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Foglia: “Benincasa era il papà dell’aquila stilizzata, negli anni ’80…”

Per parlare di Cesare Benincasa, il papà dell’aquila stilizzata, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio l’autore del libro “Il Cielo come Maglia”, Emiliano Foglia:

“Una notizia molto triste, ho conosciuto Cesare anni fa quando ebbi l’idea di fare un libro tributo alla maglia bandiera. Mi raccontò tutto il progetto dell’aquila stilizzata, l’idea del presidente Casoni che voleva un marchio che potesse dare un’impronta dopo anni negativi. Era un uomo di comunicazione, aveva creato un’azienda che creava marchi alle società, marchi molto belli che vennero riveduti in forma di stilizzazione, che negli anni 80 la faceva da padrona nella grafica. Così nacque la nostra bellissima aquila stilizzata, un marchio che tutto il mondo ci invidia, un logo futuristico per quei tempi ma che ancora oggi è di una bellezza incredibile. Il marchio venne pensato con le ali protese proprio per abbracciare tutto il mondo Lazio. A quei tempi vedere un marchio così aggressivo generò scalpore, invece è un marchio che amiamo tutti. Rivederla in quel Lazio-Milan è stato spettacolare”.

A breve l’incontro decisivo per la candidatura alle Olimpiadi di Roma 2024

Il vicesindaco di Roma con delega allo sport, Daniele Frongia, presente ad Ostia all’inaugurazione della pista di atletica leggera presso lo stadio “Pasquale Giannattasio”, realizzata nell’ambito del progetto Sport e Periferie istituito dal Governo in collaborazione con il Coni, ha confermato la posizione del nuovo sindaco Raggi e del comune della possibilità di una candidatura alle Olimpadi del 2024.

Queste le sue parole: “A breve avremo un incontro con Malagò, il presidente del Coni. La nostra posizione è sempre la stessa. Andremo avanti sull’analisi, ma non è questo il contesto giusto per parlarne. E’ una giornata di festa, ci troviamo in un municipio sciolto per Mafia e stiamo restituendo alla cittadinanza una bellissima pista, storica, non solo per gli atleti, ma per tutte le famiglie”.

La posizione della Sindaca romana ormai è nota: sono altre le priorità della città rispetto ai Giochi. Malagò tenterà di tutto per convincere il Comune, e chi lo gestisce, che è giusto andare avanti con il sogno olimpico, così come è giusto pensare anche al quotidiano. Anche il Governo ha rotto il silenzio sui Giochi, schierandosi apertamente al fianco di Malagò ed è pronto a dare battaglia.

Queste le parole del sottosegretario con delega allo sport, Luca Lotti, anche lui presente alla manifestazione: “Credo che ci siano ancora speranze per la buona riuscita della candidatura di Roma ai Giochi del 2024. Come governo siamo al fianco del presidente Malagò e supporteremo tutte le attività che servono per avere le carte in regola”.

La candidatura quindi è ancora possibile ma sarà difficile. Malagò, dal canto suo, anche oggi ha usato parole equilibrate: “Il dossier non è la Bibbia si può modificare” ha precisato Malagò. Ma il Villaggio Olimpico deve essere fatto a Tor Vergata. Nel contempo, però, chiude sulla possibilità di fare un referendum per sentire come la pensino i cittadini romani: “Non siamo contro il referendum sulle Olimpiadi, ma andava fatto prima. Per un fattore tecnico il referendum non può essere fatto prima del primo semestre del 2017, ma con il voto a settembre 2017 significa dire che la candidatura non può andare avanti”.

La Curva si mobilita: giovedì manifestazione davanti al Campidoglio

La Lazio è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere: il gran rifiuto di Bielsa, i casi Keita e Felipe Anderson, le prime contestazioni dei pochi tifosi presenti ad Auronzo di Cadore. Il clima intorno alla società è molto pesante e il malumore dei tifosi non accenna a diminuire.

La Curva Nord si mobilita, torna in piazza, scende di nuovo compatta ed unita nella protesta contro i vertici societari ed una gestione Lotito sciagurata. E lo fa in  grande stile. I tifosi laziali hanno infatti organizzato una manifestazione di protesta per giovedì 14 Luglio, alle ore 18, davanti al Campidoglio. Un segnale forte che fa capire quanto la pazienza dei sostenitori biancocelesti sia veramente giunta alla fine.

Di seguito il comunicato della Curva Nord:

“Il ticchettio era sempre più forte, più nitido, più pesante… Finalmente la sveglia è suonata. Laziali, non ci sono più minuti da perdere, abbiamo l’obbligo morale di difendere i nostri colori. Troppe volte per il bene della nostra Aquila abbiamo creduto a parole che non lasciavano mai spazio ai fatti, ora, dopo bene 12 anni siamo stufi delle vane promesse propinate da un ladro di polli e dal suo fedele cagnolino. Giovedì 14 luglio alle ore 18:00 i Laziali saranno in piazza, a manifestare lo sdegno nei confronti di questa gestione che sta ottenendo l’unico effetto di metterci gli uni contro gli altri in un goffo tentativo di “divide et impera”. Non ci divideranno mai, non lo hanno fatto nemmeno con le barriere, per quanto potranno provarci otterranno soltanto di unirci ancora di più. Non si può mancare, è il tempo in cui le parole non bastano più, è il tempo dei tifosi della S.S. Lazio 1900

Auronzo – Vargic arriva il 15 Luglio

Questa mattina si è svolto il primo allenamento dei biancocelesti nel ritiro di Auronzo di Cadore. Mentre la rosa sudava agli ordini dei preparatori atletici, i portieri svolgevano lavoro sul campo con il preparatore Grigioni.

Berisha, Borrelli e Strakosha i 3 portieri presenti, con Marchetti in vacanza e Guerrieri a Roma in attesa della definizione del trasferimento al Trapani. Il nuovo portiere, il croato Ivan Vargic, avrà qualche giorno di vacanza in più e arriverà sotto le Tre Cime di Lavaredo il 15 Luglio, dopo che in mattinata avrà svolto le visite mediche di rito a Roma presso la clinica Paideia.

Paperone Pellè! Sbarca in Cina con un contratto faraonico

L’ultima immagine di Graziano Pellè che ogni tifoso italiano ha in mente è quella del suo rigore calciato e sbagliato contro la Germania nei quarti di finale del campionato europeo.

Adesso per osservare le gesta del centravanti salentino bisognerà guardare un po’ più lontano, esattamente in Cina. Accordo raggiunto infatti con lo Shandong Luneng, per cifre veramente da capogiro: l’attaccante guadagnerà infatti la bellezza di 35 milioni di Euro in due anni e mezzo, mentre al Southampton andranno circa 15 milioni di Euro

Mercato Lazio – Due ex Primavera sbarcano in Sicilia

Lazio e Trapani hanno raggiunto un accordo per la cessione in prestito dei giovani Guerrieri e Crecco, i quali quindi giocheranno in Sicilia nel prossimo campionato cadetto.

Per Guerrieri sarà la prima esperienza lontano da Roma, dopo un anno di panchina alle spalle di Marchetti e Berisha. Il classe ’96 avrà l’occasione di farsi le ossa e dimostrare tutte le sue qualità,qualità su cui gli addetti ai lavori puntano ad occhi chiusi. Vano il tantativo del Sassuolo di strappare il giovane portiere alla Lazio a titolo definitivo. Per la società biancoceleste Guerrieri è il portiere del futuro.
Per Luca Crecco sarà la terza stagione in prestito. Dopo l’esperienza positiva alla Ternana di due anni fa, il classe ’95 ha giocato la prima parte della scorsa stagione a Lanciano, con risultati mediocri. Meglio nella seconda parte a Modena, dove è diventato uno dei punti fermi del centrocampo dei canarini. Sarà un Trapani targato Lazio, con la speranza che i due giovani tornino a Roma cresciuti mentalmente e tecnicamente sotto la guida di Serse Cosmi.

Ripert (Prep. atletico): “Squadra motivata, c’è tanta voglia di lavorare”

Il professor Fabio Ripert, preparatore atletico della SS Lazio, è intervenuto in diretta dal ritiro di Auronzo di Cadore sulle frequenze di LazioStyleRadio, per dare le sue prime impressioni sul gruppo.

Ripert crede nella motivazione del gruppo: “Ho trovato la squadra molto motivata con tanta voglia di lavorare. Dopo due giorni di allenamenti a Formello, abbiamo iniziato la preparazione qui ad Auronzo di Cadore“. Il ritiro è importante anche per conoscere e studiare attentamente il parco giocatori: “La prima parte del ritiro sarà di osservazione e conoscenza del gruppo anche se alcuni li conosciamo già in quanto abbiamo passato un mese e mezzo insieme la scorsa stagione. E’ importante far capire quel che si vuole, dare delle regole e le giuste indicazioni. E’ un periodo dove vai a creare, e a lavorare, in una fase generale e andando avanti si entrerà in una fase specifica del ritiro“. Ripert è già stato in ritiro con Reja, ma questa è la sua prima volta da preparatore: “Per me questo è il primo ritiro, anche se sono venuto qui due volte. La prima come osservatore con Reja e il Prof. Febbrari, che mi hanno dato la possibilità di capire come si svolgeva il ritiro della prima squadra, il secondo anno sono tornato con mister Reja e sono stato più attivo all’interno dello staff. Questo, quindi, è il mio primo vero ritiro”.

CLAMOROSO – Keita lettera d’addio alla Lazio: “Non posso più accettare questo trattamento. La società non ascolta nessuno”

La Lazio è una polveriera che rischia di esplodere da un momento all’altro e i casi di giocatori scontenti spuntano uno dopo l’altro.

L’ultimo in ordine di tempo è stato il caso di Keita, non presentatosi al ritiro di Auronzo di Cadore, con la società che ha cercato di minimizzare l’accaduto posticipando l’arrivo del giocatore in ritiro di due giorni. Caso rientrato? Nemmeno per sogno! E’ di qualche minuto fa infatti una lettera aperta pubblicata da Keita sul proprio profilo Twitter. Una lettera in cui il senegalese spiega ai tifosi i suoi malumori ed il suo dispiacere per il trattamento riservatogli dalla società. Un trattamento fatto di promesse non mantenute e di scadenze rinviate. “Secondo me ci sono due modi di fare le cose (…) quello scelto al momento vede una parte della società che cammina da sola senza ascoltare niente e nessuno (…). Così non si costruisce ma si distrugge“. Parole eloquenti di un calciatore sentitosi tradito dalla società che lo ha lanciato…

Semberebbe proprio una lettera di addio. Di seguito il testo completo.

 

CALCIOMERCATO – Lazio vicinissima a Jordan Lukaku. E Radu…

Avrebbero dovuto imbarcarsi anche loro ieri insieme alla squadra per Venezia. Tare e Calveri hanno invece preso un volo direzione Bruxelles: per recarsi, secondo indiscrezioni raccolte da Cittaceleste, in casa dell’Oostende e parlare con il patron, il ricco uomo d’affari Marc Coucke, e il ds Devroe, appena rientrati dal Braile. I dirigenti biancocelesti sono infatti intenzionati a chiudere l’acquisto di Jordan Lukaku, per il quale la forbice tra offerta (3 milioni) e domanda (4, nonostante la scadenza di contratto a giugno 2017) è davvero minima. Addirittura il terzino, fratello minore di Romelu, attaccante dell’Everton, nei prossimi giorni potrebbe già aggregarsi ai nuovi compagni nel ritiro Auronzo di Cadore, nonostante abbia appena terminato l’Europeo e ciò gli darebbe diritto a una vacanza sino al 21 luglio. Nuovi sviluppi sono attesi per le prossime ore.

Sempre più lontano, per la fascia destra, il 31enne Adriano del Barcellona, sull’out destro è dunque in arrivo un rinforzo titolare. Sarà per questo che, sotto le tre Cime di Lavaredo, il viso di Stefan Radu non sembra promettere nulla di buono. Il romeno ha capito da tempo che la Lazio vuole sostituirlo nell’undici tipo e, per questo, non si esclude che, dopo quella avanzata da Keita, anche da lui potrebbe arrivare nei prossimi giorni una richiesta di cessione.

Dopo Felipe, anche Onazi convocato per le Olimpiadi: ecco la risposta della Lazio

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Le Olimpiadi di Rio de Janeiro rischiano di rendere ancora più bollente un clima che in casa Lazio, dopo l’addio di Bielsa, era già piuttosto incandescente. La società capitolina deve infatti fronteggiare la convocazione non solo di Felipe Anderson, ma anche di Eddy Onazi. Quanto al brasiliano, è nota la sua intenzione di non saltare la competizione che si disputerà nel suo paese. Ma, se Bielsa non ne voleva sapere di farlo partire, di parere opposto è invece Inzaghi, che avrebbe dato il via libera all’esterno.

Via libera che il club sembrerebbe voler negare invece al nigeriano, elemento su cui l’allenatore  punta molto e di cui vorrebbe evitare di dover fare a meno per tutta la fase del precampionato. Una decisione che al mediano non dispiacerebbe più di tanto, visto che lo scorso anno fu proprio l’ex tecnico della Primavera a reinserirlo tra i titolari, dopo un lungo periodo ai margini della squadra. La prossima settimana si dovrebbe arrivare la decisione definitiva della Lazio sulle due convocazioni e anche le conseguenze, importanti soprattutto in caso di ‘no’ a Felipe Anderson.

Lazio, si complica la pista Jardel: il Benfica alza il livello delle richieste…

Senza Bielsa, per la Lazio potrebbero tornare attuali obiettivi di mercato che il tecnico argentino sembrava aver scartato con decisione. Tra di essi, anche il difensore del Benfica, Jardel, per il quale i biancazzurri sarebbero tornati alla carica.

Ma le richeste del club portoghese si sarebbero alzate: secondo quanto riporta gazzettamercato.it, i lusitani non si priverebbero di Jardel per meno di 12 milioni di euro. Risorse che la Lazio vorrebbe invece indirizzare verso Rodrigo Caio, che non arriverebbe però prima della fine delle Olimpiadi.

Bielsa vicinino alla panchina dell’Argentina. L’avv Gentile commenta: “Non ci sorprende”

AGGIORNAMENTO ORE 11:30 – Non ci sorprende, Lotito mi ha appena chiamato, eravamo certi che dietro il suo ‘no’ ci fosse qualcosa di diverso che non i mancati acquisti”. Queste le parole dell’avvocato Gentile intervistato da Lazio Family dopo la notizia di stamattina di Bielsa vicino alla panchina della Selecciòn: “Eravamo a conoscenza del fatto che Bielsa, a chi lo aveva contattato per la panchina della Nazionale, avesse dato come limite venerdì 8 luglio. Avuta la conferma da parte dell’Argentina, ha scritto la lettere per liberarsi dalla Lazio, missiva inviata il 7 luglio. Andremo avanti con la causa, ancora più convinti con quanto accaduto oggi. Ovviamente il presidente Lotito, da consigliere federale, chiederà al presidente Tavecchio di intervenire presso l’Afa per approfondire la vicenda e chiedere chiarimenti. Andremo davanti al giudice del Lavoro per risarcimento danni, se lui non si presentasse e se la Lazio, alla fine, vincesse la causa, noi ci rivolgeremmo al giudice argentino per far valere i nostri diritti”.

Secondo quanto riportato da Sky Sport 24 in mattinata, Marcelo Bielsa si sarebbe accordato per guidare l’Argentina nel prossimo biennio, quello che porterà al Mondiale di Russia 2018. Una notizia che sarebbe clamorosa, considerando che nel comunicato tramite il quale spiegava la sua rinuncia alla Lazio, Bielsa specificava testualmente: “E’ importante chiarire che non ho in mano alcuna offerta di lavoro.Non certo una consolazione per i supporters biancocelesti, che si è ritrovato a fare i conti con la conferma dell’ex Primavera Simone Inzaghi dopo mesi di trattative, presunte o reali, con grandi allenatori. Ma un tassello che conferma come in questa vicenda nessuno, ma proprio nessuno, ha avuto il minimo rispetto del tifoso laziale.

Fabio Belli

Lazio in lutto: morto Benincasa, ‘padre’ dell’aquila stilizzata

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La Lazio è in lutto: è morto infatti Cesare Benincasa, padre e creatore dell’aquila stilizzata. I funerali si terranno oggi a Firenze. Benincasa insieme a Piercarlo Resta e Furio Valcareggi (figlio dell’ex ct azzurro Ferruccio, ndr) fondò la Marksport, una società di marketing sportivo che negli Anni ’80 si incaricò di progettare marchi sportivi e d’immagine, realizzandoli in forma stilizzata. Nel 1982 il responsabile dell’ immagine e dello sviluppo del marchio della Lazio, Federico Fabiani, colpito dalla fantasia grafica dell’azienda, ne mise in contatto i vertici con il presidente biancoceleste Casoni.

A dare notizia della scomparsa lo scrittore Emiliano Foglia, che in un lungo post su Facebook ha riportato proprio le parole di Benincasa a proposito del simbolo della squadra biancoceleste: «L’aquila è un rapace, che evoca in tutti noi un senso di forza e fierezza che la rendono affascinante e temibile. In forma stilizzata doveva essere un simbolo dall’ impatto quasi aggressivo, un’impronta nata dalla necessità di riprodurre il logo ovunque, anche su una penna o sulle ciabatte da mare. È questa sua realizzazione avveniristica a renderlo immortale e senza tempo. Sì, è datato, perché si tratta di un logo degli Anni ‘80, ma si potrebbe ideare anche ai nostri giorni. Non si trattava di realizzare soltanto il marchio, venne reinventata l’immagine della Lazio, aggiungendo sotto l’aquila il logotipo Lazio». Un’idea suggestiva e straordinaria che ancora oggi fa breccia nel cuore di tutti i tifosi laziali. Naturalmente alla famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte della redazione di Laziochannel.it

Lotito su Bielsa: “Avevamo invocato Pascoli, ci siamo ritrovati Machiavelli…”

Il presidente della Lazio Claudio Lotito è tornato sulla vicenda Bielsa:

«La quantificazione dei danni la farà l’avvocato. Vede perché non bisogna parlare? Perché poi il giorno dopo escono fuori delle cose che non sono veritiere oppure che ti vengono messe in bocca. Ogni giorno esce una nuova versione. Quel contratto è depositato in Figc e in Lega, io non dico niente, potete andare e reperirlo. Dico solo che l’ operazione per ingaggiare Bielsa è stato un atto d’amore nei confronti della tifoseria, con lui avevamo impostato la logica pascoliana del fanciullino: dicevano che la Lazio non fa più sognare e noi avevamo risposto così, scegliendo uno di fama e di spessore internazionale. Avete visto, no, che cosa avevamo messo in piedi? E poi continuano a chiamarmi Lotirchio… Se uno va a leggere il contratto mi dice, “Ah Loti’, ma che hai fatto? Sei impazzito?”. Eravamo pronti a un grosso sacrificio, stavamo superando anche tutti i problemi di carattere tecnico. Io con Bilesa non ho neanche mai parlato direttamente di persona, l’ho visto solo una volta in vita mia: ho delegato tutto a Calveri che era riuscito a risolvere ogni questione e i suoi desiderata. Ma anche senza Bielsa porteremo avanti gli investimenti necessari per migliorare la squadra. Gli acquisti ci saranno e andremo avanti con Inzaghi. Con Bielsa volevamo dare una scossa all’ambiente, tutto il club era compatto su questa decisione, purtroppo non è andata bene: avevamo invocato Pascoli, ci siamo ritrovati Machiavelli».

Il patron biancazzurro, nell’intervista riportata da Libero, ha anche commentato lo scontro con i giornalisti in conferenza stampa sabato scorso:

«Io non parlo con la stampa da un anno e mezzo: quella che si è alzata e se ne è andata è gente che sarà richiamata all’Ordine, a livello deontologico, dov’è il problema? Allora è inutile che facciamo la conferenza stampa… io ho partecipato in qualità di presidente della Lazio, era una giornata istituzionale. Ha parlato il ds Tare, ha parlato l’avvocato Gentile e hanno spiegato tutto. Chi era presente sapeva già in partenza che non avrei risposto alle domande, io ero là per chiudere e dare un giusto segnale di rappresentanza del club. Non sono obbligato a rispondere, qual è il problema? In fondo sono il padrone di casa e avevo avvisato che non ci sarebbero state domande da fare perché non ri-spon-do. Chi c’era ha protestato perché voleva fare altre cose, i loro attacchi vanno avanti da tempo. I soggetti sono sempre gli stessi, che fra l’ altro non annovero neanche nell’elenco dei giornalisti, il livello mio è completamente diverso, non posso parlare con questa gente».

Quella di Tare un’ammissione di colpa ma paga solo la Lazio

Alla fine non si sa se è meglio ridere o piangere. La Lazio ci ha messo due mesi per annunciare il suo nuovo allenatore, che poi tanto nuovo non è dato che alla fine è magicamente rispuntato Simone Inzaghi.

Nulla da biasimargli, quanti di noi al suo posto avrebbero rifiutato? Anche perché se avesse detto no alla Lazio, pensate che Lotito gli avrebbe permesso di allenare la Salernitana? Una volta saltato Bielsa Inzaghi era l’unica e probabilmente la migliore soluzione possibile. Nessun altro allenatore esperto avrebbe deciso di prendersi la responsabilità di gestire una squadra di cui lista convocati e obiettivi di mercato era stata decisa da un altro allenatore.

TARE SAPEVA DELL’AUT-AUT DI BIELSA

Detto questo, torniamo a due giorni fa, alla conferenza stampa di Tare in cui ha spiegato la sua versione dei fatti sulla questione Bielsa. In realtà quello che ha detto il dirigente albanese, non è stato altro che un’ammissione di colpa. Ma sì, analizzate bene il tutto. Tare ha rivelato che nelle lettere che Bielsa continuava a mandare dall’Argentina, pretendeva 4 acquisti da prendere entro il 5 luglio. Quindi, pur volendo credere all’avvocato Gentile che sul contratto questa clausola di mercato non ci fosse – ma anche qui è tutto da verificare perché in conferenza il legale biancoceleste ha letto 30 righe di contratto a fronte di 30 pagine – Tare e Lotito sapevano bene quali erano le condizioni imposte dall’allenatore. Allora perché affermano che il 7 luglio sono rimasti esterrefatti quando hanno appreso che Bielsa non sarebbe venuto a Roma? I dubbi su Bielsa c’erano e ci sono sempre stati, non a caso Inzaghi non era stato ufficializzato nonostante fosse d’accordo con la Salernitana già da metà giugno.

MISTER L’ARAGOSTA E’ FINITA, SE FAMO DU SPAGHI?

Tare ha poi svelato i 4 acquisti richiesti da Bielsa, ovvero: Mannana, Morel, Llorente (non Fernando, ma un omonimo sconosciuto 22enne) e Rodrigo Caio. Guarda caso, tutti questi giocatori, per un motivo o per l’altro, sono saltati, ma in compenso Tare aveva in pugno il suo connazionale Ajeti ed era vicinissimo a chiudere per Valencia. In parole povere gli unici due giocatori che il Loco non aveva chiesto ma che Tare aveva inserito nella lista degli acquisti. Ok, ammettiamo pure che Tare avesse avuto il placet da Bielsa a prendere quei giocatori, è normale che poi il tecnico argentino si sia inalberato nel notare che “casualmente” andavano in porto soltanto i nomi segnalati dal ds. E’ come se al ristorante ordinate l’aragosta e il cameriere poi vi porta gli spaghetti dal giorno prima. Voi li mangereste? Così come Bielsa non si è mangiato le motivazioni che gli ha dato Tare. D’altronde non aveva mica chiesto Ibrahimovic, Messi, Iniesta e Ronaldo. Erano 4 giocatori assolutamente alla portata della Lazio e che nessuno di questi sia venuto fa pensare.

ALTRO CHE PAPERO, QUI E’ PAPERISSIMA

La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha portato a una “discussione accesa” (per usare le parole di Tare) tra Bielsa e il direttore sportivo della Lazio è stato il mancato arrivo di Pato. “Prendilo a ogni costo” aveva imposto il Loco e il dirigente albanese si era subito messo all’opera con l’agente del papero. Parliamo di un giocatore in rotta col club, che pochi giorni prima il presidente del Corinthias aveva definito un cattivo affare. Insomma, Tare non solo non l’ha convinto a lasciare il Corinthias, ma addirittura l’ha convinto a restare altri 5 mesi. Roba da grosse risate (o forse no). “Mi spiace ma resto in Brasile per motivi familiari”, avrebbe detto l’ex attaccante del Milan. Scommettiamo che a gennaio lo vedremo incredibilmente tornare in Europa?

REJA DOCET

D’altronde non è la prima volta che l’allenatore della Lazio chiede un giocatore e il ds gliene porta un altro. Torniamo indietro col tempo, a gennaio del 2012. La Lazio ha chiuso il 2011 al quarto posto a -4 punti dalla capolista Juventus. La squadra è a pezzi, ha molti infortunati tra cui Marchetti, Mauri e Brocchi. In più la società decide inspiegabilmente di vendere Cissè. Reja chiede due rinforzi titolari, uno a centrocampo e uno in attacco: più precisamente chiede Guarin e Nilmar. Il primo va a finire all’Inter dopo un mese di trattative con la Lazio, e anche Nilmar non arriverà mai, ma al suo posto arriva Alfaro. Reja venuto a sapere che l’agente di Candreva è all’Ata hotel in cerca di una squadra, lo segnala a Tare che lo prende in prestito. Cosa vi ricorda? Cinque anni fa come oggi. Tare ha sempre deciso di testa sua, andando spesso contro le richieste dell’allenatore. In questo caso, senza dover spiattellare ai 4 venti quanto avvenuto, sarebbe bastato che chiedesse scusa. “Mi spiace, non sono stato all’altezza del mio ruolo, Mi dimetto”, avrebbe dovuto dire. Ma così sarebbe stato troppo facile, meglio prendersela con l’allenatore sottolineando che il suo soprannome non è casuale. E intanto alla Lazio cambiano allenatori e giocatori, tutti pagano fallimenti di cui non sono pienamente responsabili. Tutti tranne Tare, unico sempre saldo al timone nonostante il bilancio dell’ultimo decennio sia prevalentemente negativo.

Fabrizio Piepoli

CALCIOMERCATO – Dalla Spagna sicuri: oggi si chiude per Adriano alla Lazio

Si preannuncia una settimana importante, quella che inizierà oggi, per la Lazio. Non solo dovrebbe esserci l’attesa fumata bianca per Valencia ma dalla Spagna, il portale spagnolo Sport, parla di un accordo raggiunto nel week-end tra le tra le società per portare Adriano (finalmente) in biancoceleste.

Sembrava fosse stato abbandonato definitivamente per puntare sul giovane Lukaku, ma dalla Spagna sono sicuri che invece l’operazione è tutt’altro che abbandonata. Il costo dell’operazione, dovrebbe aggirarsi intorno agli 1,8 milioni. Il terzino dovrebbe sbarcare nella Capitale in questo inizio settimana per poi raggiungere il resto della squadra nel ritiro di Auronzo di Cadore. Qualora la notizia fosse confermata porterebbe una piccola nota di positività dopo che nelle ultime 48 ore sono circolate tante (troppe) notizie negative.

Nuova settimana, vecchie trattative. Il punto sul mercato biancoceleste…

Inzaghi è stato categorico “La rosa va rinforzata”: non avrà la stessa cassa di risonanza di Bielsa ma è comunque una dichiarazione importante e che va assolutamente soddisfatta. Tare è al lavoro:

VALENCIA – Entro le prossime 24-48 ore l’affare Enner Valencia potrebbe chiudersi. Dopo aver essersi visto rifiutare l’offerta di 2 milioni di prestito e 10 per il riscatto obbligatorio tra un anno, Lotito è pronto a mettere sul piatto i quasi 13 milioni richiesti per il riscatto del giocatore dell’Ecuador. Come si apprende dalle pagine de “Il Corriere dello Sport“, il West Ham gioca al rialzo per le diverse richieste da Cina e Russia, ma Valencia vuole solo la Lazio. Per questo dell’Inghilterra filtra ottimismo.

RODRIGO CAIO – C’è grande fiducia anche di portare a Roma Rodrigo Caio. Solo dopo le Olimpiadi però, il brasiliano arriverà per 10 milioni più bonus.

LUKAKU JR. – Altro colpo da poter piazzare sulla fascia è Jordan Lukaku, che dopo le vacanze non farà ritorno all’Ostende. La Lazio lo vuole e per appena 3 milioni sta definendo il suo acquisto. E Adriano? Ci sono novità importanti (leggi qui).

THAUVIN VIENE O NO?- La trattativa Candreva-Napoli ha subito un rallentamento. C’è ancora in ballo la questione dei diritti d’immagine oltre alcune richieste economiche che non riescono a far chiudere la trattativa. Il tutto si ripercuote inevitabilmente sulla Lazio, che ha già bloccato Florian Thauvin grazie all’intermediario Ferrari. Il francese però non aspetterà all’infinito, meglio muoversi se non si vogliono fare altre figuracce…

Grandi novità nel palinsesto Sky della prossima stagione

Un palinsesto Sky più ricco per le prossime tre stagioni. Ai già presenti tornei – Liga, Bundesliga, Serie A, Eredivise ed Europa League – si aggiungono anche la Premier League e la Coppa d’Africa.

Quella che va a iniziare su Sky Sport è una Premier che si preannuncia più interessante che mai. Dopo quelle svoltesi nella Liga negli anni scorsi – questa volta a Manchester – tornano le sfide tra Mourinho e Guardiola, con Ibrahimovic dalla parte di Mou. Inoltre, altra grande novità, saranno addirittura quattro gli allenatori italiani che siederanno sulle panchine d’oltremanica: Ranieri con il suo Leicester campione in carica, Conte nuovo tecnico del Chelsea, Mazzarri al debutto con il Watford e Guidolin con lo Swansea. Altra grande novità è la Coppa d’Africa, che andrà in onda su Fox Sport.

Jacques Raynaud, vice presidente di Sky Sport, ha dichiarato: “La scorsa stagione è stata la migliore, abbiamo battuto tutti i record: abbiamo registrato quasi 600 milioni di ascolto. Per l’incontro tra Italia e Germania abbiamo avuto una media di ben 3.109.900 spettatori. Cercheremo di fare ancora meglio in una stagione che abbiamo definito ‘total football’. Nelle due piattaforme – Sky e Fox Sport – abbiamo i migliori campionati europei: oltre a Premier, Liga, Bundesliga, Serie A, Eredivise, si aggiungono l’Europa League con il ritorno dell’Inter e l’altra novità della coppa d’Africa. Oltre 2.300 match live, 40 incontri a settimana”. Praticamente manca solo la Champions. E qui Raynaud se la cava con una battuta: “Altrimenti sarebbe stato full football. Confermati tutti i programmi e tutti i talent, unico cambio: a “Sky calcio Club” via Boban, andato alla Fifa, entra Paolo Di Canio che curerà, ovviamente, anche un programma sulla Premier.

Italia Under 21: a settembre si riparte con le qualificazioni all’Europeo

La Nazionale Under 21 tornerà in campo a settembre per riprendere il cammino nelle qualificazioni all’Europeo 2017. Prima in classifica nel Gruppo 2 con quattro punti di vantaggio sulla Slovenia, l’Italia Under 21 il 10 agosto a San Benedetto del Tronto farà il proprio debutto stagionale scendendo in campo in un’amichevole con l’Albania.

Ma è a settembre che si tornerà a fare sul serio. Gli uomini di Luigi Di Biagio sono attesi infatti da un doppio turno casalingo: il 2 settembre alle ore 18.30 a Vicenza affronteranno la Serbia e il 6 alle ore 18.30, a La Spezia, sarà la volta di Andorra. Quattro i precedenti a Vicenza dove gli azzurrini hanno sempre vinto: 4-1 al Portogallo nel 1977, il doppio successo sulla Slovenia nel settembre ’95 e nell’ottobre 2005 (gare vinte entrambe con il risultato di 1-0) contro la Repubblica d’Irlanda del il 13 ottobre 2015 nell’incontro valido per le qualificazioni a Euro 2017. E’ del 21 agosto 2007 l’unico incontro disputato a La Spezia, un’amichevole con la Francia terminata 2-1.

Nessuna cessione per Keita: la società lo ritiene incedibile

AGGIORNAMENTO DELL’ 11/07 ORE 08:00 – Si prospetta un nuovo scontro tra la Lazio e Keita: Il neo Senegalese minaccia di andare via a meno che non gli sia rinnovato il contratto alle sue condizioni (si parla di 1,5 milioni più bonus a stagione fino al 2020). La società però rimane tranquilla – come si apprende dalla rassegna stampa di Radiosei – e ribadisce fortemente che Keita è fuori dal mercato. Lui e Biglia non si cedono (come già aveva dettato Bielsa). Finirà tutto in una bolla di sapone o si prospetta l’ennesimo caso estivo?

AGGIORNAMENTO ORE 20:00 – La figuraccia fatta dalla società nel caso Bielsa ha portato diversi malumori in casa Lazio. Tra questi c’è Keita che già mesi fa aveva chiesto la cessione, salvo poi cambiare idea alla notizia dell’arrivo del Loco sulla panchina biancoceleste. Adesso lo scenario è totalmente cambiato, molti giocatori si sentono presi in giro. Nel pomeriggio ha fatto discutere l’assenza a Fiumicino dell’ex Barcellona, ma Gianluca Di Marzio su Sky Sport ha spiegato che il giocatore ha semplicemente posticipato la sua partenza per Auronzo di due giorni. Ciò nonostante il giocatore ha chiesto la cessione. Due club su di lui: l’Inter in pole e subito dietro la Juventus.

E’ sparito Keita. Il giocatore biancocelese oggi non ha risposto alla convocazione della squadra per la partenza del ritiro di Auronzo di Cadore. Tare e Calveri hanno provato più volte a raggiungere il calciatore tramite telefono, ma il cellulare del ragazzo risultava sempre spento, come riporta la pagina facebook di Radiosei. L’ennesimo caso in casa biancoceleste, quando invece servirebbero pace e tranquillità per iniziare bene l’avvio della prossima stagione.