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COPPA D’AFRICA – Keita nei 23 prescelti di Cissé

Il ct Aliou Cissé ha diramato la lista dei 23 giocatori che partiranno per il Gabon, per partecipare alla Coppa d’Africa, Keita e Koulibaly, gli unici “italiani”.
Di seguito la lista completa dei 23 convocati:

PORTIERI: Abdoulaye Diallo (Rizespor, Turchia) Khadim Ndiaye (Horoya, Guinea) Pape Seydou Ndiaye (Niary Tally, Senegal)

DIFENSORI: Lamine Gassama (Alanyaspor, Turchia) Zargo Touré (Lorient, Francia) Kara Mbodji (Anderlecht, Belgio) Kalidou Koulibaly (Napoli, Italia) Saliou Ciss (Valenciennes, Francia) Cheikh Mbengue (Saint-Etienne, Francia)

CENTROCAMPISTI Cheikhou Kouyaté (West Ham, Inghilterra) Cheikh Ndoye (Angers, Francia) Gana Gueye (Everton, Inghilterra) Pape Alioune Ndiaye (Osmanlispor, Turchia) Pape Kouly Diop (Espanyol, Spagna) Mohamed Diamé (Newcastle, Inghilterra) Henri Saivet (Saint-Etienne, Francia)

ATTACCANTI Sadio Mané (Liverpool, Inghilterra) Ismaila Sarr (Metz, Francia) Keita Baldé Diao (Lazio, Italia) Mame Biram Diouf (Stoke City, Inghilterra) Moussa Konaté (Sion, Svizzera) Moussa Sow (Fernerbahçe, Turchia) Famara Diedhiou (Angers, Francia).

Gonzalez : “Voglio la Celeste! Quindi…”

Uno degli obiettivi di questo mercato della Lazio è quello di togliere gli esuberi dalla rosa. Uno degli esuberi di “lusso” è, senza dubbio, Alvaro “El Tata” Gonzalez, richiesto non solo in patria ma anche in Italia. Il centrocampista uruguaiano ha rilasciato una lunga intervista a elpais.com.uy, parlando un po’ di tutto, dalla vita privata alla Lazio, inizia parlando del calcio nel suo paese: “L’Uruguay è un paese calcistico quindi è facile diventare un personaggio pubblico. Da un lato è penalizzante perché si è sempre esposti a giudizi, dall’altro è bello quando la gente parla di te. In ogni caso non ci si deve far influenzare né dalla critica, né dall’elogio che fanno parte del gioco

FORCHETTA E CRAVATTA – “A livello di alimentazione cerco di mantenermi in linea senza privarmi di nulla. C’è sempre tempo per qualche ‘stravizio’: è importante controllare il peso, ma senza farsi condizionare da troppi sacrifici. L’Italia è un paese molto trendy? Ci sono cose che mi piacciono e quando li indosso mi trovo bene, poi gli italiani con queste cose ci sanno fare e sanno come consigliarti. Nello spogliatoio della Lazio alcuni giocatori vestono come dei modelli mentre io sono molto più casual”.

NAZIONALE – “Fin da quando ero bambino sognavo di vestire la maglia della nazionale, per fortuna ce l’ho fatta. Ringrazio sempre il Defensor Sporting che è la squadra che mi ha dato l’opportunità di diventare professionista. Senza dubbio la maglia più importante che ho vestito è quella dell’ Uruguay, la responsabilità e l’orgoglio che regala è impareggiabile. Del mio debutto contro la Romania in amichevole nel 2006 ricordo il desiderio di ottenere qualcosa per gli altri piuttosto che per se stessi: con la Celeste l’obiettivo è quello della vittoria per noi stessi, ma la cosa più importante è regalare gioia alle persone. Giocare per la nazionale è una responsabilità e ci si rende conto di dover consigliare anche i più giovani; tuttavia non mi reputo un giocatore così determinante o un leader, per questo abbiamo il capitano Godin che lo fa molto bene. Molte volte ho capito che le critiche rivolte a me erano dovute ad una certa moda prendersela con il ‘Tata’, ma mi sono fatto forza e ho voluto dimostrare a tutti di aver i requisiti per far parte della Celeste. Quando sono stato chiamato in causa ho voluto dare tutto me stesso in campo e per le strade la gente mi riconosce questa virtù. Siamo tutti tecnici in Uruguay e ci può stare che la gente preferisca qualcun altro calciatore, ma non vuol dire essere scarsi. Nel periodo in cui venivo contestato il mio impegno era sempre lo stesso, poi ci sono stati degli episodi che hanno fatto ricredere tutti: un duello con Neymar  e il gol contro il Cile in amichevole

OGGI E DOMANI – “La situazione nella Lazio mi ha penalizzato, così per un periodo sono rimasto fuori dalle convocazioni dell’Uruguay: per quanto so essere in competizione, in alcuni momenti è facile che altri prendano il tuo posto. Oggi sono alla ricerca di un’altra squadra dove poter giocare e permettere al maestro Tabarez di convocarmi. Finora i ragazzi hanno fatto molto bene, quando ci ritroveremo cercheremo di risalire la classifica. Fin da quando ero ragazzo tifo il Nacional, un giorno vorrei tornare e realizzare il sogno che non ho ancora conseguito di essere campione con la squadra del mio cuore; devo però valutare bene tutte le circostanze. Un altro sogno è quello di giocare con il Defensor Sporting, che è la mia casa, la squadra dove ho debuttato. Entrambi i club mi hanno lasciato le porte aperte per un ritorno e questo per me è un orgoglio. Il tempo dirà se sarà possibile e con quale club giocherò per primo”.

 

CALCIOMERCATO – Allarme “Russo” per la Lazio!

Anche se non ufficialmente, il calciomercato invernale è iniziato, tutte le società stanno cercando di guardarsi intorno per poter migliorare la propria rosa di giocatori. Sicuramente al momento i riflettori sono tutti puntati sulla Cina che sta facendo offerte monstre per calciatori di fama mondiale, basti vedere la vicenda Tevez. Non troppo lontano dalla Cina però c’è uno stato europea interessato a molti dei giocatori del nostro campionato: la Russia. in particolar modo rappresentata da una delle squadre della capitale: lo Spartak Mosca. La squadra biancorossa, infatti, sarebbe interessata, secondo quanto riportato da Izvestia, a molti calciatori della Serie A, come Luiz Adriano oppure Benatia. Un altro nome accostato alla società moscovita è anche quello del difensore della Lazio, Bastos, prelevato in estate proprio da una squadra russa, il Rostov. Al momento si tratta solo di indiscrezioni, ma una partenza di Bastos, con un de Vrij lontano dal rinnovo e Hoedt che vuole andare in prestito non sarebbe affatto un mercato di riparazione…

Manservisi: “Inzaghi? Che sorpresa!”

Senza dubbio la Lazio è una delle sorprese di questa prima parte di campionato, merito anche del lavoro di mister Simone Inzaghi, che, nonostante tutta la storia intorno al mancato arrivo di Bielsa, sta convincendo tutti grazie anche al suo modo di modellare la squadra a seconda dell’avversario. In merito a questo è intervenuto l’ex centrocampista della “Banda Maestrelli”, Pierpaolo Manservisi, che ai microfoni di Lazio Style Channel ha dichiarato: “Inzaghi mi ha sorpreso, non credevo riuscisse a conquistare simili risultati. Si sta dimostrando un grande allenatore. Quando tutti i giocatori danno tutti il 100%, si possono raggiungere traguardi impensabili“.

LUCI (SPENTE) A SAN SIRO – “A Milano, la Lazio era partita bene ma nella ripresa la squadra è uscita dal campo. Non so perché; ero convinto riuscisse a dominare per tutta la gara. Incassato il gol dell’Inter, i nerazzurri hanno preso il sopravvento. Ci è mancata solo la rete. Quando crei tante occasioni ma sono gli avversari a passare in vantaggio, il morale va giù. Nonostante questa sconfitta, quello biancoceleste resta un ottimo campionato.

ROSA E OBIETTIVI – “Keita e Felipe Anderson sono bravissimi, poche squadre hanno due esterni così. Biglia è il regista, l’uomo squadra. Da dopo la sosta, la Lazio dovrà continuare a lottare per il terzo posto e provare a qualificarsi in Champions; non dovessero riuscirci, i biancocelesti non dovrebbero avere problemi a raggiungere un posto in Europa League”.

Qui Crotone – Due probabili assenze contro la Lazio

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L’8 Gennaio riprenderà (finalmente) la Serie A, e la Lazio di Inzaghi si troverà di fronte allo Stadio Olimpico la matricola Crotone, allenata da Nicola, una gara facile solo sulla carta.

QUI CROTONE – Ci sono ancora tanti dubbi sulla possibile presenza nei calabresi di Claiton e Tonev per la gara contro i biancocelesti. Il difensore e il centrocampista stanno ancora smaltendo i rispettivi infortuni e ancora non si sono uniti al resto del gruppo. Per Nicola rimane, quindi, l’incertezza sul recupero del brasiliano e del bulgaro.

Terminata la sosta natalizia il Crotone è tornato di nuovo in campo, riprendendo la preparazione in vista della sfida contro la formazione di Inzaghi. Il tecnico ha fatto svolgere alla squadra un lavoro prettamente fisico: stretching dinamico, seguito da core stability, riscaldamento tecnico, possesso palla e partitella a tema in chiusura.

Montella: “Campionato difficile, per l’Europa in corsa tante squadre”

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Fresco di Supercoppa Italiana, vinta ai calci di rigore dal suo Milan la scorsa settimana contro la Juventus, Vincenzo Montella è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per fare il punto sulla stagione dei suoi e su questa prima parte di Serie A.

Montella è chiaro: “L’ho detto fin dall’inizio: non bisogna porsi limiti. Il nostro primo obiettivo è quello di arrivare in Europa perché è la casa del Milan, poi il percorso e il tempo ci dirà quale Europa”. Le rivali però sono tante ed agguerrite: “E’ difficile entrare in Europa perché la competitività è molto alta, ci sono squadre molto forti. Penso al Napoli, alla Roma, oltre alla Juve che fa un campionato a parte. Poi ci sono Fiorentina, Inter e Lazio senza citare le sorprese. Il campionato è difficilissimo, non siamo ancora a metà, ma il nostro obiettivo è quello”.

Immobile: “La Lazio doveva rilanciarsi, come me. Un matrimonio perfetto!”

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L’attaccante biancoceleste Ciro Immobile, ha rilasciato una lunga intervista a Premium Sport, in cui ha raccontato il suo inizio di stagione e quello della squadra di Inzaghi.

Nel tg sportivo di Italia 1, un estratto dell’intervista: “La Lazio perchè è stata la squadra che più mi ha cercato e voluto. Tra tutte quelle interessate è stata quella che più mi ha fatto sentire importante, e per fortuna ha trovato l’accordo con il Siviglia. E’ una squadra con tanta storia e tante vittoria, una squadra che doveva rilanciarsi, come me, quindi un matrimonio perfetto“.

Una battuta sulla Nazionale e sulla coppia Belotti-Immobile, considerata il futuro degli Azzurri: “Sono molto felice di questo. Prima dell’Europeo si diceva che gli attaccanti in Italia scarseggiavano. Adesso con il mister Ventura stiamo facendo molto bene, con il Gallo formiamo una bella coppia. Siamo primi nel girone, e anche se sappiamo quanto sia difficile arrivare al Mondiale, sono felice di tutti questi riconoscimenti. Ci godiamo questo momento e spero di mantenere ancora il posto in squadra, dato che già una volta con Conte l’ho perso…

 

Inselvini: “Lazio-Crotone, gara da vincere!” Poi su Paloschi e Sportiello…

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L’ex centrocampista biancoceleste, campione d’Italia con la Lazio nel 1974, Fausto Inselvini, è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio per fare il punto sul momento della squadra di Inzaghi.

Dapprima un accenno ai nomi caldi del mercato: “Paloschi è un giocatore valido, che alla Lazio potrebbe servire. Ha fatto molto bene al Chievo, a Bergamo è stato chiuso dai tanti giovani esplosi, ma ha sempre fatto gol. Sportiello sarebbe un grande acquisto in vista del prossimo anno. L’ho visto spesso, è da campionato di vertice: è bravo sia tra i pali sia nelle uscite“.

Sull’ultima sfida dei biancocelesti, persa 3-0 in casa dell’Inter: “L’Inter doveva fare punti, la Lazio il primo tempo poteva chiudere la partita, aveva imbrigliato i nerazzurri. Pioli, che conosce bene i biancocelesti, nella ripresa ha messo Banega a uomo su Biglia e abbiamo subito la reazione di una squadra composta da grandi giocatori, il cui valore prima o poi uscirà fuori in questo campionato. Nella prima frazione potevamo realizzare almeno un paio di reti. Dalla tribuna di San Siro avevo la sensazione che avremmo vinto poi però siamo calati fisicamente. Loro hanno spinto molto. Fatto il primo gol, l’Inter ha cominciato a macinare e noi siamo un po’ usciti dal campo. Se giochi bene il primo tempo e nella ripresa sei bloccato, significa che non siamo ancora maturi mentalmente a livello di squadra. Non dobbiamo pretendere la vittoria del campionato ma questi ragazzi, ma centreranno sicuramente l’Europa“.

Una battuta sul Milan, squadra giovane ed in rampa di lancio, che ha appena alzato la Supercoppa italiana: “Donnarumma, Locatelli e Suso sono giovani e stanno dando una mano alla squadra. I rossoneri non giocano un grande calcio, in Supercoppa hanno vinto ai rigori. Montella è molto bravo e sa mettere in campo i giocatori. La rosa non è di alto livello ma stanno facendo un grande campionato. Non sono all’altezza delle big: come la Lazio, è una squadra che può fare bene se tutti danno il massimo“.

Infine sulla prossima sfida che attende i ragazzi di Inzaghi: “Lazio-Crotone è una partita da vincere. Giocheremo contro una neopromossa, composta da una rosa non di assoluto valore. Qualche titolare mancherà ma chi verrà scelto da Inzaghi sicuramente saprà farsi valere“.

CALCIOMERCATO – Lazio, per Avenatti occhio alle mosse della Ternana

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Può essere il colpo low cost per l’attacco. Anzi, potrebbe, perché al momento il suo nome non è nient’altro che una semplice ipotesi. Per Felipe Avenatti, attaccante uruguaiano della Ternana, la Lazio non ha formalmente avanzato un’offerta, nonostante il classe ’93 sia già da qualche giorno nel novero dei profili giusti per sostituire l’ormai certo partente Djordjevic nel ruolo di vice Immobile. E se né il club capitolino né il Cagliari si muovono, a fare qualche passo potrebbe essere invece proprio il club umbro.

Le Fere avrebbero infatti iniziato le discussioni riguardo al rinnovo del proprio centravanti, il cui contratto scadrà il prossimo giugno e che la società rossoverde per evitare di perderlo in estate a costo zero. Come riporta Calciomercato.it, per i dettagli, ovvero la durata e l’ingaggio, al momento i colloqui non sono ancora entrati nel vivo, ma fatto sta che la Ternana vuole fare un ultimo tentativo con Avenatti per provare, se non a trattenerlo, almeno a monetizzare il più possibile da una sua cessione. E le pretendenti, Lazio in primis, restano alla finestra, in attesa di intoppi che possano portarle sulla strada dell’affare.

FORMELLO – Inzaghi sorride per il recupero di un ‘big’, ma i problemi non sono finiti…

Prosegue, con una doppia seduta, l’ultima settimana di lavoro del 2016 della Lazio. Questa mattina due gruppi si sono divisi tra campo e palestra: il primo composto da Radu, Leitner, Murgia, Hoedt, de Vrij, Cataldi, Prce e Patric; il secondo da Basta, Milinkovic, Parolo, Bastos, Immobile, Lulic, Djordjevic, Minala e Lombardi. I test di resistenza, svolti sul terreno del ‘Fersini’, mettono in evidenza in particolare Murgia e Lulic, i quali mostrano una riserva di energie maggiore rispetto a quella dei compagni. Assenti invece i sudamericani, ancora in vacanza, con il permesso del club, e che si rivedranno con il gruppo dal 2 gennaio, quando si inizierà a preparare il primo impegno di campionato del 2017, all’Olimpico contro il Crotone.

Mister Inzaghi, nel frattempo, può sorridere per il recupero di Radu, che ha superato completamente il problema alla caviglia che gli aveva impedito di prendere parte all’ultimo match dell’anno, a San Siro contro l’Inter, e anche oggi, per il secondo giorno consecutivo, si è allenato regolarmente. Il tecnico deve tuttavia fare a meno di Lukaku (in Belgio per curare l’infortunio alla caviglia) e Luis Alberto, che ieri sera ha preso parte ad una gara di beneficenza a Siviglia. Ha lavorato invece a parte Kishna, assente ieri alla sgambata di ripresa causa influenza. Si è fermato infine nel corso delle esercitazioni atletiche il giovane Prce: per lui probabile guaio muscolare.

UFFICIALE – Addio al Panathinaikos, Ledesma saluta il club e i tifosi

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Si è conclusa ufficialmente, a distanza di pochi mesi dal suo approdo, l’avventura di Cristian Ledesma al Panathinaikos. L’ex centrocampista della Lazio ha detto addio al club greco dopo la rescissione del suo contratto e adesso è al lavoro per trovare una nuova sistemazione. Il suo desiderio è quello di rientrare in Italia, in modo da avvicinarsi di più alla sua famiglia, e il Pescara potrebbe accontentarlo. Nel frattempo, per ingannare l’attesa di novità sul suo futuro, il 34enne argentino ha postato un messaggio sul proprio profilo Instagram per commiatarsi dal sodalizio di Atene:

Ogni esperienza ti insegna qualcosa. Anche qui ci sono state cose che hanno funzionato bene e altre meno…è la vita. Ringrazio e saluto i tifosi del Panathinaikos e auguro a loro, al club e ai calciatori ogni successo“.

CALCIOMERCATO – Djordjevic, aumentano i candidati nomi in caso di partenza…

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 11 – Che i tifosi biancocelesti non debbano aspettarsi grandi nomi nel mercato invernale ormai è assodato. Già nel mercato invernale è difficile che giocatori importanti si muovano, se poi le risorse sono limitate è ancora più arduo. Tuttavia non è difficile trovare nuove risorse se si sa cercare bene: Vedi i vari Radu, Mauri, Dias, Biava, Floccari, Candreva. Tra questi potrebbero esserci un olandese e un danese. No, non è l’inizio di una barzelletta ma sono altri due candidati riportati oggi da “Il Corriere dello Sport” come possibili sostituti di Djordjevic. Serve una punta centrale che aiuti Immobile a sostenere il peso dell’attacco. I “candidati esteri” sono: Jurgen Locadia, 23 anni lo scorso 7 novembre, nato ad Emmen. Punta in grado di ricoprire più ruoli, l’oranje quest’anno col Psv Eindhoven ha disputato solo 4 gare, condite da un assist, l’ultima delle quali lo scorso 28 agosto, per il resto risulta infortunato. Ha vestito tutte le maglie della nazionale, tranne quella maggiore, al momento il suo rapporto con il tecnico Cocu lo avrebbe messo ai margini della sua squadra; contratto in scadenza nel 2019, è gestito dalla Seg, la stessa scuderia di de Vrij e Hoedt; lo scorso anno per lui in 29 gare 13 assist e otto gol; nel 2014-2015 tre assit e sei gol in 23 match. L’altro candidato è Martin Brathwaite, classe 1991, originario del Gujana. Punta centrale o esterno, attualmente gioca nel Tolosa di cui è anche capitano: quest’anno 3 gol e 7 assist in 13 gare, contratto in scadenza nel 2019. Ha vestito tutte le maglie della sua nazionale, 14 le presenze con quella maggiore con una sola rete.

Logico è pensare che il mercato sia tutto focalizzato sull’equilibrio tra entrate ed uscite. In particolare, a gennaio con Djordjevic in partenza corteggiato da Italia e Francia, in casa Lazio si inizia a pensare a dei possibili sostituti. Il profilo che in questo momento sembra essere in pole position è quello di Alberto Paloschi, scuola Milan e attuale Atalanta, dove è passato in estate per circa 6 milioni. L’attaccante però non ha trovato molto spazio, e a Roma, potrebbe rilanciarsi e come riporta la “Gazzetta dello Sport“, nei prossimi giorni ci sarà qualche novità. Potrebbe rientrare anche il nome di Etrit Berisha, ma la sua valutazione è la stessa di Paloschi in cui per riscattare il giocatore servono 5 mln. L’ex Swansea potrebbe arrivare allora in prestito con annessa la possibilità di acquistarlo a titolo definitivo a giugno, ma riprendendo il discorso sopra citato, prima però va ceduto Djordevic. I biancocelesti sono disposti a trattare, ma Lotito è deciso per non cederlo in prestito, e lo scoglio più grande è solo la valutazione che eventualmente ne darà il presidente.

Giulia Gravante e Marco Lanari

IL 31 DICEMBRE C’E’ LA FESTA AL CIRCO MASSIMO

IL 31 DICEMBRE C’E’ LA FESTA AL CIRCO MASSIMO

Il 31 dicembre dalle 22 countdown tra dj set, giochi di luce e spettacoli acrobatici

Il 31 dicembre Si fa festa al Circo Massimo. Dalle 22 un grande appuntamento per aspettare e festeggiare insieme il nuovo anno tra dj set, spettacolo di luci e incredibili performances acrobatiche internazionali.

Ad aprire la serata le spettacolari acrobazie di 15 artisti circensi con le musiche di Stefano 66K De Angelis. A seguire la compagnia francese Transe Express che, dopo essersi esibita nelle più grandi capitali del mondo da Sydney a Parigi, porta per la prima volta in Italia lo spettacolo Mobilissimo Home: 15 artisti che voleranno a 30 metri di altezza per far sognare grandi e piccini a testa in su’ sotto le stelle. Una festa unica nella splendida cornice del Circo Massimo che per una notte diventerà ancora più suggestiva grazie ad un affascinante spettacolo di luci che si unirà alla musica dance, pop e rock con una speciale “fusione” tra 66K e i violoncelli dei100Cellos diretti da Enrico Melozzi per un countdown all’insegna del divertimento.

Una notte unica che passerà poi il “testimone” alla Festa di Roma sui ponti e lungo il Tevere che inizierà alle 3.30 del mattino offrendo alla città ben 24 ore di iniziative e manifestazioni per tutte le età.

ECCO IL PROGRAMMA:

CIRCO MASSIMO

22 opening act

Performances e acrobazie con 15 artisti

DJ set STEFANO 66K DE ANGELIS

22:30 MOBILISSIMO HOME spettacolo acrobatico della COMPAGNIA TRANSE EXPRESS (prima italiana)

23:30 countdown con i 100CELLOS, diretti da ENRICO MELOZZI

e spettacoli di luce e vj set a cura di DANIELE SPANÒ e DANIELE DAVINO

00:30 closing act

DJ set performances e acrobazie

Strakosha show. Marchetti trema

Il classe 1995 Thomas Strakosha, ha avuto un 2016 sicuramente molto sorridente. Per il capitano della Nazionale U-21 Albanese, esordio in Serie A in un palcoscenico come lo stadio San Siro, il 20 settembre contro il Milan, e solo vittorie nelle seguenti 4 gare. E’ subentrato a Marchetti ed è stato protagonista contro la Sampdoria su Quagliarella. Come riporta la”Gazzetta dello sport“, l’estremo difensore sarà legato ai biancocelesti fino al 2021 con un ingaggio di 300mila euro l’anno, circa il triplo di quello attuale.

RINCORSA – Nessuna sorpresa per Inzaghi, l’albanese ha sorpreso tutti, tranne lui che era già a conoscenza delle sue qualità. L’ascesa di Strakosha è stata una piccola tegola anche per Berisha, che aveva salutato la capitale con la convinzione di non avere spazio, ed ora si ritrova in squadra l’ex compagno alle sue spalle in nazionale dopo aver offerto ottime prestazioni a Roma. Il sorpasso su Marchetti sembra essere un’ipotesi, visto gli infortuni. Ma quando c’è stata una chiamata il veneto ha sempre risposto bene, e dunque Inzaghi rispetta le gerarchie. Il riscatto di Berisha, sembra essere fortemente legato ad altre operazioni extra Lazio, ma per il momento i biancocelesti si godono la forma del baby portiere.

Hoedt chiede più spazio: possibile cessione a Gennaio?

Anno nuovo vita nuova? Nonostante il netto miglioramento che ha avuto rispetto alla scorsa stagione, resta un 2016 povero di soddisfazioni quello di Wesley Hoedt. Ogni volta che è sceso in campo il centrale olandese ha fatto sempre molto bene. Lui e de Vrij (con cui aveva affinato l’intesa sotto le tre cime di Lavarello) hanno fatto vedere ottime cose insieme: con loro due in campo dal primo minuto 7 punti conquistati dalla Lazio e zero sconfitte. Ha anche trovato la gioia personale del gol alla prima di campionato contro l’Atalanta. Purtroppo per l’ex AZ ciò non è stato sufficiente per ritenerlo meritevole di un posto come titolare inamovibile nella difesa biancoceleste. Infatti, non appena Bastos prima e Wallace poi hanno mostrato le loro enormi qualità, le gerarchie si sono completamente sovvertite e da prima scelta, Wesley, è scalato all’ultimo posto (spesso Inzaghi ha preferito schierare Radu centrale). Attenzione, non crediamo assolutamente ad una bocciatura da parte del tecnico anzi, purtroppo per Wesley però (e per fortuna della Lazio) quest’anno la squadra biancoceleste ha 5 centrali di livello (se contiamo anche Radu). Non tutti possono giocare contemporaneamente e le partite quest’anno – senza le coppe – sono notevolmente ridotte.

Hoedt a Roma sta benissimo, ma vuole giocare. Per questo, stando a quanto riportato da “Il Tempo“, il difensore olandese vorrebbe andare a giocare in prestito per 6 mesi. Le pretendenti non mancano. Inzaghi insieme alla società troverà la soluzione migliore per il giovane olandese. E’ un patrimonio della Lazio e non va assolutamente sprecato. E’ incredibile comunque che nel settore dove l’anno scorso c’erano vuoti incredibili e che sembravano incolmabili ora invece si presentano problemi di abbondanza.

Galliani: “Dopo la sosta dobbiamo scavalcare la Lazio”

Il Milan, che ha concluso l’anno calcistico con la vittoria in Supercoppa italiana contro la Juventus, è già proiettata al campionato. Nonostante manchi ancora più di una settimana, Adriano Galliani ha già fissato il primo obiettivo. queste le sue parole a Radio TMW:

Mi auguro che il successo in Supercoppa ci dia morale e spinta per fare bene in campionato. Abbiamo vinto questo trofeo meraviglioso, siamo molto felici, ma adesso dobbiamo pensare a fare bene in campionato anche perché la Lazio s’è fermata e il Napoli ha pareggiato allo scadere. Ora tocca a noi. Possiamo scavalcarle“.

I Giovanissimi Provinciali Fascia B della Lazio al giro di boa: il punto di mister Fratangeli

I Giovanissimi Fascia B Provinciali della Lazio, classe ’94, hanno iniziato bene il loro primo campionato agonistico e in vista della conclusione del girone d’andata, il tecnico Leonardo Fratangeli, al portale sslazio.it, fa il punto sulla squadra:

Devo dire che la partita è lo specchio degli allenamenti, i ragazzi si allenano tutti e 26 come se dovessero giocare tutti ed alla fine è normale che con il lavoro, l’unione del gruppo, lo spogliatoio i risultati vengono. Abbiamo conquistato la quarta vittoria consecutiva dopo la sconfitta del derby questo è sintomo che i ragazzi hanno saputo reagire subito. Peccato aver perso proprio la stracittadina ed i tre punti con l’Ottavia perché altrimenti oggi sarebbero stati loro a dover rincorrere noi e non viceversa, ma non ci mette pensiero la rincorsa anche perché siamo terzi in classifica e stiamo quasi per agguantare proprio la Roma che occupa la prima posizione.”

Il mio primo bilancio? E’ sicuramente positivo, all’inizio della stagione non ci conoscevamo, adesso siamo entrati in un meccanismo dove lottiamo e corriamo tutti verso lo stesso obiettivo che è quello di vincere tutte le settimane, non guardano il risultato, ma guardando la prestazione della squadra giocando l’uno per l’altro; i ragazzi hanno formato un bel gruppo. Questa squadra deve ancora crescere molto, soprattutto sotto il punto di vista mentale, se andiamo ad analizzare le partite quasi tutte nei primi tempi ci vedevano in netto vantaggio sugli avversari, nelle riprese i ragazzi calano mentalmente permettendo troppo alle altre squadre, quindi stiamo lavorando molto sotto il profilo psicologico tra il primo ed il secondo tempo.”

Per quanto riguarda il fatto di giocare un campionato sotto età, questa cosa si nota maggiormente in alcune sfide, ad esempio contro la Nuova Tor Tre Teste gli avversari erano tutti 2003 con una fisicità importante, noi cerchiamo di mettere la partita sul lato tecnico perché sul lato fisico-atletico non potremmo farcela, quindi andiamo a sopperire questa mancanza con il fraseggio. Proseguiamo su questa strada.”

CALCIOMERCATO – Incredibile offerta dalla Cina per Cristiano Ronaldo

A Dubai, a margine dei Globe Soccer Awards, il procuratore di Cristiano Ronaldo Jorge Mendes ha rivelato ai microfoni di Sky Sport un offerta shock dei “cinesi-pigliatutto”: “Dalla Cina hanno offerto 300 milioni di euro al Real Madrid e oltre 100 all’anno al giocatore“. Il primato di Tevez, che in terra cinese percepirà 40 milioni l’annoia questo modo verrebbe immediatamente superato: “Ma i soldi non sono tutto. Il Real Madrid è la sua vita”, aggiunge Mendes.

Canovi svela i punti deboli della Lazio. E sul mercato…

Il noto procuratore romano, Dario Canovi, parla della Lazio e di mercato ai microfoni di Radio Sei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900”:

Non si può essere ottimisti guardando ai precedenti mercati invernali della Lazio. Quest’anno la società dovrebbe fare qualcosa per cercare di migliorare gli ottimi risultati fatti nella prima parte di stagione. Gli investimenti oltre a garantire dei risultati in campo porterebbero anche miglioramenti dal punto di vista economico. Keita, Biglia e de Vrij sono nella stessa situazione precaria: sono molto richiesti, per cui arrivare ad un anno dalla scadenza significa perderli o comunque avere dei benefici ridotti rispetto alla loro valutazione. Se la Lazio diventasse una squadra di vertice, i giocatori rimarrebbero a Roma, città in cui si vive anche bene”. L’esperienza del procuratore gli permette di osservare da vicino e capire le dinamiche legate a questi nomi: “Biglia ha un mercato inferiore rispetto ai compagni: è un ottimo giocatore, ma non uno che tutte le squadre vorrebbero. Secondo me la Lazio dovrebbe tentare il rinnovo subito e nel caso non ci riuscisse metterlo sul mercato. La Fiorentina e il Napoli stanno adottando la formula del rinnovo con la clausola, potrebbe essere una strada percorribile. Mantenere dei buoni rapporti con i procuratori è indispensabile anche se Lotito non è molto portato. Con i nuovi regolamenti gli agenti hanno perso quel pizzico di morale che prima c’era: spesso guardano più al loro interesse che a quello del proprio assistito”. Sul mercato in entrata: “Le punte centrali mancano a tutti, ciò non significa che Djordjevic sia un uomo mercato. Quando il serbo arrivò dalla Francia dissi che era un giocatore modesto, può giocare in una squadra di media classifica non in una da primato e non può neanche attirare le attenzioni di un calcio ricco come quello cinese. La sua valutazione credo che sia intorno a 3-4 milioni di euro, una cifra che non può svoltare il mercato della Lazio. Paloschi lo prenderei di corsa perché è un giocatore che ha sempre fatto gol. In questo momento è un po’ sottovalutato come Immobile lo scorso anno. Quanto a Torreira, credo che la Sampdoria non lo lascerà partire, la vedo più una pista calda per l’estate: abbina una buona qualità alla quantità, è un ottimo prospetto”.Infine dice la sua sull’obiettivo terzo posto: “Credo che per la Champions ci sono almeno 5 squadre che stanno viaggiando a ritmi alti, considerando il rientro dell’Inter. Forse la Lazio equivale al Milan, mentre se i nerazzurri sistemassero qualcosa a centrocampo, per esempio con Lucas Leiva, potrebbero puntare all’Europa che conta. Pioli lo considero una dei tecnici più intelligenti del campionato italiano”

La Cina ricopre d’oro Tevez. Cifre folli per l’Apache

La Cina è la nuova frontiera del calcio. L’estremo oriente sta scippando, ad ogni sessione di mercato, le stelle dei campionati europei e sudamericani. Cifre da capogiro per chi ha intenzione di sposare il calcio cinese. Lo Shangai Shenua in questa sessione di calciomercato ha acquistato Oscar per 45 milioni dal Chelsea, ed ora Carlos Tevez.

L’argentino sarà il calciatore più pagato del mondo, grazie ai 38 milioni netti a stagione per due anni. Cifre contro ogni morale, se si pensa alle milioni di persone nel mondo che faticano a vivere con i propr stipendi. Per Tevez un ottimo modo per concludere la sua carriera, nonostante le ire dei tifosi del Boca Juniors e anche della Juventus.