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Sebastiani: “Rispettiamo la Lazio ma non abbiamo paura. Lotito? Personaggio che fa bene al calcio”

Si sta avvicinando la seconda sfida proibitiva per il Pescara dell’ex Massimo Oddo. Dopo la sconfitta contro l’Inter di De Boer, pur giocando un ottimo calcio, i delfini dovranno vedersela con i ragazzi di Inzaghi, vogliosi più che mai a far tacere i pessimisti. Per parlare della sfida di sabato pomeriggio (ore 18) allo Stadio Olimpico è intervenuto patron Sebastiani che si è dimostrato più che soddisfatto del rendimento dei suoi: “Abbiamo fatto tre grandi partite e mi auguro che si possa giocare così anche la quarta. Io ho la certezza di avere diversi giocatori che faranno parlare di loro. Caprari ha fatto delle giocate da campione contro l’inter, se avesse avuto la maglia neroblu e non la biancoazzurra se ne sarebbe parlato per giorni. Questo stimolo va mantenuto per tutti il campionato, dobbiamo metterci sempre il 150%. Sabato verranno a Roma circa 2000 tifosi. Dispiace per la frattura tra le tifoserie, mi auguro che non accada nulla di particolare, perché si tratta di una partita di calcio“.

ODDO –Ho sbagliato poche volte sugli allenatori. Di Francesco l’ho inventato io, con Oddo è stato uguale. Sono entrambi persone serie e preparate.

LAPADULA Noi siamo una piccola società, Lapadula aveva una serie di richieste, ha deciso dove andare. Al suo posto avrei fatto un’altra scelta dal punto di vista tecnico, ma sono convinto che si prenderà un posto nel Milan e dimostrerà le sue qualità“.

LA SFIDA DI SABATO –Non firmo nulla, le partite vanno giocate, sempre. Noi abbiamo grande rispetto per la Lazio, che è una delle squadre più forti del campionato, ma nessuna paura. Ce la giocheremo senza barricate. Mi auguro sia una partita ricca di spettacolo. Lotito? Il presidente mi chiese solo Lapadula, nessun altro giocatore. Con lui avevo un rapporto già da prima che io entrassi in questo mondo. Ritengo sia uno dei personaggi che al calcio facciano bene, lavora molto, anche se a volte ha uscite particolari”.

Poli: “Candreva non aveva la personalità da capitano. I giocatori aiutino Inzaghi”

Fabio Poli ha un posto garantito nell’Olimpo degli eroi biancazzurri, dopo il gol realizzato il 5 luglio del 1987 al Campobasso che ha garantito la salvezza dalla Serie C e la sopravvivenza stessa alla Lazio. Sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “Laziali on Air“, l’ex centrocampista ha parlato delle sue prime impressioni sulla squadra di Simone Inzaghi in questa stagione, e non solo.

Nella giornata di ieri hanno fatto discutere le dichiarazioni di Antonio Candreva, soprattutto relativamente al fatto che la mancata assegnazione della fascia di capitano aveva effettivamente influito sul suo rendimento: “Se ne parlava tanto l’anno scorso di questa situazione. Sicuramente Candreva ci teneva ma un giocatore deve sempre comprendere le scelte della società. Difficile pensare che per una cosa così stupida possa rovinarsi un rapporto: lui ha dimostrato di voler andarsene, forse anche per avere maggiori possibilità di vincere qualcosa.
In passato anche figure più carismatiche non si sono mai lasciate andare a esternazioni del genere: “Se davvero le cose fossero andate così si tratterebbe di una dimostrazione di grande egoismo personale. Candreva è sicuramente un grande giocatore ma con questo comportamento ha dimostrato di non essere all’altezza per fare il capitano di una squadra così importante come la Lazio.
Che Lazio ha visto Poli in queste prime tre giornate?Francamente credevo peggio, invece ho visto una squadra vogliosa e motivata per costruire qualcosa di importante, capace di giocare anche un buon calcio almeno a tratti, considerando comunque che le qualità all’interno della rosa non mancano, questo va ricordato. Ora sarà importante recuperare al meglio, anche mentalmente, Keita, e poi ci sono giocatori come Biglia e De Vrij che sono una garanzia.
Da ex attaccante, Immobile può soffrire la mancanza di un’alternativa al suo ruolo in rosa?Sostituire Klose credo che sia impossibile, parliamo da questo presupposto. Matri non mi ha mai fatto impazzire, ma certo rispetto a chi è partito ora la Lazio ha meno alternative in attacco. Con Immobile il calcio della Lazio deve cambiare, si tratta di un giocatore che ha caratteristiche diverse rispetto ai suoi predecessori alla Lazio.
Simone Inzaghi è pronto per allenare una squadra come la Lazio?L’esperienza con la Primavera conta ma in Serie A il gioco si fa più duro e credo che abbia bisogno come tutti i tecnici che si affacciano al grande calcio di fare un po’ di esperienza. Sarà fondamentale il ruolo dei calciatori che dovranno aiutarlo a consolidarsi come tecnico di massima serie. Ora ha una grande chance tra le mani, tutti farebbero i salti mortali per allenare subito tra i professionisti in Serie A. Un grande club come la Lazio, poi…
Contro il Chievo però sul piano del gioco la Lazio è parsa fare un passo indietro. Che tipo di partita sarà ora Lazio-Pescara?La Lazio deve mantenere la sua identità, col modulo più congeniale ai giocatori che ha. Il Pescara crea tante occasioni e ha un allenatore che sa far giocar bene la squadra, bisognerà prendere le giuste contromisure.
Felipe Anderson sta diventando un caso: lo rivedremo mai ai livelli di quei quattro-cinque mesi in cui impressionò tutto il mondo del calcio?Nel calcio frenetico di oggi un giocatore come Anderson può vivere un momento di buio totale dopo una fase come quella che ha vissuto due anni fa. Io credo però che le sue qualità siano reali, e comunque i problemi della Lazio non dipendano certo direttamente da lui.
Su Biglia: “Lo ritengo un grandissimo giocatore, d’altronde essendo titolare inamovibile nella Nazionale argentina non può che essere un calciatore di grande qualità. Di sicuro vorrei vederlo più determinante sui passaggi, più nel cuore del gioco e capace di determinare con le sue iniziative l’esito delle partite, perché ha qualità e personalità per farlo.
Bastos e De Vrij sembrano essere una coppia centrale molto ben assortita: “L’angolano è una sorpresa davvero piacevole. Ho visto bene la sua partita contro la Juventus ed ha dimostrato una grande qualità. Giocare al fianco di De Vrij non può che fargli bene perché chiunque gioca al fianco dell’olandese riesce a trarre grande giovamento. Serviranno conferme ma al momento la coppia centrale potrebbe rappresentare una sicurezza per la Lazio.
Un’ultima considerazione sul quadro generale della Serie A: “Partendo dal mio Bologna, credo sia una squadra molto giovane e che ha bisogno di tempo, ma che ha qualità importanti. Il presidente Saputo ha il merito di salvare questa società e di averla resa di nuovo solida. Per il resto la Juventus mi sembra fuori categoria così come pensano tutti, Napoli, Lazio, Inter, Fiorentina e Roma lotteranno per le altre posizioni, nel Milan vedo un grande momento di confusione.
Il Sassuolo può essere ancora la rivelazione?Bisogna alzarsi in piedi per l’organizzazione dimostrata da questa società: è composta da personaggi che sanno fare calcio, senza grandissimi mezzi economici ma attraverso la programmazione e puntando su gente mossa da grandi motivazioni sta facendo cose che possono rappresentare un vero esempio nel calcio italiano.

Crecco alla conquista di Avellino: “Dalla Lazio per crescere, mi manda Tesser”

Luca Crecco, talento della Lazio Primavera in prestito all’Avellino in Serie B, ha parlato in conferenza stampa di questa sua nuova avventura in Irpinia: “Tesser è uno dei mister più preparati che ho avuto (alla Ternana nel 2014-15) mi sono trovato benissimo con lui, sapevo che l’Avellino mi voleva, e come dicevo ho parlato con lui e mi ha consigliato subito di accettare. Conoscevo Gavazzi e Paghera, il gruppo è fantastico, i ragazzi mi hanno aiutato subito a integrarmi. Anche Frattali mi ha aiutato. La gara contro il Trapani? Sono soddisfatto della scelta del mister che mi ha mandato in campo dal primo minuto, dopo poche settimane che sono qui.” 

Come è andato il trasferimento dalla Lazio all’Avellino? La posizione di laterale di centrocampo è la tua idonea?Sono andato al Trapani questa estate perché mi aveva cercato Cosmi direttamente, voleva un giocatore giovane in quel ruolo. Ma sapevo anche che l’Avellino mi cercava da tre anni, in coppa Italia con il Trapani non sono stato utilizzato e quando si è palesata la possibilità di venire ad Avellino ho accettato subito perché è una grande piazza. Sul ruolo, ho sempre fatto la mezz’ala sinistra ma penso di poter rendere al meglio da quinto di sinistro. Comunque posso fare entrambi i ruoli“.

Ora una serie di partita difficilissime.Andremo a Verona che viene da un pareggio e una sconfitta, saranno avvelenati e vorranno la vittoria, ma anche noi abbiamo bisogno di punti e andremo lì a fare la nostra partita. Poi ci sarà il Cittadella che è in forma, ma noi siamo una bella squadra. Penso che siamo forti e possiamo fare bene“.

Calcio e cucina: le passioni di Ciro Immobile

Ciro Immobile, il nuovo attaccante biancoceleste arrivato a Roma nell’ultima finestra di mercato con l’intento di far dimenticare Miroslav Klose, oltre a quella del calcio ha anche un’altra passione: la cucina.

E ieri, tramite un video postato sul proprio profilo Facebook, ha annunciato l’apertura di un ristorante che il calciatore ha avviato assieme al suo socio e amico Nicola Lentini: “Come tutti i calciatori sono legato tanto anche alla cucina, mi piace tanto. E insieme a Nicola, che ho conosciuto ai tempi del Torino, abbiamo deciso di aprire questo bel ristorante”. Lentini dal canto suo ha dichiarato: “Ho avuto sempre la passione per la cucina e la ristorazione. A Torino ho avuto la fortuna e il piacere di servire Ciro, siamo prima diventati amici e poi soci. Oggi inauguriamo insieme il primo ristorante in via Tivoli a Milano. Abbiamo tanta voglia di lavorare, siamo persone umili e ci siamo subito trovati in sintonia”.

Milan-Lazio, parte oggi la vendita dei biglietti per il settore ospiti

La S.S. Lazio comunica che, da oggi mercoledi 14 settembre, saranno messi in vendita i tagliandi per la gara di campionato Milan – Lazio.
Questi i dettagli della vendita:
 – Gara: Milan – Lazio
 – Martedi 20 settembre ore 20:45
– Stadio San Siro di Milano
 –  Prezzo del settore Ospiti (3° anello verde):
    – € 15,00

 

–  Presso i punti vendita della Ticketone distribuiti sul territorio nazionale.
–   Online.
PER IL SETTORE OSPITI E’ OBBLIGATORIA LA TESSERA DEL TIFOSO (Fidelity Card) PER TUTTI, E NON
SARANNO ACCETTATE RICEVUTE CARTACEE DELLA TESSERA.
La vendita del settore Ospiti terminerà alle ore 19:00 di lunedi 19 settembre.

Retroscena Guidolin: “Fui vicino alla Lazio di Cragnotti, poi arrivò Eriksson. Anche di recente sono stato vicino alla Lazio ma…”

Se pensavate di sapere tutto sul magico periodo Cragnottiano vi sbagliate di grosso. Passa il tempo ma i retroscena non smettono mai di emergere. A svelare uno nuovo è l’attuale allenatore dello Swansea intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia nella trasmissione diario di bordo campo. In passato sono stato molto vicino alla Lazio, tanto tempo fa venne Cragnotti con il suo aereo privato a casa mia a Castel Sardo. Sembrava tutto fatto, poi arrivò Eriksson. Poi c’è stata un’altra occasione dove sono stato vicino alla Lazio con contatti frequenti ma di questa seconda volta ne riparleremo più avanti perché è passato molto meno tempo, tra qualche anno vi racconterò”.

Dopo questa breve parentesi di Lazio l’ex tecnico dell’Udinese, racconta l’emozione di aver fermato con il suo Swansea il Chelsea di Conte pareggiando 2 a 2: “Domenica il Chelsea ha fatto un’ottima gara domenica, non meritava di perdere, forse neanche di pareggiare. Noi abbiamo guadagnato il pareggio con tanto sacrificio. Per noi è un risultato che dà morale, contro una squadra fortissima che si giocherà il titolo. E’ un risultato che ci rende molto orgogliosi, per quello che abbiamo fatto per arrivarci, per come abbiamo affrontato il match. Questo risultato è un’iniezione di fiducia. Siamo stati bravi a soffrire nel primo tempo, poi siamo saliti nella ripresa recuperando il risultato, poi il Chelsea spingeva hanno tanta qualità era prevedibile che riuscissero a pareggiare. Siamo stati in vantaggio fino a 8 minuti dalla fine poi è arrivato il goal. Giusto e meritato. In Premier League era un’avventura che avrei voluto vivere molto prima, però sono contento e gratificato di come sta andando. Abbiamo fatto benissimo lo scorso anno. Adesso siamo ripartiti, sono molto contento che ci siano molti colleghi italiani, 4 italiani su 20 nel campionato dove sono arrivati quest’anno i migliori tecnici al mondo è un grande orgoglio. Guardiola è riuscito anche qui a dare la sua impronta di calcio in pochissimo tempo, è veramente bravo, complimenti. Anche Klopp è un grande allenatore, è chiaro che con i giocatori forti è più semplice ma sono grandi allenatori. Questo è il campionato più importante del mondo, le pressioni sono notevoli. Girano molti soldi e rimanere il Premier o centrare una qualificazione è importante per tutti, e le pressioni sono molto alte, sotto questo punto di vista potremmo dire che tutto il mondo è paese. Anche la moda tutta italiana di esonerare velocemente gli allenatori sta prendendo piede e ormai ci si è uniformati anche qui. Però il lavoro settimanale, quotidiano è molto più tranquillo, nessun condizionamento dei media. Poi gli stadi sono sempre tutti pieni, le strutture sono più belli e confortevoli. E il clima è diverso, c’è più rispetto degli avversari

Caso Candreva, continua lo scambio di accuse: ecco la replica di Diaconale

“Negli ultimi mesi invece mi avevano detto che mi avrebbero ceduto e avevo capito che qualcosa era cambiato. Io volevo diventare una bandiera, ma ci sono delle cose che non mi sono scese giù e quindi ho deciso di cambiare aria”. Questo è un piccolo ma significativo stralcio della lunga intervista rilasciata da Antonio Candreva ai microfoni di Radiosei. Inutile dire che tali dichiarazioni hanno diviso l’opinione pubblica tra chi continua ad accusarlo di tradimento e chi, una volta saputa questa “sua” verità, è tornato dalla sua parte. Sull’argomento, la S.S. Lazio ha voluto ribadire la propria versione, attraverso le parole del responsabile della comunicazione Arturo Diaconale:

“La decisione dell’allenatore dello scorso anno è stata diversa – si evince della pagine de Il Corriere dello Sport –. E’ storia che Candreva, da dicembre in poi, abbia chiesto con insistenza di essere ceduto e diciamo pure che la sua insistenza e il suo disagio, anche per la mancata soddisfazione delle proprie richieste, si sono prodotti in complicazioni all’interno dello spogliatoio, ha creato un clima non disteso”. E sulla richiesta di cessione, Diaconale specifica: “E’ stato accontentato per la destinazione, ha insistito per andare all’Inter, poteva essere venduto ad altre squadre come il Napoli”.

Dainelli torna su Chievo-Lazio: “Conoscevamo la loro forza, siamo stati bravi ad arginarli sfiorando anche la vittoria”

Il giocatore del Chievo Verona, Dario Dainelli, intervenendo ai microfoni di “Casa Chievo” è tornato a parlare dell’incontro di domenica scorsa con la Lazio. Contento per la prestazione della sua squadra ma anche rammaricato per non essere riusciti a portare a casa la posta piena il giocatore clivense ha dichiarato:

“Contro la Lazio siamo stati bravi a rimanere attenti e concentrati. Conoscevamo la forza degli attaccanti biancocelesti ma siamo stati bravi a limitarli. Non è stato solo un lavoro del reparto difensivo ma sono stati bravi nel loro operato anche i compagni degli altri reparti che ci hanno aiutato nel compito di contenerli. Gamberini ha realizzato una gran rete e poteva farne anche un’altra. Sulle palle da fermo stiamo lavorando bene e stiamo raccogliendo i frutti di tanto lavoro. Domenica grazie all’applicazione che dedichiamo durante la settimana negli allenamenti a queste situazioni abbiamo anche sfiorato la vittoria”.

Fiore: “Inzaghi sta lavorando bene, ma la Lazio resta da 5-6 posto…”

Continua la girandola di opinioni sulle prestazioni dei ragazzi di Inzaghi dopo questo mini ciclo di 3 partite. Inutile dire che purtroppo i commenti positivi per questa Lazio ancora in rodaggio non fioccano. Tra i commenti preoccupati spicca anche quello dell’ex centrocampista di Lazio e Nazionale Stefano Fiore che ai microfoni di TuttoMercatWeb Radio, l’ ha affrontato diversi temi legati ai biancocelesti:

Il bilancio di questo mini ciclo di tre gare: “Direi che questa Lazio è in linea con le aspettative, non mi ha sorpreso nel bene ma nemmeno nel male. Ha battuto l’Atalanta, contro la Juve ha perso ed era preventivabile ma offrendo una discreta prestazione. Contro il Chievo, la Lazio non mi è piaciuta ma la squadra clivense generalmente fa giocare male il proprio avversario. Secondo me la compagine di Inzaghi è in linea con quello che deve essere il proprio campionato“.

L’attacco biancoceleste: “Immobile è tra i migliori in Italia, Simone Inzaghi deve essere bravo a trovare delle varianti tattiche ma soprattutto di movimento dei tre attaccanti. Immobile non è una punta d’area di rigore, ma è bravo anche fuori e a spaziare. Di conseguenza gli esterni non devono fare solo movimenti in funzione di un attaccante, ma allo stesso tempo muoversi in modo funzionale a Immobile. Credo che sia una questione di tempo, Inzaghi sarà attento a questi particolari“.

Il figlio prodigo Keita: “Ha avuto un impatto positivo contro il Chievo, spero che abbia continuità perché può diventare il valore aggiunto di questa squadra. Gli esterni magari in questo modo non stanno rendendo secondo le loro possibilità, ma è un problema che sarà risolto col tempo. Magari anche loro cercano la miglior condizione e la miglior intesa, la Lazio ha un potenziale offensivo importante“.

Aspettative stagionali:  “Credo che la squadra biancoceleste non debba porsi obiettivi che, alla lunga, potrebbero pesare anche nella testa dei calciatori. Credo che la Lazio sia da quinto-sesto posto, ma Inzaghi sta lavorando bene e ha trovato un buon equilibrio difensivo. In avanti ha gli uomini per far male, può provare a ‘minacciare’ quelle squadre che sulla carta sono superiori“.

Sabato c’è il Pescara: “La Lazio deve fare una gara accorta ma essere anche aggressiva. Il Pescara è capace di giocare in contropiede ma anche di dominare il gioco per ampi tratti di gara. Ha calciatori di assoluta qualità anche se non di grande nome. La Lazio deve prestare attenzione, il delfino ha calciatori rapidi e bravi tecnicamente. Alla formazione biancoceleste servirà personalità, dovrà imporre il proprio gioco“.

MUSICA – Franco Califano, il “Califfo”

Franco Califano nacque a Tripoli il 14 settembre 1938. Ha avuto un’infanzia caratterizzata da tante vicissitudini e mille guai. Ragazzo sensibile, trova nella canzone il mezzo per poter esprimere al meglio la sua filosofia di vita e la sua matura amarezza. Il contatto con le persone, le cose e con tutto ciò che ruota nell’universo artistico romano, si dimostra fonte di un’immensa carica vitale e creativa. Anni dopo (ormai ricco e famoso) gli verrà assegnata una laurea honoris causa in Filosofia dall’Università di New York. Alcune delle frasi riportate nelle sue canzoni sono diventate dei veri e propri slogan (a partire dal celebre tutto il resto è noia).

Nella sua carriera scrive oltre mille canzoni, venti sono gli album all’attivo, tante canzoni di successo scritte per altri cantanti, da Ornella Vanoni (“La musica è finita” e “Una ragione di più”) a Mia Martini (“Minuetto”), da Bruno Martino (“E la chiamano estate”) a Fred Bongusto (“Questo nostro grande amore”). Califano si è dedicato anche alla letteratura pubblicando la raccolta di poesie “Voglia di vivere, voglia di morire” e i libri autobiografici “Soli fino al capolinea” e “Il cuore nel sesso”. Torna sulle scene partecipando nel 2005 alle 55ma edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Non escludo il ritorno”. L’anno dopo è uno dei protagonisti del reality show canoro di Rai Due “Music Farm”. Malato da lungo periodo Franco Califano muore a 74 anni nella sua casa di Acilia il 30 marzo 2013.

 

CINEMA – Pietro Germi

Il 14 settembre 1914 nasceva a Genova il regista Pietro Germi. Comincia la sua carriera di attore a 25 anni con il film “Retroscena” del 1939. Due anni dopo recita nel film “Gli ultimi filibustieri”, poi in “Montecassino nel cerchio di fuoco” del 1946. Nel frattempo studia a Roma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, dove segue i corsi di regia di Alessandro Blasetti.

L’esordio alla regia avviene nel 1945 con “Il testimone”. Poi arriva “Gioventù perduta” nel 1947 e “In nome della legge” del 1949, uno dei primi film sulla mafia. Dopo il film “Il cammino della speranza” nel 1950 e “La città si difende” l’anno successivo. Nel 1952 gira “La presidentessa” e “Il brigante di Tacca del lupo”. Seguono “Gelosia”, “Il marchese di Roccaverdina”, e inoltre nel 1953 Germi lavora ad uno degli episodi del film “Amori di mezzo secolo”. Nel 1955 è la volta de “Il ferroviere”, film che verrà considerato uno dei suoi capolavori. Successivamente gira “L’uomo di paglia” nel 1958 e “Un maledetto imbroglio” l’anno dopo.

Nel 1961 la carriera di Germi prende una svolta imprevedibile quando comincia a girare commedie grottesche e satiriche. Il suo più importante lavoro è “Divorzio all’italiana” del 1961, grazie al quale riceve due nomination all’Oscar: una per la miglior regia, un’altra a Mastroianni come miglior attore, e riceve una statuetta per il miglior soggetto e sceneggiatura originale, oltre ad altri prestigiosi riconoscimenti. Con “Sedotta e abbandonata” del 1964 torna per l’ultima volta a girare in Sicilia, regione a cui il regista ligure è legato in modo particolare. Nel 1965 cura la regia di “Signore e signori”, con cui  vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Nel 1967 dirige “L’immorale”. Nel 1968 ottiene uno strepitoso successo di pubblico con “Serafino”, interpretato da Adriano Celentano. Nel 1970 è la volta di “Le castagne sono buone”. Il suo ultimo film è “Alfredo Alfredo” del 1972, con Dustin Hoffman e Stefania Sandrelli. Inizia a lavorare al progetto di “Amici miei” che deve però cedere, perché sofferente di cirrosi epatica, all’amico Mario Monicelli. Pietro Germi muore a Roma il 5 dicembre 1974. Il film “Amici miei” uscirà nelle sale l’anno seguente 1975 e verrà dedicato a lui.

FORMELLO – Tutti a disposizione di mister Inzaghi

E’ ripresa oggi pomeriggio la preparazione della Lazio in vista della sfida contro il Pescara di sabato. Alle ore 18.00 ci sarà la sfida all’Olimpico contro l’ex Oddo. Inzaghi, dopo il giorno di riposo concesso, ha radunato la squadra per il primo allenamento settimanale.

Buone notizie per il mister: tutti i calciatori sono a disposizione. Luis Alberto cercherà di convincere Inzaghi di portarlo almeno in panchina. Lo spagnolo ormai sembra aver trovato la giusta condizione per essere buttato subito nella mischia. Per oggi allenamento prettamente atletico.

Delio Rossi attacca la società: “Solo 4000 abbonati? Certo, non c’è un progetto…”

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Non c’è pace per la Lazio. Nonostante si siano disputate solamente tre giornate, l’aria che tira intorno a Formello non è delle più serene. Gli addetti ai lavori non sono soddisfatti del gioco della Lazio, così come molti tifosi. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato Delio Rossi. Intervenuto a Radio Olympia ha spiegato, in primis, il triste dato dei 4000 abbonati:

Non mi meraviglio di questo dato abbonati. In fondo la Lazio non ha un progetto e i tifosi non vengono invogliati ad andare allo stadio. Mi dispoace perchè comunque stimo molto Inzaghi e Peruzzi. Ma la società Lazio ormai non riesce più a sanare il rapporto con i tifosi. Lotito fatica a far sognare i tifosi”. Poi sul campionato: “Il problema è che molti calciatori ancora si devono intgrare perchè arrivati a fine mercato. Dove potrà arrivare la Lazio? Non lo so forse in Europa League, ma è difficile“.

 

QUI PESCARA – Brugman: “Giochiamo bene, metteremo in difficoltà la Lazio”

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A margine delle foto di rito scattate dalla Panini per il nuovo album delle figurine, in casa Pescara ha èreso la parola il centrocampista Brugman: “Siamo una bella squadra. Ci fanno piacere i complimenti per il nostro modo di giocare. Peccato che contro l’Inter non abbiamo raccolto nessun punto“.

Poi sulla Lazio e Aquilani: “Alberto è un grande centrocampista e ci darà sicuramente una mano. Per sabato siamo pronti. C’è molto ottimismo per il match contro la Lazio“.

Giordano velenoso: “Questa Lazio non mi piace”

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Due giorni dopo il pareggio contro il Chievo, la Lazio ha scoperto di non avere una trama di gioco adeguata per disputare un campionato da vertice. Contro il Chievo, pochissimi tiri in porta e tanta noia. Bruno Giordano ha detto la sua a radiosei, sulla Lazio e il suo gioco:

Per fare un gioco manovrato e fluido è importante avere giocatore con caratteristiche specifiche, ma nella Lazio ho visto anche poco movimento senza palla o iniziative degli esterni. La Lazio in questo momento gioca palla lunga, spizzate su Immobile o Milinkovic e giocate individuali. In questo senso sarebbe importante ritrovare Felipe Anderson. A me sembra un ragazzo sfiduciato e poco convinto in quello che fa. Quando punta l’uomo lo fa in modo meccanico. Forse nel suo inconscio sente che fa fatica a replicare quanto fatto in passato. Al contrario Keita è molto più sfacciato, ha forse anche troppa personalità. Ma sono tutti giocatori che vogliono la palla tra i piedi, a volte si deve andare anche senza palla per essere più imprevedibili. Ognuno ha la propria idea, ma a me questa Lazio non piace“.

Mancini (Fox Sports): “Candreva, intervista contraddittoria. Keita non sarà il salvatore della patria”

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Dopo tre giornate di campionato e a calciomercato chiuso, si iniziano a fare i primi piccoli bilanci per capire se le squadre sono competitive e con la rosa completa. Riccardo Mancini, giornalista di Fox Sports, ha esternato il suo pensiero sulla Lazio e Candreva, dalle frequenze di Radiosei:

“La Lazio non ha acquistato il giocatore che poteva fargli fare il salto di qualità, Candreva poteva esserlo e la sua cessione non è stata rimpiazzata con un giocatore dello stesso livello. Le sue parole di oggi sono sotto un certo punto di vista contraddittorie: nell’intervista c’è un momento in cui dice di voler essere un punto di riferimento per la Lazio e poi di essersi posto in maniera “moscia” dopo l’assegnazione della fascia. Questo è a mio avviso il punto di frattura in cui la Lazio e Candreva si incontrano per la cessione. Keita è una delle poche certe certezze della Lazio ma è impensabile credere che possa decidere lui, da solo, le partite. La Lazio ha dato tanto a Felipe, lo ha accontentato in tutto ma lui non riesce a dare quello che dovrebbe, è difficile capire cosa abbia. Quello che ci ha fatto vedere al momento rimane solo un lontano ricordo.

Risultati e tabellini di tutti i match del settore giovanile della Lazio

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Tante vittorie nel fine settimana nel settore giovanile della Lazio. Di seguito tabellini e risultati dei match:

Di seguito nel dettaglio tabellini, marcatori e classifiche:

 – PRIMAVERA, Girone A 1^ Giornata, All.: Andrea Bonatti

PERUGIA-LAZIO 4-5 (4 Rossi, Rezzi)

LAZIO (4-3-3): Borrelli; Spizzichino, Ceka, Dovidio, Petro; Bari, Bezziccher, Folorunsho; Rezzi (69′ Javorcic), Rossi (55′ Muzzi), Ennali (74′ Miceli). A disp.: Alia, SPiezio, Spurio, Beqiri, Djassi.

Sabato 10 Settembre ore 15, Antistadio Renato Curi – viale Pietro Conti (Perugia)

CLASSIFICA (1^ Giornata): 3 Latina, 3 Spal, 3 Lazio, 3 Hellas Verona, 3 Milan, 3 Napoli, 1 Sampdoria, 1 Vicenza, 0 Fiorentina, 0 Perugia, 0 Brescia, 0 Cesena, 0 Spezia, 0 Trapani

PROSSIMO TURNO: 17/09/2016 LAZIO-NAPOLI

– UNDER 17, Girone B 2^ Giornata, All.: Fabrizio Fratini

SPAL-LAZIO 0-2 (Fontana, Paglia)

LAZIO (4-3-3): Alia; Piscitelli, Armini, Zitelli, Pellacani (40’st Abate); Portanova, Paglia, Guadagno; Fontana (40’st Pelliccioni), Butò (7’st Frattesi), Alessandroni (24’st Birzò). A disp.: Noto, Mengoni, Terenzi.

Domenica 11 Settembre ore 11, Stadio Comunale – Piazzale Primavera 1 (Masi Torello – FE)

CLASSIFICA (2^ Giornata): 6 Lazio, 6 Atalanta, 6 Bologna, 6 Brescia, 3* Milan, 3 Cesena, 3 Hellas Verona, 3 Chievo Verona, 0* Vicenza, 0* Cittadella, 0 Cagliari, 0* Inter, 0 Spal, 0 Udinese

*una partita in meno

PROSSIMO TURNO: 18/09/2016 LAZIO-CESENA

– UNDER 16, Girone B 1^ Giornata, All.: Marco Alboni

VICENZA-LAZIO 2-4 (Cerbara, Petricca, Nicodemo, Chilà)

LAZIO (4-3-3): Cirillo; Siclari, Chilà (32’st Attia), Petricca, Ciotti; Putti (1’st Francucci), De Angelis, Spoletini; Cerbara, Napolitano (25’st Scaffidi), Nicodemo. A disp.: Conforti, Marini, Picchi, Celentano, Bonanno.

Domenica 11 Settembre ore 12:30, Stadio Comunale, via Calvi 43 (Vicenza)

CLASSIFICA (1^ Giornata): 3 Lazio, 3 Milan, 3 Cesena, 3 Inter, 3 Chievo Verona, 1 Udinese, 1 Brescia, 0 Spal, 0 Hellas Verona, 0 Vicenza, 0 Cagliari, 0 Bologna, 0* Cittadella, 0* Atalanta.

*una partita in meno

PROSSIMO TURNO: 18/09/2016 LAZIO-CAGLIARI

– UNDER 15, Girone B 1^ Giornata, All.: Mauro Girini

VICENZA-LAZIO 0-4 (2 Di Chio, Kammou, Orlandi)

LAZIO (4-3-3): Scardetta; Vecchi, Franco, Pica (25’st Ronci), Cornacchia (32’st Paoloni); Tempestelli, Kammou, Francia (32’st Zoppellari); Di Chio (25’st Broso), Cesaroni (10’st Marras), Orlandi (10’st Bertini). A disp.: Caruso, Gioia.

Domenica 11 Settembre ore 11, Impianto San Marco – via Val Solda (Montegalda- VI)

CLASSIFICA (1^ Giornata): 3 Lazio, 3 Atalanta, 3 Milan, 3 Inter, 3 Udinese, 1 Cagliari, 1 Cesena, 1 Spal, 1 Chievo Verona, 0 Brescia, 0 Hellas Verona, 0 Bologna, 0 Vicenza, 0 Cittadella.

PROSSIMO TURNO: 18/09/2016 LAZIO-CAGLIARI

Giudice Sportivo – L’allenatore del Chievo Maran squalificato per colpa di de Vrij

Indigesto più del dovuto il pareggio di domenica scorsa della Lazio per il tecnico del Chievo Rolando Maran. L’allenatore clivense è stato squalificato per un turno dal Giudice Sportivo a causa di un’imprecazione blasfema che Maran si sarebbe fatto scappare al momento del gol di Stefan de Vrij. Questo il comunicato della Lega relativo al caso:

“Considerato che il Sig. Rolando Maran, allenatore del Chievo Verona, dopo la segnatura di un gol da parte della squadra avversaria, imprecando senza rivolgersi ad alcuno dei presenti, veniva, tuttavia, chiaramente inquadrato dalle riprese televisive mentre proferiva espressione blasfema, articolata in due locuzioni, individuabili dal labiale senza margini di ragionevole dubbio, e che, pertanto, tale comportamento deve essere comunque sanzionato ai sensi dell’art. 19, comma 3bis, lett. a), e della richiamata normativa sulla prova televisiva”.

Presello, Sky Sport: “Ho visto un Inzaghi caricato al massimo”. E su Keita…

La giornalista di Sky Marina Presello, presente a bordocampo al Bentegodi di Verona domenica scorsa durante l’incontro tra Chievo e Lazio, è intervenuta ai microfoni di Radiosei, dove ha raccontato le proprie impressioni riguardo il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi:

“L’ho visto veramente concentrato, attento a tutto e con una grinta incredibile. Era molto preciso nelle indicazioni. Il suo atteggiamento mi è piaciuto molto, il fratello Pippo lo ritiene un grande allenatore. Per quanto riguarda Keita credo che le cose si siano sistemate. In quell’abbraccio dopo la rete di de Vrij ho visto la fiducia e l’affiatamento tra compagni. Inoltre è entrato e ha fatto bene, questo è un buon segnale. Invece ho visto un Felipe Anderson un po’ appannato, ha bisogno di una scossa, sono sicura che sia ancora in grado di mostrare tutte quelle qualità che lo  avevano portato alla ribalta in passato”. 

Pinelli: “Keita ancora sotto esame, Inzaghi è in una fase di studio”

Il giornalista di Mediaset Premium Pietro Pinelli ha parlato di Lazio ai microfoni di Radiosei. Queste le sue parole:

“Domenica scorsa con il Chievo la scelta di far partire dalla panchina Keita era nell’ordine delle cose, anche perchè il suo reintegro non è ancora completo. A causa della sua situazione contrattuale il giocatore sarà chiamato a dare risposte concrete e positive alle continue verifiche a cui verrà sottoposto, anche nel corso degli allenamenti settimanali. Inzaghi sta lavorando al meglio con il parco giocatori che ha a disposizione cercando di dare una nuova identità alla squadra, ma in campo scendono i calciatori e spetta a loro interpretare al meglio il suo lavoro. Sono sicuro che se non ci fossero state queste priorità contro il Chievo ad esempio sarebbe subentrato Lombardi. Adesso Inzaghi sta ancora studiando la rosa e le sue dinamiche, poi farà delle scelte puntando sugli undici che gli daranno maggiori garanzie. Secondo me non è detto che il tridente titolare sarà quello composto da AndersonImmobileKeita“.