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CINEMA – Peter Falk, il “Tenente Colombo”

A New York il 16 settembre 1927 nasceva Peter Falk. Attore e produttore, sin da piccolo affetto da una grave malattia all’occhio, poi rimosso; da qui il suo caratteristico sguardo che l’ha contraddistinto e che ha fatto anche un po’ la sua fortuna. Prima di iniziare la carriera artistica era un impiegato dello Stato del Connecticut che, annoiato dal lavoro d’ufficio, si avvicina alla recitazione. Nel 1955 era già un attore professionista con una solida esperienza teatrale a Broadway.

Nel 1957 debutta in televisione e da quel momento prende parte a numerose serie televisive, fra cui “The Naked City”, “Gli Intoccabili”, “Ai confini della realtà”. Il debutto nel mondo del cinema avviene con “Il paradiso dei barbari” del 1958, poi è la volta di “Sindacato Assassini” nel 1960, che gli vale una nomination all’Oscar come Migliore attore non protagonista. Ma è il personaggio del Tenente Colombo che lo fa conoscere al grande pubblico. Il primo episodio va in onda sul canale NBC nel 1967 e da allora per più di trenta anni appassiona il pubblico del piccolo schermo. La serie va in onda ininterrottamente dal 1971 al 1978 ma poi, dato l’enorme successo e la richiesta del pubblico, vengono girati anche film pensati specificatamente per la televisione, prodotti anche dallo stesso Falk. Al cinema compare in “Mariti” nel 1970, “Una moglie” nel 1974, “Invito a cena con delitto” nel 1976, “Il grande imbroglio” nel 1985, “Il cielo sopra Berlino” nel 1988. Il successo ottenuto prepara il terreno a una nuova serie regolare del Tenente Colombo, che nel 1989 ricomincia. Per un lungo periodo Peter Falk si dedica maggiormente alla televisione prendendo parte a dei lungometraggi. Nel 2001 è nuovamente un gangster in “Corky Romano”. Si è sposato due volte: la prima con Alice Mayo dal 1960 al 1976, con la quale ha adottato due figlie, la seconda con l’attrice Shera Danese, che spesso è al suo fianco negli episodi de “Il Tenente Colombo”. Nel 2004 ha ricevuto la Targa d’oro dell’Ente David di Donatello. Malato dal 2008 di Alzheimer, si spenge il 23 giugno 2011 a 83 anni nella sua villa a Beverly Hills.

ACCADDE OGGI – 16 settembre 1904: il primo sciopero generale in Italia

Tutto nasce da un episodio verificatosi in Sardegna, più precisamente a Buggerru, il 4 settembre 1904 quando mentre era in corso uno sciopero a cui avevano aderito circa duemila lavoratori della miniera l’esercito sparò sui manifestanti uccidendone quattro e ferendone undici.

Agli inizi del ‘900 Buggerru veniva chiamato “petite Paris” ovvero “piccola Parigi” dato che i dirigenti minerari che si erano trasferiti nel borgo minerario con le rispettive famiglie avevano creato un certo ambiente culturale. Fra questi Achille Georgiades, un greco arrivato in Sardegna nel 1903 per dirigere le miniere della Societé des mines de Malfidano di Parigi, la cui Sede operativa in Sardegna era proprio a Buggerru. C’era anche il francese Georges Perrier che gestiva un cinema; inoltre in paese vi erano anche un teatro e un circolo riservato alla ristretta élite dei dirigenti della società francese. E poi c’erano i minatori che lavoravano in condizioni disumane, sottopagati e costretti a turni di lavoro massacranti, vittime molto spesso di incidenti mortali sul lavoro. Questi ultimi erano organizzati nella Lega di resistenza di Buggerru che contava quattromila iscritti. Nel 1903 i delegati della Lega di Buggerru avevano partecipato al secondo congresso nazionale della Federazione dei minatori. I dirigenti della Lega erano due socialisti, Giuseppe Cavallera e Alcibiade Battelli. Per cercare una risposta alle loro rivendicazioni riguardanti l’incremento dei salari e il miglioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro, fu attuata un’ondata di scioperi che presero il via nei primi mesi del 1904. Il 7 maggio però si verificò l’ennesimo incidente che costò la vita a quattro minatori. La protesta si fece più dura nel mese di settembre a seguito di una circolare diramata il giorno 2 dall’ingegner Georgiades, dove veniva comunicato che a partire dal giorno dopo la pausa tra i due turni di lavoro, mattutino e pomeridiano, era stata ridotta di un’ora. La reazione dei lavoratori fu immediata e iniziò lo sciopero dei minatori. La domenica del 4 settembre 1904 mentre la delegazione sindacale era in trattative gli operai erano riuniti di fronte alla sede della direzione generale della miniera in sostegno della delegazione sindacale. Ma nel frattempo i titolari della ditta chiamarono l’esercito, che fece fuoco sugli operai uccidendone tre e ferendone molti altri.

I fatti verificatisi provocarono fortissime reazioni: l’11 settembre a Milano per protestare contro la violenza di Buggerru la Camera del lavoro approvò una mozione per lo sciopero generale da organizzare in tutta Italia entro otto giorni; il 14 settembre a Castelluzzo, in Provincia di Trapani, durante una manifestazione dei contadini che protestavano contro lo scioglimento di una riunione locale e l’arresto di un socialista, dirigente di una cooperativa agricola, i carabinieri spararono sui contadini; il giorno successivo a Sestri Ponente vi furono dei disordini. A seguito dell’ennesima strage l’indignazione raggiunse livelli altissimi. A quel punto, promosso dai sindacalisti rivoluzionari di Arturo Labriola e dal Partito Socialista Italiano di Filippo Turati, la Camera del Lavoro di Milano proclamò lo sciopero generale nazionale, fu il primo in tutta Europa, che si svolse dal 16 al 21 settembre ed al quale aderirono i lavoratori italiani di tutte le categorie.

E così, il 16 settembre 1904, lo sciopero generale cominciò ad attuarsi con larga partecipazione a Milano e a Genova e via via a Bologna, Livorno, Parma, Roma, Torino e, nei giorni seguenti, coinvolse Bari, Biella, Brescia, Catanzaro, Napoli, Palermo, Perugia, Venezia e inoltre lo sciopero si estese anche nelle campagne. Dopo l’assunzione di impegno, da parte di un gruppo di parlamentari socialisti, a presentare in Parlamento una proposta di legge per vietare l’uso delle armi alle forze dell’ordine durante gli scioperi il 21 settembre lo sciopero si concluse. Giolitti chiese ed ottenne dal re lo scioglimento delle Camere e le elezioni anticipate.

Facco punge Inzaghi: “E’ lui che deve dare un’identità alla squadra”

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Si avvicina il match di sabato tra Lazio e Pescara. Le due compagini cercheranno punti per smuovere la classifica. la Lazio cercherà la prima vittoria casalinga. Ma il Pescara di Oddo è squadra da non sottovalutare. Mario Facco, ex difensore laziale, è intervenuto a Radiosei, per analizzare il momento Lazio. E punta il dito contro Inzaghi:

L’identità di gioco della Lazio? Inzaghi è l’allenatore della Lazio, è lui che deve dare qualcosa di più a livello di gioco alla squadra. Ci deve essere voglia di vincere e migliorare, con il Pescara si deve vincere, punto. Se la Lazio non vincesse con il Pescara sarebbe grave. Certamente la campagna acquisti non è stata eccezionale, ma dobbiamo ancora aspettare un po’. C’è molto ancora da scoprire, ma intanto che si facciano punti contro squadre meno importanti“.

ESTATE ROMANA – Il programma dei prossimi appuntamenti

La nuova settimana di Estate Romana offre la straordinaria opportunità di partecipare ad eventi di nuove creatività, di arte urbana contemporanea, arte pubblica e arte visiva, di azione performativa e teatrale, in scenari archeologici suggestivi (Parco Archeologico del Teatro di Marcello, Stadio Palatino e il peristilio inferiore della Domus Augustana, Auditorium di Mecenate), in spazi urbani storici abitati da linguaggi emergenti del contemporaneo (Biblioteca Vallicelliana, Goethe Institut Rom, Conservatorio di Musica Santa Cecilia, Accademia Nazionale di Danza), in strade, quartieri e rioni (Trastevere, Campo Marzio, Pietralata) che diventano protagonisti di narrazioni itineranti, e ancora in parchi e giardini (Colle Oppio, Andrea Campagna), al centro come nei quartieri più decentrati, spazi valorizzati e recuperati attraverso il lavoro degli artisti.

Molte le installazioni, le videoproiezioni e le visioni digitali, le narrazioni teatrali e musicali, le sperimentazioni  tra i linguaggi artistici del contemporaneo e i luoghi, della storia e della vita quotidiana, che attraversano la città, coinvolgendo il pubblico di ogni età e cultura. L’Arte Pubblica dei Nuovi Media incontra il cuore di Roma Capitale attraverso museOn – Rome Open Museum Exhibition. Sabato 17 una monumentale opera d’arte pubblica mediata dalle tecnologie emergenti accenderà la magnificente location del Parco archeologico del Teatro Di Marcello, che diventerà una speciale arena delle arti, un museo aperto, interattivo e aumentato, liberamente accessibile.

Arte contemporanea e archeologia dialogano anche nei monumentali spazi del colle Palatino. La terrazza e le arcate severiane, lo Stadio Palatino e il peristilio inferiore della Domus Augustana sono i luoghi che, con la loro memoria, si trasformano in un laboratorio linguistico per il pensiero contemporaneo in virtù della mostra Par tibi, Roma, nihil, anteprima del RomaEuropaFestival 2016, in corso fino a domenica 18.

IF Invasioni (dal) futuro*003 ha scelto di collocare la visione del futuro negli spazi dell’Auditorium di Mecenate, luogo della memoria archeologica. Come una sorta di trasmettitore spaziale millenario, l’Auditorium dal 20 al 25 settembre sarà animato dalle immagini di un accurato video mapping e dai paesaggi sonori di ‘altri’ mondi possibili e presenterà un nuovo ‘raccolto’ di storie, immagini e suoni.

La Biblioteca Vallicelliana, opera seicentesca dell’architetto Francesco Borromini, è attraversata invece daIla comunità del festival multidisciplinare Short Theatre, alla ricerca della giusta distanza tra sguardo e creazione. Che nello storico spazio urbano di piazza della Chiesa Nuova, domenica 18, ha scelto di chiudere l’evento con Bello Mondo, rito sonoro di Mariangela Gualtieri.

Un rito sonoro, certo di tutt’altro genere, è anche quello che ospiterà un altro spazio urbano storico di Roma, il Goethe Institut Roma, che venerdì 17 aprirà i suoi spazi ad uno degli appuntamenti del  Battle of the Year, la più prestigiosa competizione di breakdance al mondo. E se la decima edizione di Teatri di Vetro, Festival delle arti sceniche contemporanee, si snoderà in vari luoghi della metropoli, da Centrale Preneste Teatro al Teatro Vascello, dagli spazi delle Carrozzerie n.o.t. a quelli della Fondazione Volume!, il progetto d’arte contemporanea There is no place like home in programma dal 16 settembre si pone l’obiettivo di offrire un nuovo sguardo su Roma, precisamente dalle sue viscere, le acque bionde e irrequiete del Tevere all’altezza di Ponte Marconi.

 Agorà – Teatro e Musica alle Radici torna a colorare le strade di Roma per il quinto anno consecutivo, muovendosi tra viaggio, scoperta, incontro di culture, ritmi e personaggi. Spettacoli e performances itineranti  attraverseranno le strade, i quartieri, i rioni di Roma (Parione, Pigna, Monti, Campitelli, Trastevere, Campo Marzio, Pietralata). E per una manifestazione che inizia, un’altra che torna: il 22 settembre riparte il festival internazionale Artescienza, che in questa seconda fase si svolgerà al Parco Tecnologico Tiburtino, al Conservatorio di Musica Santa Cecilia e all’Accademia Nazionale di Danza.

Chiesa: “Felice per Inzaghi e Oddo. Lazio, squadra con ottime potenzialità”

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E’ stato compagno di squadra sia di Simone Inzaghi, che di Massimo Oddo. Giocavano tutti insieme alla Lazio. Enrico Chiesa, ha commentato la sfida da allenatori, tra i suoi deu ex compagni di squadra, dalle frequenze di Radio Olympia:

Quella era una squadra straordinaria e molti sono diventati grandi allenatori. Sono contento per Oddo e Inzaghi, se lo meritano, hanno cominciato dal settore giovanile e adesso sono arrivati in serie A. Simone ha fatto un lunghissimo percorso nella Lazio e lo merita, Massimo invece ha avuto la fortuna di poter sfruttare l’esonero di Barone. Sono contento per entrambi. Esprimono un gioco propositivo e interessante. La Lazio ha vinto la prima a Bergamo, ha perso con onore contro la Juventus, e ha pareggiato contro il Chievo mentre l’Inter ha perso in quel campo. Quindi i risultati sono buoni e già gli stanno dando ragione. Bisogna dargli il tempo necessario per vedere anche un gioco più brillante, deve trovare gli equilibri giusti e la tranquillità necessaria. Oddo sta continuando il lavoro dello scorso anno, contro l’Inter ha fatto una partita pazzesca decisa soltanto da un campione come Icardi. Inzaghi ha tutte le conoscenze per trasmettere ai suoi giocatori tutti gli elementi necessari, è difficile dire se sia più semplice pensare al gioco con una squadra più importante come la Lazio o in una neopromossa. Molti pensano che con calciatori più dotati è un lavoro meno complicato, altri credono che la differenza la facciano le pressioni. Io credo che la differenza la faccia l’atteggiamento dei giocatori, quanto sono disposti a fidarsi del suo tecnico e pronti a recepire e assorbire le sue indicazioni. Roma è una piazza complicata e con tante pressioni, Simone deve essere orgoglioso dell’occasione che ha avuto anche se inizialmente la Lazio aveva puntato su Bielsa. Ovviamente può avere l’ostacolo di non aver potuto fare lui la campagna acquisti, molti li ha già trovati. Però può avere il vantaggio di conoscere diversi elementi che vengono dalla primavera. Tutto dipende dall’atteggiamento dei giocatori. Perdere Candreva non è facile, però la Lazio ha giocatore importanti, Keita ha grandissime qualità tecniche, salta l’uomo come pochi altri in Italia, Immobile ha una voglia incredibile di riscatto. Ha recuperato De Vrij che è un difensore eccezionale forse il più forte che abbiamo in Italia. La Lazio ha ottime potenzialità è una squadra che può competere, non so dove arriverà ma ha tutti i mezzi per fare molto bene. Peruzzi è sempre stato un personaggio molto positivo, nei confronti della società e dei compagni, anche se quando si arrabbiava c’era da preoccuparsi. E’ stata una scelta molto intelligente da parte di Lotito, non è semplice trovare figure così equilibrate, gestire le vittorie è semplice, il problema è quando ci sono momenti delicati e lui è la persona giusta. Poi conosce l’ambiente, a Roma, come in ogni grande piazza c’è una grande pressione, e questo non è banale. Molto brava la società scelta perfetta, è una figura perfetta perché è credibile, è un acquisto che vale quello di un grande giocatore. Può aiutare anche nel rapporto con i tifosi e la società perché nella sua storia ha costruito un rispetto trasversale“.

Cruciani show: “Sky ridicola. Lazio, ambiente deprimente”

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Giuseppe Cruciani, giornalista e conduttore radiofonico, è diventato famoso grazie al suo essere schietto e senza peli sulla lingua. Dice tranquillamente ciò che pensa senza alcun timore. Intervenuto a Radio Olympia, Cruciani, tifoso della Lazio ha parlato del caso Di Canio e di Lotito:

Stimo molti giornalisti a Sky, ma questa volta l’emittente è stata ridicola. Ognuno ha i suoi ideali e non può essere messo al bando per un tatuaggio. Poi certe cose si sapevano su Di Canio“. Poi sulla Lazio: “Purtroppo si vive in un ambiente deprimente dove si pensa sempre e solo negativo. I tifosi protestano per il pari contro il Chievo? L’Inter ci ha perso…” Infine su Lotito: “Non possiamo pretendere una Ferrari con le poche finanze a disposizione che abbiamo. Certo, tutti noi vorremmo un russo miliardario. Ma ora c’è Lotito. Dai non sta facendo malissimo“.

FORMELLO – Inzaghi, dubbi sugli undici da schierare

Nel pomeriggio è andata in secna una nuova seduta di allenamento per la Lazio. Sabato si avvicina e c’è da superare l’ostacolo Pescara, per rilanciarsi in campionato. Rosa al gran completo per mister Inzaghi. Ma dubbi sulla formazione titolare.

A rischiare il posto sono Radu e Lulic, apparsi opachi contro il Chievo. Su di loro le ombre di Lukaku e Milinkovic – Savic. Per il resto tutto dovrebbe essere confermato, con l’eccezione dell’inserimento di Keita al posto di Kishna. Quest’oggi allenamento tecnico – tattico. Domani le priove genrali e conferenza stampa alle 15.30.

SETTORE GIOVANILE – Ecco tutte le partite del week end

Tra sabato e domenica, le squadre del settore giovanile della Lazio giocheranno tutte in casa. Di seguito il dettaglio degli eventi:

PRIMAVERA, Girone A 2^ Giornata, All.: Andrea Bonatti

LAZIO-NAPOLI

Sabato 17 Settembre ore 15, campo ‘Cesare D’aiuto’ – Canale Monterano

CLASSIFICA (1^ Giornata): 3 Latina, 3 Spal, 3 Lazio, 3 Hellas Verona, 3 Milan, 3 Napoli, 1 Sampdoria, 1 Vicenza, 0 Fiorentina, 0 Perugia, 0 Brescia, 0 Cesena, 0 Spezia, 0 Trapani

PROSSIMO TURNO: 24/09/2016 TRAPANI-LAZIO

UNDER 17, Girone B 3^ Giornata, All.: Fabrizio Fratini

LAZIO-CESENA

Domenica 18 Settembre ore 15, Centro Sportivo ‘M. Melli’

CLASSIFICA (2^ Giornata): 6 Lazio, 6 Atalanta, 6 Bologna, 6 Brescia, 3* Milan, 3 Cesena, 3 Hellas Verona, 3 Chievo Verona, 0* Vicenza, 0* Cittadella, 0 Cagliari, 0* Inter, 0 Spal, 0 Udinese

*una partita in meno

PROSSIMO TURNO: 25/09/2016 CHIEVO VERONA-LAZIO

UNDER 16, Girone B 2^ Giornata, All.: Marco Alboni

LAZIO-CAGLIARI

Domenica 18 Settembre ore 15, Campo ‘Gentili’

CLASSIFICA (1^ Giornata): 3 Lazio, 3 Milan, 3 Cesena, 3 Inter, 3 Chievo Verona, 1 Udinese, 1 Brescia, 0 Spal, 0 Hellas Verona, 0 Vicenza, 0 Cagliari, 0 Bologna, 0* Cittadella, 0* Atalanta.

*una partita in meno

PROSSIMO TURNO: 25/09/2016 BRESCIA-LAZIO

UNDER 15, Girone B 2^ Giornata, All.: Mauro Girini

LAZIO-CAGLIARI

Domenica 18 Settembre ore 11, Campo ‘Gentili’

CLASSIFICA (1^ Giornata): 3 Lazio, 3 Atalanta, 3 Milan, 3 Inter, 3 Udinese, 1 Cagliari, 1 Cesena, 1 Spal, 1 Chievo Verona, 0 Brescia, 0 Hellas Verona, 0 Bologna, 0 Vicenza, 0 Cittadella.

PROSSIMO TURNO: 25/09/2016 BRESCIA-LAZIO

Un ex biancoceleste sarà uno dei nuovi commentatori Sky

Sky ha presentato i telecronisti che seguiranno la prossima giornata di Serie A. Per l’anticipo delle 18 che vedrà impegnata la Lazio contro il neo promosso Pescara dell’ex Massimo Oddo il commentatore sarà un’ex bandiera della squadra romana, Tommaso Rocchi. L’ex attaccante e capitano biancoceleste sarà al fianco di Dario Massara e di Matteo Petrucci.

Allarme terremoto: forti scosse sull’Italia centrale

Una serie di scosse sismiche avvertite nelle ultime ore hanno messo in allarme le zone colpite dal sisma del mese scorso. Le più forti di magnitudo 3.9, in base ai dati pubblicati dall’INGV, sono state registrate alle 16:40 e alle 16:44, e un’altra di magnitudo 3.7 alle 16:43. Alle 15:51 si era già verificata una scossa di magnitudo 3.1. Si è trattato di una sequenza di quattro scosse di magnitudo superiore a 3 e tre di magnitudo superiore a 3.5 verificatesi nel giro di pochi minuti. Era trascorsa una settimana dall’ultima scossa di magnitudo superiore a 3.5. Scosse distintamente avvertite a Foligno, Loreto, Rieti, Teramo e molte altre località.

Marchegiani: “Veron il compagno più forte che ho avuto”

Si sa i calciatori sono tutti un po’ bambini. Non si tratta di una questione di carta d’identità ma di una questione di mentalità. A chi non piacerebbe scorazzare su campi di calcio importanti lavorando si ma divertendosi come eterni fanciulli alla continua ricerca di un sogno. E come tutti i bambini anche loro sono cresciuti accompagnando alle tante giornate trascorse con il pallone tra i piedi un “amico” che ci è stato da sempre vicino: l’immancabile album delle Figurine Panini.

E in occasione della presentazione della nuova collezione Calciatori Adrenalyn XL 2016-2017 firmata dalla casa editrice modenese tra gli ospiti dell’evento era presente anche l’ex numero uno biancoceleste Luca Marchegiani, che su precisa richiesta su di chi fosse la figurina del calciatore più forte con cui abbia giocato, ha dichiarato senza batter ciglio: Veron. Dispiace aver smesso di giocare prima di avere una card Adrenalyn personale, anche perché guardandole torniamo tutti un po’ bambini”.

Mistero Capitale

AGGIORNAMENTO ORE 16,57 – La telenovela continua. Anche la Lazio ha commentato le dichiarazioni del vicesindaco Frongia e lo ha fatto tramite un comunicato postato sul sito del club: “La S.S. Lazio prende atto delle dichiarazioni dell’ Assessore allo Sport del Comune di Roma Daniele Frongia e per evitare qualsiasi tipo di fraintendimento comunica che la maglia per il figlio del Sindaco Virginia Raggi è a disposizione per essere consegnata in qualsiasi momento”.

Si infittisce la trama della nuova telenovela capitolina “La Maglia donata”. Interpreti principali la Sindaca di Roma Virginia Raggi e la Lazio. La saga si arricchisce ora di un nuovo colpo di scena che darà adito ai soliti commenti di parte che distoglieranno l’obiettivo dai problemi cittadini che di certo non mancano nella città eterna e che forse in questo momento sarebbero più importanti di una sciocca situazione della quale nessuno sentiva il bisogno.

Ma certo non se ne può fare a meno di parlarne se ad alimentare la questione è il vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Roma, Daniele Frongia che, intervenendo ai microfoni di Radio Roma Capitale, ha smentito tutto: “Non è vero che la sindaca Raggi ha rifiutato la maglia della Lazio, anzi ha parlato di Lazio anche ieri con il presidente della Roma Pallotta”.

A questo punto cosa dire… basta solo dare appuntamento alla prossima puntata con la speranza che anche questa non si rilevi una delle tante interminabili telenovele che ci affliggono da tanti anni.

Caso Di Canio – Le opinioni di Delio Rossi, Orsi e Fascetti

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Paolo Di Canio, ed è cosa nota, è stato sospeso dall’emittente satellitare Sky per via del suo tatuaggio con la scritta DVX sul braccio messo in evidenza da una maglietta a maniche corte.

Il giorno seguente a questa opinabile decisione, sono arrivate le opinioni di 3 eminenti figure del calcio e della lazialità: Delio Rossi, Nano Orsi ed Eugenio Fascetti.
Delio Rossi è intervenuto a TuttoMercatoWeb.it e ha preso le difese dell’ex biancoceleste: “Ho conosciuto bene Paolo e non ha mai nascosto le sue idee politiche. Da calciatore non le ha mai mischiate col campo. E il suo tatuaggio comunque non si scopre ora. Mi è sembrato, quello di Sky, un un tentativo di porre rimedio a questa questione. Capisco la volontà di tenere tutti tranquilli. Ma mi sembra anche un fatto tutto italiano. Non si vuole urtare la sensibilità di nessuno, però ripeto: Paolo si conosce e Sky lo sapeva. Credo che Paolo vada valutato a livello professionale. Ed è di ottimo livello“.
Sullo stesso portale sono arrivate poi le parole dell’ex portiere della Lazio Nando Orsi: “Premetto che non sto nè con uno nè con l’altro. E mi spiego: Paolo ha deciso di farsi ritrarre così e Sky ha preso la sua decisioneOgnuno si prende le sue responsabilità e io non mi ergo a giudice. Conosco Paolo e non credo che abbia mai offeso qualcuno. Magari in questo caso poteva mettersi una camicia o una maglia a maniche lunghe. C’è anche da dire comunque che ormai siamo in un mondo in cui bisogna stare molto attenti a ciò che si fa e si dice, qualunque cosa viene sottolineata o magari criticata. Credo che in generale si debba cambiare il modo di pensare. Tutti questi casi rappresentano anche il momento dell’Italia. Abbiamo un sacco di cose e di problemi da risolvere e ci si sofferma su questi aspetti. Ad ogni modo ripeto: Paolo faceva bene a mettersi una camicia“.
Infine il pensiero di Eugenio Fascetti, sempre riportato da TuttoMercatoWeb.it: “Ma a Sky non sapevano niente? Se lo sapevano allora non dovevano neanche assumerlo. E’ una decisione che comunque non condivido. Peccato, perché oltretutto come commentatore Di Canio ha dimostrato di essere molto bravo“.

Matteo Materazzi: “Bizzarri avrebbe fatto comodo a questa Lazio”. Poi su Oddo e Inzaghi…

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L’agente Matteo Materazzi è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per parlare della Lazio di Inzaghi e della prossima partita che attende i biancocelesti contro il Pescara.

Nelle file del Pescara milita un ex della Lazio, Albano Bizzarri, assistito proprio da Materazzi, il quale è convinto che l’estremo difensore argentino avrebbe potuto far comodo ai biancocelesti: “Sabato pomeriggio, quando Bizzarri scenderà in campo contro la sua ex squadra, scorrerà come sempre sulla sua schiena un brivido di emozione. Per Albano, quella contro i biancocelesti, non è mai una partita come le altre. Il numero 1 del Pescara di Massimo Oddo, in Abruzzo, ha già conquistato la stima dello spogliatoio e dell’ambiente, parole del Direttore Sportivo dei Delfini Leone. Al contrario, a Roma, Bizzarri si è trovato fuori dal progetto tecnico di un allenatore, Reja se non sbaglio, che ebbe il merito di parlargli in faccia relegandolo terzo portiere, ma che allo stesso tempo decretò il suo addio alla maglia laziale. Anche se proveniente dall’Argentina e dal Real Madrid, data la sua carta d’identita, Albano sarebbe potuto essere il “Totti” fra i portieri della Lazio. Tuttavia, la sua storia calcistica gli ha negato questa possibilità, quando lo portai al Genoa era molto deluso e contrariato, però allo stesso tempo era soddisfatto per il fatto di poter tornare ad essere un giocatore utile. Successivamente al Chievo ha confermato questa sua “seconda giovinezza”, ora al Pescara ha trovato l’empatia ideale soprattutto con il tecnico, sul quale onestamente Bizzarri avanzava dei dubbi essendo, come molti giovani pescaresi, alla prima esperienza in serie A. Al contrario, Massimo Oddo si è rivelato un’autentica sorpresa, per la sua preparazione, la sua mentalità che puntualmente ha trasmesso al suo gruppo. La diffidenza iniziale si è trasformata in vera ammirazione“. Poi su Inzaghi: “Simone, oltre ad essere un amico, si è dimostrato il mister che i calciatori della Lazio desideravano. Li ha conquistati, ora farà la stessa cosa con i tifosi. Il suo attaccamento alla maglia ed ai colori del club che lo ha consacrato in serie A, d’altronde, sono sempre stati fuori discussione

Radovanovic ripensa a Chievo Lazio: “Punto importante contro una squadra forte”

Il pareggio contro il Chievo ha lasciato più di qualche dubbio in casa Lazio. Da registrare gli errori di mercatura sui calci piazzati e la sterilità del reparto offensivo, ma supportato dal centrocampo. La Lazio è apparsa quasi intimorita domenica scorsa contro il modesto Chievo. Tuttavia, Radovanovic si dice soddisfatto del punto ottenuto contro la squadra capitolina: “Abbiamo provato a vincere– spiega in conferenza stampa -,sfiorando il gol in più occasioni con Cacciatore, Cesar e Gamberini. Sono comunque soddisfatto: era una partita che potevamo vincere ma anche perdere perché davanti avevamo una squadra forte come la Lazio, con qualità importanti in attacco. Siamo stati bravi a chiudere gli uno contro uno, perché la loro idea era di chiudersi e ripartire in contropiede sfruttando le qualità degli esterni offensivi. Peccato per la vittoria, ma sono comunque contento del punto”.

SERIE A – Designato l’arbitro di Lazio-Pescara

Sono state rese note le designazioni arbitrali per le gare della terza giornata di Serie A Tim, e ad arbitrare la sfida di sabato tra Lazio e Pescara alle ore 18 presso lo Stadio Olimpico sarà Fabio Maresca (sezione di Napoli), coadiuvato dagli assistenti La Rocca e De Meo, il IV uomo Marzaloni e gli addizionali Rocchi e Pezzuto.

Un solo precedente per il fischietto partenopeo con i biancocelesti, che coincide con la vittoria sul Bologna (gol di Biglia dal dischetto nei minuti di recupero) del maggio 2014, l’ultima di campionato.

Colonnese: “Lazio Pescara gara aperta. Caso Di Canio? Mi spiace, è un professionista serio”

Difensore di provata esperienza durante la sua carriera da calciatore, Francesco Colonnese ha legato alla Lazio un breve, ma significativo periodo della sua vita ed è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio, nella trasmissione “Laziali on Air”, per parlare del momento vissuto dalla formazione biancoceleste e anche del prossimo impegno di campionato che la squadra di Simone Inzaghi dovrà affrontare contro il Pescara di Massimo Oddo.

Proprio dalla sfida di sabato prossimo partono le considerazioni di Colonnese: “Immagino una partita interessante tra due cari amici per me come Inzaghi e Oddo. Si tratta di due squadre che sono partite bene, la Lazio secondo me ha convinto abbastanza finora e il Pescara viene da una grande prestazione contro l’Inter, anche se il risultato non ha premiato gli abruzzesi. Vedo una partita molto aperta, tra due squadre che si giocheranno le rispettive carte senza paura”. La difesa laziale ha trovato due interpreti di livello come Bastos e De Vrij: “L’angolano mi piace moltissimo, secondo me si è visto subito come sia adatto per il campionato italiano. Altrettanto fondamentale è il recupero di De Vrij, così come mi ha fatto una buona impressione un altro nuovo innesto, Lukaku”.

Ci si poteva aspettare una carriera di questo tipo per Inzaghi e Oddo? “Sono due ragazzi che hanno un carattere molto aperto e una grande umanità e grazie a queste qualità sanno farsi seguire dai calciatori, soprattutto dai giovani. E’ chiaro che le ambizioni delle due squadre sono profondamente diverse, il Pescara deve pensare solo a salvarsi, la Lazio è un club che vuole lottare ad alti livelli. Inzaghi sa che deve sfruttare questa occasione, si è ritrovato nel giro di pochissime ore da allenatore della Salernitana ad allenatore della Lazio e deve fare il massimo da subito”. E’ stato un errore non rilanciare Keita dal primo minuto a Verona? “Secondo me anche per rispetto nei confronti del gruppo Inzaghi ha fatto bene a tenerlo un po’ da parte e farlo partire dalla panchina, anche per testarne la forma. Ora avrà un’occasione importante dal primo minuto. Nel 4-3-3 la sua figura è fondamentale per saltare l’uomo e creare la superiorità in attacco. Alla Lazio servono giocatori come Keita, bravi nell’uno contro uno“.

Felipe Anderson, parlando di tridente, fatica ad ingranare. Ora senza Candreva a fargli ombra può avere l’opportunità di tornare protagonista, ma riuscirà a cambiare atteggiamento e tornare quello di due anni fa? “La mia sensazione è che Anderson deve migliorare la sua continuità, un giocatore del suo talento non può attraversare i vuoti che lui ha evidenziato. Ha carenze caratteriali che vanno assolutamente corrette, altrimenti non riuscirà ad essere determinante in tutte le partite. Quest’anno per lui, al quarto anno alla Lazio, sarà la prova del fuoco, anche se un giocatore del suo livello deve saper gestire anche la concorrenza interna”.

Anche riguardo al portiere c’è stata un po’ di confusione in casa Lazio. C’è troppo scetticismo attorno a Marchetti? “Si tratta di un portiere che a volte ha attraversato momenti particolari ma a me piace molto. Secondo me ha anche il carisma per essere il capitano vista la sua lunga militanza nella Lazio. E’ un portiere di ottima qualità, merita fiducia”.

Una considerazione sull’allontanamento di Paolo Di Canio da Sky: “Mi dispiace perché come persona lo conosco ed è un professionista molto serio e preparato, lo seguo spesso in tv. Non credo si sia presentato in maniche corte apposta per mostrare i tatuaggi, penso semplicemente che non ci abbia pensato, non ho visto oltre in questo gesto. Mi dispiace perché dal punto di vista professionale apprezzavo molto la sua qualità”.

 

 

L’argento olimpico Garozzo racconta la sua lazialità

Lo schermidore Enrico Garozzo, fresco vincitore della medaglia d’argento a Rio 2016 nella categoria spada a squadre maschile ha raccontato la sua lazialità: “Nessuno mi ha fatto diventare laziale in famiglia, semmai sono stato io a trasmettere questa passione ai miei cugini – ha dichiarato microfoni di RadioSei -. Sono diventato biancoceleste per Beppe Signori, da lì è rimata la passione anche perché io giocavo da centrocampista centrale, da giovane me la cavavo tanto da essere anche convocato nella rappresentativa provinciale. Come tutti i bambini giocavo a calcio fino a 8 anni, poi ho iniziato a praticare il doppio sport perché il padre di un mio amico aveva riaperto una vecchia sala di scherma. Io e mio fratello abbiamo iniziato insieme e devo dire che è andata bene”.

Sulle Olimpiadi a Roma, Garozzo si dice favorevole:Io sono assolutamente favorevole perché da atleta i Giochi danno la possibilità di vivere un sogno. Come Italia sarebbe una grande opportunità per dimostrare cosa sappiamo fare, soprattutto verso chi ci dà dei mangiapagnotte o peggio dei mafiosi. Un’Olimpiade dà la possibilità di cambiare la città, per Roma penso soprattutto ai trasporti: non candidarsi equivarrebbe a perdere una grande occasione”. 

Beppe Materazzi: “La Lazio al Flaminio sarebbe un sogno. Inzaghi? Farà carriera”

L’ex allenatore biancoceleste Beppe Materazzi ha detto la sua sulla suggestione Flaminio come stadio della Lazio: “Non ditelo a me, lì abbiamo battuto l’Inter di Trapattoni e vissuto giornate fantastiche. Il Flaminio diventa sempre il dodicesimo uomo in campo. Lotito e Tare sono consapevoli di quanto sarebbe importante riprenderlo e renderlo vivibile, uno stadio di proprietà ti aiuta a compiere il salto di qualità. La Juventus è l’esempio principale. Io me lo auguro per la mia Lazio”.

Queste le parole di Materazzi al Tempo, in cui ha anche parlato anche di Simone Inzaghi: “L’ho lanciato a Piacenza quando era un ragazzino. Sinceramente non potevo aspettarmelo in panchina a distanza di 20 anni. Lui però era un giocatore intelligente, tatticamente perfetto. Spero possa diventare un grande tecnico. Ho tremato quando la Lazio stava prendendo Bielsa, ero amareggiato, deluso e triste per Simone. Alla fine fortunatamente non è arrivato, avrebbe creato soltanto problemi tra società e ambiente, è un tipo troppo particolare. Sono stato felice invece per Inzaghi, la società è stata coerente nei suoi confronti, aveva già intrapreso con lui un percorso lo scorso anno. Chi lo critica è fuori strada: Simone è un tecnico preparato, molto bravo in panchina, legge bene le situazioni e non sbaglia i cambi. Farà carriera, ne sono convinto. È uno equilibrato che prepara bene le sue squadre. È attento ai particolari e cura ogni minimo dettaglio”. Infine, Beppe Materazzi si è soffermato sulla sua attuale avventura sulla panchina della Lazio femminile:È iniziata da 4-5 giorni, mi trovo molto bene, le ragazze seguono e migliorano. Faccio parte di uno staff di lavoro interessante”. 

FOTO – Amarcord Oddo con Inzaghi: “Dal campo alla panchina…”

Simone Inzaghi e Massimo Oddo, qualche anno fa compagni di squadra, sabato saranno rivali. Tuttavia, Oddo non dimentica i bei momenti passati nella Capitale e su Instagram ha postato una foto che lo ritrae per l’appunto insieme a Simone Inzaghi, in compagnia anche di Couto e Chiesa: “Dal campo alla panchina in 15 anni”.