Home Blog Pagina 2400

Parolo: “Derby importantissimo, le prossime quattro gare ci diranno…”. E sui tifosi…

Per presentare il derby di Roma ai microfoni del Corriere dello Sport è intervenuto il centrocampista biancoceleste Marco Parolo. Queste le sue parole sulla gara.

Sul derby: “Sarà una bella partita ed entrambe le squadre giocheranno per vincere, con il loro calcio propositivo. Vedo una partita aperta e ci sarà da pedalare. Forse il derby di ritorno di due anni fa era più importante, perché oggi siamo a inizio stagione e c’è margine per recuperare o perdere terreno. Lo vedo come un derby, cioè importantissimo, ma non racchiude altri significati di classifica, se non quello di essere davanti all’altra squadra della città che non sarebbe poco”.

Come vincere il derby: “Dovremo giocare con lo spirito dall’inizio di stagione, continuando con la stessa intensità e ritmo, con la voglia di aiutarsi l’uno con l’altro. Le parole di Szczesny? Loro sono costruiti per lo scudetto, noi per altro e la strada ci dirà dove potremo arrivare. Abbiamo dimostrato di essere competitivi per l’Europa, le prossime quattro partite ci diranno se potremo diventare grandi”.

Apertura di un ciclo:Stiamo lavorando bene, c’è un gruppo di giovani che crescono bene, abbiamo mentalità e spirito. Chi non gioca la domenica, sta alzando il livello dell’allenamento e la differenza la sta facendo proprio chi subentra a gara in corso. Quando ci sono queste basi si può parlare di un ciclo, siamo ai suoi albori, stiamo iniziando qualcosa. Dovremo essere bravi a restare coi piedi per terra e se qualcosa dovesse andare storto, dovremo cambiare e indirizzare subito nella parte giusta”.

I tifosi:Leggere del riavvicinamento e di curva piena ci carica, siamo orgogliosi. Ne parlavo coi miei compagni, quando hai 40-50mila tifosi allo stadio e giochi con una certa intensità, certe partite le vinci prima di entrare in campo. Purtroppo questo è mancato lo scorso anno per colpa nostra e di tutto quanto è successo. La loro vicinanza vista a Termini e Fiumicino ha risvegliato le sensazioni, gli stimoli, quella voglia di lottare che era un po’ sopita. Quando la gente si disamora è dura avere il mix perfetto. Questa atmosfera ci fa capire che il popolo laziale c’è sempre, sta tornando e speriamo domenica di tornare a festeggiare. Ricordo il primo derby, quando abbiamo fatto riscaldamento sotto la curva, è stato qualcosa di eccezionale, una carica, un’adrenalina, che giocheresti anche senza allenamento. Sarebbe bello riabbracciarsi con la Nord, sentire e vedere questo legame squadra-curva. Sarebbe bello ma deve essere spontaneo, non programmato.

Immobile:Può essere l’uomo derby, scherzando gli ho detto che deve fare una doppietta, ma ne basta uno. Ciro è passionale, lo vedo carico, sente e vive di emozioni forti. Glielo auguro di essere determinante nel derby, credo sia qualcosa che non ha provato ancora. La sorpresa? Radu, se fa gol lui e vinciamo, nello spogliatoio ci massacrerebbe fino al 2020”.

Inzaghi:È vero, schietto e trasmette ciò che prova. Questa sua voglia di vincere ed emergere viene fuori. Sa coinvolgerti, quella è la cosa più bella. Quando hai davanti una persona così vera, ti viene ancora più voglia di seguirla e fare ciò che dice. Ci tiene, sta facendo benissimo e vuole continuare. Per lui vincere il derby sarebbe la ciliegina sulla torta. Dico per lui ma vale anche per noi: siamo tutti un po’ tesi”.

Pjanic: “Se al derby tifo Roma? No, in realtà…”

Nonostante le tante frecciatine alla Lazio nel suo periodo giallorosso, Miralem Pjanic ha dimenticato in fretta la sua ex squadra e ai microfoni di rai sport dopo la partita della Juventus contro l’Atalanta ha commentato: “Il derby? Tra Lazio e Roma voglio più bene ai giallorossi, ma al derby tifo per un pari”. Evidentemente l’operazione simpatia giallorossa che lo accompagnava in ogni intervista riguardante la Lazio è svanita.

Strootman: “Gara difficile, la classifica rispecchia il valore della Lazio”

Alla vigilia del derby fra Lazio e Roma nel corso della trasmissione Calcio Champagne in onda su Rai Due il centrocampista olandese giallorosso Kevin Strootman ha parlato della partita di domani: “Avremo bisogno dei nostri tifosi al fianco perchè quella con la Lazio sarà una gara molto difficile. I biancocelesti giocano molto bene e la classifica ne testimonia il valore, i punti che hanno sono meritati. Inzaghi ha a disposizione giocatori molto validi come Biglia, de Vrij e Keita”.

DERBY – Kozak: “Porto i tifosi della Lazio nel cuore. Domani la risolverà…”

L’ex attaccante della Lazio, Libor Kozak, è tornato a parlare di Lazio. Ora in Inghilterra dove però non sta trovando molta continuità nel giocare, è comunque intervenuto a Radiosei per affrontare il tema del derby:

I miei ricordi alla Lazio sono bellissimi. Porto nel cuore i tifosi che mi sono sempre stati vicini, anche quando mi sono infortunato con l’Aston Villa. Il derby è una partita speciale ed ho ottimi ricordi come quel 26 maggio. Ricordo ancora come festeggiammo a Ponte Milvio. Quando posso seguo ancora la Lazio, mi sento spesso con Lulic. Inzaghi lo stimo es ono felice che stia facendo bene. E’ una persona umile e ben preparata. Domani per me la risolverà Keita“.

 

Cesar ricorda i “suoi” derby: “Di Canio si trasformava per questa gara”

L’ex brasiliano della Lazio, Cesar, è intervenuto a calciomercato.com per parlare del derby Lazio – Roma. Queste le sue parole:

I derby di una volta erano più belli. Si poteva contare sulle Curve, lo stadio pieno. Si creava una grande atmosfera. Il derby è un contesto, non una partita. Poi ogni calciatore la vive a modo suo. Ricordo Paolo Di Canio che nel prepartita si trasformava. Inzaghi sta facendo molto bene ed è stato bravo a ricompattare il gruppo e dare un’identità alla squadra, sfruttando le migliori cartteristiche di ogni calciatore“.

DERBY – Achille Serra contro le barriere: “Vanno tolte”

Sarà un derby con circa 50000 spettatori. Ma il problema barriere all’Olimpico rimane ed i tifosi continuano a protestare. Se non fosse per il derby, l’Olimpico sarebbe rimasto semi vuoto anche questa domenica. A tal proposito è intervenuto l’ex Prefetto Achille Serra, che ha esternato la sua opinione a Radio Roma Capitale:

“È vero che il derby è sempre stata una partita a rischio, ma sono anni che non succede niente nello stadio. Fuori magari sì, ma non all’interno dello stadio. La questura ha voluto fare una prova mettendo le barriere e non sta me giudicare se positiva o negativa. Quello che so è che non ci sono stati incidenti. Lo stadio Olimpico è stato completamente abbandonato dalle tifoserie, anche se quelli della Lazio hanno deciso di tornare per il derby. Io credo che sia giunto il momento di provare a togliere le barriere. Bisogna riflettere su questo argomento. Se ci sono scontri fuori, non vedo come le barriere possano influire su questo“.

DERBY – Cataldi risponde per le rime a Rudiger

Non conosco il club e nemmeno il loro allenatore“, queste le parole del difensore giallorosso Rudiger, rilasciate in un’intervista. Ovviamente il riferimento è alla Lazio e a Inzaghi. Il tedesco non ha usato mezze misure per snobbare i biancocelesti.

Ma dalle parti di Formello non si è fatta attendere la risposta. Infatti Danilo Cataldi, tramite il suo account ufficiale su Twitter, ha replicato alle dichiarazioni del tedesco. Di seguito il tweet del centrocampista laziale:

DERBY – Tifosi giallorossi alla squadra: “Non siamo la Lazio, uccidiamoli”

Cancelli aperti a Trigoria oggi per la rifinitura della squadra di Spalletti. Se a Formello si sono presentati in 5000, nel quartier generale giallorosso, 600 tifosi hanno cercato di caricare la squadra in vista del derby di domani.

Cori, sfottò, fumogeni ma anche un coro “bellico” indirizzato ai tifosi della Lazio. Infatti dalle gradinate del campo di allenamento giallorosso è partito il seguente coro: “Noi non siamo la Lazio, uccidiamoli, uccidiamoli, uccidiamoli“. Sicuramente in risposta al “Guerra etnica” di giovedì. Si preannuncia un derby caldissimo.

OLTRECONFINE – Barcellona – Real Madrid decisa al 91esimo

Questo pomeriggio è andato in scena El Clasico di Spagna, ovvero la sfida tra Barcellona e Real Madrid. Al Camp Nou una gara dai due volti. Se il primo tempo è stato all’insegna del tatticismo a discapito dello spettaccolo tanto atteso, nella seconda frazione del match le emozioni non sono mancate.

A sbloccare la gara ci ha pensato Suarez grazie ad un preciso colpo di testa dagli sviluppi di un piazzato calciato da Neymar. Le merengues reagiscono subito ma non trovano il pari con Benzzema che si fa anticipare da Jordi Alba. Ma al 91esimo è arrivato il sigillo di Sergio Ramos che con un colpo di testa agguanta l’1-1 finale. Barcellona a -6 da Ronaldo e compagni e Siviglia, sconfitto a Granada, scivola a -7.

 

FORMELLO – Lazio in campo con il 4-3-3: due rientri importanti tra i biancocelesti

Paura ed apprensione nella seduta pomeridiana degli uomini di Simone Inzaghi quando Immobile resta a terra per un paio di minuti a causa di una botta subita. Prontamente controllato dal medico sociale Rodia l’attaccante napoletano si allontana zoppicando per poi tornare a lavorare con i compagni facendo tirare un sospiro di sollievo alla squadra ed al tecnico. Le prove della squadra confermano il 4-3-3 visto anche ieri. Milinkovic dopo il riposo precauzionale si allena senza problemi ma fra le riserve, ha recuperato ma inizierà la gara dalla panchina. Non convocati Leitner e Luis Alberto che sono rimasti a riposo. Contro i giallorosi in porta, dopo aver saltato Genoa e Palermo, torna Marchetti. La difesa sarà composta da Basta e Radu sulle fasce arretrate con al centro la coppia formata da Wallace e il rientrante de Vrij. A centrocampo spazio a Parolo, Biglia e Lulic. In attacco Inzaghi punterà ancora sul tridente magico composto da Felipe Anderson, Immobile e Keita; a loro tre il compito di scardinare la difesa giallorossa.

DERBY – Lazio: i convocati di Inzaghi

Questi i giocatori biancocelesti convocati dal tecnico Simone Inzaghi per la sfida ai giallorossi di domani ale ore 15:00.

Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic;

Difensori: Basta, Bastos, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Radu, Wallace;

Centrocampisti: Biglia, Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Milinkovic, Murgia, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Kishna, Lombardi.

DERBY – Roma: i convocati di Spalletti

Per la sfida di domani contro la Lazio il tecnico giallorosso Luciano Spalletti ha convocato 21 giocatori. Questa la lista completa.

Portieri: Alisson, Lobont, Szczesny;

Difensori: Manolas, Emerson, Mario Rui, Fazio, Seck, Vermaelen, Bruno Peres, Juan Jesus, Rudiger;

Centrocampisti: Gerson, De Rossi, Strootman, Nainggolan, Perotti;

Attaccanti: El Shaarawy, Dzeko, Totti, Iturbe.

Corradi: “Derby sfida speciale, basti pensare ai tifosi che…”

Per parlare dei biancocelesti e del derby è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel l’ex attaccante biancoceleste Bernardo Corradi:

“Il derby non ha bisogno di grande preparazione da parte di chi gravita intorno ai protagonisti in campo. Spesso l’allenatore deve tenere un po’ a freno il gruppo e far sì che ciascun calciatore venga caricato giorno dopo giorno nel modo giusto, senza troppa pressione. Per Inzaghi, questa sfida sarà diversa rispetto ai match contro la Roma disputati finora nel settore giovanile. Un risultato positivo in questa stracittadina gli consentirebbe di scrollarsi di dosso l’etichetta del tecnico ancora poco esperto: ha già dimostrato di essere bravo, anche e soprattutto nel leggere le partite in corsa. Inzaghi è stato criticato eccessivamente, vedi la trasferta di Napoli. Adattare il sistema di gioco agli avversari per mettere in difficoltà quest’ultimi non è debolezza, soprattutto se si è meno forti tecnicamente. Forse non avrei adottato una tattica simile in casa contro il Pescara, contro la quale avrei mantenuto la fisionomia di base della squadra. Criticare l’allenatore per questo, però, sarebbe come cercare il pelo nell’uovo. Sta facendo benissimo, sin dalle sette panchine della passata stagione, nelle quali ha perso tre partite: una stradominata a Genova contro la Sampdoria, una contro la Juventus restando in 10 al 49’ e l’ultima giornata di campionato contro la Fiorentina, sfida nella quale c’erano poche motivazioni. Lui non vuole perdere mai, era così anche da calciatore. La squadra sta maturando, nello scorso anno molti ragazzi erano alla prima esperienza in Serie A: uno su tutti Milinkovic, oppure prendo in considerazione Keita, che  spesso entrava a partita in corso o agendo da punta centrale. Inzaghi ha lavorato molto su sé stesso e sui suoi ragazzi. Il tridente biancoceleste attacca molto la profondità: Keita e Immobile sono punte a tutti gli effetti. Il vero 9, per caratteristiche, è Djordjevic, che non è mai stato impiegato con continuità, ma ha sempre dato il suo apporto. Domani la Lazio dovrà essere aggressiva soprattutto nelle transizioni negative; la Roma ha perso un giocatore come Salah, per i biancocelesti questa è una notizia positiva perché l’egiziano è un calciatore che avrebbe potuto fare molti danni in profondità. L’attacco della Lazio dovrà giocare molto alle spalle della difesa giallorossa, che non è molto veloce. Lo scorso anno la rosa biancoceleste aveva Candreva che andava spesso sul fondo e crossava: ciò implicava la presenza di un attaccante abile nel gioco aereo. Questo tridente, invece, è diverso. Di conseguenza, è variata anche l’impostazione tattica offensiva. Meno gioco aereo, ma più imprevedibilità e un maggiore attacco alla profondità. Spalletti è un allenatore evoluto, la Roma ha due tipi di gioco diversi in fase di possesso e in fase di non possesso. Nel calcio moderno, nel parlare di moduli fai fatica. In teoria, oggi si parla di occupazione degli spazi. Il derby è una partita che ti toglie molto a livello mentale: un giocatore che non è al 100% potrebbe risentirne e si rischierebbe di bruciare un cambio in partenza. Io non alleno quotidianamente de Vrij ed è possibile che fosse già pronto per la trasferta di Palermo, ma allo stesso tempo è possibile che lo staff avesse deciso di non rischiarlo in vista del derby. È tra i difensori più forti d’Europa, se sta bene deve giocare. La mia preparazione al derby? Ogni calciatore ha i suoi riti scaramantici, nel derby ancora di più! Sentivo l’adrenalina della città: arrivare allo stadio e vedere i tifosi in attesa del pullman era una bella sensazione. Vivevo il tutto in maniera molto serena. Per domani, credo che anche chi ha già vinto il derby abbia voglia di ottenere il successo. A Roma la stracittadina è una sfida speciale, basta vedere quanti tifosi sono andati giovedì a Formello. Anche uno straniero al primo anno in Serie A ha capito di cosa si tratta”.

DERBY – I costi esorbitanti della sicurezza e dell’ordine pubblico

Sicurezza e ordine pubblico: quanto costa tutto questo ai cittadini? La risposta ce la dà stamattina Il Corriere della Sera. I romani, anche chi tra loro detesta il calcio, pagano circa 35 mila euro all’ora di servizi per l’ordine pubblico. Compreso l’elicottero per filmare gli ultrà dall’alto. Un conto pesante, il totale a fine giornata si attesta sui 450-500 mila euro. Alcuni numeri sulle forze in campo. Gli uomini delle forze dell’ordine impegnati nei controlli dovrebbero essere, come sempre, circa 1.500, con una netta maggioranza di poliziotti, almeno 800 ai quali si aggiungeranno 6-700 fra carabinieri, finanzieri e vigili urbani. Solo gli agenti della Municipale incaricati di vigilare sulla viabilità attorno all’Olimpico e a Roma nord, prenderanno in media 15 euro lordi all’ora come indennità per l’ordine pubblico. A un poliziotto (in linea anche carabinieri e finanzieri) spetteranno, oltre allo stipendio, 9,50 euro netti all’ora per lo stesso motivo, più 10 euro l’ora di straordinario (una costante in ogni derby), più altri 4 euro di riposo compensativo: totale 23,50 euro. Cifra che sale di altri 18 euro in caso di agenti fuori sede (contingenti da Napoli, Bologna, Firenze) e di altri 26 in caso di pernottamento a Roma di questo personale. Senza contare – a parte i costi derivanti dall’utilizzo di sale operative, personale di supporto, auto e veicoli speciali – i 6mila euro l’ora per l’elicottero, il «Poli 100», di stanza a Pratica di Mare, impegnato in volo dall’apertura dei cancelli al deflusso dei tifosi a fine partita. Almeno 30 mila euro.

MAN CITY CHELSEA – Risultato incredibile in una partita rocambolesca

Il Chelsea si aggiudica il big match che apre il 14° turno di Premier League, superando in rimonta per 3-1 il Manchester City in trasferta. A decidere la sfida, disputata sul terreno di gioco dell’Etihad Stadium, sono i gol messi a segno da Diego CostaWillian e Hazard. Ai padroni di casa non basta l’autogol iniziale di Cahill. Per gli uomini di Antonio Conte si tratta dell’8ª vittoria consecutiva in campionato, che permette ai Blues di rafforzare il primato in classifica a quota 34. I Citizens, dal canto loro, scendono a -4 proprio dagli avversari odierni, trovando la 2ª sconfitta in Premier League della stagione, dopo quella per 2-0 in casa del Tottenham (2 ottobre 2016).

Materazzi: “La Roma ha qualcosa in più della Lazio ma…”

Beppe Materazzi, ex tenico biancoceleste ha parlato della stracittadina di domani a Radio Incontro Olympia: “Io credo che i presupposti ci sono. Di fronte anche allora avevamo uno squadrone. Si ritenevano più forti e bravi ma ci presentammo con motivazioni maggiori. Non dico che la Roma di oggi sia superiore o meno, ma qualcosina in più sulla carta ha. Ma le carte spesso si bruciano…”.

Inzaghi e il gruppo: “L’anno scorso la Roma è stata l’antagonista della Juventus, numeri importanti. Domani però sarà tutto azzerato. Questa volta i giallorossi conoscono bene difficoltà e importanza del derby e Spalletti cercherà di toccare le corde giuste. Alla Lazio dico di giocarsela a viso aperto. Tutto ciò che verrà sarà di guadagnato. Per la Roma non credo sia così…“. 

Il tridente offensivo: “Io mi aspetto Immobile con Keita e Felipe Anderson. Aver recuperato de Vrij è fondamentale anche se gli altri difensori hanno dimostrato affidabilità. Se poi Inzaghi vorrà far uscire Keita in favore di Lulic in favore di maggiore equilibrio mi sorprenderebbe. Mi aspetto che Keita giochi e Lulic al posto di Milinkovic. Anche in questo modo puoi risultare maggiormente equilibrato. Non voglio togliere il sonno a Simone che, in abbondanza, sicuramente avrà un sonno agitato”.

Il derby vinto con gol di Di Canio: “Ero arrabbiato. Molto arrabbiato. Ci davano già per sconfitti. Spero che le stesse sensazioni pervadano Inzaghi. Le scelte non le fai sull’avversario o meno, ma sul lavoro settimanale. In quella stracittadina giocarono tutti quelli più in forma”. Una sfida sulle fasce: “Sarà li che si giocherà il derby. Ci sono giocatori bravi nell’uno contro uno e tutti molto veloci da ambedue le parti. La Lazio forse ha qualcosa in più poiché più equilibrati e meno offensivi”. Dzeko contro Immobile: “Tutti e due meritano rispetto. Il bosniaco è passato dall’essere disarmante a risultare fondamentale. Immobile è un altro grande opportunista. Tanto di cappello a entrambi anche se spero emerga Ciro”. Il Di Canio di oggi: “Può copiarne le gesta Keita, risultando imprevedibile e veloce, oltre a esaltare il pubblico”.

I complimenti che non ti aspetti di Montella alla Lazio

Vincenzo Montella, tecnico del Milan ma grande ex giallorosso, sul sito ufficiale rossonero ha fatto i complimenti ai biancocelesti: “Quattordici partite non sono poche, ne mancano altre 24, finora siamo contenti del nostro cammino e procediamo di pari passo con tante squadre forti. Penso alla Lazio che secondo me è sottovalutata per i giocatori che ha e per l’entusiasmo che ha creato Inzaghi, non dimentichiamo l’Inter che e’ un po’ indietro ma che ha giocatori di primo livello“. E sul derby di Roma, Montella ha detto: “Lo guarderò sicuramente perché sarà una bella partita, è sempre un bello spettacolo. Lo guarderò sicuramente anche perché la Roma è la nostra prossima avversaria. Sicuramente penserò anche al mio passato“.

CONFERENZA – Spalletti: “Derby gara speciale che si vince giocando normale”

Luciano Spalletti, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa per analizzare la stracittadina contro la Lazio, come riportato da tuttomercatoweb.

Gli infortunati?

“Stanno diminuendo. Manolas ed El Shaarawy sono in gruppo. Salah e Paredes sono a parte. Salah e Nura stanno continuando il loro percorso riabilitativo. Mohamed non sarà dunque della gara domani”.

Quanto incide la classifica sul derby di domani?

“Inzaghi è stato bravo con i suoi ragazzi a creare un derby d’alta classifica. Le due squadre stanno facendo bene, per un confronto che vale molto in classifica. L’esito sarà insidioso per le rivali che ci sono attorno in classifica. Avere molte rivali ambiziose rende, però, tutto molto più affascinante. Ne gode lo spettacolo”.

Con Salah out possibile un cambio di modulo?

“Qualsiasi modulo vuole che si giochi a calcio. Il gioco è fondamentale, non il modulo. La mia squadra ha dimostrato di saper cambiare, di sapersi adattare alle situazioni. Dobbiamo stare tranquilli. Salah è il campione nel partire in ripartenza, noi però sappiamo giocare anche palla a terra e con le linee basse. Domani dovremo essere convinti che i nostri comportamenti saranno quelli che decideranno l’esito della partita”.

Bruno Peres esterno alto al posto di Salah oppure El Shaarawy?

“Sono due soluzioni possibili così come quelle di Iturbe e Totti. Abbiamo una rosa che ci permette molte cose”.

I pochi tifosi attesi domani?

“Noi che lavoriamo dentro la Roma viviamo nella romanità dal lunedì dalla domenica a prescindere da chi viene allo stadio. La romanità è uno stile di vita che noi sentiamo addosso. Non c’è bisogno di conferme o spinte superiori. Il fatto di avere questa seconda pelle, a prescindere dalla distanza, fa lo stesso rumore”.

Com’è il derby di Roma?

“Prima di tutto il derby per quanto mi riguarda è una gara speciale che si vince come le partite normali. Il derby smuove la classifica della Serie A e quella dell’eterno confronto fra queste due squadre. Io in questa settimana ho guardato immagini, ascoltato frasi e discorsi che cercano di motivarti, ho cercato di capire quale sia la strada giusta”.

Avere giocatori romani in squadra è un punto a vantaggio?

“Dipende se si riesce a vincere emozioni e rimanere lucidi. Respirando tutto il giorno quello che è il coinvolgimento emotivo di questa partita rischi di andare in over. Sono le qualità dei calciatori che fanno la differenza, ovvero la personalità di saper valutare tutto quello che c’è nel mezzo”. “Le qualità per vincere questa partita ci sono. Non è come affrontare il Real Madrid e dici alla squadra che può vincere, anche andando a sforare determinate valutazioni. Domani dovremo essere solo noi stessi. La partita sarà difficile perché la Lazio sta bene ma noi abbiamo le carte in regola per vincere il derby”.

Derby più importante per la Lazio?

“Io non so come possano recepirlo. Noi della Roma abbiamo due passioni, una è quella della gara di domani. Che smuove due classifiche. Noi creeremo l’attenzione che la partita richiede, consapevoli dell’importanza anche delle altre partite che si giocano. Io amo follemente i miei giocatori e sono convinto che sapranno migliorarsi. Non sempre abbiamo fatto il 100%, sbagliando alcune letture e non la totalità della prestazione”.

Come sta Vermaelen? Può giocare esterno sinistro?

“Thomas è un centrale che per le sue qualità può giocare ovunque anche se il suo ruolo rimane quello. Si sta allenando bene, sta dando risposte importanti e se verrà scelto saprà dare risposte importanti”.

Domani più importante attaccare bene o difendere bene?

“Entrambe le cose. Saranno fondamentali i momenti di una partita. Non puoi pensare che in una gara vada tutto in una sola direzione. Dovremo essere noi stessi sempre, in ogni situazione”.

CONFERENZA – Inzaghi: “Il risultato del derby influenza tutta la stagione”. Poi su Salah e Spalletti…

Queste le parole di Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia di Lazio Roma, derby della capitale:

Come si vince il derby?

“I due derby di andata e ritorno sono due partite a se in un campionato. Da giocatore ne ho giocato tanti, da allenatore sarà il primo in prima squadra. Abbiamo preparato la partita come fatto di solito. Affrontiamo una squadra forte, con l’umiltà e determinazione di sempre possiamo fare un buon derby e vincerlo. La grinta e il voler lottare su ogni pallone devono essere più accentuata domani. Giovedì c’era molta gente, i ragazzi hanno percepito che non sono soli. Domani la curva sarà esaurita e siamo contenti perché era uno dei nostri obiettivi. Ci sono volute 14 partite fatte bene. Ora siamo lì in classifica, vogliamo rimanerci ma il difficile comincia adesso. Ci aspettano sfide importanti come quella di domani contro la Roma. Cercheremo di dare una soddisfazione ai tifosi”.

Le squadre si equivalgono? 

“La classifica dice questo. Il nostro cammino è buono, forse ci manca qualche punto con Torino e Bologna, però a Palermo avremmo potuto pareggiarla dato che non abbiamo trovato il doppio vantaggio. La classifica non mente”.

Che umore c’è nello spogliatoio?

“Buono, perché stiamo facendo un buon percorso in cui tutti sono partecipi. Fin dall’inizio ho cercato di creare un gruppo unito coinvolgendo tutti. Abbiamo avuto diversi contrattempi e infortuni, ma ci siamo compattati. Abbiamo dovuto fare dei cambi di ruolo ma i ragazzi si sono uniti, remando tutti dalla stessa direzione. Abbiamo fatto bene ma il difficile inizia desso”.

Salah?

“E’ un grandissimo giocatore, un valore aggiunto per la Roma. Chi giocherà al suo posto vorrà fare bene e magari aiuterà di più dietro. L’assenza di Salah può essere un’arma a doppio taglio. Non possiamo sapere se la sua assenza sia un bene o un male. Ho grande rispetto per la Roma e per Spalletti che stimo perché è un allenatore che dà grande mentalità ala sue squadre e le fa giocare bene. Cercherà di metterci in difficoltà ma noi faremo altrettanto”.

La vittoria del derby potrebbe significare un salto di qualità?

“Può influenzare il trand della stagione: se lo vinci è il massimo che puoi chiedere. Noi faremo sì che vada bene. La gente si aspetta che la Lazio faccia la sua partita, come sempre in queste 14 partite. E’ un derby e ci vuole qualcosa in più, serve la partita perfetta da parte di tutti e 11 più i 3 che entrano, non bastano solo alcuni”.

Milinkovic?

“Ha preso una botta, valuteremo domattina sia lui che de Vrij. Indipendentemente da come sta la Roma, valuteremo come staremo noi”.

Hai spiegato ai nuovi che vuol dire giocare un derby? Li hai caricati?

“Si sono caricati da soli, con la nostra gente giovedì. Girando per Roma hanno il termometro di quello che significa un derby per i tifosi. Molti l’hanno già giocato e lo sanno. Il derby è una gara particolare, ma bisogna avere la giusta umiltà e concentrazione”.

Avresti preferito una Roma al completo?

“Quella di Salah è un’assenza dell’ultima ora ma io guardo in casa mia e anche noi abbiamo avuto assenze importanti. Abbiamo dovuto fare a meno contemporaneamente di Biglia e de Vrij, molti si erano fasciati la testa ma chi li ha sostituiti ha fatto bene permettendoci di arrivare a meno un punto dalla Roma. Chi giocherà al posto di Salah farà bene”.

La gente voleva la maglia blu per il derby…

“La maglia celeste ha una storia. Oggi nel calcio ci sono altri fattori, come il marketing, che determinano quale maglia indossare in campo. E’ stato strano indossare la seconda maglia in casa contro il Genoa ma ha portato bene, così come a Palermo . Tuttavia, io sono per giocare il derby con la maglia celeste”.

La tua Lazio come quella di Maestrelli impone il proprio gioco con sana arroganza?

“La squadra è consapevole che sta facendo bene e sta ottenendo risultati. Stiamo disputando buone partite offrendo un buon calcio. Quando parlo di umiltà parlo ad esempio del cambio modulo a Napoli. La squadra deve essere anche quello. Il Napoli è una grande squadra che andava limitata. Domani abbiamo la possibilità di cambiare in corsa, se serve qualche cambio tattico guardando gli avversari, la squadra lo farà seguendo alla lettera le indicazione del tecnico”.

La classifica è giusta?

“Rispettiamo la Roma che ha tante qualità, costruita per vincere lo scudetto e lottare in Champions. Noi abbiamo iniziato tra la diffidenza, poi siamo stati bravi. Ora tutti parlano di noi e come è giusto che sia dovremo fare un grande derby”.

Testa più importante delle gambe?

“Ho allenato entrambe. Per la testa ci hanno pensato i tifosi giovedì, soprattutto per i nuovi. Per le gambe, ci abbiamo pensato io e il mio staff lavorando sull’aspetto tattico e domani prenderemo le scelte”.

Un pareggio ti andrebbe bene? Chi ha più pressione?

“Non si può dire prima. Noi giochiamo in casa davanti ai nostri tifosi, vogliamo vincerla. Non posso sapere come finirà ma io farò di tutto per dare una soddisfazione ai tifosi”.

Come giocherà la Roma senza Salah?

“C’è un po’ di pretattica da parte loro, sicuramente cambieranno qualcosa a livello tattico. Non so chi giocherà al suo posto, potrebbe anche giocare Iturbe che aveva fatto benissimo a Verona. Al di là dei moduli è importante la nostra interpretazione della gara”.

Preoccupato dall’arbitraggio?

“Domani arbitrerà Banti che è stato l’ultimo arbitro a espellermi in campo in un Inter Atalanta. L’anno scorso mi espulse in Lazio Inter alla terzultima di campionato. Quest’anno ci ha arbitrato nella vittoria di Bergamo e ha fatto benissimo. Se l’hanno deesignato nel derby e c’è un motivo. Massima fiducia in lui che è abituato a dirigere grandi partite”.

A Bergamo la Roma ha dimostrato di soffrire di blackout. Proverete a sfruttarlo?

“Tutte le squadre hanno dei momenti difficili nel corso della partita, c’è anche il merito dell’avversario. Cercheremo di colpirli cercando di non subire contropiedi da parte loro”.

Fabrizio Piepoli

 

Paparelli jr: “Derby scoglio emotivo difficile da superare, ma mio padre non…”

0

Derby: una parola che può evocare anche ricordi tristi, luttuosi. Lo sa bene la famiglia Paparelli, che proprio in occasione di una stracittadina, ormai quasi 40 anni fa, ha perso il proprio capofamiglia, Vincenzo, tifoso biancoceleste, ucciso da un razzo partito dalla Curva giallorossa. E  oggi, ai microfoni del ‘Fatto Quotidiano’, è intervenuto il figlio Gabriele per raccontare le sue sensazioni a circa 24 ore dalla partita più sentita dell’anno: Sono andato allo stadio, e ci torno ancora, ma, che sia Lazio-Roma o Roma-Lazio, a livello emotivo è sempre uno scoglio difficile da superare. È doloroso ricordare quanto accaduto a mio padre, ma resto dell’idea che si debba andare allo stadio e tifare la propria squadra“.

Non ha perso dunque la gioia per quel calcio che gli ha portato via un punto di riferimento in tenera età Gabriele, che ha poi commentato il momento, sempre più desolante, che sta attraversando l’Olimpico a livello di tifoseria: “A Roma si vive una situazione che definirei antipatica. Mi spiace molto che la Curva Sud non entri allo stadio. Da appassionato di calcio mi rattrista che il derby sia privato delle scenografie e del tifo che lo rendono una partita unica al mondo. Così come mi infastidisce che le curve siano separate dalle barriere. A mio padre non sarebbe piaciuto uno stadio così“.