bisogno di tre gambe. Ma una di queste, secondo me, secondo la stragrande maggioranza degli italiani, per motivi ideologici e demagogici è venuta a mancare. Sono stato perciò costretto ad interrompere questo percorso dopo 3 anni di lavoro ad 11 mesi dalla conclusione. Ho girato il mondo per dare credibilità al paese e alla nostra candidatura. Si è perpetrato un danno nei confronti dello sport italiano. Io che sono il responsabile dello sport italiano, ho il dovere di tutelare l’immagine del nostro mondo: per la prima volta nella nostra storia, all’unanimità, si era deciso di supportare questa candidatura. Non era appunto mai successo. Devo cercare a questo punto, politicamente di far tornare credibile a livello internazionale, credibile il nostro sistema sportivo. Ho studiato diverse alternative, percorsi che diano agli occhi del CIO una versione più realistica dell’interesse che abbiamo nei confronti delle Olimpiadi. Per questo, ho deciso di candidare Milano per la sessione CIO del 2019 (per i Giochi del 2028, ndr). Dovremo cancellare le ferite create dalla demagogia”.

Giordano: “Sarebbe un sogno allenare la Lazio con Maradona, ma tale resterà”

Dopo le parole di Maradona di ieri (“Se Giordano diventasse allenatore della Lazio io farei il suo vice”), intervistato da lalaziosiamonoi.it, Bruno Giordano ha risposto al Pibe de Oro non lesinando qualche frecciatina alla società: “Oggi ci incontriamo, sarà una bella rimpatriata. Ci vedremo privatamente in albergo, anche perché se vado anche io a Formello c’è rischio che non mi riconoscono (ride, ndr). Sarebbe un sogno guidare la Lazio fianco a fianco, una cosa meravigliosa. Ovviamente la sua era una battuta e questo rimarrà solo un sogno”

Andrea Roncato: “La Lazio mi sta simpatica. L’Allenatore nel pallone 2 un flop”

Soprattutto negli anni 80 i suoi film con l’inseparabile compagno Gigi Sammarchi hanno divertito l’Italia: Andrea Roncato è un simbolo della bolognesità, e proprio della sfida di domenica prossima del suo Bologna in casa della Lazio l’attore ha parlato sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “Laziali on Air“.

Su Lazio-Bologna: “Amo il Bologna perché rappresenta la mia città, ma la partita della Lazio non stimola in me particolari rivalità, anzi è una squadra che mi è sempre stata simpatica. A Bologna al bar si parla o di “gnocca”, come diciamo noi, o di automobili. A Roma al bar si parla solo di calcio, di Lazio e di Roma. A volte già salendo sul taxi si capisce se il tassista è laziale o romanista dal comportamento. Questa rivalità è una caratteristica di Roma sicuramente interessante.
Andrea ha girato anche “L’allenatore nel pallone” e “Mezzo destro, mezzo sinistro”, i due film sul calcio più famosi della commedia all’italiana:La commedia all’italiana era costruita dalla caratterizzazione delle varie regioni da parte dei veri attori, e questo funzionava perché pur interpretando calciatori lo facevamo impersonando la figura dell’italiano medio. Un po’ quello che sta facendo ora, con grandissimo successo, Checco Zalone. Poi c’era una grande cura nella scrittura delle storie, nulla veniva lasciato al caso. Si andava poi più alla ricerca della spensieratezza, erano tempi adatti per la commedia: L’Allenatore nel Pallone è diventato un cult, rifatto venti anni dopo è diventato una cazzata. Nel remake andava continuata la storia con gli stessi personaggi, invece cambiando gli attori e tenendo Banfi il risultato non è arrivato.
E’ difficile creare sequel di successo:Bisogna adattare le storie ai tempi, ma anche ai personaggi. Le storie vanno riprese dal momento in cui si sono interrotti: Jerry Calà ha prodotto un film in cui I Gatti di Vicolo Miracolo si riuniscono in un ospizio, io interpreto un manager che cerca di rilanciarli. Può essere un’idea valida perché riprende il filo di un discorso senza snaturarlo. A me hanno proposto tante volte di girare un seguito di “Mezzo destro, mezzo sinistro”, ma andrebbe ripresa la storia dl punto in cui è stata lasciata, con gli stessi personaggi trent’anni dopo.
Tra il calcio di una volta, e il cinema di una volta, e quello di oggi, quali cambiamenti della società si rispecchiano maggiormente?Tra calcio e cinema ci può essere una similitudine tra i personaggi: in entrambi gli ambienti ci possono essere le meteore e le novità, ma i personaggi degli anni ottanta e novanta, e in generale del passato, restano sempre nei cuori della gente. La società di oggi è totalmente usa e getta, si possono vincere dieci Palloni d’Oro ed essere dimenticati il giorno dopo. Di Maradona invece ci ricorderemo per sempre.