Dopo Wallace e Bastos, la Lazio che pochi giorni fa ha rescisso il contratto con Bisevac e sta cercando di vendere Mauricio, ha preso un altro difensore. Stando a quanto riporta l’autorevole globo esporte, nella Capitale è già sbarcato Luiz Felipe Ramos Marchi giovane difensore classe ’97 proveniente dall’Ituano, club di quarta categoria brasiliana. Il giocatore è brasiliano ma ha il passaporto italiano, in queste ore è già a Roma per le visite mediche e la firma del contratto. Potrebbe essere girato alla Salernitana, in un’operazione in stile Ronaldo.
ESCLUSIVA – ECCO IL DATO FLOP DEGLI ABBONATI LAZIO
Non sono giorni facili in casa Lazio. Dopo una piccola parentesi positiva (durata appena una settimana), legata agli acquisti di Ciro Immobile, al ritorno in società di una figura di spessore come Angelo Peruzzi e alla nomina del nuovo responsabile della Comunicazione Arturo Diaconale che ha rilevato De Martino – criticato da più parti – la depressione in casa Lazio si fa sentire eccome.
Non sono bastati questi palliativi (seppur rilevanti), a cancellare dal ricordo del tifoso laziale, la gestione Scapestrata di Claudio Lotito che, seppur in regola col bilancio e arricchita da qualche importante trofeo, è stata bocciata in pieno per ciò che riguarda l’aspetto più importante, ovvero il rapporto empatico con i suoi fantastici tifosi.
Dopo dodici lunghi anni, il vecchio proverbio “Chi semina vento raccoglie tempesta” pare calzare a pennello per una campagna abbonamenti che fa a dir poco pietà. Nemmeno una grafica, uno slogan, una pubblicità per le vie di Roma. Il reparto marketing è dormiente e andrebbero rimossi dall’incarico (sempre se son loro i colpevoli di tale incompetenza). Fra l’altro i prezzi sono identici a quelli dello scorso anno quando si giustificava il rincaro dell’abbonamento per via di un accesso in Champions League che di fatto non c’è mai stato.
Evidentemente il tifoso laziale non abbocca più e compatto, non rinnova l’abbonamento. Questa lenta agonia, messa in atto da questo vulcanico presidente va fermata. Mai come oggi la nostra identità e appartenenza sono in pericolo dalle azioni di Lotito, che ricordiamolo, ha le mani in pasta un po’ dappertutto.
Da fonti raccolte in esclusiva dalla redazione di laziochannel.it, il dato aggiornato degli abbonati in casa Lazio è appena di 3340…. Avoja a regalà magliette presidè…
Davide Sperati
Tramezzani: “La Lazio è come l’Italia di Conte: tatticamente può fermare la Juve”
Ex giocatore di Piacenza e Pro Patria e attuale vice allenatore della nazionale albanese, nonché telecronista Rai, Paolo Tramezzani ha commentato su Lazio Style Radio la gara di domani della lazio contro i bianconeri:“Bisogna sperare che la Juventus non arrivi al meglio, le prime giornate sono sempre imprevedibili. Nelle circostanze giuste la Lazio potrebbe provare ad ottenere il meglio. I biancocelesti giocheranno in maniera più tranquilla e hanno avuto modo di preparare bene la partita. Hanno qualità quantità e intraprendenza, con una buona fase difensiva si può fare una partita importante per dimostrare di essere una grande squadra. L’assenza di Bonucci? Benatia è un sostituto all’altezza di Bonucci, questa è la differenza tra la Juve e le altre squadre, hanno 23 titolari. Nella gara contro la Fiorentina hanno avuto un’occasione contro e hanno preso gol: rischiano poco e creano tanto.
La Lazio, come la Nazionale di Conte, lavorando bene sul piano tattico può fermare i bianconeri, ovviamente non si può sempre difendere perché con squadre del genere il gol prima o poi lo prendi. Io credo che Inzaghi abbia bene in mente quello che deve fare, mettere in campo corsa e intensità può essere positivo: se riesci a metterli in difficoltà in impostazione li costringi ad alzare la palla e lì poi bisogna essere bravi a chiudere Mandzukic. Simone conosce i suoi giocatori e credo che sia pronto per la partita. Hoedt e de Vrij? De Vrij è il difensore più forte della Lazio, ha ancora bisogno di recuperare, ma la cosa positiva è che non ha paura. Hoedt l’ho visto giocare da centrocampista, ma se riesce a migliorare alcune lacune con de Vrij può formare una buona fase difensiva. Felipe Anderson? Mi fa piacere quando un giocatore è riconoscente verso la società. Le Olimpiadi sono andate bene: spero avrà il giusto entusiasmo per tornare il giocatore che abbiamo visto 2 anni fa”.
Lazio-Juventus: i convocati di Simone Inzaghi. Tra assenze confermate e novità
Al termine dell’allenamento di oggi a Formello, Simone Inzaghi ha diramato la lista dei convocati per il match di domani alle 18 allo Stadio Olimpico contro la Juventus. Come nella partita contro l’Atalanta non ci saranno: Ravel Morrison, Keita, Mauricio e Berisha. Di seguito ecco l’elenco dei 23 convocati, pubblicato sul sito ufficiale della società:
Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic;
Difensori: Basta, Bastos, Radu, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Wallace;
Centrocampisti: Biglia, Cataldi, Leitner, Milinkovic, Murgia, Parolo, Lulic, Felipe Anderson;
Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Kishna, Lombardi.
Diabolik: “Vi spiego perché la curva Nord torna allo stadio e il motivo della manifestazione”
La decisione della Curva Nord di tornare allo stadio in occasione di Lazio Juventus di domani, ha diviso il popolo laziale. Per fare chiarezza su questa scelta, Fabrizio Piscitelli, meglio conosciuto come Diabolik, storico esponente della curva Nord, ha parlato alla trasmissione radiofonica la Voce della Nord, in onda su Radiosei. Queste le sue parole: “Avevamo deciso di non entrare più allo stadio per le barriere in curva. Non abbiamo abbandonato questa battaglia ma anzi la porteremo avanti dalla Nord. Questa è una battaglia per la nostra libertà. Non è un passo indietro. Dopo un anno di assenza abbiamo preso questa decisione perché ci siamo resi conto di essere rimasti in pochi. Vogliamo ricreare una curva e una tifoseria unita. La domenica deve tornare un giorno di festa e di tifo. Non deve essere Lotito, né i tifosi da tastiera, a toglierci questa gioia. Domani speriamo di non riavere problemi col cambio posto o col fatto di stare in piedi durante la partita. Così come speriamo che sono state rimosse le barriere. Questo è il nostro vero obiettivo: far togliere le barriere e ricompattare la curva.
Diabolik ha anche chiarito una volta per tutte le ragioni della manifestazione in piazza santi Apostoli avvenuta la scorso 14 luglio: “La manifestazione non era volta a cacciare Lotito. Basta rileggere il comunicato per capire che abbiamo abbandonato la curva per le vetrate, non ci sono altri motivi. Certo, la manifestazione aveva anche lo scopo di sollecitare la società a fare qualcosa dopo quanto accaduto con Bielsa. Ma non abbiamo mai pensato che Lotito potesse vendere la società dopo la manifestazione. Altresì, è sbagliato pensare che abbandonare lo stadio aiuti la Lazio”.
Infine, per quanto riguarda domani: “Come abbiamo già precisato nel comunicato, non ci sono più alibi per nessuno. La vicenda Keita riguarda solo Keita, non Lotito. Non vogliamo più vedere giocatori che passeggiano in campo come accaduto la scorsa stagione. Pretendiamo il 100% dei giocatori quando indossano la maglia della Lazio. Il risultato passa in secondo piano se la squadra dà tutto in campo. E’ sbagliato dare tutte le colpe solo a Lotito. Domani appuntamento alle 15/15:30 a Ponte Milvio. Invitiamo tutti a venire, grandi e piccini, anche chi la partita la guarda in Tevere, per dimostrare che ci siamo ancora”.
FORMELLO – Trasformazione confermata. La Lazio è pronta…
Tutto secondo i programmi. Con la Juventus Inzaghi trasforma la Lazio. Cambio di modulo: si va con la difesa a tre per fronteggiare i Campioni d’Italia. Nella seduta odierna delle 18, il tecnico piacentino (nonostante abbaia provato a insinuare il dubbio oggi in conferenza stampa) ha confermato il 3-4-3 che si trasforma in un 5-4-1 quando la Juventus si butterà in avanti alla ricerca del gol. Quattro inevitabili novità rispetto alla formazione di Bergamo: Radu, Lulic, il neoacquisto Bastos e il rientrante Felipe Anderson vanno a sostituire Milinkovic, Kishna, Lombardi e Hoedt. Esterni di centrocampo saranno Basta a destra e Lukaku a sinistra: giranno sulle due fasce, rientreranno in fase difensiva trasformando il reparto arretrato in una linea a cinque. Difesa inedita, con Bastos, de Vrij e Radu a proteggere la porta di Marchetti, confermato nonostante l’inizio deludente con l’Atalanta. Tanti cambiamenti rischiosi (per numero e condizioni fisiche) ma necessari se si vuole avere delle chance di fare risultato. Inzaghi vuole sfruttare i contropiede che inevitabilmente la Juventus lascerà grazie alla velocità di Felipe Anderson e Lulic, schierati ai lati di Immobile (voglioso di confermarsi alla prima nel suo nuovo stadio). L’eroe del 26 Maggio avrà inoltre il compito di aiutare Radu e Lukaku a contrastare le cavalcate di Dani Alves. Non convocato Keita per “scelta tecnica“. La formazione è fatta. Rimane la rifinitura di domani mattina ma non dovrebbero esserci significative novità.
PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3): Marchetti; Bastos, de Vrij, Radu; Basta, Parolo, Biglia, Lukaku; Felipe Anderson, Immobile, Lulic. All. Simone Inzaghi.
E se fosse il vostro presidente a farlo? Charlton Athletic: “Ci contesti, abbonamento ritirato”
Occhio a ciò che scrivete sui social network e magari anche a quello che cantate allo stadio: ai presidenti delle vostre squadre potrebbe venire in mente di imitare il proprietario del Charlton Athletic – storico club inglese ora in League 1 e con un passato nemmeno troppo lontano in Premier League nel quale ha giocato anche Paolo Di Canio -, che ha inviato una lettera a un tifoso minacciandolo di ritirargli l’abbonamento se dovesse continuare con i commenti negativi sulla squadra.
Roland Duchatelet, patron del Charlton, si è risentito per le continue offese ricevute da un sostenitore particolarmente esagitato, tifoso che ha preferito restare anonimo ma che ha fatto girare sul web la lettera inviatagli dal club. Questo il contenuto: “Abbiamo identificato i suoi commenti di protesta contro la proprietà. Pur riconoscendo che tutti hanno il diritto alla propria opinione le sue parole infuocate sui social non sono per noi di aiuto. La invitiamo a scusarsi e le facciamo presente che, per la conferma del suo abbonamento annuale, dovrà firmare un contratto di accordo comportamentale (quello che viene definito un ABC, Agreed Behavioural Contract, ndr), con cui le chiediamo di mantenere un atteggiamento corretto e non offensivo nei nostri confronti”.
La lettera del club non poteva lasciare indifferenti i tifosi del Charlton, né quelli degli altri club d’oltremanica. E così Duchatelet è stato paragonato a Kim Jong Un, il dittatore nordcoreano. Già nella scorsa stagione il club, in profonda crisi, venne duramente contestato per le strade della città.
CALCIOMERCATO – Ufficiale: Germoni alla Ternana
AGGIORNAMENTO 26 AGOSTO ORE 18.03: Ufficiale il passaggio di Luca Germoni alla Ternana. Come annunciato dalla società umbra sul proprio sito: “La Ternana Calcio comunica di aver acquisito dalla S.S. Lazio le prestazioni del calciatore Luca Germoni. L’esterno mancino, classe ’97, si è legato alla Società rossoverde con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto”.
Due cessioni in via di concretizzazione in queste ore in casa Lazio. La prima è quella dell’esterno offensivo classe ’95 Chris Oikonomidis, che, dopo il ritiro in biancoceleste, è in procinto di accasarsi al St. Pauli, club che milita attualmente nella Zweite Liga, la serie B tedesca. Per lui, che ha già giocato in prestito nella passata stagione alla Salernitana, i due club sono vicini ad un accordo basato sul prestito con diritto di riscatto fissato a 3 milioni. Una somma questa che in realtà i tedeschi vorrebbero abbassare un po’, ma filtra ottimismo sul fatto che alla fine l’operazione si chiuderà intorno a quella cifra o poco meno. Anche perché, in caso di permanenza in biancoceleste, Oikonomidis sarebbe chiuso dai nuovi arrivi con cui la società sta coprendo le fasce in questi ultimi giorni di mercato. Il St. Pauli è dunque pronto ad abbracciarlo.
Così come la Ternana è pronta a fare con Luca Germoni: è tutto fatto infatti per il passaggio al club rossoverde del giovane terzino, che in queste ore sarebbe in viaggio per l’Umbria per apporre la propria firma sul contratto che lo legherà alla squadra allenata da Benny Carbone. Come Oikonomidis, anche Germoni si trasferirà con la formula del prestito con diritto di riscatto, accompagnato però dal controriscatto a favore del club biancoceleste. Club con il quale ha disputato un ottimo precampionato, prima di questa che sarà la sua prima esperienza nel mondo dei professionisti.
Causio: “Mi aspetto una bella gara. Felipe Anderson sottovalutato”
Per presentare l’incontro tra Lazio e Juventus ai microfoni della trasmissione Laziali on air è intervenuto il Barone Franco Causio, ex ala bianconera.
Che partita si aspetta? “Sicuramente una gara spettacolare. La Juventus non solo si è rinforzata ma ha anche indebolito gli avversari, acquistando Pjanic dalla Roma e Higuain dal Napoli. Se la rosa resterà questa i bianconeri partiranno in tutte le partite con due gol di vantaggio sugli avversari. Di fronte una Lazio che arriva da una vittoria sofferta ma meritata a Bergamo, cosa che sicuramente aumenterà l’ottimismo della squadra di Inzaghi“.
Sulla cessione di Candreva e i malumori di Keita: “Io sarei ottimista, il giovane Lombardi visto con i bergamaschi mi ha fatto una grande impressione e inoltre deve tornare Felipe Anderson che secondo me è troppo sottovalutato. Quando è in forma il brasiliano è un giocatore che può fare la differenza e ora con l’addio di Candreva si potrebbe e dovrebbe sentire ancora più responsabilizzato. Se dovesse arrivare un’offerta importante lascerei andare via anche Keita. Anche alla Juve i giocatori passano così come allenatori e dirigenti ma i bianconeri hanno dimostrato che chi non crede nella causa può andare senza problemi. In una squadra le mele marce fanno sempre male e vanno subito allontanate”.
Tra i tanti nomi accostati alla Lazio anche quello di Cerci. Crede che sarebbe un buon acquisto? “Negli ultimi tempi il suo rendimento è calato, dipende molto da come sta fisicamente. Secondo il mio parere il suo errore è stato quello di andare all’Atletico Madrid, ma da quando è rientrato nel nostro paese non è riuscito a fare bene. Io punterei su Lombardi, dandogli la possibilità di maturare. Se i giovani sono bravi, è giusto dargli spazio. Inzaghi è bravo a lavorare con i ragazzi. Quando allenava la Primavera glielo dissi di avere pazienza e che il suo momento prima o poi sarebbe arrivato”.
Buona la prima per Ciro Immobile con la maglia biancoceleste: “La Lazio non poteva fare scelta migliore per sostituire un campione del mondo come Klose. Il napoletano è un giocatore che fa reparto da solo, in più vede molto bene la porta. Può tornare ai livelli di due anni fa quando divenne capocannoniere della Serie A con il Torino“.
CONFERENZA – Inzaghi: “Con la Juve serve la partita perfetta”. Poi sui casi Keita e Morrison…
Alla vigilia di Lazio-Juventus, primo anticipo della seconda giornata di Serie A Tim in programma alle ore 18 allo Stadio Olimpico, a Formello ha parlato in conferenza stampa il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi.
Ecco la conferenza completa:
La Juventus alla seconda giornata è un bel banco di prova…
“Sono tutti banchi di prova. Il primo all’esordio in un campo difficile come quello di Bergamo è stato superato, la squadra è stata bravissima. Adesso c’è la Juve, dovremo fare la partita perfetta sperando che loro non siano nella loro giornata massima, anche se ciò accade raramente. Siamo pronti e dovremo fare del nostro meglio“.
Si dice in questi casi “la Lazio non ha niente da perdere”, è d’accordo?
“Di solito si dice così, ma quando perdi perdi sempre. Non vinciamo con la Juventus dal 2003. Loro si sono migliorati e sono molto difficili da affrontare, vediamo cosa succede“.
Il 3-4-3 è più di un’ipotesi?
“Abbiamo provato qualche soluzione alternativa. In settimana si è parlato di vari moduli, ma io penso sempre all’interpretazione dei singoli. I singoli devono fare una partita straordinaria. Abbiamo provato la difesa a 3 ma anche il nostro solito 4-3-3 a cui raramente ho rinunciato nella mia carriera. Abbiamo ancora due allenamenti, vediamo cosa succede“.
Keita e Morrison?
“Morrison è sul mercato, insieme alla società sta cercando una sistemazione. E’ un giocatore di qualità ma a centrocampo siamo coperti e abbiamo valutato che è meglio che vada a giocare. Keita sta meglio, in settimana ha svolto un lavoro con i preparatori. Domani è fuori per scelta tecnica, vediamo la situazione come evolve“.
Come deve essere l’atteggiamento per affrontare la Juventus?
“Atteggiamento aggressivo, dobbiamo fare la partita, vincere i duelli mettendo la partita sulla corsa e sull’intensità. Come detto prima dobbiamo fare qualcosa di eccezionale“.
Keita quindi fuori per scelta tecnica?
“Si“.
Riguardo il sostituto di Candreva?
“La società sta lavorando, credo arriverà un sostituto di Candreva. Sinceramente in questi giorni sto pensando alla Juventus e al campionato. Mancano 5 giorni alla fine del mercato, vediamo cosa succederà“.
Come valuta Felipe Anderson?
“Lo avevo lasciato già molto bene ad Auronzo. In questi giorni si è allenato bene, c’è la possibilità che domani parta dall’inizio perchè l’ho visto carico e motivato“.
Che valore ha questa gara per il futuro?
“E’ una gara importantissima. Forse sarebbe stato meglio affrontare un avversario più abbordabile, ma il calendario è questo, bisogna affrontarle tutte e come detto prima noi dobbiamo essere al top e magari loro no“.
Affrontare la Juventu offre qualche stimolo in più?
“Vincere con la Juve è qualcosa di unico, è dal 2003 che non ci accade, questo potrebbe essere lo stimolo. Le statistiche a volte vanno battute“.
Radu e Bastos?
“Vediamo i prossimi due allenamenti ma Radu, Bastos, Lulic e Felipe Anderson hanno lavorato bene e sono tutti convocabili“.
La Juventus alla seconda giornata. E’ un bene o un male?
“C’è qualcuno che dice possa essere un vantaggio affrontarla così presto, sinceramente avrei preferito incontrare qualcun altro, ma va bene così“.
Cosa ne pensa della fase difensiva di Bergamo?
“Abbiamo analizzato la partita. A Bergamo per 60 minuti siamo stati bravi, concedendo solo quella traversa in un’occasione fortuita. Sono convinto che a Bergamo sarà dura per tutti, io mi porto questa vittoria ben stretta“.
La partita di fine Aprile può aver insegnato qualcosa? E riguardo la situazione stadio-tifosi cosa ti aspetti?
“Speriamo che la Curva ed i nostri tifosi tornino, abbiamo bisogno di loro e del loro sostegno. Per quanto riguarda la Juve è già la seconda volta in 9 partite che la incontro. Sicuramente ci portiamo qualcosa dello scorso anno, la abbiamo anche rivista per non ripetere certi errori“.
Soodisfatto del mercato?
“Il mercato ha le sue tempistiche. Credo tutti gli allenatori siano nella stessa situazione. Ovvio che un allenatore vuole allenare la squadra al completo quanto prima, ma ci sono problemi di tempi e trattative“.
C’è un modo per scardinare la difesa della Juventus?
“Stiamo provando varie soluzioni. Sappiamo che la difesa della Juventus è quella della Nazionale, con Buffon in porta poi…Dobbiamo essere intensi e cercare di sorprenderli perchè a difesa schierata sono quasi imperforabili“.
Giulio Piras
Gigi Buffon, l’amico bianconero che è nel cuore dei tifosi biancocelesti
Non ha mai indossato la maglia biancoceleste ma nonostante ciò è da sempre nel cuore dei tifosi laziali che lo ritengono uno dei pochi rivali per i quali la parola “RISPETTO” conta davvero.
Ebbene, oggi per il portierone juventino è una giornata speciale perchè il 26 agosto 2001 indossava per la prima volta in gare ufficiali la maglia della squadra bianconera. E, sul suo profilo ufficiale Instagram, oggi Gigi Buffon ha voluto ricordare quel momento: “Esattamente 15 anni fa l’esordio con la maglia della @juventusfc! #BuffonStory #TeamBuffon“, ha scritto correlando le sue parole con una foto che lo ritraeva al termine della sua prima partita da titolare.
Esattamente 15 anni fa l’esordio con la maglia della @juventusfc! #BuffonStory #TeamBuffon pic.twitter.com/Nif93RNmwV
— Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) 26 agosto 2016
Blind (Ct Olanda) apre ai biancocelesti
In occasione della conferenza stampa a pochi giorni dall’impegno della Nazionale olandese contro la Grecia (amichevole), il Ct Danny Blind ha parlato anche della nutrita colonia Orange in forza alla Lazio.
Innanzitutto i giovani, Hoedt e Kishna: “Wesley è sicuramente nelle nostre idee, l’ho notato bene nelle ultime settimana. Gioca in una buona squadra e in buon campionato, ma ho altre opzioni e punto su van Dijk e Daley Blind. Kishna invece in alcune occasioni mi ha fatto una buonissima impressione. È un buon giocatore, spero continui a crescere. Ad oggi è un’alternativa a Depay, che non ha un posto fisso in Nazionale”. Un pensiero anche su Stefan de Vrij, In buone condizioni dopo la lunga assenza per l’operazione al ginocchio: “Con Stefan ho parlato l’altra settimana. Mi ha detto di avere ancora qualche problemino, non si sente in forma al 100%. Dopo un anno di assenza abbiamo deciso di non convocarlo“.
Lazio-Juventus – I convocati di Allegri
Massimiliano Allegri ha diramato le convocazioni in vista del match di domani, Lazio-Juventus, Serie A Tim, in programma allo Stadio Olimpico alle ore 18. Assenti Zaza e Marrone, in vista di essere ceduti, e Bonucci per motivi personali.
Questo l’elenco completo:
1 Buffon
3 Chiellini
4 Benatia
5 Pjanic
6 Khedira
9 Higuain
11 Hernanes
12 Alex Sandro
15 Barzagli
17 Mandzukic
18 Lemina
20 Pjaca
21 Dybala
22 Asamoah
23 Dani Alves
24 Rugani
25 Neto
26 Lichtsteiner
32 Audero
33 Evra
Un biancoceleste convocato in Nazionale
Il nuovo Ct del Belgio, Roberto Martinez, ha diramato le convocazioni in vista del doppio impegno contro la Spagna (amichevole il prossimo 1 settembre) e contro Cipro (gara valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2018, 6 settembre). C’è anche Jordan Lukaku.
Ecco il quadro completo:
Portieri: Courtois, Sels, Mignolet
Difensori: Lukaku, Vermaelen, Meunier, Vertonghen, Alderweireld, Kabasele, Lombaerts
Centrocampisti: De Bruyne, Defour, Fellaini, Nainggolan, Dembele, Witsel
Attaccanti: Batshuayi, Eden Hazard, Benteke, Lukaku, Mirallas, Origi, Thorgan Hazard, Mertens, Carrasco.
EUROPA LEAGUE – Ecco il sorteggio completo dei gironi
Si è concluso da pochi minuti a Nyon il sorteggio dei gironi di Europa League, competizione alla quale parteciperanno ben 4 squadre italiane: Fiorentina, Inter, Sassuolo e Roma.
Ecco il quadro completodei 12 gironi:
Gruppo A: Manchester United (Ing), Fenerbahce (Tur), Feyenoord (Ola), Zorya (Ucr)
Gruppo B: Olympiacos (Gre), Apoel Nicosia (Cip), Young Boys (Svi), Astana (Kaz)
Gruppo C: Anderlecht (Bel), St. Etienne (Fra), Mainz (Ger), Qabala (Aze)
Gruppo D: Zenit (Rus), Az Alkmaar (Ola), Maccabi Tel Aviv (Isr), Dundalk (Irl)
Gruppo E: Viktoria Plzen (Cec), ROMA, Austria Vienna (Aut), Astra (Rom)
Gruppo F: Athletic Bilbao (Spa), Genk (Bel), Rapid Vienna (Aut), SASSUOLO
Gruppo G: Ajax (Ola), Standard Liegi (Bel), Celta Vigo (Spa), Panathinaikos (Gre)
Gruppo H: Shakhtar Donetsk (Ucr), Braga (Por), Gent (Bel), Konyaspor (Tur)
Gruppo I: Schalke (Ger), Salisburgo (Aut), Krasnodar (Rus), Nizza (Fra)
Gruppo J: FIORENTINA, Paok Salonicco (Gre), Slovan Liberec (Cec), Qarabag (Aze)
Gruppo K: INTER, Sparta Praga (Cec), Southampton (Ing), Hapoel Beer Sheva (Isr)
Gruppo L: Villarreal (Spa), Steaua Bucarest (Rom), Zurigo (Svi), Osmanlispor (Tur)
CONFERENZA – Allegri: “La Lazio è in forma, sarà difficile. Higuain o Mandzukic?…”
Alla vigilia del primo anticipo della seconda giornata di Serie A Tim, Lazio-Juventus, che si disputerà allo Stadio Olimpico di Roma alle ore 18, Massimiliano Allegri ha parlato a Vinovo nella conferenza stampa di rito.
Cosa ne pensa del Siviglia come sorteggio Champions?
“Vorrei dapprima partire con i non convocati: Zaza, a Londra e in procinto di essere ceduto, Marrone, anche lui in uscita, e Bonucci per problemi personali. Per quanto riguarda il sorteggio adesso voglio parlare solo del campionato, che ci mette di fronte la Lazio, squadra che ha dimostrato di essere in condizione dopo la vittoria a Bergamo. Sarà difficile, farà caldo, ma faremo di tutto per portare a casa i 3 punti“.
C’è attenzione particolare per una migliore fase difensiva?
“Ci sono fasi della stagione in cui si prende gol, il calcio è bello perchè è strano. Fino ad ora ne abbiamo presi parecchi quindi ci vuole più attenzioni, soprattutto sulle palle inattive. Tornando alla Champions, il Siviglia è l’unica squadra che in 40 anni ha vinto per 3 volte lo stesso trofeo“.
Pjanic è pronto? Invece riguardo Higuain?
“Il dubbio che ho è tra Lemina e Pjanic. Il bosniaco sta bene, deve solo abituarsi ai carichi di lavoro. Higuain sta bene, ha rallentato gli utlimi due giorni per un piccolo affaticamento. Comunque domani partirà Mandzukic“.
Le dà fastidio avere una rosa ancora incompleta?
“Non sono infastidito, il mercato è ancora aperto. La nostra rosa è quasi completa. Mi dà fastidio il fatto che ovviamente i giocatori in uscita non hanno la testa completamente sulla Juventus“.
Si aspetta un Siviglia diverso rispetto allo scorso anno?
“Per ora non so nemmeno come gioca il Siviglia. Sampaoli è un grande allenatore con caratteristiche diverse da Emery. Avremo tempo per parlarne, dopo questa partita c’è la sosta“.
L’assenza di Bonucci potrebbe implicare un cambio di modulo?
“Domani giocheremo con la difesa a 3, perlomeno in partenza“.
Asamoah può essere considerato il miglior acquisto del mercato, data la sua ottima condizione?
“E’ un giocatore ritrovato. Lo scorso anno ha sofferto molto dopo l’infortunio al ginocchio. E’ un giocatore affidabile, soprattutto come interno di centrocampo“.
Marotta ha detto che Matuidi è ciò che serve alla Juventus. Cosa ne pensa?
“Se Marotta ha detto questo è una sua responsabilità (ride ndr). Io parlo dei miei giocatori e del campionato, ci sarà tempo per parlare degli eventuali nuovi acquisti“.
Come precede il recupero dei lungodegenti?
“Mandragora ha ancora le stampelle, Marchisio procede bene, Sturaro una settimana e dovrebbe tornare in gruppo“.
Dani Alves e Alex Sandro titolari contro la Fiorentina. Con l’ingresso di Pjanic sarà possibile rivedere questa soluzione?
“Dipende dalle partite e dai momenti. Ci saranno partite in cui potremmo giocare anche con 3 davanti più Pjanic. Il bosniaco a livello difensivo è molto bravo, non soffre la fase difensiva“.
Domani potrebbe partire titolare qualche altro nuovo acquisto?
“Forse Benatia. O lui o Rugani saranno titolari al posto di Bonucci“.
Quali sono le antagoniste per lo scudetto, visti i risultati della prima giornata?
“Credo che siamo solo alla prima giornata, basta guardare noi lo scorso anno dopo le prime giornate. Non si possono fare certi ragionamenti in base alla prima di campionato in cui l’Inter ha perso ed il Napoli pareggiato, o in base all’uscita della Roma dalla Champions…“
Sosta Nazionali, rimarrete in pochi a Vinovo…
“Credo che rimarremo in 5/6: Evra, Alex Sandro, Hernanes, Higuain, Asamoah, Neto e Marrone se non sarà venduto. Avremo comunque una bella settimana di lavoro da affrontare, magari la concluderemo con un’amichevole“.
Che Lazio si aspetta rispetto alla scorsa stagione?
“La Lazio è una squadra di contropiede, ha giocatori abili in questo come Lulic, Anderson, Kishna e lo stesso Lombardi che ha fatto bene. La Lazio è una buona squadra abile nelle ripartenze, lo scorso anno ha alternato buone e cattiva prestazioni. Ha acquistato giocatori buoni, come Immobile, potrebbe sicuramente lotare per le primissime posizioni“.
Giulio Piras
Il sogno di Gregucci: “Riprendiamoci il Flaminio”
C’è uno stadio nel cuore di Roma, uno stadio che ha fatto la storia della Lazio e dei suoi tifosi, che si trova in condizioni fatiscenti e precarie: lo Stadio Flaminio.
Un vero e proprio pezzo di storia lasciato nel degrado più totale, un monumento che i tifosi laziali sognano come loro nuova casa. Un sogno però molto difficile da realizzare.
Tra i tanti sognatori c’è Angelo Gregucci, uno che con la maglia della Lazio al Flaminio ci ha giocato nella stagione ’89/’90, quando lo Stadio Olimpico era in ristrutturazione in vista dei mondiali di Italia ’90. Gregucci, in una lunga intervista a Il Tempo, non ha nascosto il suo sogno: “Da sempre sostengo che il Flaminio debba essere la casa della Lazio. Per bellezza, storia e collocazione è un perfetto impianto sportivo soprattutto per il calcio. Con una capienza maggiore e magari un piccolo museo sarebbe un gioiello per raccontare la storia laziale“. Del resto l’ex difensore biancoceleste ha tanti ricordi in quel magico stadio: “Ricordo il Flaminio sempre pieno, con 35-40 mila tifosi sugli spalti, in quella stagione ’89/90 in cui lo abbiamo diviso con la Roma. L’effetto era molto più roboante rispetto all’Olimpico. Mi viene in mente un aneddoto: la partita contro l’Atalanta, in cui l’arbitro ci annullò tre gol e scoppiò il casino. I tifosi erano imbufaliti e addirittura frantumarono la vetrata degli spalti. E in quello stadio ricordo un 3-0 al Napoli di Maradona che poi vinse lo scudetto, una squadra meravigliosa che però perse soltanto contro di noi“. Il Flaminio potrebbe essere un incentivo per riportare i tifosi allo stadio: “Il Flaminio pieno ogni domenica è stato fondamentale. Il mio è un augurio, in questo momento di scoramento per i laziali, ritornare a casa potrebbe significare una nuova onda di passione. Avere uno stadio di 40 mila persone sempre pieno, darebbe entusiasmo e anche qualche risultato in più“. Lotito non sembra però prendere questa idea in considerazione: “In una Roma che vive di leggende sugli stadi di proprietà da quarant’anni e ostacoli burocratici insormontabili, il Flaminio è una struttura già a disposizione. Non è un sogno così irrealizzabile, Lotito è una persona attenta. Sarebbe lo stadio ideale per tutto il mondo Lazio, per storia e collocazione in uno dei feudi biancocelesti di sempre“. Infine un appello: “Il mio sogno è che il Flaminio torni la casa della Lazio per rappresentare l’appartenenza biancoceleste, ma se così non dovesse essere, il messaggio va comunque alle istituzioni: per favore salvate il Flaminio. E’ una vergogna vedere un monumento storico dello sport così fatiscente al centro di Roma, quando basterebbe affidarlo a un privato come succede per gli stadi inglesi. Altrimenti si rischia che la prossima generazione neanche possa vederlo, lo stadio Flaminio“.
Jacobelli: “Juve controprova significativa per la Lazio. Se il mercato finisse oggi, i biancocelesti…”
Xavier Jacobelli è intervenuto questa mattina ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’. L’editorialista de ‘Il Corriere dello Sport’ ha esordito sull’iniziativa della Curva Nord in favore delle popolazioni colpite dal terremoto: “Volevo fare i complimenti ai tifosi della Lazio per l’aiuto che hanno dato ai terremotati. La loro mobilitazione spontanea, come quella di altre tifoserie, rappresenta un gesto concreto che testimonia come il mondo dello sport abbia risposto con onore e generosità. Evidenziamo però i tifosi, patrimonio ideale di passione e ideali. Mi hanno colpito particolarmente questi cinque camion con beni di primo soccorso. Bisogna sottolinearlo, perché sono convinto che questo mondo possa essere un punto di riferimento“. Sempre a questo proposito, significativa è stata anche la risposta delle istituzioni politiche e sportive: “Il minuto di silenzio è un gesto di rispetto. A giudicare dalle reazione della FIGC, che si è impegnata nella ricostruzione degli impianti sportivi nelle regioni colpite, penso che sia stata reazione votata alla completezza, perché ognuno nel proprio ambito penso sappia cosa si possa fare. Sulla ricostruzione, spero si proceda come nel Friuli, ma non si può non citare Norcia che, dopo le scosse che l’hanno colpita due volte, ha resistito senza riportare vittime e danni pesanti. Questo prova che quando c’è una seria politica di prevenzione i risultati arrivano“.
E passiamo al calcio giocato. Il campionato, con Lazio-Juventus, è alle porte: “A Bergamo, contro un’Atalanta squinternata, la Lazio ha meritato di vincere, dopo aver dominato il primo tempo. Domani sera la Juventus parte favorita, complice anche il tabù sotto la gestione Lotito, dall’inizio della quale, se non vado errato, non sono arrivate vittorie. In attesa di capire come verrà risolto il problema del sostituto di Candreva, io credo che questa sarà una controprova significativa. Apprezzo molto il lavoro di Simone Inzaghi, chiamato in extremis dopo il caso Bielsa“. Proprio a proposito del dopo Candreva, quelli di Cerci e Dirar sono i nomi piu gettonati: “Dirar si fa preferire, perché è il capitano del Monaco che ha conquistato i gironi di Champions, il che ha fatto alzare il prezzo. Cerci invece ha bisogno di un po’ di tempo per recuperare. Candreva era certamente uno degli esterni migliori d’Europa, ma ormai rappresenta il passato e il sostituto deve rappresentare l’attualità. La chiusura del mercato si avvicina, i telefoni iniziano a squillare e trattative in fase di stallo si sbloccano“. Un commento poi sul caso Keita: “È talmente universalmente nota la frattura che questo epilogo danneggia sia il club che il giocatore. Si sapeva che il giocatore voleva cambiare aria già dalla fine della passata stagione e sarebbe servito allora un confronto duro. Adesso il vaso si è rotto e ricomporre i cocci è impossibile. Bisogna trovare una soluzione di comodo per tutti, vedi l’inserimento nella trattativa col Monaco. Mi è piaciuto il coraggio di Simone Inzaghi di metter dentro al suo posto Lombardi. Ci lamentiamo sempre che i giovani italiani vengono impiegati poco, ma qui l’allenatore a dimostrato di non essere preoccupato neanche delle eventuali critiche in caso di prestazione negativa. Bravo poi Immobile, era quello che la Lazio cercava da anni e in ottica Nazionalei biancocelesti gli daranno una vetrina importante“. Sul ‘caos’ portieri: “La prova di Marchetti a Bergamo mi ha stupito. Personalmente penso che non abbia recuperato la forma migliore. Certamente dovrà difendersi da eventuali sostituti tornando a fornire prestazioni eccellenti. Poi è chiaro che Inzaghi sceglierà comunque in base alla condizione di Marchetti e Berisha. Uno o l’altro“. Sulle possibilità dei biancocelesti in campionato: “Se il mercato finisse stasera la Lazio avrebbe alcune chance di entrare in Europa League oppure di fare un campionato di centro classifica. È presto però perché i primi due turni prima della sosta ti dicono poco. La Juventus mi ha colpito, un anno fa ha fatto una falsa partenza e invece oggi ha piegato una buona Fiorentina. I campionati comunque si vincono a maggio, non ad agosto. L’antagonista per me sarà il Napoli, che penso abbia una strategia di mercata basata sui giovani di assoluto valore“.
CLAMOROSO – Candreva rischia l’esclusione dall’Europa League. Ecco perché
Le prime settimane nerazzurre di Antonio Candreva non sono state di certo memorabili. A parte il gran gol in amichevole contro il Celtic, l’ex ala biancoceleste non ha avuto alcunché da sorridere da quando veste la maglia dell’Inter. Contro il Chievo ha disputato una gara sottotono, così come tutta la compagine nerazzurra. Aveva accettato la destinazione milanese perché convinto da Mancini, ma si è ritrovato dopo qualche giorno con De Boer in panchina. Insomma, i suoi piani finora non sono andati come previsto e le cose potrebbero addirittura peggiorare.
Infatti, il giocatore potrebbe essere costretto a guardare l’Europa League dalla tv a causa delle regole del fair play finanziario imposte dalla Uefa. Come riporta il Corriere della Sera, la lista Uefa da presentare entro il 14 settembre, deve rispettare il pareggio di bilancio: per iscrivere Candreva, quindi, pagato 25 milioni, i nerazzurri devono escludere o cedere giocatori che siano a bilancio per la stessa cifra. Una bella gatta da pelare dato che finora l’Inter ha speso senza vendere, fregandosene delle regole Uefa. L’Inter ha 5 giorni di tempo per fare una cessione che copra i soldi investiti per portare l’esterno della Lazio a Milano.
UFFICIALE – Champions League, importante novità per l’Italia: ecco quale
Era nell’aria già da diversi giorni, ma adesso ha assunto anche i crismi dell’ufficialitá: dal 2018 l’Italia tornerà ad avere quattro squadre in Champions League. A comunicarlo l’UEFA, con una nota sul proprio sito ufficiale:
“Le prime quattro squadre delle quattro nazioni con il ranking più alto andranno direttamente alla fase a gironi di UEFA Champions League dal 2018, confermati nuovi format per le maggiori competizioni per club.
I format della UEFA Champions League e della UEFA Europa League per le stagioni 2018/19, 2019/20 e 2020/21 sono stati confermati ufficialmente. Mentre non sono previste variazioni al sistema delle due competizioni, cambiano le procedure di accesso.
Dopo una lunga consultazione con tutti i portatori di interesse del calcio europeo, la UEFA ha proposto alcuni emendamenti, che sono stati successivamente approvati dal Comitato Esecutivo UEFA su raccomandazione del Comitato Competizioni per Club UEFA e del consiglio dell’Associazione dei Club (ECA).
Che cosa cambia
La vincitrice della UEFA Europa League si qualificherà direttamente alla fase a gironi di UEFA Champions League (oggi può eventualmente partecipare agli spareggi).
Le prime quattro squadre delle quattro nazioni con il ranking più alto andranno direttamente alla fase a gironi di UEFA Champions League.
Tutti i dettagli della lista di accesso per entrambe le competizioni verranno finalizzati entro la fine dell’anno.
Nuovo sistema di coefficienti per club: le squadre saranno giudicate individualmente (viene a cadere la quota di rappresentanza nazionale per il coeffiente dei singoli club, a meno che il coefficiente sia inferiore al 20% del coefficiente della federazione).
Per calcolare il coefficiente verranno considerati anche i successi nella storia della competizione (assegnati punti per i precedenti titoli europei con un sistema ponderato per la UEFA Champions League e la UEFA Europa League)
La distribuzione finanziaria ai club sarà aumentata significativamente per entrambe le competizioni.
Il nuovo sistema di distribuzione finanziaria, composto da quattro pilastri (quota di partenza, risultati nella competizione, coefficienti per singoli club e market pool), vedrà premiate maggiormente le prestazioni sportive, mentre diminuirà la quota relativa al market pool.
Che cosa non cambia
Mantenimento dei percorsi Campioni e Piazzate per la qualificazione alla UEFA Champions League. In questo modo, si garantisce che i club di tutte le federazioni possano accedere attraverso i campionati nazionali e qualificarsi per entrambe le competizioni.
La UEFA Champions League continuerà ad avere una fase a gironi a 32 squadre e una fase a eliminazione diretta a 16 squadre. Allo stesso modo, la UEFA Europa League rimarrà a 48 squadre.
Per determinare il futuro e la gestione delle competizioni per club, nascerà una società controllata che avrà un ruolo strategico: UEFA Club Competitions SA, in cui metà dei direttori amministrativi verranno designati dalla UEFA e l’altra metà dalla ECA.
A proposito delle variazioni concordate per il nuovo ciclo, Theodore Theodoridis, segretario generale UEFA ad interim, ha dichiarato: “L’evoluzione delle competizioni UEFA per club nasce da vaste consultazioni con tutti gli interlocutori e tiene conto di un’ampia gamma di competenze e prospettive”.
“Le modifiche continueranno a garantire la qualificazione in base a meriti sportivi e il diritto di tutte le federazioni e i loro club di partecipare alle principali competizioni europee”.
“Siamo contenti che il calcio europeo rimanga legato ai concetti di solidarietà, competizione equa, distribuzione uniforme e buon governo“.