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D’Amico: “Lazio di Pioli migliore di quella di Inzaghi”

La Lazio di Inzaghi sta viaggiando nei piani alti della classifica. A molti ricorda la prima Lazio di Pioli che vinceva e convinceva, ma c’è chi, come Vincenzo D’Amico, crede che quella di Pioli fosse migliore di quella di Inzaghi. Queste le sue parole a Radiosei:

E’ dura non pensare al derby anche se siamo ancora a due settimane dalla gara. E’ difficile anche non fare calcoli con i diffidati, in questo caso con Felipe Anderson. Un’ammonizione può arrivare in qualsiasi momento, ma non fare calcoli, lo fare giocare normalmente anche perchè con il Genoa non te lo porti da casa. I calcoli non mi piacciono, poi se capita di prendere un’ammonizione prima del Palermo pazienza. Paragone tra la Lazio di Inzaghi e quella di Pioli? La differenza è sostanziale, quella Lazio giocava un grande calcio, questa sta più attenta. Poi aveva Felipe che ha fatto il fenomeno, mentre ora sta ricominciando a fare bene. Quella era più pronta, ora sta lavorando per farlo. Quella di Pioli era anche più arrogante, anche se inizialmente delle difficoltà ci sono state“.

Lazio e Roma in coro: “No al derby alle 12.30”

Il 4 dicembre è ancora lontano , ma il derby è già sulla bocca di tutti. Se i tifosi pian piano iniziano a sentire l’adrenalina aumentare giorno dopo giorno, fuori dal campo c’è una partita che si sta giocando già in questi giorni tra la Serie A e la Questura. L’orario del derby è previsto per le ore 15.00, ma la Questura ha chiesto di anticipare l’inizio della partita alle ore 12.30.

Quest’oggi Lazio e Roma hanno presentato un esposto all Questura indicando le criticità di far giocare il derby alle 12.30. Tramite Marco Brunelli, direttore generale della Lage A, i club capitolini hanno fatto valere le loro ragoni. Ora si attende la risposta dell’Osservatorio per il via libera definitivo per le ore 15.00.

Morabito su Keita: “Non rinnoverà, bisogna cederlo”. Poi sui rinnovi di Biglia e de Vrij…

In casa Lazio tiene sempre banco il caso Keita. Il senegalese, nonostante sia un titolare inamovibile, sembra orientato a cambiare aria. Infatti il rinnovo tarda ad arrivare e le sirene di altri club si fanno sempre più insistenti. Su questa questione e su altre dinamiche, è intervenuto Vincenzo Morabito, agente FIFA, che dalle frequenze di Radio Olympia si è così espresso:

Sul caso Keita sono sicuro: il senegalese non rinnoverà con la Lazio. I biancocelesti fanno bene a volerlo cederlo altrimenti si rischia di avere un nuovo caso in stile Pandev e Zarate. Keita è stato chiaro e vuole cambiare aria. Sono invece fiducioso per i rinnovi di Biglia e de Vrij. Le parti ne stanno parlando e questo fa ben sperare. L’Italia? L’ho vista bene in queste partite e Immobile – Belotti fanno dormire sonni tranquilli per il futuro. Vi dirò di più: Belotti mi ricorda Chinaglia“.

Parole di elogio per Simone Inzaghi dell’ex rossoblu Onofri

Per parlare della gara di domenica prossima tra Lazio e Genoa, e non solo, l’ex rossoblu Claudio Onofri ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radiosei.

Sul Genoa: “Grazie anche ai meriti di un tecnico intelligente come Juric, la squadra ha un bel marchio di fabbrica. La squadra di Gasperini era più spericolata di questa, ora c’è più copertura della palla. Adesso, a parte il problema di Pavoletti, nel prossimo mercato verrà acquistato qualcuno in attacco”.

Sul confronto fra Pavoletti e Immobile: Ciro sull’arco dell’attacco si muove molto di più. Pavoletti è un ragazzo serio, un idolo incontrastato. La sua forza sta nell’acrobazia in area di rigore, quando arriva il pallone c’è sempre. Immobile in più ti va via anche palla al piede”.

Su Ciro Immobile: “E’ cresciuto tantissimo. Quello di Pescara era un buon giocatore ma certamente non di questo livello, credevo che il merito fosse del gioco di Zeman. Ma poi anche con il Torino si è confermato. In Germania e in Spagna non ha fatto bene, poi è rientrato a Torino ed è tornato il vero Immobile.

Sulla gara di domenica: “Sarà una partita stategica, mi aspetto una bella gara. Il Genoa applicherà un pressing alto cercando di rubare palla e tentando di verticalizzare subito”.

Inzaghi o Juric: “Se non si segue il lavoro settimanale è difficile esprimersi. Simone Inzaghi l’anno scorso ha dimostrato di poter fare molto bene questo mestiere. La squadra sa sempre ciò che deve fare, cambia modulo anche in corsa senza fossilizzarsi sulle proprie idee”.

Sul futuro di Biglia: “L’Inter è da sempre alla ricerca di un giocatore con le caratteristiche dell’argentino. Banega e Medel hanno caratteristiche diverse e hanno fallito in quel ruolo. L’argentino della Lazio anche nella gara persa dalla sua Nazionale con il Brasile ha faticato. Quella biancoceleste anche quando aveva problemi era una squadra costruita molto bene e con molti talenti. de Vrij e Biglia, in buone condizioni, erano i due che costituivano l’asse portante della squadra. Senza dimenticare Milinkovic, che è un ottimo giocatore, anche quando gioca come trequartista”.

 

Olimpico: niente da fare le barriere restano

A quanto riportato da Il Tempo la rimozione delle barriere nelle due curve dello stadio Olimpico di Roma non ci sarà. Sulle colonne del quotidiano è intervenuto Marco Cardilli, neo delegato capitolino alla Sicurezza, che ha confermato: “Da quando sono state fissate le barriere divisorie i risultati sono stati evidentemente positivi, facilitando il lavoro degli agenti e rendendo l’ambiente più sicuro per gli stessi tifosi”.

 

FORMELLO – Rientrati alcuni nazionali, fermi Keita e Djordjevic

Messa ormai alle spalle la sosta per gli impegni dei giocatori convocati con le rispettive nazionali si ricominciano a vedere al centro sportivo di Formello i primi ragazzi di Simone Inzaghi. Nella seduta pomeridiana a disposizone dl tecnico biancoceleste anche Cataldi e Hoedt. Nelle prossime ore rientreranno anche gli altri, l’ultimo a rientrare sarà Biglia. Ancora assenti Biglia, Immobile, Milinkovic, Parolo e Vargic. Lulic e Keita sono tornati ieri, ma l’attaccante senegalese non ha partecipato alla seduta con i compagni. Tornando al campo Bastos è recuperato, si allena regolarmente e svolge le sfide in famiglia a campo ridotto già dalla scorsa settimana. Ancora fermi de Vrij e Lukaku, domenica non saranno della partita con i liguri ma proveranno a rientrare per la gara di Palermo. Assente Djordjevic che anche ieri aveva effettuato lavoro differenziato per via di un problema fisico.

SCUDETTO 1915 – Mignogna: “Scudetto al Genoa? Decisione mai notificata alla Lazio”

L’avvocato Gianluca Mignogna, promotore della petizione a favore del club biancoceleste, è intervenuto a Radio Rai 1 per spiegare i motivi della rivendicazione dopo oltre un secolo dell’assegnazione a pari merito tra Lazio e Genoa del primo posto nel campionato 1915: “Facile da spiegare: di questo provvedimento che sancisce l’assegnazione dello scudetto al Genoa non c’è nessuna traccia, né negli archivi della Federazione né in quelli della società rossoblu, né ci sono ricorsi presentati all’epoca dalla Lazio. Il provvedimento fu postumo, datato presumibilmente nel 1919, impugnato da Inter e Torino con ricorsi rigettati nel 1921. Non c’è traccia però di documentazione del riconoscimento del titolo al Genoa, né questa decisione è mai stata notificata alla Lazio. E’ lecito concludere che i termini per la Lazio o chi per essa per impugnare quel provvedimento non sono mai decorsi: come si potrebbe d’altronde impugnare un provvedimento del quale non si è mai avuta comunicazione formale e ufficiale?”.

Sulla tempistica della decisione l’avvocato non esprime certezze: “Domanda da un milione di dollari. Essendo un provvedimento straordinario non c’è una tempistica ufficiale, ma abbiamo massima fiducia nelle istituzioni federali, con il presidente Tavecchio che si è dimostrato molto sensibile e ha avuto la massima attenzione riguardo la tematica, impegnandosi nell’apertura del procedimento e nella nomina della Commissione. Auspichiamo che un provvedimento venga preso il primo possibile, non so se e quanto le prossime elezioni possano rallentare questo iter. Non ci sono certezze in merito ma speriamo di poter arrivare prestissimo a un lieto fine”.

 

Enrico Chiesa lancia il duo Immobile-Belotti

Per parlare della nuova coppia azzurra composta dal laziale Ciro Immobile e dal granata Andrea Belotti è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb Radio l’ex biancoceleste Enrico Chiesa: “Sono giovani e inoltre si conoscono molto bene, in questo momento hanno grande entusiasmo. In più anche Ventura li conosce bene. Per vincere le partite bisogna avere grandi attaccanti e speriamo che questi ragazzi possano rivelarsi importanti per il futuro della Nazionale e che ce ne siano anche altri come loro. Adesso però diamogli la possibilità di crescere, anche sbagliando, non possono subito cambiare il volto della Nazionale. Per arrivare all’obiettivo finale il nostro movimento deve ancora crescere in tutti i reparti”.

 

Altro riconoscimento per Balde Diao Keita

Ancora una soddisfazione per Keita. L’attaccante biancoceleste dopo essere stato inserito nella Top 5 dei giocatori senegalesi è stato premiato come calciatore più promettente dell’anno della Catalogna, il luogo di nascita del giocatore. A quanto riportato da Mundodeportivo.com la Federazione Calcio Catalana ha premiato il laziale e lo ha inserito nelle 5 stelle del Fútbol Català. ‘Jugador con más proyección’ (‘giocatore con più proiezione’), questa la targhetta speciale riservata all’esterno biancoceleste. Insieme a lui nomi illustri come Gerard Pique, miglior giocatore dell’anno, e Pep Guardiola, miglior allenatore.

 

MERCATO – Il Genoa su Luis Alberto, ma ad una condizione…

L’anno scorso sotto la Lanterna spiccava la stella di Suso, che ora è tornato al Milan, allora la società di Preziosi ha pensato di battere ancora la pista iberica, puntando il 24enne trequartista della Lazio, Luis Alberto che non sta trovando continuità con Inzaghi.

A sostenere l’ipotesi è il Secolo XIX di oggi, che tuttavia riporta anche le dichiarazioni in senso contrario provenienti dal suo agente Alvaro Torres: “Non so nulla riguardo ad una possibile partenza di Luis, manca ancora troppo al mercato invernale. Il giocatore è contento a Roma“.

C’è da evidenziare anche che lo spagnolo può partire solo a determinate condizioni infatti è attualmente fuori dai parametri economici del club rossoblù. E potrebbe arrivare così solo in prestito con diritto di riscatto.

Sergio: “Lazio, col Genoa puoi farcela!”, e su Immobile…

L’ex difensore della Lazio Raffaele Sergio ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio sull’inizio di stagione della squadra di Inzaghi: “Quando si va in Nazionale si torna con tanta positività. La Lazio ha intrapreso una buona strada, ha trovato equilibrio tecnico e tattico; inoltre, in un momento di difficoltà nel quale ci sono state diverse assenze, la squadra non ne ha risentito sotto il punto di vista dei risultati grazie alla prontezza dell’intero gruppo biancoceleste. La Lazio quest’anno ha una rosa più completa e ciò dimostra che la squadra biancoceleste può fare molto bene in questo campionato.

Ha poi analizzato il prossimo avversario della Lazio: “Il Genoa è una squadra che ha iniziato un percorso con Gasperini. Oggi Juric, che ha seguito Gasperini, sta mettendo in campo tanta semplicità con giocatori molto importanti. Il sistema di gioco è quadrato e ci sono giocatori di spessore: non la sottovaluterei. La squadra genoana sarà molto organizzata, hanno giocatori molto tecnici. Non sarà una partita semplice, ma giocando in casa la Lazio ha molte possibilità. I calciatori partiti in Nazionale stanno bene e torneranno solo più galvanizzati. La Lazio deve avere la consapevolezza di poter continuare su questa scia avendo trovato equilibrio. E’ una gara alla portata della squadra biancoceleste. L’importante sarà dare continuità al percorso intrapreso.

Inoltre ha continuato parlando di Immobile: “Ciro è un ottimo attaccante, potrebbe benissimo convivere con Pavoletti

L’ex difensore ha poi concluso con un consiglio per Inzaghi: “Mi aspetto che non cambi assetto tattico. La Lazio gioca bene sia con il 3-5-2, sia con il 4-3-3. Il Genoa cerca sempre di fare gioco, credo che la squadra rossoblù stia portando avanti la linea promossa da Gasperini

Hoedt: “Sto crescendo nella Lazio”

Uno dei protagonisti della Lazio di Inzaghi è sicuramente il gigante olandese Wesley Hoedt, che con il ritorno di De Vrij sta migliorando le sua abilità crescendo in maniera esponenziale. Lo stesso stopper 22enne, di ritorno dall’impegno con la sua nazionale, ha descritto la differenza tra Serie A ed Eredivise a Voetball International: “ Il calcio qui è una politica, per questo ha davvero il suo fascino. L’Eredivisie è un grande campionato, ma intorno ad esso c’è poca storia. Lì il calcio è novanta minuti a settimana, in Italia invece si vive per sette giorni su sette. La Serie A ha molte dimensioni diverse, come nei Paesi Bassi, i giocatori giovani e meno giovani sono messi sullo stesso piano, anzi a volte il giovane è preferito per il suo potenziale. Mi sono dovuto abituare molto a questa dimensione e sono orgoglioso di quanto fatto fin qui. Sono venuto l’anno scorso a parametro zero dall’AZ, quindi non essendoci stato alcun investimento non c’era nessuna pressione per farmi giocare. Eppure oggi si contano ben quaranta partite con la Lazio…

CONFERENZA – Basta: “Inzaghi è la nostra forza. Possiamo fare un grande campionato”

Le parole di Dusan Basta in conferenza stampa a pochi giorni da Lazio Genoa:

Come avete lavorato questa settimana?

“Abbiamo lavorato molto bene, gli allenamenti sono stati duri. Sono contento. Mancavano i  nazionali ma stanno tornando piano piano. Abbiamo già lavorato la settimana scorsa sull’aspetto tattico, ora riprenderemo a farlo coi nazionali”.

Come ti sei trovato centrale contro il Napoli?

“Non è il mio ruolo. L’ho fatto per due partite e basta. Cerco di adattarmi e mettermi a disposizione, con un po’ di esperienza riesco a fare cose buone da centrale ma non è il mio ruolo principale”.

Come stai? Riesci a sopportare tre impegni in settimana?

“Sto bene, molto meglio rispetto a inizio stagione. Alla mia età non sono tanti i giocatori che possono fare 45 gare a stagione, per questo serve la rosa larga con le competizioni europee. Ora sto bene e potrei anche giocare tante partite, ma dipende da come sto”.

Potete ripetere il terzo posto?

“Vedo molto similitudini col mio primo anno alla Lazio. Non abbiamo coppe europee ma vedo entusiasmo, ognuno lotta per l’altro, tutti vogliamo fare grandi cose. Non so dove arriveremo, ma il buon inizio ci fa ben sperare. Sono felice e penso possiamo fare un grande campionato”.

Inzaghi?

“Ciò che noto è che lui è prima di tutto un ottimo allenatore. Ha colto al meglio la sua chance quando è subentrato in panchina la scorsa stagione dopo tanti anni di Primavera. La squadra non sente la pressione. Non so se lui la subisce. Noi siamo rilassati e concentrati in campo, questo è sicuramente merito suo”.

Meglio la difesa a 3 o a 4?

“Penso che una squadra che punta ai primi 5 posti come noi debba sapersi adattare all’avversario. Siamo predisposti alla difesa a 4 ma abbiamo dimostrato di saper fare bene anche con la difesa a 3”.

Derby?

“E’ la partita più importante per noi ma è sbagliato pensarci già da adesso, perché rischiamo di fare male con Genoa e Palermo. Il Genoa può sorprenderci. Noi siamo reduci da 7 risultati utili consecutivi e vogliamo continuare questo percorso fino al derby. L’impegno non ci mancherà in quella partita, ma dipenderà da come staremo e soprattutto serviranno anche fortuna e cuore”.

Come si batte il Genoa?

“Dobbiamo mostrare lo spirito delle gare precedenti, preparandola bene tatticamente. Speriamo che domenica ci siano tanti tifosi e ci aiutino come si fa in una famiglia.

In questo mese si decide il futuro?

“Sicuramente ci aspetta un calendario più difficile rispetto ad ora, però noi abbiamo raccolto punti dove dovevamo raccoglierli. E’ meglio sfidare queste squadre importanti in una buona posizione di classifica”.

Chi ti ricorda Inzaghi?

“Ha delle caratteristiche sue, non somiglia a nessuno. E’ giovane e quindi più vicino alla nostra mentalità, questo è sicuramente un vantaggio. Lui ci fa sentire tranquilli col suo modo di lavorare, noi pensiamo solo a impegnarci e a fare bene. Finora questo lavoro ha dato buone risposte”.

Milinkovic e Djordjevic?

“Nel calcio è normale avere dei periodi negativi e positivi. Sono due ottimi ragazzi e professionisti che si impegnano sempre. Arriveranno momenti migliori”.

Quali sono i punti di forza e i punti deboli di questa Lazio?

“Il punto di forza è il gruppo. Per adesso non dobbiamo migliorare nulla, stiamo andando bene”.

Patric?

“La concorrenza fa sempre bene, perché altrimenti uno non cresce e magari si rilassa se sa di avere il posto assicurato. E’ proprio questa la nostra forza, anche chi gioca meno sta sempre sul pezzo”.

Come mai la Serbia non ti convoca più?

“Dovete chiedere al ct. La nostra nazionale sta andando bene e quindi va bene così”.

Fabrizio Piepoli

 

CALCIOMERCATO – La Juve rinuncia a Keita. Ecco perché

Che la rottura tra Keita e la Lazio non sembra sanarsi neanche dopo il buon inizio di campionato è ormai un fatto consolidato. Le trattative con il club biancoceleste e il giocatore non hanno ancora portato a nulla di concreto ed inoltre sono molte le squadre, italiane e non, che vorrebbero il senegalese in rosa. In pole position c’è la Juve che, superando  il Milan ma soprattutto l’Inter del neo-allenatore Pioli, ormai da giorni è in contatto con Lotito. Il presidente laziale è disposto a cederlo solo in cambio del cartellino di Pjaca ma oggi il Corriere dello Sport riporta un secco no, apparentemente definitivo, della società di Torino. Il giocatore croato pur non avendo trovato ancora spazio tra la folta schiera di attaccanti stellati che ha a disposizione la Juventus, rientra ancora nei piani di Allegri che lo colloca al centro del progetto e crede molto in lui tanto da aver pronosticato che sarà la rivelazione del 2017. Quindi, ad oggi il futuro di Keita difficilmente sarà bianconero.

Ledesma: “La Lazio mi manca!”. Poi dice la sua su Inzaghi, Keita e de Vrij

L’ex regista biancoceleste Cristian Daniel Ledesma su Radiosei ha affrontato diverse tematiche, partendo dal colpo di stato in Turchia del 15 luglio scorso: “Il giorno prima giorno giocammo un’amichevole contro il Fenerbahce. Ce la siamo scampata di poco, quando siamo tornati in Grecia abbiamo visto la notizia ai tg. E’ stato impressionante. Avevamo notato che c’era qualcosa di strano perché lo stadio del Fenerbahce era semi vuoto quel giorno, forse c’era già qualcosa nell’aria”.

Sul derby di Atene, Olympiakos Panathinaikos: “Non c’erano i nostri tifosi perché la trasferta era vietata. Non c’era gioco, loro hanno fatto un po’ meglio di noi e hanno vinto. Qui mi ha dato più l’idea di una lotta che di una partita, a Roma invece il derby è partita vera. Non siamo arrivati a questa partita nella forma migliore, mancava il nostro capitano e anche io non stavo tanto bene”. Sul tecnico Stramaccioni e sul suo vice Muzzi: “Il mister è simpatico e molto preparato. Roberto Muzzi è laziale, con me si è trovato benissimo”. 

Sulla Lazio: “L’ho vista contro il Napoli, è stata una bella partita. E’ stata gioca bene, con pazienza e compattezza. Loro sono molto forti in avanti anche senza la punta centrale”. Tornando con la mente a quella storica vittoria al San Paolo del 31 maggio 2015: “Dopo l’espulsione di Ghoulam hanno perso quel vantaggio mentale che avevano acquisito. Se ripenso a quella notte mi vien voglia di rimettere la maglia della Lazio. Nei mesi scorsi ripensavo a quella partita e me ne ero fatto una ragione, ma col passare dei mesi, più ripenso alla partita, a Formello, alla gente che ci lavora e più mi manca la Lazio”. Chi senti ancora della Lazio? “Ogni tanto Muslera, con lui abbiamo passato tanto momenti belli, eravamo pure compagni di stanza. L’ho rivisto alla partita della pace e siamo stati tutta la serata insieme”. Sul futuro: “Ho 2 anni di contratto col Panathinaikos, dopo vorrei continuare a giocare. Quando smetterò vorrei prendere il patentino e allenare i bambini”. Su Peruzzi e Inzaghi: “Sono contento per Angelo. Simone come allenatore non lo conosco, ma come persona si fa volere bene da tutti. Quello sicuramente conta. Sono contento che la Lazio stia andando bene e spero continui così”. Su Keita: “Credo sia cresciuto, mi ha sorpreso il comportamento di questa estate perché con noi era cresciuto tanto. Ora sta dimostrando sul campo il suo valore”. Su de Vrij: “La passata stagione ci è mancato tanto, ma fortunatamente quest’anno è stato sostituito adeguatamente”.

CALCIOMERCATO – Cerci-Lazio, la stampa iberica e l’agente spiegano come stanno davvero le cose

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L’infortunio è alle spalle, la Spagna ancora no. E potrebbe non esserlo mai. Alessio Cerci non attendeva altro che il mercato di gennaio per sedersi ad un tavolo e provare a strappare un ritorno in Italia, e invece oggi i principali quotidiani sportivi iberici hanno inferto un colpo durissimo, forse mortale, al suo sogno. Secondo le loro rivelazioni, infatti, l’ex Torino potrebbe restare all’Atletico per sostituire l’infortunato Augusto Fernandez. I “Colchoneros” infatti hanno il mercato in entrata bloccato dalla Fifa per le prossime due sessioni e dunque non possono sostituire il giocatore che rimarrà fuori diverso tempo, per cui Simeone potrebbe dare una nuova opportunità a Cerci. Una brutta notizia per Lotito che già pregustava di arrivare all’ex giallorosso sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 4 milioni.

Un’ipotesi smentita anche dallo stesso agente dell’esterno, Pastorello: “Al momento la Lazio non me lo ha più richiesto, ma non credo che Alessio possa rientrare nei piani per come stanno andando bene gli esterni“. Cerci-Lazio, una storia che sembra chiusa ancor prima di cominciare.

Recupero de Vrij, ecco quando l’olandese rientrerà in gruppo

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La tac a cui si è sottoposto ieri mattina in Paideia avrebbe dato risultati confortanti, la frattura al quinto metatarso del piede destro non dà più problemi significativi. Stefan de Vrij deve giocare il derby, questo l’obiettivo della Lazio – scrive Il Corriere dello Sport – motivo per cui l’olandese non rientrerà in gruppo prima della prossima settimana saltando il match interno col Genoa di domenica prossima. Da martedì l’ex Feyenoord si muoverà con Biglia&Co, preparando al meglio la trasferta di Palermo del 27 novembre. Per agevolare il movimento e proteggere l’arto infortunato, il numero 3 userà un plantare appositamente realizzato per favorire l’appoggio del piede destro limitando i rischi al massimo. De Vrij in questa stagione nella linea a quattro ha giocato solo a Verona segnando l’1-1 col Chievo; con Bastos invece, oltre al primo tempo col Milan (l’angolano è uscito per infortunio, ndr), ha disputato le gare con Juve, Chievo e Pescara. Passando alla media punti per gara, scrive ancora Piazza Indipendenza , con il centrale la Lazio ne porta a casa due, senza la media si abbassa 1,3; passando alle reti incassate, il gap è pari a 21: 62 marcature senza il nazionale oranje, 41 con lui in campo.

L’ex Delgado: “Ero il pupillo di Mancini, che emozione l’arrivo alla Lazio e l’esordio in A”. Poi su Lotito…

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Chissà quanti tra i tifosi biancocelesti se lo ricordano. Si chiama Alfonso Roberto Delgado, attaccante e che ha esordito in Serie A nella Lazio di Roberto Mancini. Spagnolo di Tenerife, ma italiano di adozione, in un’intervista a ‘Gianlucadimarzio.com’, ha ripercorso la propria carriera, dall’attuale esperienza con l’Albalonga, in Serie D (“Stiamo volando, abbiamo una grande squadra costruita per far bene. Vogliamo la Promozione! A 30 anni voglio togliermi un’altra bella soddisfazione“) agli inizi con l’aquila sul petto: “Ho giocato quasi tutte le partite della Coppa Italia vinta nel 2004. A casa conservo ancora la medaglia, me la tengo stretta. Ero il pupillo di Mancini, mi ha fatto esordire in A a 17 anni. Giocavo in Primavera, segnai due gol alla prima squadra e mi disse che sarei salito con loro, perché secondo lui ero pronto per la Serie A. Totalizzai 5 presenze (nella stagione 2003/04 ndr), poi l’anno successivo se ne andò all’Inter e non riuscii a seguirlo. Peccato“.

Poi arrivò Lotito: “Mi mancavano due anni alla fine del contratto, visto che con Cragnotti avevo firmato per cinque anni. Ero quello che guadagnava meno, ma Lotito mi disse che avrei dovuto ridurmi ulteriormente l’ingaggio. Io rifiutai e il rapporto si incrinò, tanto che venni messo fuori rosa. Avevo anche delle offerte, ma la Lazio le respinse. A quel punto andai a Potenza, poi giocai tre anni e mezzo all’estero tra Cluj e Vaslui. Sono state esperienze stupende, che rifarei. Ho giocato in Europa League, ho vinto la Coppa di Romania, poi, dopo la nascita del mio secondo figlio, ho capito che era meglio tornare a casa“. A proposito di figli, il classe ’86 rivela un sogno nel cassetto: “Ora ho due bambini, Lorenzo e Leonardo (3 e 5 anni). Mi piacerebbe che almeno uno dei due seguisse le mie orme e diventasse calciatore. Altrimenti sono guai. Il ricordo più bello resta però l’esordio in Serie A contro il Siena. Incredibile, emozionante, unico. Poi giocai all’Olimpico contro l’Inter, davanti ad 80mila persone, e feci un assist ad Albertini, magnifico. Come compagni di squadra avevo Giannichedda, Claudio Lopez, Fiore, Couto, Simone Inzaghi oggi allenatore, che mi dava molti consigli. Anche Corradi, un professionista serio. Infine Cesar, fortissimo, come Mihajlovic. Stam? Mamma mia, con lui non la prendevi mai. Dico mai eh, un muro. Mi ha impressionato“. Un approdo nella Capitale giunto davvero in tenera età: “Avevo 8 anni, la Lazio giocava in Coppa Uefa contro il Tenerife, mentre io avevo un torneo con la mia squadra. Un dirigente mi vide, disse che ero bravo e mi portò in Italia. Dopo 15 giorni di prova entrai alla Lazio. Sono stati dei momenti fantastici, davvero. Allora sono cresciuto sia sul lato umano che calcistico. Era un bel gruppo, poi, appena arrivato, mi facevano un sacco di scherzi, visto che ero il più piccolo. Alcuni di loro li sento ancora, d’estate facciamo qualche partita a calciotto. Con Angeletti (ex Lazio Primavera, terzino classe ’86 ndr) giochiamo insieme all’Albalonga. Con Mancini invece anni fa ci siamo incrociati, si ricordava ancora di me”.

CALCIOMERCATO – Djordjevic, non solo Francia: anche la Spagna tra le possibili mete future

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Ciro Immobile è un vero e proprio muro davanti a Filip Djordjevic. L’attaccante serbo si ritrova chiuso lì davanti nelle gerarchie di Inzaghi a causa della maggiore prolificità del collega napoletano e per questo su di lui ormai da tempo sono particolarmente insistenti le voci di mercato. Non è un mistero che l’ex Nantes sia stimato in Francia, in particolare da Lione e Marsiglia, da qualche settimana sulle sue tracce. A queste due pretendenti però se ne sarebbe aggiunta nelle ultime ore una terza.

In Spagna riportano come anche il Valencia sia fortemente interessato. La squadra allenata da Prandelli avrebbe infatti messo nel mirino l’attaccante della Lazio già in vista di gennaio per rinforzare il proprio reparto avanzato, orfano dalla scorsa estate di Alcacer. Solo una voce per il momento, vedremo nelle prossime settimane se si trasformerà in qualcosa di più concreto.

Le parole che non ti aspetti: senti che dice Ballardini sulla Lazio!

Vecchia conoscenza laziale, Davide Ballardini ha parlato del campionato in una lunga intervista a tuttomercatoweb, facendo i complimenti alla sua ex squadra: “La Juve? Non che mi abbia impressionato per il gioco, ma è talmente forte nella rosa e nella società che nel nostro campionato fa la differenza. Oggi il Napoli, nel guardarlo, dà più emozioni. Bene anche la Roma. Vedo indietro sul piano del gioco il Milan, anche se sta facendo bene. E l’Inter si riprenderà. Da sottolineare che la Lazio sta facendo davvero bene”.