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Giordano: “Djordjevic impaurito dalla piazza. Prenderei Babacar”

Per fare il punto sul mercato della Lazio l’ex attaccante biancoceleste Bruno Giordano è intervenuto ai microfoni di Radiosei:

Immobile è un calciatore che mi piace molto perché sa giocare per e con la squadra, ma non mi sarei fermato a lui avrei preso anche un altro attaccante come Lapadula o Luiz Adriano. Djordjevic è un giocatore generoso ma non sposta gli equilibri, è uno che soffre molto la piazza e la situazione, come dimostra il fatto che non entra mai in area. Non ricordo un suo tiro in porta da tempo. È impaurito dall’ambiente e gioca condizionato. Rispetto alla stagione scorsa o meglio ancora a due anni ci siamo indeboliti: allora avevamo Candreva che garantiva almeno 10 gol a stagione, Felipe Anderson che si rese protagonista di quattro mesi fantastici e Keita pronto a subentrare. Mi aspetto dalla Lazio una stagione sulla falsa riga di quella appena terminata. E’ vero che è arrivato Immobile ma abbiamo perso Antonio. Per giudicare Bastos è troppo presto, aspettiamo ad esaltarlo e speriamo che de Vrij torni presto se stesso. Così siamo da quarto/quinto posto. Fosse rimasto Candreva avremmo avuto uno dei migliori attacchi del nostro campionato. Biglia? Non mi fa impazzire, è un giocatore che si limita al compitino. Vorrei un calciatore capace di essere decisivo ma in questa Lazio è un lusso. Biglia quando c’era Cragnotti al massimo avrebbe fatto la panchina. Babacar alla Lazio? Lo prenderei, è un giocatore importante soprattutto fisicamente. Gli attaccanti viola non vanno d’accordo con Sousa, non si capisce perché non gioca. Ha appena 24 anni, è un bel prospetto su cui puntare”.

Seric: “Keita? Un talento che va recuperato per il bene della Lazio”. E sul mercato…

Per commentare il calciomercato della società biancoceleste e i problemi relativi al caso Keita è intervenuto ai microfoni di Radiosei Anthony Seric.

Queste le sue parole sul mercato dei biancocelesti: Per il calciomercato della Lazio dovreste rivolgervi a Tare ma difficilmente dirà qualcosa”.

Sul caso Keita: “Quella di Keita è una situazione che non fa bene a nessuno. E’ un giocatore di talento che potrebbe dare tanto a livello calcistico, spetta alla società trovare una soluzione che faccia tutti contenti. Bisogna accontentare il giocatore senza però viziarlo. Non so cosa sia successo negli ultimi tempi ma mi auguro che per il bene della Lazio la questione possa essere risolta quanto prima perché stiamo parlando di un giocatore di qualità”.

Sei rimasto in contatto con qualcuno dei tuoi ex compagni? “Oramai non c’è più nessuno dei miei compagni, sono andati tutti via. Voglio salutare i magazzinieri che sono sempre gli stessi. Spesso mi sento con Bresciano e ultimamente ho visto Rocchi. Nel calcio l’amicizia è effimera, conosci tanti giocatori e poi cambi squadra. E poi anche nel calcio sono le donne a decidere con chi uscire. Per questo mi sono sposato solo dopo essermi ritirato dal calcio (ride, ndr)”.

Tavecchio sminuisce lo scudetto della Lazio

A margine del Consiglio Federale svoltosi oggi negli uffici della Figc, il presidente federale Carlo Tavecchio è stato intercettato dai cronisti per un commento sull’assegnazione dello scudetto 1914/1915 alla Lazio.

Tavecchio ha snobbato la questione, considerandola non una proprietà per la federazione: “Lo scudetto della Lazio del 1915 non era all’ordine del giorno. Dopo 100 anni, possiamo aspettarne 101“. Una chiusura parziale ma netta, per l’assegnazione doverosa di quello scudetto la Lazio e i suoi tifosi dovranno ancora aspettare…

Keita, il Lione fa sul serio. Nell’offerta anche due giocatori…

L’entourage di Keita sta cercando disperatamente di piazzare il giocatore in queste ultime, frenetiche ore di calciomercato.

L’interesse del Lione sembra essere serio: i transalpini, secondo quanto riportato da Radiosei, avrebbero presentato una prima offerta al club biancoceleste, offerta che comprenderebbe, oltre ad un conguaglio economico, i centrocampisti Valbuena e Grenier. Al momento però la Lazio sarebbe restia ad inserire altri due giocatori in rosa. Trattativa ad oltranza, i contatti tra le due parti andranno avanti fino al gong definitivo di questa logorante sessione estiva.

CALCIOMERCATO – Oikonomidis, tra i 3 litiganti la spunta…il quarto!

AGGIORNAMENTO ORE 15 – Tra le 3 litiganti spunta…l’Aarhus. Oikonomidis è infatti sempre più vicino al trasferimento al club danese, in cui nella stagione scorsa militava il difensore croato Josip Elez. Chiusura prevista a breve.

Sembrava tutto fatto per il passaggio di Chris Oikonomidis ai tedeschi del St Pauli in prestito con diritto di riscatto per una cifra vicina ai 2,5 milioni di Euro.

Adesso però sul classe ’95 si è inserito prepotentemente il Bari, in cerca di un’alternativa in attacco, individuata proprio nel giovane australiano. Non solo Bari però: sul giocatore avrebbe messo gli occhi anche il Twente. Trattative calde che potrebbero sbloccarsi nelle ultime ore di questo calciomercato. Difficile comunque fare previsioni.

Per quanto riguarda Cristiano Lombardi, il classe ’95 era destinato a partire in prestito, poi l’insperata maglia da titolare alla prima di campionato a Bergamo ed il gol all’esordio ne avevano frenato la cessione. A tal proposito Sandro Federico, Ds della Sambenedettese, il club più vicino al giocatore, presente al Business Palace di Milano per questa ultima giornata di calciomercato ha dichiarato: “È incredibile, da quando abbiamo iniziato a trattarlo ha avuto un’esplosione. Vediamo…“. Difficilmente comunque il giocatore resterà in biancoceleste, chiuso da Felipe Anderson, Kishna, il nuovo arrivato Luis Alberto e dalla Non partenza (per il momento), di Keita.

CALCIOMERCATO – Cerci torna a giocare in serie A

Torna in Italia Alessio Cerci, ma purtroppo o per fortuna (dipende dai punti di vista) non sarà alla Lazio. Secondo quanto riportato da Gianlucadimarzio.com, il giocatore romano sta svolgendo in queste ore le visite mediche per il Bologna. Prima della firma, ovviamente, il club vuole accertarsi delle condizioni del giocatore, reduce da un infortunio. Cerci arriva in prestito, trattativa portata avanti nel corso della scorsa notte.

Borghi su Luis Alberto: “Acquisto sottovalutato, giocatore di grande qualità”

Per conoscere meglio l’ultimo acquisto biancoceleste, Luis Alberto, il telecronista Sky Stefano Borghi, grande conoscitore di calcio spagnolo, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia.

Borghi è sicuro della bontà dell’operazione conclusa dalla Lazio: “E’ un giocatore di grande qualità. Mi sembra ingeneroso dire che è un eterna promessa perchè è ancora molto giovane, ma certamente i suoi inizi lasciavano ben sperare verso una carriera diversa“. Sulla sua posizione in campo: “Ancora non ho capito bene che ruolo ha, può giocare in tutte le posizioni sulla linea della trequarti. Esterno d’attacco in un tridente? Certo che può farlo. E’ un ruolo che gli appartiene e che conosce. Per me può giocare tranquillamente da esterno d’attacco“. Sostituto di Keita o di Candreva: “Molti dicono che somigli più a Keita che a Candreva. Io non sono d’accordo. Ha meno forza nello scatto, ma più tecnica di base“. Un voto all’operazione: “E’ una scommessa intrigante. Io darei un bel 7“.

Scambio Keita-Honda, le parole dell’agente del giapponese

Era circolata nelle ultime ore la voce di un clamoroso scambio di prestiti tra Milan e Lazio: scambio che avrebbe coinvolto Keisuke Honda, trequartista giapponese in forza ai rossoneri e che sarebbe passato ai biancocelesti, i quali, in cambio, avrebbero fatto compiere il percorso inverso al proprio attaccante ispano-senegalese Keita.

La voce è stata tuttavia prontamente smentita dall’agente del calciatore, Fabrizio de Vecchi, raggiunto ai microfoni de ‘Lalaziosiamonoi’: “Honda alla Lazio? Non c’è stato alcun contatto, dunque non è percorribile come pista. Scambio di prestiti con Keita? Anche questa non è una cosa fattibile, in quanto Keisuke va in scadenza“.

Ballotta: “Manca il nome che fa sognare i tifosi. Marchetti? Non dà garanzie. Immobile non è Klose”

L’ultimo giorno del calciomercato estivo è come sempre particolarmente ricco di spunti. Per parlare di questo e altri temi legati al mondo Lazio, la trasmissione “Laziali on Air” sugli 88.100 di Elleradio ha contattato Marco Ballotta, campione d’Italia in biancoceleste nel 2000 e sempre attento alle vicende del più antico sodalizio calcistico capitolino.
Il calciomercato mai come quest’anno in casa Lazio ha fatto registrare cambi di programma e colpi di scena: “I discorsi fatti sono sempre gli stessi. Manca quella svolta, quello scatto necessario per rinforzare la squadra e permetterle di lottare per traguardi importanti. E magari individuare il nome in grado di far sognare la tifoseria. Non credo che la Lazio stia portando avanti il modo giusto di operare per arrivare a determinati obiettivi. Se arrivassero innesti di qualità ogni reparto potrebbe beneficiarne. In difesa e in mezzo al campo servirebbe qualcosa di più e anche Immobile in avanti mi sembra un po’ solo. Servirebbero due-tre elementi di valore per portare la rosa ad un livello superiore”.
Quali impressioni sulla Lazio dopo la partita contro la Juventus? “La Lazio ha fatto la sua partita contro una signora squadra. Si è vista la differenza di caratura tecnica. Se capita un’occasione la Juventus la sfrutta e la Lazio no, con il cinismo tipico della grande squadra. La Lazio ha tenuto testa, ma la Juventus ha la forza anche solo nei singoli per chiudere la partita quando vuole”. Bastos e de Vrij hanno destato un’ottima impressione: “Entrambi vanno visti e valutati a lungo termine. Sono due giocatori di buon valore, ma credo che il leader della squadra debba essere Biglia, punto di riferimento per tutta la rosa e di conseguenza anche per il reparto difensivo”.
Da portiere, Ballotta come vede la situazione portieri in casa Lazio? “Non credo che Marchetti possa essere influenzato dalle voci. Il polverone si alza anche perché il livello tecnico dei portieri della Lazio più o meno si equivale. Marchetti ha avuto gli stessi alti e bassi di Berisha nelle prestazioni. Conterà il parere di Inzaghi a seconda di chi vedrà meglio anche dal punto di vista della mentalità. Marchetti al momento non sta dando garanzie come dovrebbe dare, anche alla luce dell’esperienza che ormai può vantare come portiere di Serie A”.
Ciro Immobile può essere il degno erede di Miro Klose? “Secondo me si fa fatica ad arrivare a Klose, non è mai arrivato in carriera ai livelli del tedesco. Immobile è un buon attaccante e può essere un punto di riferimento offensivo importante, ma bisogna dargli fiducia e soprattutto non lasciarlo isolato in attacco”.
Felipe Anderson sembra arrivato a un bivio importante della sua carriera. Dimostrerà di essere finalmente un campione? Anderson deve dimostrare anche a sé stesso che tipo di calciatore è. Può essere la stagione giusta per dimostrare con continuità il suo valore, se non riesce ad affermare le sue qualità in ogni partita è un problema che deve superare. Ci possono essere brevi cali di forma come per tutti i giocatori, ma ha tutto per dimostrare di essere il talento più brillante di questa Lazio”.
Alla Lazio non mancano i giovani di talento, anzi è forse la squadra di Serie A col maggior numero di Under 23 di talento. Calciatori come Miliknkovic-Savic, Cataldi e Lombardi come vanno gestiti al meglio, considerando anche quello che è accaduto con Keita? “La presenza dei giovani in squadra è sicuramente positiva, ma vanno gestiti al meglio ed in questo senso è molto importante anche il ruolo dei senatori, perché avere tanti giovani può essere importante sotto certi aspetti, ma anche deleterio. Servono un paio di uomini-spogliatoio che abbiano sempre in mano la situazione. In questo senso la presenza di Peruzzi in società può essere fondamentale. Conosco bene Angelo. Se ha accettato questo ruolo vuol dire che ha l’autonomia per intervenire in situazioni delicate che possono venirsi a creare all’interno dello spogliatoio”.

SCUDETTO 1915 – Lotito chiarisce: “Non è all’ordine del giorno. Mercato? Qui …”

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 12:23 – A quanto pare si dovrà pazientare ancora qualche giorno per l’assegnazione dello Scudetto 1915. Secondo quanto riportato da Radiosei infatti, all’ingresso in FIGC il presidente Lotito ha dichiarato ai cronisti presenti che la questione scudetto 1915: “Il terzo scudetto non è all’ordine del giorno”Il presidente biancoceleste è stato altrettanto evasivo, quando interrogato sul mercato biancoceleste, oggi nella giornata di chiusura: “Il mercato? Qui non si parla di Lazio, siamo in Federazione”, ha risposto il patron laziale.

Ci siamo. Seppur con “qualche” anno di ritardo la Lazio può diventare per la terza volta nella sua storia  Campione d’Italia. Oggi è infatti una giornata storica per tutto il popolo biancocelete perché finalmente la Lazio saprà se potrà cucirsi al petto il terzo scudetto della sua storia oppure no. Come si sa ormai da diversi mesi, oggetto della contesa è il famoso tricolore del 1915: la Figc potrebbe restituire (ex aequo col Genoa) al club capitolino, dopo le 33mila firme raccolte e il dossier di 10 pagine presentato in Federazione.

Poco più di un mese fa il presidente Tavecchio aveva dichiarato «Abbiamo creato una Commissione di cinque saggi che stanno valutando. Andremo avanti con la trattazione del caso, non sarà un problema semplice da giudicare». Oggi, salvo sorprese, sarà il momento della verità: l’eventuale assegnazione è all’ordine del giorno del consiglio federale, dove sederà ma – per ovvio conflitto d’interessi non voterà – Lotito. Di sicuro però esulterà, se dovesse vincere il suo primo scudetto a tavolino.

CALCIOMERCATO – Pinelli (Premium Sport): “Il mercato della Lazio è finito. Arriverà Cerci solo gratis e se…”

Il giornalista di Premium Sport Pietro Pinelli è intervenuto ai microfoni di Radiosei per parlare del mercato biancoceleste:

Al 90% il mercato in entrata è finito. Arriverà Cerci solo se parte Keita, ma al momento non ci sono offerte che soddisfano la società. Cerci arriverà solo per 0 euro. Ieri c’è stato un tentativo per cedere Marchetti ma il giocatore ha rifiutato tutte le ipotesi perché vuole restare a Roma. Tenteranno fino all’ultimo lo scambio con Perin. La Lazio oggi si dedicherà principalmente a sfoltire la rosa e se Keita non trova acquirenti resterà ala Lazio il problema in tal caso sarà reintegrarlo nello spogliatoio che al momento, ripeto al momento, rifiuta il giocatore. Luis Alberto? Inzaghi non è contento di questo acquisto. E’ un giocatore che non conosce, lo ha visto solo sui dvd ma al momento non è quello che sperava e mi auguro che nella prossima conferenza si esponga un po’ in prima persona“. Infine ribadisce: “La Lazio sta bene anche così, Keita non lascerà la Lazio per meno di 25 milioni. Se entro stasera arriva l’offerta allora esce Keita ed entra Cerci, se no resta e da domani Peruzzi cercherà di recuperarlo nello spogliatoio“.

Da domani in vendita i biglietti per Chievo-Lazio: tutte le info

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Dopo la pausa per le Nazionali, ripartirà il campionato di Serie A, con le gare valide per la 3^ giornata del girone di andata. Per la Lazio ci sarà da affrontare la trasferta di Verona contro il Chievo. A tal proposito, la stessa società biancoceleste ha comunicato sul proprio sito ufficiale tutte le info circa le operazioni di vendita dei biglietti. Di seguito la nota:

La S.S. Lazio comunica che, dalle ore 10:00 di giovedi 1 settembre, saranno messi in vendita i tagliandi per la gara di

campionato Chievo Verona – Lazio.

Questi i dettagli della vendita:

Gara: Chievo Verona – Lazio

Domenica 11 settembre ore 15:00

Stadio Bentegodi di Verona

Prezzi del settore Ospiti (CURVA SUD SUPERIORE):

– € 24 per gli Interi,
– € 14 per i Ridotti (Over 60, Donne, Under 26)
– € 5 per gli Under 15.

– Online su www.ticketone.it, con la formula biglietto “stampa a casa”.

– Presso i punti vendita Ticketone distribuiti sul territorio nazionale.

PER IL SETTORE OSPITI E’ OBBLIGATORIA LA TESSERA DEL TIFOSO (Fidelity Card) PER TUTTI, E NON SARANNO ACCETTATE RICEVUTE CARTACEE DELLA TESSERA.

E’ prevista inoltre l’opzione “Porta un amico“, dove una persona in possesso di tessera del tifoso potrà acquistare un biglietto per se e per un tifoso non fidelizzato.

La vendita del settore Ospiti terminerà alle ore 19:00 di Sabato 10 Settembre.

IL GIORNO DELLA GARA NON SARA’ POSSIBILE ACQUISTARE BIGLIETTI PER TALE SETTORE, COME DA NORMATIVA

Zoff, bastone e carota: “Contro la Juve si poteva fare di più. Il mercato? La Lazio sta bene anche così”

Il grande doppio ex di Juve e Lazio Dino Zoff, ha parlato ai microfoni di TMW Radio dell’ultima gara dei biancocelesti giocata proprio contro i campioni d’Italia e del mercato biancoceleste che che si appresta alla chiusura con un possibile ultimo colpo Cerci:

Non è stata una gara straordinaria, anche perché la Juventus non si è dimostrata scintillante. La cattiveria della Lazio? C’era, ma contro la Juventus il rischio di subire gol c’è sempre e qualcosa in più si poteva fare“. Per quanto riguarda il mercato c’è la possibilità di arrivare a Cerci:”Un buon giocatore, anche se ultimamente non ha avuto grande fortuna. La Lazio sta bene anche così, io credo che debba stimolare quelli che ha, gente che ha qualità“. Un pensiero su Felipe Anderson: Ha potenzialità notevoli e certamente quest’anno, dopo l’oro olimpico, deve metterle a frutto“.  E’ arrivato Luis Alberto: “Non lo conosco, ma ripeto: la Lazio anche così, se stimolata a dovere, può fare bene“.

CALCIOMERCATO – Offerta del Malaga per Gonzalez: si chiude

Sono ore intense per il mercato biancoceleste. Non tanto in entrata, visto che in tal caso il discorso dovrebbe essersi chiuso con l’arrivo di Luis Alberto (anche se non sono escluse sorprese), ma sopratutto in uscita: meno di 24 ore per mandare via tanti esuberi, tra questi c’è anche Alvaro Gonzalez.

Il centrocampista uruguaiano ha vissuto tutta l’estate da esubero dopo il suo ritorno dal prestito messicani dell’Atlas Guadalajara. Ora prega perché gli sia trovata una nuova sistemazione. Sembrava ormai fatta per il trasferimento all’Atlético Paranaense, poi all’ultimo non se ne fece nulla, anche in virtù dell’inserimento di alcuni club degli Emirati Arabi. Per lui potrebbero aprirsi nelle prossime ore le porte della Liga: come riporta Sky Sport, infatti, il Malaga avrebbe posato gli occhi sul mediano classe ’84 di proprietà della Lazio (contratto in scadenza nel 2017). Le sensazioni sono buone e c’è la grande convinzione che oggi la trattativa vada in porto. Il contratto de “El Tata” potrebbe essere rescisso a favore del club spagnolo che vuole a tutti i costi il centrocampista classe 1984.

Il pensiero ultras sul terremoto

Pubblichiamo con sentimento, questa bellissima lettera scritta da un cittadino italiano che esprime un pensiero comune in molti di noi, ma che purtroppo non viene mai messo in evidenza dai media di regime. La lettera è tratta dalla pagina FacebookDifferent people style”.

Tutta la redazione di Laziochannel nonché il suo editore, sono in prima fila per le battaglie sociali e contro ogni forma di discriminazione e pregiudizio.

Ricordiamoci sempre che il mondo non lo hanno rovinato quelli coi tatuaggi, ma i “mezzi uomini” in giacca e cravatta.

Buona lettura.

“Gli Ultras sono il male del calcio, probabilmente della società. Siamo violenti, cattivi, rubiamo negli Autogrill, siamo ignoranti, non paghiamo il biglietto, facciamo accordi e veniamo finanziati dalle Società, siamo il male da combattere e debellare. Ricordo come se fosse oggi la mia prima partita allo stadio, avevo 6 anni e mio padre mi portò in un settore “tranquillo”. Passai tutto il tempo a vedere la Curva della squadra della mia città, non vidi nemmeno un’azione, non avevo mai visto un pallone diverso dal Super Santos eppure non mi interessava. Ero più attratto dai fumogeni, dai cori, dalle sciarpe e dalle bandiere. In quel giorno decisi che il mio futuro sarebbe stato all’interno di quella Curva, senza manie di protagonismo ma per mettermi al servizio della mia città. Non è importante oggi raccontare la mia storia quanto diffondere un messaggio. Un messaggio di pace da chi la pace, agli occhi della gente, l’ha sempre rigettata. Non è nemmeno importante passare per vittime di un sistema, non fa per noi. Il messaggio di pace l’abbiamo lanciato come sempre dall’ombra, senza proclami, senza pubblicità, senza titoli sui giornali.
In questi giorni la nostra terra è stata colpita da una tragedia, il terremoto ha lasciato senza casa centinaia di persone, ha infranto sogni e spezzato vite. Tutto senza possibilità di appello. E allora ci siamo organizzati spontaneamente come sempre abbiamo fatto in un filo conduttore che ha unito tutta la penisola, dall’estremo Sud al profondo Nord senza distinzione. L’elenco delle città che ha contribuito con aiuti di ogni genere è infinito, non mi basterebbe un’ora per scriverle tutte e di sicuro ne dimenticherei qualcuna. In ogni Curva d’Italia si sono raccolti fondi nell’ultimo week end, ognuno ha dato il suo contributo in base alle proprie possibilità. Senza farci pubblicità, come sempre. Eppure c’è chi ancora ci condanna e chi ci punta il dito contro. Forse preferite i nostri amati politici che si affannano a twittare a tempo di record il proprio cordoglio e fanno a gara a chi deve farsi fotografare per primo ai funerali delle vittime avvolti dagli abiti di sartoria. Questo non fa per noi, non ci appartiene. Abbiamo usato internet solo per un passaparola più veloce e per coordinare le iniziative, ne avremmo fatto volentieri a meno altrimenti. Però però però, mi è venuto un dubbio in questi giorni. Ho visto tanti TG, forse troppi. Ho visto tanti “giornalisti” che ci sguazzavano nell’immortalare la sofferenza della gente. Sembrava tutto finto, come fossimo all’interno di un cast ma invece era vero. Ho visto i genitori dei bambini distrutti per le perdite, ho visto cani che restavano al fianco dei padroni deceduti, ho visto Vigili del Fuoco con i guanti e i polpastrelli della mani bruciati per aver scavato ininterrottamente. Il dubbio è restato, poi è diventato sospetto, dopo ancora sconcerto. Com’è possibile che nessuno si sia accorto di noi? Tanti ragazzi sono andati a scavare, davvero tanti eppure nessuno ne ha parlato. I nostri aiuti forse valgono meno di quelli degli altri? Non è una gara a chi fa di più, in questi casi si è tutti uguali ma forse bisognerebbe avere un minimo di obiettività e riconoscere che un cuore, e grande, ce l’abbiamo anche noi. Continueremo ad aiutare la gente in difficoltà fregandocene delle apparenze e di chi preferisce i colletti bianchi e le ventiquattrore ai tatuaggi e ai piercing, quando un’amico ha bisogno gli si porge sempre una mano. L’Italia è una. Noi i suoi figli”.

Un ragazzo di curva come tanti

FORMELLO – Si ricomincia senza i nazionali e…senza portieri. Differenziato per Bastos

I ragazzi di Inzaghi tornano al lavoro dopo i 2 giorni di riposo concessi dallo stesso tecnico piacentino. All’allenamento di ieri ovviamente mancavano tutti i senza i nazionali, ben 15: Marchetti, Berisha, Vargic, Strakosha, Hoedt, Lukaku, Biglia, Parolo, Cataldi, Milinkovic, Lulic, Oikonomidis, Immobile, Kishna e Keita. Al “Fersini” manca anche Bastos, fermo a causa di un problema muscolare rimediato durante la partita di sabato con la Juventus. Per lui seduta differenziata. Tornerà disponibile per la partita con il Chievo. In campo ci sono soltanto 13 giocatori, tra questi anche Minala e Tounkara. Il prof. Ripert ha curato la parte atletica prima della sfida in famiglia, ovviamente a campo ridotto. Questi giorni verranno sfruttati per mettere ulteriore benzina nelle gambe. La ripresa è fissata per oggi  pomeriggio (sempre ore 18).

ZERO PORTIERI – L’insufficienza di organico non si palesa tanto in mezzo al campo, quanto tra i pali: la Lazio, ora come ora, è senza portieri. O almeno in prima squadra: stando, infatti, alle ultime convocazioni per gli impegni con le nazionali a cavallo tra questa e la prossima settimana, i biancocelesti rimarrebbero, anzi rimangono senza estremi difensori. Federico Marchetti è stato convocato da Ventura, alla sua prima panchina ufficiale con l’ItaliaVargic è con la Nazionale croata, mentre sia Berisha che Strakosha hanno ricevuto la chiamata dal ct De Biasi. Risultato? Zero portieri a disposizione di mister Inzaghi, un po’ di riposo per Grigioni. Verrà pescato almeno un portiere dalla Primavera (nella cui rosa c’è Borrelli, che nello scorso anno andò in ritiro ad Auronzo di Cadore), qualora l’allenatore di Piacenza volesse iniziare a fare delle prove. Sarà così per qualche giorno, fino al 3 settembre, quando il primo ad unirsi al gruppo, come comunicato dalla Lazio, sarà Strakosha. Una situazione che ha comunque del clamoroso, con ben quattro portieri su quattro a disposizione in prima squadra convocati dalle rispettive nazionali, con Inzaghi già costretto lavorare a ranghi ridotti.

PAIDEIA – E’ arrivato Luis Alberto. Inizia la sua nuova avventura biancoceleste

È arrivato pochi minuti fa in clinica Paideia il nuovo acquisto biancoceleste Luis Alberto. L’esterno spagnolo è arrivato in insieme al team manager biancoceleste Stefan Derkum e in questi istanti sta  svolgendo le visite mediche di rito prima di diventare a tutti gli effetti un giocatore della Lazio. Lo spagnolo ha dichiarato ai cronisti presenti: “Felice di essere qui, forza Lazio!”. L’ormai ex Liverpool firmerà un contratto di cinque anni a 1,2 milioni di euro a stagione, mentre ai Reds andrà una cifra vicina ai 5 milioni più 2 di bonus in caso di raggiungimento dell’europa (e un 30% sulla futura cessione). Dopo la firma del contratto, comincerà ad allenarsi agli ordini di Inzaghi. Inizia l’avventura di Luis Alberto con la Lazio.

 

UEFA – Novità in Champions League per gli orari delle gare

In occasione dei sorteggi di Champions League a Montecarlo la scorsa settimana l’Uefa ha dato il via libera alla riforma della massima competizione europea per club a partire dal 2018.

La novità più importante riguarderà l’accesso diretto alla competizione delle prime quattro classificate dei quattro migliori campionati europei. Di conseguenza la Serie A non dovrà più preoccuparsi di inseguire chi gli sta davanti – la Premier League – ma dovrà difendere la preziosa quarta posizione dalle rivali. Inoltre, stando a quanto riportato da Sport Bild, dalla stagione 2018/19 le partite invece che nel canonico orario delle ore 20:45 verranno disputate alle ore 19 e alle ore 21. Lo scopo è quello di aiutare i club aumentando il numero di partite da poter vedere in televisione e di conseguenza incrementare gli introiti pubblicitari.

SOCIETA’ – Riforma pensioni 2016: rinviati gli interventi su quattordicesima, precoci ed esodati

Negli ultimi tempi si è sentito spesso parlare di vari piani e progetti che ruotavano intorno alla riforma pensioni. Ultimamente il Governo sembrava aver individuato i prossimi interventi in campo previdenziale ma dalle ultime notizie il tutto sembra ancora essere in alto mare. La riforma pensioni sarà abbastanza timida e “a puntate”. Si partirà con l’Ape e la ricongiunzione gratuita dei contributi, ma per il resto (esodati, precoci, quattordicesima) si dovrà ancora attendere.

Questo spacchettamento della riforma è dovuto alla situazione dei conti pubblici e alla difficoltà di reperire risorse per attuare il piano nella sua totalità. In tutto, l’intero pacchetto delle misure previdenziali studiate dall’Esecutivo richiederebbe allo Stato uno sforzo di 4 miliardi di euro, di cui 2,6 immediatamente. Per rendere operativo l’anticipo pensionistico Ape servono 700 milioni, per la ricongiunzione dei contributi almeno 500, per l’estensione della platea dei beneficiari della quattordicesima altri 800. Bisogna trovare inoltre le risorse per l’innalzamento della no-tax area e poi ci sarebbe la misura più impegnativa, quella relativa allo scivolo per i lavoratori precoci (gente che ha iniziato a lavorare molto presto), per i quali si pensa ad un bonus contributivo pari a tre o quattro mesi per ogni anno di lavoro svolto prima di diventare maggiorenni.

La prima tranche della riforma pensioni sarà composta da due sole misure. La prima è l’Ape, l’anticipo pensionistico: un prestito che viene concesso ai lavoratori che decidono di uscire anticipatamente e che dovranno restituire tramite un piano di rimborso ventennale una volta raggiunti i requisiti per la pensione. Meccanismo che ha sollevato molti dubbi, visto che il lavoratore subisce una doppia penalizzazione (anticipo pensionistico e pagamento degli interessi) e che l’operazione coinvolgerebbe banche e assicurazioni. L’introduzione dell’Ape avrebbe un costo contenuto per le casse dello Stato (700 milioni) perché gran parte degli oneri finirebbero sulle spalle dei lavoratori. La seconda misura che potrebbe essere introdotta in tempi brevi è relativa alla ricongiunzione gratuita dei contributi: considerando il costo non eccessivo (non si dovrebbe andare oltre i 500 milioni di euro) l’intervento appare sostenibile per le casse dello Stato.

Gli interventi verranno probabilmente inseriti nella legge di Stabilità 2017, mentre per le altre misure i tempi sembrano allungarsi. Come detto, l’intervento più oneroso per lo Stato dovrebbe essere quello che riguarda il bonus per i lavoratori precoci, ma anche la revisione della quattordicesima può risultare particolarmente cara. Ancora da capire se si punterà all’aumento degli assegni degli attuali beneficiari o all’allargamento della platea dei beneficiari (opzione più pesante per i conti pubblici visto che costerebbe circa 800 milioni). Non bisogna poi dimenticare che serviranno ulteriori risorse da impiegare sul fronte esodati: con l’ottava salvaguardia verrebbero tutelate 32.000 persone.

ACCADDE OGGI – Rocky Marciano, l’americano dal sangue abruzzese

Il 1 settembre del 1923 nasceva a Brockton, negli Stati Uniti, Rocky Marciano (il suo vero nome era Rocco Francis Marchegiano). Il padre Pierino Marchegiano parti dall’Abruzzo, dal paese di Ripa Teatina (in provincia di Chieti), in cerca di fortuna in America.

Marciano è stato una vera e propria leggenda del pugilato, uno dei pugili più forti di tutti i tempi, l’unico pugile rimasto imbattuto, il suo record è di 49 vittorie (di cui 43 per KO) e zero sconfitte. Il 23 settembre del 1952 divenne campione del mondo dei pesi massimi, in seguito difese il titolo sei volte e rimase campione fino a novembre del 1956. Per la potenza dei suoi colpi veniva chiamato il “Bombardiere di Brockton” (The Brockton Blockbuster). Grazie al lavoro da muratore e la cucina italiana della mamma sviluppò sin da giovane un fisico forte e compatto. Il suo sogno era quello di lavorare con il padre nel locale calzaturificio ma dovette rinunciare a causa di un’allergia alle polveri delle pelli. Tarchiato, 178 cm per 93 kg di peso, era dotato del più corto allungo della storia dei campioni dei pesi massimi. La sua arma micidiale era il suo destro, non veloce ma potente, era famoso per il suo montante e per i colpi al corpo capaci di mandare KO gli avversari. Dimostrò anche di avere un cuore d’oro aiutando Joe Louis, un vecchio campione caduto in digrazia dopo il ritiro dal pugilato. Rocky morì giovane all’età di 46 anni il 31 agosto 1969 a Newton precipitando con il suo aereo privato.