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Jacobelli: “Segnali incoraggianti, la prossima stagione potrebbe essere la più importante dell’era Lotito”

Xavier Iacobelli intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport ha parlato del mercato e del nuovo campionato che attende la squadra biancoceleste, chiamata al salto di qualità dopo la deludente stagione appena conclusa:

Quella che è appena iniziata potrebbe essere la stagione più importante della gestione Lotito perchè dal risultato finale ottenuto dagli uomini di Inzaghi si potrà capire se questa è una squadra costretta a galleggiare nella mediocrità o se finalmente la società abbia deciso di intraprendere un nuovo percorso e sia tornata a pensare in grande come meritano i suoi incredibili tifosi. L’aggettivo incredibile è d’obbligo visto quanto hanno dovuto sopportare e ingoiare negli ultimi dodici anni.

E’ presto per poter capire dove questa squadra possa arrivare: le prestazioni mostrate in campo a Bergamo nel successo contro l’Atalanta e nella sconfitta di misura con la Juve, anche se incoraggianti, non bastano per esprimere una valutazione sull’effettivo valore della rosa biancoceleste. Però si può ben sperare. La coppia difensiva BastosDe Vrij, in prospettiva, può diventare una delle più forti del torneo: l’angolano al debutto contro i bianconeri ha fatto benissimo, l’olandese sta recuperando al meglio la condizione dopo il lungo stop dovuto all’infortunio. Immobile è già diventato un punto di riferimento per il reparto avanzato. Per Keita, nel suo interesse e di quello della squadra, è auspicabile un riappacificamento tra le parti: con il Senegal in Coppa d’Africa ha fatto sfracelli e sarebbe un peccato perderlo. Lo spagnolo Luis Alberto è un trequartista che può essere impiegato anche da seconda punta. In allenamento si è mosso bene ma è un giocatore tutto da scoprire. Rimpiazzare Candreva non è difficile, è impossibile. Quindi bisogna solo aspettare e vedere dove si potrà arrivare.

Piuttosto il discorso è un altro: sapere quale Lazio ha in testa Lotito e che cosa voglia farne. E’ tutto qui. Nella scorsa stagione facendosi buttare fuori ai preliminari di Champions la squadra ha perso una grande occasione e la società ha pagato lo scotto di un mercato insufficiente. Il successivo fallimento di tutti gli obiettivi stagionali è stata solo una conseguenza logica di una programmazione sbagliata, dalla quale è dipeso anche l’abbandono dello stadio Olimpico da parte dei sostenitori biancocelesti. Per questo motivo quello appena iniziato è un campionato da dentro o fuori. Senza dimenticare la Coppa Italia. Spetta alla Lazio far tornare i tifosi a sognare, se hanno smesso di farlo la colpa non è certo stata la loro.

 

Domani giorno decisivo per Bastos

Contro la Juventus Bastos si è rivelato uno dei migliori della squadra, se non il migliore della partita. Tutti hanno in mente la rincorsa su mister 90 mln Gonzalo Higuain. I tifosi pensano e sperano di aver finalmente trovato un centrale all’altezza da affiancare de Vrij. Dopo la gara con la Juventus, tuttavia, il difensore aveva avvertito un problema muscolare, si parlava di un principio di lesione muscolare. Fortunatamente, il giocatore pare aver recuperato e dovrebbe esserci nella gara di domenica contro il Chievo. Domani alle 14:30 è atteso in Paideia per gli accertamenti, se dovessero dare esito positivo Bastos tornerà ad allenarsi col gruppo. Anche oggi, infatti, l’angolano svolgerà lavoro differenziato a scopo precauzionale. Domattina alle 11 è invece atteso in Paideia il terzino brasiliano Vinicius.

Alex Sandro torna a parlare della sfida contro la Lazio: “E’ stata una gara difficile”

Su Jtv il terzino della Juventus Alex Sandro è tornato a parlare della sfida contro i biancocelesti: “Contro la Lazio è stata una partite difficile. All’inizio le gare sono sempre complicate, ma abbiamo avuto la forza e la pazienza di ottenere questi due grandi risultati che alla fine si sommeranno e saranno un bene per la squadra”.

Liverani: “La Champions è un miraggio per la Lazio. Keita? Ha sbagliato ma è un patrimonio”

Fabio Liverani in diretta su Radio Incontro Olympia. “L’obiettivo stagionale della Lazio? Penso che la Champions sia lontana, a meno che non toppi qualcuno li davanti, ma questa Lazio può tranquillamente lottare per l’Europa League. La difesa doveva essere ritoccata ed è stato fatto. L’acquisto più importante è il recupero di De Vrij; Bastos mi è piaciuto tanto contro la Juventus e Wallace è un buon prospetto. Anche Lukaku è giovane ed interessante. Davanti si è perso Candreva, ma è inutile tenere chi non ha motivazioni. Immobile è un ottimo acquisto”.

Sul caso Keita. “Keita ha 21 anni. E’ giovane e a volte i giovani fanno errori di valutazione. Bisogna trovare un giusto compromesso perché è un patrimonio della Lazio. La società gli ha dato tanto in passato e lui sta ancora crescendo. Va aiutato e supportato, naturalmente se la società lo ritiene un giocatore importante. Ricucire col gruppo? Non so cosa sia successo, ma non credo che abbia fatto cose talmente gravi da non poter ricucire determinati rapporti. In passato ho visto di peggio”.

Gasperini non si sbottona: il dualismo Berisha-Sportiello? La competizione porta a migliorarsi…”

Non c’è pace per Marchetti, ma anche Berisha non se la passa bene. Ambiente nuovo problemi…vecchi. A quanto apre nemmeno l’aria di Bergamo rassicura l’estremo difensore albanese sul suo posto da titolare. Anche sotto la corte di Gasperini Berisha darà sudarsi il posto duellando con Sportiello (rimasto alla base nonostante fosse sul piede di partenza). Riguardo il nuovo dualismo (dopo le parole del ds Sartori) si è espresso anche lo stesso Giampiero Gasperini: “Chi sarà il portiere titolare? Sportiello è un ottimo giocatore – ha spiegato Gasperini ai microfoni di Mediaset Premium – l’arrivo di Berisha aiuterà anche lui ad avere la concentrazione giusta perché la competizione porta sempre a migliorarsi“.

PROBABILI FORMAZIONI di Israele-Italia. C’è anche una vecchia conoscenza della Lazio…

Ora si fa sul serio. Messa da parte la stonata notte di Bari i ragazzi di Ventura cominciano a fare sul serio. Questa sera comincia il cammino dell’Italia verso i Mondiali di Russia del 2018. Questa sera la nazionale azzurra sarà di scena ad Haifa contro l’Israele (ore 20.45), nella prima gara del girone G. SpagnaLichtenstein e AlbaniaMacedonia sono le altre partite del gruppo. È fondamentale partire bene e ottenere subito i tre punti, dato che si qualifica direttamente soltanto la prima classificata. Le otto migliori seconde invece si affronteranno negli spareggi, dai quali usciranno fuori i nomi delle altre quattroselezioni europee che parteciperanno ai prossimi campionati mondiali.
Curiosità: contro Parolo e Immobile (qualora dovesse scendere in campo) ci sarà una vecchia conoscenza biancoceleste Eyal Golosa. Il giocatore israeliano qualche anno fa è stato per pochi secondi un giocatori biancoceleste ma alla fine il suo percorso fu totalmente diverso e sparì per sempre dai radar (Leggi qui cosa è successo)

Ecco le probabili formazioni del match di questa sera:

Israele (4-5-1): Goresh; Ben Biton, Tzedek, Tibi, Davidzada; Atzili, Golasa, Nir Biton, Kayal, Ben Haim; Zahavi. A disp: Harush, Klaiman, Dasa, Gershon, Yeini, Natko, Einbinder, Saieff, Kahat, Mugrabi, Dabour, Hemed. All. Levy

Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Parolo, Verratti, Bonaventura, Antonelli; Eder, Pellè. A disp. Marchetti, Donnarumma, Astori, Ogbonna, Rugani, Bernardeschi, Florenzi De Sciglio, Montolivo Immobile, Gabbiadini, Cavoletti. All. Ventura

Indisponibili: De Rossi (infortunio, squalifica), Belotti (infortunio)
Arbitro: Sergei Karasev (Rus)

LAZIO DONNE – Materazzi si presenta: “Mi aspetto una crescita a partire dalle giovanili”. E sugli obiettivi in campionato…

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Nuova avventura per Beppe Materazzi, che in questa stagione allenerà la Lazio femminile che milita in serie C. Ritorno in sella per l’ex tecnico biancoceleste, la cui ultima esperienza in panchina risale al 2010, in Romania con il Brasov.

Sono curioso di vedere un altro mondo, – racconta Materazzi ai microfoni di ‘Tuttomercatoweb.com’ – credo che si possa far bene. Ho accettato in primis perché avrò la possibilità di restare a casa, considerato che vivo a Roma. Ma il motivo principale è che voglio scoprire una nuova realtà. E mi è tornata la voglia di allenare“. Sugli obiettivi per la stagione: “Mi aspetto di vedere una crescita del settore, in particolare delle giovani calciatrici che saranno poi portate in prima squadra. Lavoreremo infatti anche sul settore giovanile“. Poi su dove potrà arrivare la squadra in campionato: “Non conosco ancora bene la squadra, per cui adesso mi riuniró con tutti i tecnici. Vedremo strada facendo: all’inizio tutti vogliono vincere. Proveremo ad effettuare il salto di categoria già quest’anno“.

TEMPI BELLI – L’affaire Marchetti

Occhi sgranati, zazzera bionda spettinata, espressione costantemente basita. Se si pensa all’imperturbabilità di totem come Zoff e Shilton nel ruolo, non è sicuramente Federico Marchetti il simbolo del buon portiere.

Eppure col numero uno di Bassano del Grappa nel abbiamo passate tante, alcune anche molto felici. A partire dal 26 maggio, concentrando uno sforzo di assoluta volontà, ricacciando oltre la linea quella palla che, dopo aver scheggiato la traversa, avrebbe cancellato il gol di Lulic ora consegnato alla città, alla storia. Guarda tu a volte il destino: di quella squadra, assieme al bosniaco e a Radu, non è rimasto molto: eppure come tutti coloro che hanno portato qualcosa di tangibile alla bacheca della Lazio, anche Marchetti sembra risentire di una sorte di maledizione.

La simpatia non difetta al ragazzo, proprio in virtù delle sue stranezze: una sorta di cartone animato che sa prendersi le sue rivincite quando nessuno crede più in lui, ma anche capace di cadute sistematiche che neanche Paperino,  come quando in Nazionale ha sempre pagato errori estemporanei ma fatali, o una condizione pessima di una squadra che pure si presentava all’appuntamento coi galloni di Campione del Mondo in carica.

Eh sì, perché la zazzera bionda di Marchetti, improbabile quanto volete, è stata titolare in un Mondiale esattamente come le acconciature ministeriali di Zoff e Albertosi, come lo sguardo magnetico di Zenga o l’ineguagliabile carisma di Buffon. Ma lo è stata nel peggiore rassegna iridata degli ultimi 50 anni, considerando che nel 1974 e nel 2014 l’Italia aveva almeno vinto una partita. Questione di tempismo, come quello che dopo il 26 maggio lo ha visto preda di un anno di “febbri” e strani malesseri che gli avevano quasi fatto subire il sorpasso da Berisha. Le papere madornali contro il Ludogorets e il Parma fecero calare anticipatamente il sipario su una stagione poi risorta dalle ceneri come tutta quella della banda Pioli.

Già, Berisha: forse l'”affaire Marchetti” è tutto qua, su promesse mai davvero mantenute e una società che a furia di rinnegare il suo numero uno designato, forse ha fatto vacillare le certezze che tenevano fermi sul pallone quegli occhi sgranati. Solo Simone Inzaghi, da molti già additato come poco autorevole, ha avuto in realtà il coraggio di dire con fermezza che Marchetti e nessun altro è il titolare della porta laziale. E come non era successo ai Mondiali del 2010 e nell’eliminazione europea contro i bulgari, a Bergamo la squadra ha preso per mano Marchetti cancellando gli incubi degli errori individuali. Speriamo che la fiducia del tecnico basti: tramare alle spalle del calciatore che ricopre il ruolo più delicato nel gioco del calcio non è mai una buona idea e farebbe sgranare gli occhi anche a noi.

Fabio Belli

Lazio, ecco quale sarà il primo colpo per il mercato di gennaio

Conclusa da qualche giorno la sessione estiva, in casa Lazio si pensa già a quello che sarà il mercato di gennaio. Tra le questioni cui Lotito Tare dovranno dare assoluta priorità è quella relativa al portiere, che resta a tutt’oggi un vero e proprio rebus.

L’attuale titolare Marchetti poteva infatti essere ceduto, almeno questa era la linea della società all’inizio dell’estate. Poi è intervenuto Inzaghi, che ne ha preteso la conferma come numero 1, e a quel punto è stato Berisha, stanco di fare il secondo (nonostante le promesse dei vertici…), a dire addio, lasciando alle spalle dell’estremo difensore veneto Strakosha e Vargic, probabilmente in questo ordine. La Lazio tuttavia non sarebbe affatto convinta di questa scelta e, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, avrebbe già programmato un nuovo innesto da inserire nel corso del mercato invernale. Tra i nomi papabili ci sarebbero quelli di Sportiello e di Perin: l’idea è infatti quella di dotare la rosa del prossimo anno di un portiere giovane, ma che sia in grado di fornire un buon rendimento. Quello che, intanto, Marchetti dovrà garantire nei prossimi mesi, per non rischiare di perdere quello che Inzaghi gli ha consegnato.

FORMELLO – Tornano i primi nazionali. Tour de force per Biglia

La squadra riprenderà ad allenarsi domani pomeriggio (ore 18). Inzaghi ritroverà anche i primi nazionali (tra cui Keita che ha risolto “miracolosamente” il problema al ginocchio). L’ultimo ad arrivare sarà l’argentino Biglia, impegnato mercoledì notte contro il Venezuela: il Principito avrà soltanto 48 ore di tempo per preparare la trasferta di Verona. Il tecnico di Piacenza recupererà Bastos, fermo ai box da una settimana per un affaticamento muscolare. Da verificare pure le condizioni di Radu mentre al Bentegodi dovrebbe scendere in campo dal primo minuto Luis Alberto che sta dando subito un’impressione positiva a compagni e staff per la voglia e grinta che sta mettendo negli allenamenti (vedi anche la partita amichevole contro il Montemario dove lo spagnolo si è reso protagonista con 2 gol e 2 traverse).

Lazio-Keita, prove di disgelo. Obiettivo: riconquistare compagni e mister

Voleva andare via a tutti i costi Keita Balde Diao ma alla fine è rimasto per mancanza di offerte soddisfacenti. Con il mercato chiuso non c’è più molta scelta e il talento senegalese ha un bivio: o resta fuori rosa fino alla scadenza del contratto oppure accetta il rinnovo e cerca di mettersi in mostra per rendersi più appetibile verso potenziali nuovi acquirenti. Secondo La Gazzetta dello SportKeita sembra intenzionato a seguire la seconda ipotesi, ma per farlo occorre prima fare un bagno di umiltà e cercare di ricucire lo strappo con compagni e staff. Domani, l’ex blaugrana è atteso a Roma, per cercare  di riconquistare la fiducia di tutti. Intanto la dirigenza studia il rinnovo da proporgli. La Lazio pensa a un ingaggio più elevato e a una clausola rescissoria, minimo di 25 milioni. Ma  non è escluso che il club gli proponga un accordo quinquennale.

Da Verona…a Verona. Ecco de Vrij un anno dopo

Per Stefan de Vrij è di nuovo il momento di prendersi la Lazio. Un anno fa – scrive Il Tempo – l’infortunio dopo una sfida persa contro il Chievo. Oggi invece, Verona ci sarà la terza partita di seguito, finalmente! Il “centrale dominante” è tornato e gli effetti si sentono: Hoedt è più sicuro di sé; Bastos si è inserito subito…insomma quando hai un campione accanto è impossibile non godere dei suoi effetti benefici.

Stefan, domenica tornerà al Bentegodi di Verona dove circa un anno fa nella gara sempre contro il Chievo il suo ginocchio cominciò a cedere. Era il 30 agosto, la Lazio rimediò una sconfitta orribile per 4-0 (la prima di tante grandi delusioni che si sarebbero poi susseguite nel corso della stagione). Ciò che fece ancora più rabbia non fu tanto l’acciacco rimediato durante il match…ma il fatto che i medici dell’Olanda, sminuendo la situazione, decisero di convocarlo comunque e nonostante rimediò un altro infortunio durante la partita della Nazionale olandese contro contro l’Islanda gli stessi medici olandesi fecero la scelta folle di farlo recuperare per forza per la partita del 6 Settembre ad Istanbul firmando così la sua condanna. Il ginocchio fece crackI medici della Lazio cercarono di fare di tutto  per evitare l’operazione che avrebbe sancito l’abbandono dei campi per molto tempo. Ma…purtroppo non c’era altra scelta: de Vrij andava operato. E fu così che l’intera annata biancoceleste andò a finire nel cestino con la società totalmente incapace a trovare un degno sostituto. Ora è tornato…e si vede. Ha svolto regolarmente tutto il ritiro di Auronzo di Cadore e ha giocato due partite da titolare in sei giorni contro Atalanta e Juve. Ora il Chievo per mandarsi tutto alle spalle un anno dopo. Verona potrebbe certificare la sua definitiva rinascita dopo essersi buttato alle spalle il periodo peggiore della sua giovane carriera. Il ginocchio regge, le cure hanno dato buoni frutti sulla cartilagine, d’accordo col suo ct ha deciso di rinviare il rientro con l’Olanda proprio per non sovraccaricare troppo la zona infortunata.

La Lazio punta moltissimo su di lui tanto che Lotito, è pronto a rinnovargli il contratto con un leggero adeguamento. Scade tra due anni ma è necessario allungare il rapporto per non farsi trovare impreparati come è successo in altre situazioni. Stipendio da 1.8 milioni all’anno e rinnovo almeno fino al 2020. Lui è pronto a legarsi ai colori biancocelesti: riparte da Verona la corsa per riportare la Lazio in Europa dove lui l’aveva lasciata tredici mesi fa.

SOCIETA’ – In arrivo il Bonus Cultura riservato ai diciottenni

#bonus cultura: si chiama così, il contributo di 500 euro, elargito dal Governo ai giovani nati nel 1998. La cifra messa a disposizione dei 18enni, è da spendere per libri (non solo scolastici), per visitare aree archeologiche e musei, andare a teatro o al cinema, seguire concerti, fiere, mostre e tanto altro ancora, compresi acquisti online; il contributo verrà versato per incentivare il desiderio di arricchire la propria cultura.

Una misura che arriverà il 15 settembre in via ufficiale e che sarà fruibile attraverso una applicazione, la #18app, prevista dal Governo nell’ultima legge di Stabilità. I destinatari della somma (circa 290 milioni di euro) dovevano essere solo i ragazzi e le ragazze italiane ma successivamente il bonus è stato esteso anche agli extracomunitari residenti in Italia e in possesso di un permesso di soggiorno regolare.

I giovani che usufruiranno del bonus Cultura saranno in tutto 574.593, cioè tutti quelli che entro il 31 dicembre 2016 compiranno 18 anni: i 500 euro saranno spendibili per tutto l’anno in cui sono passati alla maggiore età, quindi entro il mese di dicembre del 2017. Per avere il cosiddetto Spid (un sistema pubblico di identificazione digitale dello stato) ragazzi e ragazze dovranno registrarsi in uno qualsiasi degli identity provider – Aruba, Infocer, Tim, Poste e Sielte – attraverso cui riceveranno le credenziali che gli permetterà di accedere non solo ai servizi online dell’Amministrazione Pubblica ma anche ad altri utili servizi privati.

Il secondo passaggio prevede di effettuare il download su pc, tablet e smartphone, dall’applicazione 18app, attraverso il sito a esso dedicato oppure da Google Play e Apple Store. L’utente potrà così entrare nel sistema, inserire i dati richiesti e, in pochi minuti, avrà a sua disposizione i 500 euro, attivi dal giorno in cui compie il 18esimo anno. Presente sulla piattaforma anche l’elenco di biblioteche, cinema, esercizi commerciali, negozi, teatri, ecc., in cui i ragazzi potranno scegliere ciò che gli interessa; lo shopping si potrà fare sia recandosi sul posto, mostrando il bar code o il gr code al negoziante, come conferma dell’acquisto o tramite lo smartphone in forma digitale.

Ventura: “La sconfitta contro la Francia non mi preoccupa. Basta paragoni col passato”

Dopo la brutta sconfitta in amichevole contro la Francia, l’Italia di Ventura si appresta a giocare la sua prima partita ufficiale contro l’Israele, gara valida per le qualificazioni a Russia 2018. Queste le parole del ct della Nazionale in conferenza stampa: Non sono preoccupato dalla sconfitta con la Francia: quella era un’amichevole di lusso, questa contro Israele è una partita in cui conta il risultato più che la bellezza. E ovviamente spero sia diverso da quello di Bari. Conosco poco Israele: ha cambiato c.t. da poco, conosco alcuni giocatori che sono di qualità e qui ci fermiamo. Conta la squadra, come nell’Italia, è una verifica da fare sul campo. Difficile? Tutto è difficile nella vita”.

Ventura è stufo dei continui paragoni con il suo predecessore Conte: “Sono stato io a fare paragoni con l’Italia degli Europei, ma da ora voglio chiarire una cosa: basta fare paragoni col passato, oggi inizia una nuova strada, ci sono uomini diversi. La velocità è frutto del lavoro, e noi abbiamo avuto tre giorni…”. Riguardo alla sfida contro Israele, il c.t. non è invece agitato: “Dubbi alla vigilia? Le idee sono più o meno sono chiare, bisogna solo vedere quali sono le soluzioni migliori. Io, in ogni caso, mi aspetto un passo avanti”.

Buffon si schiera con Ventura: “E’ il migliore. E’ arrivato nel momento giusto”

Con la prima sconfitta della Nazionale in amichevole contro la Francia sono arrivate anche le prime critiche nei confronti del neo ct Ventura ritenuto non all’altezza del suo predecessore Antonio Conte. In soccorso al tecnico azzurro è intervenuto in conferenza stampa capitan Buffon: Ventura è il migliore – ha sottolineato il numero 1 bianconero -.Penso sia un allenatore che è arrivato nel posto giusto al momento giusto, vedendo gli ultimi 6-8 anni della Nazionale. Non devo dire io chi è Ventura, parla da sola la sua storia così come l’impronta che ha sempre dato alle sue squadre. Anche a questa Italia: non c’è nulla di improvvisato, è bello lavorare con allenatori che ti spiegano e che sanno cosa fanno”.

LEGGI LE PAROLE DEL CT VENTURA ALLA VIGILIA DI ISRAELE ITALIA

Lulic vuole il mondiale: “Sarà importante iniziare bene le qualificazioni”

Dopo aver visto gli Europei in televisione, Senad Lulic è carico per le qualificazioni ai mondiali della sua Bosnia come dimostrano le sue parole: “La cosa più importante sarà iniziare bene queste qualificazione. Impegnarsi e lavorare duro deve essere normale quando si indossa la maglia del proprio paese – riportano i media bosniaci -. Il clima nel ritiro è buono, stiamo preparando la sfida di martedì nel migliore dei modi. E’ vero che nel calcio non ci sono mai avversari difficili, ma credo che contro l’Estonia possiamo vincere”.

Veron, che ritorno: gol e vittoria contro il San Lorenzo

AGGIORNAMENTO ore 12.45 – Ritorno in campo in grande per Juan Sebastian Veron: la ‘Brujita’ si è presentata ai tifosi dell’Estrella de Berisso nella duplice veste di presidente-giocatore, segnando all’81’ il gol che è valso alla formazione argentina la vittoria nel match contro il San Lorenzo de Villa Castells. Una rete che gli è valsa la standing ovation del pubblico, che ha sfidato anche la pioggia per vederlo in azione.

Ennesimo ritorno in campo per Juan Sebastian Veron. La Brujita, indimenticato campione biancoceleste degli anni d’oro cragnottiani, a quarantuno anni suonati torna a indossare ancora una volta gli scarpini.

L’ex laziale scenderà in campo contro il San Lorenzo de Villa Castells. Gara prevista alle 15:30 (ora locale) ma, come riporta eldia.com, in realtà in programma sabato scorso e rinviata a causa delle cattive condizioni climatiche. Ottimo pretesto per rinviare la sfida di una settimana e favorire in questo modo la presenza di Veron, precedentemente impegnato con questioni dirigenziali relative all’Estudiantes di cui è presidente.

MotoGP – Vittoria a sorpresa nel Gp di Silverstone

Mondiale imprevedibile, almeno per i traguardi di tappa, ma monotono per la vittoria finale con Marquez che continua la marcia. In Gran Bretagna lo spagnolo lotta senza risparmiarsi regalando spettacolo e cedendo al termine della gara solo tre punti a Rossi. Prima vittoria in categoria per Maverick Vinales su Suzuki, secondo Crutchlow e terzo a completare il podio il già citato “dottore”.

Alle spalle della cavalcata solitaria di Vinales la gara per le restanti posizioni del podio è stata combattuta. Rossi non si risparmia e si rende protagonista di un duello mozzafiato con Marquez; in palio tra i due il podio. Dopo repliche e sorpassi, Valentino conquista il terzo posto finale mentre il rivale finisce quarto. Pedrosa termina quinto, Dovizioso sesto. Da evidenziare la gara di Crutchlow: secondo dopo appena due settimane dal trionfo di Brno.

FORMULA 1 – Gp di Monza: vince ancora Rosberg, Ferrari sul podio

Tra la tristezza generale dei tanti tifosi accorsi si è corso oggi il Gran Premio di Monza di Formula 1. Poco prima della partenza sull’autodromo è calato il silenzio per dedicare un minuto di raccoglimento alle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. Di fronte ai tifosi raccolti in silenzio, meccanici, manager, piloti, tutti allineati in pista alle spalle del patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, quello dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, e quello della Ferrari, Sergio Marchionne. Il minuto di silenzio si è concluso con il volo delle Frecce Tricolori, al termine del quale è scattato l’applauso del pubblico.

Al termine della gara a trionfare è stato Nico Rosberg, giunto al traguardo davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton. Podio per la Ferrari grazie al terzo posto di Sebastian Vettel. Quarto l’altro ferrarista Kimi Raikkonen.

Direttamente dal podio il ferrarista Sebastian Vettel ha ringraziato tutti i tifosi che lo acclamavano. Intervistato in inglese dallo speaker della corsa Vettel ha risposto in italiano: “Grazie, siete i migliori tifosi del mondo. Noi siamo la Ferrari“.

Ai microfoni di Sky è invece intervenuto il presidente della rossa Sergio Marchionne: “Se sono soddisfatto? Se la risposta è secca dico no, ma se penso da dove siamo partiti, dico sì. Il team era pronto a vincere qui, ma la Mercedes ha fatto una gara quasi impeccabile. Abbiamo dato il massimo. Il team c’è, abbiamo tutto, l’unico divario ora è aerodinamico. Ma se penso a come stavo a inizio stagione, ora mi sento meglio. Ora dobbiamo finire bene la stagione”.

SLIDING DOORS – Bastos era vicinissimo al Genk

In attesa di vedere all’opera i nuovi acquisti biancocelesti, finora i tifosi hanno potuto assistere alle prestazioni di Lukaku e Bastos. Soprattutto quest’ultimo contro la Juventus ha sciorinato un’ottima prestazione, facendo ricredere anche i più scettici. Certo, è presto per giudicare il giocatore, sia in senso positivo che negativo, però se il buongiorno si vede dal mattino… Intanto spuntano le dichiarazioni del ds del Genk Dimitri De Condé, riportate da voetbalnieuws.be, che rivela: Siamo stati molto vicini a Bastos, ma poi abbiamo saputo che era stato venduto alla Lazio per 6,5 milioni”.