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Djordjevic: “Abbiamo molta qualità, con un paio di grandi acquisti diventeremo una grande squadra”

L’attaccante biancoceleste Filip Djordjevic è intervenuto ai microfoni di Premium Sport. Il ventottenne serbo si è detto soddisfatto della squadra e fiducioso sul futuro. Queste le sue parole:

“Per ora sono l’attaccante titolare della Lazio ma sono certo che arriveranno altri giocatori e di conseguenza aumenterà la concorrenza. Qui in ritiro stiamo lavorando bene, ma siamo in attesa dei nuovi arrivi. Dobbiamo lasciarci alle spalle il passato e non pensare ai discorsi che si sentono fuori dal campo, dobbiamo solo pensare a lavorare bene. Siamo consapevoli di avere tanta qualità in campo, con un paio di buoni acquisti diventeremo una grande squadra. Il nostro obiettivo è rientrare in Europa, una grande squadra come la nostra può avere solamente grandi obiettivi. Inzaghi? Lo conosciamo, siamo abituati a lavorare con lui, si lavora bene e si corre tanto”.

De Cosmi: “Vedere i volti e la felicità dei ragazzi del Summer Camp di fronte ai giocatori della prima squadra è stata una grande emozione”

Ai microfoni di Lazio Style Radio dal ritiro di Auronzo è intervenuto Roberto De Cosmi. Queste le parole del tecnico:

“Quello di domani sarà l’ultimo giorno del Lazio Summer Camp di Santo Stefano di Cadore. Oggi per i ragazzi è stata una giornata emozionante, hanno incontrato e parlato con i giocatori della prima squadra. Sono stati tutti davvero disponibili. Le domande dei giovani sono state quelle di ragazzi della loro età, come diventare professionista a come relazionarsi con i compagni. De Vrij e Hoedt hanno suscitato tanto interesse, poter incontrare e parlare con dei campioni è una grande emozione per tutti figuriamoci per dei giovani, ho visto i loro occhi brillare. Abbiamo avuto la possibilità di assistere alla prima amichevole, alla fine dell’incontro ho parlato con Murgia e Germoni. Stanno lavorando bene, il gruppo è piuttosto sereno e tutti stanno cercando di prepararsi al meglio. Ho visto un Inzaghi molto motivato e non può altro che farmi piacere. Germoni ha iniziato nei pulcini biancocelesti, lui e Murgia stanno tentando  di imparare il più possibile, sono rimasto piacevolmente impressionato da loro. Durante l’amichevole  Cataldi ha fatto bene nel ruolo di regista arretrato, anche Murgia si è espresso bene. Alessandro è un bravo ragazzo, consapevole della grande possibilità che ha a disposizione, i giovani potrebbero rappresentare la Lazio e per me vederli in campo con la maglia biancoceleste sarebbe una grande soddisfazione”.

Pace fatta tra Lotito e Pallotta? L’avvocato Gentile fa luce sulla vicenda

La Roma non ha la società né i soldi.” Parole forti del presidente della Lazio Lotito, rivolte ai rivali di sempre nelle dichiarazioni che sarebbero state rilasciate in Senato, riportate da Il Messaggero sull’edizione di giovedì mattina.

La risposta, piccata, del presidente della Roma James Pallotta non si era fatta attendere, parlando di un Lotito costante fonte di ilarità per il club giallorosso. Un incidente diplomatico troppo grave anche tra due società esplicitamente rivali, e così, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il presidente Lotito si sarebbe sentito telefonicamente col DG della Roma Baldissoni per chiarire la situazione.

L’avvocato Gentile ha spiegato come la telefonata tra i due avrebbe chiarito il disguido: soprattutto, Lotito avrebbe sottolineato come le frasi riportate dalla chiacchierata in Senato sarebbero state completamente distorte, soprattutto riguardo la frase dedicata ai cugini giallorossi. Forse parlare di pace fatta è eccessivo, ma sicuramente la tensione tra i due club, ai massimi livelli ieri, è rientrata.

CALCIOMERCATO – Anche per wikipedia è fatta!

Ci siamo, ormai tutti o quasi danno in dirittura d’arrivo Jordan Lukaku alla Lazio. Persino Wikipedia afferma l’accordo fra la formazione romana e l’attaccante. Wikipedia non sarà una fonte attendibilissima ma è pur vero che ha una gran cassa di risonanza.

Il fratello più piccolo del giocatore dell’Everton è ormai pronto a vestire la casacca biancoceleste. Un altro esterno alla corte di Simone Inzaghi?

Guarda la pagina di wikipedia!

http://https://it.wikipedia.org/wiki/Jordan_Lukaku

Lungo incontro tra Keita e il presidente Lotito. Ecco come è andata

Come riportato da SKY Sport24 questa mattina c’è stato un incontro fra il presidente Lotito, Keita e il suo procuratore Roberto Calenda. Motivo della riunione è stabilire il perché di quello sfogo su Twitter e tracciare una linea comune su cui poter costruire il futuro di entrambi.

Nei giorni scorsi infatti l’esterno biancoceleste aveva deciso di non partire con i compagni per Auronzo scrivendo le motivazioni tramite un messaggio social. leggi qui lo sfogo

Dopo l’incontro, conclusosi poco fa, si è deciso che il calciatore senegalese raggiungerà in ritiro i compagni in attesa di eventuali movimenti di mercato che possano riguardarlo.

(seguono aggiornamenti)….

Anche Buccioni dice la sua

A Roma si è generato da tempo un problema socioculturale di non trascurabile portata. Ciò che si constata, a mantenersi puri osservatori, è naturale e ovvia conseguenza di detta circostanza.” Lo riferisce in una nota il Presidente della Polisportiva Antonio Buccioni.

Poche parole ma che lasciano ben poco spazio a errate interpretazioni. Questo problema socioculturale va infatti risolto quanto prima per il bene di tutti.

Ivan Vargic la scheda tecnica di Laziochannel (video)

Stamattina si è presentato alla Clinica Paideia il primo vero acquisto della Società Sportiva Lazio.

Ivan Vargic, classe ’87  (29 anni) di nazionalità croata è il “primo rinforzo” per Simone Inzaghi che aveva un gran bisogno di Portieri. Infatti Marchetti, Berisha e Guerrieri non andavano bene.  Ma passiamo subito a parlare di questo portierone alto 192 cm con ha sottoscritto un contratto, udite udite fino al 30 giugno 2020. Acquistato per 700mila euro nel mercato di gennaio e poi lasciato in prestito sei mesi Rijeka.

la carriera

Inizia la carriera nella giovanili del Dakovo Croatia dove rimane fino al 2005, l’anno successivo viene ceduto in prestito al Vukovar’91. Nella sua prima stagione da professionista ottiene 33 presenze, subendo 45 reti. Dopo diversi prestiti nel febbraio 2013 viene acquisto dal Rijeka e nella stagione seguente diventa il titolare e grazie alla sue parate il Rijeka riesce a conquistare la Coppa di Croazia e la Supercoppa l’anno dopo.

Debutta in nazionale a 27 anni collezionando però soltanto due presenze in altrettante amichevoli. Contro l’Argentina il 12-11-2014 con risultato 2-1 per la Croazia e contro la Russia nel novembre dello scorso anno con la vittoria della sua nazionale per 3 a 1.

   Guarda qui le migliori parate di Vargic!

AURONZO – La seduta mattutina: si rivede Felipe Anderson

Alle 10 ad Auronzo gli uomini di Simone Inzaghi sono scesi in campo per la consueta seduta mattutina. Fra i biancocelesti subito in campo anche Felipe Anderson, arrivato in ritiro ieri dopo le discussioni dei giorni scorsi.

La squadra ha iniziato con un lavoro in palestra. In campo sono rimasti solo i tre portieri che agli ordini di Adalberto Grigioni si sono esercitati sulle prese aeree. Dopo la seduta in palestra parte della squadra si è diretta sul campo per svolgere un allenamento tecnico-tattico. Sul terreno di gioco lavoro sulla fase difensiva e su quella offensiva. Gruppetto diviso in due parti: da una parte Patric, de Vrij, Hoedt e Radu, a difesa della porta di Berisha; dall’altra Cataldi a costruire la manovra per i compagni Onazi, Lulic, Lombardi, Palombi e Oikonomidis. Al rientro negli spogliatoi del primo gruppo di giocatori, sul campo è sceso il resto della squadra. Il secondo gruppo, composto da Basta, Mauricio, Prce, Germoni, Milinkovic-Savic, Murgia, Morrison, Felipe Anderson, Djordjevic e Kishna, ha svolto lo stesso lavoro dei compagni che erano scesi in campo precedentemente. Appuntamento alle 17 per la seconda seduta giornaliera.

Beruatto: “Radu giocatore indispensabile per la Lazio”

Paolo Beruatto, ex terzino biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

Felipe Anderson la scorsa stagione ha avuto qualche difficoltà, quest’anno deve completare il suo percorso di crescita, dovrebbe essere l’anno della sua definitiva esplosione. Le sue caratteristiche le conosciamo, è migliorato nella fase di non possesso, ad oggi è un giocatore molto più completo, ora deve trovare solo il giusto equilibrio per essere un giocatore veramente importante e diventare un top player, colui che fa la differenza.

La scorsa stagione la perdita di de Vrij è stata importante, lui è un giocatore cardine e difficilmente sostituibile, ora bisogna avere pazienza perché avrà bisogno di tempo per ritrovare i livelli che aveva raggiunto. Bisogna lasciarlo lavorare con tranquillità e fiducia, tutto passa attraverso gli allenamenti e il gioco. I centrali oggi devono saper costruire il gioco, difendere e saper leggere le situazioni, infatti è un ruolo dove si fa fatica a trovare giocatori di alto livello. Alla Lazio, per completare il reparto dei centrali servirebbe un giocatore alla Rodrigo Caio, che sappia marcare, agile e veloce per i recuperi.

Mi piace molto l’idea di gioco moderna di Simone Inzaghi che cerca di costruire dal basso, utilizzando anche il portiere che diventa un giocatore aggiunto. Per far questo ha bisogno di giocatori adatti e saper prendere bisogna le contromisure se gli avversari ti vengono a prendere alto. Ha a disposizione molto tempo per lavorare. Far partire la manovra dal basso permette di arrivare nella zona centrale per poi sfruttare l’ampiezza del campo per far si che la squadra avversaria vada in difficoltà nella ricerca di coprire il campo, con l’aiuto degli esterni di attacco e le sovrapposizioni dei terzini si può far male.

L’assortimento dei giocatori biancocelesti in mezzo al campo è vasto e di qualità, sostituire Biglia è difficile per le sue caratteristiche. Parolo nell’ultima partita degli Europei, giocando da regista basso, ha fatto un’ottima gara ma in questo momento deve essere sfruttato come interno anche per la facilità con cui trova la porta. È un valore che non deve perdere visto le sue caratteristiche. All’occorrenza potrebbe prendere il posto di Biglia ma rimane sempre un interno importante.

Inzaghi valorizzerà i giovani, li conosce molto bene e spero che qualcuno possa esordire. Radu alza il tasso tecnico, è un giocatore sul quale l’allenatore può fare grande affidamento. È molto bravo nella fase difensiva ed è migliorato molto in quella offensiva. È un giocatore indispensabile per questa Lazio”.

CALCIOMERCATO – Ecco il primo volto nuovo della prossima stagione

E’ arrivato a Roma Ivan Vargic, il portiere della Nazionale Croata. Il ventinovenne estremo difensore arriva dal Rijeka e questa mattina si è recato alla clinica Paideia per sostenere le visite mediche. Il giocatore già da questa sera raggiungerà i biancocelesti in ritiro ad Auronzo.

Nello scorso campionato Vargic ha giocato nel campionato croato HNL: 36 le presenze per 3.240 minuti giocati, nel corso delle quali ha stabilito il record personale di imbattibilità in campionato per 21 partite, 783 minuti. Durante la sua carriera oltre ad aver fatto parte delle varie nazionali giovanili, il 12 novembre del 2014 ha fatto il suo esordio nella nazionale maggiore Croata nell’amichevole disputata contro l’Argentina. Inoltre, ha fatto parte della rosa dei convocati del ct Ante Čačić per gli Europei 2016 in Francia.

Tare e Calveri a processo!

Stamattina dopo i tre rinvii richiesti dall’avvocato Gentile per motivi personali si è finalmente tenuta l’udienza sul caso Zarate .

La Lazio afferma che il giocatore argentino non si fosse presentato agli allenamenti da marzo fino a giugno 2016, ma i legali dell’argentino hanno prodotto elementi che contestano questa realtà dei fatti. Infatti grazie anche a delle testimonianze (Diakite e Cavanda), dei brevi video e un ritaglio di giornale, Luis Ruzzi avvocato del giocatore, è riuscito a cambiare le carte in tavola.

Quindi oggi Petrone conferma la richiesta di rinvio a giudizio del Giudice Carla Canaia che già due anni fa aveva  fatto richiesta di rinvio a giudizio per i due dirigenti.

La prossima udienza è fissata per il 19 ottobre. Non c’è pace per questa dirigenza….

Lombardi: “Devo adattarmi ai ritmi della Serie A per sfruttare questa opportunità”

Cristiano Lombardi, esterno biancoceleste classe 1995, è intervenuto in collegamento, dal ritiro di Auronzo di Cadore, ai microfoni di Lazio Style Channel.

Questa è per me un’esperienza fantastica e inaspettata, ero in vacanza, è arrivata la chiamata e mi sono trovato qui. Qui l’obiettivo è lavorare duro. Ho avuto la fortuna di poter fare un’esperienza con i professionisti in Serie B. Queste opportunità ti formano come ritmo gara, comincia fare il paragone con giocatori più grandi e impari molto, dopo due anni mi sento più pronto di quanto ero quando sono uscito dalla Primavera. Prima della chiamata di mister Inzaghi, avevo la speranza di poter tornare qui, ma era solo una speranza. Per noi giovani italiani, spesso le porte sono chiuse, e spesso se una stagione non va bene, ci rimette sempre il giovane piuttosto che il ‘senatore’.

Il mio obiettivo in questo ritiro è quello di avere un’opportunità, ero nel pieno del mercato per trovare una soluzione con la società e il mio agente, qui invece vuol dire giocare nel maggiore livello e giocarmi le mie chances.

Per giocare a calcio ci vuole tanto lavoro e umiltà, in Serie A serve tanta personalità e i ritmi sono totalmente diversi dalla Serie B, e bisogna trovarli il prima possibile.

Il mio primo anno a Trapani non è stato positivo, la stagione era partita bene con il gol all’esordio ma non c’è stata continuità, così da novembre ho giocato solo pochi minuti, perdi ritmo gara e perdi tanto quando ti alleni e basta senza scendere mai in campo. L’anno dopo l’esperienza ad Ancona è stato più positivo perché, abbiamo lottato per i playoff .

Mi ispiro molto a Candreva,  ho potuto rubare molto stando qui, ed è un pregio potersi allenare con lui, si è creato un bel rapporto e mi sono affidato molto a lui.

Le mie caratteristiche nascono come esterno destro del 4-3-3, ma negli ultimi anni ho giocato molto nel 4-4-2, alla fine cambia poco. Da seconda punta non mi trovo benissimo lo stesso. E’ capitato anche di fare il quinto nel 3-5-2 e non mi dispiace per niente, ma queste sono scelte  che fanno gli allenatori.

Devo migliorare sulla fatica, quando fatico troppo, soffro mentalmente soffro, e poi vorrei migliorare nello smarcarmi sulla destra e tirare ad incrocio. Conosco bene tutto lo staff di mister Inzaghi. E’ un uomo con tante qualità, è stato giocatore quindi sa come creare il gruppo, come e quando rimanere sereno e quando avere più pressione, ha tanto carisma e trasmette tutto quello che ha in maniera positiva.

In questo gruppo conoscevo già Radu e Felipe, ovviamente Cataldi con cui ho giocato in Primavera, e gli altri giovani”.

Calciomercato Lazio – addio Gentiletti

Ieri il presidente Preziosi aveva glissato sulla trattativa Gentiletti, ma a quanto pare, sembra che l’affare possa definirsi concluso. Infatti da indiscrezioni giunte alla nostra redazione, il difensore classe ’85 dovrebbe partire per Genova già dalle prossime ore. La Lazio così si libera di un altro difensore flop, che invece era stato presentato dalla società come “un centrale che ha vinto la coppa libertadores”.

Chissa se nel Genoa di Juric Santiago Gentiletti ritagliarsi un posto da titolare.

Legge Melandri, in arrivo novità per le partite in tv: ecco quale

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Cambia la legge Melandri sui diritti tv: ci hanno lavorato il sottosegretario Luca Lotti, braccio destro di Renzi, e le due deputate Pd Lorenza Bonaccorsi e Daniela Sbrollini, che è anche responsabile sport e welfare del partito di maggioranza. Il governo dovrebbe fare un decreto per stabilire che la quota eguale per tutti passerà dal 40 al 50 per cento (gli altri criteri di ripartizione-bacino d’utenza, storia sportiva, ecc.-li stabilirebbe la Lega di serie A) mentre le due deputate hanno presentato alla Camera una proposta di legge (“Nuove disposizione in tema di commercializzazione dei diritti sportivi televisivi”) che presentiamo in esclusiva. Le due deputate sono poi pronte a discutere del progetto col mondo dello sport: ma non sono gradite pressioni…

Nella introduzione è scritto: “Il mercato dei diritti audiovisivi sportivi assume da sempre un ruolo decisivo non solo per la vita e la sopravvivenza del mondo del calcio, ma anche per la tenuta e lo sviluppo del mercato delle comunicazioni. Per questi motivi, nel 2006, il ministro dello Sport Giovanna Melandri aveva deciso di procedere a una riforma strutturale portandola a compimento in tempi brevi, sia pure attraverso un iter legislativo complesso (legge delega 19 luglio 2007 n. 106 e conseguente decreto legislativo 9 gennaio 2008 n. 9): la riforma prevedeva, da una parte, la centralizzazione dei diritti sportivi in capo alle leghe e, dall’altra, un sistema di regole per la commercializzazione in linea con i principi comunitari. In una situazione di crisi economica, come quella che ha colpito il nostro Paese negli ultimi anni, il ritorno alla vendita centralizzata ha prodotto un ottimo risultato: ha generato per le casse della Lega di Serie A un aumento di oltre il 70% delle risorse rispetto al 2010 (siamo arrivati a circa 1.300 milioni). A cascata ne hanno beneficiato le categorie professionistiche inferiori, il calcio dilettantistico e il basket “. E prosegue così: “Il decreto Melandri ha quindi avuto il merito di “imporre” alla Lega Calcio (e, a cascata, alle società sportive) il pieno e puntuale rispetto dei princìpi di trasparenza, equità e non discriminazione nella vendita (centralizzata) dei diritti televisivi, a vantaggio della concorrenza tra gli operatori della comunicazione”.
Ma allora perché si cambia? E’ presto spiegato: “A tutto ciò non è corrisposta, invece, una crescita del mercato a valle, quello cioè delle comunicazioni, da sempre e tuttora ingessato da una dialettica scarsamente competitiva tra gli operatori nazionali e non aperto alle nuove realtà multinazionali e globalizzate. Tali criticità sono peraltro dimostrate dalla recente istruttoria dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, conclusasi qualche giorno fa con l’accertamento di un’intesa restrittiva della concorrenza tra operatori della comunicazione e organizzatore della competizione (procedimento I790). Mantenendo lo status quo degli ultimi trent’anni, la normativa di settore non ha purtroppo concesso spazi a nuove e più efficaci dinamiche concorrenziali. L’assimetria del mercato delle comunicazioni e le mirate strategie di marketing hanno delineato un “terreno di gioco” in cui, attualmente, specie in riferimento al mercato a pagamento, solo due players – Mediaset e SKY – si sono fino ad oggi contesi i contenuti migliori, i c.d. premium, tra i quali sono annoverate le partite di calcio di Serie A. La difficoltà di nuovi players a entrare nel mercato nazionale e concorrere con SKY e Mediaset non ha consentito, e non consente tuttora (come dimostra il procedimento I790 dell’AGCM), dinamicità al mercato. Abbiamo ora l’occasione di creare nuove opportunità di business per tutti quei soggetti che operano su piattaforme diverse da quella televisiva o provengono da un ambiente diverso e facilitarne l’ingresso…”.

“Fino ad oggi-prosegue il testo- i diritti audiovisivi degli eventi sportivi erano ad appannaggio dei proprietari delle piattaforme distributive. Il soggetto che trasmetteva, e trasmette ancora oggi, le partite del Campionato di calcio era, ed è, il proprietario della piattaforma distributiva, satellite o digitale terrestre (SKY, RAI, Mediaset). Occorre oggi agevolare gli editori, non proprietari di capacità trasmissiva intervenendo, ad esempio, sugli obblighi di must carry, che oggi impongono all’operatore di rete di trasportare i canali televisivi di altri fornitori di contenuti. Il Decreto Melandri aveva individuato il problema, ma il favor previsto all’articolo 13 (accesso a qualunque piattaforma di terzi a condizioni eque, trasparente, non discriminatorie ed orientate ai costi) è stato concesso soltanto all’organizzatore della competizione (la lega) e non agli editori, che non si possono dunque appellare al Decreto Melandri per trovare spazio in Italia. L’articolo 11, così come ora modificato al comma 7, estende il favor anche agli assegnatari non in possesso del titolo abilitativo. In questa maniera tutti possono partecipare… Innanzitutto, nella procedura di vendita è opportuno, per renderla più snella, avere un solo interlocutore (come l’UEFA con la Commissione Europea). La scelta non può che ricadere ovviamente sull’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, proprio perché si parla di comunicazione e di rapporti tra operatori della comunicazione (articoli 6, comma 6, e 19), mentre si lascia all’altra Autorità, quella della Concorrenza e del mercato, il compito di vigilare sul comportamento dei protagonisti del settore con i poteri conferiti con la legge 287/90….”. Un altro aspetto importante, dopo gli anni del monopolio-Infront. “per dare ancora più trasparenza al sistema, si disciplina il ruolo dell’advisor, e cioè di quel soggetto che opera per conto dell’organizzatore della competizione come consulente strategico e operativo per la vendita dei diritti audiovisivi sportivi. Si impongono così due limiti: uno verticale, e cioè il divieto di svolgere lo stesso ruolo per due diversi organizzatori della competizione, uno orizzontale, e cioè il divieto di commercializzare, mentre si svolge il ruolo di advisor, i diritti di archivio e di sponsorizzazione con i club. E’ evidente che identico divieto deve essere imposto agli operatori della comunicazione, che tendono a spingersi in rapporti e relazioni che non competono loro. A tal fine, si è toccato anche il sistema della mutualità generale, evitando che i soldi che la Lega di Serie A mette a disposizione di tutti siano direttamente indirizzati alle leghe professionistiche sottostanti e non invece intermediati da strutture terze. Si elimina così la Fondazione. Si prevedono risorse per corsi di formazione sull’etica dello sport e per l’Autorità Anticorruzione per prevenire e reprimere il fenomeno delle scommesse illecite. Un cenno finale merita quella che può risultare una vera e propria rivoluzione del mondo del calcio: un evento in diretta e in chiaro, come prevede il modello attuale del calcio spagnolo. Il valore del calcio non può essere pregiudicato dal solo fatto che una partita a giornata possa essere trasmessa in chiaro. E’ sufficiente vedere quel che accade alla Champions League, dove la vendita chiaro/pagamento ha generato, e genera, maggiori ricavi. I tempi sono oggi maturi per ripercorrere quella strada anche a livello nazionale: la partita viene trasmessa certamente anche a pagamento (non si può impedire l’acquisizione di tutti i diritti del campionato da parte di un unico operatore, come accade da anni sul satellite), ma la contemporanea diretta in chiaro avrebbe una funzione fortemente promozionale per l’immagine del calcio nazionale”. Inoltre, una parte dei diritti tv, dalla stagione 2018, sarà destinata “alla copertura integrale degli straordinari delle forze dell’ordine impegnate all’interno degli impianti sportivi dove vengono disputati gli eventi delle competizioni dallo stesso organizzate”.

Il Daspo di gruppo e le barriere dell’Olimpico
Piano piano gli stadi stanno diventando sempre più sicuri, anche se gli spettatori calano (tanti i fattori) e fuori dagli impianti non sempre la situazione è sotto controllo. Prima di Raciti i nostri stadi erano la vergogna d’Europa, basta informarsi e andare a vedere certe immagini: ora una maggiore attenzione e nuove leggi hanno contribuito a ripulire, almeno in parte, molte curve. Anche se una legislazione emergenziale ha mostrato, e mostra, ancora qualche falla. La Cassazione, ad esempio, ha appena bocciato il Daspo di gruppo: le responsabilità penali infatti sono individuali. C’erano perplessità sin da quando era stato istituito, ora una sentenza lo ha spazzato via e in futuro sarà di difficile applicazione. E qualche dubbio c’è anche sull’obbligo di firma in commissariato che, sempre per la Cassazione, limita “beni primari di rilevanza costituzionale”. Non esageriamo, insomma, con le leggi e le leggine. Ad esempio, a più riprese il ministro Angelino Alfano, parla del Daspo europeo, di difficile, se non impossibile, applicazione. Anche peché alcune Nazioni non ne vogliono sapere. Meglio lasciar perdere e concentrarsi semmai sulle cose che si possono fare. Alla presidenza dell’Osservatorio del Viminale per la prima vota da questa estate c’è una donna, Daniela Stradiotto. Padovana, una importante carriera in polizia, appassionata di rugby: sta conoscendo in questi giorni il mondo del calcio. Vuole ricominciare dai “giovani, il mio sogno è rilanciare lo sport come prima palestra di vita”. Si augura di avere la massima collaborazione da parte del mondo del calcio: non sempre chi l’ha preceduta l’ha avuta. La Stradiotto è per i dialogo, anche con gli ultrà. Ma certe misure resterano in vigore: lo stadio Olimpico ad esempio non cambierà. Stesso schema dello scorso anno, con gli stewards e le barriere in curva: la speranza che i tifosi di Roma e Lazio tornino ad affollare la Sud e la Nord (ma molto dipenderà anche da Pallotta e Lotito). “Le regole, certe regole-spiega il n.1 dell’Osservatorio-non sono atti vessatori, contro qualcuno. Ma vengono studiate per venire incontro alle esigenze di tutti”. Le famiglie nelle curve? Ci siamo ancora lontani, non c’è dubbio: ma vale la pena provarci. Tutti.

La Scuola dello Sport del Coni e i manager del futuro
Sì è conclusa con 1’Open Day e la Graduation Ceremony la seconda edizione del Corso di Alta Specializzazione in Management Olimpico organizzato dalla Scuola dello Sport del Coni. A salutare i 25 studenti (19 ragazzi e 6 ragazze) che da metà ottobre a metà marzo hanno seguito circa 360 ore di lezione divise in 12 moduli didattici c’erano i vertici del Coni, il presidente Giovanni Malagò e il segretario generale Roberto Fabbricini, quelli della Coni Servizi nelle persone del presidente Franco Chimenti e l’ad Alberto Miglietta, il direttore della Scuola, Rossana Ciuffetti e Nerio Alessandri, presidente della Technogym. “Abbiamo richieste di iscrizione superiori alla capacità – ha sottolineato Malagò – e continueremo a investire molti milioni di euro. Perché pensiamo che lo sport possa offrire opportunità nel mondo del lavoro che prima non esistevano e che altri contesti giuslavoristici, oggi saturi, non possono garantire. Vado sempre a parlare nelle scuole, nelle università e invoglio le persone ad avvicinarsi al nostro mondo perché so che il nostro mondo può offrire. Pensiamo a un Coni del domani in cui non dico tutti, ma il più possibile, devono essere persone che hanno fatto questo tipo di specialistica. Il mondo dello sport cambia, oggi valiamo l’1,7% del Pil, un dato che il prossimo anno sarà migliorato, si fa più pratica sportiva e si costruiscono più impianti: le cose si stanno facendo ma non è ancora sufficiente”. Una specialistica sportiva che può aprire porte impreviste in caso di successo della candidatura di Roma 2024: “Non nascondo che – ha spiegato Malagò rivolgendosi agli studenti – le percentuali per ognuno di voi di trovare un posto di lavoro, bello e gratificante, se questa avventura va a dama sono esponenzialmente più alte piuttosto che senza questa avventura. È un incentivo, per me, per fare qualcosa di più nel mondo dello sport”. Soddisfatto anche il presidente Chimenti: “La formazione è fondamentale, è uno dei compiti istituzionali del Coni e la fa nel migliore dei modi. L’81,5% di coloro che hanno frequentato le nostre scuole si impiegano poi nel mondo del lavoro con grande facilità e grandi risultati: questa è una cosa esaltante”. L’ad Miglietta, invece, ha premiato i tre migliori project-work fatti dai ragazzi. La terza edizione del corso, destinato a 22 giovani laureati che intendono intraprendere la carriera di dirigente sportivo, prenderà il via in ottobre per terminare ad ottobre 2017, al termine del tirocinio di 300 ore. “Ringrazio il Comitato scientifico che ha accompagnato i ragazzi in questa esperienza molto positiva – ha detto la Ciuffetti – . Abbiamo sempre più la necessità di collaborare con l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport”.

Fonte: repubblica.it

CALCIOMERCATO – Pista franco-marocchina per il dopo Candreva

Al momento è in vacanza dopo le fatiche dell’Europeo, ma tra qualche giorno Antonio Candreva tornerà a Roma per pianificare un futuro sempre più destinato ad essere lontano dalla Lazio. In casa biancoceleste sembrano ormai essersi rassegnati a questa prospettiva e già da diverse settimane la dirigenza è al lavoro per cercare un degno sostituto. Tra i vari nomi, nelle ultime ore ne sarebbe spuntato uno del tutto nuovo: quello di Younes Belhanda, francese di Avignone ma di nazionalità marocchina, classe ’90, attualmente in prestito allo Schalke 04 ma di proprietà della Dinamo Kiev. In campo può essere schierato sia come trequartista che come esterno, il che lo rende un vero e proprio jolly d’attacco. Sulle sue tracce ci sono anche Napoli Torino: la Lazio dunque ne monitora il profilo e studia le mosse giuste per battere la concorrenza e portarselo a casa.

CALCIOMERCATO – Accordo con il West Ham per Valencia: già oggi la firma?

La Lazio potrebbe assestare a ore il colpo Enner Valencia, primo di questa sessione estiva di calciomercato. Ieri, infatti, il club biancoceleste ha incontrato a Londra il West Ham e il manager del giocatore, Fernando Baredes, avvicinandosi alle richieste della squadra londinese (13 milioni di euro totali per la vendita del cartellino). L’accordo sarebbe stato raggiunto sulla base di 2 milioni di euro per il prestito oneroso, cui se ne aggiungeranno altri 10 per il riscatto obbligatorio. Acquisto dunque vicinissimo alla realizzazione, con l’ecuadoriano che già oggi potrebbe arrivare a Roma per firmare il contratto. Poi tra domani e lunedì dovrebbe sottoporsi alle visite mediche e raggiungere i nuovi compagni in quel di Auronzo di Cadore. Quanto infine alla sua collocazione in campo, Inzaghi e la società sarebbero d’accordo nel schierarlo in coppia con Djordjevic in qualità di seconda punta, ruolo che il 26enne non disdegna, pur non essendo il suo naturale.

CALCIOMERCATO – Ma che Barba! Sfuma un altro obiettivo in difesa

Nonostante il presidente dell’Empoli avesse chiaramente detto che Federico Barba non è sul mercato, il giocatore vorrebbe continuare la sua esperienza all’estero. La Lazio l’ha seguito ma non si è andato mai oltre un timido sondaggio. Adesso secondo il portale tuttomercatoweb.com, il difensore sarebbe molto vicino al Betis Siviglia.

NAZIONALE – L’Italia sale di 2 posizioni nel ranking Fifa ma Conte perde il bonus. Ecco perché

L’eliminazione ai rigori con i campioni del mondo in carica della Germania nei quarti di finale di EURO 2016 ha fermato la scalata nel Ranking FIFA della Nazionale, che grazie al buon Europeo disputato in Francia ha guadagnato 2 posizioni, attestandosi al decimo posto del Ranking, con un solo punto in meno del Brasile (9°) e con un distacco di appena 10 punti dalla Spagna (8ª), battuta dagli Azzurri negli ottavi di finale. In tutto questo Conte perde un bonus di 500mila euro che sarebbe stato suo se l’Italia avesse scalato 5 posizioni (quando è diventato ct la Nazionale era 14^). Ma per 0,44 punti è stato beffato dal Brasile.

In testa alla classifica, nonostante la sconfitta ai rigori nella finale della Coppa America, c’è sempre l’Argentina, che precede Belgio e Colombia. I Campioni d’Europa del Portogallo hanno guadagnato 2 posizioni attestandosi al 6° posto davanti alla Francia, l’altra finalista dell’Europeo che ha scalato la classifica di 10 posizioni.

Questa la classifica delle prime 10:

1) Argentina 1.585 (0);
2) Belgio 1.401 (0);
3) Colombia 1.331 (0);
4) Germania 1.319 (0);
5) Cile 1.316 (0);
6) Portogallo 1.266 (+2);
7) Francia 1.189 (+10);
8) Spagna 1.165 (-2);
9) Brasile 1.156 (-2);
10) Italia 1.155 (+2).

Focolari attacca Lotito: “Atteggiamento squallido. E’ una macchietta!”

“È ‘una cosa squallida, sono le solite cose di Lotito che parla a ruota libera, oltretutto al Senato. Parla, parla e in questo caso insulta. La Roma – parola del giornalista Furio Focolari a Tuttomercatoweb.com – si è sentita chiamata in causa e ha reagito con una battuta ironica. Ci sarebbe da ridere ma purtroppo per i tifosi della Lazio c’è poco da riderePallotta in fondo si è messo a ridere. Ha fatto una battuta in riferimento ad un personaggio, Lotito, che per certi versi è una vera e propria macchietta. In ogni caso credo che la vicenda sia chiusa qui”.

Ledesma, prime parole al Panathinaikos: “Voglio diventare un giocatore importante”

Dopo un anno all’addiaccio, l’ex Lazio Cristian Ledesma ha finalmente trovato una sistemazione al Panathinaikos. Queste le prime parole dell’argentino: “Darò tutto per il club. Sono molto contento di questa nuova avventura nella mia carriera. Voglio diventare un giocatore molto importante nella storia del Panathinaikos”